mercoledì 21 marzo 2018

(Gv 8,51-59) Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno.

VANGELO

Giorno liturgico: Giovedì della V settimana di Quaresima.

Testo del Vangelo (Gv 8,51-59): In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.


RIFLESSIONE DI LELLA
PREGHIERA: Aiutami Signore con il tuo Santo Spirito , a percepire il senso delle tue parole che parlano al mio cuore.

Quello che Gesù fa è un vero e proprio ANNUNCIO:
Chi osserverà la sua parola non morirà in eterno. Quindi lui che è VERITA’ e VITA ci rende partecipi della sua resurrezione.
D’ altronde nelle Sacre Scritture si parla della resurrezione ed io credo alla risurrezione di Gesù in conformità a quanto dicono i testi sacri e la predicazione della Chiesa.
Credo alla risurrezione, ma non è su di lei che appoggia la “mia” fede, la mia fede “interiore”, viva, quella che ripeto a me stessa nella solitudine, in quei momenti nei quali ricerco un punto fermo su cui appoggiarmi per sussistere di fronte alle tempeste del mondo.
Se non credessi nella resurrezione … crederei in Gesù Cristo? Crederei che è il Figlio di Dio inviato sulla terra per salvarci?
Spesso mi viene fatta questa domanda, perchè pensano che molta parte della fede dei Cristiani è basata solo su questo; come se tutto fosse condizionato dal ricevere una ricompensa per il nostro modo di vivere.
Poi gli stessi che mi chiedono questo, affermano che il loro senso della morale non ha bisogno di un Dio con cui confrontarsi.
Io mi chiedo invece: perché io dovrei avere qualcosa in cambio, dovrei decidere in base a delle promesse, per una cosa che è naturale in me.
In tanti cercano di dare delle risposte al perché delle scelte morali che un uomo compie, specialmente i filosofi.
La scelta morale di ogni persona Secondo David Hume è dovuta alle emozioni che guidano il nostro giudizio morale mentre secondo Immanuel Kant la ragione dovrebbe essere la forza trainante. Ancora oggi è diffusa l’ idea che per prendere decisioni corrette sia necessario usare la sola razionalità e abbandonare le emozioni.
Compito irrinunciabile della filosofia, che è laica per statuto, è di smontare i tentativi di definizione di un’ortodossia, poiché questa implica il suo contrario, l'eterodossia, condannata come non conforme alla norma.
Pensando a questo vedo i Giudei lanciare sassi contro Gesù, ma il Suo destino non sfugge a quello che è scritto, si nasconde agli occhi di chi vuole solo attaccarlo e si rivela ai piccoli e agli umili di cuore.
Credere in Cristo non significa metterci a fare ricatti o scambi, tipo “io ti do se su mi dai”, ma è Amare chi ci ha amato al di sopra di tutti i ragionamenti possibili, ed è per questo che se pure non ci fosse nulla dopo la morte, io vorrei comunque vivere amando per essere amata, nel nome di Cristo.
L’amore non è illusione, altrimenti non è amore.
Quando penso a Gesù e alla Madonna, vedo l' immagine onnipresente di quanto questo amore sia costato a Dio, vedo il volto di una madre che tiene tra le braccia il corpo del figlio innocente, morto nel più orrendo dei modi, come l' ultimo dei malfattori e che, senza parole con il cuore stretto dalla tribolazione, non sente neanche più il sangue scorrergli nelle vene.
Tante attese, tante speranze, tanto dolore, tutto potrebbe fermarsi lì, ma l' amore di Dio non ha limiti e continua a chiedere ancora oggi a quella donna e a quell'uomo di continuare ad amarci in quel modo assurdo, oltre ogni limite, oltre ogni ragione umana, oltre la morte.
Se non ci fosse stato il si di Maria e quello di Gesù, se a loro non fosse seguito il si dei Santi Apostoli, di tutte le sante persone che hanno seguito le loro orme, tutte le nostre buone intenzioni e azioni non sarebbero valse nulla.
Gli uomini dotti e i più semplici continuano a cercare una ragione, ma non ci sono ragioni che diano all'amore una spiegazione, perchè il solo comandamento che conta è questo: al cuore non si comanda! Dio non riesce a non amarci...se ce ne rendessimo conto, ci getteremmo tra le sue braccia e gli doneremmo per sempre la nostra vita.
Questo è quello che ci aspetta, questo è quello in cui io credo!


