VANGELO
(Lc 12,1-7) Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
Parola del Signore
COMMENTO DI:
Fr. Salomon BADATANA
(Wau, Sudan del Sud)
Oggi contempliamo il Signore nostro Gesù Cristo che parla al popolo dopo essersi affrontato con le autorità religiose ebraiche, vale a dire, i farisei e gli scribi. Il Vangelo ci dice che la folla era così grande che si calpestavano a vicenda. E ' chiaro che avevano fame della parola di Gesù, che ha parlato con una tale straordinaria autorità ai guida religiosi.
Ma Luca ci dice che prima di tutto, Gesù cominciò a parlare ai suoi discepoli dicendo: "Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia" (Lc 12,1). Il Signore vuole condurci alla pratica della apertura e la trasparenza, superando l'ipocrisia con la quale gestivano i farisei e gli scribi. Dal momento che hanno mostrato un atteggiamento esterno diverso dal suo percorso vitale interiore: hanno fatto finta di essere ciò che non erano.
È contro questo che Gesù Cristo ci vuole prevenire nel Vangelo di oggi, quando dice: «Nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato» (Lc 12,2). Sì, tutto sarà rivelato. Per questo motivo dobbiamo cercare di regolare la nostra vita come professiamo e annunciamo. Ovviamente, questo non è facile. Ma non dobbiamo temere, perché il nostro Dio è attento. Come ha detto Giovanni Paolo II, "l'amore di Dio non impone cariche che non possiamo portare (...). Perché per tutto ciò che Egli ci chiede, Egli ci fornirà l'assistenza necessaria». Niente accade senza il suo sapere. Anche i Capelli del nostro capo sono contati! Sì, abbiamo un prezzo di fronte a Dio. Non abbiamo paura, perché il suo amore non ha limiti.
Signore, donaci la saggezza per condurre le nostre vite verso le esigenze della nostra fede, pur tra le difficoltà di questo mondo. Amen.
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COMMENTO DI:
P. Raimondo M. SORGIA Mannai OP
(San Domenico di Fiesole, Florencia, Italia)
Oggi, il Signore ci invita a riflettere su una specie di lievito dannoso che non lascia fermentare il pane, ma solo lo fa crescere in apparenza, lasciandolo crudo e non adatto per nutrire: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei» (Lc 12,1). Si chiama ipocrisia ed è solo apparenza del bene, maschera fatta con stracci multicolori e sgargianti, ma che occultano vizi e deformità morali, infezioni dello spirito e microbi che sporcano il pensiero e, conseguentemente, la propria esistenza.
Perciò Gesù ci avverte di stare lontano da questi usurpatori che, predicando con i cattivi esempi e con il folgore delle parole bugiarde, cercano di disseminare l’infezione. Ricordo un giornalista –brillante per il suo stile e professore di filosofia- volle affrontare il tema della posizione della Chiesa Cattolica di fronte alla questione del presunto “matrimonio” tra gli omosessuali. E con leggereza ed una sequela di sofismi, grandi come elefanti, cercò di contraddire le giuste ragioni che il Magistero manifestò in uno dei suoi ultimi documenti. Ecco un fariseo dei nostri giorni che, dopo essersi dichiarato battezzato e credente, si allontana con sfacciataggine dal pensiero della Chiesa e dallo spirito di Cristo, pretendendo agire da maestro, accompagnante e guida dei fedeli.
Passando ad un altro tema, il Maestro ci raccomanda di distinguere tra timore e timore: «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla» (Lc 12,4), che sarebbero i persecutori dell’idea cristiana, che uccidono decine di fedeli quando si fa “la caccia all’uomo” o alcune volte ai testimoni particolari di Gesù.
Paura assolutamente diversa, e ragionevole, è quella di poter perdere il corpo e l’anima, e ciò è nelle mani del Giudice divino; questo non vuol dire che l’anima muoia (sarebbe una fortuna per il peccatore), ma prova un’amarezza che la si può chiamare “mortale” perché è assoluta ed infinita. «Se scegli di vivere bene qui, non ti si manderà ai tormenti eterni. Giacché qui non puoi scegliere il non morire, mentre vivi, scegli il non morire eternamente» (Sant’Agostino).
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, Tu che sei luce e verità, vieni ad illuminare la tua parola perché anche io possa scoprirla con te accanto, e non essere ingannata dalla sapienza degli stolti.
Cercare d’essere maestri, è stato sempre un difetto degli uomini, addirittura quelli che dovrebbero insegnare agli altri le cose di Dio, cercano di sostituirsi a Dio stesso.
