domenica 17 aprile 2011

Lc 5,1-11 Lasciarono tutto e lo seguirono.

Vangelo
Lc 5,1-11 Lasciarono tutto e lo seguirono.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Signore, tu che che vuoi che noi ti seguiamo,aiutaci a farlo,come pietro e i suoi,ci affidiamo a te,rendici pescatori di uomini.

L'immagine di oggi ci porta a fare alcune cosiderazioni.Prima cosa,vediamo la gente che si accalca sulla riva del lago e cerca di ascoltare Gesù,attirata dalla fama che lo precede.Sono confusi e increduli,anche Pietro e gli altri pescatori stanno lì,stanchi e anche un po' seccati che Gesù abbia scelto proprio quel posto per la sua predicazione.Avevano tirato su le reti,e la pesca non era andata bene,e la fatica era tanta,e mentre Pietro pensava a tutte queste cose,Gesù sali' sulla sua barca e gli chiese di allontanarsi dalla riva.
Forse ne avrebbe fatto volentieri a meno,ma Gesù aveva fatto la sua scelta e lo convinse che accettare di mettersi a sua disposizione.
Lui era un pescatore esperto,ma quella sera non aveva ottenuto risultati,e quest'uomo gli diceva di gettare le reti...chissà perchè,che cosa gli voleva dimostrare?Vediamo un po' dove vuole arrivare?E più per curiosità che per fede si allontanò con Lui sulla barca.Le reti si riempirono,ma talmente tanto,da non far pensare a una buona pesca,ma assolutamente a qualcosa di miracoloso,valeva la pena allora di seguire quest'uomo,di fidarsi di lui.Ma chissà cosa voleva davvero da Pietro e dai suoi compagni,gli diceva di non aver paura,allora c'era da aver paura?Gli diceva che li avrebbe fatti diventare pescatori di uomini,ma come potevano loro,così ignoranti, loro che erano così lontani da quello che Lui predicava, loro che erano uomini comuni,peccatori come tutti,che non si sentivano all'altezza
.Ma Gesù non chiede di essere all'altezza,chiede di mettersi a sua disposizione.Sarà Lui che trasformerà la nostra vita,che ci dirà mano a mano come comportarci;lasciamoci andare,sarà meraviglioso vedere come un piccolo essere come ognuno di noi,nelle mani di Dio diventerà un miracolo vivente,di testimonianza e di fiducia

Mc 6,30-34 Erano come pecore che non hanno pastore.

 Vangelo


Mc 6,30-34  Erano come pecore che non hanno pastore.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Ti prego signore mio di vivere dentro di me,di imprimerti nel mio cuore e di esprimerti attraverso la mia persona per aiutarci a capirti e a viverti.

Gesù ha molta cura dei suoi discepoli.ll fatto che li spinge a riposarsi,a restare soli con Lui,è molto indicativo di quello che vuole il Signore.Fermiamoci e rimaniamo con Gesù,isoliamo il nostro animo in contemplazione della parola,raccogliamoci in preghiera,non solo opere,non solo esposizione ,non solo testimonianza,ma anche ritrovarsi nella pace del Signore,per avere anche il tempo di ascoltare la sua voce.Gesù ha compassione dei suoi uomini,e della gente che vuole ascoltare la sua parola,la stessa compassione che dobbiamo provare per noi stessi e per i nostri fratelli,la compassione di Cristo,e con quella noi dobbiamo confrontarci.Non perdiamo la pazienza dietro alle richieste di chi ha bisogno di noi,del nostro aiuto,della nostra comprensione,ma cerchiamo sempre di ricavare un piccolo spazio per noi stessi e per il nostro colloquio con il Signore,come se innaffiassimo una piantina che altrimenti seccherebbe e non potrebbe più fare fiori.

Mc 6,14-29 Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto.

Vangelo
Mc 6,14-29 Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elìa». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!».
Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Santo Spirito,di illuminare la mia mente,e far penetrare la tua parola nel mio cuore.

Non ci sono mezze misure,il Cristianesimo non è una teoria,ma una condizione di vita.Non ci si può definire cristiani e adattare il cristianesimo alle nostre esigenze.E' una scelta seria,perchè ne va la nostra salvezza,per questo risulta difficile.
Anche Erode,che non aveva nessuna intenzione di convertirsi,temeva Dio,ma più per superstizione che per fede.Lo incuriosiva Giovanni Battista,perchè aveva il coraggio di parlare,anche contro di Lui,infatti Giovanni denunciava la sua ambiguità.Erode passava per un buon regnante,addirittura per un benefattore,perchè ci teneva molto a rimanere al suo posto,e quindi lo fece arrestare temendo che dalle sue parole potesse scaturire una ribellione del popolo.Il potere è una tentazione continua,allora come ora.
La vita di corte era all'insegna della lussuria,delle orge e del libertinaggio,Erodiade era la moglie leggittima del fratello di Erode,ma viveva in peccato con il cognato e tutte le sollecitazioni di Giovanni Battista ad una vita onesta e correttamente morale le davano proprio fastidio.Aveva già provato a convicere l'amante ad ucciderlo,ma non c'era riuscita,perchè in fondo anche lui temeva Dio e la sua ira,ricordiamo,più per superstizione che per sacro timore di fare del male.Ma quando uno accetta di vivere con la corruzzione,col male,col peccato,perde sempre il controllo della situazione,e per un ballo eccitante della figlia di Erodiade,per una promessa fatta giurando sul male,per non passare da bugiardo davanti agli altri,ecco che lo scempio si compie,e la testa di Giovanni cade,servita su un vassoio alla richiesta della vergognosa figlia di Erodiade,conformata a quella della madre.
Anche oggi compromessi e ricatti,per chi al potere usa la sua posizione per vivere una vita di lussi e vizi,invece che per amministrare onestamente .
Non accettiamo il compromesso tra bene e male perchè non esiste,è solo un'illusione che satana insinua nelle nostre menti per farci abituare al male fino a legittimarlo ai nostri occhi.
Quando Erode sente parlare di Gesù,la coscienza di quello che aveva fatto a Giovanni ancora gli rimorde,e dato che non lo conosceva,che era così estraneo alla sua figura,lo associa a quest'ultimo e teme che sia risorto dai morti.Un comportamento retto,non teme lo sguardo del Signore,per questo Gesù ci ha detto in altre occasioni che chi serve Dio,non può servire mammona,ossia satana-

Mc 6,7-13 Prese a mandarli.

Vangelo

Mc 6,7-13 Prese a mandarli.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito,vieni nel mio cuore e illuminalo con la luce della sapienza divina,fa che io possa non solo capire la tua parola,ma che sia anche in grado di viverla a pieno.

Gesù sceglie i discepoli,e dopo averli istruiti su quella che sarà la loro missione,gli comunica che debbono partire,ed andare a testimoniare il vangelo .Sarà dato loro il potere di scacciare gli spiriti maligni,ma perché questo possa avvenire ,debbono essere sgombri del superfluo.Infatti se nel nostro animo c’è presunzione,interesse,diffidenza e tutto quanto c’è di più umanamente possibile,non riusciremo a fare posto a Gesù nel nostro cuore e nella nostra missione.Mangiare con gli altri,vuol dire vivere in comunione con loro,non sentirsi più in alto perché si ha fede,ne’ considerare gli altri indegni o impuri,perché ancora non hanno ancora conosciuto il Signore.
La povertà che Gesù chiede alla sua chiesa è una povertà che deve testimoniare l’appartenenza a Dio.Se siamo attaccati alle cose umane,ai beni terreni,non abbiamo tempo per la cura dell’anima,ma siamo troppo occupati a correre dietro al successo,al denaro,al piacere e al compiacersi,e questo ci svia dalla vera fede.
Essere cristiani non significa essere battezzati,ma aderire al progetto di Cristo per la salvezza dell’umanita’,significa testimoniare come i discepoli con la parola ,la vita e le opere e solo in proporzione a quanto ci affidiamo a Lui,saremo in grado di crescere ed aderire alla nostra missione.

