sabato 10 maggio 2014

(Gv 10,1-10) Io sono la porta delle pecore.

VANGELO 
 (Gv 10,1-10) Io sono la porta delle pecore. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. 

Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 

Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 

Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni O Spirito Santo, perché siamo stati battezzati nel nome di Cristo Gesù. Vieni fuoco d’amore e guida la nostra vita attraverso la porta che ci condurrà direttamente nella casa del Padre, perché noi seguiremo il pastore buono che ci ha inviato.

L’immagine che oggi ci si presenta è quella del pastore attraverso il quale si può entrare in Paradiso. 
Molti sono quelli che vogliono guidare la nostra vita, ci danno ” consigli ” pronti ad emarginarci se non facciamo parte della maggioranza, se non ci allineiamo.A Gesù non importa nulla di quelle che sono le nostre origini, ci conosce, sa che siamo nati dalle varie etnie e famiglie del mondo, sa che siamo umani, e solo umani, ed è per questo che si è fatto uomo, per essere come noi e mettersi al nostro livello, per dimostrare che anche se Lui è nato giudeo, la salvezza di cui è venuto a farci partecipi è per tutti quelli che crederanno in lui ed ascolteranno la sua parola. Capiamoci bene, ascoltare la sua parola significa anche metterla in pratica, farla diventare parte integrante della nostra vita, non certo ascoltare e poi fare tutto il contrario. Seguiamo docilmente il pastore buono, perché solo andando dietro a lui, impareremo la docilità, l’ umiltà, la forza di arrivare fino in fondo nel nostro cammino, fino alla porta del regno di Dio, seguendo quello che è stato prima di noi agnello immolato per amore nostro, tanto da essere l’unico degno di essere il conduttore di tutti noi al Padre.

venerdì 9 maggio 2014

(Gv 6,60-69) Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

VANGELO
 (Gv 6,60-69) Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, e degnami del tuo aiuto, vieni per dare un senso all’ amore di Dio, che si fa parola in Gesù Cristo nostro Signore, verbo incarnato, morto e risorto per noi, e fa che grazie al Tuo immenso aiuto, in noi possa morire l’uomo vecchio, pieno di difetti e attaccato alle cose terrene, e rinascere l’uomo nuovo, più conforme al figlio che Dio vorrebbe veder nascere in noi, che porta in se il seme di Dio.

Gesù è mandato da Dio, ed è Dio, per questo conosce il pensiero dei suoi discepoli, ed anche la sorte che lo attende; sa anche che l’ intelletto dei suoi uomini non riesce ancora a concepire un pensiero basato sulla fede nello Spirito Santo, è come chiedere qualcosa a qualcuno che non è ancora pronto, ne è stato dotato dei mezzi necessari. Eppure Pietro, con tutti i suoi dubbi e le sue indecisioni, capisce che è quella di Cristo la strada da seguire, che non ce ne sono altre … Possiamo insieme con lui dire: - Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna, e noi ti riconosciamo come il Signore della nostra vita, tu sei colui che Dio ci ha mandato per la nostra salvezza, colui le cui orme devono ripercorrere se vogliamo salvarci, se vogliamo che la nostra vita sulla terra abbia un senso e non sia abbandonata all’ effimero piacere che è dettato solo da cose terrene e carnali, che allontana dalla fonte dello Spirito Divino.


giovedì 8 maggio 2014

(Gv 6,52-59) La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

VANGELO 
(Gv 6,52-59) La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

Parola del Signore





LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ascolta Signore la mia preghiera, fammi conoscere il tuo volere, fa che attraverso il tuo Santo Spirito, io sappia come agire, per essere in perfetta comunione con te, come sentirmi carne della tua carne, sangue del tuo sangue.

