sabato 9 luglio 2011

I PECCATI CHE GRIDANO VENDETTA AL COSPETTO DI DIO: OMICIDIO VOLONTARIO

I PECCATI CHE GRIDANO VENDETTA AL COSPETTO DI DIO: 
OMICIDIO VOLONTARIO 


Non uccidere!

Non uccidere è il comandamento di Dio, ed è precisamente il quinto, come si legge nel 
libro dell’Esodo (20,13). Questo vale per coloro che credono nel Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, quindi per noi cristiani.
Lo stesso comando però è stato profondamente inciso dal Creatore nella mente e nel cuore di ogni creatura umana di tutti i tempi e di tutti i luoghi.
Il titolo di questo articolo, “omicidio volontario”, vuole fermare la nostra attenzione non tanto sull’omicidio in generale, quanto sulla sua volontarietà, come espressione di un vero atto libero, un atto di piena avvertenza e di deliberato consenso.

La vita umana non è opera del caso, come del resto non è opera del caso tutto ciò che ci circonda. Tutto è stato da Dio messo nelle mani dell’uomo ma non la vita del nostro simile. La vita dell’uomo appartiene a Dio, dal suo concepimento fino alla morte naturale.
È Dio che ha creato l’uomo! A sua immagine e somiglianza Egli lo ha creato!

Per questo la vita umana è sacra e appartiene a Dio in assoluto, dall’alba della vita al suo tramonto. Nessuno e in nessun caso uno può rivendicare a se stesso la proprietà di una vita umana. Nessuno al mondo ha il diritto di distruggere una vita umana. Tanto è vero che nostro Signore Gesù Cristo, parlando di questo comandamento, lo ha confermato senza fronzoli: non uccidere e chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Poi ha incluso d’autorità, in questo comandamento, anche le offese, come: stupido, pazzo.

Commettono “omicidio volontario” anche coloro che procurano volontariamente l’aborto, l’eutanasia e quanti fanno esperimenti di ricerca scientifica sugli embrioni. Si tratta sempre di interruzione violenta della vita umana, sacra a Dio. Su tutto ciò il Papa e i Vescovi non finiscono di parlarne e in tutti i toni.

Il perdono di Dio

All’alba della storia umana ecco il primo terribile avvenimento: Caino uccide suo fratello Abele. Spuntano i primi fiori e un’improvvisa tempesta recide il più bello. Il peccato originale ha già affondato le sue radici nefaste, quali la cupidigia, l’invidia, la gelosia, la collera, in uno dei primi due nati: una catena che non finirà mai, e che arrecherà un dolore acutissimo al cuore di Dio nostro Padre.

Il fratello nemico del fratello, è la negazione assoluta dell’amore, la negazione di Dio, la pretesa di non dipendere da lui e anzi di prendere il suo posto, e per questo il sangue ingiustamente sparso continua a gridare vendetta al suo cospetto.

“Che hai fatto?”, dice Dio a Caino, “la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo. Ora sii maledetto, lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello”. Riprese Caino: “Chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere”. Il Signore gli disse: “Chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte” (Gn 4).
Questa è dunque la volontà di Dio: Non uccidete Caino!

E allora questi peccatori potranno salvarsi? Certamente sì, perché nulla è impossibile a Dio. Gesù, incarnandosi, ha proclamato: “Io sono venuto per i peccatori, sono venuto per salvarli”. Come si possono salvare?

Dio è amore, misericordia, compassione e perdono. Per salvarsi bisogna entrare nella sfera dell’amore, è necessario riconoscere di avere sbagliato, è bello soprattutto rivolgersi a Dio e dire di cuore: Padre, abbi pietà di me peccatore. Non temere di convertirti, né per il tuo orgoglio, né per quello che dirà la gente.

È Gesù che bussa al tuo cuore e ti viene incontro e ti butta le braccia al collo. Tu stringiti, in pianto, al suo petto squarciato, e digli: Signore Gesù, abbi pietà di me. Se è possibile riconciliati con la Chiesa per testimoniare a tutti la tua adesione a Cristo.

