giovedì 19 gennaio 2017

(Mc 3,13-19) Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui.

VANGELO
(Mc 3,13-19) Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui.


+ Dal Vangelo secondo Marco


In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.


Parola del Signore






LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni in me, Spirito Santo, Spirito di sapienza: donami lo sguardo e l'udito interiore, perché non mi attacchi alle cose materiali, ma ricerchi sempre le realtà spirituali.(Sant'Agostino)
Notiamo per prima cosa come ad ogni decisione importante Gesù fa precedere un’intera nottata in preghiera, per essere in sintonia con il Padre prima di scegliere i dodici apostoli. Stranissima scelta, non poteva cercarli più diversi tra loro, eppure li riunì tutti sotto il suo nome e questo è un dato importante che non dobbiamo mai dimenticare. Nessuno può sapere da cosa ci giudica il Signore, perché non è importante quello che siamo prima dell’incontro con lui, ma quanto ci lasciamo trasformare dalla sua venuta nel nostro cuore.
Certamente avrebbe potuto fare di meglio, avrebbe potuto trasformare i suoi discepoli in modelli di virtù, ma Gesù non è venuto per cambiare la natura degli uomini attraverso le sue capacità, ma per farci capire che ci ama così come siamo, con i nostri pregi e i nostri difetti, che seguendolo, impareremo ad essere migliori.
Gesù guarisce ogni ferita, fisica o spirituale, scaccia la parte di noi che è schiava del peccato, perché la forza che viene da Lui è più forte d’ogni male, ma per fare questo ha bisogno del nostro consenso, del nostro accettare di seguirlo e di seguire la sua parola. C’è un brano del vangelo che ci parla dei fratelli di Gesù, che lui riconosce negli apostoli, e questo ci dovrebbe far pensare che essere apostoli è entrare, aderire alla famigliarità con Gesù, entrare nella sua intimità, nel suo modo di pensare, di vedere, di sentire che siamo tutti fratelli, figli dello stesso Padre, perché Gesù stesso ci ha insegnato a pregare: - Padre nostro che sei nei cieli…- se Gesù ha scelto 12 persone così diverse tra loro, ci avrà voluto dire qualcosa ....Penso che nessuno meglio di Lui avrebbe potuto scegliere e trovare almeno 12 persone che la pensavano allo stesso modo, che avevano gli stessi interessi, ma che certamente il suo scopo è proprio quello di unire tutti nel suo nome.
Non posso fare a meno di vedere come nella prima lettura, Saul e Davide vengano spinti l’uno contro l’altro dai cattivi consiglieri e questo mi fa prendere in considerazione come le forze del male siano, pur se contrapposte unite nell’unico scopo, di lottare contro Dio.
Dove c’è l’unità essi seminano discordia, dai primi uomini ad oggi, satana cerca di dividere tutto quello che è unito dall’amore di Dio.
Non c' è parrocchia dove non regni il pettegolezzo, non c'è comunità in cui non regni l'ipocrisia, ma questo fa parte purtroppo, della nostra umanità, e cercare di restarne fuori è comunque difficile.
Quello che il Papa Francesco ha detto ultimamente sulla Chiesa è per me molto importante, sono parole che sento mie, adatte a me.
Una chiesa aperta, in uscita, che porti nel mondo la gioia del Vangelo, che ami il Vangelo e lo viva prima ancora di pensare di poterlo insegnare.
Sarà difficilissimo che il messaggio del Papa possa essere attualizzato; sarà difficile creare comunità parrocchiali senza litigi e malizie, ma se riusciremo a restarne fuori, potremo riuscire a seguire il Signore nella semplicità e nell'umiltà di chi sa che nessuno è perfetto, e che dobbiamo evitare le chiacchiere per non perderci in esse.

