lunedì 25 aprile 2011

(Gv 11,45-56) Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.

VANGELO
 (Gv 11,45-56) Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. 
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». 
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. 
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».

Parola del Signore

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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Lo Spirito del Signore sia su di me,perchè mi ha consacrato nel santo battesimo.Corpo di Cristo,salvami,Sangue di Cristo lavami da tutte le impurità del mio corpo e fa che io sia tuo strumento,tua luce,che sappia dove andare e illumini la via di chi mi vuol seguire,di chi Tu chiamerai a seguirmi.Amen.

Che strazio questo Gesù!Ma chi è?Perchè viene a interrompere i nostri bei giochi di potere e prestigio?Come possiamo eliminarlo perchè non faccia più danni di quelli che ha già fatto?........Molto probabilmente è questo il pensiero dei farisei e dei giudei che si riunirono quel giorno...loro si erano sistemati a fatica nella condivisone del potere con i romani,e questo uomo veniva a scombinare i piani.Dio fino ad allora non li aveva infastiditi?Lasciava a loro gestire la parola,la legge di Mosè era in mano loro,ed adesso quest'uomo,che aveva poteri incredibili,attirava le folle a se,e metteva in discussione la loro fede.....no,basta!Quest'uomo doveva morire!!!!!
Quante volte la nostra coscienza si è ribellata alla parola di Dio,all'annuncio dell'Amore; quante volte tutto quello che abbiamo faticosamente conquistato in questa terra si è messo tra noi e Dio?Sembra incredibile come la parola di allora sia attuale e anche troppo,nei giorni nostri,e qualcuno pensava che la bibbia sia solo un libro vecchio di 2000 anni senza senso oggi...ma Gesù è verità,quando disse che le cose della terra passeranno,ma la sua parola non passerà,sapeva perfettamente quello che diceva,siamo stolti noi,che non facciamo nulla per capire con quanto amore,lui ci parla ancora oggi.
La sua è quasi un'implorazione,non un rimprovero,lui aspetta che noi vediamo quanto ci ama,perchè ci cerca,perchè compie miracoli,perchè vince la morte,e ancor di più,cosa è disposto a fare per noi!
Tutto è scritto,e Lui accetta il volere del Padre,costi quel che costi,soffre sia nel corpo che nello spirito per noi;nessuna angoscia gli viene risparmiata,ma lo fa e va avanti fino alla fine,per dimostrarci l'amore di Dio.Tutta la sua venuta sulla terra è un grido di disperazione,convertitevi e credete al Vangelo!!!Convertitevi e vivete il Vangelo.
Non pensate alla vostra vita agiata,al potere al successo,al denaro,agli idoli del momento,ma raccoglietevi in preghiera e ascoltate la voce del Signore:
AMATEVI L'UN L'ALTRO COME IO HO AMATO VOI!
Quando ho cominciato a scrivere questa riflessione ,non sapevo dove lo Spirito mi avrebbe portato...ora che sono a questa frase,mi rendo conto che sono,ancora una volta,davanti all'amore misericordioso di Dio.Ieri sera sono stata ad un incontro,il primo,dell'A.L.A.M.
(associazione laici amore misericordioso)che è per me una chiamata ricevuta nel santuario di Collevalenza,alla fine dell'incontro,ognuno ha espresso un pensiero ed io ho in sintesi,detto che per riflettere la luce del Signore,bisogna viverla,nella preghiera e nelle opere,e far uscire da noi stessi quelli che sono i nostri interessi terreni,i nostri dei.Voi non ci crederete,ma io sto rivivendo in questo momento la pagina del vangelo....molti che si sentono vicini a Dio (a modo loro)non ritengono di dover fare questo,di dover rinunciare a nulla,perchè loro vivono in questo mondo...non nell'altro,e io sembravo una esaltata,molto probabilmente,che vive fuori dal mondo,perchè dicevo semplicemente che nella loro giornata dovevano far posto al Signore.......Anche io ho un pensiero...ritirarmi ed andare ad aspettare da sola che gli altri si sveglino...è umanamente il mio pensiero da tanto,anche scrivere questa pagina oggi è stato doloroso,Dio ci ama,svegliamoci,non facciamo che muoia dentro di noi,non andiamo da nessuna parte senza di Lui.
Eccomi,Signore io vengo a te,con i miei difetti,con le mie paure,le mie angoscie,le mie lacrime e i miei sorrisi...tutto quello che ho ti appartiene,usami,ed io non avrò' vissuto inutilmente in questo mondo.....provate a ripeterlo con me...eccomi Gesù,io mi consacro a te!

