sabato 3 ottobre 2015

(Mc 10,2-16) L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto

VANGELO 
(Mc 10,2-16) L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.
Parola del Signore.


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo e manda a noi dal cielo,un raggio della tua luce... basterà un piccolo raggio per aprire la mia mente annebbiata dalla mia umanità e tu dammi quel piccolo raggio e tutto intorno sparirà e sarò solo tua mio Signore, con la mente e con il cuore.
E' lecito Gesù? Quante volte noi chiediamo a Dio se è lecito ai suoi occhi quello che facciamo? Ben poche vero? Siamo noi a decidere quello che è giusto, quello che ci conviene e poi troviamo una giustificazione per cui tutto diventi lecito anche agli occhi di Dio.
Dimentichiamo troppo spesso che stringiamo dei patti, facciamo delle promesse e addirittura che consacriamo questi patti.
Oggi tutto si fa con troppa leggerezza, sicuramente colpa delle generazioni precedenti, sicuramente della mia generazione.
Ma sì, se una cosa non funziona più invece di ripararla, buttiamola alle ortiche, con tutto quello che comporta, così saremo liberi di farci una nuova famiglia, avere altri figli e ricominciare da capo.... sperando che sia la volta buona, o solo fino alla prossima.
Il matrimonio celebrato in Chiesa non è solo un patto tra due coniugi, ma anche un patto davanti a Dio, e anche se Mosè permise al suo popolo di ripudiare la moglie, lo fece perché il suo popolo era duro di cuore, come quello d’ oggi.
Può succedere di sbagliare, di confondere i sentimenti e confondere una passione,
un' infatuazione, con l' amore, tanto da arrivare al matrimonio e magari anche a fare dei figli; poi come da un sogno, ci si risveglia e ci si ritrova davanti ad una scelta che non ci appartiene più.
Io non condivido oggi, che rispondo al nome di Cristiana, il cosiddetto divorzio, e tantomeno l'annullamento del Matrimonio, neanche da parte della Chiesa. Posso accettare
l' allontanamento per gravi motivi come il pericolo di vita per un coniuge o per i figli, ma il matrimonio resta sacro e quindi per me solo Dio può mettere fine ad un'unione tra due persone. Ma io posso parlare solo per me e decidere solo per me, non certo mi posso ergere a giudice per gli altri, certo è che niente funziona più se non c'è una forte volontà di farlo funzionare, anzi tutti si danno da fare per consigliare la separazione, l' aborto e prestano a satana la loro voce che s' innalza sopra a tutto con fare prepotente e tende a soffocare la voce del cuore.
Oggi, si sopravvive a tante decisioni errate, ci si adatta agli egoismi sia nostri che altrui, la felicità dei figli non si valuta sulle sicurezze morali, ma su quelle materiali, e quindi se nei figli crescerà la consapevolezza che niente è per sempre, non è un grande danno....
Per la durezza del nostro cuore Mosè, la Chiesa, la legge aprono certe porte, ma da quelle porte esce anche l' amore e ci allontaniamo da Dio che è la fonte dell'amore. Chiedo scusa se ho ferito qualcuno, so che questo è un bruttissimo discorso e fa male a molti, ma io non intendo giudicare nessuno, sia ben chiaro, anche io, l' ho detto all'inizio, sono colpevole di tanta indifferenza verso l' indissolubiltà del matrimonio; potessi tornare indietro però, non so se voterei no per il divorzio, perchè so che non cambierebbe molto, oggi l'uomo fa le leggi per violarle, non per rispettarle, e nel pieno consenso generale.
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venerdì 2 ottobre 2015

(Lc 10,17-24) Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.

VANGELO DI SABATO 3 OTTOBRE 2015
(Lc 10,17-24) 
Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli. 
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Parola del Signore.





LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA.