Commento di: Rev. D. Enric CASES i Martín
(Barcelona, Spagna)

Oggi, San Giovanni ci pone di fronte a una manifestazione di Gesù nel Tempio. Il Salvatore svela un fatto sconosciuto per i giudei: che Abramo vide e si rallegrò, al contemplare il giorno di Gesù. Tutti sapevano che Dio aveva fatto un’alleanza con Abramo, rassicurandolo con grandi promesse di salvazione per la sua discendenza. Ignoravano, tuttavia, fino a che punto arrivava la luce di Dio. Cristo svela che Abramo vide il Messia nel giorno di Giavè che Lui chiama `il mio giorno´.

In questa rivelazione Gesù dimostra di essere in possesso della visione eterna di Dio. Ma, soprattutto, si rivela come una persona preesistente e presente nel tempo di Abramo. Poco dopo, nell’impeto della discussione, quando Gli allegano che non ha ancora cinquant'anni, dice loro: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io sono» (Gv 8,58). E’ questa una dichiarazione notevole della Sua divinità; potevano capirla perfettamente e anche avrebbero potuto credere se avessero conosciuto di più il Padre. L’espressione ”Io sono” forma parte del tetragramma santo di Giavè, svelato sul monte Sinai.

Il cristianesimo è qualcosa di più di un insieme di regole morali elevate, come possono essere l’amore perfetto, o, perfino, il perdono. Il cristianesimo è la fede in una persona. Gesù è Dio e uomo vero. «Perfetto Dio e perfetto Uomo», dice il Simbolo Attanasiano. Sant’Ilario di Poitier scrive in una bella preghiera: «Concedici, dunque, un modo di esprimerci appropriato e degno; illumina la nostra intelligenza, fa sì che le nostre parole siano espressioni della nostra fede, cioè, che noi, per mezzo dei profeti e degli Apostoli, conosciamo te, Dio Padre e l’unico Signore Gesù Cristo, possiamo pure onorare Te come Dio, nel quale non c’ è unicità di persona, e riconoscere Tuo Figlio, in tutto identico a Te».






 

10 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI GIOVEDI 22 MARZO 2018.

    Liturgical day: Thursday 5th of Lent

    Gospel text (Jn 8,51-59): Jesus said to the Jews, «Truly, I say to you, if anyone keeps my word, he will never experience death». The Jews replied, «Now we know that you have a demon. Abraham died and the prophets as well, but you say: ‘Whoever keeps my word will never experience death’. Who do you claim to be? Do you claim to be greater than our father Abraham, who died? And the prophets also died». Then Jesus said, «If I were to praise myself, it would count for nothing. But he who gives glory to me is the Father, the very one you claim as your God, although you don't know him. I know him and if I were to say that I don't know him, I would be a liar like you. But I know him and I keep his word. As for Abraham, your ancestor, he looked forward to the day when I would come; and he rejoiced when he saw it». The Jews then said to him, «You are not yet fifty years old and you have seen Abraham?». And Jesus said «Truly, I say to you, before Abraham was, I am.». They then picked up stones to throw at him, but Jesus hid himself and left the Temple.

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    1. REFLECTION OF LELLA

      PRAYER: Help me Lord with your Holy Spirit, to perceive the meaning of your words that speak to my heart.

