domenica 10 gennaio 2016

(Mc 1,14-20) Convertitevi e credete nel Vangelo.

VANGELO
(Mc 1,14-20) Convertitevi e credete nel Vangelo.
Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Parola del Signore.



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Padre buono e Santo, manda su di me il tuo Spirito per illuminarmi con la tua parola, fa che io possa seguire a pieno quello che tu mi vuoi concedere di capire.
Gli avvenimenti della storia proseguono; Gesù ha appena cominciato a farsi conoscere attraverso le parole di Giovanni il Battista, che subito parla di conversione … non cerca di trascinarsi dietro persone che non vogliono cambiare, ma gli propone una scelta mettendo davanti a loro quello che sarà tutto il suo messaggio.
Ai discepoli che lo seguiranno, chiede di abbandonare tutto e di aiutarlo nella sua impresa, di riportare gli uomini sulla via della salvezza e, ancora oggi, molti lasciano la famiglia d’ origine per seguire Gesù in questa sua impresa. Grazie a questi uomini, noi oggi possiamo ricevere i sacramenti che ci permettono di essere perdonati e riavvicinati al Padre attraverso il Figlio. Non lasciamo che questi uomini combattano da soli al fianco di Gesù, ascoltiamoli e cerchiamo di aiutarli con la nostra testimonianza di figli di Dio, preghiamo per loro, spesso oggetto di attacchi da parte di satana.
Anche a noi fa lo stesso discorso, perché la sua parola è viva oggi come allora: Venite dietro a me, vi guiderò verso la salvezza, ma per fare questo, dovrete abbandonare tutto ciò al quale siete legati, che vi tiene attaccati a questa terra, ai piaceri materiali, perché vi tiene lontani da Dio.
Loro aiuteranno noi, in questo scambio reciproco dono dell' amore di Dio. Un aspetto che mi piace rilevare è come la chiamata del Signore possa arrivare quando meno te lo aspetti, quando magari sei preso da altre faccende, quando pensi di avere già una tua realizzazione nella vita, ed ecco che ti accorgi che Gesù ti sconvolge, ti fa lasciare tutte quelle cose che pensavi ti dessero sicurezza, e ti fa partire per un'avventura senza programmi, senza schemi.
Vi farò pescatori di uomini dice e loro lo seguono senza aver minimamente idea di cosa potesse voler dire pescare uomini. Forse una semplice analogia con il loro lavoro di pescatori di pesci e mentre cercavano ancora di capire, erano pescati e catturati da quest'uomo singolare che li trascinava fuori dalla loro vita. I pesci vivono nel mare e trarli fuori significa farli morire, ma morire a se stessi per vivere nel Signore, vuol dire nascere a vita nuova, vuol dire avere il coraggio di fare cose che da soli non potremmo né oseremmo mai fare, vuol dire spingerci a gettare le nostre reti là dove non penseremmo mai di farlo, vuol dire fidarsi di Gesù, ancora più di se stessi.
----------------------------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

sabato 9 gennaio 2016

(Lc 3,15-16.21-22) Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

VANGELO
(Lc 3,15-16.21-22) Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Manda Signore il tuo Spirito su di me,per farmi comprendere in tutta la sua meraviglia il tuo volere.Amen.
Giovanni lo aveva preannunciato,e tutti aspettavano di conoscere colui che sarebbe venuto dopo di lui.Gesù giunse,ma si mescolo’ alla folla per ricevere il battesimo come tutti gli altri.
C’era da parte di tutti la volonta’ di essere purificati dal peccato,di cominciare da capo,di ritrovare la speranza di un salvatore.
Gesù poteva avanzare,farsi riconoscere,ma non fece nulla,si fece come tutti noi,uomo tra gli uomini,ricevette il battesimo con l’acqua da parte di Giovanni e poi….mentre stava in preghiera si apri’ il cielo su di Lui e lo Spirito Santo scese su di Lui sotto forma corporea come di colomba,mentre una voce dal cielo lo annunciava come il figlio prediletto di Dio.
Un’immagine suggestiva quella del battesimo di Gesù,.Un’immagine che mi fa pensare all’incontro di Gesù con tutti noi….quel Gesù che è fratello,che ha compiuto il volere del Padre e che è venuto per ricordarci il volere del Padre.
Dio non vuole un popolo disperato,dice il profeta Isaia:”consolate il mio popolo dice il vostro Dio”,e per questo ci manda un salvatore,che grazie al suo sacrificio ci condurrà nel regno di Dio.
Dire siamo figli di Dio sembra la cosa più semplice del mondo,ma per piacere a Dio,dobbiamo somigliare a Cristo,dobbiamo sentirci fratelli di tutti gli altri uomini,solo a questa condizione possiamo conoscere che cosa portò Gesù ad accettare il volere di Dio fino all’estremo sacrificio.Fu amore…un amore smisurato che non guarda niente ,non si ferma davanti a niente,l’amore di chi ci vuole salvi,di chi non vuole assolutamente che ci perdiamo,e manda il redentore che si unisce a noi e ci insegna la via per tornare alla casa del Padre.
-----------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

venerdì 8 gennaio 2016

(Mc 6,45-52) Videro Gesù camminare sul mare.