Vieni o spirito di sapienza a colmare con la tua voce il vuoto che faccio dentro di me, per Cristo, nostro Signore. Amen.
Questa si che è preghiera ragazzi!!!!!
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra……
Gesù non si stanca mai di ringraziare il Padre, di lodare le meraviglie del creato.In questo brano , conferma ai suoi che per quanto terribile fosse l’ ira di satana verso di loro, nulla egli poteva fare per danneggiarli, perché a loro era stato dato il potere di sottometterli da Dio . Per questo anche la lode di Gesù è rivolta al Padre, che ha scelto delle persone semplici, che sanno fidarsi ed affidarsi a Lui, molto più di dotti e sapienti che invece cercavano attraverso la loro cultura, delle risposte logiche per credere in Lui , risposte anche ai miracoli che operava e che venivano operati nel suo nome. Gli scettici erano, allora come oggi, ciechi anche davanti all’evidenza. Preghiamo per loro e perchè il Signore liberi la nostra fede dalle mille paure che ci impediscono di viverla ed esprimerla pienamente.
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giovedì 1 ottobre 2015

Riflessione (traccia) 27 domenica ordinario B

(Mt 18,1-5.10) I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.

VANGELO
(Mt 18,1-5.10)
I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
Parola del Signore.


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA.
Vieni o Santo Spirito e guida il mio cuore dove nulla è confuso, portami al mio Gesù, perché sia Lui la luce che illumina la mia vita.
Oggi vorrei trovare le parole più giuste del mondo, ma non ci sono molti modi per dirlo:
-Non dobbiamo dare scandalo, ma essere d’esempio!-
Questo purtroppo non accade ormai più, tutto quello che facciamo è scandaloso!
Non siamo più capaci neanche di distinguere il bene dal male, camuffandolo con il sinonimo di “ legale” dopo aver reso tutto il male possibile legale.
Parliamo di diritti e di doveri, ma i diritti sono di quelli che urlano più forte, qualunque cosa dicano.
I diritti dei bambini vengono soffocati, i bambini messi a tacere, il loro diritto alla vita negato, la loro infanzia usata come se fossero nostra proprietà.
Sadici, pedofili, genitori possessivi, violenti; insegnanti che abusano della propria autorità... tutti vogliono imprimere il loro sigillo su chi è più debole, su chi non può difendersi.
Ci scandalizziamo parlando di Hitler che voleva la perfetta razza ariana, ma siamo pronti a pensare,magari in segreto, che i bambini che non sono perfetti, è meglio che non nascano, che chi non è autonomo è meglio che venga soppresso...siamo scandalosi!
I bambini non imparano certo da noi l’innocenza!
Parliamo spesso di comunità, ma perché una comunità funzioni, cresca e produca frutti, deve essere formata da persone che si amano e si aiutano a vicenda, non che si distruggono cercando di prevalere gli uni sugli altri.
Questo accade ormai inconsapevolmente, come una semplice.... cattiva abitudine, ancor più grave, quando avviene nelle nostre parrocchie, dove la voglia di far bene, il troppo zelo, prevalgono a scapito della vera carità cristiana!
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mercoledì 30 settembre 2015

(Lc 10,1-12) La vostra pace scenderà su di lui.

VANGELO
(Lc 10,1-12) La vostra pace scenderà su di lui.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

Parola del Signore.



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Signore di illuminarmi la mente ed il cuore,di entrare nella mia pelle ed innalzare a te il mio spirito per comprenderti, fa che possa viverti come tu vuoi che io ti viva, senza paure e senza reticenze.