4 commenti:

  1. VERSIONE IN SPAGNOLO DI VENERDì 20 GENNAIO 2017

    Evangelio según San Marcos 3,13-19.
    Jesús subió a la montaña y llamó a su lado a los que quiso. Ellos fueron hacia él,
    y Jesús instituyó a doce para que estuvieran con él, y para enviarlos a predicar
    con el poder de expulsar a los demonios.
    Así instituyó a los Doce: Simón, al que puso el sobrenombre de Pedro;
    Santiago, hijo de Zebedeo, y Juan, hermano de Santiago, a los que dio el nombre de Boanerges, es decir, hijos del trueno;
    luego, Andrés, Felipe, Bartolomé, Mateo, Tomás, Santiago, hijo de Alfeo, Tadeo, Simón, el Cananeo,
    y Judas Iscariote, el mismo que lo entregó.
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    MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Ven a mi, Espíritu Santo, Espíritu de sabiduría: dame el ojo y el oído interno, porque no me quedo con las cosas materiales, pero siempre busca las realidades espirituales (San Agustín).

    Observamos primero decisiones tan importantes preceden a Jesús hace una noche entera en oración, para estar en sintonía con el Padre antes de la elección de los doce apóstoles.
    Extraña elección, no podía encontrarlos más diferentes, pero todos ellos se reunieron con su nombre y esto es un hecho importante que no debemos olvidar nunca. Nadie puede saber lo que el Señor nos juzga, porque lo importante no es lo que somos antes de reunirse con él, pero lo mucho que nos dejamos transformar por su venida en nuestros corazones.
    Sin duda, podría haber hecho mejor, podría haber transformado a los discípulos en modelos de virtudes, pero Jesús no vino a cambiar la naturaleza de los hombres a través de su capacidad, pero para decirnos que nos ama como somos, con nuestras fortalezas y nuestras faltas, que a raíz de ello, vamos a aprender a ser mejores.
    Jesús cura todas las heridas, físicas o espirituales, conduce la parte de nosotros que es un esclavo del pecado, porque la fuerza que viene de Él es más fuerte que cualquier mal, sino a hacer lo que él necesita nuestro consentimiento, de acuerdo a seguir nuestro y seguir su palabra. Hay un pasaje del Evangelio que nos habla de los hermanos de Jesús, a quien reconoce en los apóstoles, y esto debería hacernos pensar que ha llegado a ser apóstoles, se adhieren a la familiaridad con Jesús, entrar en intimidad con él, en su forma de pensar, ver, sentir que todos somos hermanos, hijos del mismo Padre, porque Jesús mismo nos enseñó a orar: - Padre nuestro que estás en los cielos ... - Si Jesús eligió a 12 personas de manera diferente, que habrá querido decir algo .... Creo que nadie mejor que él podría haber elegido y encontrar por lo menos 12 personas que se sentían de la misma manera, quien tenía los mismos intereses, pero que sin duda tiene su propósito es precisamente para unir a todos en su nombre. No puedo dejar de ver cómo en la primera lectura, Saúl y David lo son empujados contra el otro por malos consejeros y eso me considero cómo las fuerzas del mal son, aunque unidos en su oposición a un propósito, para luchar contra la Dios
    Donde hay unidad que siembran la discordia, a partir de los primeros seres humanos en la actualidad, Satanás trata de dividir todo lo que está unida por el amor de Dios.
    No hay parroquia donde no reinante de chismes, no hay comunidad en la que no reina la hipocresía, pero por desgracia esto es parte de nuestra humanidad, y tratar de mantenerse al margen de que sigue siendo difícil.
    Lo que el papa Francisco dijo recientemente en la Iglesia es muy importante para mí, siento que sus palabras son adecuadas para mí.
    Una iglesia abierta, sociable, lo que lleva al mundo la alegría del Evangelio, que ama el Evangelio y vivir antes de siquiera pensar en ser capaz de enseñar.
    Será difícil que se descontará el mensaje del Papa; será difícil crear parroquias sin peleas y travesuras, pero si nos quedamos fuera de él, vamos a ser capaces de seguir al Señor en la sencillez y la humildad de quien sabe que nadie es perfecto, y hay que evitar la charla de no enredarse en ellos.