VANGELO
(Mc 6,45-52) Videro Gesù camminare sul mare.
+ Dal Vangelo secondo Marco
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò.
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Gesù, che ci indichi come seguire i tuoi insegnamenti, manda su me il Tuo Spirito per comprendere a pieno le tue parole, illuminami Signore.
In questo brano mi sembra chiaro che Gesù ci istruisca a non cercare di fare senza di lui, a non mettere il nostro ego, la nostra sicurezza alla prova, di non seguire una strada che non passi attraverso la preghiera, una strada che non sia la sua.
Troviamo la misericordia di Gesù, che ci viene incontro nel buio e nella tempesta, ma che noi non sappiamo riconoscere perché nella disperazione non riusciamo a distinguerlo. Eppure lo abbiamo visto spezzare il pane, distribuirlo a milioni di persone prima di noi, abbiamo visto come la vita di tanti che ci hanno preceduto è stata impregnata dalla grazia della comunione con Lui.
Lo possiamo vedere ogni giorno se vogliamo, com’ è bello vivere con Gesù nel cuore; come nella disperazione lui ci sappia confortare. Affrontiamo la tempesta con Lui, facciamolo salire sulla barca della nostra vita, non ci deluderà. Non restiamo con il cuore indurito, che ci impedisce di essere sereni e di affidarci a Lui.Nella prima lettura Giovanni, che si è tuffato a capofitto nell' amore di Gesù, ci dona un' immagine ci cosa è la fede : è credere che quell'uomo che si dona tutto a tutti è Gesù-Dio, perché immerso nell'amore di Dio per noi e ci invita a non avere timore di immergerci totalmente in questo amore, di non aver paura di sbagliare,perché chi resta nell'amore di Dio per gli uomini, non deve temere di sbagliare.Mai come in questo periodo ho sentito l'importanza di queste parole; con Papa Francesco voglio ripetere:“ Dio ci ama, e vuole liberarci dal male, dalle malattie, dalla morte, e portarci nella sua casa, nel suo Regno ”. Lo ha sottolineato Papa Francesco nel breve discorso prima dell’Angelus il 6 gennaio. “ Sinceramente mi piacerebbe dire a quelli che si sentono lontani da Dio e dalla Chiesa, a quelli che sono timorosi e indifferenti: il Signore chiama anche te ad essere parte del suo popolo e lo fa con grande rispetto e amore. Il Signore ti chiama, ti cerca, ti aspetta, non fa proselitismo, dà amore, e questo amore ti aspetta, aspetta te che sei lontano. ” Possiamo anche scegliere di non essere accoglienti, di fare come il fratello prodigo della parabola, che facendo un confronto fra lui e l'altro che aveva abbandonato la casa paterna, si sentiva offeso e geloso dell'amore del Padre anche per lui.Quando si è lontani da casa, ci manca tutto, ma dobbiamo capirlo per tornare a cercarlo, dobbiamo capirlo per aiutare Gesù a cercare i fratelli che si sono persi, per fare come Giovanni, immergendoci nell' amore di Dio per tutta l' umanità.
---------------------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

giovedì 7 gennaio 2016

(Mc 6,34-44) Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta profeta.

VANGELO
(Mc 6,34-44) Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta profeta.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci».
E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.
Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
O Santo Spirito di Dio, aiutami, fa che quello che tu vuoi si possa comprendere a chi legge le scritture, e aiutami ad aggiungere le briciole della tua sapienza a chi legge queste righe, perché tutto sia comprensibile anche a noi che siamo gli ultimi dei tuoi servi inutili. Te lo chiedo per Gesù Cristo nostro Signore, grazie. Amen.
Questo è un testo che ci fa vedere cosa intende Gesù per “condivisione”, che mette l’ accento su alcune , piccole cose, che potrebbero passare inosservate, ma che invece sono essenziali.
Gesù è con il suo popolo, guarisce coloro che si sono radunati nel Suo nome e si preoccupa della loro stanchezza, del loro dover tornare a casa.
Non può e non sa essere indifferente ai loro bisogni fisici, mentre i suoi discepoli invece, cercando di prevenire il problema, vorrebbero rimandarli a casa per tempo. I suoi discepoli si stanno preoccupando nonostante Gesù sia con loro, sono loro a suggerirgli cosa fare!
Come vediamo, non basta conoscere Gesù per non sbagliare, occorre che impariamo ad agire noi come vuole Gesù e non chiedere a Lui di fare quello che noi vorremmo.
Proprio a loro Gesù chiede di usare tutto quello che avevano, di portarlo davanti a Lui perché lo benedica e di distribuirlo alla folla. Affidare al Signore le nostre povere forze, così come lui affida ai suoi discepoli il Suo popolo, uno scambio di fiducia che deve essere reciproco, per essere concreto.
I discepoli di allora e quelli di oggi, forse dimenticano troppo spesso di essere strumenti di Dio e di poter contare sullo Spirito Santo.
Non serve essere esegeti, teologi, ma affidare tutta la nostra vita, la nostra imperfetta umanità a Gesù Cristo perché ci trasformi.
Pensiamo che Gesù, pur essendo di natura Divina, non considerò se stesso un tesoro geloso, ma si spogliò divenendo servo per noi uomini, fino all’ estremo sacrificio della morte sulla croce.
Pensiamo a quelle braccia aperte e abbracciamo il suo corpo, nutriamoci di Lui con tutto il rispetto e la devozione, chiediamo di vincere con Lui il nostro egoismo, portiamo con noi verso quell’ ostia i nostri fratelli, gli ammalati, i lontani, i deboli, ma in modo speciale, preghiamo Gesù per quelle mani consacrate che ci stanno offrendo il suo corpo e il suo sangue; amiamo i nostri sacerdoti e la nostra Chiesa, preghiamo per loro.
Non è facile vivere la carità, la condivisione, non sentiamoci santi, perché tutti nel nostro piccolo, potremmo fare molto di più, ma la paura del domani spesso spezza le ali della carità.
Dobbiamo avere più coraggio e non farci tarpare le ali da chi ci suggerisce l’ idea che quello che possiamo fare è inutile, perché non risolve i problemi del mondo, è una molla che scatta e toglie le ali alla speranza.
Gesù c’ invita a prendere il poco che abbiamo ed a condividerlo con i fratelli, ci chiede di affidarci a Lui e come provò compassione per la folla e non la lasciò tornare digiuna alla loro vita, così anche noi potremo vivere con lui e di Lui, da ora e per sempre.
--------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

mercoledì 6 gennaio 2016

(Mt 4,12-17.23-25) Il regno dei cieli è vicino.

VANGELO
(Mt 4,12-17.23-25) Il regno dei cieli è vicino.
Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.


Parola del Signore.




