Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
lunedì 25 marzo 2013
(Gv 13,21-33.36-38) Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte
VANGELO
(Gv 13,21-33.36-38) Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito Santo, amico mio, fammi capire che cosa vuole dirmi Gesù con queste parole; fammi sentire che tutto illumini, alla luce dell' amore che Lui nutre per me, non certo per i miei meriti o la mia fedeltà, che può crollare nel momento del pericolo come quella di Pietro.
Gesù è con i suoi amici, ed in mezzo a loro c' è quello che lo tradirà; una grande tristezza lo assale, mentre lo comunica agli altri. Vicino a Lui c' era Giovanni, che qui non è chiamato per nome, ma viene definito il discepolo che Gesù amava, ed è tanto evidente questo, che persino Pietro, che aveva comunque già nei tratti caratteriali il carisma del capo, si rivolge a lui per far chiedere a Gesù il nome del traditore. E Gesù illumina il suo discepolo, lo illumina con un gesto che mi fa pensare, che niente accade per caso, il pezzo di pane, intinto nel piatto stesso di Gesù, produce per Giuda la condanna.
Uscito Giuda, Gesù resta con i suoi amici, che pur nelle loro imperfezioni, gli sono fedeli ed a loro annuncia la sua partenza. Non gli dice apertamente che sarà ucciso, nè come questo avverrà, afferma invece che sarà glorificato, per la gloria di Dio.
Pietro, che crede di essere in una posizione di sicurezza per quanto riguarda la lealtà a Gesù, sembra disposto ad accettare ogni prova pur di poterlo seguire, ma Gesù, che è verità e che sa ogni cosa perchè è Dio, lo ammonisce con dolcezza, come per dire,non essere così sicuro di te, perchè anche tu nella prova se sarai solo e smarrito, potrai cadere.
In questo ultimo atteggiamento di Gesù, c' è molto di più di quello che sembra così, a prima vista; devo confessarvi che a questa frase di Gesù, è legata la mia conversione.
Vi rubo ancora un attimo per raccontarvi che in un periodo particolare della mia vita, quando ormai stavo per cedere all'insistente richiamo del Signore, avevo pero' una forte remora a recarmi da un confessore, non mi sembrava giusto che un sacerdote, che sicuramente non era perfetto, potesse giustificare i miei peccati agli occhi di Dio. Era il giorno di san Pietro e Paolo, nel santuario del Divino Amore di Roma, quando capii che se Gesù aveva giustificato la debolezza di Pietro, io non potevo oppormi ancora al suo volere, chi ero io se non una incallita peccatrice ... e pretendevo un santo sacerdote per confessarmi!!Quella mia confessione fu come la caduta di cavallo di san Paolo, e da allora,non sono più tornata indietro.
Per questo io mi rivolgo a voi che ancora non riuscite a trovare la forza di mettervi davanti ad un confessore, non indugiate ancora, nell' uomo imperfetto che vi accoglierà, troverete lo Spirito di perfezione di Gesù stesso. E' a Lui che chiederete perdono, non fate passare questa Pasqua senza confessarvi e comunicarvi, la strada è ancora lunga e dura, e se al canto del gallo non vogliamo tradire il Signore,dobbiamo nutrirci del suo corpo e del suo sangue.
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MY REFLECTION
RispondiEliminaPRAYER
Holy Spirit, my friend, let me understand what Jesus wants to tell me with these words, let me feel that all lights in the light of the love that He has for me, not for my merit or my allegiance, that could collapse at the time of danger as that of Peter.
Jesus is with his friends, and among them there is one who will betray him, a great sadness the axle, and communicate it to others. Near him there was John, who here is not mentioned by name but is called the disciple whom Jesus loved, and this is so evident, that even Peter, who had, however, already in character traits the charisma of the leader, is addressed to him to ask Jesus the name of the traitor. And Jesus enlightens his disciple, the lights with a gesture that makes me think that nothing happens by chance, the piece of bread, dipped into the pot of Jesus, Judas produces conviction.
Released Judas, Jesus left with his friends, who, in spite of their imperfections, are loyal to them and announced his departure. He did not openly says that he will be killed, nor how this will happen, he does say that it will be glorified, for the glory of God
Peter, who believes he is in a position of safety with regard to loyalty to Jesus, seems willing to accept any evidence just to follow Him, but Jesus, who is truth and who knows everything because it is God admonishes him gently, as if to say, do not be so sure of yourself, because even if you're in the test alone and lost, you will fall.In this final attitude of Jesus, there is much more than what it seems so, at first sight, I must confess that this phrase of Jesus, is linked to my conversion.
