mercoledì 24 dicembre 2014

NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE - MESSA DELL'AURORA - MESSA DEL GIORNO



La Liturgia di Giovedi 25 Dicembre 2014:
- NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE
- NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELL'AURORA
- NATALE DEL SIGNORE - MESSA DEL GIORNO
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NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE
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VANGELO
(Lc 2,1-14) Oggi è nato per voi il Salvatore.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:«Gloria a Dio nel più alto dei cielie sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Santo Spirito e veglia su di me, come vegliasti sulla nascita del Bambino Gesù.
C’erano in quella regione molti che pernottavano all’aperto….
Vorrei Gesù, che il mondo fosse più bello per tutti, vorrei che non ci fosse chi non ha casa e no può festeggiare la tua venuta, vorrei che veramente tutti diventassimo più buoni e non solo per Natale.
Tu hai fatto tanti miracoli sulla terra, fallo anche stanotte, porta la pace e l’amore nei cuori.
Gesù
Benedici tutti quelli che ti cercano
E quelli che non lo fanno.
Stai vicino a chi soffre tanto.
A chi chiede le grazie anche se indegnamente.
Tu con il tuo perdono e l’amore sai sanare ogni dolore e ogni cuore.
Benedici le nostre famiglie, anche i nostri parenti, soprattutto quelli che ci sono da ostacolo nella nostra fede.
Ti prego soprattutto per il lavoro.
Benedici i giovani aiutali a non farli vivere nel peccato.
Sostienili nelle delusioni della vita.
Benedici i grembi materni, anche se sono in peccato.
Tu che tutto perdoni, fa che ogni anima e cuore si rivolga a te. Tu che sei la via la verità e la vita.
Amen.
Viva l’Immacolata
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NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELL'AURORA
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VANGELO
(Lc 2,15-20) I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.
+ Dal Vangelo secondo Luca
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Parola del SignoreLA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Guidami o Santo Spirito davanti alla capanna, dove la cuce brilla.
Maria custodiva nel suo cuore,tutto il segreto che le era stato affidato...ed intanto il segreto stesso si svelava in quel pargoletto.Riconoscerlo, accettarlo, cantare inni e glorificarlo...solo questo è quello che dobbiamo fare,e chi lo fa deve portare la buona notizia agli altri,ai lontani,ai ciechi ,a chi si crede perduto.Gesù è nato, venite a conoscerlo!
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NATALE DEL SIGNORE - MESSA DEL GIORNO
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VANGELO
(Gv 1,1-18) Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo,e il Verbo era presso Dioe il Verbo era Dio.Egli era, in principio, presso Dio:tutto è stato fatto per mezzo di luie senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.In lui era la vitae la vita era la luce degli uomini;la luce splende nelle tenebree le tenebre non l’hanno vinta.Venne un uomo mandato da Dio:il suo nome era Giovanni.Egli venne come testimoneper dare testimonianza alla luce,perché tutti credessero per mezzo di lui.Non era lui la luce,ma doveva dare testimonianza alla luce.Veniva nel mondo la luce vera,quella che illumina ogni uomo.Era nel mondoe il mondo è stato fatto per mezzo di lui;eppure il mondo non lo ha riconosciuto.Venne fra i suoi,e i suoi non lo hanno accolto.A quanti però lo hanno accoltoha dato potere di diventare figli di Dio:a quelli che credono nel suo nome,i quali, non da sanguené da volere di carnené da volere di uomo,ma da Dio sono stati generati.E il Verbo si fece carnee venne ad abitare in mezzo a noi;e noi abbiamo contemplato la sua gloria,gloria come del Figlio unigenitoche viene dal Padre,pieno di grazia e di verità.Giovanni gli dà testimonianza e proclama:«Era di lui che io dissi:Colui che viene dopo di meè avanti a me,perché era prima di me».Dalla sua pienezzanoi tutti abbiamo ricevuto:grazia su grazia.Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.Dio, nessuno lo ha mai visto:il Figlio unigenito, che è Dioed è nel seno del Padre,è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Spirito di Dio, stammi vicino mentre leggo queste righe e falle entrare nel mio cuore, trasformale sulla tastiera in ciò che tu vuoi, annulla il mio pensiero se permane, per l' amore con il quale Gesù ha accettato la volontà del Padre, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Non servirono i profeti, non bastò Giovanni Battista che precedendolo lo annunciò, neanche che Gesù venne tra gli uomini, che testimoniò con la sua vita l’ amore del Padre; chi non voleva credere, non credette ugualmente. Anche oggi è così; alcuni aderiscono alla parola di Dio, la fanno loro, la seguono, riescono ad entrare in contatto con il regno di Dio già su questa terra, pur affrontando mille difficoltà e riescono a ricevere dal Signore grazie su grazie, per la fede che ripongono in Lui. Altri invece non seguono la legge dettata a Mosè, proclamata da Gesù su questa terra, cercano ancora, non si fidano, non vogliono riconoscere la verità, non lasciano agire lo Spirito su di loro, si ribellano ed escono dalla via tracciata dal Signore e perdono la verità, andando a cercare chissà quale verità, ma trovando solo la menzogna.Questo Vangelo di Giovanni ci porta direttamente in contatto con l’ amore di Dio. In principio era il Verbo che per comunicarci il suo amore creò una casa in cui farci vivere, creò la terra e poi ce la mise a disposizione, per amore e con amore. Tutto fa parte di un progetto divino di cui noi facciamo parte. Da Dio viene la vita e nella luce di Dio noi ritroviamo la via per tornare a casa, nella casa che era dal tempo dei tempi, preparata per noi.Chi non ascoltò i profeti e non credette a Giovanni, non crede neanche a Gesù e non capisce che attraverso di Lui Dio si rivela .
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martedì 23 dicembre 2014

(Lc 1,67-79) Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.