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Padre che ci doni lo Spirito, Tu non rifiuti mai lo Spirito Santo a coloro che te lo chiedono, perché tu sei il primo a desiderare che lo riceviamo. Concedici dunque questo dono che riassume e contiene tutti gli altri. Amen.
Tutto combacia con le profezie, anche il territorio in cui Gesù comincia a muoversi dopo la cattura di Giovanni il Battista, è lì che i popoli che vivevano nelle tenebre vedranno la luce.
Il popolo d’ Israele era in quel periodo oppresso dall’ occupazione Romana, che dava importanza solo ai capi degli ebrei e ai sommi sacerdoti. Ecco che Gesù comincia a far capire da subito che non è venuto per andare ad inchinarsi davanti a loro, al potere, ma anzi, sceglie per amici, i più umili della zona. Comincia a predicare un vangelo che parla d’ amore, di salvezza e di luce e molti uomini lo seguivano. Andava nelle sinagoghe e parlava alle genti dicendo…”convertitevi, il regno dei cieli è vicino” che poi significava, pensa che devi morire, cambia la tua condotta, non rimanere fermo nei tuoi preconcetti, vieni e seguimi, io sono la luce che t’indicherà la via della salvezza. Mentre diceva queste cose, guariva gli ammalati, ridava la vista ai ciechi, scacciava i demoni. Solo chi rimaneva chiuso nel cuore non lo accettava, cercava delle scuse per non credere in Lui.
Ancora oggi in fondo è così, si cercano tante motivazioni per contestare il cristianesimo, vediamo che le stragi di cristiani si susseguono nell’ indifferenza di molti, addirittura c’ è chi, quasi per giustificare questi delitti, ne mette altri sul piatto della bilancia, come se con delle motivazioni più che altro politiche, si possa mai trovare una giustificazione a tutto questo.Gesù è amore e solo con amore può essere accolto e compreso.Sono le nostre miserie di cui si è fatto carico, le nostre divisioni e le nostre colpe che ancora oggi lo inchiodano alla croce. Riuscire a capire chi è Gesù, a riconoscerlo come colui che ci trasmette l’amore di Dio Padre, superiore ad ogni nostra attesa e ai nostri meriti.
E’ stato il primo ad amarci e aspetta a braccia aperte che ci lasciamo abbracciare da lui e corrispondiamo al suo amore, ma noi cerchiamo troppo spesso di capire, ci fermiamo a giudicare, gli errori degli uni e degli altri, senza riflettere che seguire Cristo vuol dire proprio amare, nonostante tutto.
---------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

martedì 5 gennaio 2016

(Mt 2,1-12) Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.

VANGELO
(Mt 2,1-12) Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Signore Gesù, vieni in Spirito santo, ed indicami la via da seguire per vivere la tua parola.
Le scritture parlano di un re che deve venire, il re dei Giudei e, quando Erode si ritrova davanti i magi, venuti da lontano che cercano questo neonato per adorarlo, si irrita, ha paura di perdere il regno.
Si sente minacciato, ed allora furbamente cerca di ingannarli e si fa promettere che al ritorno sarebbero passati da lì per dirgli dove trovare il bambino per andare anche lui ad adorarlo.
Chi sono i magi? Probabilmente quelli che oggi noi chiamiamo scienziati, quelli che scrutando il cielo cercano di capire e di analizzare gli avvenimenti, quelli che cercano un segno e attraverso quella loro ricerca si mettono in moto e scoprono Gesù, come per significare che scienza e fede non sono in opposizione, mentre quelli che studiano le scritture e che le insegnano nel tempio, i saggi e i sacerdoti, restano fermi nelle loro posizioni, non accettano in quel bambino il Messia. Non vanno neanche a vederlo, non si scomodano, meno che mai vanno ad adorarlo.
E noi? Abbiamo sentito parlare di Gesù, che cosa abbiamo fatto? Ci siamo mossi per andare ad adorarlo? Quanto è cambiata la nostra vita con lui? Sappiamo testimoniare che la sua venuta ci ha cambiato la vita?
I nostri scrigni pieni di doni ricevuti da Dio per presentarli davanti al trono di Gesù, restano troppo spesso chiusi ermeticamente come i nostri cuori.
-------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

lunedì 4 gennaio 2016

(Gv 1,43-51) Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele.

VANGELO
(Gv 1,43-51) Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Aiutami o Spirito Santo, a leggere tra le righe del Vangelo, quello che Dio ci vuole far conoscere. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Amen.
In questo periodo natalizio, si è ricordata la venuta di Gesù sulla terra, ma ancora oggi, dopo più di 2000 anni, ci stiamo chiedendo che cosa è cambiato.
Prima di Gesù, gli ebrei vedevano Dio più come un Dio guerriero, severo, che era pronto a punire i peccatori, gettandoli
nell’ inferno.
Erano un popolo duro, quindi per molti di loro, quel comandamento che diceva “amatevi gli uni con gli altri ” era un poco difficile da digerire.Ma questo in fondo lo è ancora oggi e non solo per gli ebrei.La venuta di Gesù dovrebbe spingerci a seguirlo, a camminare dietro a Lui, ripetendo quello che faceva,testimoniando con la nostra vita, che abbiamo capito cosa Dio vuole da ognuno di noi.
In questo periodo sto usando un libro per fare la mia ora di adorazione: " l'imitazione di Cristo" e non mi sono mai sentita così fragile, così imperfetta, così attacata alla mia parte terrena, dal non riuscire a distaccarmi dai miei difetti.A Natanaele e bastato poco per credere, ma il problema non è credere, è quanto crediamo? Quanto quello in cui crediamo viene a cambiarci la vita....
----------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

domenica 3 gennaio 2016

(Gv 1,35-42) Abbiamo trovato il Messia.

VANGELO
(Gv 1,35-42) Abbiamo trovato il Messia.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Spirito Santo, aiutami a leggere la parola del Vangelo da te ispirata, per comprendere quello che Tu vuoi che io comprenda, per nostro Signore Gesù Cristo e per il sacrificio immane che ha fatto per noi suoi figli.

