giovedì 2 gennaio 2014

(Gv 1,29-34) Ecco l’agnello di Dio.

VANGELO DI VENERDì 3 GENNAIO
(Gv 1,29-34) Ecco l’agnello di Dio. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’ acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’ acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Parola del Signore





LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Spirito Santo, vieni nel più profondo del mio cuore, per farmi comprendere e vivere la tua parola, come facesti con gli apostoli e i profeti di un tempo, come fai con tutti i tuoi figli. Amen.

Giovanni testimonia con la sua missione che tutto quello che lui vive gli viene da Dio,ma potremmo dire di più,che in tutto quello che fa c’è Dio.
In molte occasioni parliamo di un cammino che facciamo per seguire Gesù, ma dimentichiamo che fino a quelli incontro noi andavamo proprio per i fatti nostri, non importa quanto lontano dalla retta via, quello che conta è che mentre noi eravamo intenti a vivere, Gesù era lì a guardarci, era lì pronto per entrare nella nostra vita e farsi riconoscere.
Giovanni compie un po’ il nostro stesso errore.  Ha una sua idea di Gesù e vorrebbe adattare lo Spirito di Dio a questa sua idea, sentirsi portatore di qualcosa di suo, di una sua idea, ma Gesù viene prima di Lui e resterà dopo di lui, era, è e sarà sempre; lui può solo testimoniare di aver visto lo Spirito scendere su di Lui e di aver sentito che grazie a Lui tutti saremmo stati figli di Dio, perché essere cristiano vuol dire essere di Cristo, con Cristo ed in Cristo, figlio unigenito di Dio, nel quale ci riconosciamo figli di Dio. 

. Viviamo oltre la scena del battesimo con loro:
Gesù, viene verso Giovanni, i due si erano già incontrati e sembrava che tutto fosse finito lì,  con il battesimo di Gesù, ed invece il primo a dover ancora ricevere e dare ancora molto in questa missione sulla terra, è proprio Giovanni.

 Il destino di quest’ uomo sia stato scritto prima ancora della sua nascita, si comprende abbastanza bene già dalla visita di Maria a sua madre Elisabetta, e prima ancora, dal concepimento in età avanzata, ma quello che è meraviglioso nella sua vita è l’ estrema dedizione al suo ministero. Nacque da una famiglia sacerdotale, suo padre Zaccaria, era di servizio nel tempio e, fino a che non uscì dal deserto, dove visse da eremita e si cibò di locuste, non abbiamo mai saputo niente di lui.  E’ quando ad un certo punto della nostra vita avviene l’ incontro con Gesù che tutto si trasforma e cambia, che tutto prende senso e non sembra più di vivere in un deserto, isolati con noi stessi,  come se gli altri non facessero parte della nostra vita. Si abbiamo parenti, amici, vicini e lontani, ma i nostri rapporti con loro sono legati solo da vincoli di sangue e famigliari, ma quando diventiamo cristiani, invece, iniziamo a far parte di una famiglia più ampia, che, man mano che ne prenderemo consapevolezza, impareremo ad amare ed a sentire unita a noi, buoni o cattivi che siamo, proprio in grazia della fratellanza che ci dà essere figli di uno stesso Dio.

1 commento:

  1. REFLEXION DE LELLA
    PRIERE :" Viens Esprit Saint, viens dans le plus profond de mon coeur, pour me faire comprendre et vivre ta Parole comme tu fis avec les Apôtres et les Prophètes d'un temps, comme tu fais avec tous tes enfants. Amen."

    - Jean témoigne par sa mission que tout ce qu'il vit lui vient de Dieu, mais nous pourrions dire de plus, qu'en tout ce qu'il fait il y a Dieu.
    En beaucoup d'occasions nous parlons d'un chemin que nous faisons pour suivre Jésus, mais nous oublions que jusqu'à cette rencontre nous y allions vraiment pour nos faits, il n'importe peu combien nous sommes loin de la voie droite, ce qui compte c'est que pendant que nous étions occupé à vivre, Jésus était là à nous regarder, il était là tout prêt pour entrer dans notre vie et se faire reconnaître.

    Jean accomplit un peu la même faute que nous Il a son idée de Jésus et il voudrait adapter l'Esprit de Dieu à son idée, se sentir porteur de quelque chose qui est sien, de son idée, mais Jésus vient avant Lui et il restera après lui, il était, il est et il sera toujours; il peut témoigner seulement pour avoir vu l'Esprit descendre sur Lui et avoir entendu que grâce à lui nous tous aurions été fils de Dieu, parce qu'être chrétien veut dire être du Christ, avec Christ et en Christ, le fils unique de Dieu en lequel nous nous reconnaissons fils de Dieu.









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