(Gv 10,31-42) Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

VANGELO
(Gv 10,31-42) Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». 
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Signore ti prego di starmi vicino col tuo Santo Spirito,di illuminare la mia mente ed il mio cuore e di guidare i miei passi
.
Ogni cosa intorno a Gesù si fa sempre più chiara,anche l'ostinazione verso di lui,comincia ad assumere nuovi contorni,e mentre loro,i farisei,cercano falsi pretesti per farlo incriminare e per farlo uccidere,lui parla con parole di verità,citando la sacra scrittura,e facendo vedere come le sue parole ,le parole di Dio e le opere che Lui compie,siano strettamente legate-
Questo è per noi un segnale inconfutabile,anche la nostra vita,da figli di Dio,come quella di Gesù,non può essere altro che un'adesione alla sua parola,ma per farci riconoscere ,per riflettere la sua luce,la nostra adesione deve essere completa e sincera.
Non è un lavoro semplice,e non dipende solo da noi,ma da quanto riusciamo ad aderire al progetto di Dio,ed in base a questo,Lui farà il resto,e ci cucirà addosso grazie su grazie.

(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

VANGELO
(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore
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la mia riflessione
preghiera
Ti prego Spirito Santo di assistermi nella lettura e nella comprensione delle scritture,per Cristo nostro Signore.

In questo momento della Quaresima,ritornare alle origini,alla scelta di Maria,al suo si,rappresenta per noi ripercorrere un cammino a ritroso che ci fa comprendere come a volte il disegno di Dio si compia sotto ai nostri occhi senza che ce ne rendiamo conto.
Per quanti di noi c'è stato un momento in cui Dio ci ha chiamato a compiere una scelta,e quanti hanno detto di si,anche se non sapevano a cosa stavano andando incontro.
Per qualcuno il cammino è stato superficiale,per altri più profondo,tutto è dovuto alla disponibilità che c'è nel nostro si,a quanto concediamo e in base a quello ci verrà concesso.
Dalla nascita alla morte di Gesù,e sembra per un attimo che tutto finisca qui,ma dopo la morte c'è la resurrezzione ed il ritorno alla casa del Padre,e Gesù è venuto per aprire la strada;anche se non è stato facile per lui,tutto ha sopportato,tutto ha dato,per la nostra salvezza.

(Gv 8,31-42) Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.

VANGELO
(Gv 8,31-42) Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

Parola del Signore
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la mia riflessione
preghiera

Ti prego o Santo Spirito,di assistermi,con il tuo amore e la tua sapienza,per farmi comprendere a fondo quello che il Signore vuole dirmi con queste letture.Per Cristo nostro Signore. Amen
.
Mi ha colpito molto la parte iniziale,che ci dice che Gesù parla a quelli che gli hanno creduto,quindi non più a chi lo contesta o lo vuole mettere alla prova per trarlo in inganno,ma proprio a noi che abbiamo creduto che lui è il Figlio ed è Dio.I suoi toni non sono molto morbidi,ma anzi sembra riprenderci,perché ci costringe a guardare veramente dentro di noi.
La fede per Gesù,non può essere superficiale,ma va accettata in totalità,con tutte le sue difficoltà,mettendoci continuamente alla prova per capire se la profondità della nostra fede è vera.
Essere figli di Abramo,vuol dire avere la stessa fede di Abramo,seguire Dio,amare i suoi insegnamenti,obbedire per amore e fiducia,nonostante la nostra comprensione non arrivi a comprendere i disegni di Dio.Ricordiamo quando ad Abramo viene chiesto il figlio Isacco in sacrificio,ed egli pur non capendo e morendo di dolore e di angoscia accetta di offrirlo.Poi Dio pero’ lo ferma ed offre il suo figlio per la salvezza di tutti gli uomini.
Ma tutto questo richiede una piena adesione a Dio e a Gesù Cristo.

