VANGELO
(Gv 16,16-20)
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Parola del Signore.
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, e guidaci con amore verso il regno di Dio.
La prima cosa che mi colpisce di questa pagina è quel “ un poco ” che Gesù dice … questo tempo mi fa pensare a quello sulla terra che è relativamente breve rispetto all’ eternità alla quale Lui è abituato.
Lo spazio e il tempo sono una cosa seconda me, tutta terrena, spesso penso a chi ha vissuto l’esperienza della pre-morte, che ci parla di un tempo diverso, di uno spazio diverso… anche i veggenti a Medjugorie quando sono portati dalla Madonna in Paradiso ci parlano di un tetto che si apre per passare e in un attimo sono giunti in paradiso. Noi non riusciamo a capire, possiamo però fidarci di Dio e della sua parola confermata da Gesù.
Pensate a quanto restavano sbalorditi gli apostoli, che non avevano precedenti cui appellarsi per credere. E Gesù dice ancora una cosa molto importante, parla di una gran tristezza che prende i suoi amici, a cui ha preannunciato la sua morte, ma poi dice che la tristezza sarà trasformata in gioia… quindi anche qui ci parla di qualcosa che sulla terra è in un modo diverso dal suo mondo. Il suo regno non è di questo mondo, ed il suo regno sarà il nostro, se riusciremo a credere in lui e a seguire i suoi passi, poi non fa niente se capiamo tutto quello che Gesù ci vuole dire, quello che più conta e che ci affidiamo a Lui e che lasciamo che ci plasmi con il suo amore; è importante la nostra scelta di essere amici di Gesù e non del mondo.
Giacomo dice nella sua lettera: Chi vuole essere amico del mondo, si costituisce nemico di Dio (Gc 4, 4).
Ci stiamo preparando all'Ascensione? O pensiamo che sia un momento solo di Gesù che non ci riguarda? Che cosa abbiamo capito della nostra "comunione con Cristo?
Nei versetti successivi, Gesù paragona il loro dolore che verrà a quello del parto, un esempio che vale mille parole.
Ogni cristiano non è mai "arrivato" finché si trova su questa terra, perché il cammino spirituale non finisce mai; va vissuto infatti, come un periodo di "gestazione" dal quale si deve partorire l'uomo nuovo,per arrivare al momento dell'incontro con Gesù pronti per ricevere la gloria che il Padre riserva agli eletti.
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http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts
(Gv 16,16-20)
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Parola del Signore.
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, e guidaci con amore verso il regno di Dio.
La prima cosa che mi colpisce di questa pagina è quel “ un poco ” che Gesù dice … questo tempo mi fa pensare a quello sulla terra che è relativamente breve rispetto all’ eternità alla quale Lui è abituato.
Lo spazio e il tempo sono una cosa seconda me, tutta terrena, spesso penso a chi ha vissuto l’esperienza della pre-morte, che ci parla di un tempo diverso, di uno spazio diverso… anche i veggenti a Medjugorie quando sono portati dalla Madonna in Paradiso ci parlano di un tetto che si apre per passare e in un attimo sono giunti in paradiso. Noi non riusciamo a capire, possiamo però fidarci di Dio e della sua parola confermata da Gesù.
Pensate a quanto restavano sbalorditi gli apostoli, che non avevano precedenti cui appellarsi per credere. E Gesù dice ancora una cosa molto importante, parla di una gran tristezza che prende i suoi amici, a cui ha preannunciato la sua morte, ma poi dice che la tristezza sarà trasformata in gioia… quindi anche qui ci parla di qualcosa che sulla terra è in un modo diverso dal suo mondo. Il suo regno non è di questo mondo, ed il suo regno sarà il nostro, se riusciremo a credere in lui e a seguire i suoi passi, poi non fa niente se capiamo tutto quello che Gesù ci vuole dire, quello che più conta e che ci affidiamo a Lui e che lasciamo che ci plasmi con il suo amore; è importante la nostra scelta di essere amici di Gesù e non del mondo.
Giacomo dice nella sua lettera: Chi vuole essere amico del mondo, si costituisce nemico di Dio (Gc 4, 4).
Ci stiamo preparando all'Ascensione? O pensiamo che sia un momento solo di Gesù che non ci riguarda? Che cosa abbiamo capito della nostra "comunione con Cristo?
Nei versetti successivi, Gesù paragona il loro dolore che verrà a quello del parto, un esempio che vale mille parole.
Ogni cristiano non è mai "arrivato" finché si trova su questa terra, perché il cammino spirituale non finisce mai; va vissuto infatti, come un periodo di "gestazione" dal quale si deve partorire l'uomo nuovo,per arrivare al momento dell'incontro con Gesù pronti per ricevere la gloria che il Padre riserva agli eletti.