Giovanni Battista, annuncia che Gesù è l’agnello di Dio, già nei versetti precedenti aveva detto: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere ad Israele."
Giovanni rese testimonianza dicendo: "Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui.
Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: l’ uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito, è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio".
Ora si rivolge direttamente ai suoi discepoli come per invitarli a seguirlo, come per dire, ecco, colui al quale ho preparato la strada, seguitelo e questi non se lo fecero dire due volte, subito presero a seguire Gesù.
La domanda che Gesù rivolge loro è secca: " cosa cercate? " " dove dimori maestro? "
All’ invito di conoscere Gesù, dobbiamo muoverci e cominciare a seguirlo, come fecero i discepoli di Giovanni, dobbiamo chiedere a Lui quello che vogliamo, dobbiamo avere le idee chiare e sapere se vogliamo seguire Gesù veramente, allora Lui ci permetterà di seguirlo, ci condurrà nella sua dimora, ci farà sua dimora.< dove >< cosa >
Questo significa in fondo, entrare nel suo regno. Ci colmerà di grazie, ma se non lo seguiremo, se non ascolteremo la sua parola, non potremo cogliere i frutti della fede. Il passaggio seguente ci fa capire come nulla succede per caso; il primo che seguì Gesù fu Andrea e lui lo portò al fratello Simon Pietro, che diverrà il capo della Chiesa nascente; l’ incontro con Gesù diventa così l’ incontro con la Chiesa e se torniamo alla domanda dei primi discepoli: ” Rabbi dove dimori? ” Abbiamo anche la risposta, Gesù dimora dove ci sono due o più persone che lo seguono, quella è la Chiesa.
Ora noi vediamo che molti si definiscono cattolici o cristiani, ma non praticanti; vorrei spendere un attimo per dire che non spetta a noi giudicare, ma a noi spetta vivere la Chiesa, senza guardare chi lo fa meglio o peggio di noi, perchè tutte le imperfezioni, tutti gli ostacoli, tutti i peccati, vengono messi tra noi e Gesù per impedirci di arrivare a lui, e nessuno più degli uomini, sa cadere in peccato.
Satana è come un parassita che si appropria di noi proprio attraverso il nostro peccato e spesso, se non riesce ad entrare direttamente in noi, lo fa usando quelli che sono la nostra rovina, la lingua ed il pensiero, attraverso il giudizio e la maldicenza.
Usiamo la nostra lingua ed il pensiero, per chiedere a Dio di difenderci da questo mostro parassita, preghiamo per chi secondo noi sbaglia, invece di giudicarlo, e non facciamoci trasmettere il peccato dal parassita.
----------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

sabato 2 gennaio 2016

(Gv 1,1-18) Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

VANGELO
(Gv 1,1-18) Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore.

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Ti prego Spirito di Dio, stammi vicino mentre leggo queste righe e falle entrare nel mio cuore, trasformale sulla tastiera in ciò che tu vuoi, annulla il mio pensiero se permane, per l' amore con il quale Gesù ha accettato la volontà del Padre, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Torna questo Vangelo di Giovanni, che giustamente, la Chiesa ci propone nei tempi forti. L’abbiamo trovato il 1 di gennaio, solo 3 giorni fa, ma questa è una pagina che dovremmo sentire più nostra, perché in esso è la dimensione totale della nostra fede.
Non servirono i profeti, non bastò Giovanni Battista che precedendolo lo annunciò, neanche che Gesù venne tra gli uomini, che testimoniò con la sua vita l’ amore del Padre; chi non voleva credere, non credette ugualmente. Anche oggi è così; alcuni aderiscono alla parola di Dio, la fanno loro, la seguono, riescono ad entrare in contatto con il regno di Dio già su questa terra, pur affrontando mille difficoltà e riescono a ricevere dal Signore grazie su grazie, per la fede che ripongono in Lui. Altri invece non seguono la legge dettata a Mosè, proclamata da Gesù su questa terra, cercano ancora, non si fidano, non vogliono riconoscere la verità, non lasciano agire lo Spirito su di loro, si ribellano ed escono dalla via tracciata dal Signore e perdono la verità, andando a cercare chissà quale verità, ma trovando solo la menzogna.
Questo Vangelo di Giovanni ci porta direttamente in contatto con l’ amore di Dio. In principio era il Verbo che per comunicarci il suo amore creò una casa in cui farci vivere, creò la terra e poi ce la mise a disposizione, per amore e con amore. Tutto fa parte di un progetto divino di cui noi facciamo parte. Da Dio viene la vita e nella luce di Dio noi ritroviamo la via per tornare a casa, nella casa che era dal tempo dei tempi, preparata per noi.
Chi non ascoltò i profeti e non credette a Giovanni, non crede neanche a Gesù e non capisce che attraverso di Lui Dio si rivela .
-------------------------------------------------------------

Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

venerdì 1 gennaio 2016

(Gv 1,19-28) Dopo di me verrà uno che è prima di me.

VANGELO
(Gv 1,19-28) Dopo di me verrà uno che è prima di me.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo e guida il nostro cuore e la nostra mente a Cristo,perchè sempre mi viene nel cuore che come dice Origene: “Nessuno può comprendere il senso del vangelo di Giovanni se non si è chinato sul petto di Gesù e non ha ricevuto da Gesù, Maria come madre”.
L'apostolo Giovanni ci parla dell'altro Giovanni,il Battista,e quello che scrive per primo è la parola TESTIMONIANZA. Intanto comincio con il ricordare che questa testimonianza gli è stata richiesta.Le autorità Giudaiche attendevano come tutti il Messia, (christòs in greco, da cui il nostro “Cristo”) ed il battesimo rappresentava il rito di purificazione per entrare nell'attività messianica, quindi si chiedevano se non fosse lui il Messia atteso.Ma Giovanni nega di essere il Messia,nega di essere Elia (atteso prima del Messia) e nega anche di essere il Profeta di cui aveva parlato Mosè (Deut 18, 15-18: “Il Signore tuo Dio susciterà per te, fra i tuoi fratelli, in mezzo a te, un profeta come me”. )
" Fra i nati di donna non è sorto nessuno più grande di Giovanni Battista " eppure proprio lui, non cerca di usurpare il posto che non gli spetta,non si fa vanto di essere parente di Gesù ,di conoscerlo, non si vanta di avere tante persone che lo seguono,perchè comprende pienamente di non averne alcun merito,se non quello di aver fatto della sua vita ascetica,una continua dedicazione a Dio.Era così infiammato allo Spirito di Dio, che non temeva di non piacere a chi non rispettava le leggi di Dio, a chi conduceva una vita ambigua tra bene e male senza saper decidere e questo gli provocò molti nemici che lo scrutavano,lo interrogavano,con lo scopo di toglierselo di mezzo. Grande la sua umiltà,che gli fece dire: " a Lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo ".
-------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

giovedì 31 dicembre 2015

(Lc 2,16-21) I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.



VANGELO DI VENERDì 1 GENNAIO 2016
(Lc 2,16-21) I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Parola del Signore.