(Gv 8,21-30) Avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono.

VANGELO
 (Gv 8,21-30) Avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Ti prego o Santo Spirito,di illuminare la mia mente verso LA LUCE,perchè io possa camminare tranquillamente al seguito di Gesù.
Quello che Gesù fa ai Farisei,è un discorso molto duro,anche se nell'apparenza pacato,e forse riesce più utile questo discorso che tanti miracoli che ha compiuto davanti ai loro occhi,tanto che finisce con la frase..<a queste parole molti credettero in lui->
Che cosa ha suscitato questa decisione?
Sicuramente la paura dell'inferno,del fuoco eterno,della perdita definitiva dell'appartenenza a Dio.
Gli ebrei riconobbero Mosè come mandato da Dio ed attraverso di lui trovarono la salvezza dall'oppressione degli egiziani ,lo seguirono verso la terra promessa,ora dovevano fare il passo successivo, riconoscere in Gesù il figlio di Dio,riconoscere in Gesù Dio,perchè se non riescono a credere in questo,non potranno avere la vita eterna,non potranno essere salvati dai loro peccati.
L'opposizione a Cristo è il rifiuto di Dio,perchè non c'è altra spiegazione alla mancanza di fede,non è solo un non seguire le sue orme e i suoi insegnamenti,ma rifiutarli,ostinatamente,e questo solo per poter gestire da soli la propria vita.

domenica 24 aprile 2011

il tuo sapore

Un sogno già sognato
attimo dopo attimo
di cui ricordo sapore e profumi....
quello dei tuoi capelli
della tua pelle.
Un grido soffocato
a mordersi le labbra
e le lacrime scesero
di nascosto,
ma bagnarono il tuo viso.
Forse almeno quel giorno
potevi dire "ti amo"!

giovedì 21 aprile 2011

Chicca

Chicca

Amore mio
Perché non rispondi.
Dove sei adesso
In quale tempo ti hanno portato?
Ed io? Per quanto ancora dovrò aspettare
Di riabbracciarti?
So che mi ascolti…
So che qualcuno mi ascolta.
Rispondetemi vi prego
Odio il tempo che non passa!

La paura di viverti

La paura di viverti

Fermo…non muoverti
Lasciati andare,
lasciati amare
lascia scoppiare il tuo cuore
e scendere le lacrime
………………..
liberati
e vola!
Il sogno diventa realtà
Solo quando riesci a superare
il limite di te stesso.
Non fermarti ad ascoltare le voci
Non aver paura dei silenzi
Fermati  ed ascoltati,
ascoltami
Sono dentro di te.

Gv 8,1-11 Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.

Vangelo 
Gv 8,1-11 Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei. 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. 
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». 

Parola del Signore 
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Spirito Di Dio di darmi la luce per vedere oltre il peccato,oltre il peccatore...dammi la luce dell'amore di Dio,come la Madonna nel suo messaggio ci invita a chiedere.