Mc 6,7-13 Prese a mandarli.

Vangelo
Mc 6,7-13 Prese a mandarli.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito,vieni nel mio cuore e illuminalo con la luce della sapienza divina,fa che io possa non solo capire la tua parola,ma che sia anche in grado di viverla a pieno.

Gesù sceglie i discepoli,e dopo averli istruiti su quella che sarà la loro missione,gli comunica che debbono partire,ed andare a testimoniare il vangelo .Sarà dato loro il potere di scacciare gli spiriti maligni,ma perché questo possa avvenire ,debbono essere sgombri del superfluo.Infatti se nel nostro animo c’è presunzione,interesse,diffidenza e tutto quanto c’è di più umanamente possibile,non riusciremo a fare posto a Gesù nel nostro cuore e nella nostra missione.Mangiare con gli altri,vuol dire vivere in comunione con loro,non sentirsi più in alto perché si ha fede,ne’ considerare gli altri indegni o impuri,perché ancora non hanno ancora conosciuto il Signore.
La povertà che Gesù chiede alla sua chiesa è una povertà che deve testimoniare l’appartenenza a Dio.Se siamo attaccati alle cose umane,ai beni terreni,non abbiamo tempo per la cura dell’anima,ma siamo troppo occupati a correre dietro al successo,al denaro,al piacere e al compiacersi,e questo ci svia dalla vera fede.
Essere cristiani non significa essere battezzati,ma aderire al progetto di Cristo per la salvezza dell’umanita’,significa testimoniare come i discepoli con la parola ,la vita e le opere e solo in proporzione a quanto ci affidiamo a Lui,saremo in grado di crescere ed aderire alla nostra missione.

Mc 6,1-6 Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

Vangelo

Mc 6,1-6 Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA
Signore mio,vieni nel mio cuore con il tuo Santo Spirito,illuminami con la tua sapienza e donami la grazia di capire la tua parola e di viverla.

Gesù torna a Gerusalemme,tra i suoi,che conoscevano la sua storia,le sue origini,e la sua famiglia.Erano quindi convinti di sapere tutto di lui,di conoscerlo a fondo,ma è evidente che questo non è vero,altrimenti avrebbero accolto senza incredulità la sua parola,invece di stare a sindacare sulle sue origini.L’uomo si ferma alle apparenze,anche ai giorni nostri purtroppo,alla superficialità di un incontro con Gesù,a una lettura veloce delle scritture,senza approfondire minimamente il senso di quello che legge,e poi magari esprime anche dei giudizi.
Senza una disposizione all’ascolto,senza un minimo sforzo da parte nostra a fidarci del Signore,non potremo mai arrivare a riconoscerlo,ad avere fede in lui.E’ la fede che cambia le cose,attraverso la fede potremo avvicinare Gesù e comprendere che tutta la sua vita è stata progettata per la nostra salvezza.
Non facciamo come i giudei,che hanno chiuso i loro cuori alla conoscenza credendo di sapere tutto su di lui,ma apriamoci alla sua parola,la salvezza è per chi si apre alla parola di Dio,per chi la fa penetrare nel proprio cuore,per chi è sempre disposto a seguirlo,a perseverare nella fede.Non sentiamoci mai arrivati e sazi,ma continuamente ricerchiamo il contatto con Gesù e affidiamoci a lui.

Lc 2,22-40 I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

Vangelo

Lc 2,22-40 I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Parola del Signore.
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito,nel mio cuore e nella mia mente,vieni a donarmi la tua luce,per vivere con te e di te la mia vita.

La presentazione di Gesù al tempio,atto dovuto che ci fa vedere come Maria e Giuseppe,pur essendo coscienti di essere cari al Signore,di essere stati scelti,per un compito,del quale ancora non comprendono bene il fine,non cercano di sfuggire le regole della legge giudaica,sotto alla quale sono cresciuti,ma anzi la onorano e in questo modo la fondono con la venuta del Messia.E’ Gesù il tanto atteso,se ne accorge subito il vecchio Simeone che era un uomo saggio e giusto,ripieno di Spirito di Dio,che profetizzo’ alla Madre che per quel figlio avrebbe sofferto moltissimo,e se ne accorse Anna,una vecchia vedova che dedicava la sua vita al tempio.
Quel bambino avrebbe salvato l’umanità,con il suo sacrificio sulla croce,ma avrebbe prima spiegato da allora e per sempre agli uomini come entrare nel regno di Dio,ci avrebbe dato tutte le armi e gli strumenti necessari per comprendere ,e solo chi voleva rimanere cieco e sordo,chi non cercava la salvezza,ma mette dei paletti alla conoscenza del Signore,non lo riconosce.
Simeone e Anna che invece erano vigili e immersi nella preghiera,che mettevano Dio ed il suo tempio,la sua comunità al primo posto,non si lasciano sfuggire l’occasione di ammirarlo ed adorarlo.

Mc 5,1-20 Esci, spirito impuro, da quest’uomo.

Vangelo
Mc 5,1-20 Esci, spirito impuro, da quest’uomo.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Questa scena descritta da Marco,ci racconta il seguito della scena precedente,quando Gesù sulla barca con i discepoli ,calma la tempesta.
Eccoli sull’altra riva,una riva che viene descritta piena di sepolcri tra i quali si aggira un uomo posseduto dagli spiriti impuri.Una terra di morti e spiriti immondi,che avevano provato a contrastare l’arrivo di Gesù su quella spiaggia,provocando la tempesta,perché sapevano che con il suo arrivo sarebbero dovuti andare altrove.
Quell’essere indemoniato,gridava e si perquoteva con delle pietre,perché è così che il diavolo agisce,ti fa fare cose che ti fanno del male,ti fa compiere azioni distruttive;appena vede Gesù si getta ai suoi piedi,pregandolo di non scacciarlo da lì.Non pensate ad un diavolo poverino che può far pena,ma piuttosto alla falsità con la quale si pone.Infatti non è un solo spirito maligno,ma addiruttura una legione di diavoli che si schiera davanti a Gesù,i quali non potendo lottare contro di lui,lo implorarono di mandarli nei corpi di alcuni porci che erano li’ vicino.
Così fece e subito i porci si buttarono in mare e perirono.
In un mondo in cui tutto è basato sugli interessi, quei maiali rappresentavano la ricchezza ed allora,della salvezza di quell’uomo non interessa a nessuno…tutti gli dicono di andarsene,perché non accettano la perdita dei loro averi ….nessuno è disposto a perdere le cose alle quali tiene,gli interessi valgono più della vita umana…e questa è purtroppo la vita di tutti i giorni,la triste realtà con la quale ci scontriamo nel mondo di oggi,ma che a quanto pare,di sempre!

Mc 4,35-41 Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?

Vangelo

Mc 4,35-41 Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA
Signore mio,donami la tua luce,per capire come applicare nella mia vita la tua parola,perché possa portarti con me nella vita di tutti i giorni.Amen.