Gesù continua a parlare con i Giudei, e rincara la dose, - chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue, non ha in se la vita…-chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna…- chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me ed io in lui - … Lo dice in tutti i modi, ma i Giudei si mettono a discutere aspramente tra di loro.
Eppure Gesù era lì, insieme a loro, non potevano mettersi ai suoi piedi e parlare con Lui, chiedere a Lui stesso di fargli capire quello che non riuscivano interpretare? Perché stavano lì a discutere tra di loro? Perché non volevano capire, ma solo contestare e rifiutare.
Quante volte non capiamo i progetti di Dio su di noi, ed ecco che subito ci mettiamo a dire tutto quello che non va, perché proprio a noi, che cosa abbiamo fatto di male, e parliamo… continuiamo a discutere, ma non ci mettiamo ai suoi piedi per parlare con Lui.
Io non so Signore cosa vuoi da me, aiutami a capire, manda su di me il tuo Spirito e fammi trascinare dove tu vuoi che vada, fammi capire la tua parola, quella che oggi tu hai per me. Io sono qui, voglio fare un unico corpo con te, voglio amarti come tu mi ami, voglio sentirti carne della mia carne ed essere così unita a te da sentirmi al sicuro tra le tue braccia, dal sentire che sei tu che vivi la mia vita, perché solo a te io la voglio affidare. Tu unica via che porta al Padre nostro che è nei cieli dammi la tua mano,ed io ti seguirò?
Una piccola nota:per chi non conosce nulla sui miracoli Eucaristici,ne ho scelto uno che è senz'altro un segno per i dubbiosi.http://www.miracoloeucaristico.eu/
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Oggi invece delle riflessioni inserisco delle preghiere Eucaristiche che parlano per noi !su questo sito la possibilità di scaricare il libretto, CLICCANDO IN ALTO A SINISTRA SI PREGHIERE ALL'EUCARESTIA.
http://www.miracoloeucaristico.eu/


PREGHIERE ALL’EUCARISTIA


Preghiera al Miracolo Eucaristico

Lode a te, o Cristo,
che con questo Miracolo Eucaristico
ci hai lasciato un segno di predilezione,
perché cresca la nostra fede
nella tua viva presenza
nel sacramento dell’Eucaristia.

Ti rendiamo grazie, Gesù,
per il prodigio della tua venuta
che sempre si ripresenta sulla mensa dell’altare.
Sei tu l’amico dei nostri giorni,
il pane del cammino, il vino della gioia,
il balsamo del dolore, il desiderio del nostro cuore.

Fa’, o Signore, che comunicando
al santo mistero del tuo corpo e sangue,
trasfigurati dall’amore,
possiamo essere per tutti i fratelli
epifania della tua altissima carità
e profezia del tuo Regno,
davanti al mondo del Terzo millennio.

Figlio del Dio vivente,
effondi su di noi la pienezza del tuo Spirito,
aprici il cammino verso il Padre,
per essere accolti
al termine del nostro pellegrinaggio,
nel grembo adorabile della Santa Trinità,
nostra beatitudine e nostra pace
per l’infinita distesa dei secoli.
Amen.


Adoriamo il Sacramento

Adoriamo il Sacramento
che Dio Padre ci donò
nuovo patto, nuovo rito
nella fede si compì.
Al mistero è fondamento
la parola di Gesù.

Gloria al Padre onnipotente,
gloria al Figlio redentore;
lode grande, sommo onore
all’eterna Carità.

Gloria immensa, eterno amore
alla santa Trinità.
Amen.


Donaci, o Signore

Donaci, o Signore
di sperimentare che l’Eucaristia
ci mette in comunione con Gesù.

Fa’ che l’Eucaristia sia davvero norma
della nostra fede e della nostra vita;
che nutrendoci di essa, possiamo
vivere la missione di testimoniare
al mondo il disegno di salvezza di Dio,
nell’attesa del ritorno del tuo Figlio.

Aiutaci ad apprezzare, mediante l’Eucaristia,
la comunione ecclesiale,
la comunione tra tutte le Chiese.
Aiutaci a sperimentare quell’unità
che l’Eucaristia realizza
nella Chiesa e grazie alla quale il mondo
può vedere la gloria del Signore.
Amen.
(Carlo M. Martini)

Ti rendiamo grazie

Ti rendiamo grazie, Signore Gesù Cristo,
che hai voluto confidare alla tua Chiesa
il memoriale della tua Pasqua.
Concedici, perciò,
di celebrare nella vita e nella storia
la memoria potente della tua passione
e della tua risurrezione
per il dono del tuo Spirito,
che compie nel tempo
la santa promessa.