      What Jesus does is a real ad: Who will keep his word will never die. So he who is truth and life makes us sharers in his Holy Scriptures resurrezione.Nelle speaks of the resurrection and I believe in the resurrection of Jesus according to what the scriptures say, and the preaching of the Church.
      I believe in the resurrection, but it is leaning on her “my” faith, my faith, “interior”, alive, that I repeat to myself in solitude, in those moments in which I seek a fixed point on which to lean to subsist facing the storms of the world.
      If I did not believe in the resurrection … believe in Jesus Christ? I would think that he is the Son of God sent to earth to save us?
      I am often asked this question, because they think that much of the faith of Christians is based on this alone; as if everything was conditional on receiving a reward for our way of life.
      Then the same people who ask me this, say that their sense of morality does not need a God to deal with.
      I wonder instead why I should get something in return, I should decide on the basis of the promises, for one thing which is natural in me.
      Many try to give answers to why moral choices that a man makes, especially the philosophers.
      The moral choice of every person According to David Hume is due to the emotions that guide our moral judgments while according to Immanuel Kant, the reason should be the driving force. Today it is still a widespread ‘idea to make correct decisions need to use rationality alone and leave the emotions.
      Essential task of philosophy, which is secular by statute, is to disassemble attempts a definition of orthodoxy, since this implies its opposite, the heterodoxy, condemned as not conforming to the norm.
      Thinking about this I see the Jews throw stones at Jesus, but His fate is no exception to that which is written, lies in the eyes of those who only want to attack and reveals the small and humble of heart.
      Believing in Christ does not mean to put make blackmail or exchanges , like ” I’ll give up if you give me ,” but who has loved love is above all the arguments possible , which is why that even if there were nothing after death, however I would like to live to love to be loved , in the name of Christ.
      The love is not an illusion, otherwise it is not love.
      When I think of Jesus and the Virgin Mary , I see the ubiquitous image of what this love has cost God, I see the face of a mother holding in her arms the body of the innocent son , who died in the most horrific ways , as the last of the criminals and that, without words with a heavy heart from the trial, was not even hear more blood coursing through his veins.
      So many expectations , so much hope , so much sorrow , it could all stop there , but the love of God has no limits and still continues to ask the woman and the man to continue to love each other in that way absurd, beyond all limits, beyond all reason human , beyond death.
      If there had been the will of Mary and that of Jesus, if they were not following the will of the Holy Apostles, for all the holy people who have followed in their footsteps, all our good intentions and actions would not have earned anything.
      The learned men and easiest continue to look for a reason, but there is no reason to love that give an explanation, because the only commandment that matters is this: the heart can not control! God can not not love us … if we knew it, we getteremmo in his arms and doneremmo our lives forever.
      This is what one would expect, this is what I believe in!

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    2. Coment of : Fr. Enric CASES i Martín
      (Barcelona, Spain)

      Today, Saint John places us before Jesus' revelation in the Temple. Our Savior reveals something unknown to the Jews: that Abraham looked forward and rejoiced when he saw Jesus' day. They all knew God had made a promise to Abraham, by assuring him of great promises of salvation for his seed. However, they were unaware of how far God's light could reach. Christ reveals them that Abraham did see the Messiah in the day of Yahweh, which Jesus calls my day.

      In this revelation, Jesus appears as having God's eternal vision. But, above all, He appears as someone preexistent and present in Abraham's time. Later, in the heat of the discussion, when the Jews said to Jesus that He is not yet fifty years old, He tells them: «Truly, I say to you, before Abraham was, I am» (Jn 8:58). This is a notorious statement of his divinity, which they could perfectly understand, and which they could have also believed, had they better known the Father. The expression “I am” is part of the holy tetragram Yahweh revealed to Moses in mount Sinai.

      Christianism is much more than a collection of high moral norms, as can be perfect love, or even, forgiveness. Christianism is faith in one person. Jesus Christ is True God and True Man. «Perfect God and Perfect Man», says the Athanasian Symbol. Saint Hilary of Poitiers writes in a beautiful prayer: «Give us, therefore, a way to express ourselves in an adequate and dignified manner, to enlighten our intelligence, and make also our words to express our faith, that is, that we, who, through the prophets and the Apostles, had come to know You God Father and the unique Lord Jesus Christ, may also celebrate You as our God, in which there is no unicity of person and confess your Son, in everything equal to You».

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI GIOVEDI 22 MARZO 2018.

    Día litúrgico: Jueves V de Cuaresma

    Texto del Evangelio (Jn 8,51-59): En aquel tiempo, Jesús dijo a los judíos: «En verdad, en verdad os digo: si alguno guarda mi Palabra, no verá la muerte jamás». Le dijeron los judíos: «Ahora estamos seguros de que tienes un demonio. Abraham murió, y también los profetas; y tú dices: ‘Si alguno guarda mi Palabra, no probará la muerte jamás’. ¿Eres tú acaso más grande que nuestro padre Abraham, que murió? También los profetas murieron. ¿Por quién te tienes a ti mismo?». Jesús respondió: «Si yo me glorificara a mí mismo, mi gloria no valdría nada; es mi Padre quien me glorifica, de quien vosotros decís: ‘Él es nuestro Dios’, y sin embargo no le conocéis, yo sí que le conozco, y si dijera que no le conozco, sería un mentiroso como vosotros. Pero yo le conozco, y guardo su Palabra. Vuestro padre Abraham se regocijó pensando en ver mi día; lo vio y se alegró». Entonces los judíos le dijeron: «¿Aún no tienes cincuenta años y has visto a Abraham?». Jesús les respondió: «En verdad, en verdad os digo: antes de que Abraham existiera, Yo Soy». Entonces tomaron piedras para tirárselas; pero Jesús se ocultó y salió del Templo.

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    1. REFLEJO DI LELLA

      ORACIÓN : Ayúdame Señor con tu Espíritu Santo, para percibir el significado de sus palabras que hablan de mi corazón.

      Lo que Jesús hace es un anuncio de bienes: ¿Quién va a cumplir su palabra, no morirá jamás. Así que aquel que es la verdad y la vida nos hace partícipes de su Sagradas Escrituras resurrezione.Nelle habla de la resurrección y creo en la resurrección de Jesús de acuerdo a lo que dicen las Escrituras, y la predicación de la Iglesia.
      Creo en la resurrección, sino que se apoya en su "mi" fe, mi fe, "interior", con vida, que me repito a mí mismo en la soledad, en esos momentos en los que busco un punto fijo en el que apoyarse para subsistir frente a las tormentas del mundo.
      Si no creyera en la resurrección ... creer en Jesucristo? Me gustaría pensar que él es el Hijo de Dios enviado a la tierra para salvarnos?
      A menudo me hacen esta pregunta, porque piensan que gran parte de la fe de los cristianos se basa en esto por sí solo; como si todo estaba condicionado a recibir una recompensa por nuestra forma de vida.
      A continuación, las mismas personas que me preguntan esto, dicen que su sentido de la moral no necesita un Dios que tratar.
      Me pregunto por qué en lugar que debería obtener algo a cambio, que debería decidir sobre la base de las promesas, por una cosa que es natural en mí.
      Muchos tratan de dar respuesta a por qué las elecciones morales que un hombre hace, sobre todo los filósofos.
      La elección moral de cada persona de acuerdo a David Hume es debido a las emociones que guían nuestros juicios morales mientras que, según Immanuel Kant, la razón debe ser la fuerza impulsora. Hoy en día sigue siendo una idea muy extendida "para tomar decisiones correctas es necesario utilizar la racionalidad solo y dejar las emociones.
      Tarea esencial de la filosofía, que es laico por ley, es desmontar los intentos de una definición de la ortodoxia, ya que esto implica su opuesto, la heterodoxia, condenado como que no se ajusten a la norma.
      Pensando en esto veo a los Judios tirar piedras a Jesús, pero su destino no es una excepción a lo que está escrito, está en los ojos de aquellos que sólo quieren atacar y revela la pequeña y humilde de corazón.
      Creer en Cristo no significa poner a hacer chantaje o los intercambios , así como " Voy a renunciar si me das ", sino que ha querido el amor está por encima de todos los argumentos posibles , es por eso que, incluso si no hubiera nada después de la muerte , sin embargo me gustaría vivir para amar que ser amado, en el nombre de Cristo.
      El amor no es una ilusión, de lo contrario, no es amor.
      Cuando pienso en Jesús y la Virgen María , veo la imagen omnipresente de lo que este amor ha costado Dios , veo el rostro de una madre que sostiene en sus brazos el cuerpo del hijo inocente , que murió en las formas más terribles , como el último de los criminales y que, sin palabras, con un peso en el corazón del ensayo , fue ni siquiera oír más sangre corriendo por sus venas.
      Tantas expectativas, tantas esperanzas , tanto dolor , todo podría detenerse allí , pero el amor de Dios no tiene límites y todavía continúa preguntar a la mujer y el hombre a seguir para amarse de esa manera absurda , más allá de todos los límites , más allá de toda razón humana , más allá de la muerte. Si hubiera habido la voluntad de María y la de Jesús, si no estaban siguiendo la voluntad de los Santos Apóstoles, para todas las personas santas que han seguido sus pasos, todas nuestras buenas intenciones y acciones no habrían ganado nada.
      Los hombres y más fácil aprendidas siguen buscando una razón, pero no hay razón para amar que dar una explicación, ya que el único mandamiento que importa es esto: el corazón no puede controlar! Dios no puede no amar a nosotros ... si nos diéramos cuenta, getteremmo en sus brazos y doneremmo nuestras vidas para siempre.
      Esto es lo que cabría esperar, esto es lo que creo!

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    2. Comentario : Rev. D. Enric CASES i Martín
      (Barcelona, España)

      Hoy nos sitúa san Juan ante una manifestación de Jesús en el Templo. El Salvador revela un hecho desconocido para los judíos: que Abraham vio y se alegró al contemplar el día de Jesús. Todos sabían que Dios había hecho una alianza con Abraham, asegurándole grandes promesas de salvación para su descendencia. Sin embargo, desconocían hasta qué punto llegaba la luz de Dios. Cristo les revela que Abraham vio al Mesías en el día de Yahvé, al cual llama mi día.

      En esta revelación Jesús se muestra poseyendo la visión eterna de Dios. Pero, sobre todo se manifiesta como alguien preexistente y presente en el tiempo de Abraham. Poco después, en el fuego de la discusión, cuando le alegan que aún no tiene cincuenta años les dice: «En verdad, en verdad os digo: antes de que Abraham existiera, Yo Soy» (Jn 8,58) Es una declaración notoria de su divinidad, podían entenderla perfectamente, y también hubieran podido creer si hubieran conocido más al Padre. La expresión “Yo soy” es parte del tetragrama santo Yahvhé, revelado en el monte Sinaí.

      El cristianismo es más que un conjunto de reglas morales elevadas, como pueden ser el amor perfecto, o, incluso, el perdón. El cristianismo es la fe en una persona. Jesús es Dios y hombre verdadero. «Perfecto Dios y perfecto Hombre», dice el Símbolo Atanasiano. San Hilario de Poitiers escribe en una bella oración: «Otórganos, pues, un modo de expresión adecuado y digno, ilumina nuestra inteligencia, haz también que nuestras palabras sean expresión de nuestra fe, es decir, que nosotros, que por los profetas y los Apóstoles te conocemos a ti, Dios Padre y al único Señor Jesucristo, podamos también celebrarte a ti como Dios, en quien no hay unicidad de persona, y confesar a tu Hijo, en todo igual a ti».

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI GIOVEDI 22 MARZO 2018.

    Jour liturgique : Temps du Carême - 5e Semaine: Jeudi

    Texte de l'Évangile (Jn 8,51-59): «Amen, amen, je vous le dis: si quelqu'un reste fidèle à ma parole, il ne verra jamais la mort». Les Juifs lui dirent: «Nous voyons bien maintenant que tu es un possédé. Abraham est mort, les prophètes aussi, et toi, tu dis: ‘Si quelqu'un reste fidèle à ma parole, jamais il ne connaîtra la mort’. Es-tu donc plus grand que notre père Abraham? Il est mort, et les prophètes aussi. Qui donc prétends-tu être?». Jésus répondit: «Si je me glorifie moi-même, ma gloire n'est rien; c'est mon Père qui me glorifie, lui que vous appelez votre Dieu, alors que vous ne le connaissez pas. Mais moi, je le connais, et, si je dis que je ne le connais pas, je serai un menteur, comme vous. Mais je le connais, et je reste fidèle à sa parole. Abraham votre père a tressailli d'allégresse dans l'espoir de voir mon Jour. Il l'a vu, et il a été dans la joie». Les Juifs lui dirent alors: «Toi qui n'as pas cinquante ans, tu as vu Abraham!». Jésus leur répondit: «Amen, amen, je vous le dis: avant qu'Abraham ait existé, moi, Je Suis». Alors ils ramassèrent des pierres pour les lui jeter. Mais Jésus, en se cachant, sortit du Temple.

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    1. REFLEXION DE LELLA

      PRIERE: Aide-moi Seigneur avec ton Saint Esprit, à percevoir le sens de tes Paroles qui parlent à mon coeur.

      - Ce que Jésus fait est une véritable annonce!
      Qui observera sa Parole ne mourra jamais. Ensuite lui qui est VÉRITÉ' et VIE nous rend participant de sa résurrection.
      D'ailleurs dans les Écritures Sacrées il parle de résurrection. et moi je crois à la résurrection de Jésus en conformité à tout ce que disent les textes sacrés et la prédication de l'Église.
      Je crois à la résurrection, mais ce n'est pas sur elle que s'appuie "ma" foi, ma foi "intérieure", vive, celle que je me répète à moi même dans la solitude, en ces moments lesquels lesquels je recherche un point ferme sur lequel m'appuyer pour exister devant les tempêtes du monde.
      Si je ne croirais pas en la résurrection..... est-ce que je croirais en Jésus Christ? Je croirais que le Fils de Dieu est envoyé sur la terre pour nous sauver?
      Souvent, m'est posé cette question, parce qu'ils pensent qu'une grande partie de la foi des Chrétiens est basée seulement sur ceci; comme si tout fût conditionné pour recevoir une récompense pour notre manière de vivre. Ensuite les mêmes qui me demandent cela, affirment que leur sens de la morale n'a pas besoin d'un Dieu avec lequel se mesurer. Je me demande par contre: pourquoi devrais-je avoir quelques chose en échange, je devrais décider selon les promesses, pour une chose qui est naturel en moi.
      Beaucoup, cherchent à donner des réponses au pourquoi des morales choisies d'un homme accomplit, spécialement les philosophes.
      La morale choisie par chaque personne Selon David Hume est due aux émotions qui guident notre jugement moral pendant que selon Emmanuel Kant la raison devrait être la force trainante. Elle est répandue encore aujourd'hui l'idée qu'il sois nécessaire d'utiliser la rationalité seulement pour prendre des décisions correctes et abandonner les émotions. La réalité à laquelle on ne peu renoncé de la philosophie qui est laïque par statut, c'est de démonter les tentatives de définition d'une orthodoxie, car celle-ci implique son contraire, l'hétérodoxie, condamnée comme non conforme à la règle.

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    2. SUITE:
      En pensant à cela je vois les Juifs lancer des pierres contre Jésus, mais Sa destinée n'échappe pas à ce qui est écrit, il se cache aux yeux de ceux qui veulent seulement l'attacher et il se révèle aux petits et aux humbles de coeur. Croire en Christ ne signifie pas nous mettre à faire du chantages ou des échanges, du type "je te donne si tu me donnes", mais c'est d'aimer ceux qui nous ont aimé au-dessus de tous les raisonnements possibles, et c'est pour cela que même s'il n'y eût rien après la mort, je voudrais vivre de toute façon en aimant pour être aimée au nom du Christ.
      L'amour n'est pas illusion, sinon il n'est pas amour. Quand je pense à Jésus et à la Sainte Vierge, je vois l'image omniprésente de combien cet amour a coûté à Dieu, je vois le visage d'une mère qui tient entre les bras le corps de son fils innocent, mort dans la plus horrible des manières comme le dernier des malfaiteurs et que, sans mots avec le coeur serré par la tribulation, elle ne sent plus le sang lui couler dans les veines.

      Tant d'attentes, tant d'espoirs, tant de douleur, tout pourrait s'arrêter là, mais l'amour de Dieu n'a pas de limites et continue aujourd'hui à demander encore à cette femme et à cet homme de continuer à nous aimer de cette manière absurde, au-delà de chaque limite, au-delà de chaque raison humaine, au-delà de la mort.

      S'il n'y avait pas eu se OUI de Marie et celui de Jésus, si avec eux il ne fût pas suivi par le OUI des Saints Apôtres, de tous les gens saints qui ont suivi leurs traces, toutes nos bonnes intentions et actions ne vaudraient rien. Les hommes savants et le plus simples continuent à chercher une raison, mais il y n'y a pas de raisons qui donne à l'amour une explication, parce que seul le commandement qui compte est celui-ci: " on ne commande pas le coeur! Dieu ne réussit pas à ne pas nous aimer...si nous nous en rendions compte, nous nous jetterions entre ses bras et pour toujours nous lui donnerions notre vie. Ceci est ce qui nous attends, ceci est ce en quoi moi je crois!

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    3. Commentaire de l'Abbé Enric CASES i Martín
      (Barcelona, Espagne)

      Aujourd'hui l'Evangile de saint Jean nous conduit devant une manifestation de Jésus au Temple. Le Sauveur révèle un fait méconnu des juifs: Abraham avait contemplé le jour de Sa venue et s'était réjoui de le voir. Ils savaient tous que Dieu avait conclu une alliance avec Abraham, par laquelle Il lui avait promit le salut de toute sa descendance. Mais ils ignoraient l'étendue de la lumière de Dieu. Le Christ leur révèle qu'Abraham avait vu le Messie dans le jour de Yahvé, et Il a appelé ce jour son jour.

      Dans cette révélation, Jésus démontre qu'Il possède la vision éternelle de Dieu. Mais, surtout, Il se manifeste à eux comme une présence préexistante et présente au temps d'Abraham. Peu après dans le feu de la discussion, quand les juifs le contredirent en lui disant qu'Il n'a même pas 50 ans, Il leur dit: «Avant qu'Abraham ait existé, moi, je suis» (Jn 8,58). C'est une proclamation éclatante de sa divinité, ils pouvaient la comprendre parfaitement et ils auraient pu également croire en Lui s'ils avaient eu plus de connaissance du Père. L'expression «Je suis» fait partie du tétragramme saint Yahvé, qui a été révélé au Mont Sinaï.

      Le Christianisme est beaucoup plus qu'un ensemble de règles élevées de morale, comme peuvent l'être l'amour parfait ainsi que le pardon. Le christianisme est la foi d'une personne. Jésus est Dieu et vrai Homme. «Dieu parfait, homme parfait», nous dit le Quicumque. Saint Hilaire de Poitiers, a écrit dans une belle prière: «Accorde-nous donc le sens exact des mots, la lumière de l'intelligence, la noblesse du langage, l'orthodoxie de la foi; ce que nous croyons, accorde-nous de l'affirmer aussi. C'est-à-dire, puisque nous connaissons par les prophètes et les Apôtres un seul Dieu, toi, le Père, et un seul Seigneur, Jésus-Christ, pussions aussi te célébrer comme Dieu, en qui il n'y a pas unicité de personne, et confesser à ton Fils, en tout égal à toi».

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