domenica 15 aprile 2018

(Gv 6,22-29) Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.


VANGELO DI LUNEDì 16 APRILE 2018
(Gv 6,22-29) Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni


Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».


Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Illumina spirito di Dio, il mio cuore, donami la sapienza di saper capire le scritture, perchè io non prenda abbagli , ma viva nella luce! Amen.


Perché cerchiamo Gesù? Che cosa vogliamo da Lui? Gesù compie miracoli, è forse questo che cerchiamo? Un segno? A volte ci rivolgiamo a Lui solo perché le cose non vanno bene e magari vorremmo che le sistemasse a modo nostro... Ma se ci fermassimo un attimo a comprendere, chi è Gesù, che cosa è per noi, allora i mille altri interrogativi che avrebbero una sola risposta: Gesù è colui che ci cambia la vita! Non importa quanto dovremo soffrire, lui ha sofferto per noi. Se vogliamo seguirlo, sappiamo che saremo ostacolati, derisi, umiliati, in alcuni casi, persino uccisi, ma sappiamo che chi perde la vita per amore di Dio, la salverà nel regno di Dio. Questa è la nostra fede, che va oltre il miracolo, va
all' autore del miracolo più grande, va a chi ha saputo sacrificare la vita per tutti noi e questo non riesce a lasciarci indifferenti. La sua parola è pane di vita, un pane che non ci darà beni terreni, ma spirituali, di quelli che ci serviranno per saziare la nostra anima, ma al tempo stesso è fiducia che non ci abbandonerà mai e che, se sapremo fidarci pienamente di Lui, cambierà la nostra vita totalmente ed anche il dolore con lui sarà gioia. Non ci promette una vita facile, ma ci renderà più facile ogni cosa.
Gli apostoli, i discepoli, il popolo, tutti cerchiamo Gesù, ma è lui che si fa trovare, si fa presente nella nostra vita quando meno ce lo aspettiamo.
Non ci fermiamo davanti a Gesù uomo, non ci fermiamo davanti al pane per il nostro corpo, perché è come cominciare un cammino ed invece di raggiungere la meta, girare intorno a noi stessi. Gesù ci dice di credere, di avere fiducia in Lui, per riuscire ad andare con Lui, oltre i nostri limiti.
Molte persone cercano alternative alla nostra religione, al nostro essere Cristiani, cercano delle filosofie di vita che li sappiano condurre oltre e , spesso, si perdono nei meandri di molte religiosità, vedi ad esempio le filosofie Buddiste e new age, in cui s’ insegue una felicità che non comporta obblighi religiosi concreti, e che esalta una spiritualità in cui l' uomo si pone al centro dell'universo.
Cerchiamo di conoscere le altre religioni e perdiamo di vista la nostra, nella quale siamo testimoni che Gesù si è rivestito della nostra umanità per innalzarci alla sua divinità. Crediamo nell'opera di Dio e non cerchiamo sempre di sostituire Dio con il nostro Io. Con Gesù non seguiamo un guru qualsiasi, un profeta, ma Dio stesso, e lo facciamo con il suo aiuto. Non siamo mai soli, ma ogni sorta di aiuto ci viene dal cielo.
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COMMENTO DI:

Abbé Jacques FORTIN
(Alma (Quebec), Canada)
Oggi, dopo la moltiplicazione dei pani, la folla cercò Gesù e nella sua ricerca raggiunsero Cafarnao. Ieri come oggi, gli esseri umani hanno cercato tutto quello che è divino. Non è dunque una manifestazione della ricerca del divino la moltiplicazione di sette religiose, dell'esoterismo?
Ma alcune persone vorrebbero sommettere quello che è divino alle proprie neccessità umane. In effetti, la storia ci mostra che a volte si cerca di usarlo per scopi politici o di altro tipo. Oggi la folla si è spostata verso Gesù. Perché? È la domanda che fa Gesù quando dice: «Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e siete stati saziati» (Gv 6,26). Gesù non si inganna. Sa che non sono stati in grado di leggere i segnali nella moltiplicazione dei pani. Gli annuncia che quello che soddisfa l'uomo è un alimento spirituale che ci permette di vivere per sempre (cf. Gv 6,27). Dio è il datore di quel cibo, e lo dà per mezzo del suo Figlio. Tutto ciò che fa che cresca la fede in Lui è un alimento al quale dobbiamo dedicare tutte le nostre energie.
Allora si capisce perché il Papa ci incoraggia a cercare di ri-evangelizzare il nostro mondo che spesso non va a Dio con delle buone ragioni. Nella costituzione "Gaudium et Spes" ("La Chiesa nel mondo contemporaneo"), i Padri del Concilio Vaticano II ci ricordano: La Chiesa «sa bene che soltanto Dio, al cui servizio è dedita, dà risposta ai più profondi desideri del cuore umano, che mai può essere pienamente saziato dagli elementi terreni». E noi, perché continuiamo a seguire Gesù? che cosa ci dà la Chiesa? Ricordiamo ciò che il Concilio Vaticano II dice! Siamo convinti del benessere che questo alimento ci proporziona e che possiamo dare al mondo?

7 commenti:

  1. VERSIONE IN SPAGNOLO DI LUNEDì 16 APRILE 2018
    Día litúrgico: Lunes III de Pascua
    Texto del Evangelio (Jn 6,22-29): Después que Jesús hubo saciado a cinco mil hombres, sus discípulos le vieron caminando sobre el agua. Al día siguiente, la gente que se había quedado al otro lado del mar, vio que allí no había más que una barca y que Jesús no había montado en la barca con sus discípulos, sino que los discípulos se habían marchado solos. Pero llegaron barcas de Tiberíades cerca del lugar donde habían comido pan. Cuando la gente vio que Jesús no estaba allí, ni tampoco sus discípulos, subieron a las barcas y fueron a Cafarnaúm, en busca de Jesús.

    Al encontrarle a la orilla del mar, le dijeron: «Rabbí, ¿cuándo has llegado aquí?». Jesús les respondió: «En verdad, en verdad os digo: vosotros me buscáis, no porque habéis visto señales, sino porque habéis comido de los panes y os habéis saciado. Obrad, no por el alimento perecedero, sino por el alimento que permanece para la vida eterna, el que os dará el Hijo del hombre, porque a éste es a quien el Padre, Dios, ha marcado con su sello». Ellos le dijeron: «¿Qué hemos de hacer para realizar las obras de Dios?». Jesús les respondió: «La obra de Dios es que creáis en quien Él ha enviado».