Preghiamo con il Salmo 112

Rit.: Lo sguardo del Signore è sopra il povero.

Lodate, servi del Signore, 
lodate il nome del Signore. 
Sia benedetto il nome del Signore, 
ora a sempre. Rit.

Su tutti i popoli eccelso è il Signore, 
più alta dei cieli è la sua gloria. 
Chi è pari al Signore nostro Dio 
che siede nell’alto e si china 
a guardare nei cieli e sulla terra? Rit.

Solleva l’indigente dalla polvere, 
dall’immondizia rialza il povero, 
per farlo sedere tra i principi, 
tra i principi del suo popolo. Rit.

Il martirio di Monsignor Romero

Mons. Romero, arcivescovo e pastore, fu assassinato, il 24 marzo di venticinque anni fa, sull’altare, mentre celebrava l’Eucaristia, diventando vittima offerta assieme al Signore. Proprio il giorno prima, aveva lanciato un appello per fermare la repressione: «Fratelli siete, come potete uccidere i vostri fratelli? Ogni ordine umano per uccidere deve essere subordinato alla legge di Dio che dice: non uccidere. Nessun soldato è obbligato a ubbidire a un ordine contrario alla legge di Dio. Nessuno deve ubbidire a una legge immorale.

È ormai tempo di ubbidire alle vostre proprie coscienze piuttosto che a ordini di peccato. La Chiesa non può rimanere in silenzio davanti a tale abominio... Nel nome di Dio, nel nome del popolo che soffre e di cui il grido, ogni giorno, si alza alto verso il cielo, vi imploro, vi prego, vi comando: fermate la repressione». L’indomani fu assassinato, dando ai suoi fedeli con la sua morte più forza per «ubbidire alla loro coscienza che a ordini di peccato». Ed è stato assassinato il 24 marzo, vigilia della festa dell’Annunciazione, giorno in cui la Chiesa celebra la memoria della rivelazione dell’amore di Dio, nel mistero dell’Incarnazione del Verbo Eterno, fatto uomo, per «annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione, ai ciechi la vista e per rimettere la libertà agli oppressi» (Lc 4,18).

Preghiamo

O Padre buono, nostro Dio e nostro Creatore, ci rivolgiamo a te per ottenere misericordia in favore di coloro che deliberatamente uccidono una tua creatura umana. Abbi pietà di loro.
Purtroppo la superba pretesa di mettersi al tuo posto, negando il tuo amore, li ha spinti a soffocare ogni compassione verso il proprio simile. Ti preghiamo, perdonali.

Grazie, Padre, perché vuoi salvare tutti i peccatori.

Caro Gesù, Figlio di Dio, tu, liberamente e con grande amore, hai inchiodato sulla croce il tuo bellissimo corpo ricoperto dell’obbrobrio dei nostri peccati. Abbi pietà di quelli che uccidono i loro fratelli.
Mostra a loro, o Figlio della dolcissima Vergine Maria, le tue piaghe, tocca il loro cuore e stringili a te, perché non abbiano timore di pentirsi.

O buon Gesù, il tuo sangue prezioso ottenga dal Padre la salvezza di tutti i peccatori.

O Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, noi ti preghiamo, con suppliche e lacrime, per tutti quelli che organizzano ed eseguono stragi di persone umane. Ti chiediamo misericordia.

Entra nella mente e nel cuore di coloro che rubano o stuprano e poi sono pronti a uccidere.
Allontana da noi il nemico antico, donaci la pace e, per la gloria del Padre nostro e converti tutti i peccatori.

D. Timoteo Munari sdb



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IMMAGINI:
1 La Bibbia ci insegna che l’inizio della convivenza umana è già segnata dal peccato e dall’odio. Una frattura che si annida all’interno della stessa famiglia e che dilagherà fra tutti i popoli.
2 La vita appartiene a Dio e Lui solo ha il potere di toglierla. Per questo l’uomo deve essere sempre rispettoso verso la vita impegnandosi a proteggerla e a sostenerla sempre.


http://www.donbosco-torino.it/ita/Kairos/Celebrazioni/06-07/011-Peccati_gridano_vendetta.html

I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO: IMPENITENZA FINALE

I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO: IMPENITENZA FINALE 


In che consiste l’impenitenza finale?

