VANGELO
(Gv 11,19-27) Io credo che sei il Cristo, il Figlio di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
(Gv 11,19-27) Io credo che sei il Cristo, il Figlio di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Parola del Signore.
Oppure (Lc 10,38-42: Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose):
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Spirito Santo di essere sempre presente nel mio cuore, di aiutarmi a comprendere e a capire la parola del Signore che tu dettasti ai suoi apostoli che pure lo conobbero, ma che senza di te non lo avrebbero compreso fino in fondo. Questo ti chiedo, di insegnarmi a conoscerlo, perché io sappia sempre come fare per seguire i suoi insegnamenti.
PREGHIERA
Ti prego Spirito Santo di essere sempre presente nel mio cuore, di aiutarmi a comprendere e a capire la parola del Signore che tu dettasti ai suoi apostoli che pure lo conobbero, ma che senza di te non lo avrebbero compreso fino in fondo. Questo ti chiedo, di insegnarmi a conoscerlo, perché io sappia sempre come fare per seguire i suoi insegnamenti.
Quante meravigliose occasioni per conoscere Gesù in questo brano, proviamo a esprimerle con l’ aiuto dello Spirito Santo insieme. Prima di tutto una piccola nota storica che ho appreso leggendo le altre riflessioni, di quelli che sanno di teologia e di storia, molto più di me : a quei tempi le donne non potevano partecipare nemmeno alle celebrazioni liturgiche, e quindi anche nel ricevere gli ospiti, le donne erano lì solo per servire, muta presenza di chi è escluso.
Marta e Maria invece, erano in confidenza con Gesù, erano come i suoi discepoli, perché essere in comunione con Gesù, significa anche questo, essere in confidenza con Lui.
Marta vuole che il Signore sia contento della sua accoglienza, prepara con grande cura tutto, non chiede aiuto, ma poi si stanca e si innervosisce perché la sorella non l’ ha aiutata, ed allora, sicura che il suo modo di fare sia quello giusto, cerca l’appoggio di Gesù; vorrebbe che Lui sgridasse sua sorella perché non ha partecipato al servizio.
Maria, sicura che la sorella avrebbe provveduto a servire l’ ospite, ha approfittato di questo e si è seduta ai suoi piedi ad ascoltare Gesù che parlava ed insegnava, era così presa da quello che stava ascoltando che non si è nemmeno resa conto che la sorella si stava stancando.
L’ atteggiamento delle due donne è molto simile al nostro, è l’ atteggiamento di chi come Marta si prodiga e pensa che far bene tutto sia un suo dovere, ma non ascolta quella voglia interiore di fermarsi ad ascoltare il Signore, che però comincia a farsi strada dentro di lei e comincia a farla diventare nervosa e insofferente.Scatta allora la molla del risentimento, del rimprovero, del giudizio. Il suo contatto con Gesù è stato turbato da quello che viveva dentro di lei.
Non si ferma Marta, ha voglia di fermarsi ad ascoltare, ma ci sono tante cose da fare e solo lei sa farle così bene lei sa servire il Signore,è un servire materiale e necessario il suo… A questo punto proviamo a vedere chi riusciamo a riconoscere in questo atteggiamento e quanto di noi troviamo, quanto siamo simili a Marta in questo nostro affaccendarci per fare qualcosa di buono per il Signore.Io sono brava - io so scrivere - io sa parlare - io so leggere - io so preparare l’ altare - io sono sempre la prima ad arrivare - io so fare stare buoni i bambini in chiesa - io non dimentico mai nulla …. sicuro?Marta Marta, hai lasciato il posto al Signore o vorresti entrare anche in quell’ ostia? Prepari l’ altare e le letture, ma hai dedicato un po’ di questo tuo tempo prezioso per leggere la parola di Dio e per chiederti che cosa ti vuole dire il Signore? Si proprio a te, perché tu non ci crederai, ma anche tu hai bisogno di Lui, di ascoltare e di far penetrare nelle tue ossa la sua parola, forse allora impareresti a non giudicare e a non condannare chi non è preciso come te nel servizio, o semplicemente chi è diverso da te. Forse ascoltando Gesù, sapresti che è venuto per tutti, che non parla per se stesso, ma per essere ascoltato e, se tu non lo ascolti, anche tu sbagli qualcosa, proprio come Maria che non si preoccupa di servirlo.La scelta di Marta era quella che a lei sembrava migliore, ma poi vedendo Maria così serena accanto al suo Gesù, così presa a bearsi della sua parola, è stata presa forse da un pizzico di gelosia e di invidia . Questo accade perchè dimentichiamo che anche se siamo chiamati a servire, dobbiamo alimentarci alla fonte di colui che è venuto per servire, altrimenti resteremo sempre noi stessi e non riusciremo a far vivere la spiritualità del Signore in noi.E tu Maria? Dopo aver ascoltato, esserti immersa nell’ ascolto della sua parola, dopo averla masticata, fatta entrare nel tuo cuore, averla meditata …. ti sei accorta che tua sorella era stanca? Ti sei accorta della sua muta richiesta di aiuto? Va corri da lei , da questa sorella in difficoltà ed aiutala, perché altrimenti vorrebbe dire che non hai saputo digerire la parola del Signore, che parla di comunione, condivisione e amore. Alle parole debbono seguire i fatti, le opere. Quante cose ancora ci sarebbero da dire, su questa semplice storia di Vita di Gesù, ma ognuno di noi, qui, può provare a scrivere la sua; quella del suo incontro personale con il Signore.
