(Gv 3,16-21) Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo, e donami la grazia di saper accogliere e vivere il mistero che celebriamo, con passione e senza cedimenti.
Il dialogo con Nicodemo prosegue nella notte, Gesù non si stanca di parlare con lui che cerca risposte. Il più importante concetto è l'amore immenso di Dio per noi, perchè la salvezza possa giungere attraverso di lui. Gesù si è dato tutto, non ci deve sfuggire quanto tutto sia stato fatto, pensato, ideato, solo per noi. In Romani 8:32 “Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?” Se ci rendessimo conto delle parole, del loro senso, di quanto è profondo il loro significato, forse capiremmo che chi ha dato la vita per noi, non potrà negarci nulla. Il Papa ha detto che " Gesù prega per ognuno di noi, mostrando al Padre le sue piaghe."Queste sue parole fanno eco a quelle dell'apostolo Giovanni "Non peccate, ma se qualcuno di voi pecca, sapete che abbiamo un avvocato davanti al Padre, uno che prega per noi, ci difende davanti al Padre, ci giustifica". Credo che dobbiamo riflettere su questa verità, su questa realtà. Giovanni sente e vive in maniera fondamentale il fatto che Gesù è il Verbo fatto carne, che viene a dare la vita agli uomini. Il mistero dell’incarnazione guida tutto il suo pensiero e cerca di guidare il nostro. Questo mistero che ci affascina e ci stupisce, ci spinge ad andare oltre quello che possiamo capire, ci porta attreverso lo sconvolgimento completo della nostra vita, a vivere qualcosa di enormemente importante nella sua semplicità... cercare di fare sempre la volontà di Dio, avendo la certezza che è l' unica via che ci conduce alla salvezza. Ritroveremo Nicodemo davanti ai componenti del Sinedrio che cerca di farli ragionare ed agire con saggezza; ad ascoltare Gesù prima di condannarlo e questo gli costerà quasi la vita. Gli esagitati, rispondono con scherno: “Saresti anche tu un Galileo? Cerca pure e ti renderai conto che dalla Galilea non sorge alcun profeta”. Infine lo ritroviamo ancora sul Golgota insieme a Giuseppe d’Arimatea, che provvede alla sepoltura di Gesù dopo la crocifissione. Dal Vangelo non sappiamo più nulla, nel 415 un prete, Luciano ne avrebbe scoperto le reliquie insieme a quello di s. Stefano, egli sarebbe stato battezzato dagli Apostoli Pietro e Giovanni e per questo maltrattato e scaccato dai Giudei e sarebbe stato ucciso senza l’intervento del parente Gamaliele; il quale lo accolse nel suo possedimento di Kêfaz-Gamla, dove dopo un certo tempo morì e lì sepolto. Sembra sia sua la prima incisione in legno d'olivo del crocefisso che ritrae il Volto Santo di Gesù.
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COMMENTO DI:
Fr. Damien LIN Yuanheng (Singapore, Singapore)
Oggi, davanti alle miriade di opinioni della vita moderna, può sembrare che la verità non esista più, -la verità rispetto a Dio, la verità su questioni relative al genere umano, la verità sul matrimonio, le verità morali, e in ultima istanza, la verità su me stesso. Il brano del vangelo di oggi identifica Gesù Cristo come «Il cammino, la verità e la vita» (Gv 14,6). Senza Gesù troviamo solo desolazione, inganno e morte. Solo c’è un cammino, e solo uno, che porta in Cielo, e si chiama Gesù Cristo. Cristo non è una opinione qualsiasi. Gesù Cristo è l’autentica verità. Negare la verità è come insistere nel chiudere gli occhi alla luce del sole. Tanto se piace come se non piace, il Sole sarà sempre lì; ma l’infelice ha liberamente scelto di chiudere gli occhi davanti al Sole della verità. Nello stesso modo, molti si consumano nelle loro corse con una tremenda forza di volontà e che richiedono l'uso di tutto il loro potenziale, dimenticando che solo possono raggiungere la verità riguardo a loro stessi camminando assieme Gesù Cristo. D’altra parte, secondo Benedetto XVI, "Ciascuno trova il suo bene aderendo al progetto che Dio ha su di lui, per realizzarlo in pienezza: in tale progetto infatti egli trova la sua verità ed è aderendo a tale verità che egli diventa libero (cfr Gv 8,32)» (Encíclica "Caritas in Veritate"). La verità di ciascuno è una chiamata a diventare il figlio o la figlia di Dio nella Casa del Padre, «Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione» (1 Ts 4,3). Dio vuole figli e figlie liberi, non schiavi. In realtà, l’"io" perfetto è un progetto congiunto tra Dio e me. Quando cerchiamo la santità, cominciamo a riflettere la verità di Dio nelle nostre vite. Il Papa lo ha detto in un bellissimo modo, «Ogni santo è come un raggio di luce che esce dalla Parola di Dio» (Esortazione Apostolica "Verbum Domini").