Una vita in peccato mortale. Trascorsa senza rimorsi, né pentimenti, conduce all’impenitenza finale. Uno rischia di trovarsi in punto di morte senza sapere che fare, né che cosa dire, né se ci sarà un dopo. Questo succede a chi non pensa mai alla morte.

Però è anche vero che Colui che ci ha creato, ama le sue creature e vuole che tutte si salvino e per ottenere ciò ha mandato il suo Figlio in terra per riscattare i peccatori. Ed è verissimo che Colui che ci ha creato senza il nostro permesso, non ci salva senza il nostro libero consenso.

Morire da impenitenti è peccato imperdonabile contro lo Spirito Santo. Perché? Questo Santo Spirito, che procede dal Padre e dal Figlio, comunica e dona a tutte le creature l’Amore del Padre e i meriti del Sangue prezioso del Figlio, per convincere tutti a chiedere perdono di cuore dei loro peccati.
Il peccato è un gran male, ma è cosa assai peggiore il non dargli importanza e l’ostinarsi in esso. Noi siamo a volte precisi in tutto, mentre non badiamo tanto alle nostre relazioni con Dio, considerato un estraneo a questo mondo di uomini, e persino un intruso.

Non dire che sei diventato ateo per certe circostanze o per scandali subiti, o per la tua convinzione ben ragionata e sperimentata. Dio è al di sopra di tutti, ed è più vicino a te che non tu a te stesso: Egli ti ama e non ti tradisce. Hai sperimentato il vero amore? Hai amato i poveri, gli oppressi, i bambini che muoiono di Aids? Qui troverai Dio, infallibilmente.

Tu invano cerchi l’amore perché lo cerchi là dove non lo troverai mai. Come puoi accontentarti dello squallore? Dio è amore, Dio è l’amore, e l’amore non è pago se non distribuisce amore in abbondanza e gratuitamente.
Per questo egli non ti lascerà mai in pace fino a quando tu non ritornerai nella sua casa. Il suo Santo Spirito si muove come una brezza dolcissima e a volte anche come un uragano, per svegliarti dal sonno del peccato e per attirarti a sé.

E oltre quanto detto, per non arrivare impreparati alla morte è bene chiedere ogni giorno perdono a Dio, senza dimenticarci del sacramento della riconciliazione. Nulla di meglio per vivere sereni e felici.
È infatti inutile che uno si metta a combattere contro Dio e a ignorarlo, il suo Amore sconfigge ogni nemico. Egli è più forte di ogni cattiveria e sa convertire i cuori più induriti. Beata quella creatura che avrà la visita di un prete negli ultimi istanti della sua vita.
È vero, e lo constatiamo sulla nostra pelle, che Dio può perdere tante battaglie, ma egli non perde la guerra, le porte dell’inferno non prevarranno.

Preghiamo con il Salmo 144

Rit.: Apri la tua mano e sazia la fame di ogni vivente.

Paziente e misericordioso è il Signore, 
lento all’ira e ricco di grazia. 
Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Rit.

Il Signore sostiene quelli che vacillano 
e rialza chiunque è caduto. 
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa 
tu provvedi loro il cibo a suo tempo. Rit.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie, 
santo in tutte le sue opere. 
Il Signore è vicino a quanti lo invocano, 
a quanti lo cercano con cuore sincero. Rit.

La salvezza all’ultimo momento

Un giorno una nonna venne a dirmi:

Mio marito è molto anziano e gravemente ammalato. Da tanti anni non frequenta i sacramenti, anzi ha rotto completamente ogni relazione con la Chiesa, con i preti e con Dio. Venga a trovarlo, e gli dica che è venuto il suo nipotino a dirle: Vieni a trovare mio nonno.

