sabato 17 dicembre 2011

(Gv 5,33-36) Giovanni era la lampada che arde e risplende.

VANGELO
 (Gv 5,33-36) Giovanni era la lampada che arde e risplende.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: 
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito di illuminazione, fammi vedere tutto ciò che desideri farmi vedere, per rendermi partecipe di tutta la luce che abita in te.
Gesù dice ai giudei, che loro avevano mandato dei messaggeri a Giovanni per ricevere testimonianza da lui, ma Lui invece è stato inviato dal  Padre per essere la nostra salvezza.
E’ Lui la luce che arde e risplende ,e noi dobbiamo essere grati a Dio di averlo inviato per  illuminare la nostra vita.
In questo “essere inviati”, in questo “accogliere “, c’è racchiusa la missione del Figlio e di tutti quelli che sono chiamati a testimoniare la luce.
Essere testimoni dell’amore di Dio che  si rivela a noi con la salvezza per mezzo di Gesù, della sua parola e delle sue opere; possiamo essere testimoni di questo, se sappiamo far risplendere la luce di Dio nella nostra vita, se sappiamo riflettere la Sua grazia ,se ci rendiamo disponibili ad aprirci a Gesù e ai fratelli.

(Mt 1,1-17) Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.

VANGELO 
(Mt 1,1-17) Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. 
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. 
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Spirito Santo di Dio ,illuminami , fa che io possa riconoscermi  in questa famiglia, in questa stirpe ,come Figlia Di Dio.

La genealogia di Gesù, è riportata in due versioni nei Vangeli, quella di Matteo e quella di Luca, abbastanza dissimili tra loro, per vari motivi, ma questa è la parte che interessa gli studiosi teologi, o quelli che amano spaccare il capello in quattro.  Ma la fede in Gesù Cristo segna la fine di tutte le diatribe possibili, riunisce tutto i popoli della terra, ci rende tutti figli di Dio.
Nasce dalla famiglia di Davide, è vero, ma nella sua storia terrena manda i suoi discepoli  ad ammaestrare i popoli di tutta la terra, è il primo grande eroe dell’unità,  in un mondo che non sa far altro che dividersi, Lui rivoluziona tutto e ci dice che pur essendo diversi, di etnie ,razze, popoli, colori, tutti siamo figli dello stesso Dio, fratelli in Cristo. Non serve sapere altro, ma vivere questo è secondo me, già sufficiente per entrare a far parte di questo benedetto Regno di Dio.
Una famiglia è unita da legami di sangue, d’amore e, se solo pensassimo ogni giorno, prima di adirarci con un nostro fratello, che in lui scorre lo stesso dna di figlio di Dio, forse potremmo pian piano, riuscire a vivere in pace e letizia.

(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

VANGELO 
(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». 
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Vieni o Santo Spirito, e guidaci come facesti con Maria alla conoscenza del volere di Dio, e come lei fa che sappiamo accettarlo.

Il disegno di Dio, era sconosciuto a Maria, agli apostoli, ma non è più sconosciuto a noi, eppure ancora ci poniamo di fronte a questo Dio che si fa uomo, pieni d’incredulità, quasi come se ci aspettassimo che qualcun altro scriva per noi la nostra storia.
E’ Dio che si fa uomo, che viene tra noi, che è pronto a vivere con noi, a vivere nel nostro cuore, a dare un valore alla nostra vita; guardiamolo negli occhi, vediamo di quanto amore è capace, e lasciamoci prendere dalla sua piccola mano… lasciamoci condurre tra le pieghe della storia della salvezza, di quel progetto che ha bisogno di noi, si, anche di noi, per scrivere la nostra storia.
Leggendo il brano  penso che la piccola Maria forse, era timorosa come chiunque di noi sarebbe stato e che l’angelo la porta ad avere delle conferme. Gli dice che il Signore aveva già fatto una grazia alla cugina Elisabetta, che oltre ad essere sterile era anche vecchia… vecchia e sterile, quindi impossibilitata a concepire, ma al Signore tutto è possibile e Maria lascia la sua casa di corsa e va a trovare la cugina per avere conferma delle parole dell’angelo.
Noi nati da Adamo ed Eva, siamo liberi di scegliere come vivere, chi prendere ad esempio, se Eva madre dell'egoismo, sul cui esempio, Caino per invidia uccise Abele, o Maria, che chiede a Gesù, di manifestarsi a Canan, che lo serve seguendolo fino alla sua morte e che ancora oggi interviene nella storia per chiedere a Dio di compiere miracoli per la salvezza degli uomini, affidategli da Gesù sotto alla croce mentre rivolto a Giovanni diceva: <ecco tua madre> e a Lei disse: <donna ecco tuo figlio>

mercoledì 14 dicembre 2011

(Mt 21,23-27) Il battesimo di Giovanni da dove veniva?

