-" Certe dolcezze interiori sono roba da bambini!
Non sono segno di perfezione. Non dolcezze, dolore ci vuole. Le
aridità, la svogliatezza, l’impotenza, questi sono i segni di un amore
vero. Il dolore è piacevole. L’esilio è bello, perché si soffre e
possiamo cosí dare a Dio qualche cosa. Il dono del nostro dolore, delle
nostre sofferenze è una gran cosa, che non possiamo fare in paradiso."
(GB, 35).

Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
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