VANGELO
(Mt 16,13-19) Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, dolce compagno, vienimi accanto ed insieme a te sarà tutto più comprensibile, tutto più semplice, tutto più giusto. Fa che niente di me permanga nel cuore e riempi il vuoto con la tua presenza, per Cristo nostro Signore. Amen.
Un brano questo, in cui Gesù ci pone un interrogativo importante, ci mette alla prova, così come fa con Pietro: - Tu chi dici che io sia?- Noi oggi, come cristiani, siamo molto più fortunati di Pietro, perché in duemila anni, Gesù ci ha fornito tante prove della sua presenza in mezzo a noi, ma quello di credere in Gesù figlio di Dio, non è il solo problema che oggi il Vangelo ci presenta. Pietro riconosce, per grazia Divina, in Gesù il Figlio di Dio, ma ancora non è pronto a comprendere del tutto. Vediamo che Pietro non è migliore di noi, nonostante la conoscenza e l’ amicizia che lo legano a Gesù.
-Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente ! -
-Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra, sarà sciolto nei cieli.-Queste parole le dice dopo aver avvertito Pietro del fatto che lo avrebbe rinnegato, quindi nonostante questo,lo sceglie per dare inizio alla sua Chiesa.
Poche parole, ma essenziali per noi Cristiani. Seguire Pietro perché scelto da Gesù, ed è tutto.
Pietro è un uomo che ha paura? Sembrerebbe di sì perché negherà di conoscere Gesù quando fu catturato, ma da questa risposta che dà al Signore ancora prima che questo succedesse, si capisce che già lo Spirito agisce in lui, tanto da fargli dire quelle parole che solo la grazia di Dio poteva mettergli sulle labbra. Allora perché tace?
Perchè nega di conoscere Gesù? I disegni del Signore sono giusti, noi non li conosciamo, ma se Pietro fosse stato subito catturato e ucciso, come avrebbe potuto servire il Signore? Pietro era un uomo come noi, ma scelse Gesù, fino in fondo. Non era colto, aveva anche un carattere burbero, era un bel capoccione come diremmo oggi, ma si fece trascinare dall’ amore che quell’ uomo sprizzava da tutti i pori, per gli ultimi, per i bisognosi, per gli ammalati, per tutti quelli che considera fratelli, anche se lo crocifiggeranno anche se non lo vogliono accettare. Certo anche Pietro come noi, avrebbe voluto farsi un Gesù un po’ più su misura, un po’ meno idealista e più combattivo, un po’ più umano e meno obbediente a Dio, un po’ più terreno e meno irreale. Ma Gesù è Gesù, è Dio stesso e non può essere qualcun altro, nemmeno per farci contenti.
Il suo amore è immenso per noi, ma non scende a compromessi con la nostra umanità, sa perdonare perché è misericordioso, ma quello che ci dice di fare è legge. Seguirlo significa prendere la nostra croce, come ha fatto Lui e seguirlo su questa strada. Possiamo essere imperfetti, ce lo perdonerà, possiamo cadere e ci aiuterà ad alzarci, ma la strada è solo questa, attraverso la porta stretta delle sue parole possiamo seguirlo, non facendoci un Dio su misura, più consono ai nostri desideri.
Scegliere tra Dio o mammona, Tra un Dio vero o idealizzato, adattato. Questo non è permesso a nessuno, neanche a Pietro, infatti, ricordiamo che anche per lui c’ è subito il rimprovero di Gesù, che addirittura lo apostrofa chiamando figlio di satana. É facile sbagliare strada, se quella che vogliamo percorrere non parte direttamente dal cuore di Cristo. Prima di tutto questo, capire che è lui la porta per la salvezza e la vita eterna, e non tutte quelle altre uscite di sicurezza che apriamo con la nostra umanità. Abbiamo forse paura di affrontare il mondo con Gesù oppure la nostra non è paura, ma negazione dell’ appartenenza a Cristo? Non è una domanda da poco!
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(Mt 16,13-19) Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, dolce compagno, vienimi accanto ed insieme a te sarà tutto più comprensibile, tutto più semplice, tutto più giusto. Fa che niente di me permanga nel cuore e riempi il vuoto con la tua presenza, per Cristo nostro Signore. Amen.
Un brano questo, in cui Gesù ci pone un interrogativo importante, ci mette alla prova, così come fa con Pietro: - Tu chi dici che io sia?- Noi oggi, come cristiani, siamo molto più fortunati di Pietro, perché in duemila anni, Gesù ci ha fornito tante prove della sua presenza in mezzo a noi, ma quello di credere in Gesù figlio di Dio, non è il solo problema che oggi il Vangelo ci presenta. Pietro riconosce, per grazia Divina, in Gesù il Figlio di Dio, ma ancora non è pronto a comprendere del tutto. Vediamo che Pietro non è migliore di noi, nonostante la conoscenza e l’ amicizia che lo legano a Gesù.
-Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente ! -
-Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra, sarà sciolto nei cieli.-Queste parole le dice dopo aver avvertito Pietro del fatto che lo avrebbe rinnegato, quindi nonostante questo,lo sceglie per dare inizio alla sua Chiesa.
Poche parole, ma essenziali per noi Cristiani. Seguire Pietro perché scelto da Gesù, ed è tutto.
Pietro è un uomo che ha paura? Sembrerebbe di sì perché negherà di conoscere Gesù quando fu catturato, ma da questa risposta che dà al Signore ancora prima che questo succedesse, si capisce che già lo Spirito agisce in lui, tanto da fargli dire quelle parole che solo la grazia di Dio poteva mettergli sulle labbra. Allora perché tace?
Perchè nega di conoscere Gesù? I disegni del Signore sono giusti, noi non li conosciamo, ma se Pietro fosse stato subito catturato e ucciso, come avrebbe potuto servire il Signore? Pietro era un uomo come noi, ma scelse Gesù, fino in fondo. Non era colto, aveva anche un carattere burbero, era un bel capoccione come diremmo oggi, ma si fece trascinare dall’ amore che quell’ uomo sprizzava da tutti i pori, per gli ultimi, per i bisognosi, per gli ammalati, per tutti quelli che considera fratelli, anche se lo crocifiggeranno anche se non lo vogliono accettare. Certo anche Pietro come noi, avrebbe voluto farsi un Gesù un po’ più su misura, un po’ meno idealista e più combattivo, un po’ più umano e meno obbediente a Dio, un po’ più terreno e meno irreale. Ma Gesù è Gesù, è Dio stesso e non può essere qualcun altro, nemmeno per farci contenti.
Il suo amore è immenso per noi, ma non scende a compromessi con la nostra umanità, sa perdonare perché è misericordioso, ma quello che ci dice di fare è legge. Seguirlo significa prendere la nostra croce, come ha fatto Lui e seguirlo su questa strada. Possiamo essere imperfetti, ce lo perdonerà, possiamo cadere e ci aiuterà ad alzarci, ma la strada è solo questa, attraverso la porta stretta delle sue parole possiamo seguirlo, non facendoci un Dio su misura, più consono ai nostri desideri.
Scegliere tra Dio o mammona, Tra un Dio vero o idealizzato, adattato. Questo non è permesso a nessuno, neanche a Pietro, infatti, ricordiamo che anche per lui c’ è subito il rimprovero di Gesù, che addirittura lo apostrofa chiamando figlio di satana. É facile sbagliare strada, se quella che vogliamo percorrere non parte direttamente dal cuore di Cristo. Prima di tutto questo, capire che è lui la porta per la salvezza e la vita eterna, e non tutte quelle altre uscite di sicurezza che apriamo con la nostra umanità. Abbiamo forse paura di affrontare il mondo con Gesù oppure la nostra non è paura, ma negazione dell’ appartenenza a Cristo? Non è una domanda da poco!
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VERSIONE IN SPAGNOLO DI MERCOLEDì 29 GIUGNO 2016
RispondiEliminaDía litúrgico: 29 de Junio: San Pedro y san Pablo, apóstoles
Texto del Evangelio (Mt 16,13-19): En aquel tiempo, llegado Jesús a la región de Cesarea de Filipo, hizo esta pregunta a sus discípulos: «¿Quién dicen los hombres que es el Hijo del hombre?». Ellos dijeron: «Unos, que Juan el Bautista; otros, que Elías, otros, que Jeremías o uno de los profetas». Díceles Él: «Y vosotros ¿quién decís que soy yo?». Simón Pedro contestó: «Tú eres el Cristo, el Hijo de Dios vivo». Replicando Jesús le dijo: «Bienaventurado eres Simón, hijo de Jonás, porque no te ha revelado esto la carne ni la sangre, sino mi Padre que está en los cielos. Y yo a mi vez te digo que tú eres Pedro, y sobre esta piedra edificaré mi Iglesia, y las puertas del Hades no prevalecerán contra ella. A ti te daré las llaves del Reino de los Cielos; y lo que ates en la tierra quedará atado en los cielos, y lo que desates en la tierra quedará desatado en los cielos».