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Spirito Santo amico mio, dolce compagno dei miei pensieri, vieni a parlarmi di quello che successe a Betlemme, fammi capire il significato di questo passaggio delle letture alla luce della tua sapienza, perché diventi anche la mia. Amen.

Quello che mi salta agli occhi in questa lettura, da subito, è il ruolo dei pastori, che appena ricevono l’ annuncio dell’angelo, si mettono immediatamente in cammino, alla ricerca di Gesù; parlano tra di loro, annunciano agli abitanti di Betlemme quello che hanno visto e sentito.
Non hanno ancora idea di quello che sarebbe successo, ed annunciano che è nato un bambino; che la stella cometa li guidò alla stalla; che gli angeli facevano festa… Tutto si muove intorno a questo avvenimento.
Anche Maria e Giuseppe ancora increduli, accettavano tutto senza, in fondo, rendersi conto di quello che stava succedendo, ma silenziosamente Maria taceva e conservava tutti i dubbi e le paure nel suo cuore.
Sentivano tutti che stava nascendo per loro qualcuno che avrebbe cambiato la loro vita e la storia del mondo, ma come?
Quando arriva la chiamata del Signore è in fondo un po’ la stessa cosa anche per noi; ci agitiamo, domandiamo, ci muoviamo di qua e di là, affamati della parola di Dio. Vorremmo capire tutto e subito, ma sappiamo che dovremo cambiare il nostro modo di vedere le cose, perché dovremo imparare a vivere qualcosa di meraviglioso, di cui non abbiamo la minima idea e sentiamo che sarà un qualcosa che ci cambierà la vita.
Lo afferriamo da subito, ma per fortuna, il Signore sa dosare meglio di noi i tempi dell’ azione dello Spirito e pian piano ci porterà a conoscere tutti i passi da fare, ci ricolmerà di grazie, e ci farà vivere il regno dei cieli già su questa terra.
Per chi si imbatte in queste parole, con fede incerta o addirittura senza fede, io mi sento di dire, chiedete di capire, chiedete di scoprire la bellezza del Signore, non fermatevi alla mediocrità di noi uomini e donne di fede ancora in incerto cammino, chiedete direttamente al Padre di farvi balbettare come Gesù Bambino, Mamma e Papà.
----------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

mercoledì 30 dicembre 2015

( Gv 1,1-18 ) Il Verbo si fece carne.

VANGELO DI GIOVEDì 31 DICEMBRE 2015
( Gv 1,1-18 ) Il Verbo si fece carne.
Dal Vangelo secondo Giovanni


In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Come vorrei che lo Spirito d'Amore che era in Giovanni, scenda su di me...
come vorrei saper descrivere l'amore che sento vibrare nelle sue parole...
come vorrei saper riconoscere il Cristo come a lui è stato donato....
come vorrei saper legare la mia vita alla Sua così saldamente come lui.
Donati o Santo Spirito se riconosci in me il vero e solo desiderio di trasmettere Te.
Grazie , Amen.
Gli uomini della terra attendevano il Messia, come aveva annunciato il profeta Isaia, ma intanto si facevano un' idea di come lo volevano.
L' uomo non accetta molto volentieri le cose che non capisce, specie se non avvengono come lui crede... e così anche Dio sarebbe dovuto stare alle regole.
Quel Dio che si fa carne come noi, con la nostra debolezza, con la nostra natura, caricando su di se il peso di tutte le nostre attese, sembra un estraneo; sembra qualcuno che vive fuori dal mondo, ma non è così, vive nel mondo.
Lo riconosciamo in chi ama senza interesse, in chi cerca di non ferire anche se è provocato, in chi perdona anche se è ferito, in chi ama anche se non è amato!
Questo brano ci presenta il Logos eterno, quindi la sua teologia è di un'elevatezza spirituale indecifrabile, ma quello che ci colpisce e ci affascina, non è questo, ma la scoperta che tra noi, proprio tra noi, e per noi, è sceso il dono più grande che Dio potesse mandare: Se stesso in carne ed ossa.
Un Dio che non vuole vivere lontano dai suoi figli, è un Dio che non vuole mantenere le distanze; è un Dio che vive per noi e vuole vivere in noi.
Noi riponiamo nei nostri figli le nostre speranze e, spesso loro decidono altro, ma non per questo, smettiamo di amarli.
Noi vorremmo che non si mettessero mai in situazioni pericolose, ma l'incoscenza e l' indipendenza li spingono là dove non dovrebbero, ma non li amiamo di meno.
Dio ci ama molto meglio e molto più di quanto noi sappiamo amare, perchè ci ha creati, e in noi c' è la sua impronta, il suo desiderio.
Se non viviamo alla Sua luce, non capiamo, e facciamo esperienza della nostra fragilità, ma chi ha fatto esperienza della sua luce, è venuto ad annunciarlo.
Il primo fu Giovanni il Battista, ma ne seguiranno altri, e sempre ci sarà qualcuno che ci indicherà come riconoscerlo e come viverlo, ma sicuramente uno di quelli che meglio di tutti lo ha saputo vivere ed amare è stato l'apostolo Giovanni, il discepolo che Gesù amava e dal quale era ricambiato senza se e senza ma.
Si donò a Lui come Lui si donò a noi e per questo amore vide e credette per primo davanti al sepolcro vuoto.
Non aveva bisogno di fare domande, perchè riusciva ad avvertire dentro di lui, la potenza di quell' amore così grande, che non temeva nulla, non temeva di essere ingannato.
Noi a volte viviamo Dio o come un'esperienza irraggiungibile (come se dipendesse da noi) oppure come se fosse uno di noi, come se fosse capace di darci una fregatura.
Ĕ proprio il rapporto che viviamo con lui che ci confonde, perchè non è sincero, ma non da parte di Dio; siamo sempre noi che non stiamo ai patti, noi che diciamo di amarlo e non lo amiamo veramente.
La legge consegnata a Mosè si è compiuta in Cristo... non c'è nessun contrasto tra la legge e Gesù, ma anche questo ancor oggi, molti faticano a vederlo, essendo più attaccati a come si esprime una legge che a come si vive.
Ma Gesù non perderà nessuna delle pecore che gli sono state affidate e la luce trionferà sulle tenebre!
--------------------------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

martedì 29 dicembre 2015

(Lc 2,36-40) Anna parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione.