    MI REFLEJO
    ORACIÓN

    Se ilumina el espíritu de Dios, mi corazón, dame la sabiduría para saber cómo entender las Escrituras, porque yo no tomo las equivocaciones, pero vivo en la luz! Amén.
    ¿Por qué buscar a Jesús? ¿Qué es lo que queremos de él? Jesús realizó milagros, tal vez esto es lo que tratamos? Una señal? A veces vamos a Él sólo porque las cosas no van bien, y tal vez nos gustaría afincado en nuestro propio camino ... Pero si nos paramos un momento para entender quién es Jesús, lo que es para nosotros, entonces las otras mil preguntas que tendrían una sola respuesta: Jesús es el que cambia la vida!
    No importa cuánto tendremos que sufrir, que sufrió por nosotros. Si queremos seguirlo, sabemos que vamos a estar obstaculizados, ridiculizados, humillados, en algunos casos, incluso la muerte, pero sabemos que el que pierde su vida por el amor de Dios, salvará el reino de Dios. Esta es nuestra fe, más allá del milagro , vaya a 'autor del milagro más grande, va a aquellos que han sacrificado su vida por todos nosotros y que no puede dejarnos indiferentes. Su palabra es el pan de vida, un pan que no nos va a dar bienes materiales, sino espirituales, de esos que nos ayudará a satisfacer nuestra alma, pero al mismo tiempo es la confianza de que nunca nos abandonará y que, si somos capaces de confiar plenamente él va a cambiar nuestras vidas por completo y el dolor va a estar con él la alegría. Prometemos una vida fácil, pero va a hacer más fácil todo.
    Los apóstoles y discípulos, la gente, todos buscan a Jesús, pero es el que puede ser hallado, está presente en nuestras vidas cuando menos lo esperamos.
    No nos detenemos ante Jesús hombre, que no se detienen frente al pan para nuestro cuerpo, porque es como comenzar un viaje, y en vez de llegar a la meta, la vuelta a nosotros mismos. Jesús nos dice que debemos creer, confiar en Él, para ser capaz de ir con él, más allá de nuestros límites.
    Muchas personas buscan alternativas a nuestra religión, a nuestro ser cristianos, buscando filosofías de vida que ellos saben cómo llevar bien, ya menudo se pierden en el laberinto de muchos religiosos, véase por ejemplo las filosofías budistas y nueva era, en su persecuciones s 'una felicidad que no implica obligaciones religiosas concretas, y que mejora una espiritualidad en la que el hombre es el centro del universo.
    Háganos saber acerca de otras religiones y perdemos de vista nuestro, en el que somos testigos de que Jesús se vestía de nuestra humanidad para levantarnos a su divinidad. Creemos en Dios y no siempre tratamos de reemplazar a Dios con nuestro ego. Con Jesús, no seguimos ningún gurú, un profeta, sino Dios mismo, y lo hacemos con su ayuda. Nunca estamos solos, pero cada tipo de ayuda viene del cielo.

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    1. COMENTARIO DE:
      Abbé Jacques FORTIN
      (Alma (Quebec), Canadá)

      Hoy, después de la multiplicación de los panes, la multitud se pone en busca de Jesús, y en su búsqueda llegan hasta Cafarnaúm. Ayer como hoy, los seres humanos han buscado lo divino. ¿No es una manifestación de esta sed de lo divino la multiplicación de las sectas religiosas, el esoterismo?
      Pero algunas personas quisieran someter lo divino a sus propias necesidades humanas. De hecho, la historia nos revela que algunas veces se ha intentado usar lo divino para fines políticos u otros. Hoy, en el Evangelio proclamado, la multitud se ha desplazado hacia Jesús. ¿Por qué? Es la pregunta que hace Jesús afirmando: «Vosotros me buscáis, no porque habéis visto señales, sino porque habéis comido de los panes y os habéis saciado» (Jn 6,26). Jesús no se engaña. Sabe que no han sido capaces de leer las señales del pan multiplicado. Les anuncia que lo que sacia al hombre es un alimento espiritual que nos permite vivir eternamente (cf. Jn 6,27). Dios es el que da ese alimento, lo da a través de su Hijo. Todo lo que hace crecer la fe en Él es un alimento al que tenemos que dedicar todas nuestras energías.
      Entonces comprendemos por qué el Papa nos anima a esforzarnos para re-evangelizar nuestro mundo que frecuentemente no acude a Dios por los buenos motivos. En la constitución "Gaudium et Spes" ("La Iglesia en el mundo actual") los Padres del Concilio Vaticano II nos recuerdan: «Bien sabe la Iglesia que sólo Dios, al que ella sirve, responde a las aspiraciones más profundas del corazón humano, el cual nunca se sacia plenamente con solo los alimentos terrenos». Y nosotros, ¿por qué continuamos siguiendo a Jesús? ¿Qué es lo que nos proporciona la Iglesia? ¡Recordemos lo que dice el Concilio Vaticano II! ¿Estamos convencidos del bienestar que proporciona este alimento que podemos dar al mundo?

