lunedì 3 ottobre 2011

(Mt 21,28-32) Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.


VANGELO
 (Mt 21,28-32) Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». 
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito di Dio, luce e sapienza, assistimi in questo commento, perché Tu possa esprimerti attraverso di me.

Grazie Signore di avermi dato la libertà di sbagliare….
Può sembrare strano, ma mai come oggi, ringrazio Dio di essere stata peccatrice. Non che ora non lo sia più, resta ben inteso, ma con la stessa tenacia e disinvoltura con la quale ero orgogliosa di essere peccatrice, oggi sono orgogliosa di essere convertita.
Perché questo pensiero? Che c’entra con il vangelo di oggi?
Spesso mi trovo a parlare con altri cristiani, gente che magari ha sempre avuto fede… che non ha grossi sbagli da portarsi dietro come macigni; l’aver sempre praticato la Chiesa, rientra nella loro normalità, una normalità che non hanno mai perduto.
Io invece mi ero persa…io dicevo di essere cristiana, ma solo perché battezzata, io correvo dietro a tutti gli altri dei che promettevano libertà, come molti altri…fino a che il giorno di San Pietro e Paolo, in un Santuario, qualcuno butto giù la porta del mio cuore, ed io mi stupii.
Lo stupore della grazia oggi mi da la forza di essere quella che sono, una persona imperfetta, che  lotta per crescere, che come uno dei figli, aveva risposto no…non ho voglia di essere cristiana, non ho voglia di seguire delle regole, ma poi, mi sono pentita di quel no, mi sono alzata dal mio torpore e ho cominciato a camminare verso il Signore.
Faticosa questa scelta, nessuno immagina neanche quanto lo sia se non comincia a camminare, ma la cosa più bella, è continuare dopo 30 anni a camminare sempre nella stessa direzione, io che non sono nata credente, ma che ho provato a fidarmi ed ora non tornerei indietro per niente al mondo.

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