IL VANGELO DI MARIA MADDALENA TESTO INTEGRALE
Il Vangelo di Maria Maddalena è un testo in lingua copta risalente al secondo secolo dopo Cristo (150 d.c.) derivante da un proto-testo precedente mai ritrovato che però era già molto diffuso ed affermato tra le prime comunità cristiane.
Questo Vangelo andò perduto con l’estinguersi dello Gnosticismo e, per secoli, se ne conoscevano solo alcuni brevi passi citati dai Padri della Chiesa per confutare le tesi gnostiche.
Nel 1896 il Museo di Berlino acquistò un papiro proveniente da Akhmim, poco più a nord di Nag Hammadi, nell’Egitto meridionale, località che poi divenne famosa per i numerosi ritrovamenti del 1945 di Vangeli Apocrifi ed altri scritti.
Questo papiro, codificato col numero 8502, contiene il Vangelo di Maria, l’Apocrifo di Giovanni, la Sophia di Gesù Cristo e gli Atti di Pietro.
Purtroppo il papiro è danneggiato proprio nella sua prima parte che riporta il Vangelo di Maria: mancano le prime sei pagine e le pagine da 11 a 14, in tutto quindi 10 pagine.
In questo Vangelo si evidenzia la figura di Maria Maddalena come discepolo prediletto del Signore. Solo a lei Gesù avrebbe comunicato un insegnamento superiore.
Purtroppo gran parte di questo insegnamento era contenuto nelle pagine da 11 a 14, mancanti nel papiro a nostra disposizione, ma ciò che leggiamo nelle pagine 15, 16 e 17 ci rivela la natura decisamente gnostica di questa rivelazione.
Mentre Pietro ed Andrea sono restii ad accettare questa superiorità di Maria Maddalena sugli altri apostoli, Levi (Matteo) dichiara apertamente che il Signore la amava più degli altri, come, d’altra parte ci riferisce il Vangelo di Filippo.
Il Vangelo di Maria Maddalena
1 Quel giorno, i discepoli erano raccolti in cima ad una montagna.
2. Il Maestro stava fra loro in Silenzio.
3. E Myriam Gli era accanto.
4. Andrea disse:
5. «Maestro, ecco che il Tuo Silenzio ci sorprende.
6. Perché ci hai riuniti? Non hai niente da dirci, oggi?».
7. Allora l’Insegnante rispose loro:
8. «E voi, non avete niente da dire a me?
9. Perché mai la fonte dovrebbe andare incontro ai pellegrini?
10. Il pellegrino dimentica a volte di avere gambe per camminare.
11. Dimentica che non è la strada a scorrergli sotto i piedi, ma che è la
sua mente a proiettarsi verso l’orizzonte.
12. Chiedete, se avete intenzione di ricevere.
13. Quando la terra ha sete
14. tocca a lei chiamare la pioggia».
15. Ed ecco che Simon Pietro si alzò fra tutti e disse:
16. «Maestro, ogni giorno Ti seguiamo e Ti ascoltiamo.
17. Eppure, il nostro cuore conosce ancora l’aridità.
18. Ogni giorno, speriamo nella quiete e nella gioia.
19. Ma esse non vengono a visitarci.
20. Dicci perché.
21. La Forza dell’Eterno non è forse nelle Tue parole?
22. Più seguiamo le Tue orme sulla terra
23. più siamo turbati
24. e l’acqua continua a mancarci».
25. Il Maestro non lo guardò e disse:
26. «Dov’è la debolezza?».
27. Poi, si mise in silenzio.
28. Simon Pietro parlò di nuovo:
29. «La debolezza è estranea all’Eterno.
30. Si è infilata nell’uomo passando dalle sue orecchie».
31. Andrea alzò una mano e disse:
32. «Perché interrogare il Maestro giacché conosci la risposta?».
33. Allora l’Insegnante si alzò e disse:
34. «Anche tu la sai, ma lui incomincia a capire.
