venerdì 8 gennaio 2016

(Mc 6,45-52) Videro Gesù camminare sul mare.

VANGELO
(Mc 6,45-52) Videro Gesù camminare sul mare.
+ Dal Vangelo secondo Marco
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò.
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Gesù, che ci indichi come seguire i tuoi insegnamenti, manda su me il Tuo Spirito per comprendere a pieno le tue parole, illuminami Signore.
In questo brano mi sembra chiaro che Gesù ci istruisca a non cercare di fare senza di lui, a non mettere il nostro ego, la nostra sicurezza alla prova, di non seguire una strada che non passi attraverso la preghiera, una strada che non sia la sua.
Troviamo la misericordia di Gesù, che ci viene incontro nel buio e nella tempesta, ma che noi non sappiamo riconoscere perché nella disperazione non riusciamo a distinguerlo. Eppure lo abbiamo visto spezzare il pane, distribuirlo a milioni di persone prima di noi, abbiamo visto come la vita di tanti che ci hanno preceduto è stata impregnata dalla grazia della comunione con Lui.
Lo possiamo vedere ogni giorno se vogliamo, com’ è bello vivere con Gesù nel cuore; come nella disperazione lui ci sappia confortare. Affrontiamo la tempesta con Lui, facciamolo salire sulla barca della nostra vita, non ci deluderà. Non restiamo con il cuore indurito, che ci impedisce di essere sereni e di affidarci a Lui.Nella prima lettura Giovanni, che si è tuffato a capofitto nell' amore di Gesù, ci dona un' immagine ci cosa è la fede : è credere che quell'uomo che si dona tutto a tutti è Gesù-Dio, perché immerso nell'amore di Dio per noi e ci invita a non avere timore di immergerci totalmente in questo amore, di non aver paura di sbagliare,perché chi resta nell'amore di Dio per gli uomini, non deve temere di sbagliare.Mai come in questo periodo ho sentito l'importanza di queste parole; con Papa Francesco voglio ripetere:“ Dio ci ama, e vuole liberarci dal male, dalle malattie, dalla morte, e portarci nella sua casa, nel suo Regno ”. Lo ha sottolineato Papa Francesco nel breve discorso prima dell’Angelus il 6 gennaio. “ Sinceramente mi piacerebbe dire a quelli che si sentono lontani da Dio e dalla Chiesa, a quelli che sono timorosi e indifferenti: il Signore chiama anche te ad essere parte del suo popolo e lo fa con grande rispetto e amore. Il Signore ti chiama, ti cerca, ti aspetta, non fa proselitismo, dà amore, e questo amore ti aspetta, aspetta te che sei lontano. ” Possiamo anche scegliere di non essere accoglienti, di fare come il fratello prodigo della parabola, che facendo un confronto fra lui e l'altro che aveva abbandonato la casa paterna, si sentiva offeso e geloso dell'amore del Padre anche per lui.Quando si è lontani da casa, ci manca tutto, ma dobbiamo capirlo per tornare a cercarlo, dobbiamo capirlo per aiutare Gesù a cercare i fratelli che si sono persi, per fare come Giovanni, immergendoci nell' amore di Dio per tutta l' umanità.
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6 commenti:

  1. VERSIONE IN SPAGNOLO DI SABATO 9 GENNAIO 2016
    Evangelio 6,45-52 Mc
    Ellos vieron a Jesús caminando sobre el mar.

    Lectura del Evangelio según San Marcos

    [Después se llenaron los cinco hombres], Jesús rápidamente hizo que sus discípulos subieran a la barca y lo preceden al otro lado, a Betsaida, hasta que él había enviado a las multitudes. Cuando fue despedido, se fue al monte a orar.
    Cuando llegó la noche, la barca estaba en medio del mar, y él solo en tierra. Pero viéndolos cansados ​​en la fila, porque el viento les era contrario, hacia el final de la noche vino a ellos andando sobre el mar, y él habría pasado.
    Ellos lo vieron caminando sobre el mar que pensaban: "¡Es un fantasma!" Y clamaron, porque todos lo vieron y se sorprendieron. Pero de inmediato se dirigió a ellos y les dijo: "Vamos, que soy yo, no tengáis miedo". Él subió a la barca con ellos y se calmó el viento.
    Y dentro de él que se espantó, porque no habían entendido lo de los panes, sus corazones se endurecieron.

