mercoledì 16 luglio 2014

(Mt 11,28-30) Io sono mite e umile di cuore.

VANGELO
 (Mt 11,28-30) Io sono mite e umile di cuore. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE 
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, in me, che non ho merito, per poterti servire con semplicità, e così poter per tuo merito,fare qualcosa di utile al Signore.

Anche oggi ritroviamo una pagina che abbiamo percorso già in questi ultimi giorni ( http://bricioledivangelo.blogspot.it/2014/06/mt-1125-30-io-sono-mite-e-umile-di-cuore.html ), ma poichè il Vangelo , pur essendo sempre lo stesso , ogni giorno ci offre un nuovo punto di vista, un nuovo spunto per riflettere; questo nuovo incontro non può essere che un invito a soffermarci ancora sulle parole di Gesù.
" In quel tempo " infatti non può essere solo la descrizione di eventi accaduti,perchè sarebbe in contraddizione con :
"I cieli e la terra passeranno, ma la mia parola non passerà". GESU' CRISTO (Matteo 24, 35)
Gesù  non si contraddice, Gesù provoca delle reazioni con le sue parole, che ci fanno mettere in discussione tutta la nostra vitae le nostre contraddizioni tra la parola e le opere.
Quel tempo è ogni tempo che viviamo, e a volte , io vedo che alcune cose gravi, faticose e pesanti, mi riescono meglio che altre che sembrano più facili. A volte la stanchezza prende il sopravvento, perchè quando si spende tutto di se stessi, non dico che si vogliano vedere dei risultati, ma trovare sempre muri di marmo, è abbastanza duro.
Gesù ci ha avvertito, ci ha dato nelle batitudini un memorandum da tenere sempre presente :
{« Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli » (Mt 5,3-12).}
Quando tutto sembra troppo difficile, troppo stancante, c'è qualcosa che deve suonare come un campanello d'allarme. Stiamo cercando di combattere la nostra battaglia da soli, non cerchiamo nel Signore la nostra forza,perchè altrimenti il nostro peso,sarebbe dolce e leggero.
Il giogo è un asse di legno curvo con con un anello centrale, che viene appoggiata sulla base del collo di una coppia di buoi e fissata con due sottogola e 
 ha una funzione specifica: portare i pesi in due e lasciare che il peso vada al centro… perfettamente distribuito… in più, ed è proprio questo il bello, Gesù mica parla a caso… ci sta dicendo che il peso è portato da entrambi,Lui ci dice: “Percorriamo questo cammino” e noi seguiamo semplicemente i suoi passi… ci lasciamo andare… questo è un vero riposo…
Se ci pensate bene allora, non c’è sforzo nel condividere con Lui i nostri pesi e non c’è via più SERENA se non quella di seguire i suoi movimenti.
Facciamo attenzione alla nostra presunzione, perchè dietro alla nostra stanchezza può nascondersi l'accidia, la voglia di mollare tutto, di pensare che tanto è inutile, ma, ancor peggio,di non poter fare di più.
L'accidia è una vera e propria malattia dello spirito, che approfitta della nostra stanchezza, per inserirsi in pianta stabile e farci fermare, ed irrimediabilmente tornare indietro.
È abbastanza sconosciuta come peccato e, spesso, la nominiamo tra i 7 vizi capitali, senza rifletterci molto, ma a mio avviso è veramente uno dei vizi più infidi, più subdoli che ci sia.
S.Bernardo la chiamava tiepidezza, l’ombra della morte. Il tiepido assomiglia ad una vigna non coltivata, una vigna che è stata abbandonata. Il tiepido è così: è una casa senza porta, senza chiusura. Qualcun altro ha detto: “E’ un verme che nella radice divora dal di dentro”. Divora soprattutto le virtù principali anche se esternamente la vita continua apparentemente come prima.
 Un’altra immagine del pigro a livello accidioso, è quella di colui che nasconde i talenti sotto terra, o la persona non troppo buona né troppo cattiva alla quale si applicano le parole tremende dell’Apocalisse: “Conosco le tue opere, non sei né freddo né caldo, magari tu fossi freddo o caldo, ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca”.
Vincere l'accidia non è un optional, ma un dovere, un passo che costa tantissimo , ma che va fatto, per non perdersi e non perdere tutto quello che si è  costruito assieme a Dio nella nostra persona e nella nostra vita. 

