lunedì 14 settembre 2015

(Gv 19,25-27) Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!/ Lc 2,33-35: Anche a te una spada trafiggerà l’anima(martedì 15 sett.)

VANGELO

(Gv 19,25-27) Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!

+ Dal Vangelo secondo Giovanni


In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.

Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.


Parola del Signore.

Oppure (Lc 2,33-35: Anche a te una spada trafiggerà l’anima):


Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».


Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Vieni Spirito Santo, che scendesti su Maria e sugli apostoli, vieni e capiremo come è grande l'amore di Dio per noi. Vieni e capiremo che Maria ha aderito al suo progetto in maniera ideale, vieni e insegnaci ad imitarla.

Maria, Madre di Gesù e Madre mia, io piccola figlia tua, mi unisco fortemente a te, per essere tua piccola serva ....

Quando il Signore si annuncia alla Madonna ,la frase che l'angelo dice alla piccola Maria è "- non avere paura -"

Quel non avere paura era sicuramente per l'apparizione dell'angelo in se stessa, ma conoscendo un po’, per quello che ormai conosciamo, della mentalità di Dio, c'erano tanti altri non avere paura in quel suo messaggio. Ed oggi proviamo a ripercorrerne insieme alcuni.

Non avere paura di mettere al mondo un bambino, anche se non hai mai toccato un uomo... difficilissimo da credere senza una fede cieca in Dio, senza pensare che a Dio nulla è impossibile, senza considerare che Dio è padrone della tua vita, comincia qui la sottomissione di Maria al volere di Dio.

Non avere paura quando comincerai a comprendere che tuo figlio non è tuo, ma dono per l'umanità.... che cosa sta succedendo mio Signore? Perché Simeone mi avverte che soffrirò tanto, che una spada mi trafiggerà l'anima.... comincia l'ansia di Maria.

Non avere paura quando hai paura di averlo perso durante il viaggio per l'iscrizione al censimento.. quando ritrovandolo nel tempio, ti ha fatto capire che quella è la sua casa. Comincia la paura di perdere Gesù..

Non avere paura... ma il disegno di Dio non è il nostro, e Maria aderisce perfettamente a quel disegno, si adegua al volere di Dio, anche se non lo comprende, sarà Dio stesso a darle il coraggio e la consapevolezza di quello che dovrà fare, di quello che sarà il suo compito.

C'è un momento nella storia della vita di Gesù, quando proprio lei da il via alla sua vita pubblica, e da dolce e silenziosa com'era, vediamo l'autorità della quale Dio l'ha investita, ordina a Gesù di fare quello che solo Lui può fare e agli apostoli di fare quello che Lui dirà loro.

Dopo di che Maria sembra svanire...ritirandosi in silenzio, nell'ombra soffre e segue tutte le vicende di Gesù e solo quando il suo pianto diventa assordante, la ritroviamo sotto alla croce che si dispera nel vedere il suo amato figlio che soffre atrocemente e muore per noi. Lì Gesù si rivolge a lei chiedendole di essere la madre dei suoi discepoli, ed a Giovanni a nome di tutti noi di prenderla da allora in poi come madre. E' così che dal dolore nasce la speranza, che Maria diventa madre della Chiesa e dell'umanità.

Non aver paura significa Madre che come ha dato a Te la forza di sopportare tutto, e la sapienza di sapere quando e come agire, la darà anche a noi. Non dobbiamo avere paura di credere in Gesù e di rispondere alla sua chiamata.

Quando penso all' amore che univa Gesù a Maria invece, sento che era ed è senza limiti, nè di tempo , nè d'intensità, come solo chi è così profondamente inserito in Dio può provare. C' è un'affermazione di Papa Luciani, che rispecchia il senso dell'assoluto dell'amore divino, quando disse che Dio era Padre e Madre.

Amore immenso, e dolore immenso, questo era Maria.

Neanche davanti alla tomba del Figlio, pur con il suo piccolo cuore di donna trafitto, Maria ha mai smesso di essere consapevole di questo. Gli aveva detto che sarebbe risorto e lo avrebbe fatto, il suo Gesù non poteva mentire; il suo Dio non l'avrebbe abbandonata. Dacci Madre la forza di superare il dolore, aiutaci a vivere con Te la certezza della resurrezione , e fa che noi ci uniamo attraverso di Te a Tuo Figlio nell' amore dello Spirito di Dio.

------------------------------------------

AVVISO

Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

domenica 13 settembre 2015

(Gv 3,13-17) Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.