Il progetto di Gesù, non si ferma mai; dopo aver scelto i dodici discepoli, ne sceglie ancora e li manda a due a due… li manda come agnelli in mezzo ai lupi…
Queste due affermazioni fanno pensare, perché insieme? Per difendersi o per lottare?
Io penso ad una cosa più semplice, forse per supportarsi l’ un l’ altro nelle lotte della vita.
Un cristiano da solo che cristiano è? Anche gli eremiti, che contemplano il Signore e vivono in preghiera pregano per altri cristiani, per altri fratelli che vivendo nel mondo, possono essere portati a sbagliare strada.
Penso alla croce, alle sue braccia allargate ad abbracciare il mondo, perché Gesù ha abbracciato il mondo dalla croce ed ogni cristiano è chiamato a fare altrettanto, anche se questo mondo è lo stesso che ci mette in croce, che ci deride, che ci offende e ci prende per pazzi, ma proprio a quei fratelli che ci attaccano, dobbiamo allargare le braccia e ricordare che Gesù è morto anche per loro.
Non tutti accoglieranno la parola del Vangelo, ma non dovremo arrenderci, dovremo cercare di entrare là dove magari a Gesù hanno sbattuto la porta in faccia, là dove ci sono delle persone che provano ostilità per Dio, ed annunciare proprio a loro che si può vivere il vangelo anche nei giorni nostri, e per farlo dovremo essere esempio di ciò con la nostra vita, per non essere accusati anche d’ incoerenza.
Tornando alla croce vediamo l’ asse centrale che affonda nella terra e si innalza verso il cielo. Io penso che per salire al cielo, per innalzare il nostro spirito, dobbiamo rimanere ben piantati per terra, vivere la nostra essenza fatta di polvere che solo l’ amore di Dio ha saputo plasmare e rendere vitale.
Il nostro io e il nostro Dio uniti sullo stesso ceppo della croce, in comunione vera, l’ uno parte dell’ altro, basta questo per essere discepoli di Gesù, vivere in comunione con lui l’ amore per tutti gli uomini, perché figli dello stesso Dio e cercare di far comprendere che questo è
l’ amore di Dio; non serve molto per amare, né soldi né averi né belle cose per abbagliare, ma solo un cuore limpido per amare.
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martedì 29 settembre 2015

(Lc 9,57-62) Ti seguirò dovunque tu vada.

VANGELO
 (Lc 9,57-62) Ti seguirò dovunque tu vada. 
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». 
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
O santo Spirito, aiutami a vedere tra le righe della parola da Te ispirata, quello che è importante che io veda, e dammi la forza di dire quello che è giusto che io dica, perché tutto quello che Gesù ha dato per noi, non vada per causa mia, speso invano.
Tutti  sono intorno a Gesù, ma quando decide di passare sull’ altra riva, solo uno scriba gli si avvicina e gli dice con convinzione:«  ti seguirò dovunue tu vada » e lo chiama Maestro.
Un altro discepolo invece, è un po’ più indeciso,  in fondo non ha ancora compreso bene il discorso di Gesù, e vorrebbe trattenersi ancora un po’ con la sua famiglia, avere il tempo di salutarla… questa indecisione, che è tipica di ognuno di noi, può allontanare da noi Gesù. Se vogliamo veramente entrare in comunione con Gesù, dobbiamo allontanare da noi tutto quello che ci trattiene.Seguire Gesù, non significa andare in un posto preciso, nè sapere esattamente cosa fare, ma vivere come Lui stesso ci ha insegnato, come lo Spirito ci guiderà a fare, seguendo mano a mano la missione che ci si presenterà, senza voltarci indietro, senza ripensamenti,proprio come un contadino che mette mano all'aratro e non cammina con la testa voltata, per non fare il solco tutto storto.
Seguire vuol dire accettare le sue regole e farle nostre, ma molto spesso la nostra teoria, la nostra buona predisposizione si scontra subito con la pratica della vita umana.
Lascia che i morti seppelliscano i morti…. questa frase per me significa che nulla di terreno, per quanto caro, va anteposto alla nuova realtà di cui siamo chiamati a far parte. Quello che è terreno finirà e per quanto attaccati ai nostri cari, dobbiamo imparare a vivere in una famiglia allargata, che è quella dell’umanità intera,  perché è Gesù stesso che ci chiama a farne parte e non una parte passiva, ma di esserne partecipi, perché siamo figli dello stesso Dio ed eredi del regno. Questo significa che non dobbiamo vivere la nostra chiamata  come un obbligo o un lavoro, perché non siamo servi, ma per amore e misericordia siamo resi coeredi con Cristo.
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lunedì 28 settembre 2015

(Gv 1,47-51) Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.