E fa’ ancora
Che, uniti nello Spirito
dal mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
sappiamo vivere in comunione
e crescere in comunione,
dando ai nostri atti un respiro di Chiesa
secondo la missione
che tu affidi a ciascuno.
Amen.
(Bruno Forte)

O Gesù, Maestro

O Gesù, Maestro finivo,
ringrazio e benedico
il tuo cuore amorosissimo
per il gran dono dell’Eucaristia.

Il tuo amore ti fa dimorare
nel santo tabernacolo
rinnovare la tua passione
nella celebrazione eucaristica,
darti in cibo nella Comunione.

Che io ti conosca,
o Dio nascosto!
Concedimi di visitarti ogni giorno
in questo sacramento;
di comprendere e partecipare attivamente
alla celebrazione eucaristica,
di comunicarmi spesso
con fede e amore.
Amen.

(Giacomo Alberione)

Ave, vero Corpo

Ave, vero Corpo
nato da Maria Vergine:
immolato sulla Croce per le nostre anime.
Dal costato perforato
acqua e sangue sgorgano.
Tu sei il cibo pregustato
Nell’istante ultimo.
O Gesù dolce! O Gesù, Figlio di Maria.
Amen.


O Gesù Eucaristico

O Gesù Eucaristico,
fa’ che tutti i popoli
servano liberamente te,
consapevoli che
servire Dio è regnare.

Il tuo sacramento, o Gesù,
sia luce alle menti,
forza alle volontà,
attraimento dei cuori.

Sia esso sostegno ai deboli,
conforto ai sofferenti,
viatico di salvezza ai morenti
e a tutti pegno di futura gloria.
Amen.

(Giovanni XXIII)

Tu, divino Viandante

Come i due discepoli del Vangelo,
imploriamo, Signore Gesù:
rimani con noi!
Tu, divino Viandante,
esperto delle nostre strade
e conoscitore del nostro cuore,
non lasciarci prigionieri
delle ombre della sera.

Sostienici nella stanchezza,
perdona i nostri peccati,
orienta i nostri passi
sulla via del bene.
Benedici i bambini, i giovani,
gli anziani, le famiglie,
in particolare i malati.
Benedici i sacerdoti
e le persone consacrate.
Benedici tutta l’umanità.

Nell’Eucaristia
ti sei fatto “farmaco d’immortalità”:
dacci il gusto di una vita piena,
che ci faccia camminare
su questa terra
come pellegrini fiduciosi e gioiosi,
guardando sempre
al traguardo della vita
che non ha fine.
Rimani con noi, Signore! Amen.

(Giovanni Paolo II)


Ti rendiamo grazie

Ti rendiamo grazie, Signore,
perché hai condiviso tutto con noi,
per averci dato tutto ciò che hai e che sei.
Tu, nel tuo amore,
in tutti i momenti della tua vita,
ci hai dimostrato totalmente questo amore.

Tu mi sei vicino con le tue parole
e con i tuoi esempi,
con la tua Provvidenza
e con le grazie di ogni istante.

Nella santa Eucaristia,
sei sempre davanti a me,
sempre con me, sotto i miei occhi,
e ogni giorno nelle mie mani,
sulle mie labbra quando unisci
il tuo Corpo al mio corpo.
Signore Gesù, come sei buono!
Fa’ che ti restituisca amore per amore.
Amen.

(Charles de Foucauld)

Ecco il pane degli angeli,

Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non va gettato ai cani.
Con i simboli è annunziato:
in Isacco dato a morte,
nell’agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.

Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici, difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei vivi.

Tu che tutto sai e puoi:
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi eredi
alla tavola del cielo,
nella gioia dei tuoi santi.
Amen

mercoledì 7 maggio 2014

8 maggio ( MADONNA DEL ROSARIO DI POMPEI )