Facile salire sugli altari, parlare con belle parole per sembrare sapienti, ma quando le belle parole non sono sentite, quando il loro suono rimbomba nel vuoto, quando non sono seguite da atteggiamenti interiori coerenti, non hanno molto senso.
“Anche se tu avessi la fede che sposta le montagne e il linguaggio degli angeli, se non hai la Carità, sei come un cembalo rimbombante” (Prima Lettera ai Corinti).
In questo brano Luca ci parla dell’ipocrisia di che predica bene e non attua quello che predica, come del lievito dei farisei, e magari stiamo già pensando a chissà che tipo d’inganno, d’ ipocrisia, a qualcosa d’ eclatante e chiaramente visibile, ma Gesù ci mette in guardia, proprio dai piccoli inganni, dei piccoli tradimenti alla parola, quelli che avvengono nei luoghi più segreti, che nessuno vede, a volte neanche chi li compie se n’avvede, perché non vigila sufficientemente sulle sue virtù e sui suoi difetti.
Nella vita di tutti i giorni tradiamo il Signore e la sua parola continuamente, ma siamo talmente poco avvezzi a scrutare i nostri atti alla luce della parola, che a malapena vediamo solo gli errori più evidenti, ed anche per quelli troviamo mille giustificazioni, tanto da arrivare a modificare la parola di Dio a nostro comodo.
Il lievito dei farisei è l'ipocrisia ...queste parole fanno pensare a tutto quello che succede intorno al Papa in questi tempi.Come per la politica anche per la Chiesa si spendono parole,interviste,si creano "partiti", si semina divisione e giudizio. Giornalisti, scrittori, cardinali e semplici fedeli, tutti contro tutti e tutto.
Gli errori dell'uomo servono per trovare spunti per cercare di essere migliori, non per creare varie file di credenti da dividere in classi e mettere dietro la lavagna, ma molti pensano che il peccato appartenga solo ad alcune categorie. Siamo redenti a motivo di Cristo, e questo deve essere per noi anche motivo di speranza, perchè in questo cammino che è la vita, le cadute non sono rare e sono per tutti, sarebbe bene ricordarlo sempre.
(Lc 12,1-7) Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
Parola del Signore
COMMENTO DI:
Fr. Salomon BADATANA
(Wau, Sudan del Sud)
Oggi contempliamo il Signore nostro Gesù Cristo che parla al popolo dopo essersi affrontato con le autorità religiose ebraiche, vale a dire, i farisei e gli scribi. Il Vangelo ci dice che la folla era così grande che si calpestavano a vicenda. E ' chiaro che avevano fame della parola di Gesù, che ha parlato con una tale straordinaria autorità ai guida religiosi.
Ma Luca ci dice che prima di tutto, Gesù cominciò a parlare ai suoi discepoli dicendo: "Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia" (Lc 12,1). Il Signore vuole condurci alla pratica della apertura e la trasparenza, superando l'ipocrisia con la quale gestivano i farisei e gli scribi. Dal momento che hanno mostrato un atteggiamento esterno diverso dal suo percorso vitale interiore: hanno fatto finta di essere ciò che non erano.
È contro questo che Gesù Cristo ci vuole prevenire nel Vangelo di oggi, quando dice: «Nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato» (Lc 12,2). Sì, tutto sarà rivelato. Per questo motivo dobbiamo cercare di regolare la nostra vita come professiamo e annunciamo. Ovviamente, questo non è facile. Ma non dobbiamo temere, perché il nostro Dio è attento. Come ha detto Giovanni Paolo II, "l'amore di Dio non impone cariche che non possiamo portare (...). Perché per tutto ciò che Egli ci chiede, Egli ci fornirà l'assistenza necessaria». Niente accade senza il suo sapere. Anche i Capelli del nostro capo sono contati! Sì, abbiamo un prezzo di fronte a Dio. Non abbiamo paura, perché il suo amore non ha limiti.
Signore, donaci la saggezza per condurre le nostre vite verso le esigenze della nostra fede, pur tra le difficoltà di questo mondo. Amen.
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COMMENTO DI:
P. Raimondo M. SORGIA Mannai OP
(San Domenico di Fiesole, Florencia, Italia)
Oggi, il Signore ci invita a riflettere su una specie di lievito dannoso che non lascia fermentare il pane, ma solo lo fa crescere in apparenza, lasciandolo crudo e non adatto per nutrire: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei» (Lc 12,1). Si chiama ipocrisia ed è solo apparenza del bene, maschera fatta con stracci multicolori e sgargianti, ma che occultano vizi e deformità morali, infezioni dello spirito e microbi che sporcano il pensiero e, conseguentemente, la propria esistenza.