martedì 15 luglio 2014

16 Luglio Solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

16 Luglio
Solennità della Beata Vergine Maria
 del Monte Carmelo
O Maria, Madre e Decoro del Carmelo, in questo giorno solenne
innalziamo a Te la nostra preghiera e, con fiducia di figli, imploriamo la Tua protezione.
O Madre nostra, in questo giorno che ricorda
la Tua continua benevolenza verso di noi,
ripetiamo commossi e fiduciosi la preghiera che
da secoli ti rivolge l'Ordine a te consacrato:
"Fior del Carmelo, o vite in fiore, splendore del cielo,
Tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre mite e intemerata, sii propizia ai Tuoi devoti, stella del mare".

Questo giorno che ci riunisce ai Tuoi piedi,
segni uno slancio nuovo di santità per tutti noi,
per la Chiesa e per il Carmelo.

Vogliamo rinnovare con la tua protezione l'antico impegno dei nostri padri,
perché anche noi siamo convinti che ciascuno
deve vivere nell'ossequio di Gesù Cristo
e servire fedelmente a Lui con cuore puro e buona coscienza..
PREGHIERA DI SAN SIMONE STOCK
SUPPLICA
(da recitarsi a mezzogiorno del 16 Luglio)
Tu conosci, o Vergine Santa, le difficoltà della nostra vita; volgi sopra di esse il Tuo sguardo e donaci la forza di superarle. Il titolo con il quale oggi Ti celebriamo, richiama il luogo scelto da Dio per riconciliarsi con il popolo quando, pentito, volle ritornare a Lui.
E’ stato dal Carmelo, infatti, che il profeta Elia innalzò la preghiera che ottenne la pioggia ristoratrice dopo una lunga siccità.
Fu un segno del perdono di Dio, che il santo Profeta annunciò con gioia quando vide levarsi dal mare la piccola nube che in breve ricoprì il cielo. 
In quella nuvoletta, o Vergine Immacolata, i Tuoi figli hanno visto Te, che t’ innalzi purissima dal mare dell’ umanità peccatrice, e che ci hai dato con Cristo l’ abbondanza di ogni bene. In questo giorno sii per noi ancora una volta sorgente di grazie e di benedizioni.
Salve, Regina...
Tu, riconosci o Madre come simbolo della nostra devozione filiale, lo Scapolare che portiamo in tuo onore; per dimostrarci il tuo affetto Tu lo consideri come veste Tua e come segno della nostra consacrazione a Te, nella particolare spiritualità del Carmelo.
Ti ringraziamo, o Maria, per questo Scapolare che ci hai dato perché ci sia di difesa contro il nemico della nostra anima. Nel momento della tentazione e del pericolo ci richiami il pensiero di Te e del Tuo amore.
Questo giorno che ci riunisce ai Tuoi piedi, segni uno slancio nuovo di santità per tutti noi, per la Chiesa e per il Carmelo.
Vogliamo rinnovare con la Tua protezione l’ antico impegno dei nostri padri, perché anche noi siamo convinti che "ciascuno deve vivere nell’ ossequio di Gesù Cristo e servire fedelmente a Lui con cuore puro e buona coscienza".
Salve, Regina...
E', grande o Maria il Tuo amore per i devoti dello Scapolare del Carmelo. Non contenta di aiutarli a vivere la loro vocazione cristiana in terra, Ti prendi cura anche di abbreviare loro le pene del purgatorio, per affrettarne l’ ingresso in paradiso.
Davvero Ti dimostri pienamente madre dei Tuoi figli, perché Ti prendi cura di loro ogni volta che ne hanno bisogno. Mostra dunque, o Regina del purgatorio, la Tua potenza di Madre di Dio e degli uomini e soccorri quelle anime che sentono la pena purificatrice della lontananza da quel Dio ormai conosciuto e amato.
Noi Ti supplichiamo, o Vergine, per le anime dei nostri cari e per quanti in vita furono rivestiti del Tuo Scapolare, cercando di portarlo con devozione e impegno. Ma non vogliamo dimenticare tutte le altre anime che aspettano la pienezza della visione beatifica di Dio. Per tutte ottieni che, purificate dal sangue redentore di Cristo, siano ammesse quanto prima alla felicità senza fine.
Ti preghiamo anche per noi, specialmente per gli ultimi momenti della nostra vita, quando si decide la scelta suprema del nostro destino eterno. Prendici allora per mano, o Madre nostra, quale garanzia della grazia della salvezza.
Salve, Regina...
Vorremmo domandarTi tante altre grazie, o dolcissima Madre nostra! In questo giorno che i nostri padri hanno consacrato alla gratitudine per i Tuoi benefici, Ti chiediamo di continuare a mostrarti generosa.
Impetraci la grazia di vivere lontani dal peccato. Liberaci dai mali dello spirito e del corpo. Ottienici le grazie che Ti chiediamo per noi e per i nostri cari. Tu puoi esaudire le nostre richieste, e abbiamo fiducia che le presenterai a Gesù, Tuo figlio e nostro fratello.
Ed ora benedici tutti, Madre della Chiesa e decoro del Carmelo. Benedici il Papa, che in nome di Gesù guida la sua Chiesa. Benedici i vescovi, i sacerdoti e quanti il Signore chiama a seguirlo nella vita religiosa.
Benedici coloro che soffrono nell’ aridità dello spirito e nelle difficoltà della vita. Illumina gli animi tristi e riscalda i cuori inariditi. Sostieni quanti portano e insegnano a portare con frutto il Tuo Scapolare quale richiamo all’ imitazione delle Tue virtù. Benedici e libera le anime del purgatorio.
Benedici tutti i Tuoi figli, o Madre nostra e nostra consolatrice.
Resta con noi sempre, nel pianto e nella gioia, nella tristezza e nella speranza,
ora e nel momento del nostro ingresso nell' eternità.