(da recitarsi l'8 Maggio e la prima domenica di ottobre a mezzogiorno)
L'otto Maggio recitiamo la Supplica alla Madonna di Pompei,
la preghiera composta dal beato Bartolo Longo nel 1883.
Sono decine di migliaia i fedeli che ogni anno (in questo giorno e nella prima domenica di ottobre) si ritrovano a Pompei, in unione spirituale con i milioni di fedeli che in tutto il mondo recitano con fervore questa preghiera, per invocare grazie e protezione, in un crescendo di espressioni ardenti d'amore e di implorazione.
I. - O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl'idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.
Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.
Salve Regina.
II. - È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l'ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostra,Madre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.
Salve Regina.
III. - Che vi costa, o Maria, l'esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all'inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.
Voi siete l'Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevolidella vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai  dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.
Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c'ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.
Salve Regina.
Chiediamo la benedizione a Maria.
Un'ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l'amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna benedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.
Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice.
 Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostroRosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.
O Rosario benedetto di MariaCatena dolce che ci rannodi a Dio;Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d'inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.
Salve Regina.
(vero testo della Supplica scritta dal beato Bartolo Longo)

 
LA BENEDIZIONE DI MARIA REGINA DEL ROSARIO DI POMPEI
da chiedersi nel principio ed al termine del LAVORO, nel levarci ed andare a letto, nell'entrare ed uscire di chiesa, di casa, e in tempo di tentazioni, dopo di aver recitato l'Ave Maria.
Regina del Rosario di Pompei, Gran Madre di Gesù e Madre mia, Benedici dal ciel l'anima mia.
In nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo.
Così sia.
S. Alfonsò de' Liguori, così teneramente di­voto della Madonna, ricorreva a Lei spes­sissimo. Non faceva passare azione del giorno senza invocare Maria che anzi; potrebbe dirsi, la sua giornata era una invocazione continua alla Madonna. “Fortunale quelle operazioni, scrive il Santo Dottore, che sono chiuse tra due Ave Maria!”
Con le parole di un canto, quasi volendo interpretare il messaggio del Tuo gesto, così rispondiamo al tuo desiderio di Madre premurosa e sollecita:
 “La tua corona di rose vogliamo essere noi,
 una corona di figli tutti tuoi!
 La tua presenza nel mondo si compia attraverso di noi
come un canto di lode senza fine!”.
 
O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, ottienici dal tuo Gesù il dono dell’unità e della pace. Annodati gli uni agli altri come un'unica catena, vogliamo diffondere dappertutto il profumo della comunione fraterna. E sapendo che il camminare insieme è la nostra forza, vogliamo essere “la rete” della parabola evangelica con la quale Gesù ci chiama a diventare “pescatori di uomini” ma anche a catturare il male del mondo che intralcia l’avvento del Regno di Dio.
O Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara,

 o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti,

sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo.

Amen.
***
A chi i cuori? A Maria!

Un solo grido:

Viva Maria!

 

8 maggio





Madonna del Santissimo Sacramento
Madre del Verbo Incarnato, Vergine Immacolata, Tabernacolo vivo dell'Eterna Sapienza, Madonna del Santissimo Sacramento, chiedo umilmente che tu sia per sempre la mia Regina e mia Madre; mi pongo sotto la Tua speciale protezione e sotto la Tua direzione. Mi consacro a Gesù nel Santissimo Sacramento per Tua intercessione.
Ti cerco e mi unisco a Te, perché ho bisogno dell'amore, dell'aiuto, dell'esempio e della Tua grazia; so che quanto più ti amerò e Ti servirò,
tanto più amerò e servirò fedelmente Gesù; Madre mia e modello degli adoratori, solo Tu puoi insegnarmi come servire l'Eucaristia con amore e perfezione.
Maria! Madonna del Santissimo Sacramento! Presentami al Figlio, affinché io sia servo e perpetuo adoratore, dedito al servizio della glorificazione della Reale Presenza Eucaristica. Presenta a Gesù il mio spirito, cuore e corpo, tutto il mio essere, affinché d'ora in poi io appartenga interamente a Cristo, nel tempo e nell'eternità.
Madonna del Santissimo Sacramento, Madre e modello degli adoratori, prega per noi che ricorriamo
a Te. Amen.



(Estratto dal libro Nossa Senhora do
Santíssimo Sacramento - Um mês com Maria.
San Paolo: Factash Editrice, 2008.)

San Pietro Giuliano Eymard 

7 maggio

O Maria, la luce della tua fede
diradi le tenebre del mio spirito;

la tua profonda umiltà
si sostituisca al mio orgoglio;

la tua sublime contemplazione
ponga freno alle mie distrazioni;

la tua visione ininterrotta di Dio
riempia la mia mente della sua presenza;

l'ncendio di carità del tuo cuore
dilati e infiammi il mio, così tiepido e freddo;

le tue virtù prendano il posto dei miei peccati;

i tuoi meriti siano il mio ornamento
presso il Signore.

