giovedì 21 aprile 2011

(Gv 7,40-53) Il Cristo viene forse dalla Galilea?

VANGELO 
(Gv 7,40-53) Il Cristo viene forse dalla Galilea? 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 

In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. 
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». 
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Spirito d Dio, di assistermi nella comprensione di questo testo, perché attraverso la tua luce, tutto sia apra davanti ai miei occhi e al mio cuore. Ti amo!  
Chi sei Gesù, come riconoscerti, come non farsi ingannare dalle voci che circolano ancora, da ormai duemila anni sul tuo conto? Eppure non sei venuto per parlare d' odio, ma d' amore; non hai portato parole di guerra, ma di pace e allora perchè gli uomini non riescono ad accettarti, a seguirti? 
 Forse perché vogliono essere liberi? Liberi di che cosa,di perdere la vita? Aprite gli occhi fratelli lontani, solo le parole di Gesù ,sono parole di vita eterna, perché ascoltandolo, non saremo condannati a morire e a finire tra le fiamme dell'inferno.
Non pensate stupidamente che l' inferno non esiste, che satana è una favoletta e che la vostra vita è piena così.
Gesù è venuto anche per voi, il suo amore è per  tutti, per poterci  abbracciare con il suo amore e riempire la vita,non ascoltate le voci del mondo che non sa riconoscere Gesù, perché non sa riconoscere l'amore, mettetevi alla prova e fidatevi di Dio.
Fate come i bambini,chiamate la nostra mamma celeste, la Madonna, e chiedete a lei di accompagnarvi da suo figlio, vi ci porterà volando, ma per volare, dovete lasciare a terra la vostra zavorra, tutte quelle ancore che vi tengono attaccati ai vizi, al potere e al denaro, a tutti i falsi dei creati per vivere una vita agiata, e imparate a seguire le orme di un semplice uomo che è stato capace di donare la sua vita per noi.

(Gv 5,31-47) Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.

VANGELO
 (Gv 5,31-47)  Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: 
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. 
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. 
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? 
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
ti prego o Santo Spirito di restare su di me e di farmi vivere con te la parola di Dio,sai che non sono perfetta,ma conosci la mia voglia di fare il tuo volere.

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...Dio ha parlato ai patriarchi,a Mosè e attraverso di loro agli Israeliti.E' venuto Giovanni ,ma anche a lui molti non hanno creduto;è venuto Gesù,ma neanche a lui hanno creduto.Ancora oggi si fa tatica a credere in Lui,a vivere la sua parola,e non serve a niente che continui a compiere miracoli se uno non vuole aprire il cuore.Anche chi dice di credere spesso si fa una religiosità su musira,ma c'è solo un modo di credere,fare quello che lui ci dice di fare.
Siamo pronti a credere a tutto,a seguire maghi e ciarlatani,a rincorrere denaro e successo,ma nel rincorrere tutto ci dimentichiamo che una sola è la strada che porta alla salvezza,e la perdiamo di vista.
Sei Tu Signore la via ,la verità e la vita,fa che non ci perdiamo mai e che non cadiamo preda di falsi dei nel nostro cammino.

(Gv 5,17-30) Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.

VANGELO
 (Gv 5,17-30)  Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. 
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. 
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito,a far luce con la Tua sapienza nella mia testa e nel mio cuore.Te lo chiedo perchè voglio essere fedele a Te e alla Tua parola.