Perciò Gesù ci avverte di stare lontano da questi usurpatori che, predicando con i cattivi esempi e con il folgore delle parole bugiarde, cercano di disseminare l’infezione. Ricordo un giornalista –brillante per il suo stile e professore di filosofia- volle affrontare il tema della posizione della Chiesa Cattolica di fronte alla questione del presunto “matrimonio” tra gli omosessuali. E con leggereza ed una sequela di sofismi, grandi come elefanti, cercò di contraddire le giuste ragioni che il Magistero manifestò in uno dei suoi ultimi documenti. Ecco un fariseo dei nostri giorni che, dopo essersi dichiarato battezzato e credente, si allontana con sfacciataggine dal pensiero della Chiesa e dallo spirito di Cristo, pretendendo agire da maestro, accompagnante e guida dei fedeli.
Passando ad un altro tema, il Maestro ci raccomanda di distinguere tra timore e timore: «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla» (Lc 12,4), che sarebbero i persecutori dell’idea cristiana, che uccidono decine di fedeli quando si fa “la caccia all’uomo” o alcune volte ai testimoni particolari di Gesù.
Paura assolutamente diversa, e ragionevole, è quella di poter perdere il corpo e l’anima, e ciò è nelle mani del Giudice divino; questo non vuol dire che l’anima muoia (sarebbe una fortuna per il peccatore), ma prova un’amarezza che la si può chiamare “mortale” perché è assoluta ed infinita. «Se scegli di vivere bene qui, non ti si manderà ai tormenti eterni. Giacché qui non puoi scegliere il non morire, mentre vivi, scegli il non morire eternamente» (Sant’Agostino).
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, Tu che sei luce e verità, vieni ad illuminare la tua parola perché anche io possa scoprirla con te accanto, e non essere ingannata dalla sapienza degli stolti.
Cercare d’essere maestri, è stato sempre un difetto degli uomini, addirittura quelli che dovrebbero insegnare agli altri le cose di Dio, cercano di sostituirsi a Dio stesso.
Facile salire sugli altari, parlare con belle parole per sembrare sapienti, ma quando le belle parole non sono sentite, quando il loro suono rimbomba nel vuoto, quando non sono seguite da atteggiamenti interiori coerenti, non hanno molto senso.
“Anche se tu avessi la fede che sposta le montagne e il linguaggio degli angeli, se non hai la Carità, sei come un cembalo rimbombante” (Prima Lettera ai Corinti).
In questo brano Luca ci parla dell’ipocrisia di che predica bene e non attua quello che predica, come del lievito dei farisei, e magari stiamo già pensando a chissà che tipo d’inganno, d’ ipocrisia, a qualcosa d’ eclatante e chiaramente visibile, ma Gesù ci mette in guardia, proprio dai piccoli inganni, dei piccoli tradimenti alla parola, quelli che avvengono nei luoghi più segreti, che nessuno vede, a volte neanche chi li compie se n’avvede, perché non vigila sufficientemente sulle sue virtù e sui suoi difetti.
Nella vita di tutti i giorni tradiamo il Signore e la sua parola continuamente, ma siamo talmente poco avvezzi a scrutare i nostri atti alla luce della parola, che a malapena vediamo solo gli errori più evidenti, ed anche per quelli troviamo mille giustificazioni, tanto da arrivare a modificare la parola di Dio a nostro comodo.
Il lievito dei farisei è l'ipocrisia ...queste parole fanno pensare a tutto quello che succede intorno al Papa in questi tempi.Come per la politica anche per la Chiesa si spendono parole,interviste,si creano "partiti", si semina divisione e giudizio. Giornalisti, scrittori, cardinali e semplici fedeli, tutti contro tutti e tutto.
Gli errori dell'uomo servono per trovare spunti per cercare di essere migliori, non per creare varie file di credenti da dividere in classi e mettere dietro la lavagna, ma molti pensano che il peccato appartenga solo ad alcune categorie. Siamo redenti a motivo di Cristo, e questo deve essere per noi anche motivo di speranza, perchè in questo cammino che è la vita, le cadute non sono rare e sono per tutti, sarebbe bene ricordarlo sempre.
VERSIONE IN INGLESE DI VENERDì 20 OTTOBRE 2017
RispondiEliminaHoly Gospel of Jesus Christ according to Saint Luke 12:1-7.
At that time: So many people were crowding together that they were trampling one another underfoot. He began to speak, first to his disciples, “Beware of the leaven–that is, the hypocrisy–of the Pharisees.