VANGELO
(Lc 1,67-79) Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,perché ha visitato e redento il suo popolo,e ha suscitato per noi un Salvatore potentenella casa di Davide, suo servo,come aveva dettoper bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:salvezza dai nostri nemici,e dalle mani di quanti ci odiano.Così egli ha concesso misericordia ai nostri padrie si è ricordato della sua santa alleanza,del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,di concederci, liberati dalle mani dei nemici,di servirlo senza timore, in santità e giustiziaal suo cospetto, per tutti i nostri giorni.E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimoperché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,per dare al suo popolo la conoscenza della salvezzanella remissione dei suoi peccati.Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,ci visiterà un sole che sorge dall’alto,per risplendere su quelli che stanno nelle tenebree nell’ombra di morte,e dirigere i nostri passisulla via della pace».
Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito Santo eterno amore, porta la tua luce nel mio cuore, fammi vivere la tua parola, fammi vedere la tua luce, fammi splendere del tuo riflesso. Amen.
Le donne come madri, non vivono da sole la loro maternità, neanche nel caso di Maria che, pur non avendo in Giuseppe la figura del padre di suo figlio, non può fare a meno di concedergli la figura della guida , a cui si affida ed affida la protezione della famiglia.Egli era un semplice fedele, mentre Zaccaria era un sacerdote, quindi queste due figure collegate tra loro da un vincolo di parentela terrena, si trovano ad avere anche un vincolo di parentela divina.Due uomini scelti come padri, direttamente da Dio!
Alla nascita di Giovanni, Zaccaria torna a parlare, per prima cosa benedice il Signore, perché ha capito che aveva sbagliato a dubitare, ad avere paura e così si affida anche lui allo Spirito, sulle orme di Maria ed Elisabetta e pieno di fiducia ringrazia Dio della venuta del salvatore, come aveva promesso.
Alla luce della conoscenza, anche la missione del figlio Giovanni diventa chiara e la preghiera di Zaccaria, dopo essere passata per la profezia arriva al ringraziamento.
Ricordiamo il magnificat di Maria? Ed ora il cantico di Zaccaria, la prima cosa che sale alle labbra dopo aver riconosciuto lo Spirito Santo ed essersi affidati a lui è una preghiera, perché il contatto con il Signore procura gioia, meraviglia e fiducia, una fiducia che diventa certezza, addirittura profezia…..
E poi eccolo l’ avvenimento meraviglioso della nascita di Gesù, in una stalla, straniero, povero, ricercato per essere ucciso, non è certo questo il modo in cui si pensava alla nascita del Messia; ma una stella guida il cammino dei pastori e dei Magi; una luce che fa intravedere nel buio della notte, la speranza della salvezza.
Gli angeli del Signore avvisano i pastori che la salvezza è nata per il mondo… Buon Natale a tutti coloro che sono davanti alla capanna semplice di Dio, che lo riconoscono come il Messia e che vivono per lodare il Suo nome e testimoniare la sua venuta!

lunedì 22 dicembre 2014

(Lc 1,57-66) Nascita di Giovanni Battista.

VANGELO
 (Lc 1,57-66) Nascita di Giovanni Battista.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Signore mio ti prego, inondami del tuo Spirito di sapienza, fa che io possa trarre da questa lettura tutto quello che vuoi concedermi di sapere. Io non merito nulla per me, sono la più stupida dei tuoi fratelli, ma sto cercando di fare quello che tu vuoi, sto cercando di testimoniare la tua parola, aiutami o mio tutto, a non essere me, ma a lasciare che tu occupi il mio posto.

Oggi c'è internet, c'è il telefono, e le notizie volano nell'etere in tempo reale, ma pensiamo per un attimo ai tempi in cui Elisabetta partorì il piccolo Giovanni, andiamo tra le famiglie dell'epoca, intente nei loro lavori, chi a filare, chi a guardare le pecore e così via, un po' come le scenette che montiamo sui nostri presepi in questi giorni.
Ma lo sapete che Elisabetta ha avuto un figlio?  Ma chi ?  L'anziana moglie del vecchio Zaccaria? Com’è potuto succedere? E un miracolo!
Dio meraviglia per primi Zaccaria ed Elisabetta, che in quei mesi avevano avuto modo di capire che avevano sbagliato a mettere in dubbio la potenza della grazia di Dio, ma eccoli ora che coraggiosamente accettano la volontà di Dio in tutto e per tutto.
Si chiamerà Giovanni, come ha detto l'Angelo del Signore, non come il padre Zaccaria, come imporrebbero le regole del tempo. Questo gesto così semplice racchiude in se una cosa molto grande, l'accettazione del volere di Dio, dell'appartenenza alla stirpe Divina.
 Giovanni vuol dire " Dio fa grazia " e con questa  è entrato nella vita di Zaccaria e nella nostra, anche se sicuramente i poveri vecchi, non potevano mai immaginare che dopo 2000 anni ancora ci ricordiamo di loro per questo.
La nostra vita non è mai fine a se stessa, perché tutti facciamo parte di un progetto  d'amore di nostro Signore, dobbiamo imparare a rendercene conto, a diventare coscienti di questo e vivere di conseguenza.
Poco tempo fa, parlando con un amico ateo (almeno così lui si definiva) mi chiese se questo non era rinunciare a vivere una vita fatta di tante cose belle, ho risposto che era semplicemente una questione di scegliere quali erano le cose belle per noi, in che modo intendevamo vivere, a chi volevamo fare riferimento, qual era la parte che volevamo far prevalere.
Giovanni non è solo un bambino, ma è un segno del Signore, è qualcosa d’inspiegabile attraverso le leggi naturali, nato da una donna sterile ed un uomo molto anziano, ma attraverso di lui il Signore parlerà al mondo, presenterà un miracolo ancora più grande, presenterà quel figlio Dio, che s’ incarnerà in una Vergine e cambierà la nostra storia. E noi chi siamo per il Signore? In che modo  sapremo partecipare e saremo parte attiva della famiglia Divina? Saremo capaci di scegliere di farne parte? Ci lasceremo guidare dalla mano di Dio?

domenica 21 dicembre 2014

(Lc 1,46-55) Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente.

VANGELO
 (Lc 1,46-55) Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente. 
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Maria disse:«L’anima mia magnifica il Signoree il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,perché ha guardato l’umiltà della sua serva.D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotentee Santo è il suo nome;di generazione in generazione la sua misericordiaper quelli che lo temono.Ha spiegato la potenza del suo braccio,ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;ha rovesciato i potenti dai troni,ha innalzato gli umili;ha ricolmato di beni gli affamati,ha rimandato i ricchi a mani vuote.Ha soccorso Israele, suo servo,ricordandosi della sua misericordia,come aveva detto ai nostri padri,per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Dolcissimo Spirito del Signore, ti prego di entrare nel mio cuore e di illuminarmi con la tua sapienza, di insegnarmi a vivere con la stessa umiltà di Maria, per Cristo nostro Signore, nel quale io credo ed al quale affido il mio destino. Amen.

Maria inizia da subito la sua opera, spinta da quello che lo Spirito Santo opera in lei, ci insegna a pregare.
Gesù non è una teoria, è un fatto e ci vuole rendere partecipi di quanto sta accadendo, Lei che lo sta vivendo in prima persona ci annuncia che sta arrivando il salvatore, il suo salvatore, il salvatore di tutta l’umanità, ed esulta Maria,  ci invita a gioire con lei e a ringraziare per essere stati scelti, nonostante il nostro niente.
Non è finta umiltà quella di Maria, ma consapevolezza che di fronte a Dio, noi non siamo degni di nulla, eppure grazie alla sua onnipotenza e alla sua misericordia, Egli  sceglie di compiere  in noi grandi cose, basta accoglierlo.
La fede in Lui ci renderà giustizia, nei secoli dei secoli, perché così ha promesso.
Maria, che riconosce come opera di Dio, quello che succede, ringrazia e gioisce, ripone in Lui la sua speranza, e si mette al Suo servizio, accettando da subito,
di fare parte del suo progetto per la salvezza dell’umanità. Attraverso Maria anche noi potremo far vivere in noi Gesù, il Messia, il Redentore, perché la grazia di Dio per gli uomini passa attraverso Maria per arrivare a Gesù.

sabato 20 dicembre 2014

(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

VANGELO 
(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce. 
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Santo Spirito che operi le meraviglie di Dio, permetti a questa piccola ed inutile serva,di essere usata per aiutare me e chi legge a capire quello che Dio vuole che comprendiamo,per potervi seguire fedelmente,alla luce della Vostra Parola.

