lunedì 6 febbraio 2017

(Mc 7,1-13) Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

VANGELO
(Mc 7,1-13) Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.


+ Dal Vangelo secondo Marco


In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».


Parola del Signore.



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA.
Vieni o Santo Spirito di Dio, a guidarmi nella parola di Dio; vieni ed indicami cosa scrivere perché possano parlare ai nostri cuori, troppo aridi e sordi.
Intorno a Gesù, c' era tanta gente; anche i farisei e i giudei del tempio, che si accostavano a lui, ma più per criticarlo che per ascoltarlo. Erano infatti molto legati alle tradizioni, ma il problema non era la tradizione in se stessa, ma il fatto che rispettando le regole che loro stessi avevano imposto, trascuravano quello che era il messaggio fondamentale dell'amore di Dio. Non ci scandalizziamo molto però, perché ancora oggi c'è chi si nasconde dietro alle regole per escludere i fratelli dalla comunità religiose, come se fossimo noi a dettarle e dimenticando spesso che Dio non ama il peccato, ma ama il peccatore, come ci ripete spesso Papa Francesco, che per questo viene così duramente attaccato.
Gesù non accetta che queste regole vengano usate per selezionare, per dividere e per escludere dalla vita di tutti i giorni la parola di Dio, per imporre la nostra. Quello che portava in quei contesti, non era solo il messaggio dell'amore di Dio, ma anche un nuovo olocausto, che poneva fine a tutte quelle regole antiche, era Lui che si offriva, per volere del Padre, come olocausto sulla croce, per la salvezza di tutti gli uomini. Riflettiamo se anche noi per esempio, mentre ci rechiamo in chiesa, non facciamo finta di non vedere il povero che chiede l' elemosina vicino alla porta; si è vero, spesso sono zingari che approfittano della nostra bontà, ma se invece di irrigidire il nostro cuore, pensassimo a quanto noi siamo più fortunati e quanto non saremmo più poveri, se dessimo anche una piccola moneta,e forse entreremmo in chiesa con più predisposizione all' ascolto della parola. Stiamo andando veramente a fare la comunione con Cristo, o solo un rito senza senso? Quali sono i nostri criteri di umanità e fratellanza con gli altri? Siamo disposti per esempio nelle scuole, ad accettare che qualche bambino che non conosce bene la nostra lingua, abbia il tempo di assimilarla? Siamo disponibili ad aiutare le donne in gravidanza che vivono in difficoltà ad avere il loro bambino, ad aiutare i malati ad avere la giusta assistenza, o semplicemente ci trinceriamo dietro ad un freddo” ci debbono pensare le istituzioni” lasciando queste persone sole con i loro problemi?
Il discorso è molto ampio e Gesù spera che tocchi il cuore di chi si trincera dietro a regole ottuse, dietro a ricchezze accumulate egoisticamente, come succede troppo spesso.
- Ascoltatemi tutti e comprendete bene - dice il Signore. Vale per me, per te, per i sacerdoti e persino per chi non ha mai pensato di fermarsi ad ascoltarlo. Spesso, troppo spesso diamo la colpa agli altri, agli accadimenti della vita, per giustificare certi nostri comportamenti. Pur se è vero che ad ogni azione, corrisponde una reazione, è anche vero, che la reazione non può essere scontata.... e molto... tutto, dipende da quello che vive dentro di noi e nutre la nostra anima. Sono convinta che le dieci parole dettate a Mosè e abbondantemente riviste da sempre dagli uomini, non servano per costringerci, ma per donarci indicazioni sempre più precise sulla via da percorrere per essere felici, ma a volte tra questi paletti , per mancanza di amore, si sono eretti reticolati, e questo non ha aiutato e non aiuta nessuno a camminare dietro al Signore. Tanto per cominciare, ci voltiamo troppo qua e la per vedere cosa fanno gli altri , ci soffermiamo per giudicarli, e diciamo di loro tutto il male possibile. Il nostro modo di vivere ruota intorno agli altri, il nostro io si pavoneggia e spera di riflettere una bella immagine di se stesso. Sant' Agostino urla, dopo tanto vagare :" Tu eri dentro di me e io fuori " ...è un brano di una dolcezza struggente, quasi disperata che ci invita, per questo lo collego al Vangelo di oggi, a trovare la bellezza di Dio in noi, anche se sepolta dalle nostre umane nefandezze. Questo contatto va cercato, desiderato, vissuto... e invece di cercare le direttive da "fuori" potremo con Agostino concludere: " mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace."