Questa pagina del vangelo,ha molte sfaccettature,guardiamo per prima cosa il fatto in se stesso:c’è una barca sulla quale far salire Gesù,immaginiamo che questa barca sia la nostra vita e viviamola con Gesù nel cuore.Poi vediamo che Marco ci parla anche di altre barche che si trovavano in quel mare,e che andavano tutte dalla stessa parte,verso l’altra sponda;questo mi fa pensare ad altre persone che come noi cristiani vivono la loro vita cercando di andare verso l’altra sponda come noi.Poi arriva la tempesta,e qual è quella vita in cui non c’è qualche difficoltà,più o meno grave.
Avere Gesù nella propria vita,non ci rende ummuni da momenti difficili,o addirittura da croci che sembrano insormontabili,perché Gesù non è un amuleto,o un portafortuna,ma come vediamo nella scena che l’evangelista ci presenta, nella difficoltà,i discepoli lo chiamano,lo invocano,gli chiedono aiuto.
E gli altri,quelli che non sono sulla barca con lui,gioiscono anche loro dell’interveno divino,non vengono esclusi,eppure Gesù comanda la natura,ordina alle acque di chetarsi,poteva farlo solo per la sua barca,ma è evidente che non vuole escludere nessuno.
La domanda dei discepoli: “Maestro,ma non ti importa se siamo perduti?” Non rimane senza risposta,è in quel momento che Gesù interviene solo dopo la richiesta dei discepoli. Il libero arbitrio che Dio ci ha dato,la liberta’ di decidere spingono Gesù ad intervenire nella nostra vita solo dopo la nostra richiesta,dopo la nostra preghiera e ci chiede perché abbiamo paura se lui è nella nostra vita,non abbiamo forse abbastanza fede?
E’ infatti questo il punto,se il Signore guida le nostre azioni,la nostra vita,non dobbiamo temere nulla,non sarà il mondo terreno quello a cui faremo riferimento ,ma il regno dei cieli che è già entrato a pieno diritto nella nostra vita.

Mc 4,26-34 L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

Vangelo


Mc 4,26-34 L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Signore mio,datore dello Spirito Santo,aiutami a capire e attuare nella mia vita,quello che tu mi insegni col vangelo.Amen

Gesù,si esprime con parabole,ma non perché ci vuole complicare la vita,ma per semplificarcela.Tutto quello che lui insegna,è nuovo agli occhi dei suoi discepoli e della gente che lo ascolta,eppure ci parla di una legge antica,nata con la fede in un unico Dio,la fede dei patriarchi,non è che ci volesse insegnare una nuova religione,ma sembra tutto così nuovo,perché è con la sua venuta che ha fatto nuove tutte le cose.
E’ il maestro che ci parla,che ci guida con amore verso la comprensione delle sue parole,che ci prende per mano e ci conduce nel regno di Dio.Nella prima parabola,ci tranquillizza parlando del seme che cresce e germoglia pur senza il controllo del contadino,e lo fa perché vuole che non ci affanniamo a pensare a ragionare,a cercare di voler essere noi che mettiamo a frutto i suoi insegnamenti,ma verrà tutto naturalmente,noi dobbiamo solo essere terra buona dove far seminare la sua parola,il resto verrà con i tempi ed i modi che al Signore piaceranno,senza voler essere noi a guidare ,ma affidandoci a Lui.
Non preoccupiamoci dunque della nostra piccolezza,del nostro essere ignoranti e miseri,ma diamo al Signore la possibilità di far crescere in noi una grande fede e vedremo meraviglie.
Quello che conta,non è chi siamo,ma quanto siamo disposti a far posto al Signore nella nostra vita,sarà questo che ci farà crescere nella fede e trasformerà la nostra vita in un turbine di emozioni e di amore e mogliorerà non solo la nostra vita,ma anche quella delle persone che verranno in contatto con noi,perché la fede vera,ha una luce particolare,che attira chi la intravede nelle nostre parole e nelle nostre azioni.

Mc 4,21-25 La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.

Vangelo
Mc 4,21-25  La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Signore mio,luce della mia vita,fa che io possa saper attingere alla luce del tuo Spirito e sappia riflettere con le mie parole e la mia vita la tua luce.Per Cristo,nostro Signore.Amen!

Bellissimo questo brano,oserei dire....illuminante!
E cosa c'è di più illuminante della parola Di Dio,della luce dello Spirito che ci parla ogni giorno da sempre.Vivere il vangelo,vivere la parola,ci portamo a vedere tutto con occhi diversi,con gli occhi dell'amore,perchè è Gesù che per primo ci ha amato,talmente tanto da riuscire a trasmettere quell'amore anche a noi.
Se questa trasmissione non avviene,vuol dire che c'è ancora in noi qualcosa del vecchio uomo che non vuole andare via,forse qualche piccolissima cosa che non riusciamo ad individuare,ed ecco che non ci sentiamo degni abbastanza per poter manifestare la nostra fede....la teniamo nascosta,come una lampada inutile...
Amici miei,nessuno è perfetto,e come si dice a Roma,nessuno nasce imparato,quella lampada dobbiamo tenerla davanti a noi ,perchè prima di tutto illumini il nostro cammino,in maniera che ci faccia vedere per primi i nostri errori,il nostro peccato.Una volta individuato,estirpiamolo con l'aiuto del Signore,con la preghiera a Lui e con la nostra volontà di essere migliori,e allora daremo il buon esempio,saremo coerenti con le nostre parole,e chi ci guarda,se anche cercherà di trovarci in difetto,non ci riuscirà.E se qualcuno ci muove delle critiche,non ci arrabbiamo,ma valutiamo bene,può darsi che abbia un filo di ragione,io adoro chi mi riprende quando sbaglio,se anche non lo facesse con amore,sta sicuramente facendo il mio bene,mi fa vedere le cose dal suo punto di vista,e liberato il cuore,alla luce ,posso vedere se c'è un fondo di verità al quale attingere per migliorare.
La parola del Signore ci faccia arrivare ad essere migliori,ad amare anche il nostro errore perchè ci fa crescere,ed allora saremo sempre più lucenti,sempre un pochino di più...fino a riflettere la luce del Signore.La fede è un dono meraviglioso,è la nostra lampada,non teniamola nascosta in casa...usciamo fuori,dove anche un cerino può indicare la strada nel buio di chi è lontano e disperato.

Mc 4,1-20 Il seminatore uscì a seminare.

Vangelo


Mc 4,1-20 Il seminatore uscì a seminare.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Spirito Santo ,penetra nel mio piccolo cuore e riempilo di sapienza divina,fammi comprendere ,attuare e vivere la tua parola...sii tu la mia vita in me.Amen.

La parabola che Gesù ci porta oggi a sentire,è proprio rivolta a noi.
Siamo noi quel popolo che sta ascoltando la parola del Signore,seduto sulla barca,egli è lì,ci sta spiegando che la sua missione è quella di farci capire che l’amore deve venire prima di tutto.Ce lo sta dicendo in tutti i modi,e ce lo ripete da 2000 anni,su quello che egli ha fatto per noi,è basata la nostra salvezza,e noi?
Noi siamo terra arida su cui il seme della sua parola muore o siamo terra morbida su cui riesce a germogliare?Ci facciamo distrarre dalle mille cose,per cui tutto quello che sentiamo,ci sfiora appena?Oppure ancora ,crediamo di aver capito tutto e alla prima difficoltà ci tiriamo subito indietro?
Molti si fermano vicino a Gesù,lo ascoltano,lo seguono,ricalcano le sue orme,con difficoltà magari,ma continuano a stare lì,aggrappati a quella parola di salvezza,e non si scoraggiano,forse pochi,forse più di quello che sembra,o forse meno di quello che sembra…sapete perché uso questo “sembra”,perché nessuno di noi può sapere chi veramente segue Gesù nel suo cammino,tutti dovremmo provare a percorrere la nostra strada,e se capita,potremmo dare una mano a chi ci è accanto,ma se quel seme cresce nel cuore del nostro vicino,soffocato da mille paure e pregiudizi,preghiamo perché la nostra mano lo aiuti a liberarsi,e non finisca di soffocarlo.Chi ha ricevuto il dono della fede,non si senta superiore,agli altri,ma servo degli altri,altrimenti,non sta seguendo Gesù,ma sta camminando per conto suo.

Lc 10,1-9 La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

Vangelo


Lc 10,1-9 La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA
Dono di Luce
Spirito di luce
Vieni ad illuminare il nostro spirito riempendolo con la tua luce divina.
Facci conoscere e comprendere tutte le cose come le conosce e le comprende Dio stesso.
Aiutaci a far nostro il punto di vista della sapienza divina in tutti i nostri apprezzamenti riguardo al mondo o alla nostra vita.
Comunicaci la infinita larghezza delle tue vedute circa il nostro destino, e fa 'passare nei limiti così angusti della nostra intelligenza la smisurata grandezza dell'intelligenza di Dio.

