giovedì 3 luglio 2014

LIBRO DI GIOBBE Commento teologico movimento apostolico

di Lella Mingardi · 3 minuti fa
CAPITOLO XLII     LETTURA DEL TESTO   1Giobbe prese a dire al Signore:   2«Comprendo ... Altro...
di Lella Mingardi · 8 minuti fa
CAPITOLO XLI     LETTURA DEL TESTO   1Ecco, davanti a lui ogni sicurezza viene meno, al ... Altro...
di Lella Mingardi · 11 minuti fa
CAPITOLO XL     LETTURA DEL TESTO 1Il Signore prese a dire a Giobbe: 2«Il censore ... Altro...
di Lella Mingardi · 15 minuti fa
CAPITOLO XXXIX     LETTURA DEL TESTO   1Sai tu quando figliano i camosci o assisti alle ... Altro...
di Lella Mingardi · 18 minuti fa
CAPITOLO XXXVIII     LETTURA DEL TESTO   1Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo ... Altro...
di Lella Mingardi · 21 minuti fa
CAPITOLO XXXVII     LETTURA DEL TESTO   1Per questo mi batte forte il cuore e mi balza ... Altro...
di Lella Mingardi · 24 minuti fa
Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella ... Altro...
di Lella Mingardi · 25 minuti fa
CAPITOLO XXXVI     LETTURA DEL TESTO   1Eliu continuò a dire:   2«Abbi un po’ di ... Altro...
di Lella Mingardi · 31 minuti fa
CAPITOLO XXXV   LETTURA DEL TESTO   1Eliu prese a dire:   2«Ti pare di aver pensato ... Altro...
di Lella Mingardi · 33 minuti fa
Ho stretto un patto con i miei occhi, di non fissare lo sguardo su una vergine. E invece, ... Altro...
di Lella Mingardi · 35 minuti fa
CAPITOLO XXXIV     LETTURA DEL TESTO   1Eliu prese a dire:   2«Ascoltate, saggi, le mie ... Altro...
di Lella Mingardi · 40 minuti fa
CAPITOLO XXXIII     LETTURA DEL TESTO   1Ascolta dunque, Giobbe, i miei discorsi, porgi ... Altro...
di Lella Mingardi · 44 minuti fa
CAPITOLO XXXII     LETTURA DEL TESTO   1Quei tre uomini cessarono di rispondere a ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
(2 PARTE DELLA NOTA 24) 30Ho permesso alla mia lingua di peccare, augurandogli la morte ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXXI     LETTURA DEL TESTO   1Ho stretto un patto con i miei occhi, di non ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXX     LETTURA DEL TESTO   1Ora, invece, si burlano di me i più giovani di me ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXIX     LETTURA DEL TESTO   1Giobbe continuò il suo discorso dicendo:   ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXVIII     LETTURA DEL TESTO   1Certo, l’argento ha le sue miniere e l’oro un ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXVII     LETTURA DEL TESTO   1Giobbe continuò il suo discorso dicendo:   ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXV     LETTURA DEL TESTO   1Bildad di Suach prese a dire:   2«Dominio e ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXIV     LETTURA DEL TESTO   1Perché all’Onnipotente non restano nascosti i ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXIII     LETTURA DEL TESTO   1Giobbe prese a dire:   2«Anche oggi il mio ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXII     LETTURA DEL TESTO   1Elifaz di Teman prese a dire:   2«Può forse ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XXI     LETTURA DEL TESTO   1Giobbe prese a dire:   2«Ascoltate bene la mia ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XX     LETTURA DEL TESTO   1Sofar di Naamà prese a dire:   2«Per questo i miei ... Altro...
di Lella Mingardi · circa un'ora fa
CAPITOLO XIX     LETTURA DEL TESTO   1Giobbe prese a dire:   2«Fino a quando mi ... Altro...
di Lella Mingardi · 2 ore fa
CAPITOLO XVII     LETTURA DEL TESTO   1Il mio respiro è affannoso, i miei giorni si ... Altro...
di Lella Mingardi · 2 ore fa
CAPITOLO XV     LETTURA DEL TESTO   1Elifaz di Teman prese a dire: 2«Potrebbe il ... Altro...
di Lella Mingardi · 3 ore fa
CAPITOLO XIV     LETTURA DEL TESTO   1L’uomo, nato da donna, ha vita breve e piena ... Altro...
di Lella Mingardi · 3 ore fa
CAPITOLO XIII     LETTURA DEL TESTO   1Ecco, tutto questo ha visto il mio occhio, l’ha ... Altro...
di Lella Mingardi · 3 ore fa
CAPITOLO XI       LETTURA DEL TESTO   1Sofar di Naamà prese a dire:   2«A tante parole ... Altro...
di Lella Mingardi · 3 ore fa
CAPITOLO X     LETTURA DEL TESTO   1Io sono stanco della mia vita! Darò libero sfogo al ... Altro...
di Lella Mingardi · 3 ore fa
6 LIBRO DI GIOBBE Commento teologico movimento apostolico CAPITOLO IX CAPITOLO IX     ... Altro...
di Lella Mingardi · 3 ore fa
CAPITOLO VII     LETTURA DEL TESTO   1L’uomo non compie forse un duro servizio sulla ... Altro...
di Lella Mingardi · 3 ore fa
CAPITOLO V     LETTURA DEL TESTO   1Grida pure! Ti risponderà forse qualcuno? E a chi ... Altro...
di Lella Mingardi · 4 ore fa
CAPITOLO III     LETTURA DEL TESTO   1Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo ... Altro...
di Lella Mingardi · 4 ore fa
CAPITOLO I     LETTURA DEL TESTO   1Viveva nella terra di Us un uomo chiamato Giobbe, ... Altro...
di Lella Mingardi · 4 ore fa
1 introduzione     INTRODUZIONE Il Libro di Giobbe è unico all’interno della Scrittura ... Altro...