EliminaMI REFLEXIÓN
ORACIÓN
Ven Espíritu Santo, compañero, dulce, Búscame, al lado y con ustedes comprenderán todo, mucho más simple, más justo todo. Permítanme nada queda en el corazón y llenar el vacío con su presencia, por Jesucristo nuestro Señor. Amen.
Una canción que, cuando Jesús nos trae una pregunta importante, nos pone a prueba, como lo hace con Peter - Tú eres quien crees que soy - Hoy nosotros, como cristianos, somos mucho más afortunados que Pedro, porque en dos mil años Jesús nos ha dado tantas pruebas de su presencia en medio de nosotros, sino de creer en Jesús, el Hijo de Dios, no es el único problema en el evangelio de hoy nos presenta. Pedro reconoce, por gracia de Dios, a Jesús como el Hijo de Dios, pero todavía no está en condiciones de comprender plenamente. Vemos que Pedro no es mejor que nosotros, a pesar del conocimiento y la amistad que le une a Jesús
-Tú eres el Cristo, el Hijo del Dios viviente! -
-Tú eres Pedro y sobre esta piedra edificaré mi Iglesia, y las puertas del Hades no prevalecerán contra ella. Yo te daré las llaves del reino de los cielos: lo que atares en la tierra será atado en los cielos, y lo que desates en la tierra quedará desatado en el cielo -.
Estas palabras, dijo tras advertir que Pedro lo negaría, ya pesar de esto, decide comenzar su Iglesia.Pocas palabras, pero es esencial para nosotros los cristianos. Siga Peter elegido por Jesús, y eso es todo.
Pedro es un hombre que tiene miedo? Eso parece porque niegan conocer a Jesús cuando fue capturado, pero por esta respuesta que da al Señor, incluso antes de que esto sucediera, entendemos que el Espíritu actúa ya en él, por lo que dijo esas palabras que sólo la gracia de Dios podía mettergli en los labios. ¿Por qué callas?
¿Por qué negar conocer a Jesús? Los designios del Señor son rectos, no los conozco, pero si Peter había sido capturado y asesinado de inmediato, ya que puede servir al Señor? Pedro era un hombre como nosotros, pero eligió Jesús hasta el final. Según se conoció, también tenía un carácter brusco, era un agradable peces gordos como diríamos hoy, pero lo hizo arrastrar de "amor que« el hombre rezumaba por todos los poros, por el pasado, por los necesitados, los enfermos, los que considera hermanos, aunque el crocefiggeranno, incluso si usted no desea aceptar. Por supuesto también a Pedro como nosotros, quería ser Jesús un poco más a la medida, un poco menos idealista y combativo más, un poco más humano y menos obedientes a Dios, la tierra un poco más y menos irreal. Pero Jesús es Jesús es Dios y no puede ser otra persona, ni siquiera para hacernos felices. Su amor por nosotros es inmenso, pero no pone en peligro nuestra humanidad, sabe perdonar, porque Él es misericordioso, pero lo que es la ley nos dice que hagamos. Seguir significa tomar nuestra cruz, como lo hizo y seguir este camino. Somos imperfectos, lo vamos a perdonar, podemos caer y nos ayudará a levantarse, pero el camino es precisamente esto, a través de la puerta estrecha de sus palabras podemos seguirlo, sin hacer un Dios de la medida, más acorde con nuestros deseos.
Elija entre Dios o Mamón, de un Dios verdadero o adaptado idealizado. Esto no quiere permitir que nadie, ni siquiera a Pedro, de hecho, recordamos que para él no es sólo la reprensión de Jesús, también decía que el hijo de Satanás apóstrofe.
Es fácil tomar un giro equivocado, si no lo que nosotros queremos ir directamente del corazón de Cristo. En primer lugar, entender que él es la puerta a la salvación y la vida eterna, y todas esas otras salidas que se abren con nuestra humanidad. Acaso no tenemos miedo de enfrentar al mundo con Jesús o no tenemos miedo, pero la negación de "pertenecer a Cristo? No es una pregunta pequeña!
VERSIONE IN INGLESE DI MERCOLEDì 29 GIUGNO 2016
RispondiEliminaLiturgical day: June 29th: Sts. Peter & Paul, apostles
Gospel text (Mt 16,13-19): Jesus came to Caesarea Philippi. He asked his disciples, «Who do people say the Son of Man is?». They said, «For some of them you are John the Baptist, for others Elijah or Jeremiah or one of the prophets». Jesus asked them, «But you, who do you say I am?». Peter answered, «You are the Messiah, the Son of the living God». Jesus replied, «It is well for you, Simon Barjona, for it is not flesh or blood that has revealed this to you but my Father in heaven. And now I say to you: You are Peter (or Rock) and on this rock I will build my Church; and never will the powers of death overcome it. I will give you the keys of the kingdom of heaven: whatever you bind on earth shall be bound in heaven, and what you unbind on earth shall be unbound in heaven».
