VANGELO
(Gv 19,25-27)
Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Parola del Signore.
Oppure (Lc 2,33-35: Anche a te una spada trafiggerà l’anima):
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Parola del Signore.
COMMENTO DI:
Dom Josep Mª SOLER OSB Abate di Montserrat
(Barcelona, Spagna)
Oggi, nella festa della Beata Vergine Maria Addolorata, ascoltiamo delle parole pungenti dalla bocca dell’anziano Simeone: «E anche a te una spada trafiggerà l’anima!» (Lc 2,35). Affermazione che, nel suo contesto, non si richiama solamente alla passione di Gesù Cristo, ma anche al suo ministero, che provocherà una divisione nel popolo d’Israele, e per tanto un dolore intimo a Maria. Nel corso della vita pubblica di Gesù, Maria sperimentò la sofferenza per il fatto di vedere Gesù rifiutato dalle autorità del popolo e minacciato di morte.
Maria, come ogni discepolo di Gesù, deve imparare a situare i rapporti familiari in un altro contesto. Anche Lei, a causa del Vangelo, deve lasciare il Figlio (cf. Mt 19,29), e deve imparare a non considerare Gesù secondo la carne, sebbene sia nato da Lei secondo la carne. Anche Lei deve crocifiggere la sua carne (cf. Gal 5,24) per poter trasformarsi progressivamente a immagine di Gesù Cristo. Ma il momento straziante della sofferenza di Maria, quello in cui vive più intensamente la croce è il momento della crocifissione e della morte di Gesù.
Anche nel dolore Maria è modello di perseveranza nella dottrina evangelica, partecipando alle sofferenze di Cristo con pazienza (cf. Regola di san Benedetto, Prologo 50). Così è stato nel corso di tutta la sua vita e, soprattutto, nel momento del Calvario. In questo modo, Maria diventa figura e modello per ogni cristiano. Per essere stata strettamente unita alla morte di Cristo, è anche unita alla sua risurrezione (cf. Rm 6,5). La perseveranza di Maria nel dolore, realizzando così la volontà del Padre, le offre una nuova irradiazione per il bene della Chiesa e dell’Umanità. Maria ci precede nel cammino della fede e della sequela di Cristo. E lo Spirito Santo ci conduce a partecipare con Lei in questa grande avventura.
(Gv 19,25-27)
Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Parola del Signore.
Oppure (Lc 2,33-35: Anche a te una spada trafiggerà l’anima):
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Parola del Signore.
COMMENTO DI:
Dom Josep Mª SOLER OSB Abate di Montserrat
(Barcelona, Spagna)
Oggi, nella festa della Beata Vergine Maria Addolorata, ascoltiamo delle parole pungenti dalla bocca dell’anziano Simeone: «E anche a te una spada trafiggerà l’anima!» (Lc 2,35). Affermazione che, nel suo contesto, non si richiama solamente alla passione di Gesù Cristo, ma anche al suo ministero, che provocherà una divisione nel popolo d’Israele, e per tanto un dolore intimo a Maria. Nel corso della vita pubblica di Gesù, Maria sperimentò la sofferenza per il fatto di vedere Gesù rifiutato dalle autorità del popolo e minacciato di morte.
Maria, come ogni discepolo di Gesù, deve imparare a situare i rapporti familiari in un altro contesto. Anche Lei, a causa del Vangelo, deve lasciare il Figlio (cf. Mt 19,29), e deve imparare a non considerare Gesù secondo la carne, sebbene sia nato da Lei secondo la carne. Anche Lei deve crocifiggere la sua carne (cf. Gal 5,24) per poter trasformarsi progressivamente a immagine di Gesù Cristo. Ma il momento straziante della sofferenza di Maria, quello in cui vive più intensamente la croce è il momento della crocifissione e della morte di Gesù.
Anche nel dolore Maria è modello di perseveranza nella dottrina evangelica, partecipando alle sofferenze di Cristo con pazienza (cf. Regola di san Benedetto, Prologo 50). Così è stato nel corso di tutta la sua vita e, soprattutto, nel momento del Calvario. In questo modo, Maria diventa figura e modello per ogni cristiano. Per essere stata strettamente unita alla morte di Cristo, è anche unita alla sua risurrezione (cf. Rm 6,5). La perseveranza di Maria nel dolore, realizzando così la volontà del Padre, le offre una nuova irradiazione per il bene della Chiesa e dell’Umanità. Maria ci precede nel cammino della fede e della sequela di Cristo. E lo Spirito Santo ci conduce a partecipare con Lei in questa grande avventura.
VERSIONE IN SPAGNOLO DI VENERDì 15 SETTEMBRE 2017
RispondiEliminaDía litúrgico: 15 de Septiembre: Nuestra Señora de los Dolores
Texto del Evangelio (Lc 2,33-35): En aquel tiempo, el padre de Jesús y su madre estaban admirados de lo que se decía de Él. Simeón les bendijo y dijo a María, su madre: «Éste está puesto para caída y elevación de muchos en Israel, y para ser señal de contradicción -¡y a ti misma una espada te atravesará el alma!- a fin de que queden al descubierto las intenciones de muchos corazones».
COMENTARIO DE:
P. Abad Dom Josep Mª SOLER OSB Abad de Montserrat
(Barcelona, España)
Hoy, en la fiesta de Nuestra Señora, la Virgen de los Dolores, escuchamos unas palabras punzantes en boca del anciano Simeón: «¡Y a ti misma una espada te atravesará el alma!» (Lc 2,35). Afirmación que, en su contexto, no apunta únicamente a la pasión de Jesucristo, sino a su ministerio, que provocará una división en el pueblo de Israel, y por lo tanto un dolor interno en María. A lo largo de la vida pública de Jesús, María experimentó el sufrimiento por el hecho de ver a Jesús rechazado por las autoridades del pueblo y amenazado de muerte.
María, como todo discípulo de Jesús, ha de aprender a situar las relaciones familiares en otro contexto. También Ella, por causa del Evangelio, tiene que dejar al Hijo (cf. Mt 19,29), y ha de aprender a no valorar a Cristo según la carne, aun cuando había nacido de Ella según la carne. También Ella ha de crucificar su carne (cf. Ga 5,24) para poder ir transformándose a imagen de Jesucristo. Pero el momento fuerte del sufrimiento de María, en el que Ella vive más intensamente la cruz es el momento de la crucifixión y la muerte de Jesús.
También en el dolor, María es el modelo de perseverancia en la doctrina evangélica al participar en los sufrimientos de Cristo con paciencia (cf. Regla de san Benito, Prólogo 50). Así ha sido durante toda su vida, y, sobre todo, en el momento del Calvario. De esta manera, María se convierte en figura y modelo para todo cristiano. Por haber estado estrechamente unida a la muerte de Cristo, también está unida a su resurrección (cf. Rm 6,5). La perseverancia de María en el dolor, realizando la voluntad del Padre, le proporciona una nueva irradiación en bien de la Iglesia y de la Humanidad. María nos precede en el camino de la fe y del seguimiento de Cristo. Y el Espíritu Santo nos conduce a nosotros a participar con Ella en esta gran aventura.
VERSIONE IN INGLESE DI VENERDì 15 SETTEMBRE 2017
RispondiEliminaLiturgical day: September 15th: Our Lady of Sorrows
Gospel text (Lc 2,33-35): The father of Jesus and his mother wondered at what was said about the child. Simeon blessed them and said to Mary, his mother, «See him; He will be for the rise or fall of the multitudes of Israel. He shall stand as a sign of contradiction, while a sword will pierce your own soul. Then the secret thoughts of many may be brought to light».
COMMENT OF:
Fr. Josep Mª SOLER OSB Abbot of Montserrat
(Barcelona, Spain)
Today, in the celebration of the feast of our Lady of Sorrows, we hear the most unspeakable words in the mouth of old Simeon: «And a sword will pierce your own soul» (Lk 2:35). From its context, we can assert this declaration does not only concern Jesus Christ's passion, but his missionary work, that will stir up the division of the people of Israel, and therefore, a painful grief in Mary's heart. All along Jesus' public life, the Virgin Mary will experience great sufferings upon seeing Jesus rebuked and threatened with death by the city authorities.
As the rest of Jesus' disciples, Mary has to learn to place her family relations in a different context altogether. She must also leave her Son because of the Gospel (cf. Mt 19:29), and have to learn not to appraise the Christ for his flesh, despite the fact He is flesh of her flesh. She is to crucify also her flesh (cf. Gal 5:24) to be able to transform herself into the image of Jesus Christ. But the topmost peak of her suffering, where she lives the cross more deeply, is Jesus' crucifixion and death.
Also in her pain, Mary is the model of perseverance of the evangelic doctrine while sharing Christ's suffering through her patience (cf. Rule of St. Benedict, Prologue 50). She has done it all her life, and most than all, while in the Calvary. There she becomes the prototype and model for all Christians. Because she has been so closely linked to Christ's death, she is linked afterwards to his resurrection too (cf. Rm 6:5). In her excruciating pain, Mary's perseverance to abide by the Father's will, deserved her a new irradiation in benefit of the Church and of Mankind. Mary precedes us and helps us to follow Christ in our way of faith. And the Holy Spirit leads us to share with her this great adventure.
VERSIONE IN FRANCESE DI VENERDì 15 SETTEMBRE 2017
RispondiEliminaJour liturgique : 15 septembre: Notre Dame des Douleurs
Texte de l'Évangile (Lc 2,33-35): Le père et la mère de l'enfant s'étonnaient de ce qu'on disait de lui. Syméon les bénit, puis il dit à Marie sa mère: «Vois, ton fils qui est là provoquera la chute et le relèvement de beaucoup en Israël. Il sera un signe de division. Et toi-même, ton coeur sera transpercé par une épée. Ainsi seront dévoilées les pensées secrètes d'un grand nombre».
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Commentaire de l'Abbé Dom. Josep Mª SOLER OSB Abbé de Montserrat
(Barcelona, Espagne)
«Ton coeur sera transpercé par une épée»
Aujourd'hui, en ce jour de fête de Notre-Dame la Vierge des Douleurs, nous écoutons des paroles lancinantes de la bouche du vieux Siméon: «Et toi-même, ton coeur sera transpercé par une épée» (Lc 2,35). Une affirmation qui, dans son contexte, ne fait pas uniquement référence à la passion de Jésus-Christ, sinon à son ministère, qui provoquera une division parmi le peuple d'Israël et donc, une douleur interne en Marie. Tout au long de la vie publique de Jésus, Marie a souffert de voir Jésus rejeté par les autorités du peuple et menacé de mort.
Marie, comme tout disciple de Jésus, doit apprendre à situer les relations familières dans un autre contexte. Elle aussi, en raison de l'Évangile, doit laisser son Fils (cf. Mt 19,29), et doit apprendre à ne pas voir le Christ depuis le prisme de la chair, bien qu'il soit né d'Elle, de la chair. Elle aussi doit crucifier sa chair (cf. Ga 5,24) pour pouvoir se transformer à l'image de Jésus-Christ. Mais le moment le plus fort de la souffrance de Marie, pendant lequel Elle vie le plus intensément la croix est celui de la crucifixion et de la mort de Jésus.
Aussi dans la souffrance, Marie est le modèle de persévérance de la doctrine évangélique en participant aux souffrances du Christ avec patience (cf. Regle de saint Benoît, Prologue 50). Ainsi fut-il pendant toute sa vie et, surtout, au moment du Calvaire. De cette façon, Marie se convertit en la figure et le modèle pour tout chrétien. Pour avoir été étroitement unie à la mort du Christ, elle est aussi unie à sa résurrection (cf. Rm 6,5). La persévérance de Marie dans la douleur, qui réalise la volonté du Père, lui donne un rayonnement en faveur de l'Église et de l'Humanité. Marie nous précède dans la route de la foi et du cheminement vers le Christ. Et le Saint-Esprit nous conduit à participer avec Elle à cette grande aventure.