VANGELO
(Gv 1,47-51) Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo». Parola del Signore
una vita firmata

LA MIA RIFLESSIONE PREGHIERA Vieni o Santo Spirito e illuminami,donami la luce necessaria per comprendere la Tua parola. Quella che stiamo vedendo nella prima lettura, è una scena dell’apocalisse, descritta da Giovanni, che ci parla della lotta degli angeli fedeli con gli angeli ribelli che si combatte in cielo, ed è una scena che ci rammenta la lotta tra il bene ed il male. Quello che mi piace farvi notare, è come questa lotta avvenga ogni giorno nella nostra vita, come le forze del bene e quelle del male cerchino di imporsi nel nostro destino, per questo occorre tutta la nostra forza per non sbagliare strada. Natanaele era una santa persona e a Dio non era sfuggito mentre aspetta la venuta del Messia e ne scruta i segni, allora il Signore gli parla di quando lo vedeva da solo, sotto l’albero del fico a leggere le sacre scritture, e alla meraviglia di lui, gli dice che ben altre sono le cose di cui dovrà meravigliarsi, e gli parla appunto della scena descritta nella profezia di Giovanni, in cui gli angeli mostreranno la loro presenza e Gesù si rivelerà nel giorno della sua venuta . Impariamo a conoscere Gesù, impariamo a lasciarci guidare da Lui e vedremo meraviglie sgorgare in noi. Egli vede il nostro desiderio di incontrarlo, molto più e molto meglio di noi stessi e degli uomini che ci circondano.Spesso mi trovo a pensare cosa ha visto in me il Signore in quella grande confusione che avevo dentro , ma oggi vorrei rispondermi con le parole che ha scritto don Giò (don Giovanni Bertocchi):"A un certo punto della mia vita,ho incontrato Gesù,che ha ricreato armonia in ciò che apparentemente sembrava confuso:ora vorrei cantare con Lui una musica nuova." ----------------------------------------------------------
per ricevere il diario ed il libricino una vita firmata di don Giò,scrivere a don Arturo Bellini https://www.facebook.com/arturo.bel...
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domenica 27 settembre 2015

(Lc 9,46-50) Chi è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande.

VANGELO DI LUNEDì 28 SETTEMBRE 2015
(Lc 9,46-50)
Chi è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Signore ed insegnami ad essere la più piccola, la più umile dei tuoi figli, ed aiutami a comprendere anche le virgole che metti tra le tue parole.
Chi è il più grande? Il più giusto? Il più buono? Il più intelligente?
L’ uomo cerca di essere sempre il più in tutto, perché la stima del mondo si basa su tutto un altro parametro rispetto a quello di Dio, ma Gesù, ancora una volta, lascia tutti senza parole, stravolgendo le loro convinzioni.
Prende un bambino, se lo mette vicino e dice loro che per essere grandi dovevano tornare come quel bambino, perché tra loro era lui il più grande di tutti…
Pensate che donne e bambini non contavano quasi nulla, e già questo bastava a confonderli.
Essere come bambini, puri e semplici, pronti ad ascoltare e a ricevere gli insegnamenti, consapevoli di aver ancora tanto da imparare, pronti a fidarsi ciecamente della mano che li conduce, pronti a lasciarsi guidare.
Quante cose non avevano capito i suoi discepoli, anche rispetto a chi non apparteneva al loro gruppo, e scacciava i demoni nel nome di Gesù ,pensavano di doverglielo impedire, ma egli dice di lasciarli fare, perché non erano contro di loro, ma anche loro erano in unione con Cristo.
Chi non è contro di voi è con voi, ricordiamo queste parole quando pensiamo di avere la verità in mano, quando crediamo di sapere chi è dalla parte giusta, ricordiamo le parole di Gesù.
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sabato 26 settembre 2015

(Mc 9,38-43.45.47-48) Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

VANGELO 
 (Mc 9,38-43.45.47-48) Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Parola del Signore
(Mt 5,17-37)

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Fammi conoscere Signore le tue vie,ed illuminami perché possa sempre seguirle con tutta me stessa.

