VANGELO DEL 6 AGOSTO ( Trasfigurazione del Signore )
(Lc 9,28-36) Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.
Dal Vangelo secondo Luca
6 Agosto: Trasfigurazione del Signore
Testo del Vangelo (Mt 17,1-9): In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
(Lc 9,28-36) Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.
Dal Vangelo secondo Luca
6 Agosto: Trasfigurazione del Signore
Testo del Vangelo (Mt 17,1-9): In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
PREGHIERA
Spirito Santo, scendi su di me, inondami della tua sapienza, fammi conoscere il modo giusto di vedere il volto di Gesù, anche nei miei fratelli e di far si che in me possa riflettersi la luce dell'amore che trasfigura il suo volto.
Gesù fa una proposta, che non è per tutti e sceglie i tre discepoli a lui più vicini, ma molto probabilmente neanche loro capiscono del tutto. Pensavano infatti di seguire il Maestro sul monte Tabor solo per pregare, ma quello che si apre ai loro occhi è qualcosa che non si aspettavano. Vi è una grande differenza tra il pregare di Gesù, che trasfigura davanti ai loro occhi e quello assonnato dei discepoli.
Subito dopo vediamo infatti che loro si sono addormentati, come faranno poi nell'orto degli ulivi.
Mi fa pensare a noi che spesso non riusciamo ad addentrarci nella preghiera, perché ci facciamo assorbire dal mondo terreno, dalle cose che non hanno nessun legame con la nostra fede e che tanto meno ci possono tornare utili nel nostro rapporto con Dio.Anche noi così come i discepoli, siamo lì a due passi da Lui, ma non ce ne rendiamo conto, ci facciamo sfuggire l'occasione per entrare in contatto con il regno di Dio, come se fosse una realtà impossibile e talmente lontana, che possiamo solo continuare a sognarla.
Apparve ai loro occhi riflesso di luce e parlava con Mosè ed Elia. Era una visione meravigliosa che li fece destare, anche se cadevano dal sonno. Ad un tratto furono avvolti da una nube ed udirono una voce: - ecco il mio Figlio,
l’ eletto: ascoltatelo - La voce di Dio confermava quello che disse al battesimo nel Giordano, riporre la propria fede in Gesù Cristo Figlio di Dio, non è un optional, ma è un preciso comando di Dio stesso, e non riconoscerlo come tale vuol dire DISOBBEDIRE A DIO.
I discepoli erano colpiti da questa manifestazione di Gesù e vedere Elia e Mosè li aveva riempiti di una nuova consapevolezza, che ancora non comprendevano fino in fondo, ma che apriva il loro cuore alla speranza. Dio aveva detto ascoltatelo, e avevano visto i patriarchi defunti nella gloria con Gesù, avevano ancora tanta confusione in testa e stettero tre giorni prima di capire bene il senso di quello che era successo, conservando tutte quelle cose in silenzio nel loro cuore.
Eppure quel maestro che abbiamo davanti ci affascina, ci stimola, ma non riusciamo a lasciarci andare a Lui completamente, non vogliamo ascoltare nè vivere con Gesù, quello che sarà il passaggio necessario sulla terra della sua croce e morte, perché ci rifiutiamo di concepire la croce come una cosa bella e necessaria.
Eppure questo è quello che ci salva, perché dopo la morte di Cristo c'è la resurrezione, e come può il Signore farci comprendere che non finisce tutto qui, che ci riporterà a casa alla fine della nostra vita se non accettiamo come nostra la vita di Gesù.
Cerchiamo di vedere il volto meraviglioso di Gesù, il volto trasfigurante della fede, che non ci fa fermare alla passione e morte, ma che ci porta direttamente alla resurrezione perché tutto è necessario all'acquisizione della vera conoscenza.
Cerchiamo di essere vicini a Gesù, in tutto e per tutto, a metterlo al centro della nostra vita e a far ruotare tutto intorno a Lui.
Rispetto a questo brano io posso aggiungere che quando il Signore concede una sua grazia, anche noi rimaniamo esterefatti e stupiti, anche se non è la trasfigurazione, comunque è sempre un qualcosa che ci lascia senza parole e senza spiegazione.
Anche se al momento non capiamo a fondo, non realizziamo subito il senso dell' accaduto, viene automatico restare tre giorni senza dire nulla e poi pian piano, per grazia di Dio, si riesce a mettere a fuoco quello che è successo, questo succede se restiamo in sintonia con Dio, se non ci rituffiamo nel mondo dimenticando tutto.