    Palabra del Señor

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    1. MI REFLEXIÓN
      ORACIÓN
      Jesús, para que nos enseñe a seguir tus enseñanzas, envía tu Espíritu en mí para entender tus palabras, el Señor me ilumine.
      En este pasaje, parece claro que Jesús nos instruye a no tratar de pasar sin él, no poner nuestro ego, nuestra seguridad a la prueba, por no seguir un camino que no pasa a través de la oración, un camino que no es el ella.
      Nos encontramos con la misericordia de Jesús, que viene a nosotros en la oscuridad y en la tormenta, pero que no nos reconocemos en la desesperación porque no podemos distinguirla. Sin embargo, hemos visto a la fracción del pan, distribuirlo a millones de personas antes que nosotros, vimos cómo las vidas de muchos de los que nos han precedido se ha impregnado de la gracia de la comunión con Él.
      Podemos ver que cada día si quieres, lo bonito que es vivir con Jesús en su corazón, como en la desesperación que él sabe cómo se nos conforta. Nos enfrentamos a la tormenta con él, vamos a entrar en la barca de nuestra vida, no nos decepcionó.
      No vamos a quedarnos con el corazón endurecido, lo que nos impide estar tranquilo y confiar en Él. En la primera lectura de John, quien se zambulló de cabeza en el amor de Jesús, nos da una imagen no es lo que la fe es creer que un hombre que da todo a todo el mundo-que Jesús es Dios, porque inmerso en el amor de Dios por nosotros y nos invita a no tener miedo a sumergirse totalmente a nosotros mismos en este amor, no tengas miedo de cometer errores, porque los que se quedan en el amor de Dios por los hombres no hay que tener miedo de cometer errores.
      . Que nunca en este momento me sentí la importancia de estas palabras, con el Papa Francesco queremos repetir: "Dios nos ama, y quiere liberarnos del mal, la enfermedad, la muerte, y nos lleve a su casa, en su Reino." Así lo destacó el Papa Francis en el breve discurso antes del Ángelus, el 6 de enero. "Honestamente, me gustaría decir a aquellos que se sienten lejos de Dios y de la Iglesia, los que son temerosos e indiferente: el Señor os llama a ser también parte de su pueblo, y lo hace con gran respeto y amor.
      El Señor te llama, te ves, te espera, no hace proselitismo, dar amor, y este amor te está esperando, esperando a que usted está ausente "También puede optar por no ser cómodo, de hacer lo que la parábola del hermano pródigo, que haciendo un comparación entre él y otro que había salido de la casa de su padre, se sintió ofendido y celoso del amor del Padre por lui.Quando se encuentra lejos de casa, nos perdemos todo, pero tenemos que entender que volver a buscarlo, necesitamos entender para ayudar a Jesús en busca de los hermanos que están perdidos, para hacer lo que John, sumergiéndonos en el amor de Dios por toda la humanidad.

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  2. VERSIONE IN INGLESE DI SABATO 9 GENNAIO 2016
    Gospel 6.45 to 52 Mc
    They saw Jesus walking on the sea.
    From the Gospel according to Mark

    [After the five men were filled], Jesus quickly made ​​his disciples get into the boat and precede him to the other side, to Bethsaida, till he had sent the multitudes. When he was laid off, he went to the mountain to pray.
    When evening came, the boat was in the middle of the sea, and he alone on the ground. But seeing them tired in the row, because the wind was against, towards the end of the night he came to them, walking on the sea, and he would have passed.
    They saw him walking on the sea they thought: "It's a ghost!" And cried out, because they all saw him and were shocked. But he immediately spoke to them and said, "Come on, it's me, do not be afraid." He got into the boat with them and the wind ceased.
    And inside him they were greatly amazed, because they had not understood about the loaves; their hearts were hardened.