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  2. VERSIONE IN INGLESE DI VENERDì 20 GENNAIO 2017

    Holy Gospel of Jesus Christ according to Saint Mark 3:13-19.
    Jesus went up the mountain and summoned those whom he wanted and they came to him.
    He appointed twelve (whom he also named apostles) that they might be with him and he might send them forth to preach
    and to have authority to drive out demons:
    (he appointed the twelve:) Simon, whom he named Peter;
    James, son of Zebedee, and John the brother of James, whom he named Boanerges, that is, sons of thunder;
    Andrew, Philip, Bartholomew, Matthew, Thomas, James the son of Alphaeus; Thaddeus, Simon the Cananean,
    and Judas Iscariot who betrayed him.
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    MY REFLECTION
    PRAYER
    Come into me, Holy Spirit, Spirit of wisdom: give me the eye and the inner ear, because I do not stick to the material things, but always looks for spiritual realities. (St. Augustine)

    We note first such important decisions precede Jesus makes a whole night in prayer, to be in tune with the Father before choosing the twelve apostles.
    Strange choice, could not find them more different, yet they all gathered under his name and this is an important fact that we must never forget. No one can know what the Lord judges us, because it is not important what we are before meeting with him, but how much we allow ourselves to be transformed by His coming into our hearts.
    It certainly could have done better, could have turned his disciples in models of virtue, but Jesus did not come to change the nature of men through his ability, but to make us understand that he loves us as we are, with our strengths and our faults, that following it, we will learn to be better.
    Jesus heals all wounds, physical or spiritual, drives the part of us that is a slave of sin, because the strength that comes from Him is stronger than any evil, but to do that he needs our consent, agree to follow our and follow his word. There is a passage from the Gospel that speaks to us of the brothers of Jesus, whom he recognizes in the apostles, and this should make us think that has come to be apostles, adhere to the familiarity with Jesus, enter into intimacy with him, in his way of thinking, see, to feel that we are all brothers, sons of the same Father, because Jesus himself taught us to pray:- Our Father who art in heaven ... - If Jesus chose 12 people so different, we will have wanted to say something .... I think no one better than he could have chosen and find at least 12 people who felt the same way, who had the same interests, but that certainly has its purpose is precisely to unite all in His name. I can not help but see how in the first reading, Saul and David are pushed him against the other by bad advisers and that makes me consider how the forces of evil are, though united in opposing one purpose, to fight against God
    Where there is unity they sow discord, from the first humans to the present day, Satan tries to divide all that is united by the love of God.
    There'snt parish free from gossip, there'snt a community free from hypocrisy, but unfortunately this is part of our humanity, and try to stay out of it is still difficult. What the Pope Francis said lately about the Church is very important to me, I feel my words are suitable to me. There'snt parish free from gossip, there'snt a community free from hypocrisy.
    A church open, outgoing, leading the world the joy of the gospel, who loves the Gospel and live it before you even think of being able to teach.
    It will be very difficult that the message of the Pope can be discounted; will be difficult to create parishes without bickering and malice, but if we stay out, we will be able to follow the Lord in the simplicity and humility of those who know that nobody is perfect, and that we must avoid the chatter not to lose ourselves in them.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI VENERDI 20 GENNAIO 2017

    Évangile de Jésus Christ selon saint Marc 3,13-19. En ce temps-là, Jésus gravit la montagne, et il appela ceux qu’il voulait. Ils vinrent auprès de lui, et il en institua douze pour qu’ils soient avec lui et pour les envoyer proclamer la Bonne Nouvelle avec le pouvoir d’expulser les démons. Donc, il établit les Douze : Pierre – c’est le nom qu’il donna à Simon –, Jacques, fils de Zébédée, et Jean, le frère de Jacques – il leur donna le nom de « Boanerguès », c’est-à-dire : « Fils du tonnerre » –, André, Philippe, Barthélemy, Matthieu, Thomas, Jacques, fils d’Alphée, Thaddée, Simon le Zélote, et Judas Iscariote, celui-là même qui le livra.