Gesù ha portato tante novità nel mondo giudaico,anche nel modo di vivere la fede e di predicarla.
Mentre i farisei si tenevano distanziati dal popolo,e quando predicavano lo facevano mantenendo le distanze dalla loro impurità,Gesù spinge i suoi discepoli,e questi a loro volta spingono altri,a penetrare il cuore della gente,fermandosi con loro ,nelle loro case,rispettando le loro usanze e condividendo con loro il lavoro e la parola di Dio.
Fa questo perché la parola del Signore unisca e non divida,e nel nome di Gesù regni la pace e il messaggio che egli invia può essere accolto da chi vuole la pace e la condivisione .

Mc 16,15-18 Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Vangelo
Mc 16,15-18  Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Signore mio,tu sai come io amo la preghiera di colletta,e quella di oggi è veramente bella,lasciami pregare con queste parole:

O Dio, che hai illuminato tutte le genti
con la parola dell’apostolo Paolo,
concedi anche a noi,
che oggi ricordiamo la sua conversione,
di essere testimoni della tua verità
e di camminare sempre nella via del Vangelo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo... :

Io amo particolarmente questa pagina delle letture,perché la storia di Paolo è un po’ la mia storia e quella di molti di noi.Paolo di Tarso,era un acerrimo persecutore dei cristiani,e non gli passava neanche lontanamente per la testa di convertirsi al Cristianesimo,anzi,lui stesso aveva chiesto di poter andare a Damasco,per poter riportare a Gerusalemme in catene,i cristiani di lì.
Ma aveva fatto male i suoi conti,quel Gesù che lui tanto perseguitava era veramente il figio di Dio,e lo folgorò mentre si recava a Damasco,e davanti ai suoi soldati,gli fece udire la sua voce.
Quanti di noi se ne stavano tranquilli nelle loro convinzioni,pensando di poter fare a meno del Signore nella propria vita…ma un giorno,mentre magari distrattamente ascoltavamo la messa,o in qualunque altro momento,arrivo’ la folgore…quella frase che ci è entrata nella testa e ci ha spinto in avanti,ci ha tirato su da un buco nero da dove non vedevamo nulla e ci ha trascinato su dove la luce del Signore ci ha portato a riconoscere in Gesù la nostra salvezza.
______________________________________________________________________
Mi piacerebbe tanto se qualcuno che ha provato questa esperienza della conversione folgorante come quella del nostro amico Paolo,ce ne parlasse,io dico sempre che la mia fu una conversione tra capo e collo che non mi ha più permesso di alzare la testa.Questo non significa essere arrivati,ma solo essere partiti…la scala per entrare in parediso è ancora molto lunga.

Lc 1,1-4; 4,14-21 Oggi si è compiuta questa Scrittura.

Vangelo


Lc 1,1-4; 4,14-21 Oggi si è compiuta questa Scrittura.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

preghiera

Ti prego Signore,aiutami a leggerti sulle labbra del cuore,ad entrare in comunione con Te grazie allo Spirito Santo,a farmi abbracciare da te e a restituire questo abbraccio.

In questo brano è Luca che ci parla di Gesù,e lui che non l’ha conosciuto,ma ne ha solo sentito parlare,eppure è rimasto talmente sconvolto da questa conoscenza che ha deciso di indagare,di scoprire chi è veramente Gesù,ed è andato ad interrogare coloro che lo avevano conosciuto.Quello che gli viene raccontato e che ci riporta è un episodio,che può sembrare a prima vista insignificante,ma il paragone che ne fa con la prima lettura viene spontaneo.Esdra,srotola le letture e celebra Dio,con tutti i devoti e le persone che sapevano intendere,egli che stava su di una tribuna costruita apposta per lui e benediva il Signore.
Gesù invece entrò nella sinagoga,e preso il rotolo delle scritture,lesse ,e sicuramente non a caso,questa lettura:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Era il suo modo di presentarsi,senza indugi,e sicuro di se disse:

«Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Gesù era ed è così,non conosce mezze misure,ti viene incontro
,ma vuole che tu gli creda,non che tu faccia giri di parole,vuole che tu ti fidi di lui
Perché è con lui che si compie la promessa della sacra scrittura.
Gesù non è uno che perde tempo in cerimoniali,ma si muove,è azione,
è parola che penetra nella nostra vita e la cambia,senza tanti ragionamenti,
ci chiede di seguirlo e di avere fiducia in lui e di muoverci con lui.Bellissima la
preghiera di colletta di oggi,con la quale concludo la mia riflessione:

< guida i nostri atti secondo la tua volontà,
perché nel nome del tuo diletto Figlio
portiamo frutti generosi di opere buone>.

Mc 3,20-21 I suoi dicevano: «E' fuori di sé».

Vangelo
 Mc 3,20-21 I suoi dicevano: «E' fuori di sé».





+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA
Vieni Gesù,portami con te alla luce del tuo Santo Spirito,perchè possa vederrti come veramente sei,come vuoi che io ti veda ed impari a seguirti attraverso le scritture.

Questo brano ,che è qui riportato in solo due versetti,ci parla di un nuovo ostacolo che si presenta a Gesù nel compiere la sua missione.Era talmente indaffarato ad occuparsi della gente,dei bisognosi che giungevano a Lui da tutte le parti,che non aveva neanche il tempo di mangiare,di occuparsi della sua famiglia d’origine.Allora i suoi vennero a cercarlo ,erano preoccupati e non riuscivano ad entrare dentro casa per quante persone c’erano fuori; tutto quello che Gesù faceva sembrava strano ai loro occhi,anche Maria ,cecava di comprendere ,ma era veramente preoccupata per questo figlio così preso dalla sua missione dal trascurare tutto il resto.Certo era cosi’ assurdo quello che Gesù diceva e faceva…..che chiunque avrebbe dubitato delle sue facoltà mentali….ma non coloro per i quali era venuto!Loro lo cercavano ed erano trascinati dal suo carisma,loro riconoscevano in quest’uomo il Santo di Dio,perché li guariva veramente nello spirito e nel corpo e lo volevano vedere,toccare,lo acclamavano e lui si donava completamente a loro senza più pensare a se,ne tantomeno alla sua famiglia….così ci invita a fare Gesù,per rispondere a Dio,non guardiamoci indietro,anche se non saremo capiti,se saremo giudicati pazzi….abbiamo degli esempi di santità che ci debbono far pensare,certamente Gesù è un po’ troppo elevato come termine di paragone,ma ce ne sono tanti altri,uno di quelli che mi piacciono di più è certamente san Francesco,ma l’elenco è lungo,anche tra quelli la cui santità non è salita alle cronache della chiesa e dei calendari.

Mc 3,13-19 Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui.

Vangelo

Mc 3,13-19 Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Ti prego Spirito del Signore,di accompagnarmi in questa lettura e nella riflessione,per farmi comprendere quello che tu vuoi che io comprenda ,non certamente per i miei meriti,ma per l'amore che Tu nutri per noi.Amen._

Gesù sale sulla montagna,luogo che per Marco rappresenta il luogo dell’unione con il Padre,del ritiro in preghiera,e dopo scende e sceglie i dodici apostoli che lo seguiranno inizialmente.Tra questi c’è anche giuda,che lo tradirà,Pietro che lo rinnegherà per paura ,Tommaso che dubiterà della sua resurrezione…e così via!
Scelse 12 persone,una più strana dell’altra,con le loro fragilità,come tutti noi,e fondo’ la prima chiesa.Certamente avrebbe potuto fare di meglio,avrebbe potuto trasformare i suoi discepoli in modelli di virtù,ma Gesù non è venuto per cambiare la natura degli uomini attraverso le sue capacità,ma per farci capire che ci ama così come siamo,con i nostri pregi e i nostri difetti,che seguendolo,impareremo ad essere migliori.
Il Signore ancora oggi ci chiama,ma quanti lo seguono?Quanti riescono ad ascoltare la sua voce,la sua parola e a mettersi a sua disposizione con fiducia,quanti riescono a non avere paura di essere giudicati e presi in giro…una volta ,neanche tanti anni fa,ci si preoccupava di far vedere che si era cristiani,praticanti,per essere considerat i brave persone….oggi sembra quasi che ci si debba vergognare di credere,che non vada più di moda Cristo,oggi è una lotta anche per poter conservare il crocefisso nei luoghi pubblici….siamo diventati sordi al richiamo del Signore?