Gesù da fastidio con la sua presenza...e gli scribi e i farisei non riescono proprio ad accettare di essere ripresi da Lui,e vorrebbero trovare in lui qualcosa che non va,qualcosa di cui accusarlo,per poterselo togliere di mezzo.
la legge degli uomini condannava chi sbagliava contro la legge di Dio(riveduta e corretta a loro uso e consumo)alla prigionia e alla morte,e questo era una forma di potere alla quale assoggettavano il popolo.Gesù invece parlava d'amore e di perdono,di una vita che andava oltre la morte,di una casa del Padre che non era terrena,e questo faceva smuovere le coscienze.
Una donna adultera che aveva peccato contro la legge di Dio,era un'occasione ghiotta per loro,ma Gesù non ci casca neanche stavolta,non nega la parola di Mosè,ma fa loro capire che sono loro che interpretano male la parola,ergendosi a giudici mentre non sono in grado di poter giudicare perchè anche loro sono peccatori.
Ma la cosa che più mi colpisce è come Gesù è misericordioso,come indica alla donna che puo' andare,ricominciare a vivere,perchè non è il giudizio degli ipocriti che conta,ma il suo non sbagliare più,non peccare più,e la voglia di ricominciare da capo.
A volte si giudica una persona e si mette in mezzo con i nostri giudizi,e non è importante se scagliamo sassi o offese,se i nostri sassi si chiamano indifferenza o emarginazione...siamo tutti degli ipocriti farisei purtroppo.
Dio quante pietre scagliate con giudizi sbagliati sono state lanciate nel mondo da sempre ,e quante ne continuiamo a lanciare...indifferenza,emarginazione...approfittiamo di questa quaresima per ritrovare la via dell'amore e del perdono.

(Gv 7,40-53) Il Cristo viene forse dalla Galilea?

VANGELO 
(Gv 7,40-53) Il Cristo viene forse dalla Galilea? 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 

In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. 
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». 
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Spirito d Dio, di assistermi nella comprensione di questo testo, perché attraverso la tua luce, tutto sia apra davanti ai miei occhi e al mio cuore. Ti amo!  
Chi sei Gesù, come riconoscerti, come non farsi ingannare dalle voci che circolano ancora, da ormai duemila anni sul tuo conto? Eppure non sei venuto per parlare d' odio, ma d' amore; non hai portato parole di guerra, ma di pace e allora perchè gli uomini non riescono ad accettarti, a seguirti? 
 Forse perché vogliono essere liberi? Liberi di che cosa,di perdere la vita? Aprite gli occhi fratelli lontani, solo le parole di Gesù ,sono parole di vita eterna, perché ascoltandolo, non saremo condannati a morire e a finire tra le fiamme dell'inferno.
Non pensate stupidamente che l' inferno non esiste, che satana è una favoletta e che la vostra vita è piena così.
Gesù è venuto anche per voi, il suo amore è per  tutti, per poterci  abbracciare con il suo amore e riempire la vita,non ascoltate le voci del mondo che non sa riconoscere Gesù, perché non sa riconoscere l'amore, mettetevi alla prova e fidatevi di Dio.
Fate come i bambini,chiamate la nostra mamma celeste, la Madonna, e chiedete a lei di accompagnarvi da suo figlio, vi ci porterà volando, ma per volare, dovete lasciare a terra la vostra zavorra, tutte quelle ancore che vi tengono attaccati ai vizi, al potere e al denaro, a tutti i falsi dei creati per vivere una vita agiata, e imparate a seguire le orme di un semplice uomo che è stato capace di donare la sua vita per noi.

(Gv 5,31-47) Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.

VANGELO
 (Gv 5,31-47)  Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: 
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. 
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. 
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? 
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
ti prego o Santo Spirito di restare su di me e di farmi vivere con te la parola di Dio,sai che non sono perfetta,ma conosci la mia voglia di fare il tuo volere.

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...Dio ha parlato ai patriarchi,a Mosè e attraverso di loro agli Israeliti.E' venuto Giovanni ,ma anche a lui molti non hanno creduto;è venuto Gesù,ma neanche a lui hanno creduto.Ancora oggi si fa tatica a credere in Lui,a vivere la sua parola,e non serve a niente che continui a compiere miracoli se uno non vuole aprire il cuore.Anche chi dice di credere spesso si fa una religiosità su musira,ma c'è solo un modo di credere,fare quello che lui ci dice di fare.
Siamo pronti a credere a tutto,a seguire maghi e ciarlatani,a rincorrere denaro e successo,ma nel rincorrere tutto ci dimentichiamo che una sola è la strada che porta alla salvezza,e la perdiamo di vista.
Sei Tu Signore la via ,la verità e la vita,fa che non ci perdiamo mai e che non cadiamo preda di falsi dei nel nostro cammino.

