domenica 10 aprile 2011

Il Verbo si fece carne. Gv 1,1-18

Vangelo 


Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore 

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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Ti prego Spirito di Dio,stammi vicino mentre leggo queste righe e falle entrare nel mio cuore,trasformale sulla tastiera in ciò che tu vuoi,annulla il mio pensiero se permane,per l'amore con il quale Gesù ha accettato la volontà del Padre,per tutti i secoli dei secoli.Amen.

Non servirono i profeti,non servì Giovanni Battista che precedendolo lo annunciò,non servì che Gesù venne tra gli uomini,che testimonio’ con la sua vita l’amore del Padre,chi non voleva credere,non credette ugualmente.
Anche oggi è così;alcuni aderiscono alla parola di Dio,la fanno loro,la seguono,riescono ad entrare in contatto con il regno di Dio già su questa terra,e pur affrontando mille difficoltà,riescono a ricevere dal Signore grazie su grazie ,per la fede che ripongono in Lui.
Altri invece non seguono la legge dettata a Mosè,portata da Gesù su questa terra,e cercano ancora ,non si fidano,non vogliono riconoscere la verità,non lasciano agire lo Spirito su di loro,non si lasciano conquistare,oppure si ribellano ed escono dalla via tracciata dal Signore e perdono la verità,andando a cercare chissà quale verità,e trovando solo la menzogna.
Com’è bella la preghiera di colletta oggi,vale la pena di rileggerla insieme: Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che nella nascita del tuo Figlio
hai stabilito l’inizio e la pienezza della vera fede,
accogli anche noi come membra del Cristo,
che compendia in sé la salvezza del mondo.

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Anna parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione. Lc 2,36-40

Vangelo 

Lc 2,36-40

Anna parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione. 36-40

+ Dal Vangelo secondo Luca

[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Parola del Signore 


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito Santo,amore mio.tu che hai saputo illuminare nei tempi i profeti. degnati di darmi una giusta visione della parola di Dio,perche non possa ingannarmi ,ma leggerla solo alla tua luce.Ti faccio spazio nel mio cuore,perché sia solo tuo.Amen.

L’immagine di oggi della profetessa Anna,mi fa pensare a chi,dopo aver vissuto una vita dedicata alla famiglia,si ritrova all’improvviso da sola/o e ritrova una famiglia nella sua parrocchia,nella sua chiesa,dedicandosi al servizio più umile,sistemare l’altare,pulire,preparare le funzioni,recitare il rosario…mille piccole attività che richiedono la loro presenza e le fanno sentire utili al Signore.Molti dicono che le vecchie vanno in chiesa perché non hanno altro da fare e che vista l’età si preoccupano di per la loro anima…ma io penso a quelle vecchiette di quando io ero piccola,che non capivano la messa,perché era in latino,e mentre il sacerdote celebrava sgranavano il rosario,quanta tenerezza in quel gesto,quanta umiltà.
Anna passa la vita nel tempio,servendo e contemplando il Signore,poi illuminata dallo Spirito lo riconosce nel Bambino e lo annuncia a quanti lo stavano aspettando.Torna la lode a Dio,la preghiera,l’esempio,questa è la chiesa che noi formiamo,quella che è comunità,che accoglie gli anziani,che li fa partecipare e non li esclude,che si preoccupa di portare l’eucarestia agli ammalati,che cerca la luce dello Spirito nella preghiera comunitaria.

Luce per rivelarti alle genti. Lc 2,22-35

> Vangelo 

Lc 2,22-35
Luce per rivelarti alle genti. 

Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA
Degnami o Santo Spirito della tua presenza,concedimi la tua grazia,accogli la mia preghiera,perchè solo grazie a te,potrò conoscere il verbo del Signore.Amen.

