domenica 26 febbraio 2017

(Mc 10,17-27) Vendi quello che hai e vieni! Seguimi!

VANGELO
(Mc 10,17-27) Vendi quello che hai e vieni! Seguimi!
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA.
Vieni o Santo Spirito e manda a noi dal cielo, un raggio della tua luce... Illumina i nostri cuori, perchè sappiamo riconoscerti e seguirti nel mondo in cui ci è concesso di vivere. Amen.
Il giovane che si presenta a Gesù, probabilmente non ha mai avuto problemi, viene definito ricco, e pensa che, dato che ha sempre vissuto onestamente, la salvezza gli spetti quasi per diritto, eppure c’è qualcosa che la sua coscienza gli dice, qualcosa che gli sfugge. Sa che quello che fino a quel momento ha fatto, non gli è costato sacrificio, gli è stato naturale, rispondendo ad una legge che gli hanno tramandato e che è scritta naturalmente nel suo cuore. Gesù chiede però una scelta radicale, non un modo per aggirarla. Essere ricchi non è una colpa, e non è con la ricchezza che Gesù ce l’ha, ma con l' avarizia, che è spesso uno stato d'animo, un modo di essere di chi tende a cumulare per tranquillizzare se stesso. La paura di perdere quello che ci tranquillizza.... e qui torniamo al discorso iniziato nella riflessione di ieri: (http://bricioledivangelo.blogspot.it/2017/02/mt-624-34-non-preoccupatevi-del-domani.html , che spesso ci fa confondere e credere di poter essere padroni delle nostre sicurezze, ma troppe volte è come se mettessimo i nostri soldi in una scatola in cui possono entrare i topi per nutrirsene. “Rinuncia a tutto, dallo ai poveri”, questa pretesa può sembrare assurda al giovane, che aveva sì fatto una domanda al Signore, ma si aspettava che gli dicesse che quello che faceva era sufficiente. Ora invece capisce che non basta, che ci vuole una vera conversione; che quello che faceva poteva essere buono prima che incontrasse Gesù, ma ora non bastava più, perchè se l’incontro con Gesù non ci cambia la vita, non è certo per colpa sua, ma nostra che gli voltiamo le spalle, rifiutando di accoglierlo in tutto e per tutto.