Così mi presentai a lui e fui accolto bene.
Fino ai quarant’anni aveva trascorso la sua vita da buon cristiano come tanti altri. Da allora agli ottanta, aveva rotto decisamente con la Chiesa e con Dio, e aveva sempre proclamato agli amici che voleva morire da miscredente.

Ma in quel mattino il Signore lo attendeva al varco, e del resto, nel suo intimo egli non sognava altro. Infatti dopo aver parlato della sua salute e altro ancora, improvvisamente, senza preamboli, gli ho chiesto: Vuole confessarsi? Un sì deciso fu la risposta, e il suo volto si è illuminato.

Fatta la confessione, gli ho chiesto: Vuole ricevere Gesù? Sì! Rispose. Tutto come se nulla fosse, come se quei quarant’anni passati lontano dalla fede non fossero mai esistiti.
Nel saluto cordiale che ci siamo dati, egli non ha potuto frenare il suo vecchio orgoglio dicendomi: Non dica nulla a mia moglie di questo affare.

Preghiera

* Padre buono, ricordati del tuo grande progetto di salvare tutti, abbi pietà di coloro che arrivano al termine della loro vita senza il visto d’ingresso nella tua casa. Abbi pietà di loro e salvali.

* Caro Papà: pensa all’infinito tuo amore per gli uomini. Alcuni non sono interessati alle ultimissime cose della vita, altri hanno persino deciso di morire in continua inimicizia con te. Abbi pietà di loro e salvali.

* O buon Padre, considera quanto ha patito in croce per i peccatori, il tuo diletto Figlio e accogli le preghiere e le sofferenze che le anime pie innalzano a te per queste tue creature. Abbi pietà di loro e salvali.

* O Padre santo, noi ti scongiuriamo: sconfiggi con il dolcissimo tuo amore l’orgoglio dei peccatori impenitenti, squarcia le tenebre dell’ignoranza che avvolgono queste tue creature, perché fosse anche l’ultimo secondo di vita, ti cerchino e dicano: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Abbi pietà di loro e salvali.

* Caro Gesù, che ti sei incarnato per i peccatori, ti preghiamo di salvare, per l’intercessione di Maria, tua Madre, tutti coloro che non vogliono e non si preparano a morire nella tua grazia: Essi non sanno quello che fanno. Abbi pietà di loro e salvali.

* O buon Gesù, tu sai che molti battezzati, giovani e non giovani, vivono in modo spensierato, senza riflettere che la morte li può sorprendere improvvisamente. Abbi pietà di loro e salvali.

* O Cuore di Gesù, ricordati di coloro, e sono i più, che ancora non ti conoscono. Tu sei morto anche per loro: ti preghiamo di mettere nel loro animo la volontà di compiere il bene e non il male, e di riconoscersi sempre bisognosi della misericordia di Dio, per morire bene. 
Abbi pietà di loro e salvali.

* O Spirito Santo, dono nascosto e così vivace, non perdere tempo e fa’ che ogni cuore umano si interroghi sulle cose ultime: fa’ che tutti ritornino alla casa del Padre, con un profondo desiderio del suo abbraccio misericordioso. Abbi pietà di loro e salvali.

* O Spirito d’Amore, che rinnovi la faccia della terra, metti nel cuore dei tuoi fedeli un grande amore e una profonda compassione delle cinque piaghe del Signore nostro Gesù Cristo che è morto per noi, perché negli ultimi istanti di vita bramino di contemplarlo. Abbi pietà di loro e salvali.

* O Spirito consolatore e nostro grande avvocato, non abbandonare quelli che vogliono morire impenitenti. Illumina la loro mente, infondi l’amore nei loro cuori, caccia il nemico e abbatti il loro orgoglio. Perché pentiti diano onore, gloria e ringraziamento al Padre nostro, con te e col Cristo, per tutti i secoli. Abbi pietà di loro e salvali.