La mia casa è sempre pronta? Sono sicura di volerlo accogliere ed ascoltare? Oppure ho troppo da fare per farlo? Per imparare ad amare Gesù, bisogna imparare a conoscerlo e a riconoscerlo in quello che facciamo. Possiamo chiederlo direttamente a Lui, non lasciamolo fuori dalla porta a bussare, apriamo il nostro cuore, e Lui verrà a riempirlo di doni che neanche immaginiamo. Se lo faremo… avremo grazie da parte sua.
Marta e Maria, sempre così diverse nell’ affrontare l’ incontro con Gesù, diverse anche davanti agli avvenimenti della vita.
Lazzaro era morto, avevano avuto tanta fiducia in Gesù, l’ avevano mandato a chiamare… ma ormai era troppo tardi.
Gesù sembra non aver risposto al loro richiamo, ma nonostante questo Marta, che pur essendogli stata vicina non aveva capito ancora il messaggio Messianico, non si ferma davanti alla morte del fratello, e correndo da Gesù, gli dice piena di fede, che sa che Dio accoglierà le sue preghiere, e ridarà la vita a suo fratello. Maria era rimasta in casa, a piangere; il dolore a volte fa perdere la speranza, ma questo non ferma l’azione di Cristo, che resusciterà Lazzaro davanti agli occhi di Marta e di Maria e dei giudei che erano accorsi a consolare le due sorelle.
La resurrezione di Lazzaro, è un fatto, ma in queste poche righe c’ è un altro “ fatto ” che è messo in risalto: Gesù ci chiede se crediamo veramente in Lui, che è il Cristo, il figlio di Dio, che in Lui vive Dio e se questo è quello che noi crediamo, non dobbiamo avere paura della morte, perché in Lui e con Lui risorgeremo.
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VERSIONE IN SPAGNOLO DI MERCOLEDì 29 LUGLIO 2015
RispondiEliminaDía litúrgico: 29 de Julio: Santa Marta
Texto del Evangelio según San Juan 11,19-27.
Muchos judíos habían ido a consolar a Marta y a María, por la muerte de su hermano.
Al enterarse de que Jesús llegaba, Marta salió a su encuentro, mientras María permanecía en la casa.
Marta dijo a Jesús: "Señor, si hubieras estado aquí, mi hermano no habría muerto.
Pero yo sé que aun ahora, Dios te concederá todo lo que le pidas".
Jesús le dijo: "Tu hermano resucitará".
Marta le respondió: "Sé que resucitará en la resurrección del último día".
Jesús le dijo: "Yo soy la Resurrección y la Vida. El que cree en mí, aunque muera, vivirá;
y todo el que vive y cree en mí, no morirá jamás. ¿Crees esto?".
Ella le respondió: "Sí, Señor, creo que tú eres el Mesías, el Hijo de Dios, el que debía venir al mundo".
Palabra de Dios.