35. Colui che vuole comprendere per conoscere, alla fine,
36. si rende conto che non deve seguire le mie orme,
37. bensì lasciare le sue spostandosi all’interno delle mie,
38. perché è dentro che troverà se stesso,
39. perché è dentro che si trova la gioia perduta,
40. perché è sempre dentro che si trova
41. la porta verso l’esterno dei mondi,
42. l’esterno che è il vero Interno.
43. Così la gioia non sorride a colui che raccoglie le mie parole,
44. bensì a colui che si sposta all’interno».
45. Uno dei discepoli chiese:
46. «Dicci come fare per spostarci dentro».
47. Allora il Maestro disse:
48. «Cominciate con il porvi in Lui.
49. Non andate nelle spaccature.
50. Perché, in verità, non vi è frontiera.
51. Soltanto gli occhi creano la frontiera
52. perché non vedono il Dentro che sta nel fuori.
53. Solo l’Occhio crea l’unione.
54. È attraverso l’occhio che vi porrete in Lui.
55. L’Occhio crea il Mondo, che fa i mondi.
56. L’Orecchio che intende crea l’Occhio e lo fa crescere.
57. Così, la realtà che si apre all’Occhio ed all’Orecchio
58. apre la strada ad un’altra realtà.
59. L’Uno nutre il molteplice
60. ed il molteplice rimanda sempre all’Uno
61. Vi annuncio: non separate,
62. spostatevi fra le separazioni.
63. È in questo modo che voi vi porrete in voi.
64. Questa è la via della quiete,
65. perché la quiete è il + centro del cambiamento
66. Simon Pietro parlò con queste parole:
67. «L’Uno si avvicina nella quiete e nella gioia.
68. L’Uno è stabile e solo.
69. Ma dicci come mantenere la stabilità nel cambiamento».
70. L’Insegnate rispose:
71. «Contemplando la realtà del sogno dei mondi,
72. poi immaginando il Sogno dietro a quel sogno».
73. Il discepolo Andrea si stupì davanti a tutti:
74. «Bisogna sognare?».
75. Allora il Maestro gli disse:
76. «Bisogna uscire dal sogno dei mondi
77. perché la gioia nasce nel Sogno
78. che ha concepito il gioco dei sogni e dei mondi.
79. Comprenda chi vuole comprendere.
80. Dorma chi si compiace nel lamento dei sogni.
81. Vi dico questo:
82. L’Uno sta nel risvegliarsi al Sogno ».
83. Il discepolo si espresse ancora:
84. «Insegnaci: il Sogno è forse la cessazione della sofferenza?».
85. Il Maestro parlò a tutti in questi termini:
86. «Il Sogno è oltrepassare il sogno delle frontiere, e
87. le frontiere sono la sofferenza
88. perché la sofferenza è il tu e l’io
89. che si sognano come essendo due».
90. Allora, Simon Pietro chiese:
91. «Ma la Materia e la Non-materia, non sono forse due?
92. Come uscire dalla frontiera?».
93. L’Insegnante li benedisse tutti, poi disse loro:
94. «La Materia e la Non-materia fanno parte del Sogno del mondo.
95. Esse sono Una, sono il gioco
96. attraverso il quale l’Oblio tesse l’opera sua.
97. La separazione è un gioco,
98. come la sofferenza, e
99. la sofferenza nasce dall’orgoglio fondamentale che gioca a separare.
100. La Materia, vi dico, è un sorriso dell’Eterno,
101. per farci uscire dai mondi
102. e farci volere la Realtà».
103. Simon Pietro prese di nuovo la parola:
104. «Dicci, ora: cos’è la Realtà?».
105. Il Maestro disse:
106. «La Realtà è Ciò che ha concepito il gioco delle realtà.
107. La Realtà è Ciò che vi farà spostare le vostre orme dentro alle mie.
108. È immaginazione nella fiducia.
109. È ciò che genera la Conoscenza».