D. Timoteo Munari sdb

http://www.donbosco-torino.it/ita/Kairos/Celebrazioni/06-07/010-Peccati_contro_Spirito_Santo.html

I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO: INVIDIA DELLA GRAZIE ALTRUI


I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO: INVIDIA DELLA GRAZIE ALTRUI 

http://www.donbosco-torino.it/ita/Kairos/Celebrazioni/06-07/005-Peccati_contro_Spirito_Santo.html
In che consiste questo peccato

Sentire volontariamente un profondo dispiacere e astio verso una persona che ha ricevuto da Dio doni e grazie più eccellenti dei suoi, accusando il Signore stesso di fare ingiuste preferenze, questo è un grave peccato contro lo Spirito Santo, perché è lui il datore dei doni.
Tu sai di essere stato chiamato da Dio già dall’alba del tuo mattino, a lavorare e faticare, con ogni tempo bello o brutto, rinunce e sacrifici, con tutto il peso dell’annuncio del Vangelo, e alla fine ecco la sorpresa: una moneta eguale per tutti, no, questo non lo accetti. Anche questo è un peccato contro lo Spirito Santo.

Giuda si sarà salvato? E Hitler o Stalin? E i ladri, i profittatori, i pedofili e il tuo più acerrimo nemico, anche loro salvati? Tu forse ti ribelli a questo pensiero. Sei così dispiaciuto perché Dio è buono? Egli perdona sempre coloro che si pentono sul serio. Al ladrone pentito Gesù rispose: oggi sarai con me inParadiso.

Non mettiamoci dunque contro la bontà di Dio. Il nostro Dio è ricco di misericordia e di ogni altro dono di grazia, ma è libero di dare a chi vuole e come vuole, mentre nella sua giustizia non nega a nessuno ciò che gli è necessario. Sta tranquillo, egli sarà buono e assai largo anche con te, soprattutto se tu non coltivi invidia per nessuno.
Ti ricordi dei due fratelli Caino e Abele? Il primo faceva l’agricoltore e offriva al Signore i prodotti, di seconda scelta. L’altro era pastore e donava in sacrificio al Signore l’agnello più bello e più sano. Caino notava che Dio gradiva sempre i doni di suo fratello e non i propri e ne fu esasperato, invitò Abele a fare una passeggiata e lo uccise.

Non puoi accusare Dio di fare preferenze. Fa’ bene il tuo dovere ed egli ti mostrerà il suo gradimento al di là di ogni tuo merito. Ognuno ha qui in terra il sovrabbondante amore del Signore con tribolazioni, che non mancano mai, e in cielo la beata visione del volto di Gesù.
Gli invidiosi della grazia altrui, sono come il demonio che non ha sopportato che i nostri progenitori fossero cari a Dio e li fece cadere. L’invidia è sempre una cattiva consigliera. Ti riempie di dubbi e di brutti pensieri fino a perdere la fede e forse anche a commettere qualcosa di irreparabile.

Quelli che non sanno che cosa sia l’amore, la misericordia, il perdono, si escludono da soli dal dono della grazia divina. Stiano attenti a non fare questo torto allo Spirito Santo. Infatti, chi invidia un fratello per i doni che ha, reca un grosso dispiacere allo Spirito, accusandolo di essere ingiusto.
Sappiamo che proprio per l’invidia del diavolo entrò nel mondo la morte, il peccato e ogni guerra, ma la nostra fede ci dice con certezza che il nostro buon Padre ha mandato nel mondo suo Figlio Gesù per salvare il mondo (cf Sap 2,24; Gv 3,17). Lo Spirito Santo dona a tutti la luce e la forza per vincere ogni invidia perniciosa.

Preghiamo con il Salmo 18,8-15

Rit.: Signore, mia rupe e mio redentore.

La legge del Signore rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è verace, rende saggio il semplice. Rit.

Gli ordini del Signore sono giusti, fanno gioire il cuore; i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi. Rit.

Il timore del Signore è puro, dura sempre; i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti, più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. Rit.