mercoledì 2 luglio 2014

(Gv 20,24-29) Mio Signore e mio Dio!

VANGELO
 (Gv 20,24-29) Mio Signore e mio Dio! 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Parola del Signore
(Gv 20,24-29) Mio Signore e mio Dio!(Gv 20,24-29) Mio Signore e mio Dio!

LA MIA RIFLESSIONE 
PREGHIERA
 Vieni o Spirito Santo,vieni nella mia mente ed accendi la luce della tua sapienza, perchè possa saper vedere quello che tu vuoi che io veda. Vieni a donarmi la sapienza della semplicità e l'umiltà di mettermi completamente al tuo servizio. Perchè questo vuole il Signore Gesù, che è Dio e che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. 

Gesù e Tommaso, Gesù e noi. Aver conosciuto Gesù, a volte non ci esonera dall’ avere dei dubbi. L’ uomo è un misto di fede e paura, non si fida neanche di se stesso a volte, e fa bene, perché spesso cambia idea, anche sulle cose più importanti. E così Tommaso, non si fida di quello che gli altri apostoli gli dicono, vuole vedere Gesù per credere che veramente è risorto dai morti, anzi, di più, per essere sicuro deve poter toccare con mano le sue ferite. 
Questo è necessario perché Tommaso creda, allora il Signore lo accontenta, e torna tra i suoi discepoli quando c’è anche lui; solo allora Tommaso fa la sua professione di fede, solo quando attraverso i segni della passione di Cristo, riesce ad entrare nell’amore del suo Signore. Molte volte si ha bisogno di soffrire per una persona, di perderla, per capire quanto siamo legati a lei, quanto l’ amiamo; noi uomini abbiamo bisogno di queste cose per scoprire il senso  dell’ amore ed allora ben venga la tua incredulità se poi come Tommaso, riuscirai a riconoscere quanto Gesù ti ha amato, quanto ha sofferto per te; ben venga la tua incredulità se ti renderai conto che solo Lui è il Signore della tua vita; Gesù non ti amerà di meno se gli esprimerai i tuoi dubbi, ma ti aiuterà a superarli. Oggi invece io vorrei andare appena - appena più in là, vorrei essere io a dire Gesù, vedi, metti le tue mani nelle mie ferite, nella sofferenza ti ho chiamato, sei accorso, ti ho riconosciuto ed ho imparato da te a soffrire per amore! L’incontro con Gesù è qualcosa che ti toglie ogni dubbio, che ti stupisce ma dà sicurezza, che apre gli occhi e il cuore ad un modo di vivere completamente diverso, ad un donarsi agli altri e a Dio che rende la nostra vita in linea con quella di Maria, che dal suo primo Si’ non ha più avuto una vita sua, ma ha vissuto per Dio. Certo noi abbiamo tanto da imparare da Maria, ma non c’è maestra più paziente ed amorevole di lei.Una cosa mi colpisce di questo brano,che Tommaso è definito "uno dei dodici", anche se Giuda sicuramente non era con loro, restano 12 gli apostoli, e questo mi fa pensare che Gesù non decide mai di lasciare fuori nessuno, siamo noi che ci escludiamo non essendo in comunione con Lui e con gli altri.