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VERSIONE IN FRANCESE DI GIOVEDì 5 MAGGIO
RispondiEliminaJour liturgique : Ascension du Seigneur (C)
Texte de l'Évangile (Lc 24,46-53): Il conclut: «C'est bien ce qui était annoncé par l'Écriture: les souffrances du Messie, sa résurrection d'entre les morts le troisième jour, et la conversion proclamée en son nom pour le pardon des péchés à toutes les nations, en commençant par Jérusalem. C'est vous qui en êtes les témoins. Et moi, je vais envoyer sur vous ce que mon Père a promis. Quant à vous, demeurez dans la ville jusqu'à ce que vous soyez revêtus d'une force venue d'en haut».
Puis il les emmena jusque vers Béthanie et, levant les mains, il les bénit. Tandis qu'il les bénissait, il se sépara d'eux et fut emporté au ciel. Ils se prosternèrent devant lui, puis ils retournèrent à Jérusalem, remplis de joie. Et ils étaient sans cesse dans le Temple à bénir Dieu.
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REFLEXION
ET PRIERE DE LELLA : Viens O Saint Esprit, et guide-nous avec amour vers le royaume de Dieu.
- La première chose qui me frappe sur cette page c'est un peu ce que Jésus dit...... ce temps me fait penser à celui sur la terre qui est bref relativement un bref respect à l'éternité à laquelle il est habitué.
La place et le temps sont une chose selon moi, toute terrestre je pense souvent à ceux qui ont vécu l'expérience d'une pré-mort qui nous parle d'un temps différent, d'un espace différent les voyants de Medjugorie aussi quand ils sont portés par la Sainte Vierge au Paradis ils nous parlent d'un toit qui s'ouvre pour passer et en un instant ils sont arrivés en paradis. Cependant si nous ne réussissons pas à comprendre, nous pouvons nous confier à Dieu et a sa Parole confirmé par Jésus.
Pensez à combien devait restaient ébloui les apôtres qui n'avaient pas de précédents auquel faire appel pour croire. Et Jésus dit encore une chose très importante, il parle d'une grande tristesse qui prend ses amis à qui il a annoncé sa mort, mais ensuite il dit que la tristesse sera transformée en joie...... il nous parle aussi ici de quelque chose qui sur la terre est d'une manière différente de son monde. Son royaume n'est pas de ce monde, et son royaume sera le nôtre, si nous réussissons à croire en lui et à suivre ses pas, puis cela ne fait rien si nous ne comprenons pas tout ce qu'il veut nous dire, ce qui compte le plus et que nous nous confions à Lui et que nous laissons modelé par son amour; notre choix est important d'être amis de Jésus et pas du monde. Jacques dit dans sa lettre: Qui veut être ami du monde, se constitue ennemi de Dieu, Gc 4,4).
Nous sommes en train de nous préparer à l'Ascension? Ou nous pensons que c'est un moment seulement pour Jésus qui ne nous concerne pas? Qu'est-ce que nous avons compris de notre "communion avec le Christ? Dans les versets suivants, Jésus compare leur douleur qui viendra à celui de l'accouchement, un exemple qui vaut mille paroles. "Chaque chrétien n'est jamais arrivé tant qu'il se trouve sur cette terre, parce que le chemin spirituel ne finit jamais; il est vécu en effet, comme une période de "gestation" dans laquelle on doit accoucher du nouvel homme, pour arriver au moment de la rencontre avec Jésus prêt pour recevoir la gloire qu'il réserve aux élus.
VERSIONE IN SPAGNOLO DI GIOVEDì 5 MAGGIO 2016
RispondiEliminaDía litúrgico: Jueves VI de Pascua
Texto del Evangelio (Jn 16,16-20): En aquel tiempo, Jesús habló así a sus discípulos: «Dentro de poco ya no me veréis, y dentro de otro poco me volveréis a ver». Entonces algunos de sus discípulos comentaron entre sí: «¿Qué es eso que nos dice: ‘Dentro de poco ya no me veréis y dentro de otro poco me volveréis a ver’ y ‘Me voy al Padre’?». Y decían: «¿Qué es ese ‘poco’? No sabemos lo que quiere decir». Se dio cuenta Jesús de que querían preguntarle y les dijo: «¿Andáis preguntándoos acerca de lo que he dicho: ‘Dentro de poco no me veréis y dentro de otro poco me volveréis a ver?’. En verdad, en verdad os digo que lloraréis y os lamentaréis, y el mundo se alegrará. Estaréis tristes, pero vuestra tristeza se convertirá en gozo».
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MI REFLEXIÓN
ORACIÓN
Ven, Espíritu Santo, y nos guíe con amor por el reino de Dios
Lo primero que me llama la atención de esta página es que "un poco" Jesús dice ... esta vez me hace pensar en lo que en la tierra es relativamente corto en comparación con la eternidad, para los que está acostumbrado.