Mc 3,7-12 Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Vangelo

Mc 3,7-12 Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
Preghiera
Ti prego Signore di far scendere su di me il tuo Spirito,per darmi piena conoscenza della tua parola e delle cose che bisogna mettere in atto per seguirla correttamente e con amore,come Tu ci hai insegnato.
La fama di Gesù, delle guarigioni da Lui operate arriva da tutte le parti,e da tutti i confini continua ad arrivare gente che vuole conoscerlo ,che vuole toccarlo…tanto che Gesù fa preparare una barca dai suoi discepoli per potersi mettere in salvo,,ma quante di queste persone cercano gesù per vera fede e quante invece somo attratte solo dai miracoli che compie?
Io vedo in questa domanda lo schema della mia riflessione di oggi.Avvicinarsi a Gesù con fede,sentendo che veramente Lui è Dio e Figlio di Dio e Spirito di Dio ci portano a una conoscenza di Gesù diversa da quella di chi si avvicina a Lui per assistrere .
Gesù viene tra noi per farci capire cose che fino a quel momento gli uomini sembrava non avessero capito,o che erano state deviate dalle leggi degli uomini che credevano di poter amministrare la religiosità del popolo.
Per questo Gesù trascina le folle dietro di lui,perché dimostra quello che dice con le parole,perché fa seguire a queste i fatti, non come gli scribi e i farisei che” predicavano bene e razzolavano male”.Ancora oggi ci chiede di seguire i suoi insegnamenti,anche andando se serve,contro la legge degli uomini. Un'altra cosa che notiamo è come gli spiriti impuri,lo riconoscevano,avevano paura di Lui,perché aveva il potere di farli tacere,quindi niente paura amici…lasciamo il posto nel nostro cuore per Gesù, sgombriamolo da tutto il resto e sarà Lui con noi a non permettere che il male si impossessi della nostra anima .

Mc 3,1-6 È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?

 Vangelo

Mc 3,1-6 È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito del Signore,Spirito di discernimento,aiuami a capire le letture e più di tutto fammi capire dove sbaglio nel seguirle,se in qualcosa manco,se il mio orgoglio mi rende cieca e sorda.

Stavolta Gesù si trattiene veramente a stento,e giustamente…si schiera in difesa di un malato dalla mano rattrappita,che rappresenta tutti quelli che hanno bisogno di cure,ma gli erodiani e i farisei,si coalizzano contro di lui.Duri di cuore,mettono sempre i loro interessi al primo posto,quello che loro considerano la cosa giusta,e non ascoltano ragioni.Per loro il sabato non si deve fare assolutamente nulla e quindi neanche salvare una persona in pericolo di vita…quale legge giusta farebbe morire qualcuno per quella che oggi chiameremmo “burocrazia religiosa”?Gesù non accetta che gli uomini si mettano al di sopra del diritto alla vita,alla salute,eppure ancora oggi vediamo che ci vogliamo arrogare il diritto di decidere sulla vita e sulla morte delle persone ammalate;i casi di eutanasia e di disinteresse da parte delle istituzioni sia civili che religiose,fanno rabbrividire,e Gesù è anche tra noi oggi e ci incita a seguirlo in questa scelta umana per la difesa della salute e della vita…non facciamo come gli erodiani e i farisei che mettevano i loro interessi prima di quelli degli altri,ma pensiamo che in ogni uomo che soffre c’è un fratello che ha bisogno di aiuto e di essere difeso.

Mc 2,23-28 Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!

Vangelo

Mc 2,23-28 Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

Parola del Signore
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la mia riflessione
Preghiera
Ti prego Spirito Santo,aiutami a leggere la parola del Vangelo da te ispirata,per comprendere quello che Tu vuoi che io comprenda,per nostro Signore Gesù Cristo e per il sacrificio immane che ha fatto per noi suoi figli.

Gesù è proprio strano...ci sono delle regole,e i farisei glielo ricordano,ma Lui non segue le regole scritte,segue le regole dell'amore.....Ogni regola viene sconvolta da Gesù,ed infatti sarà lui a mettere al primo posto l'amore,a donare la vita per noi,per la nostra salvezza.Dagli uomini,troppo spesso le regole vengono anteposte all'amore per i fratelli,,regole scritte per indirizzare gli uomini lungo un cammino netto...,ma spesso sono proprio queste regole che impediscono agli uomini di accettare chi è diverso,chi queste regole non le segue,eppure Gesù è venuto perla salvezza di TUTTI,specialmente degli ultimi,degli emarginati,degli ammalati...non dovrebbe essere difficile capire che l'unica regola che Gesù ci chiede di seguire è quella dell'amore...amatevi l'un l'altro,come io ho amato voi.

Mc 2,18-22 Lo sposo è con loro.

 Vangelo

Mc 2,18-22 Lo sposo è con loro.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Santo Spirito vieni,scendi nel mio animo e portami il senso della tua parola,fa che mi sia chiara e che trovi sempre il coraggio di seguirla,per Cristo nostro Signore.Amen.

Questa pagina ci riporta a Gesù che viene a rivoluzionare tutte le cose come al solito e ci fa capire che con il nuovo,viene migliorato il vecchio,che la sua venuta porta a dei cambiamenti,prima di tutto sul digiuno e sul sacrificio offerto in olocausto a Dio.
Cerca piano piano di farci entrare nel nuovo olocausto,in quello che sarà il suo,agnello sacrificato per la nostra salvezza,e per farlo,comincia a farci capira che i discepoli di Giovanni,che fanno parte di tutto quello che riguarda il periodo precedente alla sua venuta,digiunano,ma che con la sua venuta,le cose cambiano,e chi è con lui deve cominciare a ragionare diversamente.
Non è con il digiuno o il sacrificio che si fa il volere di Dio,ma rispettando la sua parola,e non serve far vedere agli altri quanto si è fedeli a Dio,nè stare a discutere per quale religione deve o no rispettare il digiuno,Gesù ci parla di una fede vera,convinta,che si sta compiendo sotto ai nostri occhi,ci parla dello sposo,che è con noi,quindi ci porta a vedere la figura di Gesù al centro della nostra fede e a non concentrarci sulle varie chiese e sulle varie incomprensioni tra di loro.

Gv 2,1-12 Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.

Vangelo
Gv 2,1-12 Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Signore mio,nel ricordo di quel giorno in cui decidesti di cominciare la tua vita pubblica,accettando di seguire la preghiera di Tua Madre,aiutami con il Tuo Santo Spirito a capire il senso che tu vuoi che io capisca in questo giorno..Amen.

E' Maria che corre in aiuto della famiglia,che intercede presso Gesù,per chiedergli di compiere miracoli,di fare grazie;è sempreLlei che ci chiede di seguirlo di fare quello che Lui ci dice.Gesù ci parla attraverso il Vangelo,ci dimostra per primo come ci si deve comportare per essere dei buoni cristiani,per piacere al Padre,per vivere già da adesso nella nostra famiglia celeste.Non ci chiede di compiere miracoli,li compirà lui per noi,su di noi.La sua grazia ci trasformerà,e noi saremo finalmente parte integrante di quella famiglia celeste in cui la condivisione del pane e del vino avviene già qui sulla terra,nella celebrazione della messa.
Da questo punto in poi,i vangeli,non ci parleranno più di Maria Mamma di Gesù,perchè cesserà di esserlo,e diventerà una di noi,una donna che dona a noi il propio figliolo,come se da questo momento in poi,lo lasciasse libero di essere solo il Figlio di Dio.....Maria madre dell'amore,accetta la volontà di Dio,e ci concede suo Figlio.
Maria sa che quel Figlio ha in se l’essenza Divina,non sa forse bene neanche lei che cosa gli sta chiedendo,perché infatti non gli dice cosa deve fare,ma gli chiede semplicemente di fare qualcosa e poi si fida di Lui,così come aveva fatto prima con Dio,e chiede a noi di fare altrettanto.E’ Gesù che con questo suo primo miracolo ci preannuncia che trasformerà la nostra vita,che cambierà le sorti del banchetto nuziale tra noi e Lui,e che è venuto per portare il vino della sapienza e della gioia,perché la nostra vita sarebbe un ben triste banchetto senza di lui.