Questo nostro inno di ringraziamento e di lode,
diventi perenne nella felicità del Cielo. Amen.
Ave Maria...


Da mezzogiorno del giorno 15 e per tutto il giorno 16:
Oltre alla Confessione, Comunione e preghiera per il Papa, è prescritta la visita ad una Chiesa del Carmine in cui si dovrà recitare il Credo e il Padre nostro.
PREGHIAMO e CANTIAMO

L'Abitino che io porto 
è sicuro mio conforto 
e lo stimo mio tesoro 
più d'argento, gemme e oro.
Da Voi spero, Gran Signora,
ciò che voi diceste allora
a Simone Vostro amato,
dando l'abito sacrato.
Prometteste certamente,
a chi li porta piamente,
esentar da cruda sorte
ed in vita e dopo morte.
Ed il sabato che viene,
esentarlo dalle pene
col sovrano Vostro zelo
e condurlo poi nel Cielo.
Orsù dunque Verginella,
Madre, Sposa, tutta bella,
me infelice liberate
d'ogni male consolate.
Aiutatemi nei guai
mentre afflitto sono assai,
specialmente, allora, quando
il mio fiato sta spirando.
Allora sì datemi aita,
d'impetrar l'eterna vita,
e sfuggire in tutti i modi
di Lucifer le frodi.
Fate allora che io gioendo
e con gli angeli godendo,
canti dolce melodia,
Viva, viva del Carmine Maria.

