VANGELO
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Santo Spirito, di rinnovare in questo periodo di quaresima, la mia fede, la mia anima ed il mio cuore, perché sempre fedele alla tua parola, possa seguire la via segnata per noi da Gesù.
Quanto è viva la nostra fede? Quanto in noi c'è la speranza? Il cristiano sa che al di là della morte del Signore, c'è la sua resurrezione e non dobbiamo interpretare questo periodo di quaresima come un periodo di tristezza, ma di conversione profonda, di impegno reale, di ricerca di comunione, di tenerezza. Fare Quaresima, non significa fare a meno, ma fare di più, fare meglio.
Incontro Gesù nel Getzemani e lo vedo triste, allora mi chiedo da dove viene questa tristezza. Gesù non ha altri interessi nel mondo che noi uomini, vederci voltare le spalle alla grazia lo rende triste, per cui la cosa che dobbiamo fare è accettare con slancio ogni grazia ci viene trasmessa. Percorriamo la via crucis e cerchiamo di lenire il suo dolore, non lo tradiamo, come ha fatto Giuda. Non siamo falsi, ma testimoni di una fede si faticosa, ma autentica. Viviamo da amici di Gesù, amici degli altri uomini, rinunciando a voler predominare su tutti. In questi momenti di angoscia per il mondo, comportiamoci da cristiani, accogliendo i fratelli in difficoltà e non sventolando ideologie politiche ed egoismi. Non facciamo di Cristo un re di burla, incoronandolo con bugie, dicendo di amarlo e dimostrandogli il contrario. Quella croce che Gesù ha abbracciato per noi grida al nostro dovere di prenderne coscienza, di cambiare atteggiamento .
Formiamo famiglie in cui si cantino inni alla vita, si percepisca il dono che ogni figlio rappresenta, e cerchiamo di trasmettergli questi valori, non di vestirli all'ultima moda. Sotto alla croce Maria ci insegna che l'amore non é fuggire la sofferenza, ma condividerla. La quaresima ci insegnerà che la fede non è teoria d'amore, ma pratica d'amare; è stare tutto il tempo che possiamo con Gesù, è tenerlo stretto e farci stringere al suo cuore, grondante d'amore per noi.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Santo Spirito, di rinnovare in questo periodo di quaresima, la mia fede, la mia anima ed il mio cuore, perché sempre fedele alla tua parola, possa seguire la via segnata per noi da Gesù.
Quanto è viva la nostra fede? Quanto in noi c'è la speranza? Il cristiano sa che al di là della morte del Signore, c'è la sua resurrezione e non dobbiamo interpretare questo periodo di quaresima come un periodo di tristezza, ma di conversione profonda, di impegno reale, di ricerca di comunione, di tenerezza. Fare Quaresima, non significa fare a meno, ma fare di più, fare meglio.
Incontro Gesù nel Getzemani e lo vedo triste, allora mi chiedo da dove viene questa tristezza. Gesù non ha altri interessi nel mondo che noi uomini, vederci voltare le spalle alla grazia lo rende triste, per cui la cosa che dobbiamo fare è accettare con slancio ogni grazia ci viene trasmessa. Percorriamo la via crucis e cerchiamo di lenire il suo dolore, non lo tradiamo, come ha fatto Giuda. Non siamo falsi, ma testimoni di una fede si faticosa, ma autentica. Viviamo da amici di Gesù, amici degli altri uomini, rinunciando a voler predominare su tutti. In questi momenti di angoscia per il mondo, comportiamoci da cristiani, accogliendo i fratelli in difficoltà e non sventolando ideologie politiche ed egoismi. Non facciamo di Cristo un re di burla, incoronandolo con bugie, dicendo di amarlo e dimostrandogli il contrario. Quella croce che Gesù ha abbracciato per noi grida al nostro dovere di prenderne coscienza, di cambiare atteggiamento .
