VANGELO
(Gv 6,51-58) La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Parola del Signore.
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA.
Aiutami tu o Santo Spirito, a capire il tuo pensiero e farlo mio. Stamattina leggevo qualcosa sui miracoli Eucaristici ed ho scoperto una cosa che non sapevo riguardante un miracolo avvenuto alla piccola Imelda Lambertini nel lontano 1333 quando morì in estasi con un'espressione di gioia sul viso che rimase impressa ai presenti. Tutte le suore erano in fila per ricevere l’Eucarestia, mentre lei che la desiderava tanto, non poteva riceverla perché considerata troppo piccina, aveva infatti solo 13 anni. Ma proprio davanti a lei, a un tratto, apparse a mezz'aria una luminosissima particola. Il sacerdote capì che non si sarebbe potuto rifiutare: così prese l'ostia e comunicò la ragazzina. La Lambertini entrò immediatamente in estasi e così morì. Nel 1824 fu proclamata beata da Papa Leone XII, Papa Pio X nel 1910, in occasione dell'abbassamento dell'età dell'ammissione alle prime comunioni proclamò la beata Imelda Lambertini patrona delle prime comunioni. Questo miracolo che ho scelto di raccontare e tanti altri avvenuti, sono la prova che Cristo è vivo e vero nella santa Eucarestia e che il Suo desiderio è quello di essere in comunione con noi, di essere insieme a noi, e di far sì che la sua grazia diventi la nostra grazia, perché attraverso il suo corpo ci possiamo nutrire della grazia di essere figli amati di Dio. Cerchiamo di capire quanto è importante che noi proviamo lo stesso desiderio, che non facciamo la comunione con leggerezza, e che godiamo appieno di tanta grazia dettata dall’amore di Dio per noi.
(Gv 6,51-58) La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Parola del Signore.
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA.
Aiutami tu o Santo Spirito, a capire il tuo pensiero e farlo mio. Stamattina leggevo qualcosa sui miracoli Eucaristici ed ho scoperto una cosa che non sapevo riguardante un miracolo avvenuto alla piccola Imelda Lambertini nel lontano 1333 quando morì in estasi con un'espressione di gioia sul viso che rimase impressa ai presenti. Tutte le suore erano in fila per ricevere l’Eucarestia, mentre lei che la desiderava tanto, non poteva riceverla perché considerata troppo piccina, aveva infatti solo 13 anni. Ma proprio davanti a lei, a un tratto, apparse a mezz'aria una luminosissima particola. Il sacerdote capì che non si sarebbe potuto rifiutare: così prese l'ostia e comunicò la ragazzina. La Lambertini entrò immediatamente in estasi e così morì. Nel 1824 fu proclamata beata da Papa Leone XII, Papa Pio X nel 1910, in occasione dell'abbassamento dell'età dell'ammissione alle prime comunioni proclamò la beata Imelda Lambertini patrona delle prime comunioni. Questo miracolo che ho scelto di raccontare e tanti altri avvenuti, sono la prova che Cristo è vivo e vero nella santa Eucarestia e che il Suo desiderio è quello di essere in comunione con noi, di essere insieme a noi, e di far sì che la sua grazia diventi la nostra grazia, perché attraverso il suo corpo ci possiamo nutrire della grazia di essere figli amati di Dio. Cerchiamo di capire quanto è importante che noi proviamo lo stesso desiderio, che non facciamo la comunione con leggerezza, e che godiamo appieno di tanta grazia dettata dall’amore di Dio per noi.


