There is nothing concealed that will not be revealed, nor secret that will not be known.
Therefore whatever you have said in the darkness will be heard in the light, and what you have whispered behind closed doors will be proclaimed on the housetops.
I tell you, my friends, do not be afraid of those who kill the body but after that can do no more.
I shall show you whom to fear. Be afraid of the one who after killing has the power to cast into Gehenna; yes, I tell you, be afraid of that one.
Are not five sparrows sold for two small coins? Yet not one of them has escaped the notice of God.
Even the hairs of your head have all been counted. Do not be afraid. You are worth more than many sparrows.”
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COMMENT OFF:
Fr. Salomon BADATANA
(Wau, South Sudan)
Today, we contemplate in the Gospel our Lord Jesus Christ who turns to the crowds after confronting the Jewish religious authorities who are the Pharisees and the scribes. The Gospel tells us that the crowd was so big that they crushed one another. It is clear here that they were hangry to hear the words of Jesus who spoke with an extraordinary authority to their religious leaders.
But St. Luke informs us that before anything else, Jesus begun speaking to his own disciples saying: «Beware of the yeast of the Pharisees which is hypocrisy» (Lk 12:1). Our Lord Jesus Christ wants to lead us to practice sincerity and transparency rather than hypocrisy as the Pharisees and the scribes do. For they show an external attitude which is not conform to their interior way of life: they pretend to be who they are not.
It is against this that our Lord Jesus Christ warns us in today’s Gospel when he says: «Nothing is covered that will not be uncovered, or hidden that will not be made known» (Lk 12:2). Yes, everything will be revealed. This is why we ought to try to accord our life with what we profess and proclaim. This is obviously not easy. But we don’t have to be afraid for our God is in control. As St. John Paul II said «God’s love doesn’t impose burdens upon us that we cannot carry… For whatever He asks of us, He provides the help that is needed.” Nothing happens that He is not aware of. Even our hairs have been numbered. Yes we have a price before God. Let’s not be afraid because His love for us is endless.
Lord, grant us the wisdom to well match our life to the exigencies of our faith, even amidst the tumults of this world. Amen.
COMMENT OFF:
EliminaFr. Raimondo M. SORGIA Mannai OP
(San Domenico di Fiesole, Florencia, Italy)
Today, the Lord invites us to mull over a sort of bad yeast which bread cannot ferment with, but only causes it to apparently rise while, in fact, leaves it uncooked and unfit to be eaten: «Beware of the yeast of the Pharisees» (Lk 12:1). It is hypocrisy and it is only an appearance of goodness, a mask made with cloth of many striking colors, which hide vices and moral deformities, dastardly infections of the spirit and microbes that tarnish the mind and, consequently, our very existence.
This is why Jesus warns us that we must be cautious in front of these wrongdoers that, by preaching with their bad examples and with the glitter of their lying words, they try to scatter infection around them. I remember a journalist —a bright professor of philosophy— who wanted to oppose the Catholic Church position on the so called “matrimony” among homosexuals. And with a joyful gait and a rosary of sophisms as big as an elephant, he tried to thwart the sound reasons that the Magisterium had expounded in one of its recent documents. Here we have what we could classify as a Pharisee of our time that, after considering himself as baptized and a believer, he moves away with ease from the thinking of the Church and from the spirit of Christ and, on top of everything, he tries to pose as teacher, companion and guide of the faithful.
Let us now deal with another subject: the Master recommends us to distinguish between two kinds of fear: «do not fear those who put to death the body and after that can do no more» (Lk 12:4), that would be the harassers of the Christian ideals, who can kill scores of the faithful in times of “man hunt” or, occasionally, some singular testimonies of Jesus Christ.
But a completely differently motivated fear is the fear of losing, not only our body, but also our soul, and this remains in the hands of our Divine Judge; not that the soul dies (it would be a great luck for the sinner), but that it tastes a bitterness that could be named “mortal” because it is absolute and endless. «If you chose to live well while here, you will not be sent to the eternal sorrow. But, as here you cannot choose not to die, while you are alive try to choose not to die eternally» (St. Augustine).
REFLECTION OF LELLA
EliminaPRAYER
Come Holy Spirit, you who are light and truth, come and enlighten your word because even I could learn alongside with you, and do not be deceived by the wisdom of fools.
Try to be teachers, it was always the fault of the men, even those who should teach others the things of God, seek to replace God himself.
Easy to get on the altars, speaking with good words to seem wise, but when the fine words are not heard, when their sound echoes in the air, when they are not followed by inner attitudes consistent, did not make much sense.