Il dialogo con Nicodemo prosegue nella notte, Gesù non si stanca di parlare con lui che cerca risposte. Il più importante concetto è l'amore immenso di Dio per noi, perchè la salvezza possa giungere attraverso di lui. Gesù si è dato tutto, non ci deve sfuggire quanto tutto sia stato fatto, pensato, ideato, solo per noi. In Romani 8:32 “Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?” Se ci rendessimo conto delle parole, del loro senso, di quanto è profondo il loro significato, forse capiremmo che chi ha dato la vita per noi, non potrà negarci nulla. Il Papa ha detto che " Gesù prega per ognuno di noi, mostrando al Padre le sue piaghe."Queste sue parole fanno eco a quelle dell'apostolo Giovanni "Non peccate, ma se qualcuno di voi pecca, sapete che abbiamo un avvocato davanti al Padre, uno che prega per noi, ci difende davanti al Padre, ci giustifica". Credo che dobbiamo riflettere su questa verità, su questa realtà. Giovanni sente e vive in maniera fondamentale il fatto che Gesù è il Verbo fatto carne, che viene a dare la vita agli uomini. Il mistero dell’incarnazione guida tutto il suo pensiero e cerca di guidare il nostro. Questo mistero che ci affascina e ci stupisce, ci spinge ad andare oltre quello che possiamo capire, ci porta attreverso lo sconvolgimento completo della nostra vita, a vivere qualcosa di enormemente importante nella sua semplicità... cercare di fare sempre la volontà di Dio, avendo la certezza che è l' unica via che ci conduce alla salvezza. Ritroveremo Nicodemo davanti ai componenti del Sinedrio che cerca di farli ragionare ed agire con saggezza; ad ascoltare Gesù prima di condannarlo e questo gli costerà quasi la vita. Gli esagitati, rispondono con scherno: “Saresti anche tu un Galileo? Cerca pure e ti renderai conto che dalla Galilea non sorge alcun profeta”. Infine lo ritroviamo ancora sul Golgota insieme a Giuseppe d’Arimatea, che provvede alla sepoltura di Gesù dopo la crocifissione. Dal Vangelo non sappiamo più nulla, nel 415 un prete, Luciano ne avrebbe scoperto le reliquie insieme a quello di s. Stefano, egli sarebbe stato battezzato dagli Apostoli Pietro e Giovanni e per questo maltrattato e scaccato dai Giudei e sarebbe stato ucciso senza l’intervento del parente Gamaliele; il quale lo accolse nel suo possedimento di Kêfaz-Gamla, dove dopo un certo tempo morì e lì sepolto. Sembra sia sua la prima incisione in legno d'olivo del crocefisso che ritrae il Volto Santo di Gesù.
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COMMENTO DI:
Fr. Damien LIN Yuanheng (Singapore, Singapore)
Oggi, davanti alle miriade di opinioni della vita moderna, può sembrare che la verità non esista più, -la verità rispetto a Dio, la verità su questioni relative al genere umano, la verità sul matrimonio, le verità morali, e in ultima istanza, la verità su me stesso. Il brano del vangelo di oggi identifica Gesù Cristo come «Il cammino, la verità e la vita» (Gv 14,6). Senza Gesù troviamo solo desolazione, inganno e morte. Solo c’è un cammino, e solo uno, che porta in Cielo, e si chiama Gesù Cristo. Cristo non è una opinione qualsiasi. Gesù Cristo è l’autentica verità. Negare la verità è come insistere nel chiudere gli occhi alla luce del sole. Tanto se piace come se non piace, il Sole sarà sempre lì; ma l’infelice ha liberamente scelto di chiudere gli occhi davanti al Sole della verità. Nello stesso modo, molti si consumano nelle loro corse con una tremenda forza di volontà e che richiedono l'uso di tutto il loro potenziale, dimenticando che solo possono raggiungere la verità riguardo a loro stessi camminando assieme Gesù Cristo. D’altra parte, secondo Benedetto XVI, "Ciascuno trova il suo bene aderendo al progetto che Dio ha su di lui, per realizzarlo in pienezza: in tale progetto infatti egli trova la sua verità ed è aderendo a tale verità che egli diventa libero (cfr Gv 8,32)» (Encíclica "Caritas in Veritate"). La verità di ciascuno è una chiamata a diventare il figlio o la figlia di Dio nella Casa del Padre, «Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione» (1 Ts 4,3). Dio vuole figli e figlie liberi, non schiavi. In realtà, l’"io" perfetto è un progetto congiunto tra Dio e me. Quando cerchiamo la santità, cominciamo a riflettere la verità di Dio nelle nostre vite. Il Papa lo ha detto in un bellissimo modo, «Ogni santo è come un raggio di luce che esce dalla Parola di Dio» (Esortazione Apostolica "Verbum Domini").
