San Carlo di S. Andrea Houben Passionista
5 gennaio
Munstergeleen (Olanda), 11 dicembre 1821 - Dublino, 5 gennaio 1893
Martirologio Romano: A Dublino in Irlanda, beato Carlo di Sant’Andrea
(Giovanni Andrea) Houben, sacerdote della Congregazione della Passione,
zelante ministro del sacramento della Penitenza.
Giovanni
Andrea Houben quarto di undici figli, nacque l’11 dicembre 1821 a
Munstergeleen in Olanda e sin da bambino manifestò il desiderio di darsi
al sacerdozio, ma si decise solo verso i ventidue anni, quando chiamato
a prestare il servizio militare a Bergen-op-Zoom, sentì parlare da un
suo compagno della Congregazione dei Passionisti, fondata nel Settecento
da s. Paolo della Croce.
Una volta congedato chiese di essere
ammesso nei Passionisti e accolto dal beato Domenico Barberi per il
noviziato nel convento di Ere (Belgio), prendendo il nome di Carlo di S.
Andrea; professò i voti il 10 dicembre 1846 e terminati gli studi
superiori, venne ordinato sacerdote il 21 dicembre 1850, dal vescovo
Labis di Tournai.
A fine 1851 fu inviato in Inghilterra dove i
Passionisti avevano fondato tre conventi; lavorò con grande entusiasmo,
così da divenire un “Apostolo dell’Ecumenismo” adoperandosi per il bene
delle anime e per l’unità dei cristiani.
Ma il Signore lo volle poi
in altro posto, nel 1857 fu inviato nel convento di Mount Argus presso
Dublino, in Irlanda e fondato un anno prima. Qui padre Carlo di S.
Andrea trascorse quasi tutta la sua vita; la fama delle sue virtù attirò
ben presto al convento un gran numero di fedeli che affluivano per
avere una sua benedizione, in particolare gli ammalati, con guarigioni
sorprendenti.
Lo chiamavano il ‘Santo di Mount Arges’ e di lui si
può dire quello che si dice di Gesù, “passò facendo del bene”. A causa
della scarsa conoscenza della lingua irlandese non fu un grande
predicatore, né missionario tra il popolo, ma si dedicò specialmente
alla direzione spirituale di quanti lo visitavano, attraverso il
sacramento della confessione.
Un padre Pio da Pietrelcina di
quell’epoca in Irlanda; portava sempre in mano un crocifisso per
ricordare continuamente la Passione, celebrava con molto fervore la
Messa, che si prolungava oltre il solito. Dodici anni prima della sua
morte, fu colpito da una malattia da cui non si rimise più
completamente, soffriva di nevralgie ai denti, emicrania e vertigini,
tutto sopportò senza lamentarsi.
Andò gradatamente peggiorando,
finché morì il 5 gennaio 1893 nel suo convento di Mount Arges di
Dublino, i suoi funerali furono un’apoteosi per la partecipazione di una
grande folla, che le guardie stentarono ad arginare; segno di un onore
popolare che già in vita gli veniva dato, non solo nella città di
Dublino, ma anche nell’intera contea.
Un passionista così esemplare,
carismatico, povero, apostolico, non poteva rimanere nell’oblio; la
causa per la sua beatificazione fu introdotta il 13 novembre 1935.
Papa Giovanni Paolo II l’ha elevato agli onori degli altari come "beato"
il 16 ottobre 1988, mentre Benedetto XVI l'ha infine dichiarato "santo"
il 3 giugno 2007. La festa religiosa è al 5 gennaio.
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