MY REFLECTION
EliminaPRAYER
Come Holy Spirit, sweet companion, Find me, beside and with you will all understand, much simpler, fairer all. Let me nothing remains in the heart and fill the void with your presence, through Christ our Lord. Amen.
A song that, when Jesus brings us an important question, tests us, as he does with Peter – You are who you think I am? – Today we, as Christians, we are much more fortunate than Peter, because in two thousand years Jesus has given us so many proofs of his presence in our midst, but to believe in Jesus, the Son of God, is not the only problem in today’s Gospel presents to us. Peter acknowledges, for God’s grace, Jesus as the Son of God, but is not yet ready to fully understand. We see that Peter is not better than us, despite the knowledge and friendship that bind him to Jesus.
-You are the Christ, the Son of the living God! –
-You are Peter and on this rock I will build my church, and the powers of hell shall not prevail against it. I will give you the keys of the kingdom of heaven: whatever you bind on earth shall be bound in heaven, and whatever you loose on earth shall be loosed in heaven. –
These words said after warning that Peter would deny Him, and despite this, he chooses to begin his Church.
Few words, but essential for us Christians. Follow Peter as chosen by Jesus, and that’s all.
Peter is a man who is afraid? It would appear so because they deny knowing Jesus when he was captured, but by this answer he gives to the Lord even before this happened, we understand that the Spirit acts already in him, so that he said those words that only the grace of God could mettergli on the lips. So why silent?
Why deny knowing Jesus? The designs of the Lord are right, we do not know them, but if Peter had been captured and killed immediately, as it could serve the Lord? Peter was a man like us, but he chose Jesus to the end. It was learned, also had a gruff character, was a nice bigwigs as we would say today, but it did drag from ‘love that’ man oozed from every pore, for the past, for the needy, the sick, those which considers brothers, even if the crocefiggeranno, even if you do not want to accept. Of course Peter also like us, wanted to become a Jesus a little more tailored, a little less idealistic and more combative, a little more human and less obedient to God, a little more land and less unreal. But Jesus is Jesus is God and can not be someone else, not even to make us happy. His love for us is immense, but does not compromise our humanity, knows how to forgive because He is merciful, but what is the law tells us to do. Follow means to take up our cross, as He did and follow this road. We are imperfect, we will forgive him, we can fall and will help us to get up, but the road is just this, through the narrow door of his words we can follow him, not making a God of measure, more consistent with our wishes. Choose between God or mammon, of a true God or idealized adapted. This is not to let anyone, not even to Peter, in fact, we recall that for him there ‘s just the rebuke of Jesus, even calling the apostrophe son of Satan.
It is easy to take a wrong turn, if not what we want to go straight from the heart of Christ. First of all, understand that he is the door to salvation and eternal life, and all those other exits that open with our humanity. We not perhaps afraid to face the world with Jesus or we are not afraid, but denial of ‘belonging to Christ? It is not a small question!
VERSIONE IN FRANCESE DI Mercoledì 29 GIUGNO 2016
RispondiEliminaJour liturgique : 29 juin: Saints Pierre et Paul, apôtres
Texte de l'Évangile (Mt 16,13-19): Jésus était venu dans la région de Césarée-de-Philippe, et il demandait à ses disciples: «Le Fils de l'homme, qui est-il, d'après ce que disent les hommes?». Ils répondirent: «Pour les uns, il est Jean Baptiste; pour d'autres, Élie; pour d'autres encore, Jérémie ou l'un des prophètes». Jésus leur dit: «Et vous, que dites-vous? Pour vous, qui suis-je?». Prenant la parole, Simon-Pierre déclara: «Tu es le Messie, le Fils du Dieu vivant!». Prenant la parole à son tour, Jésus lui déclara: «Heureux es-tu, Simon fils de Yonas: ce n'est pas la chair et le sang qui t'ont révélé cela, mais mon Père qui est aux cieux. Et moi, je te le déclare: Tu es Pierre, et sur cette pierre je bâtirai mon Église; et la puissance de la Mort ne l'emportera pas sur elle. Je te donnerai les clefs du Royaume des: tout ce que tu auras lié sur la terre sera lié dans les cieux, et tout ce que tu auras délié sur la terre sera délié dans les cieux».