Formiamo famiglie in cui si cantino inni alla vita, si percepisca il dono che ogni figlio rappresenta, e cerchiamo di trasmettergli questi valori, non di vestirli all'ultima moda. Sotto alla croce Maria ci insegna che l'amore non é fuggire la sofferenza, ma condividerla. La quaresima ci insegnerà che la fede non è teoria d'amore, ma pratica d'amare; è stare tutto il tempo che possiamo con Gesù, è tenerlo stretto e farci stringere al suo cuore, grondante d'amore per noi.
VERSIONE IN INGLESE DI VENERDì 3 MARZO 2017
RispondiEliminaLiturgic day: Friday after Ash Wednesday
Gospel text (Mt 9,14-15): The disciples of John came to Jesus with the question, «How is it that we and the Pharisees fast on many occasions, but not your disciples?». Jesus answered them, «How can you expect the wedding guests to mourn as long as the bridegroom is with them? Time will come when the bridegroom will be taken away from them, then they will fast».
MY REFLECTION
PRAYER
I beg you, Holy Spirit, renew in this period of Lent, my faith, my soul and my heart, because it always true to your word, can follow the path marked out for us by Jesus.
How is our faith alive? What in us is the hope? The Christian knows that beyond the death of the Lord, there is his resurrection, and we must not interpret this period of Lent as a time of sadness, but of deep conversion, of real commitment, search for communion, of tenderness.
Make Lent, does not mean doing less, but do more, do better. Meeting Jesus in Gethsemane and I see him sad, then I wonder where does this sadness. Jesus has no other interests in the world that we men, to see us turn our back to grace makes him sad, so the thing we have to do is accept with enthusiasm all grace is transmitted to us. We follow the way of the cross, and we try to soothe his pain, not betray, as did Judas. We are not false, but witnesses to a faith is tiring, but authentic.
We live by Jesus’ friends, friends of the other men, giving up wanting to dominate over all. In these moments of anguish for the world, behave as Christians, welcoming the brothers in difficulty and not waving political ideologies and selfishness. We do not make Christ a king prank, crowning him with lies, saying she loves him and showing him the opposite. The cross that Jesus embraced for us crying in our duty to become aware, to change attitudes.
We form families where they sing hymns to life, we perceive the gift that each child is, and we try to convey these values, not to dress fashion. Beneath the cross Mary teaches us that love is not escape suffering, but to share it. Lent will teach us that faith is not a theory of love, but the practice of love; is to stay as long as we can with Jesus, you hold him and make us shake to his heart, dripping with love for us.
VERSIONE IN SPAGNOLO DI VENERDì 3 MARZO 2017
RispondiEliminaDía litúrgico: Viernes después de Ceniza
Texto del Evangelio (Mt 9,14-15): En aquel tiempo, se le acercan los discípulos de Juan y le dicen: «¿Por qué nosotros y los fariseos ayunamos, y tus discípulos no ayunan?». Jesús les dijo: «Pueden acaso los invitados a la boda ponerse tristes mientras el novio está con ellos? Días vendrán en que les será arrebatado el novio; entonces ayunarán»
MI REFLEXIÓN
ORACIÓN
Te ruego, Espíritu Santo, renueva en este período de Cuaresma, mi fe, mi alma y mi corazón, porque siempre fiel a Tu palabra, yo puede seguir el camino marcado para nosotros por Jesús.
¿Cuanto es viva nuestra fe? Cuanto en nosotros es la esperanza? El cristiano sabe que más allá de la muerte del Señor, allí está su resurrección, y no debemos interpretar este período de la Cuaresma como un tiempo de tristeza, sino de conversión profunda, de implicación real, la búsqueda de la comunión, de la ternura.
Hacer la Cuaresma, no significa hacer menos, pero hacer más, hacerlo mejor. Yo encuentro Jesús en Getsemaní y lo veo triste, entonces me pregunto ¿de dónde viene esta tristeza?
Jesús no tiene otros intereses en el mundo que los hombres, a vernos dar la espalda a la gracia que le hace triste, así que lo que tenemos que hacer es aceptar con entusiasmo todas las gracias se nos transmite.