Saul e Davide

Davide riusciva in tutti gli incarichi che Saul gli affidava, così che Saul lo pose al comando dei guerrieri ed era gradito a tutto il popolo e anche ai ministri di Saul.
Al rientrare dei soldati, mentre Davide tornava dall’uccisione del Filisteo, uscirono le donne da tutte le città d’Israele a cantare e a danzare incontro al re Saul, accompagnandosi con i timpani, con grida di gioia e con sistri.

Le donne danzavano e cantavano alternandosi: “Saul ha ucciso i suoi mille, Davide i suoi diecimila”. Saul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole. Diceva: “Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dato mille. Non gli manca altro che il regno”. Così da quel giorno in poi Saul s’ingelosì di Davide.

Il giorno dopo, un cattivo spirito sovrumano s’impossessò di Saul, il quale si mise a delirare in casa. Davide suonava la cetra come i giorni precedenti e Saul teneva in mano la lancia. Saul impugnò la lancia, pensando: “Inchioderò Davide al muro”. Ma Davide gli sfuggì davanti per due volte.

Preghiera

O Padre buono, a volte mi trovo assediato da mille pensieri d’invidia e di gelosia pensando ai tuoi santi e a tante persone che sono migliori di me, vivono felici e in pace. Solo a me disgrazie, sconfitte. Mi pare che dovrei buttar via questo brutto pessimismo che mi guasta l’esistenza, rischiando di dubitare della tua bontà.

Ti chiedo perdono per tutti questi brutti pensieri d’invidia e di gelosia che mi hanno sconvolto e perché non mi sono reso conto che erano delle terribili tentazioni del nemico che vuole la nostra morte eterna.

Se la fontanella della piazza del paese dona abbondante acqua anche al mio vicino, sarebbe sciocco invidiarlo, se ne prende una quantità superiore alla mia. Essa è generosa con tutti, basta andare ad attingere. Tutti ne possono approfittare.

Mi rendo conto che tu, mio Dio, possiedi doni e regali da coprire il mondo intero senza esaurire le tue riserve. Anche la tua grazia e il tuo amore sono a disposizione di tutti gli uomini e tu non hai preferenze perché siamo tutti tuoi figli, Tu sei l’Amore e puoi dare amore in abbondanza a tutti e se ci sono dei preferiti, sono quelli che mettono maggiormente a frutto questo tuo amore. Si tratta della via dei santi. E se questi e quelle ci sono riusciti perché non ce la posso fare anch’io?

Devo e voglio stare in guardia sia dall’invidia che dalla gelosia. Infatti, questi due vizi portano a conseguenze disastrose. Proprio come avvenne ai figli del Patriarca Giacobbe, i quali stavano per accordarsi di uccidere il loro fratello Giuseppe, così caro al padre. I sogni che il ragazzo aveva raccontato e quella veste policroma dalle lunghe maniche li aveva fatti mortalmente ingelosire, essi che dovevano sudare dietro agli armenti sempre in cerca di nuovi pascoli. Il loro padre lo amava troppo. Per l’insistenza di uno dei fratelli, non lo uccisero ma lo vendettero come schiavo.

L’invidia è davvero un grave peccato contro lo Spirito Santo ricco di doni, sempre generoso con quelli che lo invocano.

Caro Gesù, dove abiti? Prendimi per mano e conducimi tu come hai fatto con i tuoi apostoli e tutti i tuoi amici. Voglio cambiare vita. Ti ringrazio dei doni che mi hai dato, piccoli o grandi non importa. Aiutami a metterli a frutto. Avvolgimi del tuo Santo Spirito. Grazie.

Ho bisogno di incontrarmi con te, a tu per tu, a cuore a cuore. Voglio parlarti di me stesso prima di intercedere per gli altri. Tu sai che ti amo ma sai anche quanto sono debole e fragile: abbi pietà di me peccatore.