VANGELO

(Gv 3,13-17)  Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:

«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Vieni o Santo Spirito Del Signore ad insegnarci le cose di Dio, vieni su di noi, insegnaci ad ascoltarti umilmente e a non avvelenare l'acqua della Tua sorgente, con le nostre idee e preconcetti, per non inquinare la fonte della sapienza e non trovare la morte della vere fede che ci unisce a te.


Questo brano è breve, ma di un'intensità paurosa. Molti tra noi cristiani, pensano che aver accettato di riconoscere Gesù come il Messia, ci metta in una posizione di privilegio, rispetto al popolo ebraico, perché abbiamo dimostrato di aver capito più di loro.

Io penso che purtroppo invece, stiamo facendo anche noi tanti errori rispetto alla parola di Dio, ed il primo di tutti è quello di dimenticare che tutti gli uomini sono legati tra di loro da un unico Padre e che queste differenze non dovrebbero creare fenomeni di razzismo tra di noi. Gesù era ebreo, Maria era ebrea, come possiamo pensare di dire che siamo dei buoni cristiani se per primi non rispettiamo i nostri fratelli? Che poi siano ebrei o di un altro paese, in fondo cosa importa, è il concetto che resta.

Il serpente di bronzo che Dio fece costruire a Mosè perché fosse innalzato, salvava la vita di chi lo guardava, è una allegoria fin troppo chiara a Gesù che innalzato sulla croce avrebbe salvato  l' umanità intera. Mentre molti si stanno riavvicinando a Gesù, stanno riscoprendo una Chiesa che non esclude nessun peccatore, e che è composta da peccatori in cammino, altri pensano di trovare conforto in altre religioni o filosofie, perchè da sempre, gli uomini vogliono un Dio che gli risolva i problemi.

Tutti noi siamo il suo popolo, tutti siamo il suo gregge, non sarà l'appartenere ad una razza o all'altra, a una religione o all'altra che ci salverà, ma l'aderire perfettamente all'amore che Dio ha per noi, ricambiandolo con lo stesso amore e fedeltà, senza curarci del resto del mondo, del potere, degli altri dei che satana ci propone come vincenti, delle regole che vengono infrante in nome della libertà e del progresso.

Questo sarà alzare lo sguardo a Cristo che ha accettato tutto per la nostra salvezza, anche la morte in croce; che per amore nostro ha dimenticato di essere Dio e ha vissuto nella nostra umanità, l'amore più intenso e profondo del mondo.

----------------------------------------------------------------

AVVISO

Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE

https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

sabato 12 settembre 2015

(Mc 8,27-35) Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.


VANGELO

(Mc 8,27-35)  Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.

+ Dal Vangelo secondo Marco


In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».

Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.

E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.

Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».


Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Vieni Gesù, vieni nel mio cuore, parlami e fatti conoscere, dimmi tutto quello che io non so di te, che non riesco a capire, insegnami a vederti la dove mi sfuggi, dammi la forza e la costanza di vivere sempre e solo in Te, per Te di Te. Amen.


Quanto è strano questo brano,Gesù tratta Pietro in modo a prima vista contraddittorio, specialmente se confrontiamo questo racconto di Marco e quello di Matteo.
Dice infatti in Mt.16, 17." E Gesù: « Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli."
Gesù capisce che Pietro è stato ispirato dallo Spirito di Dio, lo benedice per questo, ma gli dice di non parlarne con nessuno.
I tempi del Signore non sono i nostri, è chiaro, ed in questo frangente ci viene anche detto chiaramente perchè, basta sbriciolare le parole del Vangelo attentamente: " Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. "
Nonostante abbia seguito Gesù, nonostante la sua vicinanza, Pietro non ha lasciato da parte la sua superbia, il suo egoismo, e suggerisce al Maestro come agire.
Contraddittorio quindi, anche Pietro, che pur non avendo dato ascolto a tutto quello che la gente diceva di Gesù, alle voci esterne che volevano minare la sua fede, ora non riesce a non ascoltare le sue convinzioni interne, su quello che è giusto o no, e le mette davanti al volere di Dio.
Noi quale voce ascoltiamo?

Chi sei per noi Signore? Ti viviamo veramente come il figlio di Dio, nato per noi, per dare la sua vita per la nostra salvezza, e risorto per darci la certezza del regno di Dio? O ti stiamo vivendo solo come un personaggio affascinante delle telenovelas… Stiamo imparando da te ad amare i poveri e gli oppressi? A non disprezzare gli ultimi? A vedere gli invisibili? O siamo sempre in lotta per gli extracomunitari che ci rubano il lavoro? Passiamo davanti ai barboni e ci voltiamo schifati? Diciamo che non possiamo pensare agli altri perché non ci basta neanche per noi? Io non so gli altri Signore, ma io in teoria amo tutti… ma solo in teoria, perché non riesco a donarmi neanche alla mia famiglia, a volte basta una battuta pungente per farmi ritirare. La paura di essere ferita è più forte dell’amore che dovrei provare, quindi il mio io viene prima del bisogno dell’altro. Certo che se Tu fossi stato come me, non avresti neanche accettato di essere catturato e umiliato….. io forse sono più di te Signore? Tengo forse più a me che a Te, Dio mio?