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  2. VERSIONE IN INGLESE DI LUNEDì 16 APRILE 2018
    Liturgic day: Monday 3rd of Easter
    Gospel text (Jn 6,22-29): After Jesus had fed the five thousand, his disciples saw him walking on the water. Next day the people who had stayed on the other side realized that only one boat had been there and that Jesus had not entered it with his disciples; rather, the disciples had gone away alone. Bigger boats from Tiberias came near the place where all these people had eaten the bread. When they saw that neither Jesus nor his disciples were there, they got into the boats and went to Capernaum looking for Jesus.

    When they found him on the other side of the lake, they asked him, «Master, when did you come here?». Jesus answered, «Truly, I say to you, you look for me, not because you have seen through the signs, but because you ate bread and were satisfied. Work then, not for perishable food, but for the lasting food which gives eternal life. The Son of Man will give it to you, for he is the one the Father has marked». Then the Jews asked him, «What shall we do? What are the works that God wants us to do?». And Jesus answered them, «The work God wants is this: that you believe in the One whom God has sent».

    MY REFLECTION
    PRAYER

    Illuminates the spirit of God, my heart, give me the wisdom to know how to understand the scriptures, because I do not take blunders, but alive in the light! Amen.
    Why seek Jesus? What do we want from him? Jesus performed miracles, perhaps this is what we try? A sign? Sometimes we go to Him just because things are not going well, and maybe we would like settled down in our own way ... But if we stopped for a moment to understand who Jesus is, what it is for us, then the thousand other questions that would have only one answer: Jesus is the one who changes your life!
    No matter how much I will have to suffer, he suffered for us. If we want to follow him, we know that we will be hampered, ridiculed, humiliated, in some cases, even killed, but we know that he who loses his life for the love of God, will save the kingdom of God. This is our faith, beyond the miracle , go to 'author of the greatest miracle, goes to those who have sacrificed their lives for all of us and that can not leave us indifferent. His word is the bread of life, a bread that will not give us worldly goods, but spiritual, the kind that will help us to satisfy our soul, but at the same time is confidence that will never abandon us and that, if we are able to fully trust he will change our lives completely and the pain will be with him joy. We promise an easy life, but it will make it easier everything.
    The apostles and disciples, the people, all seek Jesus, but it is he who he may be found, is present in our lives when we least expect it.
    We do not stop before Jesus man, we do not stop in front of the bread for our body, because it is like starting a journey, and instead of reaching the goal, turn around ourselves. Jesus tells us to believe, to trust Him, to be able to go with him, beyond our limits.
    Many people look for alternatives to our religion, to our being Christians, seeking philosophies of life that they know how to lead well, and often get lost in the maze of many religious, see for example the Buddhist philosophies and new age, where s' chases a happiness that does not involve concrete religious obligations, and that enhances a spirituality in which the man is at the center of the universe.
    Let us know about other religions and we lose sight of our own, in which we are witnesses that Jesus was clothed in our humanity to lift us up to his divinity. We believe in God and not always try to replace God with our ego. With Jesus, we do not follow any guru, a prophet, but God Himself, and we do it with your help. We are never alone, but every kind of help comes from heaven.

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    1. COMMENT OFF:
      Abbé Jacques FORTIN
      (Alma (Quebec), Canada)