Seguimos el camino de la cruz, y tratamos de calmar su dolor, no perdemos como lo hizo Judas. No nos hacemos falsas, pero los testigos de la fe es agotador, pero auténtico.
Vivimos como amigos de Jesús, amigos de los otros hombres, renunciando a querer dominar sobre todos. En estos momentos de angustia para el mundo, se comportan como cristianos, la bienvenida a los hermanos en dificultad y no agitar las ideologías políticas y egoísmo. Nosotros no hacemos una broma Cristo rey, lo que corona con mentiras, diciendo que ella lo ama y le muestra todo lo contrario. La cruz que Jesús abrazó llorando por nosotros en nuestro deber de tomar conciencia, para cambiar las actitudes.
Formamos familias en las que cantan los himnos a la vida, que perciben el regalo que cada niño es, y tratamos de transmitir estos valores, no para vestir a la moda. Bajo la cruz María nos enseña que el amor no se escapa el sufrimiento, sino para compartirlo. Cuaresma nos enseñará que la fe no es una teoría del amor, pero la práctica del amor; es permanecer todo el tiempo que podamos con Jesús, que le espera y realizar nos sacudimos a su corazón, chorreando amor por nosotros.
VERSIONE IN FRANCESE DI VENERDì 3 MARZO 2017
RispondiEliminaJour liturgique : Temps du Carême - Semaine des Cendres · Vendredi Texte de l'Évangile (Mt 9,14-15): Les disciples de Jean Baptiste s'approchent de Jésus en disant: «Pourquoi tes disciples ne jeûnent-ils pas, alors que nous et les pharisiens nous jeûnons?». Jésus leur répondit: «Les invités de la noce pourraient-ils donc faire pénitence pendant le temps où l'Époux est avec eux? Mais un temps viendra où l'Époux leur sera enlevé, et alors ils jeûneront».
REFLEXION DE LELLA
PRIERE : Je te prie O Saint Esprit, de renouveler en cette période de carême, ma foi, mon âme et mon coeur, pour que toujours fidèle à ta Parole, je puisse suivre la voie marquée pour nous par Jésus.
- Combien notre foi est vive? Combien y a t-il d'espoir en nous? Le chrétien sait qu'au-delà de la mort du Seigneur il y a sa résurrection, et nous ne devons pas interpréter cette période de carême comme une période de tristesse, mais de conversion profonde, d'engagement réel, de recherche, de communion, de tendresse. Faire le Carême ne signifie pas en faire moins, mais faire plus, faire mieux. Je rencontre Jésus dans le Getzemani et je le vois triste, alors je me demande d'où cette tristesse vient. si la chose que nous avons à faire est d'accepter avec enthousiasme toute grâce nous est transmise. Suivons le chemin de croix, et essayons d'apaiser sa douleur, ne pas le trahir, tout comme Judas. Nous ne sommes pas faux, mais des témoins d'une foi fatigante, mais authentique. Vivons en amis de Jésus, en amis des autres hommes, renonçant à vouloir tout dominer. En ces moments d'angoisse pour le monde, de se comporter en tant que chrétiens, d'accueillir les frères en difficulté et non en agitant des idéologies politiques et de l'égoïsme. Ne faisons pas du Christ une farce de roi, le couronnant de mensonges, disant qu'on l'aime et lui montrant le contraire. Cette croix que Jésus a enlacé pour nous il crie à notre devoir d'en prendre conscience, de changer d'attitude. Nous formons des familles dans lesquelles nous chantons des hymnes à la vie, je perçois le Don que chaque fils représente, et cherchons à leur transmettre ces valeurs, et non de les habiller à la dernière mode. Sous la croix Marie nous enseigne que l'amour est de ne pas fuir la souffrance, mais de la partager. Le carême nous enseignera que la foi n'est pas une théorie d'amour mais une pratique d'aimer; et rester tout le temps que nous pouvons avec Jésus, et le tenir étroitement et nous enlacer serrer contre son coeur, ruisselant d'amour pour nous.