VANGELO 
(Mt 21,23-27) Il battesimo di Giovanni da dove veniva?
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». 
Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». 
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Vieni o Spirito Santo, e svelaci le parole di Gesù; fa che il nostro animo e la nostra mente siano puri davanti al Signore, e che la malizia umana non c’impedisca di capire e di riconoscere il Messia.

Certo che l’intelligenza di Gesù, a volte ci lascia senza parole; il fatto che ci stupisce è che, senza neanche innervosirsi, riesce a trovare le parole giuste per far chiudere nella trappola da soli quelli che gli tendono la trappola. I sadducei ed i capi dei sacerdoti, non riconobbero in Giovanni un profeta, coloro che dovevano guidare il popolo verso Dio, non seppero leggere i segni delle sacre scritture ed ora che Giovanni era morto, i loro dubbi non si erano per niente chiariti, eppure già il loro pensiero era di insidiare Gesù.
Chi è Gesù? Chi lo autorizza a fare quello che fa?

Forse è il momento di domandarci chi è per noi, e se noi lo autorizziamo a guidare la nostra vita, e se facciamo come chi si sente più giusto, più saggio, più importante, e cerchiamo di metterlo a tacere.
Oggi voglio leggere in queste parole anche un altro messaggio, voglio chiedere a Gesù di vivere con me in questo particolare momento, di insegnarmi ad essere prudente, a saper discernere l’ inganno e chiedergli di mettermi in bocca parole e silenzi, secondo quello che è più giusto per il progetto di Dio.
Gesù ha detto: non vi preoccupate del modo di difendervi, né di ciò che dovete dire: *lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che conviene dire.(Lc 12,12)

(Mt 21,28-32) È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto.

VANGELO
 (Mt 21,28-32) È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». 
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito Santo, Spirito di Conoscenza, Spirito d’Amore, Tu solo conosci la Verità, Tu solo puoi scrutare l’essenza e il vero significato d’ogni realtà. Tu solo sai perfettamente ciò che è bene e ciò che è male per me. Spirito di Dio, io mi abbandono a Te. Non voglio sapere più di quello che devo sapere. Non voglio dire più di quello che devo dire. Non voglio nulla più di quello che hai deciso per me. Tu mi ami e conosci il mio bene. Spirito d’Amore, effondi su di me tutto quello che ora posso ricevere da Te. Sia lode a Te.

Di nuovo quel :che ve ne pare? Che equivale ad un :che ne pensate? Questa è una domanda che Gesù fa direttamente a noi, perché vuole che capiamo che la fede non è una questione apparente, non si può dire si, io credo in Dio e poi comportarci come chi non crede. E’ allora preferibile chi pur dicendo di non credere vive rispettando gli altri e se stesso, chi, magari nel dubbio, compie opere di carità verso i più poveri e così via, perché Gesù è venuto, anche per rompere certi schemi, creati dagli scribi e dai farisei, che impedivano ai piccoli di poterlo avvicinare, di poterlo conoscere.
Non sono leggi scritte è vero, ma sono praticate nella durezza dei loro cuori. Gesù ci ha spiegato che nostro Padre ,non è il Dio dei potenti,  di chi lo invoca per conquistare territori, di chi lascia le donne ,i bambini e gli ammalati ai margini della società, non è il Dio di chi dice Signore, Signore e si batte il petto senza aprire il cuore.
E’ questo che Gesù cerca ,questo che offre a chi si affida a Lui, un cuore nuovo, con il quale vivere dei magnifici doni che Dio ci ha fatto, un cuore puro che sappia amare ed andare oltre le differenze e le difficoltà, oltre le incomprensioni, oltre i dubbi, oltre le razze, le condizioni, i territori.
Gesù ci chiede di avere il cuore pronto all’abbraccio del mondo, di chi  non dimentica indietro nessuno dei suoi fratelli. Che ve ne pare? Siamo pronti per ricevere un cuore nuovo?

