mercoledì 25 luglio 2012

(Mt 13,10-17) A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.


VANGELO
 (Mt 13,10-17) A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:“Udrete, sì, ma non comprenderete,guarderete, sì, ma non vedrete.Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,sono diventati duri di orecchie hanno chiuso gli occhi,perché non vedano con gli occhi,non ascoltino con gli orecchie non comprendano con il cuoree non si convertano e io li guarisca!”.Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Aiutami Signore mio, a capire il senso delle tue parole, perchè voglio essere fedele a Te in tutto e per tutto.

"A voi sarà dato" non dice che lo abbiamo meritato,ma che ci è stato dato in dono.
Nessuno più di me,può assicurarvi quanto questo sia vero e gratuito. Ma quello che oggi mi viene voglia di narrarvi,è quanto  quello che io vedo compiere ogni giorno in me, è un miracolo della fede.
Comincia con un piccolo si,con un voglio fidarmi,voglio credere e poi nel tempo cresce fino ad impossessarsi di noi e di tutto il nostro essere. E' gesù quello che ci è dato,è Lui che entra nella nostra casa,nel nostro cuore e ci riempie della sua parola.Il nostro vivere diventa allora grazia e lo diventa in abbondanza. Quel versetto secondo la quale chi tale dono lo ha ricevuto, lo vedrà anche moltiplicarsi e crescere, mentre chi non lo avesse ricevuto vedrà scemare e scomparire quello che pensava di aver capito e raggiunto,mi porta alla parabola dei talenti.
Che stiamo facendo della nostra vita terrena? A quale scopo la stiamo usando? E' fine a noi stessi il nostro vivere, o è meravigliosamente legato al progetto di Dio? Perchè quello che abbiamo ricevuto in dono,non ci serve per essere eterni sulla terra,per essere ammirati ,nè stimati,nè capiti,ma ci serve per vivere da figli di Dio ed entrare nel suo regno per sempre .Questo è comunione con Dio, con la sapienza divina, che nessuno di noi merita,ma che ci viene donata proprio perchè accettiamo di viverla e viverla fino in fondo e, a questo proposito,voglio fare con voi una preghiera.
O Dio  buono, che hai rivelato queste cose ai piccoli e ai puri di cuore, fa che possiamo sempre aver presente la nostra piccolezza e non cadiamo nel peccato di superbia; fa che ci affidiamo sempre completamente a te, e non permettere che mai veniamo ingannati o turbati, perchè noi sappiamo che senza il tuo aiuto, l 'unica cosa grande che abbiamo, è la nostra debolezza. Ascoltaci Signore.

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