8 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI MARTEDì 7 FEBBRAIO 2017
    Liturgical day: Tuesday 5th in Ordinary Time
    Gospel text (Mc 7,1-13): One day the Pharisees gathered around Jesus and with them were some teachers of the Law who had just come from Jerusalem. They noticed that some of his dis­ciples were eating their meal with unclean hands, that is, without washing them. Now the Pharisees, and in fact, all the Jews, never eat without washing their hands for they fol­low the tradition received from their ancestors. Nor do they eat anything when they come from the market without first washing themselves. And there are many other traditions they observe, for example, the ritual washing of cups, pots and plates.
    So the Pharisees and the teachers of the Law asked him, «Why do your disciples not follow the tradition of the elders, but eat with unclean hands?». Jesus answered, «You, shallow people! How well Isaiah prophesied of you when he wrote: ‘This peo­ple honors me with their lips, but their heart is far from me. The worship they offer me is worthless, for what they teach are only human rules’. You even put aside the commandment of God to hold fast to human tradition». And Jesus commented, «You have a fine way of dis­regarding the commandment of God in order to implant your own tradition. For example, Moses said: ‘Do your duty to your father and your mother’, and: ‘Whoever curses his father or his mother is to be put to death’. But according to you someone could say to his father or mother: ‘I already declared Corban, which means "offered to God," what you could have expected from me’. In this case, you no longer let him do anything for a father or mother. So you nullify the word of God through the tradition you have handed on. And you do many other things like that».

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    1. MY REFLECTION
      PRAYER.
      Come Holy Spirit of God to guide me in the word of God; Come and show me what to write so that they can speak to our hearts, too arid and deaf.
      Around Jesus, there was so many people; Also the Pharisees and the Jews of the temple, which approached him, but more to criticize than to listen to him. For they were very attached to their traditions, but the problem was not the tradition itself, but the fact that respecting the rules that they themselves had imposed, they neglected what was the basic message of God’s love.
      We cringe much though, because even today there is who is behind the rules to exclude the brothers from the religious community, as if we were dictating, and often forgetting that God does not love the sin, but love the sinner, as we often repeats Pope Francis, which is why it is so severely attacked.
      Jesus does not accept that these rules are used to select, to divide and to exclude from it all the days the word of God, to impose our own. What they wore in those contexts, it was not only the message of God, but also a new holocaust, which put an end to all those old rules, it was he who offered himself to the Father’s will, as a burnt offering on the cross, the salvation of all men.
      If we reflect for example, while we go to church, do not we pretend not to see the poor asking for alms at the door; it is true, are often gypsies who take advantage of our goodness, but if instead of stiffening our hearts, we thought as we are more fortunate and how much we would not be poorer if we were to give even a small coin, and maybe we would enter into the church with more predisposition to listening to the word.
      The speech is very broad and Jesus is hoping that touches the hearts of those who, hiding behind rules obtuse, behind wealth accumulated selfishly, as happens all too often.
      – Hear me all, and understand well – says the Lord. True for me, for you, for priests and even for those who have never thought of stopping to listen. Often, too often we blame others, to the events of life, in order to justify certain behaviors. While it is true that every action has a reaction, it is also true, that the reaction can not be discounted …. and much … everything depends on what lives inside us and feeds our soul.
      I am convinced that the ten words dictated to Moses and plenty of magazines always by men, does not serve to force, but to give us more and more precise indications on the way ahead to be happy, but sometimes between these poles, for lack of love, they are erected fences, and this did not help and does not help anyone to walk after the LORD.
      To begin with, we turn too here and there to see what others do, we pause to judge them, and we tell them all the harm possible. Our way of life is centered around the other, our selves struts and hopes to reflect a beautiful image of himself. Saint Augustine screams, after much wandering, “You were within me and I out” … it is a passage from a poignant sweetness, almost desperate that invites us, we would connect to today’s Gospel, to find the beauty of God in us, even if buried by our human atrocities. This contact should be sought, desired, lived … and instead of seeking directives from “outside” we can conclude with Augustine: “You touched me, and I burned for your peace of.”