(Gv 5,17-30) Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.

VANGELO
 (Gv 5,17-30)  Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. 
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. 
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito,a far luce con la Tua sapienza nella mia testa e nel mio cuore.Te lo chiedo perchè voglio essere fedele a Te e alla Tua parola.

Gesù ha il potere di giudicare,datogli da Dio,perché è Dio,e Figlio di Dio…Sembra che ancora questo sia difficile da comprendere,come ancora in molti,non sanno che cosa sia lo Spirito Santo,che è Dio stesso,ma questo purtroppo avviene,ancora oggi,perché si vuol capire a tutti i costi,con il proprio cervello,cose che per la mente umana,sono incomprensibili,e che si possono afferrare solo alla luce della fede.
Molti ci accusano di essere creduloni,influenzabili,di avere illusioni collettive…di tutto e di più,ed io soffro quando sento queste cose,perché chi non ha fede,chi non si fida di Dio,si perde la parte più bella della vita terrena.Non sta a me dire se avrà la vita oltre la vita o resterà tra i morti,questo non sta a nessuno di noi,ed io spero che nessuno faccia una brutta fine,sta solo a Gesù il giudizio finale sulla vita di ognuno di noi,ma dipenderà da noi,il giudizio del Cristo,che morto e risorto per noi,aspetta solo che da parte nostra ci sia la vera voglia di salvarci.
Credere che oltre la vita c’è la vita,e che la morte è solo un passaggio,che i nostri corpi terreni,decomposti ormai,non ci serviranno più,perché tutto quello che è corruttibile,non appartiene al regno dei cieli,che risorgeremo a vita nuova,la dove la sapienza dello Spirito di Dio che sarà in noi,ci farà comprendere tutto quello che non siamo in grado di capire su questa terra.
Ci sono state delle visioni,o apparizioni,che hanno confermato questo,anche delle testimonianze di persone che tornate in vita,dopo essere state per qualche attimo di là,hanno parlato di questa realtà,ma molti ancora non riescono a credere e a lasciarsi andare all’amore di Dio.
Non vi preoccupate dei tesori che potete accumulare sulla terra,non vi serviranno a niente,ma pensate al tesoro che potrete trovare in cielo,e cominciate a fidarvi,a poco a poco,chiedete e vi sarà dato,chiedete la fede,vera coraggiosa,quella che va oltre la pigrizia umana,oltre l’intelletto,quella di chi si sente così vuoto da voler essere riempito,così affamato da voler essere saziato,e Dio vi darà tutto questo,basta solo che vi decidiate.
Qualcuno si stupirà del fatto che non dico crediamo o decidiamo,io non sono ipocrita e non scrivo qui per fare la cosa che è giusta per altri,io credo nella vita oltre la morte e mi fido di Dio,e vorrei con tutto il cuore che anche tutti gli altri lo facessero.So che non sono l’unica e che non sono perfetta,ed anche che forse non basterà questo perché io mi salvi,poiché il peccato è come la morte,è dietro l’angolo e nessuno può sapere se sarà abbastanza forte da non cadere,ma una cosa è certa,chiedero’ sempre al buon Dio,di aiutarmi a non cadere,perché non vedo l’ora di abbracciare Gesù.

(Gv 5,1-16) All’istante quell’uomo guarì.

VANGELO 
(Gv 5,1-16) All’istante quell’uomo guarì. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. 
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. 
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA
Ti prego Spirito Santo,di guidare i miei pensieri e le mie mani sulla tastiera,per poter capire a pieno la tua parola,e saperla vivere e spiegare secondo quello che tu mi consigli.