Mc 2,13-17 Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

Vangelo


Mc 2,13-17 Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Mio caro e buon Gesù,fai scendere su di me il Tuo Santo Spirito,per aiutarmi a comprendere quello che con le scritture mi vuoi insegnare,non certo per i miei meriti,ma per i tuoi.amen.

Gesù è anticonformista per eccellenza,non ha preferenze,anzi,sembra quasi snobbare gli scribi ,i farisei e i ricchi ,ma sembra invece prediligere i poveri e i peccatori.non ha veramente nessuna preferenza,sembra che stia cercando di far capire che lui prende in considerazione tutti,nessuno escluso.Spesso ,mi sono chiesta,perché Gesù nasce ebreo,e perché in questi territori così complicati,ma forse la risposta è proprio in pagine di Vangelo come questa,perché in quei tempi in Palestina,c’erano varie correnti religiose e in più c’era il dominio romano.Erano i tempi in cui Erode aveva ottenuto il titolo di <re dei giudei>,c’erano tra questi i farisei(rispettosi della legge di Mosè e degli scribi),i sadducei(che rispettavano solo la legge scritta),gli zeloti(che erano quelli che oggi chiameremmo anarchici e terroristi,che non accettavano il governo di Roma,ma ritenevano che non potesse esserci altro governo che quello di Dio)ed infine c’erano gli Esseni(che vivevano appartati in comunità nel deserto)Trovare un popolo più complicato non credo fosse possibile,dominato da stranieri,e per natura un popolo nomade. Gesù nasce tra loro e come sempre cerca con questo di dirci qualcosa.Trova tra questi personaggi così diversi i suoi discepoli,e li riunisce tutti alla sua tavola.Molti lo guardano irritati e sconvolti,vorrebbero stare loro con Gesù perché si sentono più giusti e lascerebbero fuori gli altri,ma Lui rispondeva che non era venuto per i sani,ma per i malati,che non era venuto per salvare i giusti,ma i peccatori.

Mc 2,1-12 Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.

Vangelo
Mc 2,1-12 Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
Preghiera
Ispirami Signore nella lettura della tua parola,per poter vivere quello che leggo con fede e seguire le tue orme. Amen.

In questo brano possiamo vedere come quattro persone,aiutano il paralitico a raggiungere Gesù,lo calano dal tetto,e questo commuove Gesù. Calcolando che all'epoca le persone storpie e ammalate erano considerati impuri, perchè gli ebrei pensavano a Dio come a uno che punisce i peccatori mandandogli le malattie,capiamo che questi quattro amici che avevano condotto il paralitico a Gesù,erano quattro che andavano anche contro le regole della chiesa d'origine,per poter portare a Gesù quell'uomo. Commosso da tanto amore per il fratello infelice Gesù gli rimette i peccati e poi lo guarisce dalle sue infermità. Questo crea scandalo tra i sommi sacerdoti,che hanno paura di perdere il loro potere,chi è quest'uomo che dice di rimettere i peccati,quella è una cosa che aspetta solo a Dio,questo è un pazzo....ma che dice?alzati e prendi la tua barella e vai a casa?.......Ed ecco che il paralitico guarisce ,si alza,prende la sua barella e se ne va sotto agli occhi di tutti.......
Noi possiamo essere uno dei quattro amici,che spinti da pietà umana,aiutano un peccatore a conoscere Gesù che salva,e possiamo essere il paralitico che, a causa del suo peccato,non riesce più ad andare incontro a Gesù. In ogni caso è Lui il traguardo finale e con Lui troveremo la salvezza.

Mc 1,40-45 La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

Vangelo
Mc 1,40-45 La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Se vuoi Signore....fa scendere su me il Tuo Santo Spirito,per illuminarmi e farmi comprendere la tua parola,farmi capire attraverso le tue azioni,narrate dai Vangeli,i tuoi propositi su di noi.
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In questa pagina mi viene subito agli occhi l'immagine del lebbroso,sa di essere malato,di una malattia brutta che lo emargina da tutti,che lo fa soffrire,ma nonostante questo si fa coraggio,passa tra gli altri,che sicuramente lo scansano e lo guardano con ribrezzo,e si presenta davanti a Gesù. Sa che Gesù lo accoglierà senza scansarsi rabbrividendo,per quanto brutto e schifoso possa essere agli occhi degli uomini,e questo preso e rapportato al discorso spirituale,ci fa capire che nessun peccato è poi così orribile agli occhi di Dio,da non poter essere perdonato.
L'atteggiamento del lebbroso è quello di chi umilmente si mette in ginocchio davanti al Signore,e per prima cosa accetta la sua volontà,dicendo: <se tu vuoi> e mi sembra di riconoscere in questo atteggiamento quello che Gesù stesso ci ha insegnato nella preghiera che dobbiamo elevare al Padre.
Andare alla ricerca di Dio,inginocchiarsi davanti a Lui,riconoscerne la regale paternità,sapere che solo da lui può venire la salvezza,che è in lui il potere delle cose,che tutto dipende da lui,ed accettare la sua volontà,continuando nonostante la sua malattia a credere in lui,nel potere della sua salvezza.
Accettare che su questa terra non siamo apprezzati,ne ascoltati,ne accettati,ma che agli occhi di Dio siamo considerati come tutti gli altri,ci deve spingere ad inoltrare a Lui la nostra preghiera,sempre e comunque,in qualunque circostanza,anche quando sembra che proprio lui ci ignori,perchè lui è li e ci aspetta.
Li dove?Bhè ce lo fa capire chiaramente,in chiesa,ce lo dice parlando col lebbroso,ammonendolo di recarsi dal sacerdote del tempio per confermare la sua purificazione,la sua guarigione.
Ora sta a noi mettere in pratica il suo messaggio,accettare anche le cose negative della vita,confidare sempre in Dio,adorarlo e rivolgere con vera umiltà a lui la nostra preghiera,e confermare con la frequentazione della messa,della comunione con Lui ,la nostra fede.

Mc 1,29-39 Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.

Vangelo

Mc 1,29-39 Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
Preghiera

Caro Gesù,ti prego di assistermi con il tuo Spirito e di farmi comprendere la tua parola,per poterla rendere viva nella mia vita.

In questa pagina notiamo che Gesù ,pur stando tutto il tempo a disposizione della gente,si ritira spesso in preghiera.
Perchè Gesù fa questo.Sicuramente perchè ha bisogno di ritemprare il suo spirito,di ricaricare le batterie,come diremmo noi;ma sicuramente ci vuole poco a capire che la preghiera è fondamentale nella vita ,sia in quella di Gesù che nella nostra.
Vediamo Gesù che guarisce la suocera di Pietro,che subito si mette a servirlo.Che cosa può voler dire questo,rapportato alla nostra quotidianità?Sicuramente che dopo essere stati aiutati dal Signore,guariti,salvati,sia nell'anima che nel corpo,il nostro dovere è quello di metterci subito al suo servizio.
Un'altra nota strana è quella che vede la gente accalcarsi davanti alla porta di Pietro,in attesa di stare con Gesù,e lui se ne va con i suoi discepoli nei villaggi vicini.Perchè Gesù non è fatto per chi vuole stare fermo,ma per chi si mette in moto,perchè per questo è venuto,per portare nel mondo la sua parola,per portare la salvezza a uttti gli uomini.

