VANGELO
(Gv 16,20-23) Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo, e aiutaci a comprendere e a vivere la Parola di Verità e Vita di Nostro Signore.
Gesù sta, con questi brani consequenziali, informando i discepoli e noi con loro, che nelle persecuzioni non saremo soli. Il Difensore sarà accanto a noi, lo Spirito di verità che ha dato testimonianza a Gesù la darà anche a noi se vivendo la vita stessa di Cristo saremo un’interrotta testimonianza delle sua opera. Lo Spirito, infatti, inviato dal Padre per mezzo del Figlio sarà “ l’anima ” della Chiesa. L’ evangelista vive in un’epoca in cui i cristiani sono esposti a difficoltà estreme. Sono cacciati fuori dalle sinagoghe, messi a morte, e queste condanne contro di loro sono pronunciate da gente convinta di rendere culto a Dio, ma oggi dopo 2000 anni, possiamo vedere che la Chiesa è ancora e sempre perseguitata. Appare ormai chiaro anche agli increduli che sulla terra c’è una lotta tra il bene ed il male, ognuno potrà chiamarla come vuole, ma nessuno potrà negarne l’ evidenza. Gesù ha espresso l’ essenziale della sua rivelazione, lo Spirito farà capire ciò che è avvenuto. L’ esperienza che vivono i discepoli, nel momento del distacco, è di sofferenza, ma non è uno stato definitivo, perché Gesù tornerà e allora tornerà la gioia. Come accennavamo ieri, per descrivere questo ribaltamento del dolore in felicità, Gesù ricorre all’ esempio della madre che partorisce, alle doglie violente subentra la gioia per la nuova nascita. Alla prova che ora attanaglia il cuore dei discepoli succederà una gioia indistruttibile, legata alla nuova presenza di Gesù dopo la sua glorificazione. Così per far nascere in noi l' uomo nuovo, dovremo vivere veramente come un parto, con un periodo di gestazione per maturare in noi una fede cosciente che sappia imparare a muoversi e a camminare tra le difficoltà che ci si presentano per testimoniarla. Facciamo nostra questa esperienza per la vita, che non si fermerà al nostro cammino sulla terra, sia per i nostri cari che ci hanno preceduto nel passaggio dalla vita alla morte del corpo… ancora un poco dice Gesù, e ci ritroveremo.
(Gv 16,20-23) Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo, e aiutaci a comprendere e a vivere la Parola di Verità e Vita di Nostro Signore.
Gesù sta, con questi brani consequenziali, informando i discepoli e noi con loro, che nelle persecuzioni non saremo soli. Il Difensore sarà accanto a noi, lo Spirito di verità che ha dato testimonianza a Gesù la darà anche a noi se vivendo la vita stessa di Cristo saremo un’interrotta testimonianza delle sua opera. Lo Spirito, infatti, inviato dal Padre per mezzo del Figlio sarà “ l’anima ” della Chiesa. L’ evangelista vive in un’epoca in cui i cristiani sono esposti a difficoltà estreme. Sono cacciati fuori dalle sinagoghe, messi a morte, e queste condanne contro di loro sono pronunciate da gente convinta di rendere culto a Dio, ma oggi dopo 2000 anni, possiamo vedere che la Chiesa è ancora e sempre perseguitata. Appare ormai chiaro anche agli increduli che sulla terra c’è una lotta tra il bene ed il male, ognuno potrà chiamarla come vuole, ma nessuno potrà negarne l’ evidenza. Gesù ha espresso l’ essenziale della sua rivelazione, lo Spirito farà capire ciò che è avvenuto. L’ esperienza che vivono i discepoli, nel momento del distacco, è di sofferenza, ma non è uno stato definitivo, perché Gesù tornerà e allora tornerà la gioia. Come accennavamo ieri, per descrivere questo ribaltamento del dolore in felicità, Gesù ricorre all’ esempio della madre che partorisce, alle doglie violente subentra la gioia per la nuova nascita. Alla prova che ora attanaglia il cuore dei discepoli succederà una gioia indistruttibile, legata alla nuova presenza di Gesù dopo la sua glorificazione. Così per far nascere in noi l' uomo nuovo, dovremo vivere veramente come un parto, con un periodo di gestazione per maturare in noi una fede cosciente che sappia imparare a muoversi e a camminare tra le difficoltà che ci si presentano per testimoniarla. Facciamo nostra questa esperienza per la vita, che non si fermerà al nostro cammino sulla terra, sia per i nostri cari che ci hanno preceduto nel passaggio dalla vita alla morte del corpo… ancora un poco dice Gesù, e ci ritroveremo.