      Today, after the miracle of the multiplication of the loaves, the people went looking for Jesus as far as Capernaum. Then as now, people are seeking the divine. Isn't the proliferation of religious sects and esotericism proof of this thirst for all things divine?
      However, some people would like to adapt this divinity to their own needs. History tells us that sometimes, there have been attempts to use the divine for political or other purposes. Today the crowd went looking for Jesus. Why? It is the question that Jesus asks when he says: «Truly, I say to you, you look for me, not because you have seen through the signs, but because you ate bread and were satisfied» (Jn 6:26). Jesus was not fooled. He knows that they were not able to read the signs for the multiplication of the loaves. He announced that what nourishes man is a spiritual food which gives us eternal life (cf. Jn 6:27). God is the one who gives us this food and he gives it to us through his Son. Anything that increases our faith in Him is the kind of food in which we should invest all our energies.
      We understand why the Pope encourages us to work on a re-evangelization of our world, which often does not come to God for the good reasons. The Fathers of the Vatican II Council, in the constitution "Gaudium et Spes" ("The Church in the Modern World") remind us that: «The Church truly knows that only God, Whom she serves, meets the deepest longings of the human heart, which is never fully satisfied by what this world has to offer». And why do we continue to follow Jesus? What does the church bring to us? We must remember what Vatican II tells us! Are we convinced that the well-being this nourishment provides can be given to the world?

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  3. VERSIONE IN FRANCESE LUNEDI 16 APRILE 2018.

    Jour liturgique : Temps de Pâques - 3e Semaine: Lundi

    Texte de l'Évangile (Jn 6,22-29): Le lendemain, la foule restée sur l'autre rive du lac se rendit compte qu'il n'y avait eu là qu'une seule barque, et que Jésus n'y était pas monté avec ses disciples, qui étaient partis sans lui. Cependant, d'autres barques, venant de Tibériade, étaient arrivées près de l'endroit où l'on avait mangé le pain après que le Seigneur eut rendu grâce. La foule s'était aperçue que Jésus n'était pas là, ni ses disciples non plus. Alors les gens prirent les barques et se dirigèrent vers Capharnaüm à la recherche de Jésus. L'ayant trouvé sur l'autre rive, ils lui dirent: «Rabbi, quand es-tu arrivé ici?». Jésus leur répondit: «Amen, amen, je vous le dis: vous me cherchez, non parce que vous avez vu des signes, mais parce que vous avez mangé du pain et que vous avez été rassasiés. Ne travaillez pas pour la nourriture qui se perd, mais pour la nourriture qui se garde jusque dans la vie éternelle, celle que vous donnera le Fils de l'homme, lui que Dieu, le Père, a marqué de son empreinte». Ils lui dirent alors: «Que faut-il faire pour travailler aux oeuvres de Dieu?». Jésus leur répondit: «L'oeuvre de Dieu, c'est que vous croyiez en celui qu'il a envoyé».


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    1. REFLEXION DE LELLA

      PRIERE: Esprit de Dieu éclaire, mon coeur donne-moi le pouvoir de savoir comprendre les écritures, pour que je ne soit pas éblouis, mais que je vive dans ta lumière! Amen.