Torna la pagina del Vangelo di ieri, cambiano soltanto le letture ed il salmo che la precedono, e ieri non ho messo l'accento su quello che era l'avvenimento  dell'annuncio, ma su quanto oggi sia invece difficile riconoscere attraverso i fatti e i personaggi odierni questo annuncio.
C' è un insieme di testimonianze che risalta nel mondo, quella fatta di operosa concretezza di Giovanni Battista e di Maria, quella muta di Zaccaria e silenziosa di Giuseppe, quei SI di chi pur nell'incertezza della vita è stato pronunciato una volta per tutte.
«Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?» si diceva.... evidentemente secondo il giudizio umano, ben altre dovevano essere le caratteristiche della citta che avrebbe dovuto dare i suoi natali al Messia, ma proprio nella sua piccolezza ci viene spiegata più che chiaramente la logica di pensiero di Dio.
È Dio che rende grandi tutte le cose, e sceglie proprio le più piccole per dimostrarci che è lui che sceglie ed agisce.
«Hai trovato grazia presso Dio! » Questa è la frase che urla sopra ogni altra,anche sopra alla paura di Maria per quanto sta accadendo,e questa è la frase che ancora oggi voglio mettere in risalto,perchè la grazia più grande che Dio ci fa è il suo AMORE ETERNO.
Sì. Dio ci ama ancora,anche se non abbiamo mai fatto nulla per meritare il Suo amore, Lui non ha fatto altro e non farà mai altro che amarci e chiamarci alla conversione.
La conversione che Dio vuole, non è  l'obbedienza delle leggi, ma il ritorno a Lui che non è un fatto passato, ma una realtà presente.
Invertire la rotta di ogni uomo che vivendo cerca di fuggire da Dio per restare smarrito nel mondo, dove le regole se le fa da solo e decide per quelle che gli fanno più comodo e che gli danno un appagamento immediato, ma che lo mettono anche davanti alla delusione di quello che ha trovato e alla conseguente voglia di tornare indietro.
Ritrovare la grazia di Dio, sapere che siamo ancora nella possibilità di essere graditi ai suoi occhi ed al suo cuore, che nonostante i nostri fallimenti, possiamo ancora continuare a provare, continuare a sperare e continuare a cercare la volontà di Dio, ossia l'idea primaria del perchè della creazione, e farla nostra.

 

venerdì 19 dicembre 2014

(Lc 1,26-38) Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio.

VANGELO  
(Lc 1,26-38) Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio.
+ Dal Vangelo secondo Luca

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Spirito del Signore, inonda la terra con l'Amore,perchè solo amando  potremo capire, quale e quanto amore ti hanno spinto a farti uomo come noi.

Siamo ormai quasi alla fine dell'avvento; ripercorrendo le pagine del Vangelo di questi giorni, scorgiamo grandi miracoli concessi a semplici uomini,come Zaccaria ed Elisabetta, e il miracolo di Dio che si fa uomo per noi.In questo periodo natalizio, le notizie che ascoltiamo non parlano certo di amore,ma piuttosto mettono in risalto l'odio che serpeggia sulla terra.La situazione sembra senza speranza, i bambini vengono uccisi  nel grembo materno , e le mamme e i papà li usano per le loro vendette.In situazioni che sembrano normali, all'improvviso, come piovute dal cielo, senza preavviso, accadono tragedie che lasciano col fiato sospeso e l'amaro in bocca di una domanda che resta senza risposta: "perchè ? "Tutti cercano di imporre i loro diritti, ma guai a dare  voce a chi non ha voce, guai ad andare contro l'aborto e l'eutanasia, guai a ribellarsi ai più grandi crimini contro l'umanità, che silenziosamente si compiono ogni giorno, ancor peggio che ai tempi di Erode.L'altra sera Roberto Benigni ci ha illustrato a modo suo i dieci comandamenti, e devo dire che mentre per i primi 3 mi è piaciuto molto, per gli altri, l'ho sentito molto tirato per la giacca dalla sua umanità, dal voler comunque piacere e non dispicere, che non gli ha permesso di nominare l'aborto e l'eutanasia,quando ha descritto il 5° comandamento,NON UCCIDERE! Oggi il mondo va per la sua strada, e quando ci si incrocia con la strada di Gesù, difficilmente si sceglie di accettare il volere di Dio, molto meglio chiedere a Dio di venirci incontro,e magari puntare sulla misericordia per perdonare i nostri rifiuti.Gesù è lo scudo umano che si frappone tra Dio ed i nostri peccati, e poichè lo fa per l'amore immenso che nutre per noi, pensiamo di non dovergli nulla e di poter pretendere tutto.Così diverse le nostre parole da quelle di Maria: Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola»

giovedì 18 dicembre 2014

(Lc 1,5-25) La nascita di Giovanni Battista è annunciata dall’angelo.

VANGELO 
 (Lc 1,5-25) La nascita di Giovanni Battista è annunciata dall’angelo.
+ Dal Vangelo secondo Luca

Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA 

Vieni o Santo Spirito, ti prego, vieni e soffermati su di me che voglio capire; vieni e aiutami a discernere quello che tu vuoi insegnarmi da quello che viene dalla mia scarsa intelligenza, e aiutami a vedere quello che tu vuoi insegnarmi.

Zaccaria è nella tenda del Signore e si preoccupa di quello che pensa la gente di fuori, del tempo che passa, di quello che deve dire…. preoccupazioni inutili, perché il Signore lo rende muto. Per gli ebrei la sterilità era una grave disgrazia, tanto che c’ era la possibilità di ripudiare la moglie o di fare figli con le schiave, perché la discendenza era molto importante.
Zaccaria ed Elisabetta dedicavano la loro vita al tempio e mentre era in preghiera, ecco che il Signore si china verso di lui e accoglie quella che era la preghiera di sempre del povero Zaccaria.
Uno si aspetta che a quel punto, alla promessa dell’ angelo, egli venga preso dalla gratitudine, ed invece ecco giungere per prima la paura, il dubbio… Non basta essere del tempio per saper riconoscere la verità, e questo perché non sempre si riesce a staccarci dalla parte umana, non sempre si decide veramente per Dio, magari le intenzioni iniziali ci sono, le promesse sono state fatte, ma poi ci si allontana dal servizio con i dubbi e le tentazioni prettamente umane.
Oggi vorrei invitarvi a pregare per i sacerdoti, perché sono le mani consacrate attraverso le quali passa la nostra salvezza, perché sono i discepoli consacrati di Gesù, e poverini, se noi siamo tentati, loro lo sono molto di più, e non è certo giudicandoli che li aiutiamo.

mercoledì 17 dicembre 2014

(Mt 1,18-24) Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, figlio di Davide.