O MISMO
Texto del Evangelio (Lc 10,38-42): En aquel tiempo, Jesús entró en un pueblo; y una mujer, llamada Marta, le recibió en su casa. Tenía ella una hermana llamada María, que, sentada a los pies del Señor, escuchaba su Palabra, mientras Marta estaba atareada en muchos quehaceres. Acercándose, pues, dijo: «Señor, ¿no te importa que mi hermana me deje sola en el trabajo? Dile, pues, que me ayude». Le respondió el Señor: «Marta, Marta, te preocupas y te agitas por muchas cosas; y hay necesidad de pocas, o mejor, de una sola. María ha elegido la parte buena, que no le será quitada».
Palabra de Dios.
MI REFLEXIÓN
EliminaORACIÓN
Le pido al Espíritu Santo para estar siempre presente en mi corazón, ayúdame a entender y comprender la palabra del Señor que dettasti sus apóstoles que lo conocían bien, pero sin ti, no habrían comprendido plenamente. Así que les pido, que me enseñe a conocer, porque siempre sé cómo seguir sus enseñanzas.
¿Cuántas oportunidades maravillosas para conocer a Jesús en este pasaje, tratamos de expresarlas con la "ayuda del Espíritu Santo juntos. En primer lugar una pequeña nota histórica que aprendí de leer las reflexiones de quienes conocen la teología y la historia, mucho más que yo en aquella época las mujeres no podían ni siquiera participar en las celebraciones litúrgicas, y por lo tanto también en la recepción de invitados , las mujeres sólo existen para servir, muda presencia de los que están excluidos.
Marta y María, sin embargo, estaban familiarizados con Jesús, sus discípulos eran como, ¿por qué estar en comunión con Jesús, sino que también significa que, para tener intimidad con Él.
Marta quiere que el Señor se complace con su recepción, preparada con gran cuidado todo, no piden ayuda, pero luego se cansa y molesta porque su hermana le ayudó y, a continuación, asegúrese de que su manera de hacer lo que es correcto, busca la ayuda de Jesús, que Él regañar a su hermana, ya que no participaron en el servicio.
María, segura de que su hermana se tratará de servir a los invitados, se aprovechó de esto y se sentó a sus pies para escuchar a Jesús hablaba y enseñaba, quedó tan impresionado por lo que estaba oyendo que ni siquiera se dan cuenta de que su hermana estaba cansando.
La actitud de las dos mujeres es muy similar a la nuestra, es la actitud de aquellos que, al igual que Martha se esfuerza por hacerlo bien y piensa que todo lo que es su deber, pero no hagas caso a ese deseo interno de parar y escuchar al Señor, pero comienza a hacer incursiones dentro de ella y comienza a hacerla se ponen nerviosos y luego insofferente.Scatta la primavera de resentimiento, de reprensión de juicio.
(Continua)
EliminaSu contacto con Jesús se turbó por el que vivía en su interior.
No deja de Marta, que quieren parar y escuchar, pero hay tantas cosas que hacer y sólo le hizo saber lo bien que sabe cómo servir al Señor, es un material y necesario para servir a su ... En este punto vamos a ver que podemos reconocer esta actitud y la forma en que muchos de nosotros somos, lo que somos como Marta en nuestra affaccendarci hacer algo bueno para el Signore.Io somos buenos - Puedo escribir - hablo - puedo leer - Lo sé preparar el 'altar - yo siempre soy el primero en llegar - sé que me siento chicos buenos en la iglesia - nunca me olvido de nada .... seguro?
Marta Marta, han dado paso al Señor o le gustaría entrar en el huésped? Prepare el altar y las lecturas, pero le dio un poco de esto su valioso tiempo para leer la palabra de Dios y pedirle que lo que usted quiere decir al Señor?
Es sólo usted, porque usted no lo crea, pero también tiene necesidad de él, de escuchar y de penetrar en los huesos a su palabra, entonces tal vez usted podría aprender a no juzgar y condenar a los que no les gusta que no es precisa en el servicio, o simplemente aquellos que son diferentes a usted.
Tal vez escuchar a Jesús, sabrías que él vino para todos, que no habla por sí mismo, sino para ser escuchado y, si usted no escucha, usted también se equivocan, al igual que María, que no se molesta en servirle.
La elección de Marta era que le parecía mejor, pero después de ver tanto a María serena junto a su Jesús, por lo que toma para tomar el sol en su palabra, se tomó tal vez una pizca de celos y envidia.
Esto se debe a que nos olvidamos de que incluso si hemos sido llamados a servir, debemos alimentar la fuente de la que vino a servir, de lo contrario, seguirá siendo siempre nosotros mismos y no ser capaz de hacer vivir la espiritualidad del Señor en nosotros.