Onoriamo, riceviamo, sperimentiamo e custodiamo
la nostra appartenenza a Maria nella fraternità del Carmelo !
Preghiera
O Maria, Vergine del Carmelo,
riempi della tua presenza il cammino della nostra vita.
La tua bellezza, specchio della bellezza divina,
irradi nel mondo mitezza, pace, armonia.
La tua tenerezza, riflesso della misericordia divina,
ci aiuti ad amare Dio e i fratelli con cuore puro e totale dedizione.
La tua sapienza, dono dello Spirito Santo,
ci educhi all’ ascolto orante della Parola
e a vivere secondo i suoi disegni.
Con il tuo esempio sostienici, o Maria, nostra Madre e Sorella.
Amen.

Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo, 
tu solamente 
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti 
dà protezione,
stella del mare.






Lo scapolare del Carmelo e il Beato Giovanni Paolo II
per approfondire la spiritualità Carmelitana:
pdf e doc. scaricabili:
Lo Scapolare del Carmelo

(Mt 11,25-27) Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.

VANGELO
(Mt 11,25-27) Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Dopo questa preghiera di Gesù, la mia scompare, ed è per questo che non oso neanche farla, ma mi unisco a quella di Gesù per ringraziare Dio.
Questa lettura ci sta girando intorno da più giorni,quasi come se la Chiesa volesse leggerla e rileggerla per poterla far veramente sua.
Infatti anche se sembra una lettura facile da capire, risulta poi difficile da vivere.
Non deve essere stato facile nemmeno per Gesù far comprendere agli uomini che tutto ciò che lui rivelava, lo rivelava Dio; perchè noi siamo uguali da sempre, vogliamo capire per essere primi, per essere presi in considerazione e quindi sentirci migliori di altri.
La dinamica che muove il mondo terreno è questa, ma non è la dinamica che muove il cuore di Dio.
La prima lettura e le letture di questi giorni, ci fanno conoscere un Dio che si adira contro il popolo che si ostina a voler guidare da solo la sua storia, come se una scure volesse colpire da sola un pezzo di legno e non riconoscere la mano che la guida.
Un altro pensiero su questo brano,che ho fatto nei gioni scorsi,lo potete trovare a questo link:
http://bricioledivangelo.blogspot.it/search?q=(Mt+11,25-27)+Hai+nascosto+queste+cose+ai+sapienti+e+le+hai+rivelate+ai+piccoli.+

lunedì 14 luglio 2014

(Mt 11,20-24) Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.

VANGELO 
 (Mt 11,20-24) Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
Vieni Spirito di Dio nella mia mente, stupiscimi con i raggi della tua luce, folgorami con la tua sapienza e dammi la possibilità di leggere tra le righe il tuo volere.

Mi sembra proprio che stavolta, il Signore l’abbia con me, che mi dica, che è ora che prenda coscienza di quanti segni ha compiuto su di me, e che mi comporti di conseguenza. A volte ci soffermiamo a vedere quanta fede c’è negli altri, dando per scontato che siano gli altri che non sanno avere fede nel Signore, che non sono riconoscenti, ossia che non sanno riconoscere Gesù come il Signore della nostra vita. In questo passo Gesù rimprovera il suo popolo, perché è proprio là dove ha compiuto più prodigi che invece di convertirsi, il popolo ha scelto di contestarlo. I farisei e i sadducei, litigavano tra loro su come vivere la parola di Dio e non vedevano la magnificenza dei segni che Gesù compiva, anzi alcuni si spinsero a dire che i miracoli che compiva non venivano da Dio, ma da satana.
I segni che il Signore compie, sono sotto agli occhi di tutti, basta guardare cosa significa la conversione nella vita di ognuno di noi, senza cercare molto lontano, oppure come i Santi hanno saputo dare e quanto hanno ricevuto dal Signore.
Penso a San Pio, di cui persone ancora in vita raccontano del dono della bilocazione, e penso alla devozione che il Padre aveva per il Signore e la Madonna. Se ci affidiamo, invece di pensare a quanto siamo bravi, a quanto siamo giusti, a come siamo buoni, ma a QUANTO E’ GRANDE IL SIGNORE e quanto abbiamo bisogno di Lui, forse, uscendo dalla nostra presunzione, saremo capaci di riconoscere questi segni e forse capiremo che non dobbiamo fare come i farisei e i sadducei, e non ci dobbiamo sentire salvi solo perché andiamo a messa la domenica, ma vivere con Gesù nel cuore i nostri giorni.


domenica 13 luglio 2014

16 - Preghiera della sera (Compieta della Domenica) - Nuova versione

(Mt 10,34-11,1) Sono venuto a portare non pace, ma spada.