VANGELO
 (Mt 1,18-24) Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, figlio di Davide.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi».Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Signore mio,con il tuo Santo spirito,ad aiutare la mia mente a capire quello che Tu ritieni giusto che io debba capire e a liberare la mia mente da tutto il resto.


Matteo continua a raccontarci la storia della nascita di Gesù,vedendola dalla parte di Giuseppe.

La notte di Giuseppe! Questo dovrebbe essere il titolo di questa pagina di vangelo; ve la immaginate la notte del povero Giuseppe? Dubbi, angosce, paura, delusione… credo che nella sua mente sia passato veramente di tutto, e molto probabilmente ha anche pianto e a lungo, perché alla fine è crollato in un sonno profondo….
 Ecco ora l’uomo Giuseppe finisce di comportarsi da uomo, ora stremato si lascia andare, allenta le difese, smette di pensare, e il Signore riesce ad intervenire mandando un suo angelo.
 Quello che mi colpisce e mi fa riflettere è proprio questo, quando l’uomo ha provato tutto, ha pensato tutto, si arrende a Dio, e da lì in poi tutto è possibile.Giuseppe, semplice falegname, aveva come promessa sposa la piccola Maria; una fanciulla mite e sicuramente degna del massimo rispetto, tanto che anche a lui riesce difficile pensare male di lei, quando le dice che aspetta un bambino.
 Giuseppe sa di non averla toccata, come può essere successa una cosa simile? E adesso che sarà di lei? Anche oggi come 2000 anni fa una ragazza che deve affrontare una gravidanza da sola si trova in mille difficoltà, dirlo alla famiglia, il giudizio della gente, ma in quei tempi era ancora peggio; una ragazza era messa al pubblico sdegno ed addirittura lapidata. Egli sente che non può farle questo, ma non può neanche sposarla! Non la sta giudicando, ma non comprende; le sue intenzioni erano altre: una casa, dei figli suoi, una bottega di falegname….. ed ora questa cosa gli sembra inaccettabile.
 Molti uomini cercano di capire come una Vergine possa aver partorito ed essere restata tale, ed a questo proposito io vorrei dire: che questo possa essere un dubbio legittimo in chi non crede in Gesù Cristo, è normale, ma quando si riesce a scoprire ed accettare il mistero dell’incarnazione di Dio, perché questi dubbi? Perché resistere al miracolo della fede? Perché cercare di capire e limitare Dio? Che tipo di fede è questa?
 Nella nostra vita avremo avuto e avremo sempre dei momenti in cui ci sarà difficile comprendere i disegni di Dio, ma se ci affidiamo a lui, tutto ci sarà poi comprensibile. Senza il Sì di Maria e di Giuseppe noi non saremmo qui dopo 2000 anni a parlare dei disegni di Dio, non aspetteremmo ancora una volta un Natale che ci rappresenta la nascita di “Dio con noi”, non spereremmo in un mistero ancora più grande di noi, in cui un piccolo esserino che sceglie di nascere in una stalla e morire su una croce, cambierà la storia della nostra vita!
 Ma quando Dio decide di intervenire nel mondo, non ci chiede il permesso, anzi, a volte sconvolge i nostri piani ed è proprio quello che ha fatto con Giuseppe, che, poverino, credeva di aver già programmato la sua vita.
 Se la nostra vita, non è sconvolta dall’arrivo di Gesù, se non cambia nulla, c’è qualcosa che non quadra, forse non è a Gesù che diamo ascolto, ma al nostro IO che grida più forte di DIO!
 La vita del mondo ci spinge a cercare il benessere e la sicurezza nelle cose materiali, nel lavoro la solidità del futuro, ecc. e seguendo questi schemi è facile che quando qualcuno dei paletti su cui poniamo le basi della nostra esistenza, ci viene a mancare, ci sentiamo franare la terra sotto ai piedi e temiamo che tutto possa crollare, ma se la nostra vita è basata su solide fondamenta e sulla fede, niente, neanche la prova più dura, ci metterà paura, perché in ogni cosa cercheremo di accettare e di riconoscere la mano del Signore e faremo riferimento a Lui.
 Non sarà sempre facile, Gesù ci ha avvertito che seguirlo non è una passeggiata, ma ci ha anche convinto che è l’unica via possibile per la nostra salvezza.
 San Giuseppe, tu che hai ascoltato la voce dell’angelo mandato dal Signore, proteggici e guidaci come hai fatto con il piccolo Gesù, che ti fu affidato da Dio, e guidaci nella vita verso il progetto di Dio per noi. Grazie, amen.

martedì 16 dicembre 2014

(Mt 1,1-17) Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.

VANGELO 
 (Mt 1,1-17) Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Spirito Santo di Dio ,illuminami , fa che io possa riconoscermi in questa famiglia, in questa stirpe ,come Figlia Di Dio. Vieni, datore di doni, riempimi di sapienza per poter conoscere tutto quello che Dio mi concede di sapere ,per seguire la luce che indica la via segnata dalla stella fino all'umile stalla dove nacque Gesù e, da lì in poi vivere con il Figlio, il volere del Padre, alla luce del tuo Spirito. Amen.

La genealogia di Gesù, è riportata in due versioni nei Vangeli, quella di Matteo e quella di Luca, abbastanza dissimili tra loro, per vari motivi, ma questa è la parte che interessa gli studiosi teologi, o quelli che amano spaccare il capello in quattro.
Io non sto ad indagare sulle differenze, vi dico solo che probabilmente Luca sta riportando la genealogia di Maria mentre Matteo sta riportando quella di Giuseppe.
Attraverso entrambe i lignaggi Gesù è un discendente di Davide e quindi corrisponde alle caratteristiche del Messia. Tracciare la genealogia dal lato materno è una pratica insolita, ma era insolita anche la nascita da una vergine.
La spiegazione di Luca è che Gesù era il figlio di Giuseppe, “così si pensava”(Luca 3:23) Ma la fede in Gesù Cristo segna la fine di tutte le diatribe possibili, riunisce tutto i popoli della terra, ci rende tutti figli di Dio.
Nasce dalla famiglia di Davide, è vero, ma nella sua storia terrena manda i suoi discepoli ad ammaestrare i popoli di tutta la terra, è il primo grande eroe dell’unità, in un mondo che non sa far altro che dividersi, Lui rivoluziona tutto e ci dice che pur essendo diversi, di etnie ,razze, popoli, colori, tutti siamo figli dello stesso Dio, fratelli in Cristo.
Non serve sapere altro, ma vivere questo è secondo me, già sufficiente per entrare a far parte di questo benedetto Regno di Dio. Una famiglia è unita da legami di sangue, d’amore e, se solo pensassimo ogni giorno, prima di adirarci con un nostro fratello, che in lui scorre lo stesso dna di figlio di Dio, forse potremmo pian piano, riuscire a vivere in pace e letizia. Oggi il Vangelo, sembra solo una lunga lista di nomi, per ricordarci che la genealogia di Gesù,è riconoscibile nella storia, e Matteo che è ebreo, la scrive per gli ebrei. Eppure sappiamo che molti di loro non hanno riconosciuto in Gesù il Messia che aspettavano,.....perchè? Perchè aspettavano un re, un vincitore, un conquistatore, uno che li avrebbe resi ricchi e potenti, conquistato terre per loro, un trascinatore che li avrebbe vendicati..... Ed ecco che invece Gesù, viene in un umile stalla, e anche se non trova posto tra la sua gente, attira già da neonato, moltitudine di folle da ogni parte, che guardando al cielo, e seguendo una stella ed il canto degli angeli, vengono a vedere il Bambino Gesù. Non sanno ancora bene chi è; vengono per conoscerlo e si avvicinano alla culla con venerazione e curiosità. Salutano Maria e Giuseppe e portano i loro doni, chi poco chi tanto, ma tutti lo fanno con il cuore. Persino i re venuti da lontano, non conoscendolo si erano dapprima messi         d' accordo con Erode, che lo cercava per ucciderlo, per denunciare dov' era quel bambino che avrebbe cambiato la storia del mondo.
Ma Dio scrive una storia diversa da quella degli uomini e davanti a quel piccolo capiscono per dono Divino, che debbono tornare per un altra via, che debbono prendere un' altra direzione, per aiutare Gesù nel suo disegno di salvezza. Dio ha scritto per noi la storia della salvezza, possiamo come molti non accoglierla, nonostante sia confermata dalla storia, oppure correre da Gesù Bambino, fare festa intorno a Lui, riconoscendo chè è nato il salvatore del mondo e, come i re magi, aiutarlo nel suo progetto di salvezza.