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REFLEXION DE LELLA
Elimina- PRIERE :
- Viens ô Saint Esprit, doux compagnon, viens à cotés de moi et avec toi ce tout sera plus compréhensible, plus simple, tout plus juste. Fait que rien de moi ne reste dans mon coeur et remplis le vide avec ta présence, par Christ notre Seigneur. Amen.
- Un passage dans lequel Jésus nous met une importante interrogation il nous met à l'épreuve, comme il le fait avec Pierre: Qui dis-tu que je suis?- Nous aujourd'hui, comme chrétiens nous sommes beuacoup plus chanceux que Pierre, parce qu'en deux-mille ans, Jésus nous a fourni beaucoup de preuves de sa présence parmi nous mais celle de croire en Jésus Fils de Dieu, n'est pas seulement le problème qu'aujourd'hui l'Évangile nous présente. Pierre reconnaît, par la grâce Divine, en Jésus le Fils de Dieu, mais encore il n'est pas prêt à comprendre le tout. Nous voyons que Pierre n'est pas meilleur que nous malgré la connaissance et l'amitié qui le lient à Jésus.
- Tu es le Christ Fils du Dieu vivant ! -Tu es Pierre et sur cette pierre j'édifierai mon Église et les puissances des enfers ne prévaudront pas sur elle. À toi je donnerai les clés du royaume des cieux: tout ce que tu lieras sur la terre sera lié dans les cieux, et tout ce que tu déferas sur la terre, sera défait dans les cieux.- Ces Paroles il leur dit après avoir averti Pierre du fait qui l'aurait renié, donc malgré ceci, il le choisit pour commencer son Église.
Peu mots, mais essentiels pour nous Chrétiens. Suivre Pierre parce que choisi par Jésus, et il est tout.
Pierre est un homme qui a peur? Il semblerait que oui parce qu'il niera connaître Jésus quand il sera capturé, mais de cette réponse qu'il donne encore au Seigneur avant que cela arrivât, on comprend que l'Esprit agit déjà en lui, tellement à lui faire dire ces mots que la grâce de Dieu pouvait seulement lui mettre sur les lèvres. Alors pourquoi il se tait?
Pourquoi il nie connaître Jésus? Est-ce que les dessins du Seigneur sont justes, est-ce que nous ne les connaissons pas, mais si Pierre eût été capturé et tué tout de suite, comment il aurait pu servir le Seigneur? Pierre était un homme comme nous, mais Jésus le choisit, jusqu'au bout. Il n'était pas docile, il avait un caractère bourru, c'était un beau bouc comme aujourd'hui nous dirions, mais il se fit entraîner par l'amour que cet homme giclait de tous les pores, pour les derniers, pour les indigents, pour les malades, pour tous ceux qui considère en frères, même si ils le crucifieront, même s'ils ne veulent pas l'accepter. Certainement Pierre aussi comme nous aurais voulu en faire un Jésus un peu plus sur mesure, un peu moins idéaliste et plus combatif, un peu plus humain et moins obeissant à Dieu, un peu plus terrestre et moins irréel. Mais Jésus est Jésus, il est Dieu même et il ne peut pas être quelqu'un d'autre, même pas pour nous contentais. Son amour pour nous est immense, mais il ne descend pas aux compromis avec notre humanité, il sait pardonner parce qu'il est miséricordieux, mais ce qu'il nous dit de faire est loi. Le suivre signifie prendre notre croix, comme il l'a fait et le suivre sur cette voie. Nous pouvons être imparfaits, il nous le pardonnera, nous pouvons tomber et il nous aidera à nous lever, mais la voie est celle-ci seulement, à travers la porte étroite de ses Paroles nous pouvons le suivre, un Dieu que l'ont ne fait pas sur mesure, plus conforme à nos désirs.
SUITE :
EliminaChoisir entre Dieu ou mammona, Entre un vrai Dieu ou idéalisé, adapté. Cela n'est permis à personne, même pas à Pierre, en effet, rappelons nous que pour lui aussi le reproche de Jésus nous est subi, qu'il l'apostrophe vraiment en l'appelant fils de satan. C'est facile de rater la voie, si celle que nous voulons parcourir ne part pas directement du coeur du Christ . Avant tout ceci, il faut comprendre qu'il est la porte étroite pour le salut et la vie éternelle et pas toutes les autres vous sortez de la sûreté que nous ouvrons avec notre humanité. Nous avons peur peut-être d'affronter le monde avec Jésus ou est-ce que la nôtre n'est pas une peur mais une négation de l'appartenance à Christ? Ce n'est pas qu'une petite question