martedì 1 luglio 2014

(Mt 8,28-34) Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?

VANGELO
 (Mt 8,28-34) Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo? 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.

Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Spirito del Signore ,scendi su di me,ed aiutami a leggere le tue parole, usami per quel che vuoi e per chi vuoi. Così sia!

Abbiamo appena visto Gesù  che  spinge i discepoli  verso l'altra riva, e che pensavamo che lì era tutto più facile? Ma neanche per sogno!
Gli indemoniati li attendono per tormentarli e per impedirgli di passare.Ci sono dei posti che sembrano fatti apposta per ospitare satana e i suoi accoliti, posti in cui di male ce n’ è talmente tanto che sembra normale, ed in questi posti Gesù arriva e sconvolge anche gli animi dannati.
Il diavolo conosce Gesù e lo teme, sa che là dove Gesù regna non c’ è posto per lui e allora subdolamente si mette a scongiurare Gesù di lasciarlo vivere nelle bestie immonde, che rappresentano coloro che sono suoi schiavi, e con loro precipitano poi nell’ abisso.
In questo brano si ha un' idea di come il diavolo agisce, prima si nasconde e, una volta scoperto da Gesù deve arrendersi, ma il suo trucco più ben riuscito è nascondere all’ uomo l’ esistenza di se e di Dio, di fargli credere che lui dirige la sua vita, che non deve rendere conto a nessuno, che tutte queste cose le hanno inventate per rovinargli la vita.
Lasciate che i morti seppelliscano i morti diceva poco tempo prima Gesù al giovane che lo interrogava per sapere cosa fare per seguirlo. Egli infatti non riusciva a staccarsi dal passato; ed ora in questa nuova riva, tra i morti troviamo i demoni.
Gesù ci libererà la via se uccideremo i nostri demoni, se ce ne libereremo per sempre , ci aiuterà a non essere più schiavi dei nostri peccati.

lunedì 30 giugno 2014

PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESÙ

 
Il mese di Luglio è dedicato alla contemplazione del Preziosissimo Sangue di Cristo,
mistero insondabile di Amore e di Misericordia.
Il Sangue di Cristo è la prova inconfutabile dell'amore del Padre celeste
per ogni uomo, nessuno escluso.
Tutto questo è stato ben sottolineato dal Beato Giovanni XXIII, devoto al Sangue del Signore fin 
dall' infanzia, quando in famiglia ne sentiva recitare le speciali Litanie. Eletto Papa, scrisse una Lettera apostolica per promuoverne il culto (Inde a primis, 30 giugno 1959) invitando i fedeli a meditare sul valore infinito di quel Sangue, del quale "una sola goccia può salvare tutto il mondo da ogni colpa" (Inno Adoro Te, devote) di Aquinate.
Giovanni Paolo II
Inno "Adoro Te, devote"  in sottofondo musicale
1 Luglio
LA FESTA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE
Proprio all'inizio di questo mese, dedicato a celebrare le glorie e i benefici del Preziosissimo Sangue di Gesù, la Chiesa ci ha fatto cele­brare fino a qualche tempo fa, in onore di questo Sangue, una festa solenne, quasi a coronamento del mese del S. Cuore.
L'origine di questa festa non è antica: risale a Pio IX, il cui pontifi­cato fu una delle epoche più gloriose per lo sviluppo di questa devozione. Già si celebrava in qualche luogo una festa del Preziosissi­mo Sangue nel venerdì della quarta settimana di quaresima, ma fu Pio IX a voler istituire una festa universale alla prima domenica di luglio, come un monumento alle vicissitudini della S. Sede e come un "Te Deum" perpetuo di ringraziamento per l'ottenuta liberazione dall'esilio di Gaeta. La festa fu poi fissata da S. Pio X al primo luglio.
II significato di questa solennità che si celebrava è del tutto affine a quello del S. Cuore, con cui aveva in comune il Vangelo della Messa. C'è un'intima relazione tra il Cuore e il Sangue, non solo perché dal Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia, sgorgò acqua e Sangue: ma anche perché il primo calice nel quale quel Sangue divino fu consacrato e vivificato, fu proprio il Cuore dei Verbo incarnato. La S. Messa esalta l'efficacia redentrice del Preziosissimo Sangue e ci invita a dissetarci alle fonti divine delle piaghe di Gesù, affinché il suo Sangue sia pegno per noi di vita eterna.