lunedì 15 dicembre 2014

(Mt 21,28-32) È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto.

VANGELO  
(Mt 21,28-32) È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito Santo, Spirito di Conoscenza, Spirito d’Amore, Tu solo conosci la Verità, Tu solo puoi scrutare l’essenza e il vero significato d’ogni realtà. Tu solo sai perfettamente ciò che è bene e ciò che è male per me. Spirito di Dio, io mi abbandono a Te. Non voglio sapere più di quello che devo sapere. Non voglio dire più di quello che devo dire. Non voglio nulla più di quello che hai deciso per me. Tu mi ami e conosci il mio bene. Spirito d’Amore, effondi su di me tutto quello che ora posso ricevere da Te. Sia lode a Te.

Com' è chiaro il nostro Gesù! Ci tiene talmente tanto a noi, che lo spiega in tutti i modi: non basta dire, io vengo,  ma bisogna fare le cose con meno superficialità, con un vero interesse, se ci vogliamo salvare.
Di nuovo quel:che ve ne pare? Che equivale ad un : che ne pensate? Questa è una domanda che Gesù fa direttamente a noi, perché vuole che capiamo che la fede non è una questione apparente, non si può dire si, io credo in Dio e poi comportarci come chi non crede.
È allora preferibile chi, pur dicendo di non credere, vive rispettando gli altri e se stesso; chi, magari nel dubbio, compie opere di carità verso i più poveri e così via, perché Gesù è venuto, anche per rompere certi schemi, creati dagli scribi e dai farisei, che impedivano ai piccoli di poterlo avvicinare, di poterlo conoscere.
Non sono leggi scritte è vero, ma sono praticate nella durezza dei loro cuori. Gesù ci ha spiegato che nostro Padre, è un Dio potente,ma  non il Dio dei potenti; di chi lo invoca per conquistare territori, di chi lascia le donne, i bambini e gli ammalati ai margini della società; non è il Dio di chi dice Signore Signore e si batte il petto senza aprire il cuore.
Un cuore nuovo! È questo che Gesù cerca, questo che offre a chi si affida a Lui.
Un cuore nuovo, con il quale vivere dei magnifici doni che Dio ci ha fatto; un cuore puro che sappia amare ed andare oltre le differenze e le difficoltà; oltre le incomprensioni, oltre i dubbi,moltre le razze, le condizioni ed i territori.
Gesù ci chiede di avere il cuore pronto all’ abbraccio del mondo, di chi  non dimentica indietro nessuno dei suoi fratelli.
Che ve ne pare? Siamo pronti per ricevere un cuore nuovo?
Bisogna innanzi tutto ammettere di essere peccatori e volersi redimere, capire dove sbagliamo, chiedere al Signore stesso di aiutarci.
Lui ci chiama e noi appoggiamoci a Lui, mettiamo la testa sul suo cuore e facciamoci guidare dalle sue parole; ma guidare veramente, facciamoci insegnare la strada della solidarietà, del perdono, dell'amore;facciamoci prendere per mano e tranquillamente affidiamoci a Lui, non gli diciamo si vengo, sono pronto a camminare dietro di Te, ma poi rimaniamo fermi su noi stessi.
Vorrei solo ricordare un piccolo particolare, non di poco conto, siamo noi ad avere bisogno di Lui, non il contrario.La ricerca di Dio è amore, ma siamo liberi di non rispondere... solo che poi ne pagheremo noi le conseguenze e faremo contento satana, fate un po' voi! 

domenica 14 dicembre 2014

(Mt 21,23-27) Il battesimo di Giovanni da dove veniva?

VANGELO 
(Mt 21,23-27) Il battesimo di Giovanni da dove veniva?
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo, e svelaci le parole di Gesù; fa che il nostro animo e la nostra mente siano puri davanti al Signore, e che la malizia umana non c’impedisca di capire e di riconoscere il Messia.
Certo che l’intelligenza di Gesù, a volte ci lascia senza parole; il fatto che ci stupisce è che, senza neanche innervosirsi, riesce a trovare le parole giuste per far chiudere nella trappola da soli quelli che gli tendono la trappola. I sadducei ed i capi dei sacerdoti, non riconobbero in Giovanni un profeta, coloro che dovevano guidare il popolo verso Dio, non seppero leggere i segni delle sacre scritture ed ora che Giovanni era morto, i loro dubbi non si erano per niente chiariti, eppure già il loro pensiero era di insidiare Gesù.
Chi è Gesù?Chi lo autorizza a fare quello che fa?
Forse è il momento di domandarci chi è per noi, e se noi lo autorizziamo a guidare la nostra vita, o se facciamo come chi si sente più giusto, più saggio, più importante, e cerchiamo di metterlo a tacere.

sabato 13 dicembre 2014

(Gv 1,6-8.19-28) In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.

VANGELO 
 (Gv 1,6-8.19-28) In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Venne un uomo mandato da Dio:il suo nome era Giovanni.Egli venne come testimoneper dare testimonianza alla luce,perché tutti credessero per mezzo di lui.Non era lui la luce,ma doveva dare testimonianza alla luce.Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Io credo in Te Signore, e credo che il Tuo Spirito mi parli, come fa con tutti coloro che chiedono aiuto a te, Gesù ci ha insegnato a pregare, ci ha detto:" chiedi e ti sarà dato" ed io ti chiedo con molta umiltà.... illuminami.

