venerdì 7 giugno 2013

(Lc 2,41-51) Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.


VANGELO 
(Lc 2,41-51) Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.

+ Dal Vangelo secondo Luca 

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

Parola del Signore

(Lc 2,41-51) Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.

LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA 
Spirito d’amore, abbracciami, e fammi comprendere il senso delle scritture, ma ancor di più che cosa tu vuoi che io comprenda, e sarò serena tra le tue braccia ad ascoltare la tua parola. Mi affido a te, illuminami! 

Gesù cresce e dal fanciullo che era affidato alle cure di Maria e Giuseppe, sta diventando un uomo. Possibile che Gesù si perda? Che Maria e Giuseppe dimentichino questo loro figlio e se ne rendano conto solo a sera, quando la carovana aveva già percorso molta strada?
Sì forse si, ma io ho sempre pensato che non doveva essere un bambino facile da crescere, eppure se guardiamo bene, ci vediamo il segno di quello che sarebbe accaduto qualche anno dopo. Maria e Giuseppe sono angosciati, preoccupati e oserei dire arrabbiati con Gesù, se non avessi imparato leggendo i vangeli che né Maria né Giuseppe non si fanno mai prendere dall’ ira. 
Forse cominciano a capire i poveri genitori di questo bambino così particolare, perché cresce in lui la consapevolezza di appartenere a Dio più che a loro, e anche se non riescono ad afferrare bene il senso della cosa, intuiscono che c’ è una verità che va oltre la loro comprensione. Riprendono il cammino cercando di essere guida di quel figlio che già non gli apparteneva più, e lui stava loro sottomesso.
 Mi vengono in mente tante cose… che i figli sono prima di Dio e poi nostri, che la vita è dono di Dio, ce l’ affida per un tratto di strada, perché possiamo attraverso questa vita che ci affida, contemplare il suo amore. Siamo tutti figli, belli e brutti, sani e malati, giusti e peccatori, siamo entrati nel mondo e siamo con Gesù, tra i dottori della legge, per parlare del nostro Padre celeste. Gesù li ascoltava e li interrogava, e li stupiva con la sua intelligenza e le sue risposte. Noi cosa facciamo amici? I nostri maestri che fanno?Forse è vero che i sacerdoti sono pochi, ma diventa sempre più difficile trovarne uno che ti dedichi un po’ del suo tempo per parlare.  Ricordo che quando ero bambina la chiesa era sempre aperta, ed un sacerdote sempre pronto per confessare ed aiutare; ci fermavamo dopo la messa e il prete ci faceva fare colazione con lui dalle suore, che preparavano il latte e la cioccolata calda d’inverno. Si parlava del vangelo che era stato spiegato a messa, e così anche per i grandi, c’ era chi chiedeva un consiglio, una parola buona, una preghiera.
 Oggi le donne preparano l’altare, il sacerdote arriva, in genere 5 minuti prima della messa, fortunati quelli che hanno a disposizione due sacerdoti, ma poi… arrivano insieme… e o senti la messa o ti confessi…. e poi dopo la messa?
Tutti via di corsa… saluti e baci e si va via… e mi dispiace dirlo, ma i sacerdoti sono quelli che hanno più fretta… dove sono finiti i pastori?
Prima camminavi dietro a loro, ora devi quasi rincorrerli. Maria, Madre della Chiesa, non capisce e piange, piange sulla Chiesa, sui suoi figli, su quello che vede e sente.  Nelle nostre famiglie poi non va meglio…dove stiamo portando questi  nostri figli? Siamo talmente allo sbando noi che non sappiamo neanche guidarli e loro vanno dove il mondo li porta, seguono il progresso… l’ ultimo dei loro pensieri è andare a messa la domenica, perché avrebbero dovuto impararlo da noi… ma noi ci andiamo? Dopo una settimana di lavoro siamo troppo stanchi per il Signore….. Piange Maria e ci invoca di convertirci, di tornare sui nostri passi, il suo cuore immacolato, provato dal dolore, continua a soffrire per noi.

3 commenti:

  1. MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Espíritu de amor, abrazo, y me dio a entender el significado de las Escrituras, pero aún más que lo que usted quiere que yo entiendo, y yo estaré tranquilo en los brazos para escuchar su palabra. Confío en ti, me ilumine!
    Jesús crece y el niño que fue confiada al cuidado de María y José, se está convirtiendo en un hombre. ¿Es posible que Jesús se ha perdido? María y José se olvidan de que su hijo y si se dan cuenta de que sólo en la noche, cuando la caravana ya había recorrido un largo camino?
    Sí, tal vez, pero yo siempre pensé que tenía que haber un niño fácil de cultivar, pero si nos fijamos bien, veremos el signo de lo que iba a pasar un par de años más tarde. María y José están angustiados, preocupados y enojados con Jesús, me atrevo a decir, si yo no había aprendido mediante la lectura de los evangelios que ni María ni José nunca se ven envueltos en la ira.
    Tal vez empezar a entender los padres pobres de este niño tan especial, porque tenía una creciente conciencia de que pertenece a Dios antes que a ellos, y aunque no alcanzan a comprender claramente el significado de las cosas, el sentido de que hay una verdad que va más allá su comprensión. Reanudar el viaje tratando de estar conduciendo a su hijo que ya no suya, y vivía sujeto a ellos. Se me ocurren tantas cosas ... que los niños están delante de nuestro Dios, y luego, que la vida es un don de Dios, no 's se basa en un tramo de carretera, porque podemos hacerlo a través de esta vida que nos ha confiado, para contemplar su amor. Todos somos hijos, buenos y malos, sanos y enfermos, justos y pecadores, entramos en el mundo y estamos con Jesús entre los doctores de la ley, para hablar de nuestro Padre celestial. Jesús, escuchándolos y haciéndoles preguntas, y los increíbles con su inteligencia y de sus respuestas. ¿Qué hacemos amigos? Nuestros profesores lo hacen? Tal vez sea cierto que los sacerdotes son pocos, pero cada vez es más difícil encontrar uno que te pasas un poco de su tiempo para hablar. Recuerdo que cuando yo era un niño, la iglesia siempre estaba abierta, y siempre listo para un sacerdote para confesar y ayudar, nos detenemos después de la misa y el sacerdote estaba allí para desayunar con él por las monjas, que estaban preparando la leche y el chocolate caliente en el invierno.
    Él habló sobre el evangelio que había explicado a la masa, y por lo tanto también para los grandes, teníamos gente que pide consejo, una buena palabra, una oración.
    Hoy en día las mujeres preparan el altar, el sacerdote llega, por lo general 5 minutos antes de la puesta en marcha, los afortunados que tienen dos sacerdotes, pero luego ... se juntan ... eo escuchar misa o su última confesión .... y luego después de la misa?
    Todas pista ... saludos y besos y ya está ... y odio decirlo, pero los sacerdotes son los que más rápidamente ... ¿dónde están los pastores? Antes de que te fuiste detrás de ellos, ahora casi tienes que perseguirlos. María, Madre de la Iglesia, no entiende y llora, llora en la Iglesia, en sus hijos, por lo que ve y oye. En nuestras familias y luego se pone mejor ... donde estamos trayendo estos nuestros hijos? Estamos tan en desorden nosotros que ni siquiera saben cómo guiar a ellos y ellos van a donde el mundo los tiene, siga el progreso ... el último de sus pensamientos es ir a misa los domingos, ya que tendrían que aprender de nosotros ... pero vamos allí? Después de una semana de trabajo que estamos demasiado cansados para el Señor ..... María llora y nos llama a la conversión, a volver sobre nuestros pasos, su corazón inmaculado, evidenciada por dolor, continúa sufriendo por nosotros.

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  2. MY REFLECTION
    PRAYER
    Spirit of love, embrace, and let me understand the meaning of the scriptures, but even more that what you want me to understand, and I will be calm in your arms to hear your word. I rely on you, enlighten me!
    Jesus grows and the child who was entrusted to the care of Mary and Joseph, is becoming a man. Is it possible that Jesus is lost? Mary and Joseph forget that their child and if they realize it only in the evening, when the caravan had already come a long way?
    Yes maybe, but I always thought there had to be a child easy to grow, but if we look closely, we see the sign of what was to happen a few years later. Mary and Joseph are distressed, worried and angry with Jesus, I dare say, if I had not learned by reading the gospels that neither Mary nor Joseph are never caught up in anger.
    Perhaps they begin to understand the poor parents of this child so special, because he had a growing awareness of belonging to God rather than to them, and even if they fail to grasp clearly the meaning of the thing, sense that there is a truth that goes beyond their understanding. Resume the journey trying to be driving her son who already no longer his, and he was obedient to them.I can think of so many things ... that children are before our God and then, that life is a gift of God, there 's relies on a stretch of road, because we can through this life entrusted to us, to contemplate his love. We are all children, good and bad, healthy and sick, righteous and sinners, we entered the world and we are with Jesus among the doctors of the law, to talk about our heavenly Father. Jesus listening to them and asking them questions, and amazing them with his understanding and his answers. What do we do friends? Our teachers they do? Perhaps it is true that the priests are few, but it becomes increasingly difficult to find one that you spend a little of his time to talk. I remember when I was a child, the church was always open, and always ready for a priest to confess and help, we would stop after Mass and the priest was there to have breakfast with him by the nuns, who were preparing milk and hot chocolate in the winter.He talked about the gospel that had been explained to mass, and so also for large, we had people asking for advice, a good word, a prayer.
    Today the women prepare the altar, the priest arrives, usually 5 minutes before starting up, lucky ones that have two priests, but then ... they come together ... eo hear Mass or your last confession .... and then after the mass?
    All runway ... greetings and kisses and away you go ... and I hate to say it, but the priests are the ones who most quickly ... where are the shepherds? Before you walked behind them, now you almost have to chase them. Mary, Mother of the Church, does not understand and cry, cry on the Church, on her children, about what he sees and hears. In our families then it gets better ... where we are bringing these our children? We are so in disarray us who do not even know how to guide them and they go where the world takes them, follow the progress ... the last of their thoughts is to go to Mass on Sundays, because they would have to learn from us ... but we go there? After a week of work we are too tired for the Lord ..... Mary cries and calls us to conversion, to retrace our steps, her immaculate heart, evidenced by pain, continues to suffer for us.

