VANGELO
(Mt 9,1-8) Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito del Signore , unisci il Tuo al mio piccolo cuore, fa che io possa capire quello ce mi vuoi dire.
Gli amici buoni, quelli utili, quelli che ti aiutano nel cammino... Spesso mi sento chiamare “amica, sorella” e questo un pò mi turba, perchè io ho uno strano rapporto con l’amicizia, ne ho un concetto così grande che non credo su questa terra possa esistere , perchè per me l’amicizia vera dovrebbe essere come l‘ amore, che perdona e si dona. Invece oggi si parla di amicizia anche per indicare rapporti volubili, inaffidabili, temporanei. Questa cosa dicevo, mi turba, ma ho capito che devo apprezzarla ed amarla, perchè indica che quello che faccio ogni giorno con questa mia paginetta, è quello che fanno i buoni amici, aiutando a stabilire un rapporto con Gesù. Ricordo il mio amico Fausto, che mi diceva che il mio Gesù era molto più vivo di quello che gli avevano spiegato al catechismo, era più vicino, meno severo, non scendeva a compromessi e ti spingeva avanti; tanto che lui che non poteva camminare ed era immobile in un letto, a volte volava tra le sue braccia . Ora che è tornato al cielo ripenso spesso alle sue parole che mi scriveva con gli occhi da un computer. Poi c’è stato Nicola, che aveva paura di morire e piangeva spesso. Lui che era stato un grande uomo, e che con la malattia aveva creduto di perdere tutto, mi chiese di accompagnarlo verso il Signore, di insegnargli a pregare. Ho sempre pensato che la Madonna gli abbia fatto un corso accellerato, perchè in quei tre mesi di malattia e di amicizia l’ho sentito meravigliosamente credente e innamorato di Maria, che lo ha accompagnato tra le braccia di Gesù. Quante belle amicizie sono nate in questo network, quante persone che mi hanno fatto forza nei momenti difficili e a quanti io ho fatto compagnia. La solitudine non significa essere soli veramente, ma anche non aver nessuno con cui condividere paure ed angosce, non avere chi trova sempre il tempo per ascoltarti. Poi Maria, Nicoletta, Francesca, Anna, Francisco, Mario, Massimo,Giuseppe....nell’infermità e nella morte c’è sempre uno spazio che resta libero per chi sa ascoltare. Grazie Signore di concederti a me attraverso i sacerdoti che ho incontrato qui e che mi sembra di conoscere da sempre, grazie per e a : Don Arturo Bellini, Mauro Don Manzoni, don Mauro Leonardi, don Francesco Cristofaro, don Francesco Fiorino, don Bampa Olivier e tanti tanti altri amici che mi aiutano e mi spronano ad andare avanti e non fermarmi mai.
(Mt 9,1-8) Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito del Signore , unisci il Tuo al mio piccolo cuore, fa che io possa capire quello ce mi vuoi dire.
Gli amici buoni, quelli utili, quelli che ti aiutano nel cammino... Spesso mi sento chiamare “amica, sorella” e questo un pò mi turba, perchè io ho uno strano rapporto con l’amicizia, ne ho un concetto così grande che non credo su questa terra possa esistere , perchè per me l’amicizia vera dovrebbe essere come l‘ amore, che perdona e si dona. Invece oggi si parla di amicizia anche per indicare rapporti volubili, inaffidabili, temporanei. Questa cosa dicevo, mi turba, ma ho capito che devo apprezzarla ed amarla, perchè indica che quello che faccio ogni giorno con questa mia paginetta, è quello che fanno i buoni amici, aiutando a stabilire un rapporto con Gesù. Ricordo il mio amico Fausto, che mi diceva che il mio Gesù era molto più vivo di quello che gli avevano spiegato al catechismo, era più vicino, meno severo, non scendeva a compromessi e ti spingeva avanti; tanto che lui che non poteva camminare ed era immobile in un letto, a volte volava tra le sue braccia . Ora che è tornato al cielo ripenso spesso alle sue parole che mi scriveva con gli occhi da un computer. Poi c’è stato Nicola, che aveva paura di morire e piangeva spesso. Lui che era stato un grande uomo, e che con la malattia aveva creduto di perdere tutto, mi chiese di accompagnarlo verso il Signore, di insegnargli a pregare. Ho sempre pensato che la Madonna gli abbia fatto un corso accellerato, perchè in quei tre mesi di malattia e di amicizia l’ho sentito meravigliosamente credente e innamorato di Maria, che lo ha accompagnato tra le braccia di Gesù. Quante belle amicizie sono nate in questo network, quante persone che mi hanno fatto forza nei momenti difficili e a quanti io ho fatto compagnia. La solitudine non significa essere soli veramente, ma anche non aver nessuno con cui condividere paure ed angosce, non avere chi trova sempre il tempo per ascoltarti. Poi Maria, Nicoletta, Francesca, Anna, Francisco, Mario, Massimo,Giuseppe....nell’infermità e nella morte c’è sempre uno spazio che resta libero per chi sa ascoltare. Grazie Signore di concederti a me attraverso i sacerdoti che ho incontrato qui e che mi sembra di conoscere da sempre, grazie per e a : Don Arturo Bellini, Mauro Don Manzoni, don Mauro Leonardi, don Francesco Cristofaro, don Francesco Fiorino, don Bampa Olivier e tanti tanti altri amici che mi aiutano e mi spronano ad andare avanti e non fermarmi mai.