      - Pourquoi cherchons nous Jésus? Qu'est-ce que nous voulons de Lui? Est-ce que c'est parce que Jésus accomplit des miracles, c'est ce que nous cherchons peut-être? Un signe? Parfois nous nous adressons à Lui seulement parce que les choses ne vont pas bien et nous voudrions peut-être qu'il les arrange à notre manière.. Mais si nous nous arrêtons un instant pour comprendre qui est Jésus, qu'est ce qu'il est pour nous, alors mille autres questions qui n'ont qu'une seule réponse : Jésus est celui qui change votre vie ! . Tout ce qui importe c'est que nous devrons souffrir, il a souffert pour nous. Si nous voulons le suivre, nous savons que nous serons contrariés, moquer, humilié, en quelques cas, jusqu'à être tué, mais nous savons que celui qui perd la vie par amour de Dieu, la sauvera dans le royaume de Dieu. Ceci est notre foi, qui va au-delà du miracle, elle va à l'auteur du miracle plus grand, elle va à celui qui a su sacrifier sa vie pour nous tous, et cela ne peut nous laisser indifférents . Sa Parole est pain de vie, un pain qui ne nous donnera pas de biens terrestres, mais spirituels, ceux qui nous serviront pour rassasier notre âme, mais en même temps il est la confiance qui ne nous abandonnera jamais et que, si nous savons nous confier complètement à Lui, il changera totalement notre vie et avec lui la douleur aussi sera une joie. Il ne nous promet pas une vie facile , mais il pourra rendre toutes choses plus faciles . Les apôtres, les disciples , les personnes, tous cherchent Jésus, mais c'est lui qui se laisse trouvé, il est présent dans nos vies quand nous nous y attendons le moins . Ne nous arrêtons pas devant Jésus homme, ne nous arrêtons pas devant le pain pour notre corps, parce que c'est comme commencer un chemin et au lieu d'atteindre sa destination ce mettre à tourner sur nous mêmes. Jésus nous dit de croire, d'avoir confiance en Lui, pour réussir à aller avec Lui au-delà de nos limites. Beaucoup de personnes cherchent des alternatives à notre religion, à notre être Chrétien, ils cherchent des philosophies de vie qui sachent les mener au-delà, et ils se perdent souvent dans les méandres de beaucoup de religiosités, voyais par exemple les philosophies Bouddhistes et news-âge dans lesquels se pourchasse un bonheur qui ne comporte pas d'obligations religieuse concrète, et qui exalte une spiritualité dans laquelle l'homme se pose au centre de l'univers. Nous cherchons à connaître les autres religions et nous perdons de vue la nôtre dans laquelle nous sommes témoins que Jésus s'est se rhabillé de notre humanité pour nous élever à sa divinité. Nous croyons dans l'oeuvre de Dieu et nous ne cherchons pas toujours à remplacer Dieu avec notre ego. Avec Jésus nous ne suivons pas un gourou quelconque, ni un prophète mais Dieu lui même, et nous le faisons avec son aide. Nous ne sommes jamais seuls, mais toute sorte d'aides nous viennent du ciel.

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    2. Commentaire de l'Abbé Jacques FORTIN
      (Alma (Quebec), Canada)

      Aujourd'hui après la multiplication des pains, la foule se met à la recherche de Jésus et dans leur quête ils se rendent jusqu’à Capharnaüm. D’hier comme aujourd’hui, les humains sont à la recherche du divin. La multiplication des sectes religieuses, l’ésotérisme ne sont-elles pas manifestation de cette soif du divin?

      Mais certains voudraient assujettir ce divin à leurs besoins tout humains. D’ailleurs l’histoire nous révèle que parfois, il y a des tentatives pour utiliser le divin à des fins politiques ou autres. Aujourd’hui la foule s’est déplacée vers Jésus. Pourquoi? C’est la question que Jésus pose en affirmant: «Vous me cherchez, non parce que vous avez vu à travers les signes, mais parce que vous avez eu du pain et que vous avez été rassasiés» (Jn 6,26). Jésus n’est pas dupe. Il sait qu’ils n’ont pas été capables de lire le signe du pain multiplié. Il annonce que ce qui nourrit l’homme est une nourriture spirituelle qui nous permet de vivre éternellement (cf. Jn 6,27). Cette nourriture c’est lui qui la donne, il la donne à travers son Fils. Tout ce qui fait grandir la foi en Lui est une nourriture sur laquelle nous devons investir toutes nos énergies.

      On comprend alors pourquoi le Pape nous incite à travailler à une ré-évangélisation de notre monde qui souvent n’est pas venu à Dieu pour les bons motifs. Les Pères du Concile Vatican II, dans la constitution "Gaudium et Spes" ("L’Église dans le monde de ce temps") nous rappelle ceci: «L’Église sait parfaitement que Dieu, seul dont elle est la servante, répond aux plus profonds désirs du cœur humain que jamais ne rassasient pleinement les nourritures terrestres». Et nous pourquoi continuons-nous à suivre ce Jésus? Que nous apporte l’Église? Rappelons-nous ce que dit le Concile Vatican II! Sommes-nous convaincus du bien-être qu’apporte cette nourriture, que nous pouvons donner au monde?

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