lunedì 12 agosto 2013

(Mt 18,1-5.10.12-14) Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli.

VANGELO
 (Mt 18,1-5.10.12-14) Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli.
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Parola del Signore

(Mt 18,1-5.10.12-14) Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli.


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Spirito di Dio ed aiutami ad essere come un bambino e affidarmi a te.

Questa volta è  Matteo e non Luca e ci descrive la scena, mettendo in risalto le parole di Gesù. Vorrei notare con voi una frase che dice il Signore: ”accoglie me”. Gesù si immedesima in un bambino, si fa piccolo e ci chiede di fare come lui; di non cercare la grandezza, ma proprio come un fanciullo lasciarsi educare e plasmare dall’ amore del Padre.
I bambini hanno degli angeli che li custodiscono, e l' intervento immediato del Padre in loro difesa: egli ha disposto uno schieramento di angeli a servizio e a difesa dei suoi bambini, dei suoi "piccoli". Tramite i propri angeli che vedono la faccia di Dio, essi possono far giungere fino a lui i torti e le ingiustizie che ricevono. Chi tocca i suoi "piccoli", tocca Dio.
Essere come bambini, vuol dire essere semplici ed umili e non significa essere incapaci di ragionare, ma capaci di affidarsi a Dio.
 Poi passiamo ad un altro passo, quello del pastore . 
Queste poche righe sembrano povere a prima vista, semplici, perché in fondo è normale che il pastore ci tenga alle sue pecore, fin qui non ci piove;  ma se guardiamo più attentamente, scopriremo che il discorso è rivolto anche a noi. Che ve ne pare di questo pastore che corre dietro alla pecora smarrita fino a che non l’ ha trovata? Sembra chiederci Gesù!
Che amore pensate che sia quello che lo spinge a sacrificare anche se stesso per darci la possibilità di entrare a far parte del suo regno?
Scoprire quanto e come Dio ci ama, ci fa notare che non è proporzionabile al nostro modo d’amare, né a come noi concepiamo l’amore.  Nella lettura del Vangelo, si parla di Gesù come dell’ agnello che è messo sul trono da Dio e che sarà il pastore per tutti noi, ma anche dell’ agnello che per primo ha accettato di essere sacrificato, di donare la sua vita, con una rassegnazione che è tipica di quest’animale, che va incontro alla morte senza neanche un lamento, con docile accettazione. Gesù ha accettato di servire fino alla fine il progetto di Dio e per questo sarà ritenuto degno di diventare il pastore di tutti, quello che c’ indicherà la via da seguire.
Una sola pecora in cambio di 99… sicuramente tornerà pensiamo, speriamo, ma sarà difficile che qualcuno di noi sarebbe disposto ad abbandonare le altre per correre mille pericoli ed andare a cercarla.
Eppure questo è quello che fanno centinaia di missionari che corrono mille pericoli in terra straniera per far conoscere Gesù, perché questo sentimento di condivisione della salvezza, dono per tutti, deve essere quello che anima i nostri cuori di Cristiani per essere conformi a Cristo e non un rapporto egoistico. Sempre più spesso si parla di una chiesa troppo ricca, ma poi, quando sentiamo di quanti perdono la vita solo perché cristiani che cercano di far conoscere il Signore in ogni parte del mondo, capiamo che la chiesa con è soltanto una banca che prende per arricchirsi, ma un’opera di grande umanità che porta nei posti più sconsolati del mondo tanto amore, istruzione e cibo per il corpo e per l’ anima. Quanti di noi che stiamo caldi e comodi nelle nostre case, sono disponibili a camminare diverse miglia nella foresta o nel deserto per poche anime, quanti come Gesù sanno essere buoni pastori? Dacci o Signore la forza di non perderci mai e di poter aiutare chi non conosce le tue vie.

3 commenti:

  1. MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Ven, Espíritu de Dios, y ayúdame a ser como un niño y confío.

    Esta vez no se trata de Mateo y Lucas, y describe la escena, destacando las palabras de Jesús, en ti me gustaría destacar una frase que dice el Señor: "a mí me recibe." Jesús se identifica a sí mismo en un niño, se hace más pequeño y nos pide que hagamos como él, no buscar la grandeza, pero tal como un niño se eduque y moldeado por el amor del Padre.
    Los hijos de los ángeles que los protegen, y la intervención inmediata del Padre en su defensa: que él ha tenido una serie de ángeles en el servicio y la defensa de sus hijos, sus "pequeños". A través de nuestros ángeles que ven el rostro de Dios, que son capaces de llegar a los males e injusticias que reciben. Cualquiera que toque su "pequeño" toque Dios
    Sé como los niños, que es ser sencillo y humilde, y no significa que son incapaces de razonar, pero capaz de confiar en Dios
    A continuación, pasamos a otra etapa, el pastor.Estas pocas líneas parecen mal a primera vista, simple, porque en el fondo es normal que el pastor nos lleva a sus ovejas, hasta el momento no llueve, pero si miramos más de cerca, nos encontramos con que las palabras se dirigen a nosotros. ¿Qué piensas de este pastor que corre tras la oveja perdida, hasta que 's la encontró? Se parece a Jesús!
    ¿Qué crees que el amor es lo que le impulsa a sacrificarse por darnos la oportunidad de ser parte de su reino?Averigüe cuánto y cómo Dios nos ama, señala que no es proporcionable a nuestra forma de amar o de la forma en que concebimos el amor. En la lectura del Evangelio, se habla de Jesús como "el cordero que se pone en el trono de Dios, y quién será el pastor de todos nosotros, sino también de" cordero que primero aceptó ser sacrificado, para dar su vida, con una resignación que es típico de este animal, que fue a su muerte sin siquiera un gemido, con la aceptación suave. Jesús ha aceptado servir hasta el final del plan de Dios, y esto será considerado digno de convertirse en el pastor de todo, lo que mostrará el camino a seguir.
    Una sola oveja, a cambio de 99 ... sin duda volveremos, con suerte, pero es poco probable que cualquiera de nosotros estaría dispuesto a dar al otro para ejecutar mil peligros e ir en busca de ella.Sin embargo, esto es lo que hacen cientos de misioneros que van a mil peligros en un país extranjero a conocer a Jesús, porque este sentimiento de participación de la salvación, un regalo para todos, debe ser la que anima el corazón de los cristianos a ser conformados a Cristo y no un informe egoísta. Cada vez más se habla de una iglesia muy rica, pero luego, cuando nos enteramos de los que pierden la vida sólo porque son cristianos que buscan conocer al Señor en todas las partes del mundo, entendemos que la iglesia es sólo un banco que se necesita para hacerse rico sino una obra de gran humanidad que trae en la más desolada del mundo tanto amor, la educación y el alimento para el cuerpo y para el 'alma. ¿Cuántos de nosotros que son cálidos y cómodos en nuestras casas, hay que caminar varios kilómetros en el bosque o en el desierto por un par de almas, como aquellos que conocen a Jesús como buenos pastores? Danos, Señor, para no perder fuerza y poder ayudar a aquellos que no conocen a sus formas.

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  2. MY REFLECTION
    PRAYER
    Come, Spirit of God, and help me to be like a child and entrust to you.

    This time it's not Matthew and Luke, and he describes the scene, highlighting the words of Jesus with you I would like to note a phrase that says the LORD: "welcomes me." Jesus identifies himself in a child, becomes smaller and asks us to do like him, do not seek greatness, but even as a child be educated and molded by the love of the Father.
    The children of the angels who guard them, and the immediate intervention of the Father in their defense: he has had an array of angels in the service and defense of his children, his "little ones." Through our angels who see the face of God, they are able to reach him the wrongs and injustices they receive. Whoever touches her "little" touches God
    Be like children, it is to be simple and humble and does not mean they are incapable of reasoning, but able to rely on God
    Then we move on to another step, the pastor.These few lines seem poor at first glance, simple, because basically it is normal that the pastor takes us to his sheep, so far no rain, but if we look more closely, we find that the words are addressed to us. What do you think of this pastor who runs after the lost sheep until he 's found her? It seems to ask Jesus!
    What do you think love is what drives him to sacrifice himself for giving us the opportunity to become a part of his kingdom?Find out how much and how God loves us, he points out that it is not proportionable to our way of loving or to how we conceive of love. In the Gospel reading, we speak of Jesus as 'lamb that is put on the throne of God, and who will be the shepherd for all of us, but also of' lamb who first agreed to be sacrificed, to give his life, with a resignation which is typical of this animal, who went to his death without even a whimper, with gentle acceptance. Jesus has agreed to serve until the end of God's plan and this will be deemed worthy to become the pastor of all, what 'will show the way forward.
    A single sheep in exchange for 99 ... we definitely will be back, hopefully, but it's unlikely that any of us would be willing to give the other to run a thousand dangers and go looking for her.Yet this is what they do hundreds of missionaries who run a thousand dangers in a foreign land to know Jesus, because this feeling of sharing of salvation, a gift for all, must be that which animates our hearts of Christians to be conformed to Christ and not a report selfish. More and more often we speak of a church too rich, but then, when we hear of those who lose their lives just because they are Christians who seek to know the Lord in every part of the world, we understand that the church is only a bank that takes to get rich but a work of great humanity that brings in the most disconsolate of the world so much love, education and food for the body and for the 'soul. How many of us who are warm and comfortable in our homes, you have to walk several miles in the forest or in the desert for a few souls, as those who know Jesus to be good shepherds? Give us, O Lord, never to lose strength and be able to help those who do not know your ways.