(Lc 7,19-23) Riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito.

VANGELO
(Lc 7,19-23) Riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 
Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». 
In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE 
PREGHIERA
Vieni o spirito Di Dio, e d illumina il mio cuore e la mente, fa che nella mia piccolezza io possa percepire la grandezza del messaggio Divino e la faccia mia.
Torniamo a leggere anche oggi la pagina che ci racconta Luca, in cui il povero Giovanni Battista manda a chiedere a Gesù se è Lui l’uomo mandato da Dio o debbono aspettare ancora un altro. Tornando indietro vediamo che al momento del battesimo di Gesù nelle acque del fiume Giordano, Lo Spirito aveva rivelato e se vogliamo aggiungere, confermato quello che già dal grembo della mamma Elisabetta, il piccolo Giovanni aveva intuito alla visita di Maria.
Allora perché Giovanni manda i suoi uomini? Lui è in prigione e quindi quelli che sono i suoi discepoli, si fanno e gli pongono delle domande; quel Gesù che Giovanni annunciava era dunque questo.
Questo "andate e chiedete di Giovanni", è un andate e conoscete chi è Gesù, quello che fa guarire i malati, che ridà la vista ai ciechi, che porta la speranza ai poveri, agli esclusi, agli emarginati, a quelli che hanno fiducia in Lui e lo invocano. E’ da Gesù che anche Giovanni attende una risposta, lui prigioniero nel suo nome, attende e spera, ma non chiede di essere liberato, accetta questa sua condizione e non si vergogna di essere suo discepolo, ma anzi, proprio in questo suo accettare la prova, si rivela la sua grazia.
“Beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!” dice il Signore, beato colui che accetta le prove come occasione per pregare, per crescere, per cercare il Signore e non si fa trascinare dal nemico nel rinnegare Cristo. Beato colui che riconosce nel nostro essere peccatori, nella disobbedienza a Dio, la causa della distruzione del corpo e nella grazia e misericordia da parte di Gesù Cristo, la vittoria sulla morte, la vittoria sul peccato.
Quando le cose vanno bene è facile ringraziare il Signore e riconoscerlo come Signore della nostra vita, ma quando vanno male, riusciamo ancora a farlo? Impariamo dai discepoli di Gesù che cosa vuol dire seguire Gesù, non cerchiamo di farci un Messia che ci piace, ma seguiamo quello che ci ridà la dignità di essere figli di Dio. 


sabato 10 dicembre 2011

(Gv 1,6-8.19-28) In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.

VANGELO 
(Gv 1,6-8.19-28) In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». 
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». 
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Io credo in Te Signore, e credo che il Tuo Spirito mi parli, come fa con tutti coloro che chiedono aiuto a te, Gesù ci ha insegnato a pregare, ci ha detto:" chiedi e ti sarà dato" ed io ti chiedo con molta umiltà.... illuminami.