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI MARTEDì 7 FEBBRAIO 2017
    Día litúrgico: Martes V del tiempo ordinario
    Texto del Evangelio (Mc 7,1-13):
    En aquel tiempo, se reunieron junto a Jesús los fariseos, así como algunos escribas venidos de Jerusalén. Y vieron que algunos de sus discípulos comían con manos impuras, es decir no lavadas, -es que los fariseos y todos los judíos no comen sin haberse lavado las manos hasta el codo, aferrados a la tradición de los antiguos, y al volver de la plaza, si no se bañan, no comen; y hay otras muchas cosas que observan por tradición, como la purificación de copas, jarros y bandejas-.
    Por ello, los fariseos y los escribas le preguntan: «¿Por qué tus discípulos no viven conforme a la tradición de los antepasados, sino que comen con manos impuras?». Él les dijo: «Bien profetizó Isaías de vosotros, hipócritas, según está escrito: ‘Este pueblo me honra con los labios, pero su corazón está lejos de mí. En vano me rinden culto, ya que enseñan doctrinas que son preceptos de hombres’. Dejando el precepto de Dios, os aferráis a la tradición de los hombres». Les decía también: «¡Qué bien violáis el mandamiento de Dios, para conservar vuestra tradición! Porque Moisés dijo: ‘Honra a tu padre y a tu madre y: el que maldiga a su padre o a su madre, sea castigado con la muerte’. Pero vosotros decís: ‘Si uno dice a su padre o a su madre: Lo que de mí podrías recibir como ayuda lo declaro “Korbán” -es decir: ofrenda-’, ya no le dejáis hacer nada por su padre y por su madre, anulando así la Palabra de Dios por vuestra tradición que os habéis transmitido; y hacéis muchas cosas semejantes a éstas».

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    1. MI REFLEXIÓN
      ORACIÓN.
      Ven Espíritu Santo de Dios que me guíe en la palabra de Dios; Ven y muéstrame qué escribir para que puedan hablar a nuestros corazones, demasiado árido y sordos.
      En torno a Jesús, había tanta gente; También los fariseos y los Judios del templo, que acercaban a él, pero más criticar que por escuchar el. Porque estaban muy apegados a sus tradiciones, pero el problema no era la tradición en sí, sino el hecho de que el respeto a las normas que ellos mismos habían impuesto, se olvidaron de lo que fue el mensaje básico del amor de Dios.
      Nos encogemos mucho sin embargo, porque aún hoy en día no es quién está detrás de las reglas para excluir a los hermanos de la comunidad religiosa, como si estuviera dictando, y, a menudo olvidando que Dios no ama el pecado, pero ama al pecador, a medida que la frecuencia de repetición Francisco, por lo que es atacado tan severamente.
      Jesús no acepta que estas reglas se utilizan para seleccionar, para dividir y excluir de ella todos los días la palabra de Dios, para imponer la nuestra. Lo que llevaban en esos contextos, no sólo era el mensaje de Dios, sino también un nuevo holocausto, que puso fin a todas esas viejas reglas, fue él quien se ofreció a la voluntad del Padre, como ofrenda quemada en la cruz, la salvación de todos los hombres.
      Si reflexionamos por ejemplo, mientras vamos a la iglesia, no se pretende no ver a los pobres pidiendo limosna a la puerta; Es cierto que a menudo son gitanos que se aprovechan de nuestra bondad, pero si en lugar de endurecer nuestro corazón, pensamos que somos más afortunados y lo mucho que no sería más pobre si tuviéramos que dar aún una moneda pequeña, y tal vez nos gustaría entrar en la iglesia con más predisposición a la escucha de la palabra.
      Si reflexionamos por ejemplo, mientras vamos a la iglesia, no se pretende no ver a los pobres pidiendo limosna a la puerta; Es cierto que a menudo son gitanos que se aprovechan de nuestra bondad, pero si en lugar de endurecer nuestro corazón, pensamos que somos más afortunados y lo mucho que no sería más pobre si tuviéramos que dar aún una moneda pequeña, y tal vez nos gustaría entrar en la iglesia con más predisposición a la escucha de la palabra.
      (continua)