Gesù ha il potere di giudicare,datogli da Dio,perché è Dio,e Figlio di Dio…Sembra che ancora questo sia difficile da comprendere,come ancora in molti,non sanno che cosa sia lo Spirito Santo,che è Dio stesso,ma questo purtroppo avviene,ancora oggi,perché si vuol capire a tutti i costi,con il proprio cervello,cose che per la mente umana,sono incomprensibili,e che si possono afferrare solo alla luce della fede.
Molti ci accusano di essere creduloni,influenzabili,di avere illusioni collettive…di tutto e di più,ed io soffro quando sento queste cose,perché chi non ha fede,chi non si fida di Dio,si perde la parte più bella della vita terrena.Non sta a me dire se avrà la vita oltre la vita o resterà tra i morti,questo non sta a nessuno di noi,ed io spero che nessuno faccia una brutta fine,sta solo a Gesù il giudizio finale sulla vita di ognuno di noi,ma dipenderà da noi,il giudizio del Cristo,che morto e risorto per noi,aspetta solo che da parte nostra ci sia la vera voglia di salvarci.
Credere che oltre la vita c’è la vita,e che la morte è solo un passaggio,che i nostri corpi terreni,decomposti ormai,non ci serviranno più,perché tutto quello che è corruttibile,non appartiene al regno dei cieli,che risorgeremo a vita nuova,la dove la sapienza dello Spirito di Dio che sarà in noi,ci farà comprendere tutto quello che non siamo in grado di capire su questa terra.
Ci sono state delle visioni,o apparizioni,che hanno confermato questo,anche delle testimonianze di persone che tornate in vita,dopo essere state per qualche attimo di là,hanno parlato di questa realtà,ma molti ancora non riescono a credere e a lasciarsi andare all’amore di Dio.
Non vi preoccupate dei tesori che potete accumulare sulla terra,non vi serviranno a niente,ma pensate al tesoro che potrete trovare in cielo,e cominciate a fidarvi,a poco a poco,chiedete e vi sarà dato,chiedete la fede,vera coraggiosa,quella che va oltre la pigrizia umana,oltre l’intelletto,quella di chi si sente così vuoto da voler essere riempito,così affamato da voler essere saziato,e Dio vi darà tutto questo,basta solo che vi decidiate.
Qualcuno si stupirà del fatto che non dico crediamo o decidiamo,io non sono ipocrita e non scrivo qui per fare la cosa che è giusta per altri,io credo nella vita oltre la morte e mi fido di Dio,e vorrei con tutto il cuore che anche tutti gli altri lo facessero.So che non sono l’unica e che non sono perfetta,ed anche che forse non basterà questo perché io mi salvi,poiché il peccato è come la morte,è dietro l’angolo e nessuno può sapere se sarà abbastanza forte da non cadere,ma una cosa è certa,chiedero’ sempre al buon Dio,di aiutarmi a non cadere,perché non vedo l’ora di abbracciare Gesù.

(Gv 5,1-16) All’istante quell’uomo guarì.

VANGELO 
(Gv 5,1-16) All’istante quell’uomo guarì. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. 
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. 
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA
Ti prego Spirito Santo,di guidare i miei pensieri e le mie mani sulla tastiera,per poter capire a pieno la tua parola,e saperla vivere e spiegare secondo quello che tu mi consigli.

Gesù chiede:vuoi guarire?
La risposta tocca a noi.Siamo noi che possiamo scegliere di affidarci a Lui,alla fonte della salvezza,oppure rimanere ai margini( della piscina) a guardare.
Cristo opera di sabato,come al solito,va contro la legge degli uomini,va oltre la legge degli uomini,quella riveduta e corretta a loro uso e consumo.
Dio ha creato il mondo in sei giorni e ne ha istituito uno per il ringraziamento a Lui e il riposo degli uomini,ma tutti i paletti che questi hanno messo,non hanno permesso che trasparisse che Dio è amore e va oltre le regole fisse,va direttamente al cuore delle persone.
Gesù è venuto per farci capire questo,che l'unica regola che esiste sempre è quella dell'amore.Anche in questo c'è la guarigione dalle regole dei farisei,degli scribi e dei pagani.Se chi scrive le regole,non mette l'amore al primo posto,le regole non hanno senso.
Spesso ci troviamo a contestare la chiesa,e anche le altre religioni,proprio perché tutti mettono dei paletti e fissano delle regole,escludono alcuni,respingono altri,ma questi paletti,devono essere tolti ,perché l'unico paletto che c'è è il nostro no alla grazia di Dio.Siamo sempre noi che abbiamo l'ultima parola...vuoi essere guarito?rispondiamo con fede ed umiltà,:-Si mio Signore,ho bisogno di Te!

(Gv 4,43-54) Va’, tuo figlio vive.

VANGELO 
(Gv 4,43-54) Va’, tuo figlio vive. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea. Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa.
Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. 
Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. 
Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato». Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia. 
Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Signore,di illuminarmi e farmi comprendere il senso della tua parola,per saperlo vivere con vera fede e saper rivolgere a Te una vera preghiera come Tu la desideri!