Il vangelo di oggi, mi fa riflettere molto su quello che è il nostro compito di TESTIMONI della fede. Noi non siamo nessuno, non siamo profeti, non siamo meritevoli di nulla, ne tantomeno dobbiamo sentirci noi importanti o saggi più degli altri ai quali parliamo, perché quelli a cui parliamo per primi, siamo noi stessi.
A volte può succedere che qualcuno creda che quello che testimonia, faccia di lui una persona migliore degli altri, ed allora ecco che satana si insinua, si prende gioco di te, ti fa diventare superbo. Anche chi ascolta o legge, non deve leggere pensando che chi scrive sia la verità, uno solo è la verità, perché uno solo è il Cristo, Padre, Figlio e Spirito Santo; chi testimonia, chi riflette con voi, in questo caso io, cerca solo di riflettere con voi sulle PAROLE DELLA SACRA SCRITTURA, cerca di far parlare lo Spirito di Dio che è in ognuno di noi, perché noi siamo battezzati in Spirito Santo, perché noi siamo FIGLI DI DIO, FRATELLI DI CRISTO . Quindi quello che il mio lettore deve fare, ed io vi invito sempre a farlo, NON E' leggere la mia riflessione e basta, MA andare sul gruppo, aprire la pagina del giorno e leggere tutte le sacre scritture del giorno; SOLO DOPO, potrà leggere le varie riflessioni ed anche le mie. POI PUO'( e mi piacerebbe che tutti provassero) chiedere aiuto allo Spirito dl Signore e PROVARE AD ELABORARE UNA SUA RIFLESSIONE.
Solo allora tutto quello che noi che gridiamo nel deserto facciamo, non sarà inutile, ma raggiungerà il suo scopo. Dio parla a tutti, e tutti abbiamo il diritto ed il dovere di metterci all'ascolto.  Anche oggi è così; alcuni aderiscono alla parola di Dio, la fanno loro, la seguono, riescono ad entrare in contatto con il regno di Dio già su questa terra, e pur affrontando mille difficoltà, riescono a ricevere dal Signore grazie su grazie ,per la fede che ripongono in Lui.
Altri invece non seguono la legge dettata a Mosè, portata da Gesù su questa terra, e cercano ancora ,non si fidano, non vogliono riconoscere la verità, non lasciano agire lo Spirito su di loro, non si lasciano conquistare, oppure si ribellano ed escono dalla via tracciata dal Signore e perdono la verità, andando a cercare chissà quale verità, e trovando solo la menzogna.

venerdì 9 dicembre 2011

(Mt 11,16-19) Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’uomo.

VANGELO 
(Mt 11,16-19) Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’uomo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle: 
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: 
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. 
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Vieni o Santo Spirito e conduci la nostra intelligenza, vivificata dal tuo Spirito, sui sentieri dove tu ti riveli nella tenebra luminosa del silenzio. Dà a noi occhi limpidi per contemplarti, e un umile cuore per lasciarci contemplare da te.

Un detto proverbiale dice: -L’erba del vicino è sempre più verde.-
Si sa che i proverbi non sbagliano mai; non siamo mai contenti di quello che succede intorno a noi. Vennero i profeti, prima di Gesù che parlavano nel nome di Dio, ma non li ascoltarono; venne Giovanni e lo presero per pazzo, ma nel dubbio gli tagliarono la testa; venne Gesù e lo crocefissero, ancora oggi viene dal cielo Maria, e la gente va a vedere il miracolo ,attirata dalla straordinarietà della cosa, ma la percentuale delle persone che si rende veramente conto di quanto amore c’è in tutto questo, che non si limita ad ascoltare i messaggi, ma cerca di fare di tutto per viverli, è ben misera.
Siamo duri di cuore e la storia non ci insegna nulla, eppure ci viene chiesta  la santità, ed io credo che veramente, se solo riuscissimo a vivere almeno al 50% la grazia del Signore, se sapessimo apprendere dalle parole del vangelo e dai messaggi di Maria la voglia del Signore di inondarci di grazie, forse capiremmo cosa vuol dire “essere davanti al Signore”, ”vivere nel regno di Dio”.
La difficoltà di essere umili, di rinunciare a quello spicchio di mondo frivolo per vivere in preghiera, di annullare i propri desideri per ascoltare quelli del Signore, io vorrei veramente riuscire a capire che cosa mi sto perdendo! Cerco di ascoltare, di afferrare, mi sembro un aspirapolvere a volte che cerca di raccattare le briciole di questo amore e che non riesce a stringerle tra le mani se non per qualche secondo.
Facciamo di questo avvento la nostra grande occasione, facciamoci aiutare dalla Madre perfetta, dalla migliore collaboratrice di Dio ad essere come Lei, perché solo attraverso Lei potremo sperare di far nascere in noi Gesù, solo attraverso il grembo immacolato che è stato prescelto da Dio come sua prima dimora .
Sto “leggendo” il segreto di Maria  di San Luigi Maria Grignion de Montfort

http://holyqueen.altervista.org/pdf/Libri/Montfort_Segreto_di_Maria,e vi invito a  leggerlo ed assaporarlo

(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

VANGELO 
(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». 
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Vieni o Santo Spirito, e guidaci come facesti con Maria alla conoscenza del volere di Dio, e come lei fa che sappiamo accettarlo.