Infine, carissima e diletta Madre,
fà, se è possibile,
che io non abbia altro spirito che il tuo
per conoscere Gesù Cristo e i suoi voleri;
che io non abbia altra anima che la tua
per lodare e glorificare il Signore;
che io non abbia altro cuore che il tuo
per amare Dio con puro
e ardente amore
come te.

Amen.

S. Luigi Maria Grignion di Montfort 

(Gv 6,44-51) Io sono il pane vivo, disceso dal cielo

VANGELO 
(Gv 6,44-51) Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù alla folla:«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ ultimo giorno.Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
Prendiamo la bellissima preghiera di Colletta
O Dio, che in questi giorni pasquali ci hai rivelato la grandezza del tuo amore, fa’ che accogliamo pienamente il tuo dono, perché, liberi da ogni errore, aderiamo sempre più alla tua parola di verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Mettendo in relazione la prima lettura ed il vangelo di oggi, vediamo come è Dio che ci si fa incontro, per farsi conoscere.
L’etiope può essere ognuno di noi, che va in Chiesa, aderisce alla lettura della parola, ma non sa riconoscere Gesù, perché non basta leggere, ma bisogna farsi coinvolgere nell’ amore di Dio.
Io spesso parto dalla preghiera di colletta per capire il senso della parola del Signore, oggi l’ ho scelta come invocazione iniziale, perché in essa è contenuto tutto quello che possiamo e dobbiamo fare.
La fede è un dono di Dio, fatto a chi sceglie di accoglierlo, ma credere in Dio, non basta, non possiamo dire di credere in Dio, se non riconosciamo il figlio che Lui ha mandato.
Qui sta il nocciolo della questione, accettare il Figlio perché si ascolta la parola del Padre, che con Gesù si compie, trasformando questo Figlio in amore che nutre la nostra fame di verità.
  Anche i giudei onorano Dio, ne conoscono le letture, se le tramandano ancora, ma non hanno adempiuto pienamente la sua parola, perché non hanno riconosciuto in Gesù il Messia promesso. Non lo hanno accettato perché non era quello che loro speravano, non era un vincitore, un re ricco e potente, non veniva a portare gloria sulla terra, ma diceva che il suo regno non era di questo mondo…è difficile accettare di conoscere qualcuno, quando quello che ci propone non ci interessa, quando quello che cerchiamo è solo terreno.
 Noi Signore invece ti vogliamo conoscere, vogliamo che tu ci parli, che c’ indichi la via da percorrere, perché ci fidiamo di Dio e di Te, Signore nostro Gesù Cristo, perché solo attraverso di te, potremo entrare nel progetto di Dio per la nostra salvezza.
Continua il discorso del  pane di vita e penso che noi siamo il seme di Dio sparso sulla terra, per quanto tempo non importa, ma in ognuno di noi c'è un seme di Dio.
Quello che vediamo sulla terra è il risultato di quello che da noi è germogliato e, stando a quello che si vede oggi nel mondo, non sembra proprio che il risultato sia ottimale; c'è molta gramigna e zizzania che soffoca anche i germogli più buoni, ma verrà il giorno che la gramigna sarà strappata ed il seme buono, potrà crescere rigoglioso.
Nessuno può uccidere il seme buono in noi se non noi stessi, ricordiamolo sempre; gli altri ci fanno quello che ci lasciamo fare!

martedì 6 maggio 2014

(Gv 6,35-40) Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.