3 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI LUNEDì 27 FEBBRAIO 2017

    Gospel text (Mc 10,17-27):
    Just as Jesus was setting out on his journey again, a man ran up, knelt before him and asked, «Good Master, what must I do to have eternal life?». Jesus answered, «Why do you call me good? No one is good but God alone. You know the commandments: Do not kill, do not commit adultery, do not steal, do not bear false witness, do not cheat, honor your father and mother». The man replied, «I have obeyed all these commandments since my childhood». Then Jesus looked steadily at him and loved him and he said, «For you, one thing is lacking. Go, sell what you have and give the money to the poor, and you will have riches in heaven. Then come and follow me». On hearing these words, his face fell and he went away sorrowful for he was a man of great wealth.
    Jesus looked around and said to his disciples, «How hard it is for those who have riches to enter the kingdom of God!». The disciples were shocked at these words, but Jesus insisted, «Children, how hard it is to enter the kingdom of God! It is easier for a camel to go through the eye of a needle than for one who is rich to enter the kingdom of God». They were more astonished than ever and wondered, «Who, then, can be saved?». Jesus looked steadily at them and said, «For humans it is impossible, but not for God; all things are possible with God».
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    MY REFLECTION
    PRAYER.
    Come Holy Spirit and send us from heaven a ray of your light ... It illuminates our hearts, because we recognize you and follow you around the world in which we are allowed to live. Amen.
    The young man who comes to Jesus, probably has never had problems, is called rich, and thinks that, since he has always lived honestly, salvation, is up almost by law, yet there is something that his conscience tells him, something that eludes him.
    He knows that what he has done so far, has cost him sacrifice, he was natural, in response to a law that has been handed down, and that is of course written in his heart.
    Jesus, however, calls for a radical choice, not a way to go around it. Being rich is not a crime, and it is not with the wealth that Jesus did succeed, but with greed, which is often a state of mind, a way of being of those who tend to combine to calm himself. The fear of losing what calms us .... and here we return to the work begun in yesterday's reflection: (http://bricioledivangelo.blogspot.it/2017/02/mt-624-34-non-preoccupatevi-del- domani.html, that often makes us confused and believe that we can be masters of our own security, but too many times it is as if we put our money in a box where they can get the mice to feed on them.
    "Give up everything and give to the poor", this claim may seem absurd to the young man, who had indeed asked a question to the Lord, but he expected her to tell him that what he did was enough.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI LUNEDì 27 FEBBRAIO 2017
    Texto del Evangelio (Mc 10,17-27):
    Un día que Jesús se ponía ya en camino, uno corrió a su encuentro y arrodillándose ante Él, le preguntó: «Maestro bueno, ¿qué he de hacer para tener en herencia la vida eterna?». Jesús le dijo: «¿Por qué me llamas bueno? Nadie es bueno sino sólo Dios. Ya sabes los mandamientos: No mates, no cometas adulterio, no robes, no levantes falso testimonio, no seas injusto, honra a tu padre y a tu madre». Él, entonces, le dijo: «Maestro, todo eso lo he guardado desde mi juventud». Jesús, fijando en él su mirada, le amó y le dijo: «Una cosa te falta: anda, cuanto tienes véndelo y dáselo a los pobres y tendrás un tesoro en el cielo; luego, ven y sígueme». Pero él, abatido por estas palabras, se marchó entristecido, porque tenía muchos bienes.
    Jesús, mirando a su alrededor, dice a sus discípulos: «¡Qué difícil es que los que tienen riquezas entren en el Reino de Dios!». Los discípulos quedaron sorprendidos al oírle estas palabras. Mas Jesús, tomando de nuevo la palabra, les dijo: «¡Hijos, qué difícil es entrar en el Reino de Dios! Es más fácil que un camello pase por el ojo de la aguja, que el que un rico entre en el Reino de Dios». Pero ellos se asombraban aún más y se decían unos a otros: «Y ¿quién se podrá salvar?». Jesús, mirándolos fijamente, dice: «Para los hombres, imposible; pero no para Dios, porque todo es posible para Dios».
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    MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN.
    Ven Espíritu Santo y nos envía desde el cielo un rayo de tu luz ... Se ilumina nuestros corazones, porque reconocemos usted y te siguen a todas partes del mundo en que se nos permite vivir. Amén.
    El joven que viene a Jesús, problemas probablemente nunca ha tenido, se llama rica, y piensa que, ya que siempre ha vivido con honestidad, la salvación, es casi por la ley, sin embargo hay algo que su conciencia le dice, algo que se le escapa.
    Él sabe que lo que ha hecho hasta ahora, ha costado lo sacrifican, que era natural, en respuesta a una ley que ha sido dictada, y que es, por supuesto, escrita en su corazón.
    Jesús, sin embargo, exige una elección radical, no una forma de ir a su alrededor. Ser rico no es un delito, y no es con la riqueza que Jesús tuvo éxito, pero con la codicia, que a menudo es un estado mental, una forma de ser de los que tienden a combinarse para calmarse. El miedo a perder lo que nos calma .... y aquí volvemos a la labor iniciada en la reflexión de ayer: (http://bricioledivangelo.blogspot.it/…/mt-624-34-non-preocc… domani.html, que a menudo nos hace confundidos y creen que podemos ser dueños de nuestra propia seguridad, sino también muchas veces es como si ponemos nuestro dinero en una caja donde pueden obtener los ratones que se alimentan de ellos.
    "Renunciar a todo y dalo a los pobres", esta afirmación puede parecer absurdo a la joven, que de hecho se había hecho una pregunta al Señor, pero él la esperaba para decirle que lo que hizo fue suficiente.
    Ahora entiendo que no es suficiente, se necesita una verdadera conversión; que lo que hizo podría ser bueno antes de conocer a Jesús, pero ahora no era suficiente, porque si no nos encontramos con Jesús cambia la vida, no es su culpa, pero la nuestra que damos la espalda, negándose a recibir a su alrededor y para todos.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI LUNEDì 27 FEBBRAIO 2017