D. Timoteo Munari sdb

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IMMAGINI:
1 La carità autentica si compiace delle capacità degli altri e della loro crescita nella Grazia di Dio
2 L’invidia, soprattutto per la santità altrui, è un chiaro segno dell’allontanamento dell’anima dall’amore di Dio..

decalogo della docilita' allo Spirito



1. 
LO SPIRITO PARLA SOTTOVOCE 
Lo Spirito è rispettosissimo della tua libertà; è un amore forte e discreto quello dello Spirito, basta un po' di orgoglio e di superficialità e la Sua voce non ti raggiunge più. Lo Spirito tace, tace e attende. Il Papa nell' enciclica sullo Spirito Santo dice: "Lo Spirito è la suprema guida dell'uomo, la luce dello spirito umano". 

2. 
SE LO SPIRITO MARTELLA C'E' UN PROBLEMA CHE SCOTTA 
Quando lo Spirito insiste è perché ci segnala una piaga, bisogna aprire gli occhi. Ogni ritardo ad accogliere la Sua voce fa gravi danni alla tua vita spirituale; ogni prontezza nel rispondere ti rinnova e ti apre a percepire meglio la Sua luce. Ma quante volte lo Spirito martella: "Lascia quell' amicizia. Lascia quell'occasione, lascia quel vizio". E allora quando lo Spirito martella bisogna partire. Il Papa nell'enc. dice: "Sotto l'influsso dello Spirito matura e si rafforza l'uomo interiore. Lo Spirito costruisce in noi l'uomo interiore, lo fa crescere e lo rafforza". 

3. 
IL SEGRETO DELLA GIOIA E' DARE CONTINUE GIOIE ALLO SPIRITO SANTO 
Ma bisogna partire dalla concretezza, dalle piccole cose. Ogni atto di umiltà, ogni atto di generosità alimenta la gioia che lo Spirito Santo semina in noi. Quando fate un atto di bontà, voi, se non state attenti, dopo vi inorgoglite un po'. Quando fate un atto di bontà adesso non fate più così; fermatevi e dite: "Grazie, Spirito Santo". Io ho inventato per me questa preghiera; quando faccio una gentilezza adesso dico: "Grazie, Spirito Santo, ancora, ancora", per dirgli: "Continua a ispirarmi la bontà, continua a mettermi un' occasione di fare qualcosa di bello per te". Ecco, continuamente lo Spirito Santo è all' opera, ma bisogna lasciarlo operare. Il Papa nell'enc. al numero 67 dice: "La gioia che nessuno può togliere è dono dello Spirito Santo". 

4. 
LO SPIRITO NON SI STANCA DI PARLARTI, DI ISTRUIRTI, DI FORMARTI 
Lo Spirito, voglio dire, è la fedeltà dell'amore e usa i mezzi più semplici: ispirazioni, consigli di persone che ti amano, esempi, testimonianze, letture, incontri, avvenimenti… Il Papa nell'enc. al numero 58 dice: "Lo Spirito Santo è l' incessante donarsi di Dio". 

5. 
LA PAROLA DI DIO E' LA PRIMA ANTENNA DELLO SPIRITO SANTO 
Voglio dire: impara a leggere la Parola di Dio implorando lo Spirito; non leggere mai la Parola senza lo Spirito. Nutriti della Parola invocando lo Spirito. Prega la Parola nello Spirito. Quando prendi in mano la Parola , primo: alza l' antenna dell' ascolto dello Spirito; poi prega, prega lo Spirito. E' con la Parola e la preghiera che impari a distinguere la voce dello Spirito. Il Papa nell'enc. al numero 25 dice: "Con la forza del Vangelo lo Spirito Santo rinnova costantemente la Chiesa ". Vedete, la Parola di Dio è l'antenna costante che rinnova la Chiesa , per cui la Chiesa si collega con lo Spirito Santo. 

6. 
NON CESSARE DI RINGRAZIARE LO SPIRITO PER QUELLO CHE FA PER TE 
La tua vita è un intreccio misterioso e continuo di doni dello Spirito Santo: dal Battesimo fino alla morte. Dalla tua nascita fino alla morte c'è un filo d' oro: i doni dello Spirito; un filo d'oro che percorre tutta la tua vita. Tu percepisci appena alcuni doni, ma devi sforzarti di trovarne tanti. E dei doni che percepisci comincia a ringraziare. Il Papa nell'enc. al numero 67 dice: "Davanti allo Spirito io mi inginocchio per riconoscenza" . 