Meditazione di Padre Luigi Duilio Graziotti
Il mese di Luglio ci richiama a meditare sulla Passione di Gesù.
Infatti è dedicato al ricordo del Suo Sangue sparso per la nostra salvezza.
Quando Gesù sulla croce venne trafitto dalla lancia del soldato, uscì dal Suo Cuore un po’ di liquido, che non era solo sangue, ma sangue misto ad acqua.  
Da questo si capisce che Gesù ha donato tutto Se stesso per salvarci: non ha risparmiato proprio nulla. Inoltre è andato incontro alla morte volontariamente. Non era obbligato, ma l’ha fatto solo per amore verso gli uomini. Il Suo amore è stato veramente il più grande. E’ per questo che ha detto nel Vangelo: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13). Se Gesù ha sacrificato la propria vita per tutti gli uomini, ciò significa che per Lui sono tutti amici: nessuno escluso.  Gesù ritiene amico anche il più grande peccatore di questa terra.  Tanto è vero che ha paragonato il peccatore ad una pecorella del Suo gregge, che si è allontanato da Lui, che si è smarrito nel deserto del peccato. Ma appena si accorge che si è allontanato va a cercarlo dappertutto, fino a quando l’ha trovato.
Gesù ama tutti allo stesso modo, sia i buoni che i cattivi, e non esclude nessuno dal Suo grande amore. Non c’è nessun peccato che ci privi del Suo amore. Lui ci vuol sempre bene. Anche se tra gli uomini di questo mondo ci sono gli amici e i nemici, per Iddio no: siamo tutti Suoi amici.
Avviciniamoci a Lui con fiducia, senza paura, come ci dice San Paolo nella lettera agli Ebrei: “Accostiamoci con piena fiducia al trono della Grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati nel momento opportuno” (Ebr 4,16). Non dobbiamo perciò stare lontani da Dio: Lui è buono con tutti, lento all’ira e grande nell’amore, come dice la Sacra Scrittura. Lui non vuole il nostro male, ma solo il nostro bene, quel bene che ci rende felici su questa terra, e soprattutto dopo la nostra morte in Paradiso. Non chiudiamo il nostro cuore, ma ascoltiamo il Suo invito sincero e accorato quando ci dice: “Venite a Me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e Io vi ristorerò” (Mt 11,28). Che cosa aspettiamo ad avvicinarci a Lui, dato che è così buono e amabile? Se Lui ha dato la vita per noi, possiamo forse pensare che voglia il nostro male? No assolutamente! Chi si avvicina a Dio con fiducia e con semplicità di cuore acquista grande gioia, pace e serenità.
Purtroppo per tante persone lo spargimento del Sangue di Gesù è servito a nulla, perché hanno preferito il peccato e la dannazione eterna, piuttosto che la salvezza. Eppure Gesù vuole che tutti gli uomini si salvino, anche se molti fanno i sordi al Suo richiamo, e così senza accorgersi precipitano nell’inferno eterno.
A volte ci domandiamo: “Quanti sono coloro che si salvano?” Da ciò che Gesù ha detto si deduce che sono molto pochi. Infatti c’è scritto nel Vangelo: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano” (Mt 7,13). Un giorno Gesù disse ad una Santa: “Sappi, figlia mia, che su dieci persone che vivono nel mondo, sette appartengono al diavolo e solo tre a Dio. E anche queste tre non sono totalmente e completamente di Dio”. Se poi vogliamo sapere quanti sono quelli che si salvano, potremmo dire che su mille forse se ne salvano cento.
Rendiamo utile il Sangue di Cristo sparso per la nostra salvezza, e laviamo la nostra anima con la Santa Confessione. Gesù ci chiede la conversione, il miglioramento della nostra vita con l’osservanza dei Suoi Comandamenti. La Sua Grazia e il Suo aiuto, ricevuti dal Sacerdote, ci farà vivere felici e in pace su questa terra, e un giorno ci farà godere la felicità eterna in Paradiso.
Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù,
 in unione con tutte le sante Messe celebrate oggi nel mondo,
per tutte le anime sante del Purgatorio,
per i peccatori di tutto il mondo,
della Chiesa Universale, della mia casa e della mia famiglia.
Amen.
"IL SANGUE DI CRISTO E' LA CHIAVE DEL PARADISO."
 (S. Tommaso d’Aquíno ) 