Y Maria? Después de escuchar, firmando inmerso en la escucha de su palabra, después de haber masticado, hecho en su corazón, después de haber meditado .... ¿te das cuenta de que su hermana estaba cansado?
¿Te diste cuenta su súplica silenciosa para pedir ayuda? Debe funcionar con ella, esta hermana en problemas y ayudar a ella, porque de lo contrario significaría que no podía digerir la palabra del Señor, que habla de la comunión, el compartir y el amor.
Las palabras deben ser seguidas de hechos, las obras. ¿Cuántas cosas no habría más que decir sobre esta simple historia de la vida de Jesús, sino que cada uno de nosotros puede tratar de escribir la suya, y la de su encuentro personal con el Señor.
Mi casa está siempre listo? Estoy seguro de que desea aceptar a Jesús y escuchar su palabra? O tengo demasiado que hacer para conseguirlo? Para aprender a amar a Jesús, tenemos que aprender a conocer y reconocer a Él en lo que hacemos. Nos podemos preguntar directamente a él, no vamos a dejar de lado la puerta tocando, abrimos nuestro corazón, y Él vendrá a llenarla de regalos que ni siquiera imaginan. Si hacemos esto ... le damos las gracias a ella.
(continua)
EliminaMarta y María, siempre tan diferente en el encuentro cara con Jesús, diferente, incluso antes de los acontecimientos de la vida.
Lázaro estaba muerto, tenía tanta fe en Jesús, lo envió a llamar ... pero ya era demasiado tarde. Jesús parece haber respondido a su llamada, pero a pesar de esto, Marta, quien a pesar de haber estado cerca todavía no habían entendido el mensaje mesiánico no se detiene frente a la muerte de su hermano, y que va de Jesús, dice, lleno de fe, sabiendo que Dios recibirá su oración, y él dará vida a su hermano.
María se había quedado en casa, llorando, dolor a veces pierde la esperanza, pero esto no impide que la acción de Cristo, que resucitará Lázaro ante los ojos de Marta y María y los Judios que habían ido a consolar a las dos hermanas. La resurrección de Lázaro, es un hecho, pero en estas líneas hay otro "hecho" que se destaca: Jesús nos pregunta si realmente creemos en Él, que es el Cristo, el Hijo de Dios, que Él vive Dios, y si esto es lo que creemos, no debemos tener miedo de la muerte, porque en Él y con Él, serán resucitados.
VERSIONE IN INGLESE DI MERCOLEDì 29 LUGLIO
RispondiEliminaLiturgic day: July 29th: Saint Martha
Holy Gospel of Jesus Christ according to Saint John 11:19-27.
Many of the Jews had come to Martha and Mary to comfort them about their brother [Lazarus, who had died].
When Martha heard that Jesus was coming, she went to meet him; but Mary sat at home.
Martha said to Jesus, "Lord, if you had been here, my brother would not have died.
But even now I know that whatever you ask of God, God will give you."
Jesus said to her, "Your brother will rise."
Martha said to him, "I know he will rise, in the resurrection on the last day."
Jesus told her, "I am the resurrection and the life; whoever believes in me, even if he dies, will live,
and everyone who lives and believes in me will never die. Do you believe this?"
She said to him, "Yes, Lord. I have come to believe that you are the Messiah, the Son of God, the one who is coming into the world."
OR
Gospel text (Lc 10,38-42):
As Jesus and his disciples were on their way, He entered a village and a woman called Martha welcomed him to her house. She had a sister named Mary who sat down at the Lord's feet to listen to his words. Martha, meanwhile, was busy with all the serving and finally she said, «Lord, don't you care that my sister has left me to do all the serving?». But the Lord answered, «Martha, Martha, you worry and are troubled about many things, whereas only one thing is needed. Mary has chosen the better part, and it will not be taken away from her».
MY REFLECTION
EliminaPRAYER
I pray the Holy Spirit to be always present in my heart, help me to understand and understand the word of the Lord that you dettasti his apostles that knew him well, but without you they would not have fully understood. So I ask you, to teach me to know, because I always know how to follow his teachings.