7. 
IL MALIGNO COPIA DALLO SPIRITO E FA DI TUTTO PER CONTRASTARE LA SUA OPERA 
Satana è la scimmia di Dio, copia da Dio. Anche lui manda le sue ispirazioni, anche lui manda i suoi messaggi, manda i suoi messaggeri. Certe volte, quando aprite i mass media c'è il messaggero che vi aspetta, ma la potenza dello Spirito Santo sbaraglia con un soffio Satana. Basta affidarci a Lui totalmente e prontamente; poi vinciamo qualunque seduzione di Satana se siamo ben legati allo Spirito Santo. Incontro sempre più persone che sono impaurite di Satana: non c'è da aver paura di Satana perché abbiamo lo Spirito Santo. Quando ci leghiamo allo Spirito Santo, Satana non può più nulla. Quando invochiamo lo Spirito Santo, Satana è bloccato. Quando sulle persone imploriamo lo Spirito Santo Satana è inefficace. Il Papa nell'enc. al numero 38 ha scritto: "Satana, il perverso genio del sospetto, sfida l'uomo a diventare l'avversario di Dio". 

8. 
UN' OFFESA FREQUENTE ALLO SPIRITO E' NON RAPPORTARTI A LUI COME UNA PERSONA 
Insisterò sempre su questo punto, perché noi non trattiamo lo Spirito Santo come una persona. Eppure Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che "Vi insegnerà ogni cosa, vi ricorderà quello che vi ho detto", ci accompagnerà, ci convincerà sul peccato, ci strapperà cioè dal peccato. Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che è il nostro sostegno, il nostro maestro, eppure molto spesso noi non ci rapportiamo a Lui come una persona viva, viva che vive in mezzo a noi. Lo consideriamo una realtà lontana, sfuggente, irreale. Il Papa ha detto queste bellissime parole, al numero 22 dell'enc.: "Lo Spirito è non solo un dono alla persona ma è la Persona dono". La Persona che si fa dono, il donarsi incessante a Dio. E allora abituatevi a cominciare sempre la giornata dicendo: "Buongiorno, Spirito Santo", che è vicino a voi, in voi, e a terminare la giornata dicendo: "Buonanotte Spirito Santo", che è in voi e che guida anche il vostro riposo. 

9. 
GESU' HA PROMESSO CHE IL PADRE DA' LO SPIRITO A CHIUNQUE LO CHIEDE. 
Non ha detto che il Padre dà lo Spirito a chi lo merita; ha detto che dà lo Spirito a chi lo chiede. Allora bisogna chiederlo con fede e con costanza. Il Papa al numero 65 dell'enc. dice: "Lo Spirito Santo è il dono che viene nel cuore dell'uomo insieme con la preghiera". 


10. 
LO SPIRITO E' L'AMORE DI DIO EFFUSO NEI NOSTRI CUORI 
Più viviamo nell'amore, più viviamo nello Spirito Santo. Più seguiamo il nostro egoismo più ci allontaniamo dallo Spirito Santo. Però lo Spirito non si arrende mai, continuamente ci stimola nell'amore. Il Papa nell'enc. dice: "Lo Spirito Santo è Persona-Amore, in Lui la vita intima di Dio si fa dono". Mi dona incessante la Sua vita intima, perché l'amore di Dio effuso nei nostri cuori è lo Spirito Santo. 

Dalla trasmissione "SCUOLA DI PREGHIERA" A cura di P. GASPARINO 

Gloria, Adorazione, Amore a Te, Eterno Divin Spirito che ci hai portato sulla terra il Salvatore delle anime nostre, Gesù Cristo, e grazie e Onore al Suo Adorabilissimo Cuore che ci ama di Infinito Amore!(Carolina Venturella) Grazie, Gesù, Grazie, Divin Spirito, vieni a rinnovare la faccia della terra, grazie! Amen