VANGELO
 (Mt 10,34-11,1) Sono venuto a portare non pace, ma spada.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito nel cuore di ognuno di noi e parlaci con la potenza del tuo amore,guidaci con la tua sapienza,insegnaci per grazia ciò che è bene e male per noi,che vogliamo seguire Gesù con tutto il cuore,con tutta l'anima e con tutta la mente,ma senza di te non ne siamo capaci.  Amen.


Matteo ci presenta le parole di Gesù non condite con orpelli inutili.È necessario che si comprenda bene che Lui , anche se parla d' amore è lo stesso Dio che chiede di amarlo sopra ogni e qualsiasi altra persona, perché Egli ti ama . Non è un surrogato, un sostituto, un prestanome. È "Dio stesso che chiede di amarlo sopra ogni e qualsiasi altra persona, perché Egli ti ama.La gelosia di Dio non è una gelosia terrena,possessiva,ma una realtà con la quale vole che facciamo i conti,che rendiamo nostra,perchè per seguirlo veramente,con tutto il cuore ,con tutta l'anima e con tutta la mente,bisogna dare un taglio netto ( un bel taglio di spada veloce e affilato) al nostro modo terreno di fare,a tutto quello che mettiamo tra noi e Lui.
Chi ama è costante in amore, niente e nessuno può distrarlo dal dedicare la sua vita a un altro, neanche i propri cari, neanche tutte le opposizioni che potrà incontrare; questo lo riscontriamo nella nostra vita terrena, all'amor non si comanda,è lui che comanda su di noi, quindi o prendiamo atto che non stiamo veramente amando Dio come Lui ci ama,e ci mettiamo all'opera per imparare,o continueremo ad avere un rapporto tiepido,di comodo,senza nessuna passione.
Ancora una volta vediamo come l'amore di Dio è veramente di gran lunga superiore alla nostra, anche con persone che amiamo, troviamo e creiamo un migliaio di difficoltà. Il il nostro amore è sempre condizionata da se e ma, invece per Gesù non è così. Ci sono uomini che non meritano nulla, ma forse uno è degno del suo amore e si è impegnato a morire per tutti, per salvare l'umanità che non è nata per il peccato, ma non può resistere alla seduzione del male.
Scegliere Gesù può dividere, il mondo considera stolto e superato vivere dai suoi decreti, può mettere in condizione di lottare per difendere la propria identità cristiana, può separarci da coloro che non ci capiscono, quindi scegliere Gesù ,è può diventare la scelta definitiva della vita.
Ma questo non deve spaventare o scoraggiare chiunque voglia seguire il Signore, perché se è vero che alcune cose sembrano contraddirsi a vicenda, è anche o, vero che il Signore continua a ripetere, non avere paura.
Tutto quello aremo con il Signore e per il Signore sarà non solo ben fatto, ma anche ben retribuito. Il Signore stesso, fornirà i mezzi per far fronte a tutto ciò, la cosa importante è non arrendersi mai, non farsi distrarre dal mondo  e sedurre, o spaventare da chi ci sta intorno, che è contro Dio, ma che che è anche nostro fratello e anzi noi possiamo provare con l'aiuto di Dio e poi con la nostra preghiera, a trascinare più fratelli verso Gesù.
Anche l'aiuto più piccolo verso i suoi discepoli sarà ripagato largamente.Non cerchiamo di compiere grandi cose, se neanche le piccole cose ci riescono. Non basta dire " io credo in Dio " se non segue un bel "Io mi fido di Dio! Io mi affido a Dio".Questo non vuol dire restare da soli, lottare contro tutti, ma trasformare la nostra vita completamente, e mi viene in mente una storia Sufi che ho letto proprio stamani: “Tutti i maestri dicono che il cammino della perfezione è un cammino solitario. Perché allora stiamo insieme?” domandò un discepolo al maestro sufi Nasrudin. “ State insieme perché un bosco è sempre più forte di un albero solitario ” rispose il saggio.  “ Il bosco mantiene l’umidità nell’aria, resiste meglio alla tempesta, rende fertile il suolo…ma la forza dell’albero sta nella sua radice. E la radice di una pianta non può aiutare un’altra pianta a crescere. Stare insieme, avere lo stesso intento, ma lasciare che ognuno cresca alla sua maniera: questo è il cammino di chi vuol comunicare con Dio”.