VERSIONE IN SPAGNOLO DI VENERDì 26 MAGGIO 2017
RispondiEliminaDía litúrgico: Viernes VI de Pascua
Texto del Evangelio (Jn 16,20-23a): En aquel tiempo, Jesús habló así a sus discípulos: «En verdad, en verdad os digo que lloraréis y os lamentaréis, y el mundo se alegrará. Estaréis tristes, pero vuestra tristeza se convertirá en gozo. La mujer, cuando va a dar a luz, está triste, porque le ha llegado su hora; pero cuando ha dado a luz al niño, ya no se acuerda del aprieto por el gozo de que ha nacido un hombre en el mundo. También vosotros estáis tristes ahora, pero volveré a veros y se alegrará vuestro corazón y vuestra alegría nadie os la podrá quitar. Aquel día no me preguntaréis nada».
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MI REFLEXIÓN
ORACIÓN
Ven Oh Espíritu Santo, y nos ayudan a comprender y vivir la Palabra de la Verdad, y la Vida de Nuestro Señor.
Jesús está con estas canciones consecuentes, informando a los discípulos y nosotros con ellos, persecuciones que no estamos solos: el defensor estará junto a nosotros, el Espíritu de verdad, el cual dio testimonio de Jesús también dará a nosotros si estamos viviendo la misma vida de Cristo será un testimonio ininterrumpido de su trabajo. El Espíritu, de hecho, enviado por el Padre a través del Hijo es el "alma" de la Iglesia.
El evangelista viviendo en una época en que los cristianos están expuestos a las dificultades extremas. Ellos son expulsados de las sinagogas, los mataron, y estas sentencias se pronuncian en contra de ellos por gente convencida de adorar a Dios, pero hoy, después de 2000 años, podemos ver que la Iglesia sigue siendo y siempre perseguida.
Ha quedado claro, incluso para los no creyentes en la tierra hay una lucha entre el bien y el mal, todo el mundo puede llamarlo como quiera, pero nadie puede negar la evidencia. Jesús expresó la esencia de su revelación, el Espíritu va a entender lo que pasó.
La experiencia de los discípulos que vivían en el momento de su publicación, está sufriendo, pero no es un estado definitivo, ya que Jesús volverá y luego devolver el gioia.Come mencionamos ayer, para describir esta inversión de dolor en alegría, Jesús utiliza el ejemplo de la madre que da a luz, los dolores violentos reemplaza la alegría del nuevo nacimiento. Para la prueba de que ahora agarra el corazón de los discípulos a pasar la alegría indestructible, vinculado a la nueva presencia de Jesús después de Su glorificación. Así que para dar a luz al hombre nuevo, que realmente vivimos como un parto, con un período de gestación de madurar en nosotros una fe consciente de que sabe cómo moverse y caminar a través de las dificultades que tenemos para presenciarlo.
Deje que nuestra experiencia esto es para nuestra vida, que no se detiene en nuestro camino en la tierra, tanto para nuestros seres queridos que nos han precedido en el paso de la vida a la muerte del cuerpo ... todavía un poco Jesús dice, y vamos a cumplir.
VERSIONE IN INGLESE DI VENERDì 26 MAGGIO 2017
RispondiEliminaLiturgical day: Friday 6th of Easter
Gospel text (Jn 16,20-23a): Jesus said to his disciples, «Truly, I say to you, you will weep and mourn while the world rejoices. You will be sorrowful, but your sorrow will turn to joy. A woman in childbirth is in distress because her time is at hand. But after the child is born, she no longer remembers her suffering because of such great joy: a human being is born into the world. You feel sorrowful now, but I will see you again, and your hearts will rejoice. And no one will take your joy from you. When that day comes you will not ask me anything. Truly, I say to you, whatever you ask the Father in my Name, He will give you».
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Come O Holy Spirit, and help us to understand and live the Word of Truth, and the Life of Our Lord.
Jesus is with these songs consequential, informing the disciples and us with them, persecutions that we are not alone: the Defender will be next to us, the Spirit of truth who gave testimony to Jesus will also give to us if we are living the same life of Christ will be an uninterrupted witness of his work. The Spirit, in fact, sent by the Father through the Son is the "soul" of the Church.
