VANGELO
(Gv 20,19-23) Come il Padre ha mandato me anch’ io mando voi.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
(Gv 20,19-23) Come il Padre ha mandato me anch’ io mando voi.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Signore di soffiare anche su di me il tuo Spirito,per darmi la conoscenza sempre del tuo volere che debbo e voglio fare e per il quale chiedo a te tutto l'aiuto necessario.
PREGHIERA
Ti prego Signore di soffiare anche su di me il tuo Spirito,per darmi la conoscenza sempre del tuo volere che debbo e voglio fare e per il quale chiedo a te tutto l'aiuto necessario.
Notiamo come nel vedere Gesù i discepoli gioiscono, e chiediamoci: Perché è venuto?
Gli mostra le ferite per fargli vedere che è proprio lui, quello che è salito sulla croce, e ha vinto la morte.
È normale che qualcuno abbia dei dubbi, Tommaso ne è la conferma.
La nostra umanità ci porta a credere solo a quello che possiamo vedere, ma con Gesù ormai abbiamo capito che non può bastare.
Ha compiuto miracoli davanti ai loro occhi, è entrato in una casa con le porte chiuse, ma è proprio Lui?
Nulla lo può dividere da noi, perché il suo amore lo spinge a cercarci sempre e a darci tutto di se, così come fa con gli apostoli, ai quali dona lo spirito Santo. Solo la nostra incredulità riesce a tenerlo lontano da noi, siamo sempre noi che abbiamo l’ultima parola.
Chi fa l’esperienza di Gesù nella propria vita, non ha più dubbi, e non serve che lo veda fisicamente o no, anzi proprio perché si fida della sua parola, riesce a sentire la sua azione tramite lo Spirito Santo. Quello che a molti di noi manca è proprio l' esperienza della resurrezione di Gesù. Molti continuano a vivere Gesù come qualcosa di astratto, lontano e sconosciuto ed io spero tanto che se ne rendano finalmente conto e che comincino ad avere sete dello Spirito Santo, quella sete che lui aspetta per farci scoprire la differenza!
Nel dolore spesso ci sentiamo distrutti sia fisicamente sia moralmente, ma quando chiediamo al Signore aiuto, vediamo che siamo subito alleviati dalla cosa più atroce del dolore, la disperazione. È importante stare vicini a chi soffre, per un motivo o per l’ altro, perché noi possiamo essere la parola che Gesù vuole dire, la mano di Gesù che sa accarezzare, noi possiamo essere la testimonianza che Gesù non abbandona i suoi figli, perché seguire il Signore vuol dire amare il nostro prossimo come Dio ama noi.
Amore è la parola d’ordine per entrare nella famiglia celeste, e per tornare nella casa del Padre, dove Gesù è andato a preparare un posto.
Gli mostra le ferite per fargli vedere che è proprio lui, quello che è salito sulla croce, e ha vinto la morte.
È normale che qualcuno abbia dei dubbi, Tommaso ne è la conferma.
La nostra umanità ci porta a credere solo a quello che possiamo vedere, ma con Gesù ormai abbiamo capito che non può bastare.
Ha compiuto miracoli davanti ai loro occhi, è entrato in una casa con le porte chiuse, ma è proprio Lui?
Nulla lo può dividere da noi, perché il suo amore lo spinge a cercarci sempre e a darci tutto di se, così come fa con gli apostoli, ai quali dona lo spirito Santo. Solo la nostra incredulità riesce a tenerlo lontano da noi, siamo sempre noi che abbiamo l’ultima parola.
Chi fa l’esperienza di Gesù nella propria vita, non ha più dubbi, e non serve che lo veda fisicamente o no, anzi proprio perché si fida della sua parola, riesce a sentire la sua azione tramite lo Spirito Santo. Quello che a molti di noi manca è proprio l' esperienza della resurrezione di Gesù. Molti continuano a vivere Gesù come qualcosa di astratto, lontano e sconosciuto ed io spero tanto che se ne rendano finalmente conto e che comincino ad avere sete dello Spirito Santo, quella sete che lui aspetta per farci scoprire la differenza!
Nel dolore spesso ci sentiamo distrutti sia fisicamente sia moralmente, ma quando chiediamo al Signore aiuto, vediamo che siamo subito alleviati dalla cosa più atroce del dolore, la disperazione. È importante stare vicini a chi soffre, per un motivo o per l’ altro, perché noi possiamo essere la parola che Gesù vuole dire, la mano di Gesù che sa accarezzare, noi possiamo essere la testimonianza che Gesù non abbandona i suoi figli, perché seguire il Signore vuol dire amare il nostro prossimo come Dio ama noi.
Amore è la parola d’ordine per entrare nella famiglia celeste, e per tornare nella casa del Padre, dove Gesù è andato a preparare un posto.
MI REFLEXIÓN
RispondiEliminaORACIÓN
Ruego al Señor que sople sobre mí tu Espíritu, para que siempre me da el conocimiento de su voluntad que yo debo y quiero hacer y para los que les pido a todos la ayuda que necesita.
Tomamos nota de que en ver los discípulos de Jesús se regocijan, y nos preguntamos: ¿Por qué has venido?
Él muestra las heridas que le muestran que es él, lo que estaba en la cruz y la muerte conquistado.
Es normal que alguien tiene dudas, Thomas confirma.
Nuestra humanidad nos lleva a creer sólo lo que podemos ver, pero ahora comprendemos que Jesús no es suficiente.
Él realizó milagros ante sus ojos, entró en una casa con las puertas cerradas, pero es Él?