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  3. REFLEXION de Lella:

    PRIERE : "Viens, Esprit de Dieu, et aide-moi à être comme un enfant en me confiant à TOI."

    - Cette fois c'est Mathieu et pas Luc qui nous décrit la scène, en mettant en contraste les Paroles de Jésus. Je voudrais remarquer avec vous une phrase que dit le Seigneur: "accueillé moi". Jésus s'identifie à un enfant, il se fait petit et il nous demande de faire comme lui; de ne pas chercher la grandeur, mais juste comme un enfant se laisser éduquer et modeler par l'amour du Père.
    Les enfants ont des anges qui les gardent, et l'intervention immédiate du Père pour leur défense: il a mit une disposition d'anges au service et à la défense de ses enfants, de ses "petits". Par les propres anges qui voient la figure de Dieu, ils peuvent faire parvenir jusqu'à lui les torts et les injustices qu'ils reçoivent. Qui touche ses "petits", touche à DIEU.
    Soyez comme des enfants, c'est d'être humble et simple cela ne signifie pas qu'ils sont incapables de raisonner, mais en mesure de compter sur Dieu puis nous passons à une autre étape, celle du pasteur.
    Ce peu de lignes semblent pauvres première vue, simples, parce que c'est normal au fond que le berger tienne à ses moutons, mais si nous regardons plus attentivement, nous découvrirons que le discours est tourné vers nous aussi. Qu'il vous en semble que ce berger qui court derrière un mouton égaré temps qu'il ne l'a pas trouvée? Jésus Semble nous le demander! Que pensez-vous est ce l'amour qui le pousse à se sacrifier pour nous donner l'occasion de rentré faire partie de son royaume?
    Découvrir combien et comment Dieu nous aime, il nous fait remarquer que ce n'est pas proportionnel à notre manière d'aimer, ni à comment nous concevons l'amour. Dans la lecture de l'Évangile, il se dit de Jésus comme de l'agneau qu'il est mis sur le trône de Dieu et que ce sera le berger pour nous tous, mais aussi de l'agneau qui a accepté d'être sacrifié en premier, de donner sa vie, avec une résignation qui est typique de cet animal, qui va au-devant de la mort sans une plainte, avec une acceptation docile. Jésus a accepté de servir jusqu'à la fin le projet de Dieu et pour ceci il sera cru digne de devenir le berger de tous ce qui nous indiquera la voie à suivre.
    Un seul mouton pour 99......nous pensons qu'elle reviendra sûrement, nous espérons, mais il sera difficile que quelqu'un de nous serait disposé à abandonner les autres pour courir mille dangers et aller la chercher.
    Pourtant ceci est ce que font des centaines de missionnaires qui courent mille dangers en terre étrangère pour faire connaître Jésus, parce que ce sentiment de copartage du salut, u Don pour tous, doit être celui qui aime nos coeurs de Chrétiens pour être conformes à Christ et pas un rapport égoïste. Les gens parlent de plus en plus souvent d'une église trop riche, et puis, quand nous entendons combien de gens perdent la vie seulement parce qu'en chrétiens ils tâchent de faire connaître le Seigneur dans chaque partie du monde, nous comprenons que l'église n'est pas une banque seulement qui prend pour s'enrichir, mais une oeuvre de grande humanité que porte dans les places les plus désolées du monde beaucoup d'amour, d'instruction et de nourriture pour le corps et pour les âmes. Combien de nous qui restons à la chaleurs et au confort dans nos maisons, somment disponibles à marcher plusieus milles dans la forêt ou dans le désert pour peu d'âmes, combien comme Jésus savent être bons bergers? Donne-nous O Seigneur la force de ne pas nous perdre et de pouvoir aider ceux qui ne connaissent pas tes voies.

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