110. Il discepolo chiese ancora:
111. «Abbiamo sete.
112. Come raggiungere la Realtà?».
113. L’Insegnante parlò a tutti:
114. «Smontando ciò che non è Uno,
115. Contemplando la materia che inventa la frattura,
116. amando la frattura per i suoi giochi,
117. amandone i giochi per la strada che essa traccia verso il Gioco».
118. Poi disse ancora:
119. «Osando».
120. Uno dei discepoli si alzò allora e chiese:
121. «E dicci, ora: cosa significa la Materia?
122. Dobbiamo credere che si perpetui all’infinito?».
123. Il Maestro insegnò:
124. «Tutto ciò che è stato inventato e che è stato creato,
125. tutti gli elementi che compongono la natura dei mondi
126. sono interdipendenti e sposati fra loro.
127. Ma sarà smontato tutto ciò che è stato montato
128. affinché tutto ritorni alla Radice-Madre.
129. Così, colui che ha orecchie per ascoltare
130. faccia appello all’Orecchio per intendere».
131. Simon Pietro chiese:
132. «Poiché ti dici messaggero e interprete
133. degli elementi e dei fenomeni di questo mondo,
134. dicci dunque: qual’ è la natura dell’errore?».
135. Il Maestro alzò la mano e disse:
136. «L’errore non esiste.
137. Perché siete voi soltanto che lo fate esistere
138. Lo fate ogni volta che vi piegate ai riflessi
139. della vostra realtà costruita ed adultera.
140. Ecco come l’errore prende forma.
141. Ecco anche perché il Bene vi ha fatto visita.
142. Il Bene ha partecipato agli elementi delle vostre realtà
143. per sposarle di nuovo alla Radice-Madre».
144. Il Maestro continuò e disse:
145. «Ascoltate la ragione che fa di voi dei malati
146. ed anche dei morenti:
147. guardate i sogni delle vostre azioni,
148. e saprete che cosa vi allontana da voi stessi.
149. Comprenda colui che vuole comprendere.
150. Dall’essere incatenati ai giochi della Materia
151. nasce una passione contro l’Essenza-Madre
152. e nel corpo sorge allora un disturbo.
153. Ecco perché, in verità, vi annuncio:
154. cercate l’armonia insieme all’Essenza.
155. E se accade che siate in rotta con l’ordine di Quest’ultima,
156. traete ispirazione da tutte le immagini naturali che evocano la vostra realtà
profonda.
157. Così, colui che ha sviluppato le orecchie
158. impari ad intendere con l’Orecchio» .
159. Dopo queste parole, il Beato accordò loro la Sua benedizione
160. «Che la Pace sia con voi.
161. Che la mia Pace metta radici, si incarni in voi e si moltiplichi.
162. E che nessuno vi smarrisca dicendo:
163. “Guardiamo questo, guardiamo quello”
164. perché in verità, è nel vostro Centro
165. che risiede Colui che si chiama “Figlio dell’Uomo”.
166. Portate a Lui andando a Lui.
167. Perché coloro che hanno la volontà di cercarLo Lo trovano.
168. Levatevi dunque,
169. e fatevi testimoni della Parola del Vostro Regno.
170. Guardatevi bene dall’imporre regole
171. a parte quella di cui porto la fiaccola
172. altrimenti sprofonderete ancora di più nella schiavitù.
173. Io sono Colui che rinverdisce il Ricordo».
174. Dopo aver pronunciato queste parole, il Maestro li lasciò.
175. I Suoi discepoli sentirono la solitudine e la tristezza.
176. Alcuni piansero abbondantemente dicendo:
177. «Bisogna davvero recarsi da coloro che non vogliono credere,
178. e annunciare loro il Regno Essenziale del “Figlio dell’Uomo”?
179. Costoro non L’hanno risparmiato,
180. allora come potranno risparmiare noi?» .