Il vangelo di oggi, mi fa riflettere molto su quello che è il nostro compito di TESTIMONI della fede. Noi non siamo nessuno, non siamo profeti, non siamo meritevoli di nulla, ne tantomeno dobbiamo sentirci noi importanti o saggi più degli altri ai quali parliamo, perché quelli a cui dobbiamo parlare per primi, siamo noi stessi.
A volte può succedere che qualcuno creda che quello che testimonia, faccia di lui una persona migliore degli altri, ed allora ecco che satana si insinua, si prende gioco di te, ti fa diventare superbo. Anche chi ascolta o legge, non deve leggere pensando che chi scrive sia la verità, uno solo è la verità, perché uno solo è il Cristo, Padre, Figlio e Spirito Santo; chi testimonia, chi riflette con voi, in questo caso io, cerca solo di riflettere con voi sulle PAROLE DELLA SACRA SCRITTURA, cerca di far parlare lo Spirito di Dio che è in ognuno di noi, perché noi siamo battezzati in Spirito Santo, perché noi siamo FIGLI DI DIO, FRATELLI DI CRISTO . Quindi quello che il mio lettore deve fare, ed io vi invito sempre a farlo, NON E' leggere la mia riflessione e basta, MA andare sul gruppo, aprire la pagina del giorno e leggere tutte le sacre scritture del giorno; SOLO DOPO, potrà leggere le varie riflessioni ed anche le mie. POI PUO'( e mi piacerebbe che tutti provassero) chiedere aiuto allo Spirito dl Signore e PROVARE AD ELABORARE UNA SUA RIFLESSIONE.
Solo allora tutto quello che noi facciamo, non sarà inutile, ma raggiungerà il suo scopo. Dio parla a tutti, e tutti abbiamo il diritto ed il dovere di metterci all'ascolto.  Anche oggi è così; alcuni aderiscono alla parola di Dio, la fanno loro, la seguono, riescono ad entrare in contatto con il regno di Dio già su questa terra, e pur affrontando mille difficoltà, riescono a ricevere dal Signore grazie su grazie ,per la fede che ripongono in Lui.
Altri invece non seguono la legge dettata a Mosè, portata da Gesù su questa terra, e cercano ancora ,non si fidano, non vogliono riconoscere la verità, non lasciano agire lo Spirito su di loro, non si lasciano conquistare, oppure si ribellano ed escono dalla via tracciata dal Signore e perdono la verità, andando a cercare chissà quale verità, e trovando spesso ,non una verità alternativa, ma solo la menzogna.

venerdì 12 dicembre 2014

(Mt 17,10-13) Elìa è già venuto, e non l’hanno riconosciuto.

VANGELO 
 (Mt 17,10-13) Elìa è già venuto, e non l’hanno riconosciuto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
O Santo Spirito che mi fosti donato il giorno del battesimo in Cristo Gesù, tu che sei nascosto mel mio cuore, soffocato dal mio io inutile, ti prego vieni ad illuminarmi e a farmi capire come vivere la Parola del Signore, per l' amore misericordioso che il Padre ci elargisce, riempimi di Te. Amen.


È venuto il Signore nella nostra vita? Si siamo cristiani, crediamo in Dio creatore e Signore, in Gesù Cristo; ma veramente gli abbiamo dato il posto che gli spetta?
Gesù trasforma la nostra fede in fuoco vivo, e noi siamo fuoco vivo? Bruciamo di amore inestinguibile verso tutti gli uomini? Bruciamo d’ amore per Lui? Quanto e come preghiamo il Signore? Con le labbra o con il cuore? Molti quando il Signore ha bussato gli hanno aperto, ma poi…. visto che era così difficile seguirlo, visto che ci chiedeva di essere fedeli, onesti, umili….. hanno preferito lasciarlo lì, in un angolino del cuore, giusto il tempo di pregarlo quando ci serve qualcosa? Se questo è il Messia che è venuto.. anche noi non l’abbiamo riconosciuto?
Facciamo un bell’ esame di coscienza, e svegliamoci! Dio ci ama e ci vuole felici, ci ha insegnato che la felicità non è quella che crediamo noi, il benessere materiale, a tutti i costi, e neanche la salute a tutti i costi, perché chi vive Gesù, sa accettare anche la croce, ma chi non vuole riconoscerlo, non lo farà, nascondendosi dietro a mille scuse, ed ancora il Signore busserà alla nostra porta… amore infinito che aspetta solo che aprendo diciamo: eccomi, sono qui, trasformani in quello che solo grazie a te posso diventare, fammi lasciare a terra il pesante bagaglio della mia nullità, dei miei falsi idoli ai quali non mi rendo neanche conto di dare un valore e sollevami su ali d' aquila!

mercoledì 10 dicembre 2014

(Mt. 11,16-19) Non ascoltano nè Giovanni nè Giovanni nè il Figlio dell'uomo

VANGELO 
(Mt 11,16-19) Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’uomo.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA

Vieni o Santo Spirito e conduci la nostra intelligenza, vivificata dal tuo Spirito, sui sentieri dove tu ti riveli nella tenebra luminosa del silenzio. Dà a noi occhi limpidi per contemplarti, e un umile cuore per lasciarci contemplare da te.

Un detto proverbiale dice: -L’erba del vicino è sempre più verde.-Si sa che i proverbi non sbagliano mai; non siamo mai contenti di quello che succede intorno a noi. Vennero i profeti, prima di Gesù che parlavano nel nome di Dio, ma non li ascoltarono; venne Giovanni e lo presero per pazzo, ma nel dubbio gli tagliarono la testa; venne Gesù e lo crocefissero, ancora oggi viene dal cielo Maria, e la gente va a vedere il miracolo ,attirata dalla straordinarietà della cosa, ma la percentuale delle persone che si rende veramente conto di quanto amore c’è in tutto questo, che non si limita ad ascoltare i messaggi, ma cerca di fare di tutto per viverli, è ben misera.Siamo duri di cuore e la storia non ci insegna nulla, eppure ci viene chiesta  la santità, ed io credo che veramente, se solo riuscissimo a vivere almeno al 50% la grazia del Signore, se sapessimo apprendere dalle parole del vangelo e dai messaggi di Maria la voglia del Signore di inondarci di grazie, forse capiremmo cosa vuol dire “essere davanti al Signore”, ”vivere nel regno di Dio”.La difficoltà di essere umili, di rinunciare a quello spicchio di mondo frivolo per vivere in preghiera, di annullare i propri desideri per ascoltare quelli del Signore, io vorrei veramente riuscire a capire che cosa mi sto perdendo! Cerco di ascoltare, di afferrare, mi sembro un aspirapolvere a volte che cerca di raccattare le briciole di questo amore e che non riesce a stringerle tra le mani se non per qualche secondo.Facciamo di questo avvento la nostra grande occasione, facciamoci aiutare dalla Madre perfetta, dalla migliore collaboratrice di Dio ad essere come Lei, perché solo attraverso Lei potremo sperare di far nascere in noi Gesù, solo attraverso il grembo immacolato che è stato prescelto da Dio come sua prima dimora .Sto “leggendo” il segreto di Maria  di San Luigi Maria Grignion de Montfort e vi invito a  leggerlo ed assaporarlo

(Mt 11,11-15) Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.