Mc 1,21b-28 Gesù insegnava come uno che ha autorità

Vangelo


Mc 1,21b-28 Gesù insegnava come uno che ha autorità

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
preghiera
Vieni o Santo Spirito,vieni e parlami come se fossi giusta ai tuoi occhi,non guardare alle mie colpe,non meriterei niente,ma alla tua misericordia,e dammi la possibilità di interpretare la tua parola.Amen.

La cosa che mi salta agli occhi in questa pagina di Vangelo,è il fatto che Gesù è diverso dagli scribi e dai sacerdoti del tempio,questi infatti leggevano i testi sacri,ma non li interpretavano.Proclamavano la parola di Dio,ma non la facevano loro…Gesù invece parla a nome suo,dice cose come convertitevi,il regno di Dio è vicino,e ordina al diavolo di lasciare il corpo degli sventurati che ne sono oppressi.Anche il diavolo lo riconosce ed urla il suo nome,lo chiama il Santo di Dio.Questo suo potere di comandare sugli spiriti impuri,di compiere miracoli,lascia stupefatti tutti coloro che lo seguono.Alcuni vengono abbagliati da Lui,e cominciano ad avere in lui una grande fede,a vederlo come colui che saprà risolvere i loro problemi ,altri invece ne avranno paura,penseranno che per causa sua ,non avranno più ascendente sugli altri,vedranno sminuirsi il loro potere.Anche satana e i suoi compari,non accettano certo di buon occhio che Gesù sia venuto a scacciarli…e noi sappiamo come satana sa manipolare le menti.
Seguiamo Gesù,chiamiamolo in nostro soccorso quando abbiamo paura di sbagliare e di cadere nelle trappole di satana,ed egli accorrerà.

Mc 1,14-20 Convertitevi e credete nel Vangelo.

Vangelo

Mc 1,14-20 Convertitevi e credete nel Vangelo.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

Preghiera

Padre buono e Santo,manda su di me il tuo Spirito per illuminarmi con la tua parola,fa che io possa seguire a pieno quello che tu mi vuoi concedere di capire.

Gli avvenimenti della storia,proseguono,Gesù,ha appena cominciato a farsi conoscere attraverso le parole di Giovanni il Battista,che subito parla di conversione…non cerca di trascinarsi dietro persone che non vogliono cambiare,ma subito mette davanti a loro quello che sarà tutto il suo messaggio…venite dietro a me,vi guiderò verso la salvezza,ma per fare questo,dovrete abbandonare tutto cio’ al quale siete legati,che vi tiene attaccati a questa terra ,al piacere materiale e vi tiene lontani da Dio.
Ai discepoli che lo seguiranno,chiede di abbandonare tutto e di aiutarlo nella sua impresa ,di riportare gli uomini sulla via della salvezza,e ancora oggi…molti lasciano la famiglia d’origine per seguire Gesù in questa sua impresa,e grazie a questi uomini,noi oggi possiamo ricevere i sacramenti che ci permettono di essere perdonati e riavvicinati al Padre attraverso il Figlio.Non lasciamo che questi uomini combattano da soli al fianco di Gesù,ascoltiamoli e cerchiamo di aiutarli con la nostra testimonianza di figli di Dio,preghiamo per loro,spesso oggetto di attacchi da parte di satana e dei suoi sgherri,e loro aiuteranno noi,in questo scambio reciproco che si chiama amore di Dio.

Lc 3,15-16.21-22 Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

Vangelo


Lc 3,15-16.21-22 Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Manda Signore il tuo Spirito su di me,per farmi comprendere in tutta la sua meraviglia il tuo volere.Amen.
Giovanni lo aveva preannunciato,e tutti aspettavano di conoscere colui che sarebbe venuto dopo di lui.Gesù giunse,ma si mescolo’ alla folla per ricevere il battesimo come tutti gli altri.
C’era da parte di tutti la volonta’ di essere purificati dal peccato,di cominciare da capo,di ritrovare la speranza di un salvatore.
Gesù poteva avanzare,farsi riconoscere,ma non fece nulla,si fece come tutti noi,uomo tra gli uomini,ricevette il battesimo con l’acqua da parte di Giovanni e poi….mentre stava in preghiera si apri’ il cielo su di Lui e lo Spirito Santo scese su di Lui sotto forma corporea come di colomba,mentre una voce dal cielo lo annunciava come il figlio prediletto di Dio.
Un’immagine suggestiva quella del battesimo di Gesù,.Un’immagine che mi fa pensare all’incontro di Gesù con tutti noi….quel Gesù che è fratello,che ha compiuto il volere del Padre e che è venuto per ricordarci il volere del Padre.
Dio non vuole un popolo disperato,dice il profeta Isaia:”consolate il mio popolo dice il vostro Dio”,e per questo ci manda un salvatore,che grazie al suo sacrificio ci condurrà nel regno di Dio.
Dire siamo figli di Dio sembra la cosa più semplice del mondo,ma per piacere a Dio,dobbiamo somigliare a Cristo,dobbiamo sentirci fratelli di tutti gli altri uomini,solo a questa condizione possiamo conoscere che cosa portò Gesù ad accettare il volere di Dio fino all’estremo sacrificio.Fu amore…un amore smisurato che non guarda niente ,non si ferma davanti a niente,l’amore di chi ci vuole salvi,di chi non vuole assolutamente che ci perdiamo,e manda il redentore che si unisce a noi e ci insegna la via per tornare alla casa del Padre.

Lc 3,15-16.21-22 Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

Vangelo


Lc 3,15-16.21-22 Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Manda Signore il tuo Spirito su di me,per farmi comprendere in tutta la sua meraviglia il tuo volere.Amen.
Giovanni lo aveva preannunciato,e tutti aspettavano di conoscere colui che sarebbe venuto dopo di lui.Gesù giunse,ma si mescolo’ alla folla per ricevere il battesimo come tutti gli altri.
C’era da parte di tutti la volonta’ di essere purificati dal peccato,di cominciare da capo,di ritrovare la speranza di un salvatore.
Gesù poteva avanzare,farsi riconoscere,ma non fece nulla,si fece come tutti noi,uomo tra gli uomini,ricevette il battesimo con l’acqua da parte di Giovanni e poi….mentre stava in preghiera si apri’ il cielo su di Lui e lo Spirito Santo scese su di Lui sotto forma corporea come di colomba,mentre una voce dal cielo lo annunciava come il figlio prediletto di Dio.
Un’immagine suggestiva quella del battesimo di Gesù,.Un’immagine che mi fa pensare all’incontro di Gesù con tutti noi….quel Gesù che è fratello,che ha compiuto il volere del Padre e che è venuto per ricordarci il volere del Padre.
Dio non vuole un popolo disperato,dice il profeta Isaia:”consolate il mio popolo dice il vostro Dio”,e per questo ci manda un salvatore,che grazie al suo sacrificio ci condurrà nel regno di Dio.
Dire siamo figli di Dio sembra la cosa più semplice del mondo,ma per piacere a Dio,dobbiamo somigliare a Cristo,dobbiamo sentirci fratelli di tutti gli altri uomini,solo a questa condizione possiamo conoscere che cosa portò Gesù ad accettare il volere di Dio fino all’estremo sacrificio.Fu amore…un amore smisurato che non guarda niente ,non si ferma davanti a niente,l’amore di chi ci vuole salvi,di chi non vuole assolutamente che ci perdiamo,e manda il redentore che si unisce a noi e ci insegna la via per tornare alla casa del Padre.

Mc 6,45-52 Videro Gesù camminare sul mare.

Vangelo


Mc 6,45-52 Videro Gesù camminare sul mare.

+ Dal Vangelo secondo Marco

[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò.
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Gesù,che ci indichi come seguire i tuoi insegnamenti,ma nda su me il tuo spirito per comprendere a pieno le tue parole,illuminami Signore.