181. Fu per questo che Myriam si alzò,
182. li baciò ed annunciò ai suoi Fratelli:
183. «Perché rimanete nel dubbio e nella sofferenza?
184. Vi dico che la Sua Essenza di Luce non ci abbandona.
185. Vi dico che sarà Lei a proteggerci.
186. LodiamoLo, Colui che ci ha rigenerati e preparati,
187. perché ecco che Egli ci chiede di tornare ad essere dei veri Umani».
188. Con queste parole, Myriam orientò il cuore dei discepoli verso il bene,
189. ed essi si aprirono un po’ di più alle parole dell’Insegnante.
190. Simon Pietro si rivolse a Myriam con voce alta:
191. «Tu che sei una Sorella per ciascuno di noi,
192. tutti sanno che il Maestro ti ha amata in modo diverso dalle altre donne.
193. Secondo le parole che Lui ti ha affidato, insegnaci ora.
194. Dicci le parole che la tua memoria privilegia
195. e alle quali non abbiamo potuto avere accesso».
196. Myriam si avvicinò e disse loro:
197. «Ciò che non siete stati capaci di intendere,
198. Io sono incaricata di annunciarvelo;
199. Ho avuto una visione del Maestro
200. ed ecco ciò che Gli ho detto:
201. “Maestro, perché Ti vedo qui, sotto questa forma?”
202. Ed Egli mi rispose dentro di me:
203. “Tu, la Beneamata, non dimentichi il tuo + centro quando Io compaio.
204. Tu non guardi, tu vedi ed impari ad essere
205. Allora ascolta:
206. Là dove è il nous, risiede l’inestimabile gioiello,
207. Ciò che si chiama Porta”.
208. Subito Gli dissi dentro di me:
209. “Maestro e Beneamato, dimmi se chi può contemplare
210. la Tua apparizione in seno al Tempo,
211. vede con gli occhi dell’anima
212. o se respira la Tua presenza con la mente”.
213. Il Maestro mi rispose:
214. “Non mi riceve né con l’anima né con la mente
215. ma mi contempla attraverso la Porta del + nous,
216. la Porta che insegna a vedere ed a lasciar venire il Soffio
217. Gli chiesi ancora:
218. “Parlami di questa Porta.
219. Io mi trovo sulla soglia?”.
220. Allora, l’Insegnante depose in me questa risposta:
221. “In verità, è precisamente alla sua soglia
222. Colui che non si preoccupa della Porta ma della Realtà celata da essa.
223. Così, colui che guarda i suoi occhi,
224. non vede il suo Occhio.
225. Il nous + è una morte perché è risveglio.
226. È la morte delle immagini costruite.
227. È l’istante in cui le maschere si disgregano
228. e nel quale la Materia confessa di essere un gioco.
229. La sua Porta è un sorriso
230. fra le realtà e l’Uno.
231. Attraverso il nous, l’Essenza umana contempla l’Uno
232. che genera il Due per amore”.
233. Poi, il Maestro mi disse ancora:
234. “La consapevolezza dell’amore è generata dalla Separazione.
235. Così è, bisogna morire di molte morti
236. per conoscere la luce della nascita”.
237. Allora chiesi dentro di me:
238. “Dimmi come raggiungere questa Porta”.
239. La Visione dell’Insegnante si avvicinò
240. e così parlò:
241. “Ti dirò come passare per questa Porta
242. perché il risveglio non conosce mezze misure.
243. In verità, il risveglio nasce dal ricordo dell’Oblio
244. e dalla denuncia dell’Oblio negli atti.
245. Il raggiungimento del nous si ottiene per amore.
246. La manifestazione dell’amore si ottiene con l’esigenza”.
247. Ecco che cosa il Maestro mi confidò, e che voi non avete potuto sentire».
248. Simon Pietro indicò Myriam a tutti e disse:
249. «Chi è questa donna?