VERSIONE IN SPAGNOLO DI MERCOLEDì 11 APRILE 2018
RispondiEliminaDía litúrgico: Miércoles II de Pascua
Texto del Evangelio (Jn 3,16-21): En aquel tiempo dijo Jesús a Nicodemo: «Tanto amó Dios al mundo que dio a su Hijo único, para que todo el que crea en Él no perezca, sino que tenga vida eterna. Porque Dios no ha enviado a su Hijo al mundo para juzgar al mundo, sino para que el mundo se salve por Él. El que cree en Él, no es juzgado; pero el que no cree, ya está juzgado, porque no ha creído en el Nombre del Hijo único de Dios. Y el juicio está en que vino la luz al mundo, y los hombres amaron más las tinieblas que la luz, porque sus obras eran malas. Pues todo el que obra el mal aborrece la luz y no va a la luz, para que no sean censuradas sus obras. Pero el que obra la verdad, va a la luz, para que quede de manifiesto que sus obras están hechas según Dios».
MI REFLEJO
ORACIÓN
Ven, Espíritu Santo, y dame la gracia de saber aceptar y vivir el misterio que celebramos, con pasión y sin fallos.
El diálogo continúa en la noche con Nicodemo, Jesús no se cansa de hablar con él en busca de respuestas. El concepto más importante es el inmenso amor de Dios por nosotros, porque la salvación puede venir a través de él. Jesús nos ha dado todo, no hay que olvidar es que todo está hecho, pensamiento, creado, sólo para nosotros.
En Romanos 8:32 "El que no escatimó ni a su propio Hijo, sino que lo entregó por todos nosotros, no nos dará tal vez todas las cosas con él?"
Si nos damos cuenta de las palabras, su sentido de la profundidad de su significado, tal vez entendería que aquellos que han dado su vida por nosotros, no nos puede negar nada.
El Papa dijo que "Jesús ora por cada uno de nosotros, mostrando sus heridas al Padre." Sus palabras se hacen eco de las del apóstol Juan, "no sin, pero si alguno de vosotros tiene falta, vosotros saber que tenemos un abogado ante el Padre, que ora por nosotros, nos defienda ante el Padre, nos justifica."
Yo creo que tenemos que reflexionar sobre esta verdad, esta realidad. John se siente y se vive de una manera fundamental el hecho de que Jesús es el Verbo hecho carne, que viene a dar vida a los hombres.
El misterio de la encarnación guiar todo su pensamiento y busca orientar nuestra.
Este misterio que fascina y nos asombra, nos empuja a ir más allá de lo que podemos entender, nos trae conmoción attreverso completa de nuestra vida, para vivir algo muy importante en su simplicidad ... tratar de hacer la voluntad de Dios, con la certeza de que es el único camino que conduce a la salvación.
Nicodemo aparece de nuevo antes de que los miembros del Sanedrín, que trata de razonar con ellos y actuar con sabiduría; para escuchar a Jesús antes de condenar y esto le costará casi su vida. El frenético, responden con burla: "¿Desea también galileo? Buscar bien y verás que ningún profeta surge de Galilea ". Finalmente lo encontramos todavía en el Gólgota con José de Arimatea, que proporciona la sepultura de Jesús después de la crucifixión. Lectura del Evangelio que no sabemos nada más, en el año 415 un sacerdote, Luciano habría descubierto las reliquias, junto con la de s. Esteban, que fue bautizado por los apóstoles Pedro y Juan, y por qué se abusa y expulsado por los Judios y habría sido asesinado sin la intervención de la relativa Gamaliel; quien lo recibió en su posesión de Kêfaz-Gamla, donde después de algún tiempo de su muerte y enterrado allí. Parece que es la primera grabación de un crucifijo de madera de olivo que representa a la Santa Faz de Jesús.