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    1. REFLEXION DE LELLA

      PRIERE :" Viens en moi, Esprit Saint, Esprit de sagesse: donne-moi l'œil et l'oreille interne, pour que je ne colle pas aux choses matérielles, mais que je cherche toujours les réalités spirituelles" (saint Augustin).

      - Remarquons en premier comment à chaque décision important Jésus fait précéder une nuit entière en prière, pour être en syntonie avec le Père avant de choisir les douze apôtres. Étrange choix il ne pouvait pas les chercher plus différents entre eux, pourtant il les réunit tous sous son nom et ceci est une donnée importante qui ne faut jamais oublier. Personne ne peut savoir de quoi le Seigneur nous juges, parce que ce n'est pas important ce que nous sommes avant la rencontre avec lui, mais tout ce que nous nous laissons transformer par sa venue dans notre coeur.Il aurait certainement pu faire mieux, il aurait pu transformer ses disciples en modèles de vertu, mais Jésus n'est pas venu pour changer la nature des hommes à travers ses capacités, mais pour nous faire comprendre qu'il nous aimes comme nous sommes, avec nos valeurs et nos défauts, et qu'en le suivant, nous apprendrons à être meilleurs. Jésus guérit chaque blessure, physique ou spirituel, il chasse la partie de nous qui est esclave du péché, parce que la force qui vient de Lui est plus forte que tout les maux, mais pour faire ceci il a besoin de notre consentement, de nôtre acceptation de le suivre et de suivre sa Parole. Il y a un passage de l'évangile qui nous parle des frères de Jésus, qu'il reconnaît dans les apôtres, et cela devrait nous faire penser qu'être apôtres c'est entrer, adhérer en famille avec Jésus, entrer dans son intimité, dans sa manière de penser, de voir, d'entendre que nous sommes tous frère, fils du même Père, parce que Jésus lui même nous a enseignés à prier: " Notre Père qui est aux cieux...si Jésus a choisi 12 personnes si différentes entre eux, cela aura voulus dire quelque chose. Je pense qu'aucun à part Lui aurait mieux pu choisir et trouver au moins 12 personnes qui pensaient de la même façon, qui avaient les mêmes intérêts, mais que son but est certainement vraiment celui de les unir tous en son nom. Je ne peux pas faire voir comme dans la première lecture, Saul et David soient poussés l'un contre l'autre par des mauvais conseillers et cela me fait prendre en considération comment sont les forces du mal, elle aussi si opposée et unies dans le but unique, de lutter contre Dieu. Où il y a l'unité ils sèment la discorde, des premiers hommes jusqu'à aujourd'hui, satan cherche à diviser tout ce qui est uni par l'amour de Dieu. Il y n'a pas de paroisse où le commérage ne règne pas, il y n'a pas de communauté dans laquelle l'hypocrisie ne règne pas, mais cela fait partie malheureusement, de notre humanité, et tâcher d'en rester dehors est de toute façon difficile. Ce qu'a dit le Pape François dernièrement sur l'Église a pour moi beaucoup d'importance, les Paroles que j'entends sont miennes, pour moi elles sont aptes. Une église ouverte, sortante, qui porte dans le monde la joie de l'Évangile, qui aime l'Evangile et la vivent avant même de penser à pouvoir l'enseigner. Il sera très difficile que le message du Pape peut être écartée; difficile de créer des paroisses sans querelles et malice, mais si nous réussirions à rester en dehors nous serons en mesure de suivre le Seigneur dans la simplicité et l'humilité de ceux qui savent que personne n'est parfait, et que nous devons éviter le bavardage et ne pas nous perdre en elles.

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