250. Che meriti ha per aver ricevuto l’Insegnante?
251. Noi abbiamo ancora sete.
252. Parlaci ancora, Sorella nostra, tu che Lo conosci».
253. Myriam si tirò il velo sugli occhi e allora parlò così:
254. «Ecco un’altra cosa che Egli mi insegnò.
255. Ma potranno bere soltanto quelli che hanno già svegliato in sé la Fonte.
256. Accadde che il Maestro mi consegnò queste parole:
257. “L’esigenza è purezza e disciplina.
258. Essa attraversa i mondi con l’essere
259. che cerca il Cuore nascosto nel cuore,
260. perché è anche volontà.
261. Le deboli maschere non possono neppure intravedere la Porta del nous.
262. Non fanno appello all’esigenza
263. ma guardano le altre maschere
264. chiamandole deboli.
265. Le maschere che giocano tra loro
266. simulano la sete, mentre la loro terra è arida.
267. Come vivere nell’aridità e nel rifiuto dell’acqua?
268. È così che nascete alla morte,
269. per debolezza della volontà” ».
270. Andrea parlò più forte degli altri discepoli.
271. Egli disse a Myriam, segnandola a dito:
272. «Perché dovremmo crederti?
273. Perché l’Insegnante avrebbe dovuto nutrirti in questo modo,
274. Tu che sei una donna?».
275. Myriam lo guardò e rispose:
276. «Dalle donne vengono le nascite.
277. Per quale ragione la Nascita non dovrebbe venire da una donna?».
278. Il discepolo Simon Pietro si alzò allora
279. e trovò queste parole per tutti:
280. «Sorella nostra, queste parole ci frastornano
281. e ci fanno paura.
282. Tuttavia, parlaci ancora, perché tutti sappiamo
283. che il Maestro ti ha incontrata spesso».
284. Allora Myriam si tirò il velo sul volto e così parlò:
285. «Il Beato mi ha insegnato il viaggio dell’anima
286. che si scopre e si contempla.
287. È il viaggio dalle cortecce verso la linfa.
288. Quello che traccia la chiave della Porta del Nous.
289. Ecco: l’anima visita i mondi della Collera.
290. Essa scopre un primo stato che la trattiene.
291. Esso si chiama Tenebra
292. ed è amore della prigione.
293. Tenebra disse all’anima:
294. “Perché mi hai amata, tu che sei scintilla?”.
295. Quando udì questa domanda, l’anima pronunciò all’esterno queste parole:
296. “Ti ho amata perché eri Separazione
297. e la Separazione è il sonno nato dall’orgoglio”.
298. Allora, l’anima andò incontro al secondo stato.
299. Questo si chiamava Bramosia.
300. Vedendosi attraversato, esso le chiese:
301. “Non capisco come tu sia potuta scendere
302. ora che ti vedo ascendere.
303. Dimmi il perché della menzogna
304. che nasce dall’orgoglio e dall’invidia
305. giacché sei parte e nutrimento del mio essere”.
306. L’anima rispose: “Perché io ti ho intuito
307. e tu, non hai saputo riconoscere la mia verità.
308. I tuoi occhi non hanno voluto imparare a distinguermi
309. anche se ero mescolata ed unita a te come ad un abito”.
310. Quando ebbe detto questo,
311. l’anima riprese la sua strada, più nuda e nella gioia
312. finché attraversò il terzo stato,
313. quello che si chiama Ignoranza.
314. Ignoranza interrogò subito l’anima:
315. “In che modo serpeggia il tuo sentiero?
316. Non c’è, in te, una strana malattia?
317. Infatti sei diventata schiava
318. perché sprovvista della chiara visione”.
319. L’anima rispose:
320. “Perché giudicarmi, io che in essenza non giudico,
321. Io che ho accettato la dominazione senza aver dominato?
322. Nessuno mi ha riconosciuta
323. mentre io ho visto in me
324. che ogni cosa costruita e non-Una
325. verrà smontata sulle terre e nei cieli”.
326. Una volta uscita dal terzo stato,
327. l’anima continuò la sua ascensione.