How many wonderful opportunities to know Jesus in this passage, we try to express them with the 'help of the Holy Spirit together. First of all a small historical note that I learned reading the other reflections of those who know theology and history, much more than me in those days women could not even participate in liturgical celebrations, and therefore also in receiving guests , women were only there to serve, mute presence of those who are excluded.
Martha and Mary, however, were familiar with Jesus, his disciples were like, why be in communion with Jesus, it also means that, to be intimate with Him.
Marta wants the Lord be pleased with his reception, prepared with great care all, do not ask for help, but then gets tired and upset because her sister helped her, and then, sure that his way of doing what is right, seeks the support of Jesus, that He would scold her sister because they did not participate in the service.
Maria, sure that her sister would seek to serve the guest, took advantage of this and sat at his feet to hear Jesus spoke and taught, was so taken by what he was hearing that he did not even realize that her sister was getting tired.
(continua)
(continua)
EliminaThe attitude of the two women is very similar to ours, it is the attitude of those who, like Martha strives to do well and thinks that everything is his duty, but do not listen to that inner desire to stop and listen to the Lord, but it begins to make inroads inside her and begins to make her become nervous and then insofferente.Scatta the spring of resentment, of rebuke, of judgment.
His contact with Jesus was troubled by the one who lived inside her.
It does not stop Marta, who want to stop and listen, but there are so many things to do and only you know her so well she knows how to serve the Lord, it is a material and necessary to serve its ... At this point let's see who we can recognize this attitude and how many of us are, what we are like Marta in our affaccendarci to do something good for the Signore.Io are good - I can write - I speak - I can read - I know prepare the 'altar - I am always the first to arrive - I know I do feel good kids in church - I never forget anything .... sure?
Marta Marta, have given way to the Lord or would like to enter in the host? Prepare the altar and the readings, but you gave a little of this your precious time to read the word of God and to ask you what you want to say to the Lord?
It is just you, because you do not believe it, but you also have need of Him, to listen and to penetrate in your bones to his word, then perhaps you would learn not to judge and condemn those who do not like you is not accurate in the service, or simply those who are different from you.
Maybe listening to Jesus, you'd know that he came for all, who does not speak for himself, but to be heard and, if you do not listen, you too it wrong, just like Mary, who does not bother to serve him.
The choice of Marta was that it seemed to her best, but then seeing Mary so serene next to her Jesus, so taken to bask in his word, was taken maybe a hint of jealousy and envy.
This is because we forget that even if we are called to serve, we must feed the source of the one who came to serve, otherwise we will always remain ourselves and not be able to make live the spirituality of the Lord in us.
And you Maria? After listening, signing immersed in listening to his word, after having chewed, made into your heart, having meditated .... did you realize that your sister was tired?
Did you notice his silent plea for help? It should be run to her, this sister in trouble and help her, because otherwise it would mean that you could not digest the word of the Lord, who speaks of communion, sharing and love.
The words must be followed by deeds, the works. How many things there would be more to say about this simple story of the life of Jesus, but each one of us here can try to write his own, and that of his personal encounter with the Lord.
My house is always ready? I'm sure you want to accept Jesus and to hear his word? Or I have too much to do to get it? To learn to love Jesus, we must learn to know and recognize Him in what we do. We can ask directly to him, let's not leave out the door knocking, we open our hearts, and He will come to fill it with gifts that not even imagine. If we do this ... we thank you from her.
(CONTINUA)
EliminaMartha and Mary, always so different in the face encounter with Jesus, different even before the events of life.
Lazarus was dead, had so much faith in Jesus, sent him to call ... but it was too late. Jesus seems to have responded to their call, but despite this, Marta, who despite his having been close had not yet understood the Messianic message does not stop in front of the death of his brother, and running from Jesus, he says, full of faith, knowing that God will receive his prayers, and he will revive his brother.
Mary had stayed at home, crying, pain sometimes lose hope, but this does not stop the action of Christ, who will resurrect Lazarus before the eyes of Martha and Mary and the Jews who had come to console the two sisters. The Raising of Lazarus, is a fact, but in these few lines there is another "fact" that is emphasized: Jesus asks us if we truly believe in Him, who is the Christ, the Son of God, that He lives God, and if this is what we believe, we should not be afraid of death, because in Him and with Him will be resurrected.