VANGELO
(Lc 2,36-40) Anna parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione.


Dal Vangelo secondo Luca


[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.


Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito Santo,amore mio, tu che hai saputo illuminare nei tempi i profeti, degnati di darmi una giusta visione della parola di Dio, perchè non possa ingannarmi, ma leggerla solo alla tua luce. Fatti spazio nel mio cuore, perché sia solo tuo. Amen.


L’ immagine di oggi della profetessa Anna, mi fa pensare a chi, dopo aver vissuto una vita dedicata alla famiglia, si ritrova all’ improvviso da sola/o e ritrova una famiglia nella sua parrocchia, nella sua chiesa, dedicandosi al servizio più umile, sistemare l’altare, pulire, preparare le funzioni, recitare il rosario… mille piccole attività che richiedono la loro presenza e le fanno sentire utili al Signore.
Molti dicono che le vecchie vanno in chiesa perché non hanno altro da fare e che vista l’età si preoccupano di più per la loro anima… ma io penso a quelle vecchiette di quando io ero piccola, che non capivano la messa, perché era in latino e, mentre il sacerdote celebrava, sgranavano il rosario. Quanta tenerezza in quel gesto, quanta umiltà!
Anna passa la vita nel tempio, servendo e contemplando il Signore, poi illuminata dallo Spirito lo riconosce nel Bambino e lo annuncia a quanti lo stavano aspettando. Torna la lode a Dio, la preghiera, l’esempio; questa è la Chiesa che noi formiamo, quella che è comunità, che accoglie gli anziani, che li fa partecipare e non li esclude, che si preoccupa di portare l’ Eucarestia agli ammalati, che cerca la luce dello Spirito nella preghiera comunitaria.
----------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso


http://bricioledivangelo.blogspot.it/


OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/


per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts


http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

lunedì 28 dicembre 2015

(Lc 2,22-35) Luce per rivelarti alle genti.

VANGELO
(Lc 2,22-35) Luce per rivelarti alle genti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Parola del Signore.


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Degnami o Santo Spirito della tua presenza, concedimi la tua grazia, accogli la mia preghiera, perchè solo grazie a te, potrò conoscere il verbo del Signore. Amen.
Come Simeone, dopo tanta attesa, anche noi vedremo Gesù e potremo conoscere la salvezza che Dio ha preparato per noi.
A volte ci sentiamo stanchi e sfiduciati , ma dentro di noi permane una voce che ci induce a sperare, nonostante le amarezze della vita, sappiamo che seguendo Gesù saremo salvati. Ma che vuol dire seguire Gesù?
Amare come Dio comanda vuol dire, uscire dal nostro io e lasciare posto a Lui, al suo modo di amare, non al nostro, che è un amore di comodo, fatto di simpatie e antipatie, un amore condizionato che nulla ha a che vedere con l’ amore di Dio.
Quanti credono di vivere secondo la luce e vivono nelle tenebre, perché vogliono farsi una religione di comodo.
Gesù non ci ha portato un vangelo comodo, ma ci ha promesso la salvezza, poi , è chiaro, che sta sempre a noi la scelta.
Simeone era definito un uomo pio e giusto e guidato dallo Spirito Santo, ma quello che è semplicemente stupendo di quest' uomo, è che era in attesa. Voleva conoscere il Salvatore, dopo di che poteva anche morire.
Molte persone incontrano Gesù nella loro vita, ma non lo riconoscono come il Salvatore, erroneamente pensando che la salvezza non esiste, che alla nostra morte tutto finisce, o, peggio ancora , che non hanno bisogno di essere salvati.
Io credo che molte delle nostre idee vadano rivedute alla luce del Vangelo e che molto del Vangelo vada letto coerentemente alla nostra vita; Dio ci è molto più vicino di quanto noi siamo vicini a Lui.
--------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

domenica 27 dicembre 2015

(Mt 2,13-18) Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.

VANGELO
(Mt 2,13-18) Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.


+ Dal Vangelo secondo Matteo


I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».
Parola del Signore





LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Signore mio ti prego, inondami del tuo Spirito di sapienza, fa che io possa trarre da questa lettura tutto quello che vuoi concedermi di sapere. Io non merito nulla per me, sono la più stupida dei tuoi fratelli, ma sto cercando di fare quello che tu vuoi, sto cercando di testimoniare la tua parola, aiutami o mio tutto a non essere me ma a lasciare che tu prenda il mio posto. Annullami, ti amo tanto!


Sappiamo che Erode aveva cercato di corrompere i re Magi, che avrebbero dovuto tornare da lui e dirgli dove si trovava il Bambino Gesù, ma alla vista del piccolo questi avevano capito ed erano ripartiti per un' altra strada. Ma il persecutore non si arrende e, ancora più adirato, senza alcuna pietà decide di far uccidere tutti i neonati al di sotto dei due anni. Il Signore mandò un angelo ad avvisare Giuseppe di prendere la moglie ed il bambino e di fuggire in Egitto fino alla morte di Erode, che compie con quel gesto una strage immane di bambini innocenti. Le madri piangono i loro figli, la profezia si avvera. Le lotte, le divisioni, il potere, tutte cose che fanno vittime, e le prime vittime di tutto questo sono i bambini; quelli che muoiono di fame, quelli che vengono rapiti per farne dei soldati, quelli che vengono utilizzati nelle miniere, quelli che vengono abbandonati nell’ indigenza , quelli che vendono usati dagli adulti per la pornografia, per la prostituzione, uccisi per rubargli gli organi, violentati, quelli che vengono mutilati nelle guerre, quelli che vengono abortiti…..
Quanti Erodi oggi uccidono in nome del potere, del progresso, della loro libidine; quanti uomini e donne rifiutano di riconoscere Gesù come loro Signore e distruggono tutto quello che intorno gli parla di Lui, quanti vogliono avere potere di vita e di morte, decidere se far nascere o no un bambino, quanti si ingozzano ed hanno il superfluo, mentre tanti bambini muoiono di fame. E noi cosa facciamo di concreto per non essere come Erode?
Ci scandalizziamo facilmente guardando la crudeltà degli altri, ma nel nostro piccolo, in tutti noi c'è un Erode che cerca di soffocare Gesù e di non fargli gridare il suo amore per tutti! Saremo giudicati in base a quanto avremo amato, aiutato e perdonato, ma noi a volte siamo talmente presi da noi stessi che neanche li vediamo gli altri. La gente muore nel mondo, ma questo sembra non toccarci ; ogni 3,6 secondi una persona muore di fame. Ventiquattromila al giorno. La maggior parte bambini, disidratati o malnutriti. Un olocausto permanente. Intorno a me sento sempre lamentarci della crisi economica, ma ai nostri bambini non manca l'ultimo giocattolo, l' ultimo telefonino moderno.... I ristoranti sono sempre pieni!

sabato 26 dicembre 2015

(Lc 2,41-52) Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.