Mentre leggo questa pagina del Vangelo, mi torna alla mente quella in cui Giovanni ci racconta l’incontro tra Gesù, Filippo e Natanaèle, che asseriva:
 «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Natanaèle è divenuto poi l’apostolo San Bartolomeo, perché Gesù, che conosceva il suo cuore gli disse: ”Ecco un israelita in cui non c’è falsità”
Da Nazareth è “venuta” all’esistenza la Vergine Maria, “concepita” Immacolata nella Santa Casa di Nazareth; da Nazareth è “venuto” all’esistenza Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Salvatore degli uomini, incarnatosi nel seno verginale di Maria nella Santa Casa di Nazareth 
Da Nazareth è venuta la salvezza per l’umanità.
Il disegno di Dio, era sconosciuto a Maria, a Natanaèle, agli apostoli, ma non è più sconosciuto a noi, eppure ancora ci poniamo di fronte a questo Dio che si fa uomo, pieni d’incredulità, quasi come se ci aspettassimo che qualcun altro scriva per noi la nostra storia.
E’ Dio che si fa uomo, che viene tra noi, che è pronto a vivere con noi, a vivere nel nostro cuore, a dare un valore alla nostra vita; guardiamolo negli occhi, vediamo di quanto amore è capace, e lasciamoci prendere dalla sua piccola mano… lasciamoci condurre tra le pieghe della storia della salvezza, di quel progetto che ha bisogno di noi, si, anche di noi, per scrivere la nostra storia.
Una piccola riflessione:
rileggendo il brano  penso che la piccola Maria forse, era timorosa come chiunque di noi sarebbe stato e che l’angelo la porta ad avere delle conferme. Gli dice che il Signore aveva già fatto una grazia alla cugina Elisabetta, che oltre ad essere sterile era anche vecchia… vecchia e sterile, quindi impossibilitata a concepire, ma al Signore tutto è possibile e Maria lascia la sua casa di corsa e va a trovare la cugina per avere conferma delle parole dell’angelo.

(Mt 11,28-30) Venite a me, voi tutti che siete stanchi.

VANGELO 
(Mt 11,28-30) Venite a me, voi tutti che siete stanchi.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse: 
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, e illumina nei nostri cuori ,la parola viva del Signore, fa che la contempliamo e la facciamo nostra nella vita e nell'insegnamento. Amen.

Oggi voglio riflettere con voi attraverso questa pagina di vangelo, ma più che altro, su quello che questa pagina è nella mia vita.  Proprio stamattina mentre ero alla cappellina in preghiera, ho sentito una gran voglia di restare lì per sempre. Pensavo a quanto gli apostoli come me, all’inizio avessero capito ben poco di Gesù, anche loro volevano stare sempre con Gesù, chi voleva costruire una tenda, chi voleva sedere alla sua destra, tutti ,una volta conosciuta la pace del Signore, vorrebbero isolarsi dal mondo e vivere di quella pace. Nella vita che corre io voglio stare ferma ad ascoltare il mio Signore, ad appoggiare la testa sul suo petto, come il discepolo che Gesù amava, voglio avere il tempo di chiedergli perdono, per leggere la sua parola, meditarla e farmela entrare nel cuore.


 Come se solo con Lui mi sentissi al riparo dal mondo, voglio che faccia parte della mia vita, so che nella difficoltà, quando tutti spariscono, lui mi resta accanto, so che quando ho un problema grande, Lui c’è, non si stanca di sentire il mio lamento, anzi, è pronto a sollevarmi e a darmi una mano. Non importa quanto costa questa scelta, quanto costa essere onesti e vivere amando, non importa se il resto del mondo va da un’altra parte, se tutti scelgono la porta larga… se entrano ridendo e sembrano felici….  io ho scelto, davanti a me Gesù ha detto : - vieni e seguimi - ed io ho deciso di ascoltare quella voce. Il Signore non mi fa restare ferma, ma mi spinge a camminare nel mondo, mi spinge a trasmettere quella buona notizia che è entrata nel mio cuore: Gesù che ha salvato me, salverà anche te fratello e sorella  in Cristo,salverà tutti coloro che il Padre gli ha assegnato,non ne perderà nessuno.
Non finirò di certo la mia vita su una roll-royce, ma la finirò tra le braccia del Signore, e questo è quello che per me conta di più

(Mt 18,12-14) Dio non vuole che i piccoli si perdano.