VANGELO
(Gv 6,35-40) Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla:«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Santo Spirito, di assistermi nella lettura della parola da Te ispirata, perché mi possa giungere in tutta la sua verità, per Cristo nostro Signore.
Mentre i cristiani sono perseguitati, ed uno dei loro persecutori è Saulo,( che poi diventerà l'apostolo Paolo) gli apostoli, pieni di Spirito Santo, continuano ad operare prodigi nel nome di Gesù. Quando Gesù parla, come vediamo nel vangelo di oggi, non parla per conto suo ma perché mandato dal Padre, e quello che ci dice non cede spazio agli equivoci. Dio ci ama e ha scelto di farci partecipi del progetto di salvezza per noi attraverso il suo inviato, il suo figlio prediletto Gesù Cristo, il quale è morto in croce per noi, per dimostrare che con la sua morte e resurrezione, ci coinvolgeva tutti nel progetto di salvezza del Padre. Eppure nelle parole di Gesù c' è un campanello d'allarme che suona come una condanna, chi non riconosce Gesù come figlio di Dio, non si inserisce nel progetto di salvezza del Padre.Il fatto che persino Paolo, che abbiamo visto, assistere all' esecuzione del diacono Stefano, primo martire tra i discepoli a seguire Gesù nella persecuzione, ci deve far sperare per ogni uomo, anche per quello che sembra più crudele, perciò vi prego, non giudichiamo nessuno, ma mettiamo tutti nelle nostre preghiere.Sempre più vedo persone che giudicano anche per molto meno, sentendosi migliori di altri , e tremo al pensiero di come potremmo essere giudicati da Dio, visto la poca misericordia che abbiamo verso gli altri.

lunedì 5 maggio 2014

6 MAGGIO




ATTO DI SPECIALE AFFIDAMENTO A MARIA
Maria, Madre di Gesù E Madre mia, in questo giorno io, piccolo figlio tuo, mi consacro totalmente a te, per vivere una vita santa, per essere tuo piccolo servo, perché tu, dolce Madre, possa contare sempre su di me, e possa aiutarti a portare a compimento in me il disegno d'amore che il Padre ha su ognuno di noi. Donami, o Madre di Gesù e Madre mia, la grazia di essere sempre fedele alla Chiesa e al santo Padre, e, unito a te, amare e adorare il Signore Gesù. Amen

AVE MARIA
Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei la benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della nostra morte. Amen

(Gv 6,30-35) Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo

VANGELO
(Gv 6,30-35) Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito di verità Forma in me un' anima innamorata della verità, di tutta la verità, della verità infinita.

Leggendo la pagina di oggi vedo che ancora i giudei cercavano segni, come quelli dati da Mosè, e non si rendevano conto che la loro ottusità gli impediva di capire che dovevano andare oltre quello che vedevano, quello che era tangibile.
Vedevano Mosè e si fermavano a lui, non come strumento di Dio, ma come autore delle opere di Dio.
Mosè, ispirato patriarca li aveva salvati e portati fuori dall’ Egitto, dove erano tenuti schiavi, e saziati con la manna caduta dal cielo, e come allora dovevano rendere grazie a Dio, oggi devono vedere a Gesù come il pane vivo mandato da Dio, quel pane che è verità e che sazierà la loro fame e sete di salvezza, ma neanche questo gli riesce bene, e come meravigliarsi, se neanche gli apostoli, che pur avevano vissuto in stretto contatto con Gesù, avevano compreso!
Dacci Signore questo pane … diciamolo anche noi, ma non facciamo come loro, ascoltiamo la parola che Lui ci dà, perché la sua parola è verità e per noi è l’unica possibilità di vita eterna.
Ascoltiamo e non facciamo che appena usciti dalla chiesa, ce ne siamo già dimenticati.
Alla mensa del Signore, non andiamo come pavoni che fanno la ruota, in fretta, pensando agli impegni di dopo, ma mettiamoci davanti al Signore, desiderosi di essere sfamati, non con la presunzione di sapere, perché altrimenti non saremo capaci di ascoltare quello che Gesù ci dice e continueremmo a parlargli sopra.
La celebrazione Eucaristica è un momento in cui ci si riunisce intorno a Gesù, che si fa pane per noi, che spezza il pane con noi.
Questa è la cosa più grande, non si va a messa per il sacerdote, che come Mosè, è soltanto un mezzo di Dio. C'è un segno più grande di tutti sull'altare, un miracolo Eucaristico che si celebra sugli altari di tutto il mondo, c'è Dio che nelle specie del pane viene per dare nutrimento duraturo alla nostra anima, come venne nella specie di uomo per dare a tutti gli uomini la salvezza eterna!Se smettessimo di chiedere segni e cominciassimo a dargli i segni della nostra fede, come sarebbe felice il nostro povero Gesù! 

domenica 4 maggio 2014

5 MAGGIO

SALVA L'UMANITÀ


O Maria Immacolata,
a Te ricorriamo con affetto filiale:
illumina, guida,
salva l'umanità redenta da Cristo,
tuo Figlio e nostro Fratello!
Richiama i lontani,
converti i peccatori,
sostieni i sofferenti,
aiuta e conforta
chi già ti conosce e ti ama!
“Grandi cose di Te si cantano, o Maria,
perchè da Te è nato il Sole di giustizia,
Cristo, nostro Dio!

