martedì 21 ottobre 2014

(Lc 12,39-48) A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto


VANGELO
(Lc 12,39-48) 
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 12,39-48.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo?
Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro.
In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi,
il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse;
quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
PAROLA DEL SIGNORE





RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA : Vieni o Santo Spirito, e inondami con la tua luce, fa che io impari a conoscere ogni desiderio di Dio per poterlo soddisfare; forse non ci riuscirò, ma con il tuo aiuto, niente è impossibile.

La prima lettura è una lettera di San Paolo, ed io quando mi imbatto in Paolo, mi sento sempre collegata a lui , perché anch’ io come lui, non dimentico mai che quello che oggi sono, lo sono per grazia di Dio e non ne ho alcun merito, se non quello di aver lasciato che lo Spirito Santo agisse in me senza oppormi o rinnegarlo.
Come Paolo, riconosciamo le nostre colpe, senza paura, perché negarle sarebbe come non voler riconoscere la opera salvifica di Gesù che si è dato tutto per noi, mentre noi siamo sempre troppo presi a far esperienza del mondo, per aver tempo di fare esperienza di Dio.
Viviamo sempre come se fossimo eterni, ed anche se parliamo della morte, lo facciamo più per esorcizzarla che per crederci veramente.Ancora un appello alla vigilanza alla fedeltà e all' amicizia con il Signore. Tenerci e fare di tutto per far fruttare i doni che Dio ci mette a disposizione, e vivere ogni giorno con la consapevolezza che il nostro futuro va ben oltre la temporaneità della vita terrena.
Dio non ha risparmiato, ci ha donato la vita di suo figlio, e noi? Cosa restituiamo di ogni grazia donata? Le briciole di un amore immenso….

3 commenti:

  1. REFLEXIÓN DE LELLA
    ORACIÓN
    Ven Espíritu Santo, y me inunda con su luz, haz que yo pueda aprender a conocer a todos los deseos de Dios para poder cumplir, tal vez no, pero con su ayuda, nada es imposible.

    La primera lectura es una carta de St. Paul, y cuando me encuentro con Paul, siempre me siento conectado a él, porque también "me gusta, no me olvido de que lo que somos hoy, soy por la gracia de Dios, y no tengo ningún mérito, pero eso de dejar que el Espíritu Santo actúa en mí sin oponerse o negar él.
    Al igual que Pablo, admitimos nuestras faltas, sin miedo, porque negar sería como no querer reconocer la obra salvadora de Jesús, que lo dio todo por nosotros, ya que siempre estamos demasiado ocupados para tener una experiencia del mundo, por tomarse el tiempo para experimentar Dios.
    Siempre vivimos como si fuéramos eternos, y aunque se habla de la muerte, hacemos más de exorcizar para creerlo veramente.Ancora un llamamiento a la vigilancia fidelidad y la amistad con el Señor. Nos guardar y hacer todo para que los dones que Dios hace a nuestra disposición, y vivir cada día con la certeza de que nuestro futuro va mucho más allá de la temporalidad de la vida terrenal.
    Dios no perdonó, nos dio la vida de su hijo, y que? ¿Qué le da vuelta con toda la gracia que nos ha dado? Las migajas de un inmenso amor ...

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  2. REFLECTION OF LELLA
    PRAYER
    Come Holy Spirit, and flood me with your light, grant that I may learn to know every desire of God to be able to meet, maybe I do not, but with your help, nothing is impossible.

    The first reading is a letter of St. Paul, and I when I come across Paul, I always feel connected to him, because too 'I like him, I never forget that what we are today, I am by the grace of God, and it I have no merit, but that of letting the Holy Spirit acting in me without oppose or deny him.
    Like Paul, we admit our faults, without fear, because to deny them would be like not wanting to recognize the saving work of Jesus who gave everything for us, as we are always too busy to have an experience of the world, for taking time to experience God.
    We always live as if we were eternal, and even if we speak of death, we do more to exorcise it to believe it veramente.Ancora a call for vigilance fidelity and friendship with the Lord. Keep us and do everything to make the gifts which God makes available to us, and live each day with the knowledge that our future goes far beyond the temporary nature of earthly life.
    God did not spare, he gave us his son's life, and we? What do you give back with every grace given to us? The crumbs of an immense love ..

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  3. REFLEXION DE LELLA
    PRIERE : "Viens, O Saint Esprit, et inonde-moi avec ta lumière, fait que j'apprenne à connaître chaque désir de Dieu pour pouvoir le satisfaire; je ne réussirai peut-être pas, mais avec ton aide, rien n'est impossible."

    - La première lecture est une lettre de Saint Paul et je quand je lis Paul, je me sens toujours unie à lui, parce que comme lui je n'oublie jamais que ce que je suis aujourd'hui, c'est par la grâce de Dieu et je n'en ai aucun mérite, si non d'avoir laissé que l'Esprit Saint agît entièrement en moi sans m'opposer ou le renier.
    Comme Paul reconnaissons nos fautes, sans peur, parce que le nier serait comme ne pas vouloir reconnaître l'oeuvre salvatrice de Jésus qui s'est consacré tout entier pour nous, pendant que nous sommes toujours trop pris à faire nos expérience du monde pour avoir le temps de faire l'expérience de Dieu. Nous vivons toujours comme si nous étions éternel, et même quand nous parlons de la mort, nous le faisons plus pour l'exorciser que pour y croire vraiment. Encore un appel à la vigilance, à la fidélité et à l'amitié avec le Seigneur. Nous tenir et faire de tout pour rapporter les dons qu'il nous met à disposition, et vivre chaque jour avec la conscience que notre future va bien au-delà du caractère temporaire de la vie terrestre.
    Dieu ne nous a t-il pas épargné, il a donné la vie de son fils et nous? Qu'est-ce que nous lui rendons pour chaque grâce donnée? Des miettes d'un amour immense ?

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