VANGELO
(Mt 11,11-15) Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore


(Mt 11,11-15) Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.(Mt 11,11-15) Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito Vieni, Spirito di Consiglio e di Fortezza, e rendici coraggiosi testimoni del Vangelo ricevuto. Sostieni chi è perseguitato; incoraggia chi è emarginato; dona forza a chi è imprigionato; concedi perseveranza a chi è calpestato e torturato; ottieni la palma della vittoria a chi, ancora oggi, viene condotto al martirio.
Molti cercano segni… molti hanno più confusione in testa sulla religione che sulla più complicata delle materie .
Perché l’uomo tende a voler spiegare, a voler capire… ma Dio non segue la nostra logica.
In questo brano Gesù torna a farci arrovellare il cervello dicendo che nessuno è più grande di Giovanni tra gli uomini, ma che non è nulla pari alla grandezza di chi è nel regno dei cieli……E allora chi è più grande,chi è più piccolo? Non serve scervellarsi, basta ricordare che gli apostoli cercavano di capire, ma non ci riuscivano, perchè pur essendo vicini al Signore, continuavano a pensare con la logicità umana. Tra loro c' erano persone colte ed ignoranti, ma nè gli uni , nè gli altri, riuscivano a capire quello che diceva loro Gesù, ed avevano perfino timore di interrogarlo, forse per non sembrare ignoranti e non perdere stima agli occhi di Gesù.
Ma per seguire Gesù, non ci vuole logica, per capire come può l'ultimo essere il primo, basta lasciarsi andare, annullare se stessi riconoscendo che non siamo assolutamente niente se Lui non ci riempie di sapienza, chiederla in dono, ricordando che non siamo noi i sapienti, ma è sapienza di Dio.
Giovanni è il più grande tra gli uomini, ma il più grande incontro che possiamo fare è quello con Gesù,e con Gesù saremo finalmente nel regno dei cieli gia’ su questa terra
Gesù sa che il cuore degli uomini è duro, che niente riesce accettabile, quando non si vuole e che a nulla servono le parole dei profeti , se chi ascolta non vuole recepire il messaggio.
La missione di Giovanni, è ben definita già dalla sua nascita, miracolo di Dio la sua nascita in Elisabetta, ormai anziana e ricordiamo che il bambino sussultò nella pancia della madre, al riconoscere il Signore nel grembo di Maria.
In questo brano sembra quasi che Gesù stia dando un giudizio su Giovanni, ma non è così secondo me, sta mettendo invece in evidenza come tutto sarà diverso dopo la sua morte in croce, dopo che dal vecchio si passerà al nuovo testamento, perché il battista profeta annuncia la sua venuta, ma è con la sua morte in croce che Gesù cambierà le cose, perché è morendo che germoglierà il perdono per tutti i figli di Dio.
Infatti,contrariamente a quello che anche Giovanni pensava, Gesù non viene per castigare, ma per redimere; non per condannare,ma per salvare.
Giovanni annunciò il Messia, ma gli sfuggiva il mistero più profondo della sua dottrina, del suo insegnamento.
Gesù annuncia che siamo tutti figli di Dio, dello stesso Padre e pertanto fratelli . È questo che fa la differenza tra il vecchio e il nuovo e che rende tutti importanti allo stesso modo agli occhi di Dio.

martedì 9 dicembre 2014

(Mt 11,28-30) Venite a me, voi tutti che siete stanchi.

VANGELO 
 (Mt 11,28-30) Venite a me, voi tutti che siete stanchi. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
Madonnina mia, tu che ti sei fidata di Dio, insegnami ad avere la tua stessa fiducia, perche' anche su me lo Spirito dal Signore possa agire e compiere meraviglie. Illuminami ti prego.
Vieni o Santo Spirito, e illumina nei nostri cuori , fa che la contempliamo la parola viva del Signore e la facciamo nostra, nella vita e nell'insegnamento. Amen.


A chi se non al creatore instancabile possiamo chiedere aiuto? Chi è sempre disponibile per noi? Chi conosce i nostri punti deboli? Rivolgiamoci al Signore per farci aiutare quando siamo stanchi ed affaticati, invochiamo con la preghiera il Suo aiuto, perchè ricordate cosa ci ha detto Gesù? <Uno solo è buono>.
Gesù vuole insegnarci a vedere nella figura di Dio Padre che ci ha creato, la bontà, la fiducia  e la misericordia, e non l'oppressione della legge.
Ci spinge a fare come Lui, che si è fatto carico di tutti i nostri peccati e con umiltà di cuore se li è presi sulle spalle e ha pagato per noi con la vita sulla croce. Il suo gesto d' amore, ci deve guidare all'amore di Dio per tutta l'umanità, solo così potremo capire che   l' amore vero mette le ali e ti spinge a fare cose inimmaginabili, per amore dei fratelli. Metti le ali al nostro amore Gesù.
Oggi voglio riflettere con voi attraverso questa pagina di vangelo, ma più che altro, su quello che questa pagina è nella mia vita.
Un giorno è venuta una persona a trovarmi e poiché stavo pregando, quando ha sentito la voce del rosario che andava avanti dal mio pc, mi ha detto,quasi inorridita… ma di prima mattina? Come se ci fosse un orario specifico per la preghiera!
Tranquillamente ho risposto che approfittavo della quiete del mattino . Sempre più disgustata, mi ha detto: - non hai niente di meglio da fare? -
Intavolare una discussione sulla fede? Sulla preghiera? Signore aiutami ho pensato, dimmi che devo fare? Poi con uno stile che non è mio, mi sono girata ed ho risposto: - si, perdere tempo con te - 
Nella vita ci sono dei momenti in cui devi difendere anche la più piccola delle scelte che fai, perché a satana non sta bene che nessuno si salvi, ci vorrebbe tutti nella sua rete e allora anche fare entrare nella tua giornata la preghiera diventa una cosa difficile.
Non ci credete? Provate a riunirvi con due o tre amiche per dire il rosario… in quei 20 minuti succede di tutto, telefono, porta, bambini che chiamano, litigano, telefonini che squillano… sembra che tutto si scateni in quei 20 minuti.
A proposito di ciò, vorrei dirvi che questa cosa  mi è capitata spesso e, proprio in un giorno in cui ero con altre due persone a pregare a casa mia, mi è venuto da pensare ad una profezia  che forse molti conoscono, quella dei tre giorni di buio e di chiudere tutte le porte e le finestre e di non rispondere a nessuno che chiami da fuori. La più grande tentazione che avremo sarà dovuta al diavolo che imiterà la voce dei nostri cari e non dobbiamo ascoltarli perché quelli non sono i nostri cari; sono i demoni che cercano di attirare la nostra attenzione.
Alla luce della preghiera ho inteso questa profezia non così paurosa come sembra, ma come noi che cerchiamo di essere alla luce della parola di Dio e della preghiera e le varie interruzioni di parenti e amici che o telefonano o suonano alla porta per distrarci.
Nella vita che corre io voglio stare ferma ad ascoltare il mio Signore, ad appoggiare la testa sul suo petto, come il discepolo che Gesù amava, voglio avere il tempo di chiedergli perdono, per leggere la sua parola, meditarla e farmela entrare nel cuore.
Come se solo con Lui mi sentissi al riparo dal mondo, voglio che faccia parte della mia vita, so che nella difficoltà, quando tutti spariscono, lui mi resta accanto, so che quando ho un problema grande, Lui c’è, non si stanca di sentire il mio lamento, anzi, è pronto a sollevarmi e a darmi una mano. Non importa quanto costa questa scelta, quanto costa essere onesti e vivere amando, non importa se il resto del mondo va da un’altra parte, se tutti scelgono la porta larga… se entrano ridendo e sembrano felici….  Io ho scelto, davanti a me Gesù ha detto : - vieni e seguimi - ed io ho deciso di ascoltare quella voce. Non finirò di certo la mia vita su una roll-royce, ma la finirò tra le braccia del Signore, e questo è quello che per me conta di più. Ecco che allora la mia preghiera diventa questa: Signore, non permettere che mi separi mai da te!