Gesù passa da un territorio all'altro,compiendo miracoli,parlando ed unendo alla parola le opere,ma nonostante la sua fama si spanda in ogni luogo,molte persone si accostano a lui titubanti,senza fiducia,piene di dubbi e in cerca di prove.
Un giorno si accosta a lui un uomo che aveva un figlio malato,e che cercava con vera fiducia ,spinto dal bisogno,attraverso la fede in Cristo,la salvezza per suo figlio.
La malattia porta le persone a cercare Dio,ma spesso neanche questo inizialmente ci fa avvicinare nel modo giusto a Lui.Credere...questo è difficile,credere che il Signore può salvare da ogni cosa,da ogni male riesce così difficile,ma se non c'è questo ,vuol dire che è il nostro approccio alla fede che è sbagliato.
Il fatto di accettare la volontà di Dio,da parte delle persone ammalate nel corpo e nell'anima,è fondamentale,perché è Lui che sa quello che è giusto per noi,ma questo non significa che dobbiamo rinunciare a chiedere e a sperare.Io mi sono trovata spesso davanti a situazioni che sembravano ormai definite,chiuse,e che invece grazie alla preghiera,sono cambiate totalmente,e per questo non mi arrenderò mai e pregherò sempre per gli ammalati,chiedendo disperatamente la loro guarigione,pur rispettando il volere di Dio,perché so che non è certo la sofferenza dei figli .Accettare la propria croce e pregare per la guarigione dei fratelli,è secondo me la situazione ideale per un cristiano.Anche Gesù ci ha dimostrato come ci si deve comportare,pur chiedendo al Padre se era possibile allontanare da Lui quel calice,accetta la sua volontà,e prega per chi lo sta uccidendo chiedendo per loro il perdono e quindi la salvezza.Egli è infatti morto per la salvezza di tutti gli uomini,anche per i peccatori,quindi nessuno di noi è escluso,e possiamo rivolgere a Lui con fiducia la nostra preghiera,sapendo che verrà ascoltata

Lc 15,1-3.11-32 Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.

Vangelo 
Lc 15,1-3.11-32 Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita. 
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». 
Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

Parola del Signore 
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
LA MIA RIFLESSIONE 
PREGHIERA 
Ti prego o Spirito d'amore,fammi riconoscere il vero volto dell'amore che Dio vuole farci comprendere in questo brano del vangelo,in ogni sua più piccola sfaccettatura. 

Comincerò col leggere insieme a voi,tra le righe,l'amore del Padre.Un padre che ha lavorato sodo per non far mancare niente ai figli,che li ha educati al lavoro,alla responsabilità,ha fatto questo con tutti e due,ma all'improvviso,uno di loro,stanco e con una irrefrenabile voglia di ribellarsi al padre,decide che vuole partire,vuole andare lontano per avere tutto quello che il padre per buon senso gli negava. 
Il padre con il cuore infranto,non può trattenerlo,e così gli dà la sua parte di eredità e lui va.All'inizio,non si rende conto dell'errore fatto,gode di tutto quello che vuole,ma dopo un po' si rende conto che tutto quello che ora ha,non gli ha dato la felicità,ma anzi,ha ancora di meno di quello che aveva quando si sentiva sottomesso al padre,infatti nel vangelo Luca ci parla di una grave carestia in quel paese,facile da rapportare alla tristezza del suo cuore.Non aveva conquistato nulla ed aveva perso anche quello che aveva...ripensava alla sua casa,dove tutti potevano godere dei beni e dell'amore del padre,persino l'ultimo dei suoi servi,e lui se n'era andato per rincorrere cosa?Si era perduto!Ecco la nuda e cruda verità,si sentiva perduto e disperato e con fatica,perchè era molto orgoglioso,decide di tornare dal padre. 
Chissà cosa pensava ,chissà come sarebbe stato accolto,certamente non si sentiva degno,ma avrebbe trovato le parole per chiedere scusa? 
Quanti pensieri prima di incamminarsi,quanto tempo perso in inutili elucubrazioni...Appena il padre lo vede da lontano gli corse incontro e lo abbracciò,lostrinse forte e ordino' ai suoi servi di portare il vestito più bello,l'anello e i calzari e gli restituisce la sua dignità di uomo e di figlio,e così anche il figlio ingrato capisce quanto è grande la gioia del padre per il suo ritorno,quanto è grande il suo amore! 
Ed ora passiamo all'altro figlio,quello che aveva sempre fatto il volere del padre,quello che gli era stato sempre vicino....cosa succede in lui?Non gli sembra giusto che per il padre questo ritorno sia motivo di gioia,non accetta che sia messo sul suo stesso piano,forse invidia,forse rabbia,o forse solo dolore,ma qualcosa lo spinge a voler giudicare il modo di agire del padre,addirittura criticarlo...quante volte noi ci mettiamo in questa condizione? 
Ecco quello che per me è un punto fondamentale di questo brano del vangelo,il punto in cui la mia riflessione,mi ha portato a capire che noi troppo spesso giudichiamo,condanniamo e vogliamo decidere chi fa il bene e chi il male,dimenticando troppo spesso che Dio non la pensa come noi,ma noi dobbiamo pensare come lui!