COMENTARIO DE:
EliminaFr. Damien LIN Yuanheng
(Singapore, Singapur)
Hoy, ante la miríada de opiniones que plantea la vida moderna, puede parecer que la verdad ya no existe —la verdad acerca de Dios, la verdad sobre los temas relativos al género humano, la verdad sobre el matrimonio, las verdades morales y, en última instancia, la verdad sobre mí mismo.
El pasaje del Evangelio de hoy identifica a Jesucristo como «el camino, la verdad y la vida» (Jn 14,6). Sin Jesús sólo encontramos desolación, falsedad y muerte. Sólo hay un camino, y sólo uno que lleve al Cielo,que se llama Jesucristo.
Cristo no es una opinión más. Jesucristo es la auténtica Verdad. Negar la verdad es como insistir en cerrar los ojos ante la luz del Sol. Tanto si le gusta como si no, el Sol siempre estará ahí; pero el infeliz ha escogido libremente cerrar sus ojos ante el Sol de la verdad. De igual forma, muchos se consumen en sus carreras con una tremenda fuerza de voluntad y exigen emplear todo su potencial, olvidando que tan solo pueden alcanzar la verdad acerca de sí mismos caminando junto a Jesucristo.
Por otra parte, según Benedicto XVI, «cada uno encuentra su propio bien asumiendo el proyecto que Dios tiene sobre él, para realizarlo plenamente: en efecto, encuentra en dicho proyecto su verdad y, aceptando esta verdad, se hace libre (cf. Jn 8,32)» (Encíclica "Caritas in Veritate"). La verdad de cada uno es una llamada a convertirse en el hijo o la hija de Dios en la Casa Celestial: «Porque ésta es la voluntad de Dios: tu santificación» (1Tes 4,3). Dios quiere hijos e hijas libres, no esclavos.
En realidad, el “yo” perfecto es un proyecto común entre Dios y yo. Cuando buscamos la santidad, empezamos a reflejar la verdad de Dios en nuestras vidas. El Papa lo dijo de una forma hermosísima: «Cada santo es como un rayo de luz que sale de la Palabra de Dios» (Exhortación apostólica "Verbum Domini").
VERSIONE IN INGLESE DI MERCOLEDì 11 APRILE 2018
RispondiEliminaLiturgic day: Wednesday 2nd of Easter
Gospel text (Jn 3,16-21): Jesus said to Nicodemus, «Yes, God so loved the world that He gave his only Son that whoever believes in him may not be lost, but may have eternal life. God did not send the Son into the world to condemn the world; instead, through him the world is to be saved. Whoever believes in him will not be condemned. He who does not believe is already condemned, because he has not believed in the Name of the only Son of God. This is how the Judgment is made: Light has come into the world and people loved darkness rather than light because their deeds were evil. For whoever does wrong hates the light and doesn’t come to the light for fear that his deeds will be shown as evil. But whoever lives according to the truth comes into the light so that it can be clearly seen that his works have been done in God».
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Risposte
Lella Mingardi5 aprile 2016 12:26
MY REFLECTION
PRAYER
Come, Holy Spirit, and give me the grace to know how to accept and live the mystery we celebrate, with passion and without failure.
The dialogue continues into the night with Nicodemus, Jesus never tires of talking to him seeking answers. The most important concept is the immense love of God for us, because salvation can come through him. Jesus has given us everything, not to be forgotten is how everything is done, thought, created, just for us.
In Romans 8:32 “He who did not spare his own Son, but gave him up for us all, not also give us perhaps all things with him?”
If we realize the words, their sense of how deep their meaning, perhaps we would understand that those who have given their lives for us, can not deny us anything.
The Pope said that “Jesus prays for each of us, showing his wounds to the Father.” His words echo those of the apostle John, “Do not sin, but if any of you sin, you know that we have an advocate before the Father, one who prays for us, defend us before the Father, justifies us.”
I think we have to reflect on this truth, this reality. John feels and lives in a fundamental way the fact that Jesus is the Word made flesh, who comes to give life to men.
The mystery of the incarnation guide all his thought and seeks to guide our.
This mystery that fascinates and amazes us, pushes us to go beyond what we can understand, brings us attreverso complete upheaval of our lives, to live something hugely important in its simplicity … try to do the will of God, with the certainty that it is the only path that leads to salvation.