    Texte de l'Évangile (Mc 10,17-27): Jésus se mettait en route quand un homme accourut vers lui, se mit à genoux et lui demanda: «Bon maître, que dois-je faire pour avoir en héritage la vie éternelle?». Jésus lui dit: «Pourquoi m'appelles-tu bon? Personne n'est bon, sinon Dieu seul. Tu connais les commandements: Ne commets pas de meurtre, ne commets pas d'adultère, ne commets pas de vol, ne porte pas de faux témoignage, ne fais de tort à personne, honore ton père et ta mère». L'homme répondit: «Maître, j'ai observé tous ces commandements depuis ma jeunesse». Posant alors son regard sur lui, Jésus se mit à l'aimer. Il lui dit: «Une seule chose te manque: va, vends tout ce que tu as, donne-le aux pauvres et tu auras un trésor au ciel; puis viens et suis-moi». Mais lui, à ces mots, devint sombre et s'en alla tout triste, car il avait de grands biens. Alors Jésus regarde tout autour de lui et dit à ses disciples: «Comme il sera difficile à ceux qui possèdent des richesses d'entrer dans le royaume de Dieu!». Les disciples étaient stupéfaits de ces paroles. Mais Jésus reprend: «Mes enfants, comme il est difficile d'entrer dans le royaume de Dieu. Il est plus facile à un chameau de passer par le trou d'une aiguille qu'à un riche d'entrer dans le royaume de Dieu». De plus en plus déconcertés, les disciples se demandaient entre eux: «Mais alors, qui peut être sauvé?». Jésus les regarde et répond: «Pour les hommes, cela est impossible, mais pas pour Dieu; car tout est possible à Dieu».

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE : Viens o Saint Esprit et envoie nous du ciel, un rayon de ta lumière... éclaire nos coeurs, pour que nous sachons te reconnaître et te suivre dans ce monde dans lequel il nous est accordé de vivre. Amen.

    - Le jeune qui se présente à Jésus n'a probablement jamais eu de problèmes, défini comme riche il vient, et il pense que, étant donné qu'il a toujours honnêtement vécu, le salut lui appartient presque de droit, pourtant il y a quelque chose qu'il se dit quelque chose qui lui échappe. Il sait que ce qu'il a fait jusqu'à ce moment, ne lui a coûté aucun sacrifice, cela lui a été naturel, en répondant à une loi qu'ont lui ont transmis et qui est écrite dans son coeur naturellement.
    Jésus demande cependant un choix radicale, non une manière de la détourner.
    Être riche n'est pas une faute, et ce n'est pas contre la richesse que Jésus en a, mais contre l'avarice, qui est souvent un état d'âme, une manière d'être qui tend à cumuler pour se tranquilliser soi même. La peur de perdre ce qui nous tranquillises.... et nous revenons ici sur le discours initié dans la réflexion d'hier: (http://bricioledivangelo.blogspot.it/2017/02/mt-624-34-non-preoccupatevi-del-domani.html), qui nous fait souvent confondre et croire, de pouvoir être patrons de nos sûretés, mais trop de fois c'est comme si nous mettions notre argent dans une boîte dans laquelle peuvent entrer les rats pour s'en nourrir.
    "Renonce à tout, donne le aux pauvres", cette prétention peut sembler absurde au jeune qui avait poser une question au Seigneur, mais il s'attendait qu'il lui dît que ce qu'il faisait était suffisant.
    Maintenant par contre comprend qu'il ne suffisait pas, qu'il voulait une vraie conversion; que ce qui faisait pouvait être bon avant qu'il rencontre Jésus, mais maintenant cela ne suffisait plus, parce que si la rencontre avec Jésus ne nous change pas la vie, ce n'est certainement pas par sa faute mais la nôtre, nous qui lui tournons le dos, en refusant de l'accueillir en tout et pour tout.

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