VERSIONE IN FRANCESE DI MERCOLEDì 29 LUGLIO 2015
RispondiEliminaTexte de l'Évangile (Lc 10,38-42): Alors qu'il était en route avec ses disciples, Jésus entra dans un village. Une femme appelée Marthe le reçut dans sa maison. Elle avait une soeur nommée Marie qui, se tenant assise aux pieds du Seigneur, écoutait sa parole. Marthe était accaparée par les multiples occupations du service. Elle intervint et dit: «Seigneur, cela ne te fait rien? Ma soeur me laisse seule à faire le service. Dis-lui donc de m'aider». Le Seigneur lui répondit: «Marthe, Marthe, tu t'inquiètes et tu t'agites pour bien des choses. Une seule est nécessaire. Marie a choisi la meilleure part: elle ne lui sera pas enlevée».
OU
Évangile de Jésus Christ selon saint Jean 11,19-27.
Beaucoup de Juifs étaient venus réconforter Marthe et Marie au sujet de leur frère.
Lorsque Marthe apprit l’arrivée de Jésus, elle partit à sa rencontre, tandis que Marie restait assise à la maison.
Marthe dit à Jésus : « Seigneur, si tu avais été ici, mon frère ne serait pas mort.
Mais maintenant encore, je le sais, tout ce que tu demanderas à Dieu, Dieu te l’accordera. »
Jésus lui dit : « Ton frère ressuscitera. »
Marthe reprit : « Je sais qu’il ressuscitera à la résurrection, au dernier jour. »
Jésus lui dit : « Moi, je suis la résurrection et la vie. Celui qui croit en moi, même s’il meurt, vivra ;
quiconque vit et croit en moi ne mourra jamais. Crois-tu cela ? »
Elle répondit : « Oui, Seigneur, je le crois : tu es le Christ, le Fils de Dieu, tu es celui qui vient dans le monde. »
REFLEXION DE LELLA
EliminaPRIERE :"Je te prie Esprit Saint d'être toujours présent dans mon cœur, aide-moi à comprendre la Parole du Seigneur que tu dictas à ses apôtres qui le connaissaient bien, mais sans toi, ils n'auraient pas bien compris. Je te demande donc, de m'apprendre à savoir, pour que je saches toujours comment suivre ses enseignements."
- Combien de merveilleuses occasions pour connaître Jésus dans ce passage essayons de l'exprimer ensemble avec l'aide de l'Esprit Saint. Avant tout une petite caractéristique historique que j'ai appris en lisant les réflexions, de ceux qui savent la théologie et l'histoire, plus que moi: En ces temps les femmes ne pouvaient pas participer aux célébrations liturgiques, et ensuite elles ne pouvaient pas non plus recevoir les hôtes, les femmes étaient seules pour servir, présence muette de celle qui est exclu.
Par contre Martha et Marie étaient en confidence avec Jésus, elles étaient comme ses disciples, parce qu'être en communion avec Jésus, signifie aussi, être en confidence avec Lui.
Martha veut que le Seigneur soit content de son accueil, elle prépare tout avec grand soin, elle ne demande pas d'aide, mais ensuie elle se fatigue et s'énerve parce que sa soeur ne l'a pas aidée, et alors, sûre que sa manière de faire soit juste, elle recherche l'appui de Jésus; elle voudrait qu'il la grondât parce qu'elle n'a pas participé au service.
Marie, sûre que sa soeur aurait très bien put servir l'hôte, a profité de ceci et elle s'est assise à ses pieds pour écouter Jésus qui parlait et enseignait, elle était si prise par ce qu'elle était en train d'écouter qu'elle ne s'est pas rendue compte que sa soeur était en train de fatiguer.
L'attitude des deux femmes est très semblable au nôtre, c'est l'attitude de celle qui comme Martha se prodigue et pense que tout faire bien soit son devoir, mais elle n'écoute pas cette envie intérieure de s'arrêter pour entendre le Seigneur qui cependant commence à faire son chemin en elle et elle commence à devenir nerveuse et intolérante. C'est alors que bondit le ressort du ressentiment, du reproche, du jugement. Son contact avec Jésus a été troublé par ce qu'elle vivait en elle.
