venerdì 23 agosto 2013

Gv 1,45-51 Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità.

Vangelo
Gv 1,45-51 Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità.
 Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».

Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

(Gv 1,45-51) Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità
(Gv 1,45-51) Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità

LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA 
Vieni o Santo Spirito promesso da Gesù per chi t ' invoca, vieni ed accendi nel mio cuore la luce della tua parola; insegnami a capire la parola del Signore, insegnami a togliere da me il mio pensiero terreno perché non  mi confonda e mi perda, ma possa sempre seguire fedelmente i suoi insegnamenti.

In questo brano vediamo che Gesù sceglie chi chiamare, si capisce da quel " prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi! "  Se leggiamo con attenzione  tra le righe, capiamo che anche nella nostra incredulità, con tutti i nostri dubbi e paure, quello che conta è la disposizione del nostro cuore; e solo aprendoci a Dio conosceremo la verità.
Per chi non conosce Gesù non è facile capire, comprendere quello che chi crede annuncia, e quindi con molta serenità dobbiamo accettare che espongano i loro dubbi, e non sentirci migliori di loro anche perché spesso gli allievi superano i maestri, (maestri per modo di dire, non dimentichiamo mai che uno solo è il MAESTRO) Nonostante in duemila anni Gesù abbia fornito prove su prove della sua esistenza e della sua veridicità, ancora oggi, anche di fronte ai miracoli che avvengono ogni giorno, c ' è chi resta scettico e chi rifiuta di credere, ma non certo perché può negare l' esistenza di Dio con prove concrete, ma solo perché in cuor suo rifiuta di assoggettarsi ad un Dio che non gli interessa conoscere di cui non sente alcun desiderio.
C '  è anche chi vorrebbe invece credere in qualcosa di soprannaturale, ma è così lontano dalla verità, da non riuscire ad afferrarne neanche il minimo concetto, e parlare a queste persone, non è facile, spesso, infatti, riusciamo più ad allontanarli dalla luce che ad illuminarli, confinandoli nel buio di chi avrebbe voluto far domande anche assurde magari, ma ricevere risposte concrete.
La cosa che non ci aiuta, è che dobbiamo essere per primi noi ad essere illuminati da quella luce, tutta la nostra vita deve, anche se non nella perfezione, essere improntata sulla scia di quella di Gesù, perché è Lui che dobbiamo seguire ed indicare, non la nostra persona e tantomeno le nostre idee.
Neanche Maria, pur molto più perfetta di noi, diceva ai discepoli di seguire lei, ma fate quello che Lui vi dirà... e se non si imponeva lei come maestra, come possiamo noi pensare di poterlo fare. Gesù ci ha spesso esortato a chiedere a confidare in Lui e ci ha anche insegnato che è sempre Lui con il suo Spirito che opera, quindi questa è la cosa che più di ogni altra dobbiamo tenere presente, SEMPRE. Dobbiamo avere il coraggio di testimoniare, ma la sapienza di non poter imporre le nostre idee, e quando ci accingiamo a parlare con qualcuno del Signore, chiediamo a Lui di usarci, e di servirsi di noi, non pensiamo mai di saper fare da soli, perché senza lo Spirito Santo su di noi, siamo solo cembali stonati e vuoti. Possiamo in vero, difendere la Chiesa, sostenere la nostra dottrina dalle eresie, ma a che serve discutere, aggredire, contestare, se non a rimanere nelle proprie posizioni? Quando l'uomo deve imparare a tacere e far parlare lo Spirito Santo? Quando deve imparare ad ascoltare? Ma sopratutto, deve imparare a lasciar fare a Dio e pregare per chi è secondo noi contro di noi.
Spesso mi viene in mente una risposta che Gesù diede a Giovanni,che ci viene raccontata da Marco  ( 9,38-40 ) 38 Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva". 39 Ma Gesù disse: "Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40 chi non è contro di noi è per noi.

3 commenti:

  1. MY REFLECTION
      PRAYER
    Come Holy Spirit promised by Jesus to those who invoke you, come into my heart and turn on the light of your word; teach me to understand the word of the Lord, teach me to take away from me my earthly thought why not confuse me and I lost, but can always faithfully follow his teachings.
    In this passage we see that Jesus chooses who to call, we understand from that "Before Philip called you, I saw you when you were under the fig tree!" If we carefully read between the lines, we understand that even in our unbelief, with all our doubts and fears, what matters is the disposition of our hearts, and only by opening ourselves to God's will know the truth.
    For those who do not know Jesus is not easy to understand, comprehend what he who believes announces, with great serenity and then we have to accept that expose their doubts, and feel better than they are because students often outweigh the masters (teachers by way of say, never forget that there is only one MASTER) Although in two thousand years Jesus has provided evidence of evidence of its existence and of its truth, even today, even in the face of the miracles that occur every day, there are those who remain skeptical and who refuses to believe, but certainly not because one can deny the existence of God with concrete evidence, but only because in his heart he refuses to submit to a God who does not care to know which feels no desire.
    There are also those who would rather believe in something supernatural, but it is so far from the truth, that I could not grasp even the slightest concept, and talk to these people, is not easy, often, longer able to move them away from the light to enlighten them, confining them in the darkness of those who would have liked to ask questions perhaps even absurd, but get real answers.
    The thing that does not help us, is that we must first of us to be enlightened by that light, our whole life must, even if not in perfection, be based on the heels of that of Jesus, because He is that we must follow and indicate , not the least of our person and our ideas.Even Mary, although much more perfect than us, he said to his disciples to follow her, but you do what he tells you ... and if she was not necessary as a teacher, how can we think we can do it. Jesus has often urged to ask you to trust in Him, and he also taught us that He is always with His Spirit that works, then this is the thing that more than any other we have to keep in mind, ALWAYS. We must have the courage to testify, but wisdom can not impose our ideas, and when we are going to talk to someone of the Lord, ask Him to use us, and use us, we never think of being able to do yourself, because without the Holy Spirit upon us, we're just out of tune cymbals and empty.We can in truth, defend the Church, support our doctrine from heresy, but what's the debate, attack, challenge, if not to stay in their positions? When the man must learn to be silent and to talk about the Holy Spirit? When must learn to listen? But above all, you must learn to let God and pray for those who are according to us against us.
    I am often reminded of a response that Jesus gave to John, we are told by Mark (9:38-40) 38 John said to him, "Teacher, we saw someone casting out demons in your name, and we tried to prevent because there followed. "39 But Jesus said, "Do not hinder him, for there is no one who does a miracle in my name will be able soon afterward to speak evil of me: 40 who is not against us is for us.

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  2. MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Ven Espíritu Santo prometido por Jesús a los que te invocan, entra en mi corazón y enciende la luz de tu palabra, enséñame a entender la palabra del Señor, enséñame a quitarme mi pensamiento terrenal por qué no me confunda y perdí, pero siempre se puede seguir fielmente sus enseñanzas.
    En este pasaje vemos que Jesús escoge a quién llamar, entendemos de que "Antes de que Felipe te llamara, te vi cuando estabas debajo de la higuera" Si leemos cuidadosamente entre las líneas, entendemos que incluso en nuestra incredulidad, con todas nuestras dudas y miedos, lo que importa es la disposición de nuestro corazón, y sólo abriéndonos a la voluntad de Dios saber la verdad.
    Para aquellos que no conocen a Jesús no es fácil de entender, comprender lo que cree anuncia, con gran serenidad y entonces tenemos que aceptar que exponga sus dudas y sentirse mejor de lo que son porque los estudiantes son mayores que los maestros (docentes por medio de decir, no hay que olvidar que hay un solo MASTER) Aunque en dos mil años Jesús ha proporcionado pruebas de la evidencia de su existencia y de su verdad, incluso hoy en día, incluso en la cara de los milagros que ocurren todos los días, hay quienes se muestran escépticos, y que se niega a creer, pero ciertamente no es porque se puede negar la existencia de Dios con pruebas concretas, pero sólo porque en su corazón se niega a someterse a un Dios que no se preocupa de saber que se siente ningún deseo.
    También están aquellos que prefieren creer en algo sobrenatural, pero es tan lejos de la verdad, que yo no podía captar el más mínimo concepto, y hablar con esta gente, no es fácil, a menudo, más capaz de moverse lejos de la luz para iluminarlos, confinarlos en la oscuridad de los que me hubiera gustado hacer preguntas incluso absurdas, pero obtener respuestas concretas.
    Lo que no nos ayuda, es que primero debemos de nosotros para ser iluminados por esa luz, toda nuestra vida debe, aunque no en la perfección, se basará en los talones de la de Jesús, porque Él es que tenemos que seguir e indicar , no menos importante de nuestra persona y de nuestras ideas.Incluso María, aunque mucho más perfecto que nosotros, les dijo a sus discípulos a seguir, pero que hacer lo que te dice ... y si no era necesario como un maestro, ¿cómo podemos pensar que podemos hacerlo. Jesús ha instado a menudo a pedir que confiar en él, y él también nos enseña que Él está siempre con Su Espíritu que funciona, entonces esta es la cosa que más que cualquier otro, tenemos que tener en cuenta, siempre. Debemos tener el coraje de declarar, pero la sabiduría no podemos imponer nuestras ideas, y cuando vamos a hablar con alguien del Señor, pedirle que nos usar, y nos use, nunca pensar en ser capaz de hacer usted mismo, porque sin el Espíritu Santo sobre nosotros, sólo somos de platillos melodía y vacío.Podemos en verdad, defender a la Iglesia, el apoyo a nuestra doctrina de la herejía, pero ¿cuál es el debate, el ataque, el desafío, si no para permanecer en sus posiciones? Cuando el hombre tiene que aprender a estar en silencio y hablar acerca del Espíritu Santo? Cuando tiene que aprender a escuchar? Pero sobre todo, hay que aprender a dejar que Dios y orar por los que están de acuerdo con nosotros en contra de nosotros.
    A menudo recuerdo de una respuesta que Jesús le dio a Juan, nos dice Marcos (9,38-40) 38 Juan le dijo: "Maestro, hemos visto a uno que expulsaba demonios en tu nombre, y tratamos de impedírselo porque no seguido ". 39 Pero Jesús dijo: «No se lo dificultan, pues no hay nadie que haga un milagro en mi nombre podrá luego pueda decir mal de mí: 40 que no está contra nosotros está a favor nuestro.