328. Ci mise molto a scorgere il quarto stato.
329. Questo stato conteneva, da solo, sette altri mondi.
330. Il primo di essi si chiamava Tenebra,
331. il secondo Bramosia,
332. il terzo Ignoranza,
333. il quarto Veleno-Gelosia,
334. il quinto Prigione Carnale,
335. il sesto Saggezza Ebbra,
336. il settimo Ira di Saggezza.
337. Si attardò alquanto in questo quarto stato.
338. Così, si enumerano i mondi della Collera
339. attraverso i quali l’anima soffoca di interrogativi,
340. perché la Collera è venuta dalla Ribellione
341. e la Ribellione è Tenebra della Separazione.
342. Collera chiese all’anima:
343. “Qual è la tua origine, tu che hai imparato ad uccidere?
344. Qual è il tuo scopo, tu che ti sposti solo errando?”.
345. Allora, l’anima rispose:
346.“Tutto ciò che mi soffocava è stato prosciugato
347. e tutto ciò che mi velava l’orizzonte con frontiere
348. è evaporato
349. perché ho voluto guardarlo.
350. Così la mia bramosia se n’è andata
351. così sono uscita dal cerchio dell’ignoranza
352. e così l’orgoglio si è esaurito.
353. Ecco, ho trovato l’uscita dallo scenario
354. penetrando in un altro scenario.
355. Un’immagine si è cancellata
356. Grazie ad un’altra, più Pura e più Una.
357. È adesso che imbocco la via della quiete.
358. La quiete annuncia la Pace là dove il Tempo si immobilizza nell’Eternità.
359. In verità, la mia Via è Una Via di Silenzio”».
360. Dopo avere così parlato, Myriam tacque.
361. Tutti videro allora come il Maestro le avesse insegnato.
362. Poi, fu Andrea a rivolgersi ai suoi Fratelli:
363. «Ditemi il vostro pensiero su ciò che questa donna ha appena detto.
364. Per quanto mi riguarda, non presto fede
365. al fatto che il Maestro abbia potuto esprimersi in tal modo.
366. Queste parole ci separano da ciò che abbiamo potuto avvicinare».
367. Simon Pietro guardò Andrea e si alzò:
368. «Acceteremo la possibilità
369. che una donna abbia ricevuto simili parole dalla bocca del Maestro?
370. Che Egli le abbia confidato dei segreti a cui non abbiamo avuto accesso?
371. Dovremo cambiare sguardo e cammino
372. accettando di aprire le orecchie a questa donna?
373. Vi chiedo: è lei che Lui ha scelto, preferendola a noi?».
374. Myriam allora si mise a piangere
375. e disse a Simon Pietro:
376. «Mio Fratello nello spirito, che cosa stai attraversando?
377. Pensi che io abbia inventato questa Visione
378. e che a proposito del Nostro Insegnante dica menzogne?».
379. Levi si alzò fra tutti e disse:
380. «Simon Pietro, ti abbiamo sempre visto focoso.
381. Perché ora ti ribelli contro la Donna
382. come se fosse un nostro avversario?
383. Se il Maestro l’ha resa degna del Suo Cuore,
384. chi sei, tu, per respingerla?
385. In verità, l’Insegnante che la conosceva bene
386. l’ha amata più di noi
387. perché la sua anima ha fatto un grande viaggio.
388. Guardiamo ora la nostra debolezza
389. e sbrighiamoci a diventare Totalmente Umani.
390. Lasciamo che l’Umano metta radici dentro di noi
391. e cresca come un albero
392. perché è quello che il Maestro ci ha chiesto.
393. Andiamo, senza più esitare, ad annunciare la Novella.
394. Che nell’anima nostra non vi sia altra regola
395. se non quella di cui Egli è il Testimone».
396. Quando Levi ebbe detto queste parole
397. vi fu silenzio.
398. Poi, i discepoli si alzarono insieme per andare ad offrire la Parola.
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