PAROLE DI GESÙ A SUOR ANTONIETTA PREVEDELLO

"Se al mio Sangue chiedi la purezza, ti purificherà l'anima, il cuore, l'occhio, lo spirito, trasfondendo in te la mia stessa purezza."
"L'anima che stabilisce la sua dimora nelle mie pia­ghe, e specialmente in quella del Costato, è difesa da ogni tentazione: a poco a poco si attutiscono in essa le esigenze della vita naturale, perde la conoscenza delle cose caduche per ricordare soltanto quelle eter­ne."
“Ogni volta che l'anima bacia le ferite del Crocifisso
merita che io baci le piaghe della sua miseria e dei suoi peccati”.
Io ricompenso con sette mistici doni, quelli dello Spirito Santo, atti a distruggere i sette peccati capitali, quelli che baciano per adorazione le piaghe sangui­nanti del mio Corpo."
"Immergi ogni preghiera, ogni azione, ogni pensie­ro, ogni palpito, ogni atto nel Sangue delle mie piaghe: usciranno santificati e saliranno come fiamma di amo­re a Dio, e scenderanno come pioggia di espiazione nel purgatorio."

O Piaghe,
o Sangue Prezioso del mio Signore,
che io Ti benedica in eterno.
O Amore del mio Signore divenuto piagato!
Quanto siamo lontani dalla conformità alla Tua Vita!
O Sangue di Gesù Cristo, 
balsamo delle nostre anime,
sorgente di ogni misericordia,
fa' che la mia lingua imporporata di sangue
nella quotidiana celebrazione della Messa,
Ti benedica adesso e sempre.
O Signore, 
chi non Ti amerà?
.
(San Gaspare del Bufalo)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

(Mt 8,23-27) Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

VANGELO
 (Mt 8,23-27) Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. 
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. 
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».

Parola del Signore
(Mt 8,23-27) Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

LA MIA RIFLESSIONE 
PREGHIERA
Vieni o Signore con il tuo Spirito, per illuminare la mia mente e scrivere con me questa riflessione, nel tuo Santo nome, ora e sempre. Amen.
Questo brano è uno di quelli che mi da più sensazioni, sia nella versione di Matteo che in quella di Marco.
Questi poveri apostoli che seguono Gesù senza neanche poter fare preparativi, che si trovano a passare da una riva all’ altra, con nella testa le parabole che raccontava, che ancora oggi per molti sono incomprensibili.
Il mare in tempesta li atterriva, come ci atterriscono i vari momenti in cui la vita ci assale con i suoi problemi; come ci atterrisce una malattia; come quando vorremmo azzerare tutto e far finta che non sia successo niente!!!
Ma non si può, siamo in mezzo a quel mare di sensazioni e abbiamo paura di affondare, di non farcela. Dove sei Gesù? Io ti sento vicino a me, ma Tu che fai? Perché non intervieni? Perché non mi aiuti?
O quante volte ci siamo trovati in queste situazioni! 
Quante volte abbiamo cercato il Tuo aiuto Signore!
 Già solo saperti vicino ci fa sperare… ti imploriamo, e tu ci stupisci, perché anche la più grave tempesta con te vicino, si placa.
Cosa ci aspettiamo da te Signore? E Tu cosa ti aspetti da noi? Siamo spesso  messi  alla prova, questo forse ci aiuterà a capire che non ci abbandoni mai? Ci farà  diventare più fiduciosi? Più coraggiosi? Spero veramente, con tutto il cuore, di sì.