    Word of the Lord

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    1. MY REFLECTION
      PRAYER
      Jesus, to show us how to follow your teachings, send your Spirit on me to fully understand your words, Lord enlighten me.
      In this passage, it seems clear that Jesus instruct us not to try to do without him, not to put our ego, our security to the test, not to follow a path that does not pass through prayer, a road that is not the her.
      We find the mercy of Jesus, who comes to us in the dark and in the storm, but that we do not recognize in despair because we can not distinguish it. Yet we have seen the breaking of bread, distribute it to millions of people before us, we saw how the lives of many who have gone before us has been impregnated by the grace of communion with Him.
      We can see it every day if you want, how nice it is to live with Jesus in your heart, as in desperation he knows how to comfort us. We face the storm with Him, let's get into the boat of our lives, we do not disappoint.
      Do not let's stay with the hardened heart, which prevents us to be calm and trust in Him In the first reading John, who dived headfirst into the love of Jesus, gives us a picture there is what the faith is to believe that one man who gives everything to everyone-Jesus is God, because it immersed in the love of God for us and invites us to not be afraid to totally immerse ourselves in this love, do not be afraid to make mistakes, because those who remain in the love of God for men should not be afraid of making mistakes.
      Than ever at this time, I felt the importance of these words, with Papa Francesco want to repeat: "God loves us, and wants to free us from evil, disease, death, and bring us into his home, in his Kingdom." This was emphasized by Pope Francis in the short speech before the Angelus on January 6. "Honestly, I'd like to say to those who feel far from God and the Church, those who are fearful and indifferent: the Lord is calling you to also be part of his people and he does it with great respect and love.
      The Lord calls you, you look, waiting for you, does not proselytize, give love, and this love is waiting for you, waiting for you that you're away "We can also choose not to be comfortable, to do as the parable of the prodigal brother, that doing a comparison between him and another who had left his father's house, he felt offended and jealous of the love of the Father for lui.Quando you are away from home, we miss everything, but we must understand it to go back to look for it, we must understand Jesus to help to search for the brothers who are lost, to do as John, immersing ourselves in the love of God for the whole humanity.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI SABATO 9 GENNAIO 2016
    Evangile 6,45 à 52 Mc
    Ils virent Jésus marchant sur la mer.
    De l'Évangile selon Marc
    [Après les cinq hommes ont été remplis], Jésus a rapidement fait ses disciples à monter dans la barque et lui précèdent de l'autre côté, à Bethsaïde, jusqu'à ce qu'il avait renvoyé les foules. Quand il a été mis à pied, il est allé à la montagne pour prier.
    Le soir venu, la barque était au milieu de la mer, et lui seul sur le terrain. Mais voyant fatigué dans la ligne, parce que le vent était contraire, vers la fin de la nuit, il est venu à eux, marchant sur la mer, et il aurait passé.
    Ils le virent marcher sur la mer, ils ont pensé: "Il est un fantôme!" Et cria, car ils le voyaient tous, et ont été choqués. Mais il a immédiatement parlé à eux et leur dit: «Venez, il est moi, ne pas avoir peur." Il monta dans la barque avec eux et le vent cessa.
    Et à l'intérieur de lui, ils étaient grandement étonné, parce qu'ils avaient pas compris les pains, leurs cœurs se sont endurcis.
    Parole du Seigneur

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    1. REFLEXION DE LELLA ET

      PRIERE : Jésus, Toi qui nous indiques comment suivre tes enseignements, envoie moi Ton Esprit pour comprendre au vraiment tes Paroles, éclaire-moi Seigneur.

      - Dans ce passage il semble clair que Jésus nous instruis à ne pas chercher de faire sans lui, à ne pas mettre notre ego et notre sûreté à l'épreuve, de ne pas suivre la voie qui ne passes pas par la prière, une voie qui ne sois pas la sienne.
      Nous trouvons la miséricorde de Jésus, qui vient nous rencontre dans l'obscurité et dans la tempête, mais que nous ne savons pas reconnaître parce que dans le désespoir nous ne réussissons pas à le distinguer. Pourtant nous l'avons vu rompre le pain, le distribuer à des millions de gens avant nous, nous avons vu comment la vie de nombreuses personnes qui nous ont précédés a été imprégnée par la grâce de la communion avec Lui. Nous pouvons le voir chaque jour si nous voulons, comme il est bon de vivre avec Jésus dans le coeur; comme dans le désespoir il sait nous réconforter. Affrontons la tempête avec Lui, faisons-le monter sur la barque de notre vie, il ne nous décevra pas. Ne restons pas avec le coeur endurci, qui nous empêche d'être sereins et de nous confier en Lui. Dans la première lecture Jean, qui a plongé à corps perdu dans l'amour de Jésus, nous donne une image de ce qu'est la foi est croire que cet homme qui se donne tout à tous est à Jésus-Dieu, parce qu'immergé dans l'amour de Dieu pour nous et il nous invite à ne pas avoir peur de nous plonger totalement dans cet amour, de ne pas avoir peur de nous tromper, parce que qui reste dans l'amour de Dieu pour les hommes, ne doit pas craindre de se tromper. Jamais comme en cette période j'ai senti l'importance de ces Paroles; avec le Pape François je veux répéter": Dieu nous aime, et il veut nous libérer du mal, des maladies, de la mort, et nous apporter dans sa maison, dans son Royaume ". Notre Pape François l'a souligné dans le premier bref discours de l'angélus le 6 janvier. Il me plairait sincèrement de dire à ceux qui se sentent loins de Dieu et de l'Église, à ceux qui sont craintifs et indifférents: le Seigneur appelle aussi à faire partie de son peuple et il le fait avec grand respect et amour. Le Seigneur t'appelle, il te cherche, il t'attends, il ne fait pas de prosélytisme, il donne de l'amour, et cet amour t'attend, il t'attend toi qui es loin. Nous pouvons choisir aussi de ne pas être accueillant, de faire comme le frère prodigue de la parabole qui en faisant une comparaison entre lui et l'autre qui avait abandonné la maison paternelle, se sentait vexé et jaloux de l'amour du Père pour lui aussi. Quand il est loin de la maison, tout manque, mais nous devons le comprendre pour revenir le chercher, nous devons le comprendre pour aider Jésus à chercher les frères qui se sont perdus, pour faire comme Jean en nous plongeant dans l'amour de Dieu pour toute l'humanité.

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