VANGELO
 (Mt 18,12-14) Dio non vuole che i piccoli si perdano.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? 
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. 
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Gesù, di stendere su di me la tua mano santa e di imporre lo Spirito di sapienza che mi darà la possibilità di capire, tutto quello che Tu vuoi che io capisca, e di vivere in coerenza con la tua parola.

Queste poche righe sembrano povere a prima vista, semplici, perché in fondo è normale che il pastore ci tenga alle sue pecore, fin qui non ci piove… ma se guardiamo più attentamente, scopriremo che il discorso è rivolto anche a noi. Che ve ne pare di questo pastore che corre dietro alla pecora smarrita fino a che non l’ha trovata? Sembra chiederci Gesù!
Che amore pensate che sia quello che lo spinge a sacrificare anche se stesso per darci la possibilità di entrare a far parte del suo regno?

Scoprire quanto e come Dio ci ama, ci fa notare che non è proporzionabile al nostro modo d’amare, né a come noi concepiamo l’amore. Nella lettura del Vangelo, si parla di Gesù come dell’agnello che è messo sul trono da Dio e che sarà il pastore per tutti noi, ma anche dell’ agnello che per primo ha accettato di essere sacrificato, di donare la sua vita, con una rassegnazione che è tipica di quest’animale, che va incontro alla morte senza neanche un lamento, con docile accettazione.
Gesù ha accettato di servire fino alla fine il progetto di Dio e per questo sarà ritenuto degno di diventare il pastore di tutti, quello che c’indicherà la via da seguire.
Una sola pecora in cambio di 99… sicuramente tornerà pensiamo, speriamo, ma sarà difficile che qualcuno di noi sarebbe disposto ad abbandonare le altre per correre mille pericoli ed andare a cercarla.
Eppure questo è quello che fanno centinaia di missionari che corrono mille pericoli in terra straniera per far conoscere Gesù, perché questo sentimento di condivisione della salvezza, dono per tutti, deve essere quello che anima i nostri cuori di Cristiani per essere conformi a Cristo e non un rapporto egoistico. Sempre più spesso si parla di una chiesa troppo ricca, ma poi, quando sentiamo di quanti perdono la vita solo perché cristiani che cercano di far conoscere il Signore in ogni parte del mondo, capiamo che la chiesa con è soltanto una banca che prende per arricchirsi, ma un’opera di grande umanità che porta nei posti più sconsolati del mondo tanto amore, istruzione e cibo per il corpo e per l’anima. Quanti di noi che stiamo caldi e comodi nelle nostre case, sono disponibili a camminare diverse miglia nella foresta o nel deserto per poche anime, quanti come Gesù sanno essere buoni pastori? Dacci o Signore la forza di non perderci mai e di poter aiutare chi non conosce le tue vie.

(Lc 11,1-4) Signore, insegnaci a pregare.

VANGELO
 (Lc 11,1-4) Signore, insegnaci a pregare.
+ Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Aiutami o Spirito di Dio a sentire e a far comprendere il valore della preghiera, la meraviglia del dialogo che attraverso di Te, ci mette in comunione con Dio.

