lunedì 9 maggio 2011

(Gv 6,30-35) Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.

VANGELO
 (Gv 6,30-35) Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
Spirito di verità, forma in noi un'anima innamorata della verità. Di tutta la verità, della verità infinita. Donaci l'amore alla verità oggettiva, e preservaci dalla tentazione di accaparrarla, di riformarla a nostro talento. Ispiraci il rispetto per la verità, la sollecitudine di custodirla in tutta la sua purezza, nella sua integrità. Rendici appassionati della verità, disposti a fare qualunque sforzo per cercarla e raggiungerla. Abbatti in noi tutte le muraglie che ci costruiamo istintivamente e che rischiano di nasconderci il vero. Difendici da tutte le rivendicazioni dell'amor proprio che fanno ostacolo alla nostra adesione alla verità. Fa' che abbiamo sempre il coraggio di preferire la verità ai nostri gusti personali, alle nostre idee preconcette, ai nostri desideri più nascosti. Donaci una intelligenza disposta ad aprirsi largamente, ad accogliere la verità e farla nostra con gioia. Aumenta il nostro zelo per diffondere la verità e renderle testimonianza. Fa' che scopriamo l'assoluto della verità nella persona di Cristo. Attirandoci alla verità, stringici più intimamente a Colui che ha detto: " Io sono la verità".
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 Leggendo la pagina di oggi, vediamo che i giudei cercavano ancora segni, come quelli dati da Mosè, e non si rendevano conto che la loro ottusità gli impediva di capire che dovevano andare oltre quello che vedevano, quello che era tangibile ai loro occhi.
 Mosè, li aveva salvati e portati fuori dell’Egitto, dove erano tenuti schiavi, e saziati con la manna caduta dal cielo. Come allora dovevano rendere grazie a Dio per questo, oggi devono vedere a Gesù come il pane vivo mandato da Dio, quel pane che è verità e che sazierà la loro fame e sete di salvezza.
 Dacci Signore questo pane…diciamolo anche noi, ma non facciamo come loro, ascoltiamo la parola che Lui ci da, perché la sua parola è verità e per noi è l’unica possibilità di vita eterna.
Quanto sono impegnative per noi le parole di Gesù, dobbiamo veramente credere in Lui per essere saziati, per riempirci di quella fede che Lui stesso ha.Dobbiamo rivestirci di Cristo per non avere paura, e anche se sembra facile quando le cose vanno bene, ci accorgiamo di quanto è difficile nelle difficoltà.
Preghiamo per essere sempre più disponibili a seguire veramente Gesù. 

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