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  3. Pour celui qui ne connaît pas Jésus ce n'est pas facile de comprendre, comprendre ce qu'il croit il annonce, et ensuite avec beaucoup de sérénité nous devons accepter qu'ils exposent leurs doutes, et aussi ne nous sentent pas meilleurs qu'eux parce que les élèves dépassent souvent les maîtres, (maîtres manière de dire n'oublient jamais qu'un seul est le MAÎTRE.) Bien qu'en deux-mille ans Jésus ait fourni preuves sur preuves de son existence et de sa véracité, encore aujourd'hui, aussi devant les miracles qui arrivent chaque jour, c'est ceux qui restent sceptique et qui refusent de croire, mais pas certain parce qu'il peut nier l'existence de Dieu avec des preuves concrètes, mais seulement parce que dans son coeur il refuse de s'assujettir à un Dieu qui ne l'intéresse pas, connaître celui dont il ne sent aucun désir.
    Par contre il y a aussi qui voudrait croire en quelque chose de surnaturel, mais il est ainsi loin de la vérité, à ne pas réussir à en saisir la moindre idée, et parler à ces gens, ce n'est pas facile, souvent, en effet, nous réussissons plus à les éloigner de la lumière qu'à les éclairer, en les confinant dans l'obscurité de qu'il aurait voulu faire peut-être aussi questions absurdes, mais recevoir des réponses concrètes. La chose qui ne nous aides pas est que nous devons être premier à être éclairé par cette lumière, toute notre vie le doit, même si pas dans la perfection, être imprimée sur les traces de Jésus, parce que c'est lui que nous devons suivre et indiquer, pas notre personne et tout au moins nos idées. Même Marie, bien plus parfaite que nous, disait aux disciples de la suivre elle mais faites ce qu'il vous dira. et s'il elle ne s'imposait pas comme maître, comme nous pouvons penser pouvoir le faire. Jésus nous a souvent exhortés à demander de nous confier en Lui et il nous a aussi enseignés que c'est toujours Iui avec son Esprit qui oeuvre, donc ceci est la chose que nous devons plus que chaque autre tenir présente, TOUJOURS. Nous devons avoir le courage de témoigner, mais savoir de ne pas pouvoir imposer nos idées, et quand nous nous apprêtons à parler avec quelqu'un du Seigneur, demandons Lui de nous utiliser, et de se servir de nous, nous ne pensons jamais savoir faire tout tout seul, parce que sans l'Esprit Saint sur nous nous sommes seulement des cymbales fausses et vides.
    Pouvons en vérité, défendre l'Église, soutenir notre doctrine des hérésies, mais à quoi sert de discuter, d'attaquer, de contester, si ce n'est pas pour rester dans sa propres positions? Quand l'homme doit apprendre à se taire et faire parler l'Esprit Saint? Quand il doit apprendre à écouter? Mais surtout il doit apprendre au laisser faire Dieu et prier pour celui qui est selon nous contre nous.
    Souvent une réponse me vient à l'esprit que Jésus donna à Jean, qui nous est racontée par Marc (9,38-40) -38 Jean lui dit: "Maître on a vu quelqu'un qui chassait les démons en ton nom et nous voulions le lui interdire, parce qu'il ne nous suivait pas." - 39 mais Jésus dit: "Vous ne le lui interdirez pas, parce qu'il n'y en a aucun qui fasse un miracle en mon nom et tout de suite puisse me parler mal de moi: - 40 qui n'est pas contre nous est pour nous.

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