A volte siamo confusi da mille parole, e ci rispondono mille silenzi ….nessuno di noi è in grado di dire quale sia la preghiera, come si deve pregare, in tanti provano a spiegarlo, ma è una cosa talmente personale, talmente intima , che nessuno vi potrà mai spiegare cosa sentirete.
Gesù ci indica una preghiera molto semplice se ci pensate bene, una preghiera che non è fatta di parole, ma di fatti, pensate che san Francesco si fermò alla parola PADRE per un’infinità di tempo.
Con questo non vuole certo dirci di non pregare con altre preghiere né di non usare parole nostre, ma ci chiede di non parlare a vuoto come i pagani, come chi non crede in quello che dice.
Dio ci è PADRE: credere questo vuol dire avere fede in Dio…fede = fiducia, capito bene? Dio può tutto, ci ama tutti ed è un PADRE GIUSTO….pensate anche voi che cosa è per me DIO PADRE NOSTRO…..
Perché lo collochiamo nei cieli? Primo perché ce lo dice Gesù Cristo, poi perché il suo regno va oltre i confini della nostra terra, DIO HA CREATO L’UNIVERSO INTERO, spazio infinito che noi non capiremo mai fino a che siamo legati a questa terra.
Santificare il suo nome, venerare Dio, adorare Dio, rendere grazie a Dio, a Lui tutto dobbiamo, dalla creazione alla salvezza ed aspettare glorificandolo che siamo accolti nel suo regno.
Quindi la vita va oltre questa terra…dobbiamo crederci, e se chiediamo a Dio una fede viva, una fede pura, se abbandoniamo a lui la nostra anima…anche noi avremo questa certezza.
Sia fatta la tua volontà…e qui la cosa comincia a diventare tosta….in genere la nostra preghiera invoca Dio di fare la nostra volontà…. non che non sia giusto pregare per essere aiutati, anzi, spesso quando la nostra preghiera è serena, convinta e fiduciosa, quello che chiediamo ci viene accordato. A volte però, questo può non succedere, e magari una persona che amiamo tanto, viene a mancare ugualmente, nonostante tutte le nostre preghiere… accorate e sincere… Vuol dire che Dio non ci ama? No certamente no, ma dobbiamo accettare che i disegni di Dio, possono non essere i nostri.
Ci sarà un motivo, che noi ora non possiamo capire, anche questo in fondo fa parte del ciclo della vita terrena, e questo è affidare a Dio anche quello che non capiamo.
Chiediamo il pane quotidiano…contribuiamo a far si che tutti abbiano il loro?…noi chiediamo per oggi, ma riceviamo in abbondanza, e se invece di pensare solo a noi ci preoccupassimo anche di aiutare gli altri? Noi potremmo essere la divina provvidenza di molte bocche, la medicina di molte malattie, ma spesso il nostro egoismo ci chiude gli occhi sulla fame degli altri…..
Chiediamo il pane e Dio ci da il pane…anche la sua parola è pane…ce ne cibiamo? Il suo corpo è pane…ce ne ricordiamo solo alla domenica? E come andiamo a ricevere il corpo di Gesù?
- Rimetti a noi i nostri debiti -.. e fino qui ok, ma poi aggiunge Gesù: - come noi li rimettiamo ai nostri debitori…-non è che stiamo suggerendo a Dio come perdonarci, ma gli diciamo espressamente che ci deve giudicare in base a come noi ci comporteremo con gli altri, con il nostro prossimo, in base a quanto noi saremo capaci di perdonare.
Io lessi una volta una frase che mi è rimasta stampata in testa…il perdono è un ponte sul quale dovrai passare anche tu…riflettiamo su quanto noi siamo veramente capaci di comprensione e perdono, su quanto siamo capaci di amare.
E quando chiediamo di non essere tentati perché lo facciamo se ci sentiamo così forti? Forse perché di fronte alle tentazioni scopriamo tutta la nostra debolezza?
Noi senza Dio non siamo nulla, né capaci di nulla, tutto quello che siamo lo dobbiamo a Dio, se siamo capaci di atti eroici, di grandi azioni e anche solo di piccoli sacrifici…è Dio che opera in noi.
Ma sulla terra c’è anche il male, c’è anche il principe del male, che lo vogliamo credere o no, c’è e a volte, siamo più attaccati a questa bestia di quanto siamo attaccati a Dio.
Basterebbe gridare salvami Signore mio, andare a confessarci …ma che scherziamo…un sacerdote? Un peccatore come me? E perché devo andare a raccontare i fatti miei ad un prete…boni quelli…..e allora come pensare di essere ascoltati da Dio se siamo i primi a mettere dei limiti al suo amore misericordioso. Satana odia i sacerdoti più di ogni altra cosa, li tenta e li distrugge con il nostro aiuto…con le nostre chiacchiere vane, se parlassimo di meno e pregassimo di più per loro ,vedremmo il potere salvifico della preghiera, frutto d’amore ,legame tra Dio e noi.
Proviamo ora a pregare…..

(Lc 11,5-13) Chiedete e vi sarà dato.

VANGELO
 (Lc 11,5-13) Chiedete e vi sarà dato.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: 
«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. 
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ispirami o Dio, attraverso lo Spirito Santo, quale strada deve seguire il mio cuore per percorrere le Tue vie, senza timore di sbagliare e di ascoltare falsi profeti.