Martha ne s'arrête pas, elle a envie de s'arrêter pour écouter, mais il y a beaucoup de choses à faire et seulement elle sait le faire si bien elle sait servir le Signore, c'est service un matériel et nécessaires pour elle....À ce point nous essayons de voir qui réussissons nous à reconnaître dans cette attitude et combien de nous nous trouvons, combien nous sommes semblables à Martha en cela nous occuper pour faire quelque chose de bon pour le Seigneur. Je suis bonne - je sais écrire - je sait parler - je sais lire - je sais préparer l'autel - je suis toujours la premiere à arriver - je sais faire patienté les enfants à l'église - je n'oublie jamais rien...Cela est sure ? Martha Martha tu a laissé la place au Seigneur ou tu voudrais aussi entrer dans cette hostie ? Est-ce que tu prépares l'autel et les lectures, est-ce que tu as dédié ton temps précieux pour lire la Parole de Dieu et pour te demander qu'est-ce que veut te dire le Seigneur ? Oui vraiment à toi, parce que tu ne nous croiras pas, mais aussi tu as besoin de Lui, d'écouter et de faire pénétrer dans tes os sa Parole, tu apprendrais peut-être alors à ne pas juger et à ne pas condamner celui qui n'est pas précis comme toi dans le service, ou simplement qui t'est différent.
SUITE : Peut-être qu'en écoutant Jésus, tu saurais qu'il est venu pour tous, qu'il ne parle pas pour lui même, mais pour être écouté et, si tu ne l'écoutes pas, tu rates aussi quelque chose, justement comme Marie qui ne se préoccupe pas de le servir. Le choix de Martha était celui qui lui semblait meilleur, mais ensuite Marie si sereine qui la voit à côté de son Jésus, si prise à se délecter de sa Parole a peut-être été prise d'une pincée de jalousie et d'envie. Cela arrive parce que nous oublions que même si nous sommes appelés à servir, nous devons nous alimenter à la source de celui qui est venu pour servir, autrement nous resterons toujours nous mêmes et nous ne réussirons pas à faire vivre la spiritualité du Seigneur en nous. Et toi Marie? Après avoir écouté, t'être immergée dans l'écoute de sa Parole, l'avoir mâchée faite entrer dans ton coeur après l'avoir méditée..... tu t'es aperçue que ta soeur était fatiguée? Est-ce que tu t'es aperçue de sa demande muette d'aide?
EliminaVa cours derrière elle, cette soeur en difficulté et aide-la, parce que autrement cela voudrait dire que tu n'as pas su digérer la Parole du Seigneur qui parle de communion, de copartage et d'amour. Aux Paroles doivent suivre les faits, les oeuvres. Combien de choses seraient encore à dire, sur cette histoire simple de Vie de Jésus mais chacun de nous, peut ici essayer d'écrire la sienne,; celle de sa rencontre personnel avec le Seigneur.
Est-ce que ma maison est toujours prête? Est-ce que je suis sûre de vouloir l'accueillir et l'écouter? Ou est-ce que j'ai trop à faire pour le ça? Pour apprendre à aimer Jésus, il faut apprendre à le connaître et à le reconnaître en ce que nous faisons. Nous pouvons le lui demander directement, ne le laissons pas dehors à la porte pour frapper, ouvrons notre coeur, et Il viendra le remplir de Dons que nous n'imaginons plus. Si nous le faisons nous aurons Graces de sa part.
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- Martthe et Marie, toujours si différentes pour affronter la rencontre avec Jésus, différentes aussi devant les événements de la vie. Lazare était mort, ils avaient eu beaucoup de confiance en Jésus, ils l'avaient envoyé pour l'appeler...... mais maintenant il était trop tard. Jésus semble ne pas avoir répondu à leur rappel, mais malgré cela Martthe, qui en étant restée proche n'avait pas encore compris le message Messianique, elle ne s'arrête pas devant la mort du frère, et courant vers Jésus, elle lui dit pleine de foi, qu'elle sait que Dieu accueillera ses prières et redonnera la vie à son frère. Marie était restée à la maison, pour pleurer; parfois la douleur fait perdre l'espoir, mais cela n'arrête pas l'action du Christ qui resuscitera Lazare devant les yeux de Martthe et de Marie et des Juifs qui étaient accourus pour consoler les deux soeurs. La résurrection de Lazare est un fait, mais en ces peu lignes il y a un autre "fait" qui est mis en contraste: Jésus nous demande si nous croyons vraiment en Lui, qu'il est le Christ, le fils de Dieu, qui est en Lui Dieu vit et si ceci est ce que nous croyons, nous ne devons pas avoir peur de la mort, parce qu'en Lui et avec Lui nous renaîtrons.