Come Simeone,dopo tanta attesa,anche noi vedremo Gesù,e potremo conoscere la salvezza che Dio ha preparato per noi.A volte ci sentiamo stanchi e sfiduciati ,ma dentro di noi permane una voce che ci induce a sperare,nonostante le amarezze della vita,sappiamo che seguendo Gesù saremo salvati.
Ma che vuol dire seguire Gesù?Amare come Dio comanda vuol dire,uscire dal nostro io e lasciare posto a Lui,al suo modo d’amare,non al nostro,che è un amore di comodo,fatto di simpatie e antipatie,un amore condizionato che nulla ha a che vedere con l’amore di Dio.Quanti credono di vivere secondo la luce e vivono nelle tenebre,perché vogliono farsi una religione di comodo.Gesù non ci ha portato un vangelo comodo,ma ci ha promesso la salvezza,poi è chiaro,che sta sempre a noi la scelta.

Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme Mt 2,13-18

Vangelo 

Mt 2,13-18
Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme. 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. 
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Signore mi ti prego,inondami del tuo Spirito di sapienza,fa che io possa trarre da questa lettura tutto quello che vuoi concedermi di sapere.Io non merito nulla per me,sono la più stupida dei tuoi fratelli,ma sto cercando di fare quello che tu vuoi,sto cercando di testimoniare la tua parola,aiutami o mio tutto a non essere me ma a lasciare che tu prenda il mio posto.Annullami,ti amo tanto!

Sappiamo che Erode aveva cercato di corrompere i re Magi,che avrebbero dovuto tornare da lui e dirgli dove si trovava il Bambino Gesù,ma alla vista del piccolo questi avevano capito ed erano ripartiti per un'altra strada.Ma il persecutore non si arrende,e,ancora più adirato, senza alcuna pietà decide di far uccidere TUTTI i neonati al di sotto dei due anni.
Il Signore mandò un angelo ad avvisare Giuseppe di prendere la moglie ed il bambino e di fuggire in Egitto fino alla morte di Erode,che compie con quel gesto una strage immane di bambini innocenti.
Luca ci fa notare come tutti gli avvenimenti della storia coincidano e l’avverarsi delle profezie che dimostrano che Gesù è il Messia annunciato da Geremia,perché il popolo era pieno di dubbi,non riusciva a riconoscere in lui il salvatore,c’erano già da allora le divisioni tra i giudei.
Le lotte,le divisioni,il potere ,tutte cose che fanno vittime,e le prime vittime di tutto questo sono i bambini;quelli che muoino di fame,quelli che vengono rapiti per farne dei soldati,quelli che vengono utilizzati nelle miniere,quelli che vengono abbandonati nell’indigenza ,quelli che vendono usati dagli adulti per la pornografia,per la prostituzione,uccisi per rubargli gli organi,violentati,
quelli che vengono mutilati nelle guerre,quelli che vengono abortiti…..quanti Erodi oggi uccidono in nome del potere,del progresso,della loro libidine;quanti uomini e donne rifiutano di riconoscere Gesù come loro Signore e distruggono tutto quello che intorno gli parla di Lui,quanti vogliono avere potere di vita e di morte,decidere se far nascere o no un bambino,quanti si ingozzano ed hanno il superfluo,mentre tanti bambini muoiono di fame.
E noi cosa facciamo di concreto per non essere come Erode?


Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri Lc 2,41-52

Vangelo 


Lc 2,41-52
Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri. 


+ Dal Vangelo secondo Luca 

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Vieni o Santo Spirito,come sulla santa Famiglia ad illuminarci con la sapienza e l'amore di Dio.Amen.

Il modello di famiglia che il vangelo ci presenta,è quello di gente che vive nella sua normalita',pur essendo prescelti,nessuno di loro è stato favorito,anzi,per vivere la loro missione,si sono ritrovati contro tutti,inseguiti,derisi,abbandonati,tanto dal dover partorire in una stalla,tra le bestie.Eppure eccoli ancora qui,dopo dodici anni che si recavano al tempio per la celebrazione della Pasqua.
Gesù era un adolescente,voleva essere indipendente,e gli piaceva stare a parlare con i dottori della legge,e così sfuggito alla sorveglianza dei suoi genitori,rimase a Gerusalemme e si mise a discutere con loro nel tempio.
Quando Maria e Giuseppe se ne accorsero,tornarono a riprenderlo,angosciati e Maria lo rimproverò,ma lui tranquillamente rispose :«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Loro ascoltavano e non capivano,ma già Gesù metteva Dio al primo posto,e pur se sottomesso alla famiglia terrena scelta per lui dal Padre,cresceva in sapienza per grazia di Dio stesso.
Come cresciamo i nostri figli?Consideriamo che non sono solo figli nostri,ma anche figli di Dio?Che tipo di educazine gli diamo?Che famiglia gli diamo?Siamo disposti a rincorrerli se si perdono,se ci sfuggono di mano?Siamo disposti ad accettare le loro scelte?Che cosa abbiamo in comune noi,famiglia moderna,con la famiglia di Nazaret?

Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro. Mt 10,17-22

Vangelo 
Mt 10,17-22
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: 
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

GESU' CI HA LASCIATO LO SPIRITO E NOI NON LO INVOCHIAMO?CIECHI E SORDI....NON VOGLIAMO CAPIRE!VIENI O SPIRITO VIENI E MOSTRACI LA LUCE DEL SIGNORE,INFIAMMA I NOSTRI CUORI,E IN TE SIAMO BENEDETTI DAL PADRE.AMEN

La storia dopo la nascita di Gesù,comincia con un avviso,non sara' facile testimoniare la nascita di Gesù nel tuo cuore...molti non capiranno e ti prenderanno in giro,molti si tureranno le orecchie e ti daranno del pazzo,anche dentro la tua stessa famiglia,ma tu non avere paura,confida nel Signore,sarà lui con il suo Spirito ad aiutarti contro i malvagi,contro gli sciocchi e gli invidiosi.
In un mondo come quello odierno,sembra sempre più difficile farsi sentire,ogni giorno cadono martiri sotto all'odio dei nemici,martiri che vogliono portare la parola di Dio nel cuore di chi gli sta vicino,di tanti non sapremo mai nulla se non quand saremo tutti al cospetto di Dio,martiri silenziosi,martiri che stupiscono,lasciano senza parole i loro nemici,che sfogata la loro rabbia credono di essere liberi....e non si rendono conto di essere schiavi del peccato e che hanno cercato di distruggere l'immaginne dell'unico Dio che li poteva rendere liberi.Oggi tanto accanimento contro i simboli della chiesa,contro il crocefisso,parlano di un popolo allo sbando che cerca una gioia che non riesce a vedere e che gli da fastidio,li abbaglia quando vedono uomini che pur sotto ogni tipo di croce,riflettono la luce dello Spirito di Dio.
Lasciate che quel Gesù che è nato nel vostro cuore ,compia le grandi cose promese,affidiamoci a Lui e testimoniamo ogni giorno con quanto amore egli ci trasforma,senza paura e senza fermarci mai,senza odio per chi la pensa diversamente da noi,se così non fosse,non sarebbe Gesù che parla in noi,ma il nostro io che non gli lascia il posto,riflettiamo su questo.

Ci visiterà un sole che sorge dall’alto. Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.

Vangelo 

Lc 1,67-79
Ci visiterà un sole che sorge dall’alto. 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».

Parola del Signore


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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Spirito Santo eterno amore,porta la tua luce nel mio cuore,fammi vivere la tua parola ,fammi vedere la tua luce,fammi splendere del tuo riflesso.Amen.

Alla nascita di Giovanni, Zaccaria torna a parlare,per prima cosa benedice il Signore,perché ha capito che aveva sbagliato a dubitare,ad avere paura,e così si affida anche lui allo Spirito,sulle orme di Maria ed Elisabetta e pieno di fiducia ringrazia Dio della venuta del salvatore,come aveva promesso.Alla luce della conoscenza,anche la missione del figlio Giovanni diventa chiara e la preghiera di Zaccaria,dopo essere passata per la profezia arriva al ringraziamento.
Ricordiamo il magnificat di Maria?Ed ora il cantico di Zaccaria,la prima cosa che sale alle labbra dopo aver riconosciuto lo Spirito Santo ed essersi affidati a lui è una preghiera,perché il contatto con il Signore procura gioia,meraviglia e fiducia,una fiducia che diventa certezza,addirittura profezia…..Dio com’è bello lasciarsi andare al tuo amore!!!!!

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente Lc 1,46-55

Vangelo


Lc 1,46-55
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Dolcissimo Spirito del Signore,ti prego di entrare nel mio cuore e di illuminarmi con la tua sapienza,di insegnarmi a vivere con la stessa umilta' di Maria,per Cristo nostro signore,nel quale io credo ed al quale affido il mio destino.Amen.

Maria inizia da subito la sua opera,spinta da quello che lo Spirito Santo opera in lei,ci insegna a pregare.Gesù non è una teoria,è un fatto,e lei ci vuole rendere partecipi di quanto sta accadendo,lei che lo sta vivendo in prima persona ci annuncia che sta arrivando il salvatore,il suo salvatore,il salvatore di tutta l’umanità,ed esulta Maria,ci invita a gioire con lei e a ringraziare per essere stati scelti,nonostante il nostro niente.Non è finta umiltà quella di Maria,ma consapevolezza che di fronte a Dio,noi non siamo degni di nulla,eppure grazie alla sua misericordia,egli compie in noi grandi cose,basta accoglierlo.La fede in Lui ci renderà giustizia,nei secoli dei secoli,perché così ha promesso ai nostri padri.
Riconosce come opera di Dio,quello che succede,ringrazia,e gioisce,ripone in Lui la sua speranza,e si mette al Suo servizio,accettando da subito,di fare parte del suo progetto per la salvezza dell’umanità.

A cosa devo che la madre del mio Signore venga a me? Lc 1,39-45

Vangelo lunedì 21 dicembre 2009
Lc 1,39-45
A cosa devo che la madre del mio Signore venga a me? 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore 


LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Vieni O Santo Spirito e raccontami di Te di Quello che hai portato nella vita di Maria e di Elisabetta,perchè anche io possa essere ventre della tua parola.Amen

Torniamo a riflettere su Maria ed Elisabetta,ma più che altro a quello che avviene in loro,quello che è la loro risposta all'azione dello Spirito Santo.
E' immediata la reazione di Maria,che noncurante delle difficoltà e della fatica che deve fare,si reca dalla cugina Elisabetta,per aiutarla,perchè l'angelo l'ha avvisata della sua gravidanza.Appena Elisabetta vede Maria in lei lo Spirito esulta,tutti verbi d'azione perchè se si accetta lo spirito di Dio,questo spinge all'azione.
Beata colei che ha creduto e che mossa dallo Spirito ha subito accettato di mettersi al servizio del Signore;non si è fatta tante domande Maria,non ha cercato di mettersi in mostra,anzi,è stata umile fino al punto di servire ,di accettare la sua condizione,senza un filo di contestazione....magari potessimo noi essere in grado come lei di metterci a disposizione di Dio come lei?Insegnaci Maria

decalogo della docilita' allo Spirito

1. 
LO SPIRITO PARLA SOTTOVOCE 
Lo Spirito è rispettosissimo della tua libertà; è un amore forte e discreto quello dello Spirito, basta un po' di orgoglio e di superficialità e la Sua voce non ti raggiunge più. Lo Spirito tace, tace e attende. Il Papa nell' enciclica sullo Spirito Santo dice: "Lo Spirito è la suprema guida dell'uomo, la luce dello spirito umano". 

2. 
SE LO SPIRITO MARTELLA C'E' UN PROBLEMA CHE SCOTTA 
Quando lo Spirito insiste è perché ci segnala una piaga, bisogna aprire gli occhi. Ogni ritardo ad accogliere la Sua voce fa gravi danni alla tua vita spirituale; ogni prontezza nel rispondere ti rinnova e ti apre a percepire meglio la Sua luce. Ma quante volte lo Spirito martella: "Lascia quell' amicizia. Lascia quell'occasione, lascia quel vizio". E allora quando lo Spirito martella bisogna partire. Il Papa nell'enc. dice: "Sotto l'influsso dello Spirito matura e si rafforza l'uomo interiore. Lo Spirito costruisce in noi l'uomo interiore, lo fa crescere e lo rafforza". 

3. 
IL SEGRETO DELLA GIOIA E' DARE CONTINUE GIOIE ALLO SPIRITO SANTO 
Ma bisogna partire dalla concretezza, dalle piccole cose. Ogni atto di umiltà, ogni atto di generosità alimenta la gioia che lo Spirito Santo semina in noi. Quando fate un atto di bontà, voi, se non state attenti, dopo vi inorgoglite un po'. Quando fate un atto di bontà adesso non fate più così; fermatevi e dite: "Grazie, Spirito Santo". Io ho inventato per me questa preghiera; quando faccio una gentilezza adesso dico: "Grazie, Spirito Santo, ancora, ancora", per dirgli: "Continua a ispirarmi la bontà, continua a mettermi un' occasione di fare qualcosa di bello per te". Ecco, continuamente lo Spirito Santo è all' opera, ma bisogna lasciarlo operare. Il Papa nell'enc. al numero 67 dice: "La gioia che nessuno può togliere è dono dello Spirito Santo". 

4. 
LO SPIRITO NON SI STANCA DI PARLARTI, DI ISTRUIRTI, DI FORMARTI 
Lo Spirito, voglio dire, è la fedeltà dell'amore e usa i mezzi più semplici: ispirazioni, consigli di persone che ti amano, esempi, testimonianze, letture, incontri, avvenimenti… Il Papa nell'enc. al numero 58 dice: "Lo Spirito Santo è l' incessante donarsi di Dio". 

5. 
LA PAROLA DI DIO E' LA PRIMA ANTENNA DELLO SPIRITO SANTO 
Voglio dire: impara a leggere la Parola di Dio implorando lo Spirito; non leggere mai la Parola senza lo Spirito. Nutriti della Parola invocando lo Spirito. Prega la Parola nello Spirito. Quando prendi in mano la Parola , primo: alza l' antenna dell' ascolto dello Spirito; poi prega, prega lo Spirito. E' con la Parola e la preghiera che impari a distinguere la voce dello Spirito. Il Papa nell'enc. al numero 25 dice: "Con la forza del Vangelo lo Spirito Santo rinnova costantemente la Chiesa ". Vedete, la Parola di Dio è l'antenna costante che rinnova la Chiesa , per cui la Chiesa si collega con lo Spirito Santo. 

6. 
NON CESSARE DI RINGRAZIARE LO SPIRITO PER QUELLO CHE FA PER TE 
La tua vita è un intreccio misterioso e continuo di doni dello Spirito Santo: dal Battesimo fino alla morte. Dalla tua nascita fino alla morte c'è un filo d' oro: i doni dello Spirito; un filo d'oro che percorre tutta la tua vita. Tu percepisci appena alcuni doni, ma devi sforzarti di trovarne tanti. E dei doni che percepisci comincia a ringraziare. Il Papa nell'enc. al numero 67 dice: "Davanti allo Spirito io mi inginocchio per riconoscenza" . 

7. 
IL MALIGNO COPIA DALLO SPIRITO E FA DI TUTTO PER CONTRASTARE LA SUA OPERA 
Satana è la scimmia di Dio, copia da Dio. Anche lui manda le sue ispirazioni, anche lui manda i suoi messaggi, manda i suoi messaggeri. Certe volte, quando aprite i mass media c'è il messaggero che vi aspetta, ma la potenza dello Spirito Santo sbaraglia con un soffio Satana. Basta affidarci a Lui totalmente e prontamente; poi vinciamo qualunque seduzione di Satana se siamo ben legati allo Spirito Santo. Incontro sempre più persone che sono impaurite di Satana: non c'è da aver paura di Satana perché abbiamo lo Spirito Santo. Quando ci leghiamo allo Spirito Santo, Satana non può più nulla. Quando invochiamo lo Spirito Santo, Satana è bloccato. Quando sulle persone imploriamo lo Spirito Santo Satana è inefficace. Il Papa nell'enc. al numero 38 ha scritto: "Satana, il perverso genio del sospetto, sfida l'uomo a diventare l'avversario di Dio". 