(Lc 18,9-14) Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.

VANGELO
 (Lc 18,9-14) Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo. 
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. 
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. 
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Questo brano capita a proposito oggi,proprio stamattina riflettevo sul bisogno di restare sola con Dio per ritrovare il rapporto di preghiera e di intimità che mi stava mancando da un po'. A dire il vero,mi stavo sentendo molto farisea,perché sentivo che ultimamente era un monologo il mio,e non più un dialogo.
A volte cerchiamo la perfezione,ma questo ci porta ad allontanarci dalla base della fede, che consiste nell'umiltà di riconoscerci peccatori.
Senza l'umiltà la nostra preghiera non sale verso il Signore,ma gira intorno a noi stessi,ed invece di metterci a disposizione di Dio,ci facciamo belli dietro alla sua gloria,senza meriti, e vediamo solo i difetti degli altri,credendoci perfetti,e siamo lontanissimi dall'immagine che dovrebbe avere un seguace di Cristo.
Solo il fatto di considerarci giusti,già' fa di noi dei peccatori,perché ci fa essere superbi,mentre attraverso un attento esame di coscienza,possiamo mettere a nudo la nostra anima di peccatori bisognosi di perdono.
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(Mc 12,28-34) Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: lo amerai.

VANGELO
 (Mc 12,28-34) Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: lo amerai. 
+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». 
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici». 
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Di Dio ,vieni in me e su di me,vieni a fare di me una tua cosa,a darmi il tuo alito di vita,la tua scienza e la sapienza.Vieni a prendere in me il posto che ti spetta,ed usami come più ti piace.

Anche oggi Gesù ci da un insegnamento che sembra dire:"tutto gira intorno all'amore"
Infatti alla domanda dello scriba risponde,come risponde a tutti noi,che due sono i comandamenti che bisogna osservare,quelli principali,che racchiudono tutti gli altri.
AMARE DIO con tutto il cuore,mettendolo quindi al di sopra di ogni altro amore,di ogni altra cosa,e vivere per fare la sua volontà....
AMARE IL PROSSIMO come Dio stesso ci ama tutti e come vorremmo fosse fatto a noi.
A volte le persone pensano che per avvicinarsi a Dio,occorra una preparazione dottrinale,una sapienza eccelsa,ma non è così; basta accettare di credere in Dio,mettersi al suo cospetto con umiltà e sincerità e allora sarà Dio stesso a prendersi cura di noi,a guidarci verso di Lui con un amore così grande da poterlo quasi toccare con mano.
Sta a noi lasciarci andare,lasciarci abbracciare da questo amore grande e farsi plasmare da Lui,con tranquillità e fiducia,tenendo presente che su questi due comandamenti si basa tutta la nostra fede e che questi sono quelli che ci debbono guidare.


Lc 11,14-23 Chi non è con me è contro di me.

Vangelo 

Lc 11,14-23  Chi non è con me è contro di me. 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

Parola del Signore 
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Io voglio essere con Te Signore mio,aiutami,fa che il Tuo Santo Spirito,sia sempre su di me,perchè la mia scelta di vita sia una sola e per sempre,con te,per te e da te mi venga ogni cosa,ti amo Gesù e ti desidero nell'anima mia.Amen.

