mercoledì 13 agosto 2014

(Mt 18,21-19,1) Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

VANGELO
(Mt 18,21-19,1) Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello». Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò nella regione della Giudea, al di là del Giordano.
Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo a darmi il tuo appoggio nella lettura e nella comprensione del Vangelo, perché tutto si apra davanti ai miei occhi e sia comprensibile al mio cuore.
Con quanto amore Gesù ci parla, ci consiglia come comportarci, ci aiuta ad essere come Lui.
Il metro con il quale l'uomo misura le cose è sicuramente molto egoistico, ma in questa pagina di Vangelo, Gesù ci fa capire come tutto quello che noi facciamo, in fondo, ci riflette addosso come uno specchio.
La parabola racconta di un servo che doveva del denaro al suo padrone, e quando questo gliene chiese la restituzione, non era pronto per saldare il suo debito.
Il padrone era buono e magnanimo, e gli usò misericordia condonandogli il debito, ma il servo non fece la stessa cosa verso un altro uomo che aveva contratto debito con lui; anzi, lo denunciò e lo fece chiudere in prigione.
Saputolo il padrone s' indignò, e lo diede in mano ai suoi aguzzini.
Il Signore usa la stessa misericordia con noie noi invece che cosa facciamo?
Non riusciamo a perdonare neanche il minimo torto subito. Pietro chiede al Signore di fissare un limite al perdono, perché nella sua umanità come noi, crede che ci debba essere un limite, oltre il quale sia lecito non perdonare più, ma la risposta di Gesù è chiarissima, non c'è un limite oltre il quale non perdonare, si deve perdonare sempre, perché quello che cerca da sempre di dirci Gesù è che dobbiamo seguirlo in tutto e per tutto se vogliamo essere suoi discepoli, se vogliamo chiamarci Cristiani, appartenenti alla famiglia di Cristo Gesù..

3 commenti:

  1. MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Ven Oh Espíritu Santo que me dé su apoyo en la lectura y comprensión del evangelio, porque todo se abrió ante mis ojos y es comprensible para mi corazón.
    Con mucho amor a Jesús nos habla, nos aconseja cómo comportarse, nos ayuda a ser como él.
    El criterio por el cual mido cosas que el hombre es, sin duda muy egoísta, pero en este pasaje del Evangelio, Jesús nos dice que todo lo que hacemos, al final, se reflexiona sobre él como un espejo.
    La parábola nos habla de un siervo que le debía dinero a su amo, y cuando preguntó esta restitución, no estaba preparada para resolver su deuda.
    El jefe era bueno y magnánimo, y usó de misericordia condonandogli la deuda, pero el siervo hizo lo mismo a otro hombre que había contraído deuda con él; de hecho, lo denunció y lo llevó en estrecha prisión.
    Cuando supo que su maestro estaba enojado, le entregó en manos de sus captores.
    El Señor usa el mismo problema misericordia con nosotros en vez de lo que hacemos?
    No podemos perdonar incluso el más mínimo agravio. Peter le pide al Señor para establecer un límite al perdón, porque en su humanidad, como nosotros, creen que debe haber un límite, más allá de la cual resulta lícito no perdonar más, pero la respuesta de Jesús es muy claro, hay un límite más allá del que no perdonáis, siempre debemos perdonar, porque lo que siempre ha tratado de decirnos que tenemos que seguir a Jesús en todos los sentidos si queremos ser sus discípulos, si queremos llamar a los cristianos, que pertenece a la familia de Jesucristo ..

    RispondiElimina
  2. MY REFLECTION
    PRAYER
    Come O Holy Spirit to give me your support in reading and understanding of the gospel, because everything is opened before my eyes and it is understandable to my heart.
    With much love Jesus speaks to us, advised us how to behave, helps us to be like Him.
    The yardstick by which I measure things man is certainly very selfish, but in this Gospel passage, Jesus tells us how everything we do, in the end, we reflect on him like a mirror.
    The parable tells of a servant who owed money to his master, and when he inquired this restitution, was not ready to settle his debt.
    The boss was good and magnanimous, and shewed mercy condonandogli the debt, but the servant did the same thing to another man who had contracted debt to him; indeed, denounced him and brought him in close prison.
    When he knew his master was angry, and delivered him into the hands of his captors.
    The Lord uses the same mercy trouble with us rather than what we do?
    We can not forgive even the slightest grievance. Peter asks the Lord to set a limit to forgiveness, because in his humanity, like us, believe that there must be a limit, beyond which it is lawful not to forgive more, but Jesus' answer is very clear, there is a limit beyond which do not forgive, we must always forgive, because what has always tried to tell us that we must follow Jesus in every way if we are to be his disciples, if we want to call Christians, belonging to the family of Jesus Christ ..

    RispondiElimina
  3. REFLEXION DE LELLA.

    ET PRIERE : Viens, O Esprit Saint, me donner ton appui dans la lecture et dans la compréhension de l'Évangile, pour que tout s'ouvre devant mes yeux et sois compréhensible à mon coeur.

    - Avec combien d'amour Jésus nous parle, nous conseilles comment nous comporter, il nous aide à être comme Iui.
    Le mètre avec lequel l'homme mesure les choses est sûrement très égoïste, mais dans cette page d'Évangile, Jésus nous fait comprendre comment tout ce que nous faisons au fond reviens dessus comme un miroir.
    La parabole raconte l'histoire d'un serviteur qui devait de l'argent à son patron, et quand celui-là même en demanda la restitution, il n'était pas prêt pour solder sa dette. Le patron était bon et magnanime, et il utilisa de sa miséricorde en lui remettant sa dette, mais le serviteur ne fit pas la même chose envers un autre homme qui lui avait contracté un dû; il le dénonça, et il le fit enfermer en prison.
    Le patron apprenant cela s'indigna, et il le donna dans les mains de ses bourreaux.
    Le Seigneur utilise la même miséricorde avec nous quand nous avons des ennuis par contre qu'est-ce que nous faisons? Nous ne réussissons pas non plus à pardonner le moindre tort subi.
    Pierre demande au Seigneur de fixer une limite au pardon, parce qu'en son humanité comme nous, il croit qu'il doit y avoir une limite au-delà de laquelle sois permis de ne plus pardonner, mais la réponse de Jésus est claire, il y n'a pas de limite qui ne sera pas pardonner, on doit toujours pardonner, parce que ce que Jésus recherche depuis toujours à nous dire est que nous devons le suivre en tout et pour tout si nous voulons être ses disciples, si nous voulons nous appeler Chrétiens, appartenant à la famille du Christ Jésus..

    RispondiElimina