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  3. REFLEXION DE LELLA

    PRIERE : - Esprit d'amour enlace-moi, et fais-moi comprendre le sens des écritures, mais encore de plus ce que tu veux que je comprenne, et je serai sereine entre tes bras à écouter ta Parole. je me Confie à toi, éclaire moi!

    - Jésus grandit et de l'enfant qu'il était confié aux soins de Marie et Joseph, il est en train de devenir un homme. Est-ce possible que Jésus se perde? Que Marie et Joseph oublient leur fils et s'en rendent seulement compte au soir, quand la caravane avait déjà parcouru beaucoup de route?
    Oui peut-être, mais j'ai toujours pensé qu'il ne devait pas être un enfant facile à élevé, pourtant si nous regardons bien, nous voyons le signe de ce qu'il allait arrivé après. Marie et Joseph sont angoissés, préoccupés et j'oserais dire enragés avec Jésus, si je n'avais pas appris en lisant les évangiles que ni Marie ni Joseph ne se font jamais prendre par la colère.
    Peut-être qu'ils commencent à comprendre les pauvres parents de cet enfant si spécial, parce que grandit en lui la conscience d'appartenir plus à Dieu qu'à eux, et même si ils ne réussissent pas à bien saisir le sens de la chose, ils devinent qu'il y a une vérité qui va au-delà de leur compréhension. Ils reprennent le chemin en cherchant d'être guide de ce fils qui ne leur appartenait déjà plus, et lui leur restait soumis. Beaucoup de choses viennent à mon esprit..... que les enfants sont d'abord enfants de Dieu et puis ils sont notre, que la vie est cadeau de Dieu, il nous la confie pour un bout de chemin, parce que nous pouvons à travers cette vie qu'il nous confie tempérer son amour. Nous sommes tous ses enfants, beau et laid, sains et malades, justes et pécheurs nous sommes entrés dans le monde et nous sommes avec Jésus, entre les docteurs de la loi, pour parler de notre Père céleste. Jésus les écoutait et il les interrogeait, et il les étonnait avec son intelligence et ses réponses.
    Nous que faisons nous les amis? Nos maîtres que font-ils ? Il est vrai peut-être que les prêtres sont peu, mais il devient difficile d'en trouver un qui nous consacres un peu de son temps pour parler. Je me rappelle que quand j'étais fillette l'église était ouverte toujours, et il y avait toujours un prêtre prêt pour confesser et aider; nous nous arrêtions après la messe et le prêtre nous faisait faire un petit déjeuner avec lui et les soeurs qui préparaient le lait et le chocolat chaud d'hiver. On se parlait de l'évangile qui avait été expliqué à la messe, et pour les grands aussi, il y en avait qui demandait un conseil, un bon mot, une prière.
    Aujourd'hui les femmes préparent l'autel, le prêtre arrive, d'une façon générale 5 minutes avant la messe, ceux qui sont chanceux ont à disposition deux prêtres, mais enssuite...... ils arrivent ensemble...... et ou tu entends la messe ou tu te confesse.....et puis après la messe?
    Tous s'en vont au pas de course, des saluts et des baisers et puis tous partent...... et je regrette de le dire, mais les prêtres sont ceux qui ont le plus hâte...... où ont fini les pasteurs ?
    Avant ont marchais derrière eux, maintenant ont doit carément les poursuivre. Marie, Mère de l'Église ne comprend pas et elle pleure, elle pleure sur l'Église, sur ses enfants, sur ce qu'elle voit et entend. Dans nos familles cela ne va pas mieux.....où sommes nous en train d'emmener nos enfants? Nous sommes tellement à l'écart du droit chemin que nous ne savons pas les guider non plus et ils vont où le monde les porte ils suivent le progrès....... la dernière de leurs pensées est d'aller à la messe le dimanche, parce qu'ils auraient dû l'apprendre de nous..... mais est-ce que nous y allons nous? Après une semaine de travail nous sommes trop fatigués pour le Seigneur. Marie pleure et elle nous invoque de nous convertir, de revenir sur nos pas, son coeur immaculé, éprouvé par la douleur, continue à souffrir pour nous.

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