VANGELO DI DOMENICA 27 DICEMBRE 2015

(Lc 2,41-52) Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.

+ Dal Vangelo secondo Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.

Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.

Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.

Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Parola del Signore








LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Spirito d’amore, abbracciami, e fammi comprendere il senso delle scritture, ma ancor di più che cosa tu vuoi che io comprenda, e sarò serena tra le tue braccia ad ascoltare la tua parola.Mi affido a te, illuminami!

Gesù cresce e dal fanciullo che era affidato alle cure di Maria e Giuseppe, sta diventando un uomo. Possibile che Gesù si perda? Che Maria e Giuseppe dimentichino questo loro figlio e se ne rendano conto solo a sera, quando la carovana aveva già percorso molta strada?

Sì forse si, ma io ho sempre pensato che non doveva essere un bambino facile da crescere, eppure se guardiamo bene, ci vediamo il segno di quello che sarebbe accaduto qualche anno dopo. Maria e Giuseppe sono angosciati, preoccupati e oserei dire arrabbiati con Gesù, se non avessi imparato leggendo i vangeli che né Maria né Giuseppe non si fanno mai prendere dall’ ira. Forse cominciano a capire i poveri genitori che questo bambino non gli appartiene già più, perché cresce in lui la consapevolezza di appartenere a Dio più che a loro, e anche se non riescono ad afferrare bene il senso della cosa, intuiscono che c’è una verità che va oltre la loro comprensione. Riprendono il cammino cercando di essere guida di quel figlio che già non gli apparteneva più, e lui stava loro sottomesso. Mi vengono in mente tante cose… che i figli sono prima di Dio e poi nostri, che la vita è dono di Dio, ce l’ affida per un tratto di strada, perché possiamo attraverso questa vita che ci affida, contemplare il suo amore. Siamo tutti figli, belli e brutti, sani e malati, giusti e peccatori, siamo entrati nel mondo e siamo con Gesù, tra i dottori della legge, per parlare del nostro Padre celeste. Gesù li ascoltava e li interrogava, e li stupiva con la sua intelligenza e le sue risposte…. Noi cosa facciamo amici? I nostri maestri che fanno? Forse è vero che i sacerdoti sono pochi, ma diventa sempre più difficile trovarne uno che ti dedichi un po’ del suo tempo per parlare… ricordo che quando ero bambina la chiesa era sempre aperta, ed un sacerdote sempre pronto per confessare ed aiutare… ci fermavamo dopo la messa e il prete ci faceva fare colazione con lui dalle suore, che preparavano il latte e la cioccolata calda d’inverno. Si parlava del vangelo che era stato spiegato a messa, e così anche per i grandi, c’era chi chiedeva un consiglio, una parola buona, una preghiera. Oggi le donne preparano l’ altare, il sacerdote arriva, in genere 5 minuti prima della messa, fortunati quelli che hanno a disposizione due sacerdoti, ma poi, arrivano insieme e, o senti la messa o ti confessi; e poi dopo la messa? Tutti via di corsa, saluti e baci e si va via… e mi dispiace dirlo, ma i sacerdoti sono quelli che hanno più fretta… dove sono finiti i pastori? Prima camminavi dietro a loro, ora devi quasi rincorrerli.

Maria, Madre della Chiesa, non capisce e piange, piange sulla Chiesa, sui suoi figli, su quello che vede e sente. Nelle nostre famiglie poi non va meglio… dove stiamo portando questi nostri figli? Siamo talmente allo sbando noi che non sappiamo neanche guidarli e loro vanno dove il mondo li porta, seguono il progresso; l’ ultimo dei loro pensieri è andare a messa la domenica, perché avrebbero dovuto impararlo da noi, ma noi ci andiamo? Dopo una settimana di lavoro siamo troppo stanchi per il Signore….. Piange Maria e ci invoca di convertirci, di tornare sui nostri passi, il suo cuore immacolato, provato dal dolore, continua a soffrire per noi, e mi sembra di sentirla dire: figli perché fate così? Se sapeste quanto vi amiamo, piangereste di gioia!

------------------------------------------------------------

Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE

https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

venerdì 25 dicembre 2015

(Mt 10,17-22) Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.




VANGELO
(Mt 10,17-22) Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».


Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA.
Aiutami Santo Spirito, a leggere e capire, quello che mi vuoi dire!
“ Guardatevi dagli uomini ” perchè vi saranno d’ostacolo, sembra dire Gesù, ma secondo me dice qualcosa di diverso, dice guardatevi dall’ umanità... anche dalla nostra umanità.
Non importa quanto gli altri ci attaccheranno, ma quanto noi sapremo comunque affrontare e superare le nostre difficoltà, le nostre paure, le nostre cattive abitudini.
Vincendo la voglia di rinchiuderci in noi stessi, permetteremo a Dio di scrivere la nostra storia.
----------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

mercoledì 23 dicembre 2015

(Lc 1,67-79) Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.// (Mt 1,18-25) Maria darà alla luce un figlio, e tu lo chiamerai Gesù.



VANGELO DI GIOVEDì 24 DICEMBRE 2015

(Lc 1,67-79) Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
Parola del Signore.