Gesù chiede:vuoi guarire?
La risposta tocca a noi.Siamo noi che possiamo scegliere di affidarci a Lui,alla fonte della salvezza,oppure rimanere ai margini( della piscina) a guardare.
Cristo opera di sabato,come al solito,va contro la legge degli uomini,va oltre la legge degli uomini,quella riveduta e corretta a loro uso e consumo.
Dio ha creato il mondo in sei giorni e ne ha istituito uno per il ringraziamento a Lui e il riposo degli uomini,ma tutti i paletti che questi hanno messo,non hanno permesso che trasparisse che Dio è amore e va oltre le regole fisse,va direttamente al cuore delle persone.
Gesù è venuto per farci capire questo,che l'unica regola che esiste sempre è quella dell'amore.Anche in questo c'è la guarigione dalle regole dei farisei,degli scribi e dei pagani.Se chi scrive le regole,non mette l'amore al primo posto,le regole non hanno senso.
Spesso ci troviamo a contestare la chiesa,e anche le altre religioni,proprio perché tutti mettono dei paletti e fissano delle regole,escludono alcuni,respingono altri,ma questi paletti,devono essere tolti ,perché l'unico paletto che c'è è il nostro no alla grazia di Dio.Siamo sempre noi che abbiamo l'ultima parola...vuoi essere guarito?rispondiamo con fede ed umiltà,:-Si mio Signore,ho bisogno di Te!

(Gv 4,43-54) Va’, tuo figlio vive.

VANGELO 
(Gv 4,43-54) Va’, tuo figlio vive. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea. Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa.
Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. 
Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. 
Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato». Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia. 
Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Signore,di illuminarmi e farmi comprendere il senso della tua parola,per saperlo vivere con vera fede e saper rivolgere a Te una vera preghiera come Tu la desideri!

Gesù passa da un territorio all'altro,compiendo miracoli,parlando ed unendo alla parola le opere,ma nonostante la sua fama si spanda in ogni luogo,molte persone si accostano a lui titubanti,senza fiducia,piene di dubbi e in cerca di prove.
Un giorno si accosta a lui un uomo che aveva un figlio malato,e che cercava con vera fiducia ,spinto dal bisogno,attraverso la fede in Cristo,la salvezza per suo figlio.
La malattia porta le persone a cercare Dio,ma spesso neanche questo inizialmente ci fa avvicinare nel modo giusto a Lui.Credere...questo è difficile,credere che il Signore può salvare da ogni cosa,da ogni male riesce così difficile,ma se non c'è questo ,vuol dire che è il nostro approccio alla fede che è sbagliato.
Il fatto di accettare la volontà di Dio,da parte delle persone ammalate nel corpo e nell'anima,è fondamentale,perché è Lui che sa quello che è giusto per noi,ma questo non significa che dobbiamo rinunciare a chiedere e a sperare.Io mi sono trovata spesso davanti a situazioni che sembravano ormai definite,chiuse,e che invece grazie alla preghiera,sono cambiate totalmente,e per questo non mi arrenderò mai e pregherò sempre per gli ammalati,chiedendo disperatamente la loro guarigione,pur rispettando il volere di Dio,perché so che non è certo la sofferenza dei figli .Accettare la propria croce e pregare per la guarigione dei fratelli,è secondo me la situazione ideale per un cristiano.Anche Gesù ci ha dimostrato come ci si deve comportare,pur chiedendo al Padre se era possibile allontanare da Lui quel calice,accetta la sua volontà,e prega per chi lo sta uccidendo chiedendo per loro il perdono e quindi la salvezza.Egli è infatti morto per la salvezza di tutti gli uomini,anche per i peccatori,quindi nessuno di noi è escluso,e possiamo rivolgere a Lui con fiducia la nostra preghiera,sapendo che verrà ascoltata

Lc 15,1-3.11-32 Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.

Vangelo 
Lc 15,1-3.11-32 Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita. 
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». 
Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

Parola del Signore 
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
LA MIA RIFLESSIONE 
PREGHIERA 
Ti prego o Spirito d'amore,fammi riconoscere il vero volto dell'amore che Dio vuole farci comprendere in questo brano del vangelo,in ogni sua più piccola sfaccettatura. 

Comincerò col leggere insieme a voi,tra le righe,l'amore del Padre.Un padre che ha lavorato sodo per non far mancare niente ai figli,che li ha educati al lavoro,alla responsabilità,ha fatto questo con tutti e due,ma all'improvviso,uno di loro,stanco e con una irrefrenabile voglia di ribellarsi al padre,decide che vuole partire,vuole andare lontano per avere tutto quello che il padre per buon senso gli negava. 
Il padre con il cuore infranto,non può trattenerlo,e così gli dà la sua parte di eredità e lui va.All'inizio,non si rende conto dell'errore fatto,gode di tutto quello che vuole,ma dopo un po' si rende conto che tutto quello che ora ha,non gli ha dato la felicità,ma anzi,ha ancora di meno di quello che aveva quando si sentiva sottomesso al padre,infatti nel vangelo Luca ci parla di una grave carestia in quel paese,facile da rapportare alla tristezza del suo cuore.Non aveva conquistato nulla ed aveva perso anche quello che aveva...ripensava alla sua casa,dove tutti potevano godere dei beni e dell'amore del padre,persino l'ultimo dei suoi servi,e lui se n'era andato per rincorrere cosa?Si era perduto!Ecco la nuda e cruda verità,si sentiva perduto e disperato e con fatica,perchè era molto orgoglioso,decide di tornare dal padre. 
Chissà cosa pensava ,chissà come sarebbe stato accolto,certamente non si sentiva degno,ma avrebbe trovato le parole per chiedere scusa? 
Quanti pensieri prima di incamminarsi,quanto tempo perso in inutili elucubrazioni...Appena il padre lo vede da lontano gli corse incontro e lo abbracciò,lostrinse forte e ordino' ai suoi servi di portare il vestito più bello,l'anello e i calzari e gli restituisce la sua dignità di uomo e di figlio,e così anche il figlio ingrato capisce quanto è grande la gioia del padre per il suo ritorno,quanto è grande il suo amore! 
Ed ora passiamo all'altro figlio,quello che aveva sempre fatto il volere del padre,quello che gli era stato sempre vicino....cosa succede in lui?Non gli sembra giusto che per il padre questo ritorno sia motivo di gioia,non accetta che sia messo sul suo stesso piano,forse invidia,forse rabbia,o forse solo dolore,ma qualcosa lo spinge a voler giudicare il modo di agire del padre,addirittura criticarlo...quante volte noi ci mettiamo in questa condizione? 
Ecco quello che per me è un punto fondamentale di questo brano del vangelo,il punto in cui la mia riflessione,mi ha portato a capire che noi troppo spesso giudichiamo,condanniamo e vogliamo decidere chi fa il bene e chi il male,dimenticando troppo spesso che Dio non la pensa come noi,ma noi dobbiamo pensare come lui!

(Lc 18,9-14) Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.

VANGELO
 (Lc 18,9-14) Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo. 
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. 
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. 
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Questo brano capita a proposito oggi,proprio stamattina riflettevo sul bisogno di restare sola con Dio per ritrovare il rapporto di preghiera e di intimità che mi stava mancando da un po'. A dire il vero,mi stavo sentendo molto farisea,perché sentivo che ultimamente era un monologo il mio,e non più un dialogo.
A volte cerchiamo la perfezione,ma questo ci porta ad allontanarci dalla base della fede, che consiste nell'umiltà di riconoscerci peccatori.
Senza l'umiltà la nostra preghiera non sale verso il Signore,ma gira intorno a noi stessi,ed invece di metterci a disposizione di Dio,ci facciamo belli dietro alla sua gloria,senza meriti, e vediamo solo i difetti degli altri,credendoci perfetti,e siamo lontanissimi dall'immagine che dovrebbe avere un seguace di Cristo.
Solo il fatto di considerarci giusti,già' fa di noi dei peccatori,perché ci fa essere superbi,mentre attraverso un attento esame di coscienza,possiamo mettere a nudo la nostra anima di peccatori bisognosi di perdono.
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