8. 
UN' OFFESA FREQUENTE ALLO SPIRITO E' NON RAPPORTARTI A LUI COME UNA PERSONA 
Insisterò sempre su questo punto, perché noi non trattiamo lo Spirito Santo come una persona. Eppure Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che "Vi insegnerà ogni cosa, vi ricorderà quello che vi ho detto", ci accompagnerà, ci convincerà sul peccato, ci strapperà cioè dal peccato. Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che è il nostro sostegno, il nostro maestro, eppure molto spesso noi non ci rapportiamo a Lui come una persona viva, viva che vive in mezzo a noi. Lo consideriamo una realtà lontana, sfuggente, irreale. Il Papa ha detto queste bellissime parole, al numero 22 dell'enc.: "Lo Spirito è non solo un dono alla persona ma è la Persona dono". La Persona che si fa dono, il donarsi incessante a Dio. E allora abituatevi a cominciare sempre la giornata dicendo: "Buongiorno, Spirito Santo", che è vicino a voi, in voi, e a terminare la giornata dicendo: "Buonanotte Spirito Santo", che è in voi e che guida anche il vostro riposo. 

9. 
GESU' HA PROMESSO CHE IL PADRE DA' LO SPIRITO A CHIUNQUE LO CHIEDE. 
Non ha detto che il Padre dà lo Spirito a chi lo merita; ha detto che dà lo Spirito a chi lo chiede. Allora bisogna chiederlo con fede e con costanza. Il Papa al numero 65 dell'enc. dice: "Lo Spirito Santo è il dono che viene nel cuore dell'uomo insieme con la preghiera". 


10. 
LO SPIRITO E' L'AMORE DI DIO EFFUSO NEI NOSTRI CUORI 
Più viviamo nell'amore, più viviamo nello Spirito Santo. Più seguiamo il nostro egoismo più ci allontaniamo dallo Spirito Santo. Però lo Spirito non si arrende mai, continuamente ci stimola nell'amore. Il Papa nell'enc. dice: "Lo Spirito Santo è Persona-Amore, in Lui la vita intima di Dio si fa dono". Mi dona incessante la Sua vita intima, perché l'amore di Dio effuso nei nostri cuori è lo Spirito Santo. 

Dalla trasmissione "SCUOLA DI PREGHIERA" A cura di P. GASPARINO 

Gloria, Adorazione, Amore a Te, Eterno Divin Spirito che ci hai portato sulla terra il Salvatore delle anime nostre, Gesù Cristo, e grazie e Onore al Suo Adorabilissimo Cuore che ci ama di Infinito Amore!(Carolina Venturella) Grazie, Gesù, Grazie, Divin Spirito, vieni a rinnovare la faccia della terra, grazie! Amen 

A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Lc 1,39-45

Vangelo   domenica 20 dicembre 2010

Lc 1,39-45
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 


Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore 
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
O spirito di Dio,vieni a portare in me la luce della tua parola,perchè io sono qui che dico,sia fatta in me la tua volontà.


I disegni di Dio ,non sono così facili da scoprire ed accettare,perché sono proiettati in una totalità della storia del mondo che non possiamo conoscere,quindi la differenza la fa il nostro modo di accettare la sua volontà..Elisabetta si era quasi nascosta,sconvolta dal destino che le era capitato,in un silenzio simile a quello del marito Zaccaria che era diventato muto,ma alla visita di Maria,tutto in lei esulta,e riconoscono insieme di essere state scelte dal Signore;insieme ringraziano e benedicono il miracolo che in loro veniva compiuto.
Donne che hanno accettato che il figlio che loro aspettavano era un dono di Dio,o donne di oggi che considerano un figlio come una cosa loro;donne che erano fuori dalle regole e che hanno vinto le loro paure confidando in Dio,o donne di oggi che vogliono gestire la loro gravidanza anche nei tempi.
Elisabetta riconosce che Maria è piena di grazia,ossia che il Signore ha operato in lei grandi grazie,e le dice…-beata te che hai creduto-perché riconosce che mentre lei ha avuto mille dubbi e mille paure nell’accettare,la piccola Maria si è concessa completamente all’azione dello Spirito Santo,dicendo:eccomi,sono la serva del Signore,si compia in me la sua parola.Beata colei che accetta il Signore nella sua vita,che gli fa posto dentro di lei,che ha il coraggio di sfidare il mondo con la sua fede,che corre a farla conoscere ai suoi fratelli e la condivide con loro,così come ha fatto Maria.