PICCOLA PREGHIERA PER LA PACE!

PICCOLA PREGHIERA PER LA PACE!


Ti chiedo la pace Signore,la pace nel mondo.


lo so che è colpa nostra mio Dio,lo so che siamo una razza 

indegna,un putrido branco di egoisti e superbi...lo so!


Ma so anche che tu puoi vincere con l'amore la 

guerra...dacci una mano,fa tacere i cuori violenti,le urla di 

guerra e l'odio che serpeggia tra noi!


Dacci una mano tu che puoi,noi possiamo solo rivolgerci a 

te,ascoltaci!


(LELLA)

sabato 12 luglio 2014

IO e un po' di briciole di Vangelo: ho lottato tanto.wmv

IO e un po' di briciole di Vangelo: ho lottato tanto.wmv

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(Mt 13,1-23) Il seminatore uscì a seminare.

VANGELO 
(Mt 13,1-23) Il seminatore uscì a seminare. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:“Udrete, sì, ma non comprenderete,guarderete, sì, ma non vedrete.Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,sono diventati duri di orecchie hanno chiuso gli occhi,perché non vedano con gli occhi,non ascoltino con gli orecchie non comprendano con il cuoree non si convertano e io li guarisca!”.Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno». Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, infondi nei nostri cuori e nelle nostre menti il tuo Santo Spirito, perché possiamo dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha promesso che non ci avrebbe lasciato orfani, ma che lo Spirito Santo sarebbe sceso su di noi. Amen.


La parola greca “ Parabolay”= parabola, significa mettere vicino, ossia mettere una cosa a fianco dell’ altra per far comprendere, per illustrare meglio.
 Chiaramente per i suoi discepoli c’è un qualcosa di più, attraverso la quale anche cose incomprensibili agli uomini sono svelate. Ma perché questa corsia di favore? Onestamente non credo che a nessuno sia dato di comprendere se non per grazia di Dio, quindi lasciamo che sia Lui a svelare ad ognuno quello che vuole svelare.
Io leggo, penso che poiché l’uomo è così stolto da pensare che tutto dipenda da lui e dalla sua intelligenza, è bene che sia tenuto a testa bassa per non montare in superbia. Tanti credono d’esseri migliori e di meritare di più per la loro sagacia e perspicacia, ma non è così che giudica il Signore, anche perché se uno è intelligente è SOLO una grazia di Dio, ma quello che dà la luce dello Spirito Santo di Dio non è l'intelligenza, ma la fedeltà alla sua parola, infatti leggiamo: ” Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.”
A volte non è facile essere fedeli alla parola del Signore, andare contro il nostro istinto, amare chi non ci ama; spesso in noi vorrebbe prevalere più lo spirito di vendetta che quello di giustizia, ma costi quel che costi, se ci fidiamo di Dio, se mettiamo tutto nelle sue mani, anche i nostri limiti e gli chiediamo aiuto per essere come lui vuole, egli ci spingerà sempre un pochino più oltre i nostri limiti. 
Quando Gesù parlava le folle accorrevano, eppure anche nel tempio venivano letti i rotoli della Bibbia, perché allora tutta questa gente accorreva? Per i miracoli che compiva sicuramente, ma anche perché c’era in lui qualcosa di speciale che lo avvicinava al popolo.
La sua parola non era lontana dalle cose di tutti i giorni che il popolo faceva, parlava loro con parabole, che erano e sono, allora come oggi, dopo duemila anni, attuabili nella vita di ognuno.
In molti lo ascoltavano e oggi, ancora molti sono quelli che ascoltano la sua parola, ma non su tutti fa lo stesso effetto.
Ci sono delle volte che ascoltando i vangeli, sentiamo che Gesù sta parlando anche con noi, e magari ci ripromettiamo di attuare quello che il vangelo ci ha ricordato quel giorno…. ma poi riprendiamo la vita di tutti i giorni e ci dimentichiamo i buoni propositi.
Altre volte non riusciamo a capirla, perché cerchiamo di interpretarla da soli e non ci sembra comprensibile, dimenticando di avere un amico formidabile nello Spirito Santo.
Alcune volte invece, è proprio la parola che aspettavamo per iniziare un cammino di conversione; sembra quasi una frustata alla nostra pigrizia spirituale, ed allora ci viene fame della parola di Dio.
Ma non ci possiamo fermare all’ascolto, come Maria, la sorella di Marta, dobbiamo far si che quello che è stato seminato produca frutto, e che questi frutti portino nuova semenza intorno a noi.
Allora si che uniremo l’ascolto all’azione, la parola all’opera, dipenderà solo da noi saper far fruttare quello che ci è dato, ma teniamo presente che dovremo rendere conto anche al padrone di quello che verrà raccolto con la nostra collaborazione.