“Even if you had the faith that moves mountains and the language of the angels, if you have not charity, you’re like a rolling cymbal” (First Letter to the Corinthians).
In this passage, Luke tells us about the hypocrisy of preaching well and do not implement what he preaches, as the leaven of the Pharisees, and maybe we’re already thinking about who knows what kind of deception, hypocrisy, to something striking and clearly visible, but Jesus warns us, right from small deceptions, petty betrayals of the word, those that take place in the most secret places, that nobody sees, sometimes not even those who perform them aware of it, why does not watch enough on its virtues and its defects .
In the life of every day betray the Lord and his word all the time, but we are so little accustomed to scrutinize our actions in the light of the word, which just barely see the errors more obvious, and even those are a thousand excuses, so as to get to change the word of God in our comfortable. The leaven of the Pharisees is hypocrisy … these words bring to mind everything that is happening around the Pope in these times.
As per the policy for the Church you spend words, interviews, create “parties”, it sows division and judgment. Journalists, writers, cardinals and ordinary believers, everyone against everyone and everything.
The errors of man are used to find ideas to try to be better, not to create several rows of believers to be divided into classes and put behind the blackboard, but many people think that sin belongs only to certain categories. We are redeemed because of Christ, and this must be for us also reason for hope, because in this journey that is life, the falls are not uncommon and are not for everyone, it would be well to remember forever.
VERSIONE IN SPAGNOLO DI VENERDì 20 OTTOBRE 2017
RispondiEliminaEvangelio según San Lucas 12,1-7.
Se reunieron miles de personas, hasta el punto de atropellarse unos a otros. Jesús comenzó a decir, dirigiéndose primero a sus discípulos: "Cuídense de la levadura de los fariseos, que es la hipocresía.
No hay nada oculto que no deba ser revelado, ni nada secreto que no deba ser conocido.
Por eso, todo lo que ustedes han dicho en la oscuridad, será escuchado en pleno día; y lo que han hablado al oído, en las habitaciones más ocultas, será proclamado desde lo alto de las casas.
A ustedes, mis amigos, les digo: No teman a los que matan el cuerpo y después no pueden hacer nada más.
Yo les indicaré a quién deben temer: teman a quel que, despues de matar, tiene el poder de arrojar a la Gehena. Sí, les repito, teman a ese.
¿No se venden acaso cinco pájaros por dos monedas? Sin embargo, Dios no olvida a ninguno de ellos.
Ustedes tienen contados todos sus cabellos: no teman, porque valen más que muchos pájaros."
COMENTARIO DE:
EliminaFr. Salomon BADATANA
(Wau, Sudán del Sur)
Hoy contemplamos a Nuestro Señor Jesucristo dirigiéndose a las gentes después de haberse confrontado con las autoridades religiosas judías, es decir, los fariseos y los escribas. El Evangelio nos cuenta que el gentío era tan grande que se pisaban unos a otros. Ahí queda claro que estaban hambrientos de la Palabra de Jesús, el cual hablaba con tan extraordinaria autoridad a sus líderes religiosos.
Pero san Lucas nos informa que antes de nada, Jesús empezó hablando a sus discípulos diciendo: «Guardaos de la levadura de los fariseos, que es la hipocresía» (Lc 12,1). Nuestro Señor desea conducirnos a la práctica de la sinceridad y transparencia, superando la hipocresía con que se manejaban los fariseos y escribas. Puesto que ellos mostraban una actitud externa no conforme con su camino interior de vida: ellos pretendían ser lo que no eran.
Es contra esto sobre lo que Jesucristo nos quiere prevenir en el Evangelio de hoy cuando dice: «Nada hay encubierto que no haya de ser descubierto ni oculto que no haya de saberse» (Lc 12,2). Sí, todo va a ser revelado. Por este motivo nosotros debemos luchar por ajustar nuestra vida según lo que profesamos y proclamamos. Obviamente, esto no es fácil. Pero no debemos temer, pues nuestro Dios está atento. Tal como dijo san Juan Pablo II, «el amor de Dios no impone cargas que nosotros no podamos llevar (…). Porque para todo lo que Él nos pida, Él nos proveerá de la ayuda necesaria». Nada ocurre sin que Él lo conozca. ¡Incluso nuestros cabellos están contados! Sí, nosotros tenemos un precio ante Dios. No tengamos miedo, pues su amor no tiene límites.
Señor, concédenos la sabiduría para llevar bien nuestra vida hacia las exigencias de nuestra fe, incluso en medio de las dificultades de este mundo. Amén.