Spesso Gesù ci ripete che non ci sono alternative possibili oltre alla scelta definitiva verso di lui...non ci sono,è inutile che noi uomini cerchiamo scorciatoie o stratagemmi,per farci una fede di comodo,la parola di Dio è una e se noi seguiamo quella non possiamo sbagliare.
Nel brano di oggi,Luca ci parla di un diavolo che aveva reso un uomo muto,impossessandosi di lui;per un attimo riflettiamo su questo.
La parola,dono di Dio,che ci viene tolta da satana...sembra una cosa dell'altro mondo?
No amici,troppo spesso neanche ce ne accorgiamo,ma è così,i figli non parlano con i genitori,non gli comunicano i loro pensieri,i loro problemi...si isolano..e comincia così una specie di mutismo parlato,fatto di frivolezze e bugie,e nessuno legge tra le righe le cose non dette......................
E gli anziani?Le loro paure?Le loro piccole manie di una vita?Dove sta scritto che un anziano dovrebbe stare fermo li' e non rompere...non parlare .....non ripetere sempre le stesse cose,magari per colpa dell'alzheimer ....
Per non parlare poi dei rapporti tra coniugi,che iniziano quasi sempre con la condivisone di tutto e finiscono con la spartizione di quello che resta tra le macerie di un campo di battaglia...
La vita oggi è frenetica,si corre per fare,per creare,ed invece si distrugge tutto quello che di valore abbiamo veramente...l'AMORE.
Per questo amici,la nostra scelta deve essere definitiva,e verso Dio,perchè tutto quello che non viene da Dio,ci allontana dall'amore,e solo quello che porta a Dio,ci fa comprendere ed apprezzare l'Amore.
Ora torniamo al Vangelo,e vediamo che le folle furono prese da stupore,ma qualcuno tra loro,cercava di attirare l'attenzione non su quello che avevano visto operare da Gesù,ma cercavano di spostarla altrove,cercavano di insinuare dei dubbi.....
E' satana che torna alla carica,dopo aver tentato Gesù nel deserto,ora tenta gli uomini,gli fa chiedere segni...lo stesso che aveva fatto con Gesù..ma gesù aveva risposto a tono,e noi dobbiamo fare altrettanto,se vogliamo fare questa scelta definitiva.Va indietro satana,tu e tutte le tue lusinghe,tu e tutti i tuoi trucchi,le tue domande,i dubbi che mi insinui nella mente,tu e tutte le divisioni che crei.
Va via satana dal mio mondo,vai via con la tua corruzione,con la tua malafede,con la tua ingiustizia e la tua sete di potere.
Io non voglio essere tua schiava,non voglio vincere a tutti i costi in una discussione,ma voglio parlare,anche con il mio nemico,perchè è mio fratello.
Io non voglio trincerarmi dietro uno schieramento e fare guerra agli altri,non voglio giudicare,perchè tutti abbiamo le nostre colpe,ed invece di criticare un fratello dietro alle spalle,voglio avvertirlo guardandolo negli occhi dell'errore che secondo me sta facendo,senza cattiveria,perchè Gesù mi dice di correggere il fratello che sbaglia,di aprirgli gli occhi,e lo posso fare solo con il mio amore.
E voglio imparare ad accettare le critiche dei miei fratelli,perchè tra noi ci sia sempre e soprattutto dialogo costruttivo.
Scegliamo quindi definitivamente la via dell'amore!
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(Mt 5,17-19) Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

VANGELO
 (Mt 5,17-19) Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA
Fammi conoscere Signore le tue vie,ed illuminami perché possa sempre seguirle con tutta me stessa.

L'importanza della parola di Dio,torna in questo brano,per farci conoscere ancora una volta come tutto quello che è avvenuto,tutto quello che Gesù ha rinnovato con la sua venuta,non sia un'altra cosa ,ma sia strettamente collegato alla parola di Dio,proclamata da Mosè e dai profeti.
Leggendo le altre meditazioni,ho ricordato il passo che dice:“Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura”. Tutto era dunque scritto e tutto è stato rispettato da Gesù,fino all'ultima riga,quindi,non ha annullato il vecchio testamento,ma lo ha completato con la sua vita come insegnamento e la sua morte come olocausto.
Ora questo è stato fatto perché tutti potessimo comprendere e testimoniare,e spesso mi chiedo se riusciremo a non fare gli errori che hanno fatto i giudei,i farisei ed anche (purtroppo)alcuni membri della chiesa,se riusciremo a vedere tutti gli uomini come fratelli e a perdonare chi non farà altrettanto e cercherà di ucciderci...forse non tutti fisicamente,ma è certo che ormai siamo alla lotta aperta contro satana e i suoi accoliti,nemici di Cristo e delle chiese.
Sembra che faticosamente,ma inesorabilmente,tra gli uomini di fede,si riesca a stabilire un contatto,basato sulla fede e l'amore per Dio,ma perché questo succeda,bisogna imparare a vivere la parola,e non a usarla per continuare a creare divisioni anche fra noi .
Tutto passerà,ma la parola di Dio è una sola,ed è a questa che dovremo fare riferimento.