venerdì 11 luglio 2014

(Mt 10,24-33) Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

VANGELO
(Mt 10,24-33) Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
O SPIRITO DI DIO, CON LA TUA LUCE DISCERNI IL MIO DAL TUO, IL VERO DAL FALSO. FAMMI RICONOSCERE IL LINGUAGGIO DI DIO ED IMPRIMILO NEL MIO CUORE.AMEN.
Dio, che sceso tra gli uomini ci parla e ci dice che non dobbiamo temere il peccato, perché Lui ci libererà dal peccato, ma piuttosto dobbiamo temere chi ci vuole far peccare, perché ci vuole dannare anima e corpo.
Sembra quasi che, ci perdoni in anticipo, ma non è che voglia fare che è tutto permesso, anzi, vuole metterci in guardia da quelli sono i pericoli che porterebbero alla morte.
Quante sono per esempio le “cattive amicizie” che ci vogliono allontanare da Dio, sedurre con il peccato, con la droga, con il denaro sporco di sangue, con il sesso perverso, con l’illusione di renderci liberi dai tabù che dicono ci sono causati da una religione bigotta che rende schiavi; queste persone credono di aver fatto una scelta migliore, solo perché non hanno neanche provato a conoscere Dio, ma si sono subito arresi, perché non vogliono soffrire ne fare il minimo sacrificio, vogliono avere una sorte migliore di quella che ha avuto Gesù sulla terra, non vogliono essere derisi, né soffrire, né rinunciare a niente, e bruciano la loro vita in cerca della felicità effimera ed ingannevole di chi vuole solo il loro male e la loro distruzione fisica e morale. -Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo- Questa frase mi ha sempre colpito molto, tanto che l’ ho scelta per metterla sotto alla foto del mio profilo, è un monito che voglio sempre tenere presente, perché come molti, ho risposto alla chiamata del Signore, e come un Santo a me molto caro, Sant’Agostino, rimpiango il tempo perso ad inseguire la falsa libertà. Tardi t’amai, bellezza così antica, così nuova, tardi t’amai! Ed ecco, tu eri dentro di me ed io fuori di me ti cercavo e mi gettavo deforme sulle belle forme della tua creazione… Tu hai chiamato e gridato, hai spezzato la mia sordità, hai brillato e balenato, hai dissipato la mia cecità, hai sparso la tua fragranza ed io respirai, ed ora anelo verso di te; ti ho gustata ed ora ho fame e sete, mi hai toccato, ed io arsi nel desiderio della tua pace (SANT’ AGOSTINO, Le Confessioni, X, 27)