Gesù dice delle cose in questo brano, molto importanti,ci annuncia che è venuto con parole nuove, ma non per abolire la legge di Dio proclamata da Mosè e dai profeti, ma per portarla a compimento. Infatti quello che porta Gesù, non è contro Dio, ma è l’amore di Dio, che si incarna e si fa olocausto fino alla morte in croce, per la nostra salvezza. Ricordiamo il passo che dice:“Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura”. Tutto era dunque scritto e tutto è stato rispettato da Gesù,fino all'ultima riga,quindi,non ha annullato il vecchio testamento,ma lo ha completato con la sua vita come insegnamento e la sua morte come olocausto.
Ora questo è stato fatto perché tutti potessimo comprendere e testimoniare,e spesso mi chiedo se riusciremo a non fare gli errori che hanno fatto i giudei,i farisei ed anche (purtroppo)alcuni membri della chiesa,se riusciremo a vedere tutti gli uomini come fratelli e a perdonare chi non farà altrettanto e cercherà di ucciderci...forse non tutti fisicamente,ma è certo che ormai siamo alla lotta aperta contro satana e i suoi accoliti,nemici di Cristo e della chiesa.
Sembra che faticosamente,ma inesorabilmente,tra gli uomini di fede,si riesca a stabilire un contatto,basato sulla fede e l'amore per Dio,ma perché questo succeda,bisogna imparare a vivere la parola,e non a usarla per continuare a creare divisioni anche fra noi .
Tutto passerà,ma la parola di Dio è una sola,ed è a questa che dovremo fare riferimento.

Tutto è compiuto, dice Gesù, ora tocca a noi discepoli proseguire verso Dio Padre, dove Lui ci prepara un posto, ma per farlo dobbiamo seguire i suoi insegnamenti, ed elevare lo spirito al di sopra della carne. Quanti Santi prima di noi l’ hanno fatto, sono riusciti ad entrare talmente in comunione con Gesù Spirito da riuscire ad avere anche nel corpo i segni della Sua passione. Certo sarebbe grande diventare Santi….poter aiutare il Signore con grandi carismi a riportare le pecorelle smarrite all’ovile, ma intanto accontentiamoci di entrare noi stessi in quest’ovile che è la casa del Padre, cerchiamo di vivere amando Dio ed il nostro prossimo.Non sto a prendere i comandamenti ad uno a d uno ma ci tengo solo a notare insieme a voi come Gesù ci confermi che tutto è impostato sull’amore per Dio e per i nostri fratelli e che l’uno non può esistere senza l’altro.
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venerdì 25 settembre 2015

(Lc 9,43-45)  Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

VANGELO
(Lc 9,43-45) Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Manda o Signore il tuo Santo Spirito, sui tuoi apostoli moderni e su noi pecore smarrite, perché possiamo vivere e testimoniare la nostra fede.
Prendiamo questo brano dalla prima riga proposta dalla Chiesa,e vediamo che tutti erano intorno a Gesù ed ammiravano quello che faceva. Questo mi porta a pensare che gli uomini di tutti i tempi cercano segni,cercano qualcosa che li porti a credere oltre i loro dubbi.Mi dispiace ,ma devo dirlo,a volte non si cerca un segno da parte di Dio, ma una magia.Continuo a vedere, oggi come allora, solo la nostra incredulità o la nostra faciloneria... ma un vero affidarsi senza chiedere nulla di più, è sempre difficile. Consolante sapere che è sempre stato così? Per me no, mi spinge a desiderare una fede migliore non basata sui segni o sulle conferme,ma sulla parola di Dio,sui fatti concreti che hanno significato il suo amore per noi.
Povero Gesù… è uomo ha paura, come tutti, e questo evidentemente si legge sul suo volto, nel suo passo stanco, perché Marco,narrandoci lo stesso episodio, ci dice che i discepoli che lo seguivano avevano paura e quindi non seguivano un Gesù guerriero che li incitava alla battaglia, ma un agnello mite che si offriva come olocausto al suo destino.
Presi i suoi apostoli gli disse che sapeva quello che stava succedendo, che sarebbe stato catturato, deriso, flagellato e ucciso, ma che dopo tre giorni sarebbe risorto. Certo capire che uno che può risorgere dalla morte, uno che aveva resuscitato i morti (avevano visto Lazzaro tornare in vita) accettava di morire per risorgere, per i poveri apostoli non aveva senso, ma in ogni modo era tanta la fiducia che avevano in lui che volevano condividerne il destino. Morire e risorgere, è morire all’ uomo vecchio che c’è in noi, per risorgere con Cristo e seguirlo nella sua destinazione che è il Paradiso. Non è una via facile, perché bere il suo calice vuol dire passare attraverso la sofferenza; seguire Gesù non è seguire un potente della terra, ma uno che è venuto per servire, per offrire, per donare tutto quello che aveva per noi, e la cosa più preziosa è la sua vita. Tutto in Gesù è nuovo, tutto ha uno scopo, dal suo nascere povero in una stalla al suo morire martire sulla croce, tutto perché ci ama, e mentre noi mortali ci riempiamo spesso la bocca con parole d’amore, mentre diciamo a vuoto “ darei la vita per te ” Gesù l’ha data veramente. Un’ultima cosa da notare nel vangelo d’oggi, come Gesù risponde a quelli apostoli che si erano indignati contro Giacomo e Pietro, gli afferma che chi vuole essere il primo, il più grande, sarà quello che si umilierà per servire…in fondo non dice mai agli altri di fare qualcosa che Lui non ha fatto per primo.Non dobbiamo aver paura di scoprire che la fede in Gesù non ci porterà alla gloria sulla terra, perchè sarebbe vana gloria, ma dobbiamo aspirare alla gloria dei cieli, alla quale si arriva seguendo Gesù fino in fondo.