Nicodemus appears again before the members of the Sanhedrin who tries to reason with them and act wisely; to listen to Jesus before condemning and this will cost him nearly his life. The frantic, respond with derision: “Would you also a Galilean? Search well and you’ll see that no prophet arises out of Galilee. “Finally we find him still on Golgotha with Joseph of Arimathea, which provides the burial of Jesus after the crucifixion. From the Gospel we do not know anything more, in 415 a priest, Luciano would have discovered the relics along with that of s. Stephen, he was baptized by the Apostles Peter and John, and why abused and driven out by the Jews and would have been killed without the intervention of the relative Gamaliel; who received him in his possession of Kêfaz-Gamla, where after some time he died and buried there. Looks like it’s the first recording of olive wood crucifix depicting the Holy Face of Jesus
COMMENT OFF:
EliminaFr. Damien LIN Yuanheng
(Singapore, Singapore)
Today with the myriad of opinions in modern living, it may seem that truth does not exist —truth about God, truth about gender issue, truth about marriage, moral truths, and, ultimately, truth about myself.
Today's gospel passage identifies Christ to be «the way, and the truth, and the life» (Jn 14:6). Separate from Christ, there is only desolation, falsehood and death. There is one and only one road to heaven and it is called Jesus Christ.
Christ is not just another opinion. Christ is Truth itself. To deny truth is like someone who insists in closing his eyes from the sun-light. Whether he likes it or not, the sun will always be there; but the poor fellow has freely chosen to close his eyes from the sun of truth. Likewise, many spend themselves in their career with sheer will-power, they claim to fulfill their full potential, forgetting that they could only attain the truth about themselves by walking with Christ.
On the other hand, according to Benedict XVI, «each person finds his good by adherence to God's plan for him, in order to realize it fully: in this plan, he finds his truth, and through adherence to this truth he becomes free (cf. Jn 8:32)» (Encyclical Letter "Caritas in Veritate"). The truth of each one is a calling to be a son or daughter of God in the heavenly home: «For this is the will of God, your sanctification” (1Thess 4:3). God wants free daughters and sons, not slaves.
Truly, the perfect “I” is a joint project between God and I. When we strive for holiness, we begin to reflect the truth of God in our lives. The Pope said it beautifully: «Each saint is like a ray of light that shines forth from the Word of God» (Apostolic Exhortation "Verbum Domini").
VERSIONE IN FRANCESE DI MERCOLEDI 11 APRILE 2018.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps de Pâques - 2eSemaine: Mercredi
Texte de l'Évangile (Jn 3,16-21): «Car Dieu a tant aimé le monde qu'il a donné son Fils unique: ainsi tout homme qui croit en lui ne périra pas, mais il obtiendra la vie éternelle. Car Dieu a envoyé son Fils dans le monde, non pas pour juger le monde, mais pour que, par lui, le monde soit sauvé. Celui qui croit en lui échappe au Jugement, celui qui ne veut pas croire est déjà jugé, parce qu'il n'a pas cru au nom du Fils unique de Dieu. Et le Jugement, le voici: quand la lumière est venue dans le monde, les hommes ont préféré les ténèbres à la lumière, parce que leurs oeuvres étaient mauvaises. En effet, tout homme qui fait le mal déteste la lumière: il ne vient pas à la lumière, de peur que ses oeuvres ne lui soient reprochées; mais celui qui agit selon la vérité vient à la lumière, afin que ses oeuvres soient reconnues comme des oeuvres de Dieu».
REFLEXION DE LELLA
PRIERE: Viens ô Esprit Saint, et donne-moi la grâce de savoir accueillir et vivre le mystère que nous célébrons avec passion et sans affaissements.
