Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
domenica 24 settembre 2017
VANGELO DI LUNEDI 25 SETTEMBRE 2017
Giorno liturgico: Lunedì, XXV settimana del Tempo Ordinario
Testo del Vangelo (Lc 8,16-18): In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
COMMENTO DI: + Rev. D. Joaquim FONT i Gassol
(Igualada, Barcelona, Spagna)
«Pone [la lampada] su un candelabro, perché chi entra veda la luce»
Oggi, questo Vangelo così breve, è ricco di tematiche che attirano la nostra attenzione. In primo luogo, “dare luce”: tutto è evidente d’innanzi agli occhi di Dio! Secondo grande tema: le Grazie sono concatenate, la fedeltà a una, attrae le altre: «gratiam pro gratia» (Gv 1,16). Infine , è un linguaggio umano per cose divine e permanenti.
Luce per coloro che entrano nella Chiesa! Da secoli le madri cristiane hanno insegnato nell’intimità, ai loro figli con parole espressive, però soprattutto con la “luce” del loro buon esempio. Hanno insegnato anche con la tipica saggezza popolare e evangelica, raccolta in molti proverbi, pieni di sapienza e di fede allo stesso tempo. Uno di questi è: “illuminare ma non diffuminare”. San Matteo ci dice: «(...) perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli» (Mt 5,15-16).
Il nostro esame di coscienza alla fine della giornata è paragonabile al negoziante che controlla l’incasso per vedere il frutto del suo lavoro. Non inizia chiedendosi: -Quanto ho perso?- Al contrario: -Cosa ho guadagnato? E subito dopo –Como potrò guadagnare di più domani, cosa posso fare per migliorare? Il ripasso della nostra giornata finisce con un ringraziamento e, per contrasto, con un amorevole atto di dolore. –Mi spiace non aver amato di più e spero, con ardore, iniziare domani il nuovo giorno per gradire di più a Nostro Signore, che sempre mi vede, mi accompagna e mi ama tanto. –Desidero procurare più luce e diminuire il fumo del fuoco del mio amore.
Durante le serate familiari, i genitori e i nonni hanno forgiato –e forgiano- la personalità e la pietà dei ragazzi di oggi e uomini del domani. Vale la pena! È urgente! Maria Stella mattutina, Vergine dell’alba che precede la Luce del Sole-Gesù, ci guida e da la mano. «Oh Vergine gioiosa! È impossibile che si perda colui nel quale tu hai posto il tuo sguardo» (Sant’ Anselmo).
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VERSIONE IN SPAGNOLO LUNEDI 25 SETTEMBRE 2017
RispondiEliminaDía litúrgico: Lunes XXV del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Lc 8,16-18): En aquel tiempo, Jesús dijo a la gente: «Nadie enciende una lámpara y la cubre con una vasija, o la pone debajo de un lecho, sino que la pone sobre un candelero, para que los que entren vean la luz. Pues nada hay oculto que no quede manifiesto, y nada secreto que no venga a ser conocido y descubierto. Mirad, pues, cómo oís; porque al que tenga, se le dará; y al que no tenga, aun lo que crea tener se le quitará».
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COMENTARIO DE:+ Rev. D. Joaquim FONT i Gassol
(Igualada, Barcelona, España)
«Pone (la lámpara) sobre un candelero, para que los que entren vean la luz»
Hoy, este Evangelio tan breve es rico en temas que atraen nuestra atención. En primer lugar, “dar luz”: ¡todo es patente ante los ojos de Dios! Segundo gran tema: las Gracias están engarzadas, la fidelidad a una atrae a otras: «Gratiam pro gratia» (Jn 1,16). En fin, es un lenguaje humano para cosas divinas y perdurables.
¡Luz para los que entran en la Iglesia! Desde siglos, las madres cristianas han enseñado en la intimidad a sus hijos con palabras expresivas, pero sobre todo con la “luz” de su buen ejemplo. También han sembrado con la típica cordura popular y evangélica, comprimida en muchos refranes, llenos de sabiduría y de fe a la vez. Uno de ellos es éste: «Iluminar y no difuminar». San Mateo nos dice: «(...) para que alumbre a todos los que están en la casa. Brille así vuestra luz delante de los hombres para que, al ver vuestras buenas obras, den gloria a vuestro Padre que está en los cielos» (Mt 5,15-16).
Nuestro examen de conciencia al final del día puede compararse al tendero que repasa la caja para ver el fruto de su trabajo. No empieza preguntando: —¿Cuánto he perdido? Sino más bien: —¿Qué he ganado? Y acto seguido: —¿Cómo podré ganar más mañana, qué puedo hacer para mejorar? El repaso de nuestra jornada acaba con acción de gracias y, por contraste, con un acto de dolor amoroso. —Me duele no haber amado más y espero lleno de ilusión, estrenar mañana el nuevo día para agradar más a Nuestro Señor, que siempre me ve, me acompaña y me ama tanto. —Quiero proporcionar más luz y disminuir el humo del fuego de mi amor.
En las veladas familiares, los padres y abuelos han forjado —y forjan— la personalidad y la piedad de los niños de hoy y hombres de mañana. ¡Merece la pena! ¡Es urgente! María, Estrella de la mañana, Virgen del amanecer que precede a la Luz del Sol-Jesús, nos guía y da la mano. «¡Oh Virgen dichosa! Es imposible que se pierda aquel en quien tú has puesto tu mirada» (San Anselmo).
VERSIONE IN INGLESE DI LUNEDI 25 SETTEMBRE 2017
RispondiEliminaLiturgical day: Monday 25th in Ordinary Time
Gospel text (Lc 8,16-18): Jesus said to his disciples, «No one, after lighting a lamp covers it with a bowl or puts it under the bed; rather he puts it on a lamp-stand so that people coming in may see the light. In the same way, there is nothing hidden that shall not be uncovered; nothing kept secret that shall not be known clearly. Now, take care how well you listen, for whoever produces will be given more, but from those who do not produce, even what they seem to have will be taken away from them».
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COMMENT OFF: + Fr. Joaquim FONT i Gassol
(Igualada, Barcelona, Spain)
«He puts it on a lamp-stand so that people coming in may see the light»
Today, a Gospel as brief as this one, is all the same rich in themes appealing to our attention. In the first place, “to give light”: everything is clear in God's eyes! Second great theme: Graces keep in line, if we are faithful to one we receive one blessing after another: «Gratia pro Gratia» (Jn 1:16). And last, human language for divine and imperishable things.
God's Light for those joining the Church! Christian mothers, whispering in their children's ear, have been teaching them for centuries, expressive words, but most of all, they have been doing it with the “light” of their good examples. They have also sown the typical popular and evangelic wisdom, compressed in many proverbs, as full of wisdom as of faith. One of these sayings is this: «Throw some light on, not smoke». St. Matthew tells us: «(...) and it gives light unto all that are in the house. Let your light so shine before men, that they may see your good works, and glorify your Father which is in Heaven» (Mt 5:15-16).
Examining our conscience at dusk can be compared to the shopkeeper who cashes up to check the fruit of his work. He does not start by asking: —How much have I lost today? He rather wonders: —How much money did I make today? And immediately after, he may add: —How can I make more tomorrow, what can I do to improve? To finalize our working day we may end it up with a thanksgiving prayer and, in contrast, with an act of love and regret. —I regret not having loved more and hope with illusion, to start, tomorrow, a new day to please Our Lord, who always sees me, comes with me and loves me so much. —I want to give more light while diminishing the smoke of my love's fire.
In family evenings, parents and grandparents have forged —and still do— the personality and compassion of today's children and tomorrow's men. It is worth it! It is urgent! The Virgin Mary, Morning Star, Virgin of Dawn preceding the Light of the Sun-Jesus, guides us and gives us her hand. «O Happy Virgin! It is impossible that he whom you have looked at, gets lost» (St. Anselm).
VERSIONE IN FRANCESE DI LUNEDI 25 SETTEMBRE 2017
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 25e Semaine: Lundi
Texte de l'Évangile (Lc 8,16-18): «Personne, après avoir allumé une lampe, ne la cache sous un couvercle ou ne la met en dessous du lit; on la met sur le lampadaire pour que ceux qui entrent voient la lumière. Car rien n'est caché qui ne doive paraître au grand jour ; rien n'est secret qui ne doive être connu et venir au grand jour. Faites attention à la manière dont vous écoutez. Car celui qui a recevra encore, et celui qui n'a rien se fera enlever même ce qu'il paraît avoir».
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COMMENTAIRE DE L'Abbé Joaquim FONT i Gassol
(Igualada, Barcelona, Espagne)
«On la met sur le lampadaire pour que ceux qui entrent voient la lumière»
Aujourd'hui, cet Évangile si bref est riche en thèmes qui attirent notre attention. En premier lieu, “faire la lumière”: tout est évident aux yeux de Dieu! Deuxième grand thème: les Grâces sont entrelacées, la fidélité à l'une attire les autres: «Gratia pro Gratia» (Jn 1,16). Enfin, voici un langage humain pour des choses divines et perdurables.
Lumière pour ceux qui entrent dans l'Église! Depuis des siècles, les mères chrétiennes ont enseigné dans l'intimité leurs enfants par des paroles expressives, mais surtout avec la “lumière” de leur bon exemple. Elles ont aussi semé avec cette franchise typique du peuple et de l'Évangile, recueillie dans nombre de dictons pleins de sagesse et de foi. L'un d'entre eux dit ceci: «Illuminer et non disséminer». Saint Matthieu nous dit: «(…) elle brille pour tous ceux qui sont dans la maison. Ainsi votre lumière doit-elle briller devant les hommes, afin qu'ils voient vos bonnes œuvres et glorifient votre Père qui est dans les cieux» (Mt 5,15-16).
Notre examen de conscience en fin journée peut se comparer aux comptes de l'épicier qui fait sa caisse pour voir le produit de son travail. Il ne commence pas en se demandant: —Combien ai-je perdu? Mais plutôt: —Qu'est-ce que j'ai gagné? Puis: Comment pourrais-je gagner davantage demain, que puis-je améliorer? La révision de notre journée finit dans l'action de grâces et, par contraste, en un acte d'amour douloureux. —Je souffre de ne pas avoir aimé plus et j'espère, plein d'ardeur, étrenner demain un nouveau jour pour plaire davantage à Notre Seigneur, qui toujours me voit, m'accompagne et m’aime tant. —Je veux apporter plus de lumière et diminuer la fumée du feu de mon amour.
Dans les soirées familiales, parents et grands-parents ont forgé —et forgent encore— la personnalité et la piété des enfants d'aujourd'hui et des hommes de demain. Ça en vaut la peine! C'est urgent! Marie, Étoile du matin, Vierge de l'aube qui précède Jésus, Lumière du Soleil, guide-nous et donne-nous la main. «Ô Vierge bienheureuse! Il est impossible que se perde celui sur qui tu as posé ton regard» (Saint Anselme).