COMENTARIO DE:
EliminaP. Raimondo M. SORGIA Mannai OP
(San Domenico di Fiesole, Florencia, Italia)
Hoy, el Señor nos invita a reflexionar sobre un tipo de mala levadura que no fermenta el pan, sino solamente lo engrandece en apariencia, dejándolo crudo e incapaz de nutrir: «Guardaos de la levadura de los fariseos» (Lc 12,1). Se llama hipocresía y es solamente apariencia de bien, máscara hecha con trapos multicolores y llamativos, pero que esconden vicios y deformidades morales, infecciones del espíritu y microbios que ensucian el pensamiento y, en consecuencia, la propia existencia.
Por eso, Jesús advierte de tener cuidado con esos usurpadores que, al predicar con los malos ejemplos y con el brillo de palabras mentirosas, intentan sembrar alrededor la infección. Recuerdo que un periodista —brillante por su estilo y profesor de filosofía— quiso afrontar el tema de la postura de la Iglesia católica frente a la cuestión del pretendido “matrimonio” entre homosexuales. Y con paso alegre y una sarta de sofismas grandes como elefantes, intentó contradecir las sanas razones que el Magisterio expuso en uno de sus recientes documentos. He aquí un fariseo de nuestros días que, después de haberse declarado bautizado y creyente, se aleja con desenvoltura del pensamiento de la Iglesia y del espíritu del Cristo, pretendiendo pasar por maestro, acompañante y guía de los fieles.
Pasando a otro tema, el Maestro recomienda distinguir entre temor y temor: «No temáis a los que matan el cuerpo, y después de esto no pueden hacer más» (Lc 12,4), que serían los perseguidores de la idea cristiana, que matan a decenas a los fieles en tiempo de “caza al hombre” o de vez en cuando a testigos singulares de Jesucristo.
Miedo absolutamente diverso y motivado es el de poder perder el cuerpo y el alma, y esto está en las manos del Juez divino; no que el alma muera (sería una suerte para el pecador), sino que guste una amargura que se la puede llamar “mortal” en el sentido de absoluta e interminable. «Si eliges vivir bien aquí, no serás enviado a las penas eternas. Dado que aquí no puedes elegir el no morir, mientras vives elige el no morir eternamente» (San Agustín).
REFLEXIÓN LELLA
EliminaORACIÓN
Ven Espíritu Santo, tú que eres la luz y la verdad, venga y iluminas tu palabra, porque incluso yo podría aprender junto con ustedes, y no se deje engañar por la sabiduría de los necios.
Trate de ser maestros, siempre era culpa de los hombres, incluso los que deben enseñar a otros las cosas de Dios, pretende sustituir a Dios mismo.
Es fácil llegar a los altares, hablando con buenas palabras para parecer sabios, pero cuando las buenas palabras no son escuchadas, cuando su sonido resuena en el aire, cuando no son seguidas por las actitudes internas consistentes, no tenía mucho sentido.
“Aún si tiene la fe que mueve montañas y la lengua de los ángeles, si no tengo amor, eres como un címbalo rolling” (Primera Carta a los Corintios).
En este pasaje, Lucas nos dice acerca de la hipocresía de predicar bien y no aplicar lo que predica, como la levadura de los fariseos, y tal vez ya estamos pensando en quién sabe qué tipo de engaño, la hipocresía, a algo sorprendente y claramente visible, pero Jesús nos advierte, desde pequeños engaños, mezquinas traiciones de la palabra, los que se llevan a cabo en los lugares más secretos, que nadie ve, a veces ni siquiera los que realizan ellos conscientes de ello, ¿por qué no ver lo suficiente en sus virtudes y sus defectos .
En la vida de todos los días traicionamos al Señor y su palabra todo el tiempo, pero estamos tan poco acostumbrados a examinar nuestras acciones a la luz de la palabra, que apenas ver los errores más obvios, e incluso los que son mil excusas, a fin de llegar a cambiar la palabra de Dios en nuestra cómoda.
La levadura de los fariseos es la hipocresía … estas palabras traen a la mente todo lo que sucede en torno al Papa en estos tiempos.
De acuerdo con la política de la Iglesia que gasta palabras, entrevistas, crean “partidos”, que siembra división y el juicio. Periodistas, escritores, cardenales y los creyentes ordinarios, todos contra todos y todo.