Nada nos puede dividir, porque su amor le impulsa a mirar siempre para nosotros y nos da todo de sí mismo, como lo hace con los apóstoles, a la que da el Espíritu Santo.
Sólo nuestra incredulidad se las arregla para mantenerlo alejado de nosotros, somos siempre los que tienen la última palabra.
¿Quién hace que la experiencia de Jesús en su vida, él no tiene ninguna duda, y no es necesario para ver físicamente o no, de hecho, precisamente porque él confía en su palabra, él puede sentir su acción a través del Espíritu Santo. Lo que muchos de nosotros nos falta es precisamente la "experiencia de la resurrección de Jesús Muchos siguen viviendo a Jesús como algo abstracto, lejano y desconocido, y espero tanto que si lo hacen y, finalmente, se dan cuenta de que empiezan a tener sed del Espíritu Santo, que la sed que nos espera para descubrir la diferencia!
En el dolor que a veces sentimos destruido física y moralmente, pero cuando le pedimos ayuda al Señor, vemos que ahora estamos aliviados del dolor más atroz, la desesperación. Es importante estar cerca de los que sufren, por una razón u otra, ya que podemos ser la palabra que Jesús quiere decir, la mano de Jesús que sabe acariciar, que puede ser un testimonio de que Jesús no abandona a sus hijos, porque siguen el Señor es amar a nuestro prójimo como Dios nos ama.
El amor es el orden de las palabras para entrar en la familia celestial, y para volver a la casa del Padre, donde Jesús ha ido a preparar un lugar.
MY REFLECTION
RispondiEliminaPRAYER
I pray the Lord to blow on me Your Spirit, for always giving me the knowledge of your will that I must and I want to do and for which I ask you all the help you need.
We note that in seeing Jesus' disciples rejoice, and ask ourselves: Why did you come?
He shows the wounds to show him that it is he, what was up on the cross and conquered death.
It is normal that someone has doubts, Thomas confirms it.
Our humanity leads us to believe only what we can see, but now we understand that Jesus is not enough.
He performed miracles before their eyes, entered into a house with the doors closed, but it is He?
Nothing can divide us, because his love drives him to always look for us and giving us all of himself, as he does with the apostles, to which it gives the Holy Spirit.
Only our disbelief manages to keep it away from us, we are always the ones who have the last word.
Who makes the experience of Jesus in his life, he has no doubts, and do not need to physically see it or not, indeed, precisely because he trusts his word, he can feel its action through the Holy Spirit. What many of us lack is precisely the 'experience of Jesus' resurrection Many continue to live Jesus as something abstract, distant and unknown, and I hope so much that if they make it and finally realize that they begin to thirst the Holy Spirit, that thirst that he waits for us to discover the difference!
In pain we often feel destroyed both physically and morally, but when we ask the Lord for help, we see that we are now relieved from the most excruciating pain, desperation. It is important to stay close to those who suffer, for one reason or the other, because we can be the word that Jesus wants to say, the hand of Jesus who knows how to caress, we can be a testimony that Jesus did not abandon his children, because they follow the Lord is to love our neighbor as God loves us.
Love is the word order to enter into the heavenly family, and to return to the Father's house, where Jesus has gone to prepare a place.
REFLEXION
RispondiEliminaET PRIERE DE LELLA : Je te prie Seigneur de souffler ton Esprit sur moi aussi, pour toujours me donner la connaissance de ta volonté que je dois et que je veux faire c'est pourquoi je te demande toute l'aide nécessaire.
- Nous remarquons comment en voyant Jésus les disciples sont en joie, et demandons: Pourquoi est-il venu? Il leur montre les blessures pour faire voir que c'est vraiment lui, qui est monté sur la croix, et a vaincu la mort. Il est normal que quelqu'un ait des doutes, Thomas en est la confirmation.
Notre humanité nous porte à croire seulement à ce que nous pouvons voir, mais avec Jésus nous avons maintenant compris que cela ne peut pas suffire. Il a accompli des miracles devant leurs yeux, il est entré dans une maison avec les portes fermé, mais est-ce que c'est vraiment lui? Rien ne peut le diviser de nous, parce que son amour le pousse à nous chercher toujours et à nous donner tout de LUI, comme il fait avec les apôtres aux quels il donne l'esprit Saint. Notre incrédulité réussit seulement à le tenir loin de nous, c'est toujours nous qui avons le dernier mot.
Celui qui a fait l'expérience de Jésus dans sa propre vie, n'a plus de doutes, et cela ne sert à rien qu'il le voie physiquement ou non, vraiment parce qu'il se fie en sa Parole, il réussit à sentir son action par l'Esprit Saint. Ce qu'il manque à beaucoup d'entre nous est vraiment l'expérience de la résurrection de Jésus. Nombreux continuent à vivre Jésus comme quelque chose d'abstrait, loin et inconnu et j'espère beaucoup qu'ils s'en rendent compte enfin et qu'ils commencent à avoir soif de l'Esprit Saint, cette soif qui attend pour nous faire découvrir la différence! Dans la douleur nous nous sentons souvent détruits soit physiquement soit moralement, mais quand nous demandons au Seigneur de l'aide, nous voyons que tout de suite nous sommes soulagés par la chose plus atroce que la douleur le désespoir. Il est important de rester proche de qui souffre, pour un motif ou pour un autre, parce que nous pouvons être la Parole que veut dire Jésus, la main de Jésus qui sait caresser, nous pouvons être le témoignage que le Père n'abandonne pas ses fils, parce que suivre le Seigneur veut dire aimer notre prochain comme Dieu nous aime.
Amour est le mot d'ordre pour entrer dans la famille céleste, et pour revenir dans la maison du Père, où Jésus est allé nous préparer une place.