In questo brano mi sembra chiaro che Gesù ci istruisca a non cercare di fare senza di lui,a non mettere il nostro ego,la nostra sicurezza alla prova,di non seguire una strada che non passi attraverso la preghiera,una strada che non sia la sua.
Troviamo la misericordia di Gesù,che ci viene incontro nel buio e nella tempesta,ma che noi non sappiamo riconoscere perché nella disperazione non riusciamo a distinguerlo.
Eppure lo abbiamo visto spezzare il pane,distribuirlo a milioni di persone prima di noi,abbiamo visto come la vita di tanti che ci hanno preceduto è stata impregnata dalla grazia della comunione con Lui;lo possiamo vedere ogni giorno se vogliamo,com’è bello vivere con Gesù nel cuore,come nella disperazione lui ci sappia confortare.Affrontiamo la tempesta con Lui ,facciamolo salire sulla barca della nostra vita,non ci deluderà.Non restiamo con il cuore indurito,che ci impedisce di essere sereni e di affidarci a Lui.

Mc 6,34-44 Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta profeta.

Vangelo


Mc 6,34-44 Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta profeta.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci».
E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.
Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito del Signore a portare la parola nel mio cuore,a darmi la tua luce,per riflettere quello che tu vuoi che io rifletta.amen

Questa è una pagina molto importante,perché ci porta a riflettere sull’atteggiamento di Gesù
nei nostri confronti ,ed anche di quello dei suoi discpoli.
Gesù vide quanta gente lo cercava,lo seguiva,e sentiva la loro disperazione,il loro senso di sbandamento,come pecore senza pastore.Si inteneriva e provava compassione per loro.Quando i discepoli si rendono conto che stava arrivando la sera,propongono a gesù di rimandarli a casa,in modo che avrebbero potuto ,prima della notte,comperare qualcosa da mangiare per il viaggio di ritorno.
Gesù li invita a provvedere loro a dar da mangiare a quella folla,e con grande stupore dei discepoli,benedisse i 5 pani e i 2 pesci che si moltiplicarono fino a saziare tutti ed anche di più.
Gesù ci ama e se ci vede seguirlo,stanchi ed affamati della sua parola,non ci manda verso il buio ed il deserto senza il suo aiuto.Stabilisce gia’ con quel gesto quella che sarà la sua promessa,che culminerà con l’istituzione dell’Eucarestia nell’ultima cena.
Gesù chiede ai discepoli di condividere quello che hanno con tutti coloro che lo seguono…lo chiede a tutti noi,ma non parla solo dei beni materiali che sazieranno il corpo,ma anche dei beni spirituali che daranno vigore allo spirito.
Gesù ci invita all’azione,ad essere chiesa,ad essere comunità,ad essere operatori di carità,preoccupandoci di chi ha bisogno,senza timore,saldi nella fede che l’aiuto del Signore non ci verrà a mancare.
E allora tocca a noi...troviamo il coraggio di testimoniare ,di aiutare,di camminare mano nella mano con i nostri fratelli,di sorreggerci tra noi senza giudicare ,perchè questo ci ha insegnato Gesù.

Mt 4,12-17.23-25 Il regno dei cieli è vicino.

Vangelo


Mt 4,12-17.23-25 Il regno dei cieli è vicino.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Padre che ci doni lo Spirito,
Tu non rifiuti mai lo Spirito Santo a coloro che te lo chiedono,
Perché tu sei il primo a desiderare che lo riceviamo. Concedici dunque questo dono che riassume e contiene tutti gli altri.amen.

Tutto combacia con le profezie,anche il territorio in cui Gesù comincia a muoversi dopo l’uccisione di Giovanni il Battista,è lì che i popoli che vivevano nelle tenebre vedranno la luce.Il popolo d’Israele era in quel periodo oppresso dall’occupazione Romana,che dava importanza solo ai capi degli ebrei e ai sommi sacerdoti.
Ecco che Gesù comincia a far capire da subito che non è venuto per andare ad inchinarsi davanti a loro,al potere,ma anzi,sceglie per amici,i più umili della zona,comincia a predicare un vangelo che parla di amore e di salvezza,di luce e molti uomini lo seguivano.Andava nelle sinagoghe e parlava alle genti dicendo…<convertitevi,il regno dei cieli è vicino> che poi significava,pensa che devi morire,cambia la tua condotta,non rimanere fermo nei tuoi preconcetti,vieni e seguimi,io sono la luce che ti indicherà la via della salvezza.,e mentre diceva queste cose,guariva gli ammalati,ridava la vista ai ciechi,scacciava i demoni….solo chi rimaneva chiuso nel cuore non lo accettava,perché Gesù è amore e solo con amore può essere accolto e compreso.E’ stato il primo ad amarci e aspetta a braccia aperte che ci lasciamo abbracciare da lui e corrispondiamo al suo amore.

Mt 2,1-12 Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.

Vangelo


Mt 2,1-12
Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Parola del Signore

La mia riflessione
preghiera
Vieni Signore Gesu,vieni in Spirito santo,ed indicami la via da seguire per vivere la tua parola.

Le scritture parlano di un re che deve venire, il re dei Giudei,e quando Erode si ritrova davanti i magi,venuti da lontano che cercano questo neonato per adorarlo,si irrita,ha paura di perdere il regno,si sente minacciato,ed allora furbamente cerca di ingannarli e si fa promettere che al ritorno sarebbero passati da lì per dirgli dove trovare il bambino per andare anche lui ad adorarlo.
Chi sono i magi?Probabilmente quelli che oggi noi chiamiamo scienziati,quelli che scrutando il cielo cercano di capire e di analizzare gli avvenimenti,quelli che cercano un segno e attraverso quella loro ricerca si mettono in moto e scoprono Gesù,come per significare che scienza e fede non sono in opposizione,mentre quelli che studiano le scritture e che le insegnano nel tempio,i saggi e i sacerdoti,restano fermi nelle loro posizioni,non accettano in quel bambino il messia,non vanno neanche a vederlo,non si scomodano,men che mai vanno ad adorarlo.
E noi?
Abbiamo sentito parlare di Gesu’,e che cosa abbiamo fatto? Ci siamo mossi per andare ad adorarlo?Quanto è cambiata la nostra vita con lui?Sappiamo testimoniare che la sua venuta ci ha cambiato la vita?

Gv 1,43-51 Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele.

Vangelo
Gv 1,43-51
Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Aiutami o Spirito Santo a leggere tra le righe del Vangelo,quello che Dio ci vuole far conoscere.Per il nostro Signore Gesù Cristo.Amen.

Prima di Gesù,gli ebrei vedevano Dio più come un dio Guerriero,severo,che era pronto a punire i peccatori,gettandoli nell’inferno.Erano un popolo duro,quindi per molti di loro,quel comandamento che diceva <amatevi l’un l’altro>era un po’ difficile da digerire.
Il Messia che loro aspettavano ,doveva essere un conquistatore,un re,e non si aspettavano certo che si presentasse a loro un uomo docile,figlio di un falegname…..eppure il carisma di Gesù era talmente evidente,che molti cominciarono a seguirlo,alcuni per curiosità,,altri invece come Natanaèle,cedettero da subito che Gesù era il Salvatore che attendevano,il figlio di Dio..Credette perché,come a molti di noi,gli fu fatto dono della fede.,ma Gesù gli dice chiaramente,che troppe cose potrà ancora vedere,molto più grandi,proprio grazie alla fede che ha.
Gesù sta per chiedere ai discepoli di lasciare tutto e di seguirlo,ma gli promette di ripagarli 100 volte per quello che stanno lasciando.Anche a noi viene chiesta una vera conversione,la rinuncia al peccato,il discernimento tra quello che è buono e quello che è cattivo agli occhi del Signore,ma in cambio di tutte le rinuncie ci verrà dato di conoscere le infinite grazie che Dio ci elargisce,grazie allo Spirito santo