Giovanni Paolo II

(Gv 6,22-29) Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.

VANGELO 
 (Gv 6,22-29) Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».  Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA


Illumina spirito di Dio, il mio cuore, donami la sapienza di saper capire le scritture, perchè io non prenda abbagli , ma viva nella luce! Amen.

Perché cerchiamo Gesù? Che cosa vogliamo da Lui?  Gesù compie miracoli, è forse questo che cerchiamo? Un segno?
A volte ci rivolgiamo a Lui solo perché le cose non vanno bene e  magari vorremmo che le sistemasse a modo nostro...
Ma se ci fermassimo un attimo a comprendere, chi è Gesù, che cosa è per noi, in che modo lo cerchiamo e  perché; allora i mille altri interrogativi che avrebbero  una sola risposta.
Gesù è Dio, è il figlio di Dio, è lo Spirito di Dio; Lui è il Signore assoluto della nostra vita, luce per illuminare le genti, la sua parola è verità e tutto il resto non conta. Non importa quanto dovremo soffrire, lui ha sofferto per noi.  Se vogliamo seguirlo, sappiamo che saremo ostacolati, derisi, umiliati, in alcuni casi, persino uccisi, ma sappiamo che chi perde la vita per amore di Dio, la salverà nel regno di Dio.
Questa è la nostra fede, che va oltre il miracolo, va all' autore del miracolo più grande, va a chi ha saputo sacrificare la vita per tutti noi. 
La sua parola è pane di vita, un pane che non ci darà beni terreni, ma spirituali, di quelli che ci serviranno per saziare la nostra anima, ma al tempo stesso è fiducia che non ci abbandonerà mai e che,  se sapremo fidarci pienamente di Lui,  cambierà la nostra vita totalmente ed anche il dolore con lui sarà gioia.
Non ci darà una vita facile, ma ci renderà più facile ogni cosa.
Non ci fermiamo davanti a Gesù uomo, non ci fermiamo davanti al pane per il nostro corpo, perché è come cominciare un cammino ed invece di raggiungere la meta, girare intorno a noi stessi.
Gesù  ci dice di credere, di avere fiducia in Lui, per riuscire ad andare con Lui, oltre i nostri limiti.
Molte persone cercano alternative alla nostra religione, al nostro essere Cristiani, cercano delle filosofie di vita che li sappiano condurre oltre, e spesso, si perdono nei meandri  di molte religiosità, vedi ad esempio le filosofie  Buddiste  e new age, in cui s’ insegue una felicità che non comporta obblighi religiosi concreti, e che esalta una spiritualità in cui l' uomo si pone al centro dell'universo.
Cerchiamo di conoscere le altre religioni e perdiamo di vista la nostra, nella quale siamo testimoni che  Gesù si è rivestito della nostra umanità per innalzarci alla sua divinità.
Crediamo nell'opera di Dio e non cerchiamo sempre di sostituire Dio con il nostro Io.
Con Gesù non seguiamo un guru qualsiasi, un profeta, ma Dio stesso, e lo facciamo con il suo aiuto. Non siamo mai soli, ma ogni sorta di aiuto ci viene dal cielo. 

sabato 3 maggio 2014

4 MAGGIO

Vergine Maria,
Regina dei Santi,
e modello di santità!
Tu oggi esulti con l'immensa schiera
di coloro che hanno lavato le vesti
nel “sangue dell'Agnello” 
Tu sei la prima dei salvati,
la tutta Santa, l'Immacolata.
Aiutaci a vincere la nostra mediocrità.
Mettici nel cuore il desiderio
e il proposito della perfezione.
Suscita nella Chiesa,
a beneficio degli uomini d'oggi,
una grande primavera di santità.