El espacio y el tiempo dependen de mí una cosa, toda la tierra, a menudo pienso en aquellos que han vivido la experiencia de pre-muerte, que nos habla de un tiempo diferente, un espacio diferente ... incluso los videntes de Medjugorje cuando son llevados por Madonna en el cielo, se habla de un techo que se abre al pasar y en un momento en que llegamos en el paraíso. No entendemos, pero podemos confiar en Dios y confirmando la palabra con Jesús.
Piense en ello se asombraron de lo que los apóstoles, que no tenían ningún recurso previo que creer. Y Jesús dice algo muy importante sobre una gran tristeza que lleva a sus amigos, a quien le predijo su muerte, pero luego dice que la tristeza se convertirá en alegría ... así que aquí hablamos de algo que está en la tierra de una manera diferente de su mundo. Su reino no es de este mundo, y su reino no será nuestro, si creemos en él y seguir sus pasos, no importa si entendemos todo lo que Jesús nos quiere decir, lo que más cuenta y que no nosotros confiamos a Él y nos dejó plasmas con su amor, que es importante para nuestra opción de ser amigos de Jesús y no al mundo.
Santiago dice en su carta: ¿Quién quiere ser amigo del mundo, se constituye enemigo de Dios (Santiago 4: 4).
Nos estamos preparando para la Ascensión? ¿O pensamos que es sólo un momento de Jesús que no nos concierne? Lo que entendemos de nuestra "comunión con Cristo?"
En los siguientes versículos, Jesús compara su dolor para llegar a la luz, un ejemplo vale más que mil palabras.
Cada cristiano nunca se "llegó" hasta que esté en la tierra, porque el viaje espiritual no termina nunca, debe ser vivido como un período de "gestación" de la que usted tiene que dar a luz al hombre nuevo, al llegar a la hora de reunirse con Jesús listo para recibir la gloria que el Padre se reserva a los elegidos.
VERSIONE IN INGLESE DI GIOVEDì 5 MAGGIO 2016
RispondiEliminaDía litúrgico: Jueves VI de Pascua
Texto del Evangelio (Jn 16,16-20): En aquel tiempo, Jesús habló así a sus discípulos: «Dentro de poco ya no me veréis, y dentro de otro poco me volveréis a ver». Entonces algunos de sus discípulos comentaron entre sí: «¿Qué es eso que nos dice: ‘Dentro de poco ya no me veréis y dentro de otro poco me volveréis a ver’ y ‘Me voy al Padre’?». Y decían: «¿Qué es ese ‘poco’? No sabemos lo que quiere decir». Se dio cuenta Jesús de que querían preguntarle y les dijo: «¿Andáis preguntándoos acerca de lo que he dicho: ‘Dentro de poco no me veréis y dentro de otro poco me volveréis a ver?’. En verdad, en verdad os digo que lloraréis y os lamentaréis, y el mundo se alegrará. Estaréis tristes, pero vuestra tristeza se convertirá en gozo».
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MY REFLECTION
PRAYER
Come Holy Spirit, and guide us with love for the kingdom of God
The first thing that strikes me about this page is that "a little" Jesus says ... this time makes me think about what on earth is relatively short compared to eternity, for which he is accustomed.
Space and time are depending on me one thing, the whole earth, often I think of those who have lived the experience of pre-death, which speaks to us of a different time, a different space ... even the visionaries in Medjugorje when they are brought by Madonna in heaven we speak of a roof that opens to pass and in a moment I arrived in paradise. We do not understand, but we can trust God and confirmed his word by Jesus.
Think of it were amazed at what the apostles, who had no previous appeal which to believe. And Jesus says something very important about a great sadness that he takes his friends, to whom he foretold his death, but then says that the sorrow will be turned into joy ... so here we talk about something that is on the earth in a way different from his world. His kingdom is not of this world, and his kingdom will be ours, if we believe in him and follow his steps, then it does not matter if we understand all that Jesus wants to tell us, what counts most and that there entrust ourselves to Him and let us plasmas with his love, it is important to our choice of being friends of Jesus and not the world.
James says in his letter: Who wants to be a friend of the world is constituting himself an enemy of God (James 4: 4).
We are preparing for Ascension? Or do we think that it is only a moment of Jesus that does not concern us? What we understand of our "communion with Christ?"
In the following verses, Jesus compares their pain to come to the birth, an example is worth a thousand words.
Every Christian is never "arrived" until it is on this earth, because the spiritual journey never ends, it must be experienced as a period of "gestation" from which you have to give birth to the new man, to arrive at the time of meeting with Jesus ready to receive the glory that the Father reserves the elect.