Los errores de los hombres están acostumbrados a encontrar ideas para tratar de ser mejor, no para crear varias filas de los creyentes a ser divididas en clases y poner detrás de la pizarra, pero mucha gente piensa que el pecado le pertenece sólo a determinadas categorías. Somos redimidos por Cristo, y esto debe ser para nosotros también motivo de esperanza, porque en este viaje que es la vida, las caídas no son infrecuentes y no son para todos, sería bien para recordar para siempre.
VERSIONE IN FRANCESE DI VENERDI 20 OTTOBRE 2017.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 28e Semaine: Vendredi
Texte de l'Évangile (Lc 12,1-7): Comme la foule s'était rassemblée par dizaines de milliers, au point qu'on s'écrasait, Jésus se mit à dire, en s'adressant d'abord à ses disciples: «Méfiez-vous bien à cause du levain des pharisiens, c'est-à-dire de leur hypocrisie. Tout ce qui est voilé sera dévoilé, tout ce qui est caché sera connu. Aussi tout ce que vous aurez dit dans l'ombre sera entendu au grand jour, ce que vous aurez dit à l'oreille dans le fond de la maison sera proclamé sur les toits. Je vous le dis, à vous mes amis: ne craignez pas ceux qui tuent le corps, et après cela ne peuvent rien faire de plus. Je vais vous montrer qui vous devez craindre: craignez celui qui, après avoir tué, a le pouvoir d'envoyer dans la géhenne. Oui, je vous le dis: c'est celui-là que vous devez craindre. Est-ce qu'on ne vend pas cinq moineaux pour deux sous? et pas un seul n'est indifférent aux yeux de Dieu. Quant à vous, même vos cheveux sont tous comptés. Soyez sans crainte: vous valez plus que tous les moineaux du monde».
____________________________________
Commentaire de l'Abbé Salomon BADATANA
Elimina(Wau, Soudan du Sud)
«Soyez sans crainte: vous valez plus que tous les moineaux du monde»
Aujourd'hui, nous contemplons dans l’Evangile notre Seigneur Jésus Christ qui se tourne vers la foule après avoir confronté les autorités religieuses juives que sont les pharisiens et les scribes. L’Evangile nous dit que la foule était si grande qu’on s’écrasait. Il est clair ici qu’ils étaient affamés d’écouter les paroles de Jésus qui a parlé avec une autorité extraordinaire à leurs chefs religieux. Mais avant tout, St. Luc nous informe que Jésus a commencé par parler à ses disciples en leur disant : « Méfiez-vous bien à cause du levain des pharisiens, c’est-à-dire de leur hypocrisie » (Lc 12,1) Ici, notre Seigneur Jésus Christ veut nous amener à pratiquer la sincérité et la transparence au lieu de l’hypocrisie comme le font les pharisiens et les scribes. Car ils montrent une attitude extérieure qui n’est pas conforme à leur vie intérieure : ils prétendent être ce qu’ils ne sont pas intérieurement.
C’est contre ceci que notre Seigneur nous avertit dans l’Evangile de ce jour quand il dit: « Tout ce qui est voilé sera dévoilé, tout ce qui est caché sera connu » (Lc 12,2) Oui tout se dévoilera. C’est pourquoi nous devons essayer d’accorder notre vie à ce que nous professons et proclamons. Ceci n’est évidemment pas facile. Mais nous ne devons pas avoir peur car notre Dieu est au contrôle. Comme le dit St. Jean Paul II, « l’amour de Dieu ne nous impose pas des fardeaux que nous ne pouvons pas porter… Pour tout ce qu’il nous demande, il nous accorde l’aide dont nous avons besoin. » Rien ne passe sans qu’Il ne soit au courant. Même nos cheveux sont tous comptés. Oui nous avons du prix aux yeux de Dieu. Soyons sans crainte car son amour envers nous est infini. Seigneur, accorde nous la sagesse de bien accorder notre vie aux exigences de la foi, même au milieu des vicissitudes de ce monde. Amen.