domenica 29 giugno 2014

PREGHIERA PER I SACERDOTI STANCHI

Voglio chiederti Signore di aiutare i sacerdoti a vincere la stanchezza!
Spesso è colpa nostra,sembriamo indifferenti a tutto,a volte è colpa loro perchè non capiscono i nostri limiti,ma succede....siamo uomini e succede.
Nulla è più triste di un prete stanco,che si trascina sull'altare mentre vorrebbe essere altrove.
Isaia dice “Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi” (Is 40,31).
Dagli la forza di sperare in te, di pregare,di ricordare le tue parole."“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero” (Mt 11,28-30).
Fatti incontrare Signore,fatti riconoscere da loro come dai discepoli di Emmaus che avevano perduto la speranza,accompagnali e ridona a loro la tua presenza viva,la gioia del risorto.
Mettigli accanto persone che li stimolino senza criticarli e soprattutto che li amino per quello che sono!
Amali e facceli amare!


(Mt 8,18-22) Seguimi.

VANGELO 
(Mt 8,18-22) Seguimi. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

Parola del Signore
(Mt 8,18-22) Seguimi.(Mt 8,18-22) Seguimi.

LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA 
O santo Spirito, aiutami a vedere tra le righe della parola da te ispirata, quello che è importante che io veda, e dammi la forza di dire quello che è giusto che io dica, perché tutto quello che Gesù ha dato per noi, non vada speso invano.

Quanta folla intorno a Gesù, tanta che per non essere soffocato, decide di passare sull’altra riva… Tutti gli sono intorno, ma quando decide di passare sull’altra riva, solo uno scriba gli si avvicina e gli dice con convinzione, ti seguirò in ogni luogo tu vada e lo chiama Maestro. Un altro discepolo, un po’ più indeciso, che in fondo non ha ancora compreso bene il discorso di Gesù e vorrebbe trattenersi ancora un po’ con la sua famiglia, avere il tempo di salutarla, di seppellire i suoi morti, ma questa indecisione, che è tipica di ognuno di noi, può allontanare da noi Gesù. Se vogliamo veramente entrare in comunione con Lui, dobbiamo allontanare da noi tutto quello che ci trattiene. Seguire vuol dire accettare le sue regole e farle nostre, ma molto spesso la nostra teoria, la nostra buona predisposizione si scontrano subito con la pratica dell’attuazione.
Vediamo nella prima lettura come Abramo implora Dio di salvare le città di Sodomia e Gomorra, in fede magari di qualche uomo giusto e timorato di Dio, e come il Signore acconsenta alla preghiera di Abramo, ma poi sappiamo come la storia si è svolta, e come nessun giusto poté fermare la mano di Dio. Allora fratelli, accettiamo di essere corretti, ben venga chi ci ammonisce se lo fa con vero affetto cristiano, perché si comporta da fratello che vuole il nostro bene, ma quando la presunzione ed il giudizio animano il suo cuore, il suo ammonimento non darà frutto, perché verrà con prepotenza e non con amore; d’altra parte invece vorrei dire, che se sappiamo di non essere buoni discepoli, non dobbiamo continuare a tirare la corda della pazienza del nostro pastore, che continua a chiamarci ed a cercarci, ma ci vuole dietro a Lui per amore, non per obbligo.
Smettiamo di portarci dietro i nostri cadaveri da seppellire, i nostri problemi passati, la nostra educazione, le nostre ferite.... lasciamo tutto e seguiamo Gesù, che non ci promette la risoluzione dei nostri problemi materiali, ma ci promette la forza di affrontare e superare tutto perchè Lui sarà insieme a noi. 

sabato 28 giugno 2014

(Mt 16,13-19) Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.