giovedì 24 settembre 2015

(Lc 9,18-22) Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.

VANGELO
(Lc 9,18-22) Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Signore Gesù, vieni nel mio cuore, parlami e fatti conoscere, dimmi tutto quello che io non so di te, che non riesco a capire, insegnami a vederti la dove mi sfuggi, dammi la forza e la costanza di vivere sempre e solo in Te, per Te di Te. Amen.
La domanda è rivolta anche a noi:
Chi sei per noi Signore? Ti viviamo veramente come il figlio di Dio, nato per noi, per dare la sua vita per la nostra salvezza, e risorto per darci la certezza del regno di Dio?
O ti stiamo vivendo solo come un personaggio affascinante delle telenovelas…
Stiamo imparando da te ad amare i poveri e gli oppressi? A non disprezzare gli ultimi? A vedere gli invisibili? O siamo sempre in lotta per gli extracomunitari che ci rubano il lavoro? Passiamo davanti ai barboni e ci voltiamo schifati? Diciamo che non possiamo pensare agli altri perché non ci basta neanche per noi?
Io non so gli altri Signore, e se pure a volte vengo accusata di essere troppo critica , so che io in teoria amo tutti… ma solo in teoria, perché non riesco a donarmi neanche alla mia famiglia, basta una battuta pungente per farmi ritirare.
La paura di essere ferita è più forte dell’ amore che dovrei provare, quindi il mio io viene prima del bisogno dell’altro.
Per fortuna però in questo cammino che sto facendo per conoscerti meglio, Tu riesci a farti riconoscere anche in questi miei difetti e mi correggi, là dove io mi lascio correggere.
La frase del Papa Francesco " siamo tutti peccatori", non deve essere usata come una scusa per giustificarci, e per continuare ad essere peccatori, ma dobbiamo fare il possibile e l'impossibile, per non esserlo più.
Certo che se Tu fossi stato come me, non avresti neanche accettato di essere catturato e umiliato….. io forse sono più di te Signore? Tengo forse più a me che a Te, Dio mio?
Perdonami se indietreggio, se tentenno, se scappo come una vigliacca ancor prima di avvicinarmi al prossimo che tu ami, io me lo vorrei poter scegliere il mio, vorrei solo persone buone, che dicano grazie, che non puzzino, che non sporchino…. e invece no…. Mandami Signore la dove c’è da sporcarsi, come tu ti sei sporcato di sangue per noi; io che ero melma e so che vuol dire essere fango, voglio non aver paura di sporcarmi le mani, ma devo aver paura di sporcarmi l’anima. Quest’ anima che mi sembra così candida ma che puzza di stantio e d’ irrisolto.
Aiutami ad essere come Te Gesù e allora potrò dire di saperti riconoscere come il Figlio del mio Dio, di essere degna di appartenere alla famiglia celeste, di non essere una spettatrice occasionale del Vangelo.
Signore fammi come Te. Grazie!
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