APPELLO
URGENTE:
PREGARE
E FARE SACRIFICI
PER
LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
Il Signore e la Madonna da tempo stanno chiedendo
a tutte le anime, specialmente quelle a loro più fedeli che stanno
seguendo un cammino di santità, di pregare e offrire sacrifici
per i sacerdoti. In questo tempo, Satana a preso di mira questi
figli prediletti di Gesù e Maria per poter arrecare maggior danno
alle anime e per condurne un maggior numero alla perdizione eterna;
in quanto un sacerdote che si abbandona al peccato o che peggio
ancora non professa più la vera dottrina Cattolica diffondendo
eresie o concetti erronei sulla fede, conduce con se all’inferno un
numero incalcolabile di anime, che anche se in buona fede abbandonano
la via stretta del cielo, e sedotti da dottrine nuove e moderne
avanzano nella via della menzogna e dell’errore.
Per questo, per rispondere all’invito dei
Sacratissimi Cuori di Gesù e Maria invitiamo tutti i fedeli che
amano realmente il Signore, e che vogliono aiutarlo nella salvezza
delle anime, di offrire tutti i GIOVEDI le preghiere, le sofferenze,
i sacrifici, la S. Messa, la S. Comunione, il Santo Rosario, il
proprio lavoro, e tutte le opere buone che compiranno in quel giorno,
PER LA SANTIFICAZIONE DI TUTTI I SACERDOTI, O DI QUELLI DI UNA
DETERMINATA CITTà O REGIONE.
Il Signore ha già mostrato quanto gradisca
quest’offerta per i sacerdoti, compiendo moltissime grazie di
guarigione, di conversione e protezione. FATENE LA PROVA!
Messaggio di
Gesù ad un’anima
“I miei
fedeli devono sapersi donare senza reticenze personali, per
trasmettersi alla vita nobile e celestiale del sacerdozio: amare
ardentemente e desiderare la fecondità e santità del Sacerdozio.
Questi fedeli affinché, sapendo attingere la vita saldamente
eucaristica, si sappiano generosamente comunicare ai loro fratelli e
padri sacerdoti erranti, a quelli la cui dignità si logora e va in
frantumi.
Se mancano i
sacerdoti esemplari, il mondo perisce, i Tabernacoli vengono meno e
le anime rimangono digiune e vi subentra la cecità totale.
I miei
fedeli devono essere gelosi nel garantire alla Chiesa i loro fratelli
sacerdoti, pregare molto per quelli in pericolo, per quelli che il
nemico infernale avvia alla rovina per mezzo di pericoli alla castità
e soprattutto tramite dottrine nuove,non conformi al Vangelo ma
lusinghiere e fallaci. Se al mondo non vi fosse il
sacerdote, si vivrebbe la vita pagana. Qualunque sacerdote è il
sacro capolavoro di Dio; è Dio stesso che, misteriosa mente si
trasmette per loro bocca, per le loro Mani, per le loro opere
apostoliche. E’ per loro che c’è la Vita Eucaristica nel mondo.
Amate
ardentemente questa nobile missione ; diffondete attorno a voi il
profumo dei Tabernacoli, ma soprattutto interessatevi di coloro che
costituiscono la vita della Chiesa: i Sacerdoti.
Consolate il
vostro dolcissimo Maestro, che gemendo e trepidando attende da voi
comprensione ed amore. Ricordate che l’insufficienza di
avere santi Sacerdoti è la maggior disgrazia del mondo.
Tutto è da rifare nel mondo sfrenato, poiché non vi è più il
fermento delle vocazioni sacerdotali.”
“Sento che Gesù desidera che noi gli spegniamo
la sua sete di anime, dandogli in modo speciale il cuore dei
sacerdoti…pregare per i sacerdoti è fare un buon affare; noi
preghiamo per quelli che salveranno migliaia di anime.”
S.Teresa di Gesù
Bambino
«Non
sono capace di dirle - spiega suor Gabriella al suo direttore
spirituale - quanto amore abbia Gesù per i suoi Ministri e quanta
pena rechino al suo divin Cuore le loro infedeltà; pure mi disse che
non disperino e confidino nel suo Cuore. Esso ha dei tesori di
misericordia e la più grande pena che abbia provata il suo divin
Cuore nella sua passione fu la disperazione di Giuda. Sovente
Gesù mi dice di pregare per i sacerdoti, un giorno Egli mi disse: “I
sacerdoti sono la pupilla dei miei occhi; prega tanto perché siano
tutti come desidero Io: umili, puri, distaccati dai beni di questa
terra, uniti a Me nella più intima unione. Questa unione li farà
gustare il Paradiso in terra, aiutandoli a sopportare come merito le
pene annesse al loro sublime ministero di salvare le anime. Le
mancanze che mi feriscono di più il Cuore, sono : la sensualità,
l’attaccamento ai beni della terra e il maneggiare con poco
rispetto e devozione il Ss. Sacramento.”
Suor Gabriella Borgarino
“Il demonio ha
sferrato la battaglia decisiva contro la Madonna, egli fa di tutto
per impadronirsi delle anime consacrate, lavora per corromperle, per
distruggere la pace usa tutte le astuzie affinché i religiosi e i
sacerdoti, trascurando la loro vocazione, trascinino molte anime
all’inferno. “Sappi che molti sacerdoti, figli miei prediletti
e tanto amati da Me, dicono che Io, Mamma, oscuro la gloria e l’onore
di mio Figlio..come si sono fatti prendere dal demonio..Teresa,
figlia mia, salvami i sacerdoti dai loro peccati e santificali con il
mio dolore e lavali con il mio Sangue..vedrai molti cambiamenti nella
Chiesa, essa dovrà passare una crisi non indifferente..il mio più
grande dolore è nel vedere che molti miei figli prediletti, i
sacerdoti, si danno al Diavolo rinnegando mio Figlio..celebrano la
Messa con la Particola già Consacrata, la oltraggiano, la sputano,
facendo tante ingratitudini. Occorrono santi Sacerdoti per lottare
contro satana, Io -Maria- ho bisogno di sacerdoti umili,
coraggiosi e pronti ad essere ammazzati, derisi, calpestati, fino a
perdere la propria vita e il proprio sangue perché Io per mezzo loro
possa risplendere più luminosa nella Chiesa, dopo la grande
purificazione”. La Madonna ha voglia di piangere per i
Sacerdoti: “ognuno di voi fa come gli pare, tutti si interessano
della società ma non del dispiacere che sia arreca alla Madonna”.
Io non mi sento più di insistere con altri –sacerdoti- di mettere
la veste (tonaca). Oggi la Chiesa e i preti stanno facendo tutti
passi sbagliati” (sta parlando del veleno modernista che infiammava
la Chiesa dalla fine del concilio fino ad ora) la Madonna non vuole
che vadano vestiti così (con l’abito borghese invece di indossare
la veste talare come ha chiarito anche la S.Sede)… la Madonna dice
che questi segni (le lacrimazioni di sangue delle Immagini Sacre)
“sono per i sacerdoti che si allontanano dal Mio Cuore e per
tanti vescovi che non hanno amore per i propri figli… si facciano
visite a Gesù Sacramentato e ore di adorazione…”
ho visto le
anime come una fitta pioggia cadere nel fuoco ardente, ho visto che
vi cadevano anche molti figli prediletti di Gesù
(sacerdoti).
Serva di Dio e
Stimmatizata Teresa Musco
“Un prete o in
Paradiso o all’inferno non va mai solo, vanno sempre con lui un
gran numero di anime, o salvate col suo santo ministero e col suo
buon esempio, o perdute con la sua negligenza nell’adempimento dei
propri doveri e col suo cattivo esempio.”
S. Giovanni Bosco
“Il mio Cuore cerca dei sacerdoti ai quali
possa comunicare le sue grazie. I miei sacerdoti sono come altri
me stesso. Io vivo nei miei sacerdoti, sono unito a loro, essi mi
prestano i loro corpo per amministrare i Ss. Sacramenti, ma sono io
che gli amministro in loro. Fammi amare dai miei sacerdoti.”
Gesù a Suor
Benigna Consolata Ferrero
“Figlia mia,
ama tanto i Sacerdoti, amali e prega per la loro santificazione,
perché innumerevoli sono i beni che vengono elargiti per mezzo
loro.”
Gesù alla serva
di Dio Edvige Carboni
“I miei
Sacerdoti, i miei Sacerdoti, dammi tutto per loro. Mia Madre ed Io li
amiamo tanto. Offriti al Padre Mio con Me per loro, non temere di
dover soffrire troppo per i miei Sacerdoti; essi hanno un bisogno
così reale di tutto ciò che sto per fare in te a loro vantaggio.”
Gesù e Marthe
Robin
“O Sacerdoti, ceri accesi per illuminare le
anime, la vostra luce non si offuschi mai!”
S. Faustina
Kowalska
"Vi
sono alcuni che hanno l'abitudine di parlare male dei sacerdoti, ve
ne sono che li disprezzano. Fate attenzione, figlioli: poiché sono i
rappresentanti di Dio, tutto ciò che dite ricade su di Dio stesso.
Fareste molto meglio a pregare per loro. Ve ne sono che non pregano
mai per i loro pastori: ciò è molto ingrato. II
sacerdote, prega sempre per voi, quando offre il divin
Sacrificio, quando tiene Nostro Signore fra le sue mani.
Vedete
quanto è nel vostro interesse pregare il Buon Dio per i
sacerdoti: più saranno santi, più vi otterranno grazie.
Bisogna
pregare, soprattutto all'epoca delle ordinazioni, affinché il
Buon Dio ci dia dei buoni sacerdoti. Quando sono santi, quanto bene
possono fare! Ma, buoni o cattivi che siano, non ditene mai del
male. Colui che disprezzate sarà forse colui che vi assolverà
all'ora della morte. Voi direte: «Ma è un uomo come un altro ...»
Certamente! (...) Ma è al suo ministero che bisogna guardare.
Il Buon Dio ha messo nelle loro mani tutti i meriti della sua morte e
della sua passione per distribuirceli, come un re rimette nelle
mani del suo ambasciatore un tesoro perché lo distribuisca
come meglio crede..."
“Andate a confessarvi dalla Madonna o da un
angelo? Vi assolveranno? No. Vi daranno il Corpo e il Sangue di
Nostro Signore ? No. La Madonna non può far discendere il suo divin
Figlio nell'Ostia. Anche se aveste vicino duecento angeli, non
potrebbero assolvervi. Un sacerdote, può farlo; può dirvi «Andate
in pace, io vi perdono..Oh, che il sacerdote è qualcosa di grande!".
Santo Curato d’Ars - Patrono dei parroci
“Sacerdoti, io
non sono un prete e non sono mai stato degno di poterlo diventare.
Come fate a vivere dopo aver celebrato la Messa? Ogni avete il Figlio
di Dio nelle vostre mani. Ogni giorno avete una potenza, che
l’arcangelo Michele non ha. Con la vostra bocca voi trasformate la
sostanza del pane il quella del Corpo di Cristo; voi obbligate Dio
stesso a scendere sull’altare. Siete grandi! I più potenti che
possono esistere…Sacerdoti ve ne scongiuriamo: siate santi!! Se
siete santi voi, noi siamo salvi, se non siete santi voi, siamo
perduti.”
Servo di Dio
Enrico Medi - Scienziato, figlio spirituale di Padre Pio
“Non siate dei
preti a metà. O tutto o niente! Meglio un laico galantuomo che un
prete mediocre.
Un prete
mediocre è gia un cattivo prete. Chi non si sente di essere santo,
se ne vada per i fatti suoi, ma non profani la Chiesa con la sua vita
borghese. Per un prete l’essere santo, è una necessità
ineluttabile. Tenetelo bene a mente!”
Don Eugenio
Bernardi
“Questa
mattina quando Gesù fu nel mio cuore (con la comunione) mi parve di
vedere come un estesa pianura e in essa una moltitudine di Sacerdoti
divisi in tre parti distinte. Una di queste parti, mandava una luce
vivissima che illuminava a grande distanza. L’altra, la più
numerosa spargeva intorno a se un bagliore fosco; la terza era in
tenebra. Gesù era presente. Rivolto alla parte luminosa: “Questi,
disse, sono i Sacerdoti secondo il mio Cuore”; di fronte al
secondo gruppo cambiò aspetto: “Questi, disse, non sono
in mia disgrazia, ma per amore al piacere all’onore, al denaro,
alle comodità, non corrispondono alla santità della loro vocazione”
e due grosse lacrime gli solcarono il Volto dal quale traspariva
grande tristezza. “Quelli avvolti nelle tenebre sono i
sacerdoti che celebrano sacrilegamente” e scoppio in pianto. Io
sentivo nell’anima il dolore e la tristezza di Gesù in modo così
intenso che anche il fisico ne risentiva… “Prega, soffri,
immolati” mi sentii rispondere.”
Serva di Dio Suor
Maria Pierina de Micheli
apostola del
S.Volto
“Gesù mi disse:“Vuoi salire ora in
Paradiso oppure offrirti vittima per la Chiesa e per i Sacerdoti”;
come in un velocissimo filmato vidi la critica situazione a cui
andava incontro la Chiesa e l’apostasia di tanti sacerdoti. La
Madonna mi fece vedere la grande schiera di Sacerdoti e religiosi che
andavano in pericolo insieme a tutta la Chiesa”.
Serva di Dio
Luigina Sinapi
“Le anime da Me più
predilette, messe alla prova, Mi vengono meno, le deboli si
abbandonano all'isgomento ed alla disperazione, le forti si vanno
rilassando a poco a poco. Mi rimangono solo, di notte, di giorno,
nelle chiese. NON SI CURANO PIU' DEL SACRAMENTO DELL'ALTARE; non si
parla mai di questo Sacramento d'amore; ed anche quelli che ne
parlano ahimè! Con che indifferenza, conche freddezza.
Il Mio Cuore
è dimenticato; nessuno si cura più del Mio Amore; Io sono sempre
contristato. La Mia casa è divenuta per molti un teatro di
divertimento; anche i Miei ministri che Io ho sempre riguardati con
predilezione, che lo ho amati come la pupilla dell'occhio Mio; essi
dovrebbero confortare il mio cuore colmo di amarezze; essi dovrebbero
aiutarmi nella redenzione delle anime, invece chi lo crederebbe?! Da
essi debbo ricevere ingratitudine e sconoscenze. Vedo, figlio Mio,
molti di costoro che ... (qui si Chetò, i singhiozzi gli
strinsero la gola, pianse in silenzio) che sotto ipocrite
sembianze, Mi tradiscono con comunioni sacrileghe, calpestando i lumi
e le forze che continuamente do a essi..”
Gesù a Padre Pio
- Epistolario I, 342
PREGHIERE PER I
SACERDOTI ISPIRATE DAL SIGNORE
da recitare
spesso
Signore
Gesù, santifica tutti i Sacerdoti per i meriti della tua Santa
Passione, perché possano essere la tua vera immagine pura e santa
nel mondo. Amen.
Signore Gesù, per
l'amarezza che hai provato per il bacio di Giuda traditore, fa'
che ritornino alla Grazia santificante tutti i Sacerdoti che furono
infedeli alla loro vocazione e continuano ostinati nei peccati
del mondo. Te lo chiediamo per l'intercessione del Cuore Immacolato
di Maria e del Cuore Castissimo di San Giuseppe. Amen.
Eterno Padre,
offriamo il Santo Volto del Tuo Figlio Gesù per le mani di Maria,
con l'intero generoso olocausto di tutti noi stessi in riparazione di
tanti peccati che si commettono, specialmente delle offese al
SS. Sacramento dell'Altare. Te lo offriamo in modo particolare perché
i Sacerdoti mostrino al mondo con la santità della vita, l'adorabile
fisionomia del Divin Volto, irradiando la luce della verità e
dell'amore per il trionfo della Chiesa e la propagazione del
Regno.
"OFFRI
INCESSANTEMENTE ALL'ETERNO MIO PADRE IL MIO S. VOLTO. QUESTA
OFFERTA OTTERRA’ LA SALVEZZA E LA SANTIFICAZIONE DI TANTE
ANIME. SE POI L’OFFRIRAI PER I MIEI SACERDOTI, SI OPERERANNO
MERAVIGLIE".
Gesù
a Madre Maria Pierina de Micheli
Eterno
Padre, per le mani purissime di Maria, pongo nel calice che i
sacerdoti innalzano ogni giorno sugli altari di tutto il mondo la
sofferenza fisica, morale e spirituale di tutti coloro che vagano per
il mondo senza trovare la porta dell’ovile da loro desiderata e non
conosciuta. In questo calice pongo anche tutte le sofferenze fisiche,
morali di tutti i sacerdoti tormentati dal dubbio, dalle tentazioni
di ogni genere e dalle passioni che il Maligno scatena per impedire
che essi indichino a tutti la porta dell’ovile dove Tu, il
Salvatore, li attendi. Per il tuo Sangue Preziosissimo ti supplico, o
Signore, di voler dare a tutti i sacerdoti pienezza di fede, fortezza
d’animo in ogni combattimento, chiarezza di conoscenza e fuoco
d’amore per ogni anima a te costata angosce mortali nella notte del
tuo martirio. Che per la tua misericordia e l’intercessione della
SS. Madre dell’Eucarestia, i tuoi ministri, fidenti nel tuo amore,
sappiano farti conoscere e amare da tutte le anime loro affidate
dalla tua Santa Chiesa. Così sia.
Preghiera
a Gesù Sacramentato per i Sacerdoti
O
Gesù Eucaristia, ascolta benignamente la preghiera che ti rivolgiamo
per tutti i Sacerdoti. Tu sei la vite, o Gesù, i tuoi Sacerdoti i
tuoi tralci e noi il grappolo d’uva. È per essi che ascendiamo a
Te, e ci comunichi l’onda del Tuo Sangue redentore. Santificali o
Signore, sempre più nel loro ministero, perché modellati sul Tuo
Cuore Divino portino la salvezza al mondo. Abbiamo bisogno di luce,
ed essi ci diano la tua Parola; abbiamo bisogno di vita, ed essi ci
diano la Manna che non muore; abbiamo bisogno d’esempio, ed essi
siano la colonna che guidò il popolo d’Israele nel deserto. Ah, si
compia, o Signore l’unione da te auspicata nella preghiera
sacerdotale: “ Padre Santo, custodisci nel
nome tuo quelli che hai a Me consegnati, affinché siano una cosa
sola con noi. Ne Io prego solamente per questi, ma anche per coloro i
quali per la loro parola crederanno in Me: che siano tutti una cosa
sola, come Tu sei in Me, o Padre, e Io in Te, che siano anch’essi
una sola cosa in Noi”. Amen
PER
AMORE DI GESU’, DIFFONDI QUESTO INVITO AD ALTRE ANIME
GRAZIE OTTENUTE A CHI SI IMPEGNA A PREGARE PER I SACERDOTI
Un
triduo. Nel 1934 ero a Trapani. Fui
chiamato ad assistere una moribonda e vi accorsi frettolosamente.
La camera era
piena di parenti. L'inferma, appena mi vide, mi disse con molta
fede: Padre, aiutatemi a salvare l'anima mia! ... Per me è
ormai finita! . . . Voglio confessarmi, ricevere il Santo Viatico
e l'Olio - Santo e poi ... venga la morte!
-
Signora, ma siete così grave?
-Sono
in uno stato gravissimo; lo sento. Da poco tempo sono stata operata;
ora dovranno operarmi di peritonite acuta. Sento che le forze vengono
meno. Prima di andare sotto i ferri, pensiamo all'anima.”
Intanto
là vicino scorsi un uomo, in lacrime.
-
Fatevi coraggio! Voi siete il marito dell'ammalata
-
Si, Padre! Non abbiamo figli. Morta mia moglie, resterò solo al
mondo.
-
Poiché il caso è grave, rivolgiamoci a Dio con la preghiera.
Raccomando di fare un triduo di preghiere.
-
Suggeriteci voi che cosa fare.
-
Dovete dire ogni giorno un Rosario per tutti i
Preti di Trapani e, siccome il Signore gradisce assai la preghiera
per i suoi Sacerdoti, speriamo che venga la grazia della guarigione.
-
Il
mio suggerimento fu subito attuato. Tutti quelli che erano presenti
cominciarono a pregare. Dopo qualche ora vennero quattro medici.
Fatta la visita all'inferma, dissero: L'operazione non è
urgente. Aspettiamo. -
L'indomani
si rinnovò la visita.
Conclusione:
L'ammalata è fuori pericolo. - Il terzo giorno i medici assicurarono
che il male andava scomparendo. La guarigione si ottenne.
Quando
la signora mi rivide, piegò le ginocchia davanti a me: Reverendo,
sono viva per miracolo!
-
Signora, non umiliatemi; in questa faccenda ho poca parte. È il
Signore, che ha accettata la preghiera per i Preti di Trapani e vi ha
salvata! -
In
ringraziamento la pia signora volle solennizzare una giornata nella
Parrocchia di Maria Ausiliatrice, presente lei ed i parenti.
Lacrime
paterne. Nel 1945 ero a Modica.Venne a
trovarmi un buon padre di famiglia. Mentre parlava, piangeva.
-
Che Iddio faccia morire prima me ... e no mia figlia! Povera figlia
mia ... morire a diciannove anni!
- I
medici che cosa ne pensano?
-
La curano in tutti i modi, ma la figlia non migliora, anzi perde
terreno ogni giorno di più!
-
Essendo questa la situazione, non resta che implorare la misericordia
di Dio. Volete conoscere uno dei segreti più
potenti per ottenere grazie dal Signore? Pregare per i Preti! Voi
dovete recitare ogni giorno un Rosario per i Sacerdoti di Modica.
Pregare con fede. Non è difficile che Iddio vi consoli presto.
-
Come
si allontanò rasserenato il bravo uomo! La sola speranza della
guarigione della figliuola, gli ridiede il sorriso.
Non
trascorse un mese ed il padre di famiglia ritornò.
- Reverendo, non
ho parole per ringraziare Dio! Ho pregato per i Preti della
città; la figliuola è già guarita perfettamente. Non si
riconosce più! Vedesse come si è rimessa! È aumentata molto anche
di peso ... Ho già fatto un voto, da mantenere per tutta la mia
vita: Reciterò ogni giorno un Rosario per i Sacerdoti! -
Oggi la guarita
è un'ottima madre di famiglia, dimorante a Rosolini (Siracusa).
Antonio
... Nel 1947 ero a Palermo, presso
l'Orfanotrofio maschile, in Piazza Santa Chiara. Una sera ero
andato nell'infermeria dell'Ospizio, per completare, nel silenzio,
dei lavori di tavolino.
In
fondo alla camera giaceva un orfanello sui quattordici anni; sua
madre lo assisteva. L'infermo da cinque giorni non parlava, non si
nutriva ed era nell'incoscienza; la febbre, oltre i quaranta
gradi, lo consumava. I superiori erano in grande apprensione,
perché il caso era veramente grave.
La
vista di quella donna, che contemplava il figlio in quelle
tristi condizioni, mi richiamò il pensiero della mamma mia: E se
fossi io quell'infermo ... e se quella donna fosse mia madre ... oh,
che strazio!
Mi
avvicinai alla signora per confortarla.
-
Abbiate fede in Dio! Speriamo che il vostro Antonio guarisca presto.
-
No, Padre, che guarisca presto! ... Che non muoia! ... Io sono una
povera vedova; questo figlio è il mio più grande tesoro! Come dovrò
fare se morrà? -
Rivolsi
la parola al giovanetto, alzando la voce al suo orecchio. Non
dava segno di udire.
-
Signora, suggerisco a voi quello che ho suggerito ad altri in simili
casi: Pregare per i Preti di Palermo,
recitando ogni giorno per loro un Rosario. Cominciate una novena
e mettetevi, se è il caso, in grazia di Dio.
-
Se faccio così, mio figlio non morrà?
- È
probabile! So che Iddio facilmente accetta la preghiera per i
suoi Ministri.
Quanta
gioia infusero le mie parole in quel cuore materno sanguinante! La
donna cominciò a pregare. L'indomani mattina alle ore nove
spariva la febbre, completamente, Antonio cominciava a parlare
ed ebbe la forza anche di alzarsi subito da letto e scendere al
pianterreno dell'Ospizio.
È
da immaginare la gioia di questa madre! Quando mi presentò il
figlio, tranquillo e sorridente, mi disse: Reverendo, e questo è
mio figlio! Si può riconoscere per quello che era?
-
Avete saputo pregare! Continuate a pregare per i Preti! -
È
prodigio!Andare a Torino e non visitare
la Piccola Cassa della Divina Provvidenza, è una vera
omissione.
Lasciato
il Santuario di Maria Ausiliatrice, in contrada Valdocco,
percorro la Via Cottolengo e busso ad una porta. Una Suora viene ad
aprirmi.
-
Desidererei visitare questo ricovero. - Attendete, perché il momento
non è propizio. È l'ora del pasto. -
Mi
trattengo nella cameretta d'aspetto. Quanta semplicità! Un
altarino, dedicato alla Vergine, è ricoperto di fiori e
circondato di lumini; ognuno che deve uscire, prima s'inginocchia
davanti alla sacra immagine, recita un'Ave Maria e poi va per i suoi
affari.
-
Quante Suore siete in questa Casa? - Circa novecento.
-
Ed i ricoverati quanti sono? - Quasi tredici mila.
- E
quanto pagano?
-
Neppure una lira. È ricovero gratuito e possono venire qui gli
ammalati da qualsiasi nazione. Tanti si astengono dal venire qui,
perché non possono resistere al freddo dell'inverno.
-
Dunque, non si paga nulla. Ma avete dei fondi, delle grandi
proprietà, per affrontare le spese quotidiane?
-
Nessun fondo.
-
Allora voi Suore siete costrette ad andare in giro a questuare?
-
Neppure questo si fa. Iddio manda qui direttamente il necessario; e
quando pare che siamo con l'acqua alla gola, subito arriva la
provvidenza, anche in modo miracoloso.
- E
la Superiora, per regolarsi con prudenza, tiene il registro di
contabilità? - Con la Divina Provvidenza non si fanno calcoli.
- E
non è mai mancato niente ai ricoverati?
-
Da più di un secolo che esiste questo ricovero e in nessun
giorno è venuto meno il necessario.
-
Ma questo è un miracolo permanente! . . . -
Eccomi
dentro la Piccola Casa. È un grande paese. Bracci di stradali,
lunghi viali, immensi isolati, gente che va e viene ... Entro in
diversi reparti: uomini anormali, sordo-muti, minorati, ecc. Ovunque
scorgo miserie fisiche. In ultimo entro in Chiesa. Trovo il
Santissimo Sacramento esposto solennemente. Domando alla
guida: Perché questa Esposizione Eucaristica?
-
Qui Gesù Sacramentato resta esposto
sempre, notte e giorno. Le Suore sordomute si danno il turno e
pregano.
-
Per quale intenzione pregano? - Per i Preti,
sempre per i Preti! - Ho capito! - Questo
è il segreto del miracolo permanente, che si verifica ogni giorno
nella Piccola Casa! ... Ed invero Gesù Cristo, vedendosi pregato
incessantemente per i suoi Sacerdoti, guarda con occhio di
predilezione questo ambiente e manda ogni giorno il necessario.
E
chi è stato il fondatore di questa opera meravigliosa? Un povero
Prete, il Padre Cottolengo! ...
Non
so con quale coraggio e convinzione gli anticlericali possano
gridare: Abbasso i Preti! - Sono ciechi! Eh, fossero anche muti! ...
Pensiero
delicato.La cittadina di Gangi, sita su alto monte, mi
alberga da qualche mese. La popolazione, assetata della parola di
Dio, accorre per ascoltare le mie prediche.
Una
mattina una pia donna mi dice: Vogliate celebrare una Santa Messa per
i Preti morti. Ecco l'offerta! Però desidero che sia celebrata
laggiù, nella cappella sotterranea. -
Con
meraviglia vedo nella cripta esposti i cadaveri dei Preti
defunti. Domando: E che significa ciò?
-
I Sacerdoti di Gangi in questo modo sono ricordati dai fedeli e
ricevono suffragi. Hanno lavorato per il
popolo ed è giusto che il popolo li ricordi dopo la loro morte.
-
Pensiero
delicato e doveroso! Ancorché non si mettano in un luogo riservato i
cadaveri dei Preti in ogni città ed in ogni borgata, dovrebbe
sentirsi il dovere di suffragare le anime dei Ministri di Dio.
Non
trascurino le anime devote questo atto di carità spirituale
verso coloro che hanno tenuta accesa la fiaccola della fede. Di
tanto in tanto si facciano celebrare delle Sante Messe e si
compiano altre opere di suffragio per i Sacerdoti defunti. Oh, come
gradisce Gesù Cristo il ricordo pietoso dei suoi Ministri e come
ricambia con grazie particolari!
Testimonianze
di Don Giuseppe Tomaselli
DOVERI
VERSO I SACERDOTI
Amare,
rispettare, pregare. Bisogna amare i Sacerdoti, perché il prossimo
si deve amare. Bisogna stimarli, perché rivestiti di una dignità
sovrumana; sono come dei vasi misteriosi, contenentI un
unguento divino; il vaso potrà essere d'oro, di rame, di alabastro o
di terracotta, ma l'unguento è lo stesso.
I
Sacerdoti si devono rispettare, perché ciò che si fa a loro,
si fa a Gesù Cristo, che rappresentano.
Bisogna
difenderli, senza paura della critica altrui. Difendendo i Preti, si
difendono i diritti di Dio. Chi si vergogna di difendere un Ministro
di Dio, merita la minaccia di Gesù Cristo: Chi si vergogna di
me, mi vergognerò di lui davanti al Padre mio nel di del giudizio.
Si
deve pregare per i Sacerdoti.
La
preghiera è l'arma dell'onnipotenza nelle mani dell'uomo. Per mezzo
di essa
il
Signore lascia scendere le sue misericordie su ciascun'anima e
sul mondo intero.
Il
Sacerdote è l'uomo della preghiera e, siccome è anche « l'uomo del
popolo », prega per il popolo con assiduità.
Egli,
celebrando la S. Messa, prega per i fedeli. Compiendo altre pratiche
devote, quali la recita del Rosario, la visita al SS.
Sacramento, ecc.... non trascura di pregare per le anime, che
Iddio gli ha affidato. Ogni giorno, ogni Prete è tenuto a recitare
l'Ufficio Divino, sotto pena di peccato; tale recita ha una discreta
durata. Egli fa questa preghiera a Dio a nome dell'umanità.
È
giusto, quindi, che anche i fedeli preghino per i Sacerdoti, affinché
si santifichino, affinché portino molte anime sulla via della
salvezza ed affinché abbiano la forza di resistere agli assalti
dei demoni e dei malvagi.
La
preghiera, fatta con fede e con retta intenzione, è sempre
gradita a Dio; ma quella che si rivolge al Creatore a vantaggio dei
Sacerdoti, è molto più gradita.
Il
Sacerdote è la pupilla degli occhi di Gesù Cristo e quindi il
Signore desidera che la sua grazia aumenti nel suo Ministro,
affinché egli riesca a salvargli molte anime.
Tuttavia
non tutti i fedeli comprendono il dovere di pregare per i
Sacerdoti. Oh, se s'impiegasse in tale preghiera metà del tempo
che s'impiega nel mondo a criticare la condotta dei Preti, quanto
vantaggio ne verrebbe!
Santa
Teresa del Bambino Gesù scrive nella Storia di un'anima: « Non
sapevo convincermi del bisogno che hanno i Sacerdoti della mia
preghiera. Sono essi che devono pregare per me. Ma quando andai a
Roma e lungo il viaggio ebbi occasione di avvicinare molti Sacerdoti,
allora mi convinsi che hanno bisogno della preghiera altrui. Ne
incontrai dei fervorosi e zelanti, ma anche di quelli un po'
rilassati nello spirito. Da quel tempo in poi ho messo la mia vita a
vantaggio dei Sacerdoti: pregare per loro, sacrificarmi per loro.
Anche dal Cielo vorrò continuare questa nobile missione ».
Imparino
anche gli altri fedeli a pregare ogni giorno per i Sacerdoti.
Le anime pie scelgano un giorno alla
settimana, ad esempio il giovedì, ed offrano le loro opere di
bene a Dio per il vantaggio spirituale dei Sacri Ministri. Oh, come
sono care a Dio tali anime e quante grazie possono ottenere!
Sacerdote
chi sei tu?
A
Giovanni, il Precursore, gli inviati di Gerusalemme rivolsero la
stessa domanda ed egli rispose che non era il Cristo, ma una voce che
gridava nel deserto.
Ad
un altro uomo, dall'incedere grave, dallo sguardo modesto, dalla
parola calma e soave, a questo uomo che si distacca dalla massa, come
il Battista, l'umanità domanda ogni giorno: sei tu il Cristo?
Tu
non rispondi, ma come un giorno Gesù ai messi di Giovanni, mostri le
opere tue sante: i ciechi nell'anima vedono la luce, gli zoppi, gli
stanchi, gli sfiduciati camminano spediti per le vie della fede e
della speranza, gli ignoranti sono evangelizzati, i derelitti
confortati.
Giovanni
- dice l'Evangelista - non era la luce, tu invece sei la luce del
mondo. Giovanni disse di non essere Elia, né un profeta; tu invece,
o Sacerdote, sei più grande di Elia e dei Profeti, perché essi
parlarono di Cristo, tu lo rappresenti.
Sono
grandi gli uomini della terra che scrivono versi immortali, poemi
divini, ma tu sei più grande perché parli un linguaggio che non è
terreno.
Sono
grandi gli uomini della terra che hanno profuso tutto il loro genio
per lanciare verso i cieli le artistiche cattedrali e le basiliche,
che hanno costruito le dorate cupole e gli svettanti campanili, ma
più grande sei tu che costringi l'Altissimo a scendere in questi
templi maestosi.
Grandi
gli uomini che hanno tratto da sette note musicali armonie celesti,
ma più grande tu, o Sacerdote, che ogni giorno ai piedi dell'altare
canti al tuo Dio l'inno verginale della tua perenne giovinezza.
Grandi
gli uomini che hanno in mano il destino dei popoli, ma tu sei più
grande perché hai in mano le chiavi del cielo e dell'inferno.
Grandi
gli uomini della terra che dispongono di armi e di eserciti, ma tu
sei più grande perché disponi di mani imploranti che come quelle di
Mosè possono mutare il corso della storia.
E
se dalla terra saliamo al cielo, là noi ti vediamo più grande o
sacerdote!
Adoratori
di Dio tre volte Santo, angeli tutti del Paradiso, voi potete
assistere al Trono dell'Altissimo, ma il Sacerdote è più fortunato
di voi perché porta Iddio dove vuole; voi siete servitori possenti
al comando di Dio, ma il Sacerdote fa Dio ubbidiente e servo ai suoi
comandi.
Diteci
voi almeno, o Santi del cielo, diteci: chi è il Sacerdote? "Io
- ci risponde S. Caterina da Siena - baciavo
il terreno dove un sacerdote poneva il piede".
"Io - ci risponde
S. Francesco d'Assisi - mi ritenni indegno di
essere insignito di una dignità così eccelsa, e se avessi
incontrato un angelo e un sacerdote, avrei prima salutato il
Sacerdote".
Chi
sei tu, dunque, o Sacerdote? Diccelo almeno Tu, o Vergine Santissima!
Tu hai generato Iddio e il Sacerdote genera lo stesso Iddio
sull'altare; anzi Tu lo hai generato una sola volta e il Sacerdote lo
genera ogni giorno. Tu sei il rifugio dei peccatori, ma il Sacerdote
ha il potere di rimettere i peccati...
Oh
Sacerdote, chi sei tu dunque? Non sei Dio, ma sei potente come Lui! 0
Dio tu hai creato il mondo e tu o Sacerdote crei sotto i tuoi occhi
il Creatore del mondo; Tu o Dio generi eternamente il Verbo e tu, o
Sacerdote, hai la potestà di farlo scendere sulla terra e di
sacrificarLe.
Chi
sei tu dunque, Sacerdote? Dopo Dio, sei il Dio terreno. Venuto dagli
uomini non sei più come gli uomini, ma tutto in te è sacro. Tu non
sei più uno di noi. Le nostre mani stringono ancora il fango e la
polvere, le tue invece o Sacerdote diventano ogni mattina la culla di
Gesù.
Le
tue mani sono trepide e tenere come quelle di Maria, calde e
donatrici come quelle di Giuseppe, riparatrici, ardenti e coraggiose
come quelle di Maddalena, misericordiose come quelle di Nicodemo e
Giuseppe d'Arimatea, taumaturgiche come quelle di Mosè.
Mani liberatrici che liberano dalle spine del
peccato, dai lacci della seduzione, dalle catene del vizio; mani
angeliche che abbattono la fredda pietra tombale della disperazione.
Mani feconde e generose che spezzano per gli uomini il Pane degli
Angeli. Mani paterne spalancate per raccogliere tutte le lacrime dei
figli prodighi.
I
nostri occhi guardano sempre la terra, i tuoi invece sono fissi nei
cieli. Tu vedi tenebre dove noi vediamo false luci, e splendori di
cielo dove noi vediamo abissi di disperazione; tu vedi gioia dove noi
vediamo dolore; tu vedi tripudio dove noi vediamo grigiore e
monotonia; tu vedi il Paradiso dove noi vediamo il
deserto;
tu vedi Dio dove noi vediamo le creature; tu vedi l'eternità dove
noi vediamo il minuto fuggente!...
Sacerdote di Cristo, chi sei tu?La tua vita è una
continua agonia, il tuo cuore è sempre in pena perché il figlio
prodigo ancora non torna, l'anima tua è tante volte triste fino alla
morte perché a pochi passi dalla tua casa, dalla tua chiesa, Cristo
viene di nuovo crocifisso; sei sempre pronto al perdono e a far festa
per il figlio dissipatore che ritorna nella casa del Padre; sei il
buon Pastore insonne che va in cerca della pecorella smarrita; il tuo
cuore è sempre aperto come una bocca che nella tenebra grida ai
prodighi sperduti, come il grido lacerante della mamma che chiama.
Quando noi siamo distratti, tu ti raccogli nella solitudine, quando
noi pecchiamo tu preghi ed espii, quando noi dormiamo tu vegli.
Chi
sei tu dunque Sacerdote? Sei un uomo come noi, con le nostre stesse
miserie e insieme sei potente come Dio, tanto da poter chiudere le
porte dell'inferno e aprire quelle del Cielo a tutti noi peccatori,
perfino a quanti hanno seguito le orme di Giuda e di Caino.
Vivi
sulla terra come noi, ma tratti problemi di Cielo; vivi nel tempo ma
operi per l'eternità.
Chi
sei tu dunque o Sacerdote? No, non c'è parola umana che possa dirci
quello che tu sei: sei un ministro sospeso tra Cielo e Terra, un
mistero indefinibile, insondabile, come Dio, a cui tanto somigli.
IL
SACERDOTE
È il dono più grande fatto da Gesù
giovedì santo a sera. È preso di mezzo al mondo, vive nel mondo,
non appartiene al mondo, anche se è tale per il mondo. E figlio di
uomini, ma ha il potere di rendere figli di Dio. È povero, ma può
ricolmare di ricchezze infinite. È debole, ma rende forti col Pane
della Vita. È servo, ma davanti a lui si inginocchiano i
potenti. È mortale, ma dona l'immortalità. È luce e può stare
nelle tenebre. È sale e può essere scipito. Porta la fede e può
non averla. Deve sostenere e dev'essere sostenuto. Il suo perdono è
quello stesso di Gesù. Anche il suo messaggio è quello di Gesù: un
messaggio di gioia, di luce, di amore. È detto retrogrado, ma è
sempre proteso ad ogni vero progresso. È tacciato di oscurantismo,
ma a nessuno più di lui la società è debitrice.
Quando è santo, lo si ignora. Quando
è benefico, lo si trascura. Quando pecca, volentieri lo si
calpesta. A tutti si è disposti a perdonare, tranne che a lui. Sono
suoi amici preferiti i sofferenti, i deboli, i vacillanti, i
moribondi. E fratello di tutti e deve restare estraneo a tutti. Vive
solo, senza formarsi una famiglia. Sorride alla vita che nasce,
benedice la morte che viene. Consacra l'amore e non deve conoscere
l'amore, perché il suo cuore è di Dio e quindi di tutti i fratelli
e non di una creatura soltanto. Quando celebra, solo qualche gradino
è più in alto degli altri. Ma lui tocca il cielo! E quando
confessa, è chiuso nel buio di un confessionale. Ma quanta luce
nelle parole che dice: “Io ti perdono!".
Il sacerdote "è il
vertice di tutte le grandezze create" (Sant'Ignazio). È dotato
di poteri eccezionali: cose che la Madonna e gli angeli non
possono fare lui le fa: celebra e confessa. Quanti si raccomandano
alle sue preghiere, e giustamente! Perché lui è l'avvocato dei
fratelli presso Dio, è il pontefice (fa da
ponte) tra Dio ed i fratelli. Per tutte
queste ragioni il grande Monsabré diceva: "Potete
essere grandi quanto volete, non lo sarete mai tanto quanto questo
povero prete che celebra! ".
Fino alla fine dei tempi
il sacerdote sarà l'uomo più cercato e più incompreso, più
amato e più odiato, più desiderato e più sfuggito, "segno
di immensa invidia e di pietà profonda, di inestinguibile odio
e di indomato amore" (Manzoni) - posto
come Gesù a "segno di contraddizione". Il sacerdote deve
confortare il suo insegnamento, il suo messaggio più con la vita che
con la parola. Una testimonianza la sua tanto più difficile ed
impegnativa in quanto spesso è chiamato - come Gesù - "a
portare non la pace, ma la guerra ".
Per questo la sua vita è una lotta
permanente. Deve vivere a servizio degli altri fino a dimenticare
e sacrificare se stesso. Nei momenti più salienti dell'esistenza,
gioiosi o tristi, il sacerdote è sempre accanto all'uomo. Deve
ricordare a sé ed ai fratelli che la meta non è la terra, ma il
cielo.
Signore
donaci Sacerdoti santi!
Per predicare la tua verità.
Per dirigere le anime.
Per accogliere i peccatori.
Per condurre a te i fanciulli.
Per santificare le famiglie.
Per consolare gli ammalati.
Per aiutare i poveri.
Per benedire il lavoro dell'uomo.
Per non dimenticare il cielo.
Per continuare il benefico apostolato
di P. Pio.
Dio
onnipotente ed eterno, che vuoi la salvezza di tutti gli uomini e non
vuoi che alcuno perisca, dona al mondo sacerdoti santi, perché
il loro esempio trascini gli altri a conoscerTi meglio, ad amarTi di
più ed a servirTi come a Te conviene. Amen.
PREGHIERA AL PADRE CELESTE PER I SACERDOTI
Padre
Celeste, noi ti offriamo tutto il martirio d' amore che subì nel
Cenacolo il Cuore del tuo Figliuolo nell'ora in cui esauriva
tutto il tesoro del suo amore per l'umanità nel donarle
l’Eucaristia e il Sacerdozio, soffrendo nell'intensità tutta
l'amarezza dell'abbandono e dei tradimenti che attraverso i
secoli avrebbe sofferto nel Cenacolo perenne dell'Altare.
Noi
vogliamo far risuonare al tuo Cuore paterno la preghiera che il tuo
Figliuolo ti rivolse in quell' ora di amore e di dolore per i
suoi Sacerdoti che lasciava nel mondo come agnelli in mezzo ai lupi;
e con Gesù dunque ripetiamo:
Padre
Santo , santificali! Come Gesù noi vogliamo santificarci per essere
degni di sacrificarci per i tuoi diletti Ministri; per i fratelli,
gli amici del tuo Gesù.
Padre
Santo, santificali! E quando ascendono l'Altare per immolarvi l'Ostia
Santa, fa che con generoso amore, sappiano unire alle Oblate
Eucaristiche, il sacrificio della loro volontà e del loro cuore.
Padre
Santo, santificali! E quando donano ai poveri figli degli
uomini, il Pane degli angeli , Tu comunicati al loro cuore, e dona
loro le sante gioie di una sempre, più intima unione col tuo Gesù !
Padre
Santo, santificali! E quando con fragilità umana e potestà divina
esercitano il tremendo ministero di assolvere e di legare, Tu
sostienili, custodiscili, illuminali, assolvili da ogni ombra
che possa offuscare la divina bellezza della loro anima
sacerdotale, e dona loro virtù di convertire e santificare le
anime.
Padre
Santo, santificali! E quando dalla cattedra di verità parlano di Te,
o Padre, della patria celeste, ai tuoi figli nell' esilio, benedici
la loro parola, perchè sia seme fecondo che produca frutti di vita
eterna.
Accogli,
o Padre, la preghiera del tuo Figliuolo e compi l’infinito
desiderio del suo cuore nel moltiplicare e santificare i suoi
sacerdoti.
O
divino Padrone della messe, manda operai santi al tuo campo.
O
celeste Vignaiuolo, custodisci i tralci della tua Vite, non
permettere che nessuno di essi vada a bruciare nel fuoco; ma
purificali tutti, affinchè diano frutti abbondanti di vita
eterna per la tua gloria e per la santificazione delle anime.
O
Maria, madre dell'Eterno Sacerdote, prega con noi, prega in noi, per
i sacerdoti del tuo Gesù. Amen.
PREGHIERA A GESÙ PONTEFICE ETERNO
O
Gesù, Pontefice eterno, divino Sacrificatore, Tu che in uno slancio
incomparabile d'amore per gli uomini tuoi fratelli, hai fatto
sgorgare dal tuo Sacro Cuore il Sacerdozio cristiano, degnati di
continuare a versare nei tuoi Sacerdoti le onde vivificanti
dell'Amore Infinito.
Vivi
in essi, trasformali in Te, rendili, per mezzo della tua grazia, gli
strumenti delle tue misericordie; opera in essi e per essi e fa'
che, dopo di essersi rivestiti di Te per mezzo della fedele
imitazione delle tue adorabili virtù, essi facciano in tuo nome
e per la forza del tuo spirito, le opere che hai compiuto Tu stesso
per la salvezza del mondo.
O
Divin Redentore delle anime, vedi quanto è grande la moltitudine di
quelli che dormono ancora nelle tenebre dell'errore; conta il
numero di quelle pecorelle infedeli che camminano sull'orlo del
precipizio; considera la folla dei poveri, degli affamati, degli
ignoranti e dei deboli che gemono nell'abbandono.
Ritorna
a noi per mezzo dei tuoi Sacerdoti; vivi, o buon Gesù, in essi,
opera per essi e passa di nuovo in mezzo al mondo insegnando,
perdonando, consolando, sacrificando, rannodando i sacri vincoli
dell'amore tra il Cuore di Dio e il cuore dell'uomo. Amen.
Preghiera
per le vocazioni di papa Pio XII
Signore Gesù,
Sacerdote sommo e Pastore universale, che c'insegnasti a pregare
dicendo: "Pregate il padrone della messe
che mandi operai alla sua messe".
ascolta benevolo le nostre suppliche e suscita molte anime generose,
che, animate dal tuo esempio e sostenute dalla tua grazia, bramino di
essere i ministri e continuatori del tuo vero e unico sacerdozio.
Fa che le insidie e la calunnie
del nemico maligno, secondato dallo spirito indifferente e
materialista del secolo, non offuschino tra i fedeli
quell'eccelso splendore e quella profonda stima dovuta alla
missione di coloro che, senza essere del mondo, vivono nel mondo per
essere dispensatori dei divini misteri. Fa che per preparare buone
vocazioni, si continui sempre a promuovere nella giovani l'istruzione
religiosa, la pietà sincera, la purezza della vita e il culto dei
più alti ideali. Fa che per secondarle, la famiglia cristiani non
cessi mai di essere semenzaio di anime candide e fervorose, cosciente
dell'onore di dare al Signore Alcuni dei suoi abbondanti rampolli. Fa
che alla tua Chiesa stessa, in tutte le parti del mondo, non manchino
i mezzi necessari per accogliere, favorire, formare e portare a
maturità le buone vocazioni che le si offrono. E affinché tutto ciò
divenga realtà, o Gesù amantissimo del bene e della salvezza di
tutti, fa che la potenza irresistibile della tua grazia non cessi di
scendere dal cielo sino ad essere in molti spiriti prima, chiamata
silenziosa, poi, generosa corrispondenza, e infine, perseveranza nel
santo servizio.
Non ti affligge, o Signore, il
vedere tante moltitudini come gregge senza pastore, senza chi
spezzi loro, il pane della tua parola, chi porga loro l'acqua della
tua grazia, col pericolo che rimangano alla merce dei lupi rapaci che
continuamente le insidiano?
Non ti duole il contemplare tanti
campi, ove non è ancora entrato il vomere dell'aratro, ove crescono,
senza che alcuno disputi loro il terreno, i cardi e i pruni? Non ti
dà pena il mirare tanti orti tuoi, ieri verdi e frondosi, prossimi a
divenire gialli ed incolti? Permetterai che tante messi già mature
si sgranellino, si perdano per mancanza di braccia che le raccolgano?
O Madre, dalle cui mani pietose
ricevemmo il più santo di tutti i sacerdoti; o glorioso Patriarca
San Giuseppe, esempio perfetto di corrispondenza alle chiamate
divine; o santi Sacerdoti che in cielo formate intorno all'Agnello di
Dio un coro prediletto: otteneteci molte e buone vocazioni,
affinché il gregge del Signore, da vigili pastori sorretto e
guidato, possa giungere ai pascoli dolcissimi dell'eterna
felicita. Così sia!
LITANIE PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
Concedeteci,
o Signore, dei sacerdoti.
Concedeteci,
o Signore, dei sacerdoti.
Concedeteci,
o Signore, dei santi sacerdoti.
Concedeteci,
o Signore, dei santi sacerdoti.
Concedeteci,
o Signore, molti santi sacerdoti.
Concedeteci,
o Signore, molti santi sacerdoti.
Santa
Maria, Regina del Clero, concedeteci dei santi
sacerdoti.
San
Giuseppe, Patrono della santa Chiesa, concedeteci
dei santi sacerdoti.
Santi
Angeli ed Arcangeli, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Santi
Patriarchi e Profeti, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Santi
Martiri e sante Vergini, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Santi
Vescovi e Confessori, concedeteci dei santi sacerdoti.
Santi
Fondatori di Ordini religiosi, concedeteci dei santi sacerdoti.
Sant'Antonio
da Padova, difensore dell'Eucaristia, concedeteci dei santi
sacerdoti.
San
Pasquale Baylón, concedeteci dei santi sacerdoti.
San
Giovanni Maria Vianney, modello di santità sacerdotale, concedeteci
dei santi sacerdoti.
San
Francesco Saverio, patrono dei preti missionari, concedeteci dei
santi sacerdoti.
Santa
Teresa del Bambin Gesù, vittima per la santificazione sacerdotale,
concedeteci dei santi sacerdoti.
Santi
e Beati del Cielo, concedeteci dei santi sacerdoti.
Per
celebrare degnamente il Santo Sacrificio, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
offrire quotidianamente la Santa Messa, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
nutrire i fedeli col Pane di Vita, concedeteci dei santi sacerdoti.
Per
favorire gli splendori del culto divino, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
rigenerare le anime col Battesimo, concedeteci dei santi sacerdoti.
Per
istruire i fanciulli nella santa religione, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
crescere la gioventù nel santo timore di Dio, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
annunciare a tutti la Parola di Dio, concedeteci dei santi sacerdoti.
Per
convertire tutti gli infedeli e gli eretici, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
smascherare e combattere le false dottrine, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
confermare nella Fede coloro che dubitano, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
sostenere ed incoraggiare coloro che esitano, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
rialzare coloro che cadono e riconciliarli con Dio, concedeteci dei
santi sacerdoti.
Per
ricondurre a Dio tutti coloro che se ne sono allontanati, concedeteci
dei santi sacerdoti.
Per
salvaguardare la morale cristiana, concedeteci dei santi sacerdoti.
Per
lottare vigorosamente contro la corruzione dei costumi, concedeteci
dei santi sacerdoti.
Per
benedire delle sante unioni, concedeteci dei santi sacerdoti.
Per
difendere l'onore e la santità del Matrimonio, concedeteci dei santi
sacerdoti.
Per
consolidare la gioia delle nostre famiglie cristiane, concedeteci dei
santi sacerdoti.
Per
fortificare e consolare i nostri ammalati ed i tribolati, concedeteci
dei santi sacerdoti.
Per
assistere i nostri moribondi, concedeteci dei santi sacerdoti.
Per
condurre i nostri cari al luogo dell'eterno riposo, concedeteci dei
santi sacerdoti.
Per
pregare ed offrire per i nostri defunti, concedetèci dei santi
sacerdoti.
Per
dare Gloria a Dio e pace alle anime di buona volontà, concedeteci
dei santi sacerdoti.
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore.
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Preghiamo
Suscita,
o Signore, in seno alla tua Chiesa lo spirito di pietà é di
fortezza: esso renda degni i ministri del tuo Altare ne faccia
strenui assertori della Tua Parola. Per Cristo Nostro Signore. Amen.