- Le dialogue avec du Nicodème continue dans la nuit, Jésus ne se fatigue pas de lui parler car il recherche des réponses. La plus importante idée est l'amour immense de Dieu pour nous, pour que le salut puisse nous joindre au travers de lui. Jésus s'est consacré tout entier, il ne doit pas fuir tant que tout est été fait, pensé, inventé, seulement pour nous. Romains 8:32 "celui qui n'a pas épargné son propre Fils, mais l'a donné pour nous tous, est-ce qu'il ne nous donnera pas aussi peut-être toutes les choses avec lui? Si nous nous rendions compte des Paroles, de leur sens, de tout ce qu'est la profondeur de leur sens, nous comprendrions peut-être que celui qui a donné sa vie pour nous, ne pourra pas rien nous nier. Le Pape a dit que "Jésus prie pour chacun de nous, en montrant au Père ses plaies." Ses paroles font écho à celles de l'apôtre Jean " Ne péchez pas, mais si quelqu'un de vous pèche, vous savez que nous avons un avocat devant le Père, qui prie pour nous, il nous défend devant le Père, il nous justifies." Je crois que nous devons réfléchir sur cette vérité sur cette réalité. Jean entend et vies de manière fondamentale le fait qu'il est le Verbe fait chair, qui vient donner la vie aux hommes. Le mystère de l'incarnation guide toute sa pensée et il cherche à guider la nôtre. Ce mystère qui nous fascines et nous étonne, nous pousse à aller au-delà de ce que nous pouvons comprendre, il nous porte à travers le bouleversement complet de notre vie, à vivre quelque chose d'énormément important dans sa simplicité......chercher à faire toujours la volonté de Dieu, en ayant la certitude qu'il est la seule voie qui nous mène au salut. Nous retrouverons Nicodème devant les composants du Sanhédrin qui cherche à les raisonner et agir avec sagesse; écouter Jésus avant de le condamner et cela lui coûtera presque la vie. Les agités répondent avec raillerie: "Est-ce que tu serais toi aussi un Galiléen? Il cherche aussi et tu te rendras compte que de la Galilée aucun prophète ne se lève. Enfin nous le retrouvons encore sur le Golgota avec Joseph d'Arimatea, qui pourvoit à la sépulture de Jésus après la crucifixion. De l'Évangile nous ne savons rien de plus, en 415 un prêtre, Luciano aurait découvert les reliques ainsi que de l'art. Stephen, a été baptisé par les Apôtres Pierre et Jean, et pour cela maltraités et chassés par les Juifs et ils auraient été tué sans l'intervention relative de la Gamaliel; qui l'a reçu en sa possession des Kêfaz-Gamla, où, après quelque temps, il est mort et enterré là. Il semblerait que c'est le premier impression d'un crucifix en bois d'olivier représentant la Sainte-Face de Jésus.
Commentaire de Fr. Damien LIN Yuanheng
Elimina(Singapore, Singapour)
Aujourd'hui avec la myriade d'opinions de la vie moderne, on pourrait croire que la vérité n'existe pas —la vérité sur Dieu, la vérité sur le sexe des personnes, la vérité sur le mariage, les vérités morales et, pour finir, la vérité sur moi-même.
Le passage de l'Évangile d'aujourd'hui identifie le Christ comme «le chemin, la vérité, et la vie» (Jn 14,6). Séparé du Christ, il n'y a que désolation, fausseté et mort. Il n'y a qu'un chemin qui conduit au paradis et il s'appelle Jésus Christ.
Le Christ n'est pas juste une autre opinion. Le Christ est la Vérité même. Le fait de nier la vérité est semblable à quelqu'un qui persiste à fermer ses yeux devant la lumière du soleil. Que cela lui plaise ou non, le soleil sera toujours là; mais le pauvre homme a délibérément choisi de fermer ses yeux au soleil de la vérité. De même, nombreux sont ceux qui se consacrent à leur carrière avec toute leur volonté, ils prétendent qu'ils utilisent tout leur potentiel, en oubliant qu'ils ne pourraient atteindre la vérité sur eux-mêmes qu'en marchant avec le Christ.
D'un autre côté, selon Benoît XVI «chaque personne trouve ce qui est bon pour elle en adhérant au plan que Dieu a pour elle, afin qu'il se réalise pleinement: dans ce plan, il trouve la vérité, et en adhérant à cette vérité il devient libre (cf. Jn 8,32)» (Lettre Encyclique "Caritas in Veritate"). La vérité de chacun est un appel à être un fils ou une fille de Dieu au royaume des cieux: «La volonté de Dieu, c'est que vous viviez dans la sainteté» (1Th 4,3). Dieu veut des filles et des fils libres, pas des esclaves.
Le parfait "moi" est en réalité un projet conjoint entre Dieu et moi. Lorsque nous recherchons de toutes nos forces la sainteté, nous commençons à refléter la vérité de Dieu dans nos vies. Le Pape l'a dit d'une manière magnifique: «Chaque saint est semblable à un rayon de lumière qui jaillit de la Parole de Dieu» (Exhortation Apostolique "Verbum Domini").