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito Santo eterno amore, porta la tua luce nel mio cuore, fammi vivere la tua parola, fammi vedere la tua luce, fammi splendere del tuo riflesso. Amen.
Le donne come madri, non vivono da sole la loro maternità, neanche nel caso di Maria che, pur non avendo in Giuseppe la figura del padre di suo figlio, non può fare a meno di concedergli la figura della guida , a cui si affida ed affida la protezione della famiglia.Egli era un semplice fedele, mentre Zaccaria era un sacerdote, quindi queste due figure collegate tra loro da un vincolo di parentela terrena, si trovano ad avere anche un vincolo di parentela divina. Due uomini scelti come padri, direttamente da Dio!
Alla nascita di Giovanni, Zaccaria torna a parlare, per prima cosa benedice il Signore, perché ha capito che aveva sbagliato a dubitare, ad avere paura e così si affida anche lui allo Spirito, sulle orme di Maria ed Elisabetta e pieno di fiducia ringrazia Dio della venuta del salvatore, come aveva promesso.
Alla luce della conoscenza, anche la missione del figlio Giovanni diventa chiara e la preghiera di Zaccaria, dopo essere passata per la profezia arriva al ringraziamento.
Ricordiamo il magnificat di Maria? Ed ora il cantico di Zaccaria, la prima cosa che sale alle labbra dopo aver riconosciuto lo Spirito Santo ed essersi affidati a lui è una preghiera, perché il contatto con il Signore procura gioia, meraviglia e fiducia, una fiducia che diventa certezza, addirittura profezia…..
E poi eccolo l’ avvenimento meraviglioso della nascita di Gesù, in una stalla, straniero, povero, ricercato per essere ucciso, non è certo questo il modo in cui si pensava alla nascita del Messia; ma una stella guida il cammino dei pastori e dei Magi; una luce che fa intravedere nel buio della notte, la speranza della salvezza.
Gli angeli del Signore avvisano i pastori che la salvezza è nata per il mondo… Buon Natale a tutti coloro che sono davanti alla capanna semplice di Dio, che lo riconoscono come il Messia e che vivono per lodare il Suo nome e testimoniare la sua venuta!
===============================================
NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA VIGILIA
===============================================
VANGELO DELLA MESSA DELLA VIGILIA
(Mt 1,18-25) Maria darà alla luce un figlio, e tu lo chiamerai Gesù.
Dal Vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.
parola di Dio.




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Signore mio,con il tuo Santo spirito,ad aiutare la mia mente a capire quello che Tu ritieni giusto che io debba capire e a liberare la mia mente da tutto il resto.
Matteo continua a raccontarci la storia della nascita di Gesù,vedendola dalla parte di Giuseppe.
La notte di Giuseppe! Questo dovrebbe essere il titolo di questa pagina di vangelo; ve la immaginate la notte del povero Giuseppe? Dubbi, angosce, paura, delusione… credo che nella sua mente sia passato veramente di tutto, e molto probabilmente ha anche pianto e a lungo, perché alla fine è crollato in un sonno profondo….
Ecco ora l’uomo Giuseppe finisce di comportarsi da uomo, ora stremato si lascia andare, allenta le difese, smette di pensare, e il Signore riesce ad intervenire mandando un suo angelo.
Quello che mi colpisce e mi fa riflettere è proprio questo, quando l’uomo ha provato tutto, ha pensato tutto, si arrende a Dio, e da lì in poi tutto è possibile.Giuseppe, semplice falegname, aveva come promessa sposa la piccola Maria; una fanciulla mite e sicuramente degna del massimo rispetto, tanto che anche a lui riesce difficile pensare male di lei, quando le dice che aspetta un bambino.
Giuseppe sa di non averla toccata, come può essere successa una cosa simile? E adesso che sarà di lei? Anche oggi come 2000 anni fa una ragazza che deve affrontare una gravidanza da sola si trova in mille difficoltà, dirlo alla famiglia, il giudizio della gente, ma in quei tempi era ancora peggio; una ragazza era messa al pubblico sdegno ed addirittura lapidata. Egli sente che non può farle questo, ma non può neanche sposarla! Non la sta giudicando, ma non comprende; le sue intenzioni erano altre: una casa, dei figli suoi, una bottega di falegname….. ed ora questa cosa gli sembra inaccettabile.
Molti uomini cercano di capire come una Vergine possa aver partorito ed essere restata tale, ed a questo proposito io vorrei dire: che questo possa essere un dubbio legittimo in chi non crede in Gesù Cristo, è normale, ma quando si riesce a scoprire ed accettare il mistero dell’incarnazione di Dio, perché questi dubbi? Perché resistere al miracolo della fede? Perché cercare di capire e limitare Dio? Che tipo di fede è questa?
Nella nostra vita avremo avuto e avremo sempre dei momenti in cui ci sarà difficile comprendere i disegni di Dio, ma se ci affidiamo a lui, tutto ci sarà poi comprensibile. Senza il Sì di Maria e di Giuseppe noi non saremmo qui dopo 2000 anni a parlare dei disegni di Dio, non aspetteremmo ancora una volta un Natale che ci rappresenta la nascita di “Dio con noi”, non spereremmo in un mistero ancora più grande di noi, in cui un piccolo esserino che sceglie di nascere in una stalla e morire su una croce, cambierà la storia della nostra vita!
Ma quando Dio decide di intervenire nel mondo, non ci chiede il permesso, anzi, a volte sconvolge i nostri piani ed è proprio quello che ha fatto con Giuseppe, che, poverino, credeva di aver già programmato la sua vita.
Se la nostra vita, non è sconvolta dall’arrivo di Gesù, se non cambia nulla, c’è qualcosa che non quadra, forse non è a Gesù che diamo ascolto, ma al nostro IO che grida più forte di DIO!
La vita del mondo ci spinge a cercare il benessere e la sicurezza nelle cose materiali, nel lavoro la solidità del futuro, ecc. e seguendo questi schemi è facile che quando qualcuno dei paletti su cui poniamo le basi della nostra esistenza, ci viene a mancare, ci sentiamo franare la terra sotto ai piedi e temiamo che tutto possa crollare, ma se la nostra vita è basata su solide fondamenta e sulla fede, niente, neanche la prova più dura, ci metterà paura, perché in ogni cosa cercheremo di accettare e di riconoscere la mano del Signore e faremo riferimento a Lui.
Non sarà sempre facile, Gesù ci ha avvertito che seguirlo non è una passeggiata, ma ci ha anche convinto che è l’unica via possibile per la nostra salvezza.
San Giuseppe, tu che hai ascoltato la voce dell’angelo mandato dal Signore, proteggici e guidaci come hai fatto con il piccolo Gesù, che ti fu affidato da Dio, e guidaci nella vita verso il progetto di Dio per noi. Grazie, amen.

----------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts