VANGELO.
(Mc 12,1-12) Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]:
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
O Spirito di Dio, insegnami a stare in ascolto della tua parola, per comprendere l’ essenza del tuo messaggio e saperlo rendere attuale nella mia vita.
Nella confusione di questi ultimi tempi,si dice di tutto ed il contrario di tutto.
Molte le voci che cercando di dimostrare le loro ragioni, si levano contro Papa Francesco.
Stamattina leggendo l’ultima profezia elaborata per dire che il trono di Pietro è in mano allo anticristo, ho avuto un sussulto...
Analogie con quello che accadde 50 anni fa dopo il concilio vaticano 2° fanno pensare!
Ma poiché io non credo nella sapienza dell’uomo, mi sono affidata anche oggi alla sapienza di Dio; e dopo aver pregato lo spirito Santo, mi si è aperta la pagina del vangelo di oggi...
Meglio di così non mi poteva rispondere, per questo anche oggi che mi fido solo di Lui.
Ancora una parabola sulla vigna, il padrone la lascia in mano ai contadini perché la coltivino, a coloro quindi che detenevano il potere di amministrare la parola di Dio. A loro è stata affidata la parola, ma questi la vogliono gestire a modo loro e non vogliono accettare Gesù, perché non vogliono accettare le sue regole, ma vogliono essere loro il popolo eletto, solo loro il popolo prescelto da Dio, e questo Gesù che parla con i pagani, che sana i lebbrosi, e che accoglie gli emarginati, proprio non gli piace, e non potendo accettare di sentirsi in colpa, di avere qualcuno che pesa sulla loro coscienza, decidono di ucciderlo.
Ma quel Gesù che loro hanno scartato, è stato la nostra salvezza, la salvezza di ogni uomo che non vuole un Dio su misura, come gli fa più comodo, ma ascolta la voce di Dio per quella che è, ed accetta Gesù ed il suo messaggio,anche se questo significa accettare la croce nella sua vita, accetta di servire e non di essere servito.Troppo spesso noi uomini, abbiamo una visione spirituale della fede, ma poi nei fatti, non riusciamo a viverla concretamente, perché mettiamo noi stessi al centro della nostra vita, e non Gesù. E' difficile vivere una vita basata sull' imitazione di Cristo.
Questo è quello che l’uomo fa quando diventa superbo e vuole fare a meno di Dio, vuole guidare la propria vita, senza riconoscerla come un dono, perdendo di vista che quella vigna è già sua, che non ha bisogno di uccidere e rubare niente, perché tutto quello che il è del Figlio è per lui.
Ma Gesù che è stato ucciso, è diventato la pietra su cui poggia la Chiesa.
Questa Chiesa che spesso noi non vediamo come la nostra casa, ma come un’ istituzione che ci è estranea, come un regno di pochi, questa Chiesa che alcuni credono di loro proprietà, e che altri non accettano…
Chi è stato chiamato a coltivare la vigna, lo fa nel nome di Dio, o lo fa nel suo interesse? Lavora su se stesso per poter portare frutti al regno di Dio, con la parola e l’esempio, o segue i propri interessi?
Ognuno di noi dovrebbe farsi un esame di coscienza per scoprire come ci comportiamo, per capire se questo atteggiamento del " tutto ci è dovuto " ci appartiene, e fino a che punto vogliamo continuare a rifiutare di essere partecipi eredi con Cristo, del regno dei cieli.
Cosa altro deve fare Dio per farci comprendere quanto è grande il suo amore più che dare la vita del suo Figlio per la nostra redenzione? Quanto ancora vogliamo essere sordi e ciechi? Per rincorrere cosa stiamo rifiutando la nostra partecipazione al progetto di Dio? Vogliamo continuare a credere di poter gestire la vigna del Padre senza di Lui? per farne cosa?Non possiamo trasformare la Chiesa di Cristo in una proprietà privata e pretendere di averlo soltanto per noi. Cristo implica anche la scomodità della sua famiglia e siamo tutti noi,noi che dobbiamo imparare a vivere in comunione tra noi e con Lui,non possiamo fare altro. Chi ha conosciuto Cristo non può distinguerlo dalla Chiesa, deve vivere Cristo dentro la Chiesa.
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