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    2. Si reflexionamos por ejemplo, mientras vamos a la iglesia, no se pretende no ver a los pobres pidiendo limosna a la puerta; Es cierto que a menudo son gitanos que se aprovechan de nuestra bondad, pero si en lugar de endurecer nuestro corazón, pensamos que somos más afortunados y lo mucho que no sería más pobre si tuviéramos que dar aún una moneda pequeña, y tal vez nos gustaría entrar en la iglesia con más predisposición a la escucha de la palabra.
      El discurso es muy amplio y Jesús es la esperanza que toca los corazones de aquellos que, escondiéndose detrás de las reglas obtusos, detrás de la riqueza acumulada egoístamente, como sucede con demasiada frecuencia.
      – Me todas oír y entender bien – dice el Señor. Es cierto que para mí, para ti, para los sacerdotes e incluso para aquellos que nunca han pensado en dejar de escuchar. A menudo, demasiado a menudo culpamos a los demás, a los acontecimientos de la vida, con el fin de justificar ciertos comportamientos. Si bien es cierto que cada acción tiene una reacción, también es cierto, que la reacción no se puede descartar …. y mucho más … todo depende de lo que vive dentro de nosotros y alimenta nuestra alma.
      Estoy convencido de que las diez palabras dictadas a Moisés y un montón de revistas siempre por los hombres, no sirven para la fuerza, sino que nos dan cada vez más precisas indicaciones sobre el camino a seguir para ser feliz, pero a veces entre estos polos, por falta de amor, que se erigen vallas, y esto no ayuda y no ayuda a cualquiera que caminar En pos del SEÑOR.
      Para empezar, nos volvemos demasiado aquí y allá para ver lo que otros hacen, hacemos una pausa para juzgarlos, y les decimos todo el daño posible. Nuestra forma de vida se centra alrededor de los otros, nuestros puntales mismos y espera para reflejar una bella imagen de sí mismo. San Agustín grita, después de mucho vagar, “Usted estabas dentro de mí y yo fuera” … es un pasaje de una dulzura conmovedora, casi desesperada que nos invita, nos gustaría conectar con el Evangelio de hoy, para encontrar la belleza de Dios en nosotros, aunque enterrados por nuestras atrocidades humanas. Este contacto debe ser buscada, deseada, vivía … y en lugar de buscar las directivas de “fuera” podemos concluir con Agustín: “Me tocaste, y yo quemado para su tranquilidad.”

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI MARTEDì 7 FEBBRAIO 2017

    Jour liturgique : Temps ordinaire- 5e Semaine: Mardi Texte de l'Évangile (Mc 7,1-13): Les pharisiens et quelques scribes étaient venus de Jérusalem. Ils se réunissent autour de Jésus, et voient quelques-uns de ses disciples prendre leur repas avec des mains impures, c'est-à-dire non lavées. Les pharisiens en effet, comme tous les Juifs, se lavent toujours soigneusement les mains avant de manger, fidèles à la tradition des anciens; et au retour du marché, ils ne mangent pas avant de s'être aspergés d'eau, et ils sont attachés encore par tradition à beaucoup d'autres pratiques: lavage de coupes, de cruches et de plats.
    Alors les pharisiens et les scribes demandent à Jésus: «Pourquoi tes disciples ne suivent-ils pas la tradition des anciens? Ils prennent leurs repas sans s'être lavé les mains». Jésus leur répond: «Isaïe a fait une bonne prophétie sur vous, hypocrites, dans ce passage de l'Écriture: ‘Ce peuple m'honore des lèvres, mais son coeur est loin de moi. Il est inutile, le culte qu'ils me rendent; les doctrines qu'ils enseignent ne sont que des préceptes humains’. Vous laissez de côté le commandement de Dieu pour vous attacher à la tradition des hommes». Il leur disait encore: «Vous rejetez bel et bien le commandement de Dieu pour observer votre tradition. En effet, Moïse a dit: ‘Honore ton père et ta mère’. Et encore: ‘Celui qui maudit son père ou sa mère sera mis à mort’. Et vous, vous dites: ‘Supposons qu'un homme déclare à son père ou à sa mère: Les ressources qui m'auraient permis de t'aider sont corbane, c'est-à-dire offrande sacrée’. Vous l'autorisez à ne plus rien faire pour son père ou sa mère, et vous annulez la parole de Dieu par la tradition que vous transmettez. Et vous faites beaucoup de choses du même genre».


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    1. REFLEXION DE LELLA

      PRIERE : Viens o Saint Esprit de Dieu, pour me guider dans la Parole de Dieu; viens et indique-moi quoi écrire parce qu'ils puissent parler à nos coeurs, trop arides et sourds.

      - Autour de le Jésus, il y avait beaucoup de gens; même les pharisiens et les juifs du temple qui s'approchaient de lui, mais plus pour le critiquer que pour l'écouter. Ils étaient en effet très légats aux traditions, mais le problème n'était pas la tradition en soi même, mais le fait qu'en respectant les règles qu'ils avaient imposé, ils négligeaient ce qui était le message fondamental de l'amour de Dieu. Cependant, nous ne nous scandalisons pas trop, parce qu'il y a encore aujourd'hui qui se cache derrière les règles pour exclure les frères de la communauté religieuses, comme si c'était nous qui le leur dicter et en oubliant souvent que Dieu n'aime pas le péché, mais aime le pécheur, comme notre Pape François nous le répète souvent, même si pour cela il est si durement attaqué.
      Jésus n'accepte pas que ces règles soient utilisées pour sélectionner, pour diviser et pour exclure de la vie de tous les jours la Parole de Dieu, pour imposer la nôtre. Ce qu'il portait dans ces contextes n'était pas seulement le message de l'amour de Dieu, mais aussi un nouveau holocauste, qu'il mettait fin à toutes ces règles anciennes, c'était Lui qui s'offrait, par le vouloir du Père comme holocauste sur la croix, pour le salut de tous les hommes. Réfléchissons si, nous aussi par exemple, pendant que nous nous rendons à l'église, ne faisons pas semblant de ne pas voir le pauvre qui demande l'aumône près de la porte.

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    2. SUITE :
      C'est vrai, ce sont souvent des tziganes qui profitent de notre bonté, mais si au lieu de raidir notre coeur, nous pensions à combien nous sommes plus chanceux et que nous ne serions pas moins riches, si nous donnions aussi une petite pièce de monnaie, nous entrerions à l'église peut-être avec plus prédisposition à l'écoute de la Parole.
      Nous sommes vraiment en train d'aller célébrer la communion avec le Christ, ou seulement pour voir un rite sans aucun sens ? Quel sont nos critères d'humanité et fraternité avec les autres ? Sommes-nous disposés dans les écoles par exemple, à accepter que quelque enfant qu'il ne connaissent pas bien notre langue, aie le temps de l'assimiler ? Nous sommes disponibles à aider les femmes en grossesse qui vivent en difficulté pour avoir leur enfant, et aider les malades à avoir une juste assistance, ou nous nous retranchons simplement derrière un froid: "nous devons penser les institutions" en laissant ces gens seuls avec leurs problèmes ? Le discours est très ample et Jésus espère qu'il touches le coeur de ceux qui il se retranchent derrière des règles bornées, derrière des richesses égoïstement accumulées, comme cela arrive trop souvent.
      Écoutez-moi tous et comprenez bien - dit le Seigneur. Cela vaut pour moi, pour toi, pour les prêtres et jusqu'à celui qui n'a jamais pensé à s'arrêter pour l'écouter. Nous donnons trop souvent la faute aux autres, aux choses de la vie, pour justifier nos comportements. Aussi il est vrai qu'à chaque action, correspond une réaction, il est vrai aussi, que la réaction ne peut être escomptée.... et beaucoup... tout dépend de ce qui vie en nous et nourrit notre âme. Je suis convaincue que les dix paroles dictés à Moïse et abondamment revue depuis toujours par les hommes, ne servent pas pour nous contraindre, mais pour nous donner de plus en plus d'indications précises sur la voie à parcourir pour être heureux, mais parfois parmi ces pieux, par manque d'amour, se sont érigés des réseaux, et cela n'a pas aidé et personne n'aide à marcher derrière le Seigneur. Pour commencer nous nous tournons trop pour voir ce que les autres font, nous nous arrêtons pour les juger, et nous disons d'eux tout le mal possible. Notre manière de vivre en rond autour des autres, notre ego se pavane et il espère réfléchir une belle image de lui même. Saint Augustin hurle, après avoir tant d'errer :" Toi tu étais en moi et moi j'étais dehors " c'est un passage d'une douceur poignante, presque désespérée qui nous invites, c'est pour cela que je l'ajoute à l'Évangile d'aujourd'hui, pour trouver la beauté de Dieu en nous, même si elle est enterrée sous nos infamies humaines. Ce contact doit être recherché, désiré, vécu... et au lieu de chercher les directives en "dehors" de nous pourrons avec Augustin conclure: tu m'as touchés, et brûlés par le désir de ta paix.

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