VANGELO 
 (Mt 16,13-19) Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
 Vieni o Santo Spirito, dolce compagno, vienimi accanto ed insieme a te sarà tutto più comprensibile, tutto più semplice, tutto più giusto. Fa che niente di me permanga nel cuore e riempi il vuoto con la tua presenza, per Cristo nostro Signore. Amen.

Un brano questo, in cui Gesù ci pone un interrogativo importante, ci mette alla prova, così come fa con Pietro: - Tu chi dici che io sia?- Noi oggi, come cristiani, siamo molto più fortunati di Pietro, perché in duemila anni, Gesù ci ha fornito tante prove della sua presenza in mezzo a noi, ma quello di credere in Gesù figlio di Dio, non è il solo problema che oggi il Vangelo ci presenta. Pietro riconosce, per grazia Divina, in Gesù il Figlio di Dio, ma ancora non è pronto a comprendere del tutto. Vediamo che Pietro non è migliore di noi, nonostante la conoscenza e l’ amicizia che lo legano a Gesù.
-Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente ! -
-Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra, sarà sciolto nei cieli.-Queste parole le dice dopo aver avvertito Pietro del fatto che lo avrebbe rinnegato, quindi nonostante questo,lo sceglie per dare inizio alla sua Chiesa.
Poche parole, ma essenziali per noi Cristiani. Seguire Pietro perché scelto da Gesù, ed è tutto.
Pietro è un uomo che ha paura? Sembrerebbe di sì perché negherà di conoscere Gesù quando fu catturato, ma da questa risposta che dà al Signore ancora prima che questo succedesse, si capisce che già lo Spirito agisce in lui, tanto da fargli dire quelle parole che solo la grazia di Dio poteva mettergli sulle labbra.  Allora perché tace?
 Perchè nega di conoscere Gesù? I disegni del Signore sono giusti, noi non li conosciamo, ma se Pietro fosse stato subito catturato e ucciso, come avrebbe potuto servire il Signore? Pietro era un uomo come noi, ma scelse Gesù, fino in fondo. Non era colto, aveva anche un carattere burbero, era un bel capoccione come diremmo oggi, ma si fece trascinare dall’ amore che quell’ uomo sprizzava da tutti i pori, per gli ultimi, per i bisognosi, per gli ammalati, per tutti quelli che considera fratelli, anche se lo crocifiggeranno  anche se non lo vogliono accettare. Certo anche Pietro come noi, avrebbe voluto farsi un Gesù un po’ più su misura, un po’ meno idealista e più combattivo, un po’ più umano e meno obbediente a Dio, un po’ più terreno e meno irreale. Ma Gesù è Gesù, è Dio stesso e non può essere qualcun altro, nemmeno per farci contenti.
Il suo amore è immenso per noi, ma non scende a compromessi con la nostra umanità, sa perdonare perché è misericordioso, ma quello che ci dice di fare è legge. Seguirlo significa prendere la nostra croce, come ha fatto Lui e seguirlo su questa strada. Possiamo essere imperfetti, ce lo perdonerà, possiamo cadere e ci aiuterà ad alzarci, ma la strada è solo questa, attraverso la porta stretta delle sue parole possiamo seguirlo, non facendoci un Dio su misura, più consono ai nostri desideri.
 Scegliere tra Dio o mammona, Tra un  Dio vero o idealizzato, adattato. Questo non è permesso a nessuno, neanche a Pietro, infatti, ricordiamo che anche per lui c’ è subito il rimprovero di Gesù, che addirittura lo apostrofa chiamando figlio di satana. E’ facile sbagliare strada, se quella che vogliamo percorrere non parte direttamente dal cuore di Cristo. Prima di tutto questo, capire che è lui la porta per la salvezza e la vita eterna, e non tutte quelle altre uscite di sicurezza che apriamo con la nostra umanità. Abbiamo forse paura di affrontare il mondo con Gesù oppure la nostra non è paura, ma negazione dell’ appartenenza a Cristo? Non è una domanda da poco!