lunedì 8 dicembre 2014

(Mt 18,12-14) Dio non vuole che i piccoli si perdano.

VANGELO 
 (Mt 18,12-14) Dio non vuole che i piccoli si perdano. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Gesù, di stendere su di me la tua mano santa e di imporre lo Spirito di sapienza che mi darà la possibilità di capire, tutto quello che Tu vuoi che io capisca, e di vivere in coerenza con la tua parola.

Queste poche righe sembrano povere a prima vista, semplici, perché in fondo è normale che il pastore ci tenga alle sue pecore, fin qui non ci piove… ma se guardiamo più attentamente, scopriremo che il discorso è rivolto anche a noi. Che ve ne pare di questo pastore che corre dietro alla pecora smarrita fino a che non l’ha trovata? Sembra chiederci Gesù!
Che amore pensate che sia quello che lo spinge a sacrificare anche se stesso per darci la possibilità di entrare a far parte del suo regno? Scoprire quanto e come Dio ci ama, ci fa notare che non è proporzionabile al nostro modo d’ amare, né a come noi concepiamo l’amore.
Nella lettura del Vangelo, si parla di Gesù come dell’ agnello che è messo sul trono da Dio e che sarà il pastore per tutti noi, ma anche dell’ agnello che per primo ha accettato di essere sacrificato, di donare la sua vita, con una rassegnazione che è tipica di quest’ animale, che va incontro alla morte senza neanche un lamento, con docile accettazione. Gesù ha accettato di servire fino alla fine il progetto di Dio e per questo sarà ritenuto degno di diventare il pastore di tutti, quello che c’indicherà la via da seguire.
Una sola pecora in cambio di 99… sicuramente tornerà pensiamo, speriamo, ma sarà difficile che qualcuno di noi sarebbe disposto ad abbandonare le altre per correre mille pericoli ed andare a cercarla. Eppure questo è quello che fanno centinaia di missionari che corrono mille pericoli in terra straniera per far conoscere Gesù, perché questo sentimento di condivisione della salvezza, dono per tutti, deve essere quello che anima i nostri cuori di Cristiani per essere conformi a Cristo e non un rapporto egoistico.
Sempre più spesso si parla di una chiesa troppo ricca, ma poi, quando sentiamo di quanti perdono la vita solo perché cristiani che cercano di far conoscere il Signore in ogni parte del mondo, capiamo che la chiesa con è soltanto una banca che prende per arricchirsi, ma un’ opera di grande umanità che porta nei posti più sconsolati del mondo tanto amore, istruzione e cibo per il corpo e per l’anima.
Quanti di noi che stiamo caldi e comodi nelle nostre case, sono disponibili a camminare diverse miglia nella foresta o nel deserto per poche anime, quanti come Gesù sanno essere buoni pastori?  Dacci o Signore la forza di non perderci mai e di poter aiutare chi non conosce le tue vie.


domenica 7 dicembre 2014

(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

VANGELO 
 (Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce. 
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore


 LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, e guidaci come facesti con Maria alla conoscenza del volere di Dio, e come lei fa che sappiamo accettarlo.

Anche oggi contempliamo il vangelo dell’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria. Abbiamo visto come ha risposto Maria a questa chiamata inaspettata; ricordiamo l’ incontro tra Maria e la cugina Elisabetta; assistiamo al mutismo e allo sconcerto di Zaccaria; oggi proviamo a capire che cosa cambia questo avvenimento nella nostra storia.
Per gli ebrei che non l’ hanno riconosciuto, la speranza non è ancora nata, e la salvezza non è stata riconosciuta, ma per noi cristiani chi è questo piccolo uomo che ancora deve nascere eppure già viene ricercato per essere ucciso?
Gesù è il cambiamento che avviene, l’ uomo nuovo che nasce per noi e per farci vivere non più come semplici uomini, ma per riconoscerci in lui figli dello stesso Dio.
Con Lui siamo riscattati dal peccato, ma dobbiamo essere anche coerenti con la nostra nuova condizione.
Nulla è impossibile a Dio, nulla è impossibile all’ uomo che ha fede; spesso Gesù ci ripeterà che è la fede che salva, che guarisce, e noi dobbiamo fare tesoro di ogni attimo di vita di Gesù, per farlo nostro, cominciando proprio dalla semplicità nella quale è nato, che getta le basi sulle quali fondare la nostra fede, nell’ umiltà.
Mentre leggo questa pagina del Vangelo. Mi torna alla mente quella in cui Giovanni ci racconta l’incontro tra Gesù, Filippo e Natanaèle, che asseriva:
«Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Natanaèle è divenuto poi l’apostolo San Bartolomeo, perché Gesù, che conosceva il suo cuore gli disse: ”Ecco un israelita in cui non c’è falsità” 
Da Nazareth è “ venuta ” all’ esistenza la Vergine Maria, “ concepita ” Immacolata nella Santa Casa di Nazareth; da Nazareth è “ venuto ” all’ esistenza Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Salvatore degli uomini, incarnatosi nel seno verginale di Maria nella Santa Casa di Nazareth
Da Nazareth è venuta la salvezza per l’umanità.
Il disegno di Dio, era sconosciuto a Maria, a Natanaèle, agli apostoli, ma non è più sconosciuto a noi, eppure ancora ci poniamo di fronte a questo Dio che si fa uomo, pieni d’incredulità, quasi come se ci aspettassimo che qualcun altro scriva per noi la nostra storia.
È Dio che si fa uomo, che viene tra noi, che è pronto a vivere con noi, a vivere nel nostro cuore, a dare un valore alla nostra vita; guardiamolo negli occhi, vediamo di quanto amore è capace, e lasciamoci prendere dalla sua piccola mano… lasciamoci condurre tra le pieghe della storia della salvezza, di quel progetto che ha bisogno di noi, si, anche di noi, per scrivere la nostra storia.