I still steal a moment to tell you that in a particular period of my life when I was about to give up the insistent call of the Lord, but I had 'a strong hesitation to go to a confessor, did not seem right that a priest, who surely was not perfect, could justify my sins in God's eyes.
It was the day of St. Peter and Paul, in the Sanctuary of Divine Love in Rome, when I realized that if Jesus had justified the weakness of Peter, I could not even oppose his will, who was I if not a hardened sinner ... and I claimed a holy priest for confession! That was my confession as the fall of a horse of St. Paul, and since then, have not looked back. For this reason I appeal to you that you still can not find the strength to stand before a confessor, delay no longer, in 'imperfect man who will welcome you, you will find the Spirit of perfection of Jesus himself. to Him you shall ask forgiveness, do not pass this Passover without confession and tell, the road is still long and hard, and if the rooster crows do not want to betray the Lord, we must nourish his body and his blood.
REFLEXION DE LELLA
RispondiElimina- PRIERE :
- Esprit Saint, mon ami aide-moi à comprendre ce que veut me dire Jésus avec ces Paroles; fais-moi sentir que tout est illuminé, dans la lumière de l'amour qu'il nourrit pour moi, certainement pas pour mes mérites ou ma fidélité, qui peut s'écrouler dans le moment du danger comme celle de Pierre.
- Jésus est avec ses amis, et au milieu d'eux il y a celui qui le trahira; une grande tristesse l'attaque, pendant qu'il le dit aux autres. Près de Lui il y avait Jean, qui n'est pas appelé ici par son nom, mais il est défini comme le disciple que Jésus aimait, et ceci est si évident, que jusque à Pierre, qui avait déjà de toute façon dans les traits caractériels le charisme d'un chef, s'adresse à lui pour demander à Jésus le nom du traître. Et Jésus éclaire son disciple, il l'éclaire avec un geste qui me fait penser, que rien n'arrive par hasard, le bout de pain, trempé dans le plat même de Jésus, produit pour Judas la condamnation.
Judas sorti, Jésus reste avec ses amis, qui eux aussi dans leurs imperfections, lui sont fidèles et à eux il annonce son départ. Il ne leur dit pas ouvertement qu'il sera tué, ni comment cela arrivera, il affirme par contre qu'il sera glorifié, par la gloire de Dieu.
Pierre, qui croit être dans une position de sûreté en ce qui concerne la loyauté envers Jésus, semble disposé à accepter chaque épreuve pour pouvoir le suivre, mais Jésus, qui est vérité et qui sait tout parce qu'il est Dieu, le réprimande avec douceur, comme pour dire, ne soit pas si sûr de toi, parce que toi aussi dans l'épreuve si tu es seul et égaré, tu pourras tomber.
Dans cette dernière attitude de Jésus, il y a beaucoup plus que ce qui semble ainsi, à première vue; je dois vous avouer que c'est à cette phrase de Jésus, que c'est liée ma conversion.
Je vous vole encore un instant pour vous raconter que pendant une période spéciale de ma vie, maintenant que j'allais céder à l'appel insistant du Seigneur, j'avais pourtant une forte retenu à me livrer à un confesseur, cela ne me semblait pas juste qu'un prêtre, qui n'était pas sûrement parfait, pût justifier mes péchés aux yeux de Dieu. C'était le jour de Saint Pierre et Paul, dans le sanctuaire du Divin Amour de Rome, quand je compris que si Jésus avait justifié la faiblesse de Pierre, je ne pouvais pas m'opposer encore à sa volonté, qui j'étais moi si non une entièrement pécheresse invétérée.....et j'exigeais un prêtre saint pour me confesser!! Mon aveu fut comme la chute de cheval de Saint Paul, et depuis lors je ne suis jamais revenue en arrière.
Pour cela je m'adresse à vous qui ne réussissez pas encore à trouver la force de vous mettre devant un confesseur, n'hésitez pas encore, dans l'homme imparfait qui vous accueillera, vous trouverez l'Esprit de perfection de Jésus lui même. C'est à Lui que vous demanderez pardon, ne faites pas passer cette Pâques sans vous confesser et communiquer, la voie est encore longue et dure, et si au chant du coq nous ne voulons pas trahir le Seigneur, nous devons nous nourrir de son corps et de son sang.