mercoledì 16 gennaio 2013

(Mc 1,40-45) La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.


VANGELO
 (Mc 1,40-45) La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore

(Mc 1,40-45) La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Se vuoi Signore, fa scendere su me il Tuo Santo Spirito, per illuminarmi e farmi comprendere la tua parola, fammi capire attraverso le Tue azioni, narrate dai Vangeli, i Tuoi insegnamenti.

In questa pagina salta subito agli occhi l' immagine del lebbroso, che riconosce d’ essere malato ed emarginato da tutti. Questo lo fa soffrire, ma, si fa coraggio, passa tra gli altri, che sicuramente lo scansano e lo guardano con ribrezzo, e si presenta davanti a Gesù.
Sa che Gesù lo accoglierà, per quanto brutto e schifoso possa essere agli occhi degli uomini e questo preso e rapportato al discorso spirituale, ci fa capire che nessun peccato è poi così orribile agli occhi di Dio, da non poter essere perdonato.
L' atteggiamento del lebbroso è di chi umilmente si mette in ginocchio davanti al Signore e per prima cosa accetta la sua volontà, dicendo: < se tu vuoi > e mi sembra di riconoscere in quest’ atteggiamento quello che Gesù stesso ci ha insegnato nella preghiera che dobbiamo elevare al Padre.  Andare alla ricerca di Dio, inginocchiarsi davanti a Lui, riconoscerne la regale paternità.
Acquisiamo la consapevolezza che solo da lui può venire la salvezza, che è in Lui il potere di cambiare la nostra situazione. A volte ci può riuscire difficile  accettare la sua volontà, ma pensiamo che Lui sa cosa è per il nostro bene eterno,mentre noi non conosciamo neanche quello che è giusto per ilnostro bene temporale.  Accettare che anche se su questa terra non siamo apprezzati, ne ascoltati, ne accettati, agli occhi di Dio siamo considerati come unici, ci deve spingere ad inoltrare a Lui la nostra preghiera, sempre e in ogni modo, in qualunque circostanza, anche quando sembra che proprio lui c’ ignori, perché lui è lì e ci aspetta. Lì dove? Lo fa capire chiaramente: in Chiesa.
Lo dice parlando col lebbroso, ammonendolo di recarsi dal sacerdote del tempio per confermare la sua purificazione, la sua guarigione, perché è attraverso i sacerdoti, che lui ci lascia la possibilità di essere guariti dalle nostre infermità spirituali.  Ora sta a noi mettere in pratica il suo messaggio, accettare anche le cose negative della vita, confidare sempre in Dio, adorarlo e rivolgere con vera umiltà a lui la nostra preghiera, confermare con la frequentazione della messa, della comunione con Lui, la nostra fede, come Lui ha confermato la sua volontà di salvarci fino all’estremo sacrificio della croce.

3 commenti:

  1. MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN

    Si quieres Señor, a mí tu Espíritu Santo que me ilumine y me dejó entender tu palabra, voy a buscar a través de sus acciones, como se relata en los Evangelios, Sus enseñanzas.
    En esta página se dirige de inmediato a los ojos de la imagen de la lepra, que reconoce estar enfermos y marginados por todos. Esto le hace sufrir, pero necesita valor para rodar sobre el otro, que está garantizado para esquivar y lo miran con repugnancia, y se presenta ante Jesús. Sabe que Jesús le darán la bienvenida, tan feo y repugnante a los ojos de los hombres, y este se la compara con el discurso espiritual, nos dice que el pecado no es tan horrible a los ojos de Dios, no puede ser perdonado. La actitud del leproso que se arrodilla humildemente ante el Señor y el primero acepta su voluntad, diciendo: y me parece reconocer esta actitud que Jesús mismo nos enseñó la oración que elevar el Padre. Ir en busca de Dios, de rodillas ante él, reconociendo la paternidad real.Nos damos cuenta de que sólo él puede ser la salvación que está en él el poder de cambiar nuestra situación. A veces podemos tener dificultades para aceptar su voluntad, pero creemos que Él sabe lo que es para nuestro bien eterno, y nosotros ni siquiera saben lo que es bueno para el bienestar ilnostro temporal.Acepta que aunque no se aprecian en esta tierra, que he oído, él aceptó, a los ojos de Dios nos considera como único, debe impulsarnos a someterse a Él nuestras oraciones, siempre y en todo sentido, en toda circunstancia, incluso cuando parece que simplemente lo ignoran, porque él está ahí, esperando por nosotros. Allí donde? Esto deja claro: en la Iglesia.
    Él dice que hablar con el leproso, advirtiéndole que ir al sacerdote del templo para confirmar su purificación, su curación, ya que es a través de los sacerdotes, nos deja con la oportunidad de ser sanados de nuestras enfermedades espirituales. Ahora nos toca a nosotros para poner en práctica su mensaje, aceptar las cosas malas en la vida, confiando siempre en Dios, adorarlo y le pagan con verdadera humildad en la oración, para confirmar la asistencia a la Misa, la comunión con Él, nuestro la fe, como lo ha confirmado su deseo de ahorrar hasta el último sacrificio de la cruz.