The evangelist living in an era in which Christians are exposed to extreme difficulties. They are thrown out of the synagogues, put to death, and these sentences are pronounced against them by people convinced to worship God, but today after 2000 years, we can see that the Church is still and always persecuted.
It has become clear even to the unbelievers on earth there is a struggle between good and evil, everyone can call it as he wants, but no one can deny the evidence. Jesus expressed the essence of his revelation, the Spirit will understand what happened.
The experience of the disciples living in the time of posting, is suffering, but it is not a definitive state, because Jesus will return and then return the gioia.Come we mentioned yesterday, to describe this reversal of pain into happiness, Jesus uses the example of the mother who gives birth, the pains violent replaces the joy of the new birth. To the evidence that now grips the hearts of the disciples will happen indestructible joy, linked to the new presence of Jesus after His glorification. So to give birth to the new man, we really live like a delivery, with a gestation period to mature in us a conscious faith that knows how to move and walk through the difficulties that we have to witness it.
Let our experience this is for our lives, that will not stop on our journey on earth, both for our loved ones who have preceded us in the passage from life to death of the body ... still a little Jesus says, and we will meet.
VERSIONE IN FRANCESE DI VENERDì 26 MAGGIO 2017
RispondiEliminaJour liturgique : Temps de Pâques - 6e Semaine: Vendredi Texte de l'Évangile (Jn 16,20-23a):
«Amen, amen, je vous le dis: vous allez pleurer et vous lamenter, tandis que le monde se réjouira. Vous serez dans la peine, mais votre peine se changera en joie. La femme qui enfante est dans la peine parce que son heure est arrivée. Mais, quand l'enfant est né, elle ne se souvient plus de son angoisse, dans la joie qu'elle éprouve du fait qu'un être humain est né dans le monde. Vous aussi, maintenant, vous êtes dans la peine, mais je vous reverrai, et votre coeur se réjouira; et votre joie, personne ne vous l'enlèvera. En ce jour-là, vous n'aurez plus à m'interroger. Amen, amen, je vous le dis: si vous demandez quelque chose à mon Père en invoquant mon nom, il vous le donnera».
REFLEXION DE LELLA
PRIERE : Viens O Saint Esprit, et aide-nous à comprendre et à vivre la Parole de Vérité et de Vie de Notre Seigneur.
- Jésus reste avec ces passages de conséquences, en informant les disciples et nous avec eux, que dans les persécutions nous ne serons pas seuls: le Défenseur sera à nos côté, l'Esprit de vérité qui a donné témoignage à Jésus nous le donnera aussi si en vivant la même vie que le Christ ce sera un témoignage interrompu de son oeuvre. En effet l'Esprit, envoyé du Père par le moyen du Fils ce sera "l'âme" de l'Église. L'évangéliste vit dans une époque dans laquelle les chrétiens sont exposés à des difficultés extrêmes. Ils sont chassés hors des synagogues, mis à mort et ces condamnations contre eux sont prononcés par des gens convaincus de rendre culte à Dieu, mais aujourd'hui après 2000 ans, nous pouvons voir que l'Église est encore et toujours persécutée.
Cela paraît clair maintenant aux incrédules aussi que c'est une lutte entre le bien et le mal sur la terre, chacun pourra l'appeler comme il veut, mais personne ne pourra en nier l'évidence. Jésus a exprimé l'essentiel de sa révélation, l'Esprit fera comprendre ce qui est arrivé. L'expérience que vivent les disciples, dans ce moment du détachement, c'est de la souffrance, mais ce n'est pas un état définitif, parce que Jésus reviendra et alors la joie reviendra. Comme nous le mentionnons hier, pour décrire ce renversement de la douleur en bonheur, Jésus à recourt à l'exemple de la mère qui accouche, aux douleurs violentes la joie succède pour la nouvelle naissance. À cette épreuve qui maintenant serre le coeur des disciples succédera une joie indestructible, lié à la nouvelle présence de Jésus après sa glorification. Ainsi pour faire naître en nous le nouvel homme, nous devrons le vivre vraiment comme un accouchement, avec une période de gestation pour faire mûrir en nous une foi consciente qui sache apprendre à se mouvoir et à marcher entre les difficultés qu'ils présentent pour la témoigner. Faisons la nôtre cette expérience soit pour notre vie, qui ne s'arrêtera pas en notre chemin sur la terre, soit pour nos chers aimé qui nous ont précédés dans le passage de la vie à la mort du corps. D'ici peu, dit Jésus " nous nous retrouverons.."