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Commentaire de l'Abbé Raimondo M. SORGIA Mannai OP
Elimina(San Domenico di Fiesole, Florencia, Italie)
«Méfiez-vous bien à cause du levain des pharisiens, c'est-à-dire de leur hypocrisie»
Aujourd'hui, le Seigneur nous invite à réfléchir sur une sorte de mauvais levain qui ne fait pas lever le pain, mais ne le fait grossir qu'en apparence, le laissant cru et incapable de nourrir: «Méfiez-vous bien à cause du levain des pharisiens» (Lc 12,1). Cela s'appelle l'hypocrisie et ce n'est qu'une apparence de bien, un masque fait avec des chiffons multicolores et voyants, mais qui cachent les vices et les difformités morales, les infections de l’esprit et les microbes qui salissent la pensée et, par suite, notre existence. Aussi Jésus met-il en garde contre ces usurpateurs qui, prêchant par de mauvais exemples et avec le clinquant de paroles trompeuses, essaient de semer autour d'eux l'infection. Je me souviens d'un journaliste au style brillant, professeur de philosophie, qui voulut s'attaquer à la position de l'Église catholique sur la question du prétendu “mariage” des homosexuels. D'un pas joyeux, avec une kyrielle de sophismes gros comme des éléphants, il s'efforça de contredire les saines raisons exposées par le Magistère dans un de ses récents documents. Voilà un pharisien contemporain qui, après s'être dit baptisé et croyant, s'écarte avec désinvolture de la pensée de l'Église et de l'esprit du Christ, prétendant passer pour le maître, l'accompagnateur et le guide des fidèles. Passant à un autre sujet, le Maître nous recommande de distinguer entre crainte et crainte: «Ne craignez pas ceux qui tuent le corps, et après cela ne peuvent rien faire de plus» (Lc 12,4), qui sont les persécuteurs de l'idée chrétienne, qui tuent les fidèles par dizaines aux époques de “chasse à l'homme” ou de temps en temps des témoins singuliers de Jésus-Christ. Une crainte bien différente, et justifiée, est celle de pouvoir perdre le corps et l'âme, des mains du Juge divin; non que l'âme meure (ce serait une chance pour le pécheur), mais elle goûte une amertume que l'on peut appeler “mortelle” au sens d'absolue et d'interminable. «Si tu choisis bien ici-bas, tu ne seras pas envoyé aux peines éternelles. Étant donné qu'ici-bas tu ne peux pas choisir de ne pas mourir, choisis tant que tu vis de ne pas mourir éternellement» (Saint Augustin).
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REFLEXION DE LELLA.
EliminaPRIERE : Viens O Saint Esprit, Toi qui es lumière et vérité, viens éclairer ta Parole pour que moi aussi je puisse la découvrir à côté de toi, et ne pas être trompée par le savoir des sots.
- Chercher à être Maitres, a toujours été le défaut des hommes, ceux qui devraient vraiment enseigner aux autres les choses de Dieu cherchent à remplacer Dieu lui même. Il est facile de monter sur les autels, parler avec de belles paroles pour paraitre savants, mais quand les belles paroles ne sont pas entendus, quand leur son gronde dans le vide, quand elles ne sont pas suivies d'attitudes intérieures cohérentes, elles n'ont pas beaucoup de sens. "Même si tu avais la foi qui déplace des montagnes et le langage des anges, si tu n'as pas la Charité, tu es comme une cymbale retentissante",( Premier Lettre aux Corinti.) Dans ce passage Luc nous parle de l'hypocrisie de ceux qui font de bonne prédication et ne met pas en œuvre ce qu'il prêche, comme le levain des pharisiens, et peut-être que nous sommes déjà en train de penser à qui sait quel genre de tromperie, d'hypocrisie, à quelque chose de frappant et clairement visible, mais Jésus nous met en garde, des petites déceptions, des petites trahisons de la parole, ceux qui se déroulent dans les endroits les plus secrets, là ou personne ne voit, même si parfois il y en a qui les effectue, parce qu'il ne regarde pas assez ses vertus et ses défauts. Dans la vie de tous les jours nous trahissons continuellement le Seigneur et sa Parole, mais nous sommes tellement peu accoutumés à scruter nos actes à la lumière de la Parole que nous voyons seulement à peine les fautes les plus évidentes, et aussi pour ceux-là nous trouvons mille justifications, tellement à arriver à modifier la Parole de Dieu pour notre confort. Le levain des pharisiens est l'hypocrisie...... ces mots qui font penser à tout ce qui arrive autour du Pape ces temps ci. Comme pour la politique; pour l'Église aussi ils dépensent des mots, interviews, ils créent des "partis", sèment division et jugement. Journalistes, écrivains, cardinaux et simple fidèles, contres tout et tous. Les fautes de l'homme servent pour trouver des pointes pour chercher à être meilleurs, pas pour créer plusieurs fichiers de croyants dans les classes et les mettre derrière le tableau noir, mais beaucoup de gens pensent que le péché appartient seulement à certaines catégories. Nous sommes rachetés à cause du Christ, et cela doit être pour nous aussi un motif d'espoir, parce que dans ce voyage qui est la vie, les chutes ne sont pas rares et ne sont pas pour tout le monde, il serait bon de s'en souvenir pour toujours.