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  2. MY REFLECTION
    PRAYER

    If you want Lord, unto me Thy Holy Spirit to enlighten me and let me understand your word, let me get through Your actions, as told in the Gospels, Your teachings.
    On this page immediately jumps to the eyes the image of the leper, who acknowledges being sick and marginalized by all. This makes him suffer, but takes courage to roll over the other, which is guaranteed to dodge and look at him with disgust, and presents himself before Jesus. He knows that Jesus will welcome him, as ugly and disgusting to be in the eyes of men, and this taken and compared to the spiritual discourse, tells us that no sin is so horrible in the eyes of God, it can not be forgiven. The attitude of the leper who is humbly kneels before the Lord and first accepts his will, saying: and I seem to recognize this attitude that Jesus himself taught us in prayer that we raise the Father. Go in search of God, kneeling before him, recognizing the royal paternity.We become aware that only he can be the salvation that is in Him the power to change our situation. Sometimes we may have difficulty accepting his will, but we think that He knows what is for our eternal good, and we do not even know what is right for ilnostro temporal welfare. Accept that even if we are not appreciated on this earth, I heard, he accepted, in the eyes of God we are considered as unique, should prompt us to submit to Him our prayers, always and in every way, in all circumstances, even when it seems that we just ignore him, because he is there and waiting for us. There where? This makes it clear: in the Church.
    He says talking to the leper, warning him to go to the temple priest to confirm its purification, its healing, because it is through the priests, he leaves us with the opportunity to be healed of our infirmities spiritual.Now it's up to us to put into practice his message, accept the bad things in life, always trusting in God, worship him and pay him with true humility in our prayer, to confirm the attendance of the Mass, communion with Him, our faith, as He has confirmed his desire to save up to the ultimate sacrifice of the cross.

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  3. REFLEXION DE LELLA

    - PRIERE :


    - Si tu le veux Seigneur, fait descendre sur moi ton Saint Esprit, pour m'éclairer et me faire comprendre ta Parole, fais la moi comprendre à travers tes actions, racontées par les Évangiles tes enseignements.

    - Dans cette page tout de suite l'image du lépreux qui reconnaît être malade et marginal de tous me saute aux yeux. Ceci le fait souffrir, mais, il se fait courage, il passe entre les autres, qui l'écartent sûrement et le regardent avec dégoût, et il se présente devant Jésus. Il sait que Jésus l'accueillera, bien qu'il puisse être laid et dégoûtant aux yeux des hommes et ce prix et rapporté au discours spirituel, il nous fait comprendre qu'aucun péché n'est trop horrible aux yeux de Dieu, pour ne pas être pardonné.
    L' attitude du lépreux est de celui qui se met humblement à genoux devant le Seigneur et en premier il accepte sa volonté en disant,: "si tu veux " et il me semble reconnaître dans cette attitude ce que Jésus nous a enseignés dans la prière que nous devons élever au Père. Aller à la recherche de Dieu, s'agenouiller devant en reconnaissant sa paternité royale. Nous acquérons la conscience que seul de lui peut venir le salut que c'est en Lui qu'est le pouvoir de changer notre situation. Parfois il peut nous paraitre difficile d'accepter sa volonté, mais pensons qu'il sait ce qui est pour notre bien éternel, pendant que nous ne connaissons même pas ce qui est juste pour notre bien temporel. Accepter que même si sur cette terre nous ne sommes pas appréciés, écouté ou accepté, aux yeux de Dieu nous sommes considérés comme unique, nous devons nous pousser à lui transmettre notre prière, toujours et de toute manière, dans n'importe quelle circonstance, même quand il semble que vraiment il nous ignore, parce qu'il est là et il nous attends......où Là ? il nous le fait clairement comprendre: à l'Église.

    Il le dit en parlant avec le lépreux, en le réprimandant de se rendre au prêtre du temple pour confirmer sa purification, sa guérison, parce que c'est à travers les prêtres qui nous laisse la possibilité d'être guéri de nos infirmités spirituelles. Maintenant il nous reste à mettre en pratique son message, accepter aussi les choses négatives de la vie, se confier toujours en Dieu, l'adorer et tourner avec une vraie humilité vers lui notre prière, confirmer avec la fréquentation de la messe, et de la communion avec lui, notre foi, comme Lui a confirmé sa volonté de nous sauver jusqu'à l'extrême sacrifice de la croix.

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