Dopo averci insegnato a pregare, Gesù ci fa conoscere la meravigliosa bontà e disposizione del Padre.
Per farlo ci fa il paragone con il nostro padre terreno, che si presume ci ami al di sopra di tutto, ma come noi non è perfetto nell'amore come Dio.
- chiedi e ti sarà dato, bussa e ti sarà aperto - che sono le parole con le quali Gesù ci dice che se ci rivolgiamo a Dio con tutto il cuore, e con una vera disposizione a seguire le sue vie, a conoscerlo, Egli ci darà tutto quello che chiediamo, perché non aspetta altro che la nostra conversione a Lui e alla sua parola.
Ora si tratta di capire qual' è la giusta disposizione per porci davanti a Lui, e sicuramente non è quella di pretendere già di sapere quali sono le cose giuste per noi, quindi accettiamo la sua volontà e cerchiamo di comprendere che se il Signore permette determinate cose e situazioni, lo fa per il nostro bene, perché sa qual' è il nostro bene, e quello di tutta l'umanità, poiché Lui è l'unica via per la nostra salvezza.
Un'altra cosa che possiamo notare e come questo brano non inizi con Gesù che ci parla di quello che Dio ci può dare, ma con quella che invece può essere la risposta del mondo al nostro bisogno di aiuto. Avere gli uomini per amici, non è che sia sbagliato, assolutamente, non è questo che ci vuole dire Gesù, ma ci avverte che gli uomini sono un pochino egoisti, e non è che abbiano a cuore il nostro benessere, ma pensano molto più al loro. Dio invece ci ama e sa che cosa è meglio per noi, perciò quando preghiamo, e facciamolo spesso, anche per le piccole cose, non chiediamogli di accontentarci, ma di fare quello che è meglio per noi, e fidiamoci, Lui sa quello che fa!

(Lc 11,15-26) Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

VANGELO
 (Lc 11,15-26) Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. 
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito e riempi il mio cuore di te e delle tue doti, donami sapienza e intelletto, consiglio e fortezza, e fa che in tutto possa essere gradita a Dio.


Nel Vangelo di oggi, Cristo si parla della lotta di Dio contro Satana. Questa lotta diventa drammatica quando Cristo fa uscire Satana dagli indemoniati. Satana è paragonato ad un uomo forte "bene armato che
fa la guardia al suo palazzo". Tuttavia, Gesù si mostra più forte di lui", perché lo vince "con il dito di Dio", con la sua forza divina, vale a dire con lo Spirito Santo (cf. Mt 12,28). Egli gli toglie le armi e gli strappa il
bottino. È il segno che il regno di Dio è venuto sulla terra e che la Lotta tra il bene ed il male in noi stessi richiedono una scelta, coloro che hanno reclamato da Gesù un segno, ecco che ce l'hanno. Non ne verranno dati loro altri.

 Scoprendo i loro pensieri perversi, Gesù mostra loro che sono sotto l'influenza dello  spirito malvagio.
Poiché noi ci troviamo in mezzo a questa lotta, c’è impossibile una posizione neutrale: ognuno deve pronunciarsi pro o contro. Chi in questa lotta non è con lui, è con Satana, ricordiamo le parole di Gesù:
-o Dio o mammona.- Gesù sa che gli uomini si fanno facilmente influenzare e che satana non li lascerà certo in pace, ma che in questa lotta farà di tutto per strapparli al Padre, per questo ci consiglia d’essere saldi nella fede e di difenderci dagli attacchi del maligno, fortificando le nostre difese con la preghiera e stando in guardia, esercitando la nostra mente alla parola del Signore, ma anche ad un colloquio diretto e continuo con la confessione.
La ricerca della perfezione spirituale, non è una forma di presunzione, ma, per come la vedo io, una questione d’umiltà; perché penso che poiché siamo ancora molto lontani da Gesù, che deve essere il nostro parametro di misura, abbiamo bisogno continuamente di confrontarci con la parola per non cadere nei trabocchetti del perfido.
Non credere che satana esiste è già essere caduti in trappola, è già avere fatto la propria scelta, è già negare la parola di Gesù, perché è lui stesso che ce ne parla, e purtroppo fratelli miei, molti sono quelli che ci sono caduti, diffidate anche di chi nella chiesa stessa, non crede che esista satana, e rendetevi conto che molti di questi sapientoni, poi sono gli stessi che invece lo vedono da tutte le parti in cui la Madonna appare…..