Perdonami se indietreggio, se tentenno, se scappo come una vigliacca ancor prima di avvicinarmi al prossimo che tu ami, io me lo vorrei poter scegliere il mio, vorrei solo persone buone, che dicano grazie, che non puzzino, che non sporchino…. e invece no…. Mandami Signore la dove c’è da sporcarsi, come tu ti sei sporcato di sangue per noi; io che ero melma e so che vuol dire essere fango, voglio non aver paura di sporcarmi le mani, ma devo aver paura di sporcarmi l’ anima. Quest’ anima che mi sembra così candida ma che puzza di stantio e d’ irrisolto. Aiutami ad essere come Te Gesù e allora potrò dire di saperti riconoscere come il Figlio del mio Dio, di essere degna di appartenere alla famiglia celeste, di non essere una spettatrice occasionale del Vangelo.

-------------------------------------------------------------------------

AVVISO

Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE:

https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

venerdì 11 settembre 2015

(Lc 6,43-49) Perché mi invocate: Signore, Signore! e non fate quello che dico?

VANGELO

(Lc 6,43-49) Perché mi invocate: Signore, Signore! e non fate quello che dico?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.

L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.

Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?

Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.

Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».

Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Voglio invocarti Signore, voglio farlo con tutto il cuore, mi metto a tua disposizione, e per farlo ti chiedo di rendermi docile e mansueta.



Un brano questo che sembra voler dire che da buoni alberi nascono buoni frutti e viceversa, ma quella che Luca ci sta raccontando, non è certo una lezione di agricoltura.

Gesù tanto per cambiare, inverte le regole , mettendo in luce invece, come l' apparenza a volte inganna. Non è la teologia che fa il cristiano, ripete Papa Francesco, ed io condivido in pieno il suo pensiero, perchè se non si è radicati in Cristo, se non si lascia il proprio io per vivere con Dio, non si vive da Cristiani.

Le nostre parrocchie sono piene di brave persone, che però, nelle difficoltà, nei momenti di discussione, nelle discussioni, non si comportano fraternamente; giudichiamo le persone dall' abito che portano e spesso usiamo l' abito del cattolico, praticante, osservante e dentro di noi invece, si annidia il marciume che impedisce all' albero di dare buoni frutti.

Paolo nella prima lettura rincara la dose, sembrano rieccheggiare le antiche parole, "o Dio o mammona",  non si possono servire due padroni... se non si vive in Cristo, non si vive per Cristo ed allora che cristiani siamo? Belli fuori e vuoti dentro, più falsi dei soldi del monopoli!

---------------------------------------------

AVVISO

Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE

https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

giovedì 10 settembre 2015

(Lc 6,39-42) Può forse un cieco guidare un altro cieco?

VANGELO
(Lc 6,39-42) Può forse un cieco guidare un altro cieco?
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Nel mio cuore ti cerco o Signore, ti aspetto e ti desidero, vieni con il tuo Santo Spirito a dare la tua luce alle parole del tuo Vangelo, ed io sarò felice di servirti.
"Annunciare il Vangelo per me è un vanto" così dice San Paolo scrivendo ai Corinzi.
Quando si riesce a essere un corpo solo con Gesù e con la Chiesa di Cristo, questo compito, non è più un dovere, ma una necessità.
Dio si è incarnato e fatto uomo per stare tra di noi, ma non basta, si è umiliato ed è stato deriso, oltraggiato ed ucciso, per amore nostro. Questa pazzia ci deve entrare nelle ossa ci deve penetrare il cuore, perché solo allora possiamo comprendere come si può arrivare ad amare e a perdonare come ha fatto lui.
Noi uomini siamo veramente dei grossi palloni gonfiati, tronfi, pieni di noi, arroganti, convinti di essere sempre più degli altri, in tutte le nostre manifestazioni ci sentiamo i più sapienti, quelli che soffrono di più, quelli che amano di più..... ci mettiamo sempre in competizione ed è per questo che spesso non riusciamo a vivere con gli altri un confronto sereno. Invece di guardare gli errori degli altri, i limiti degli altri, dovremmo essere in grado prima di tutto di vedere i nostri di limiti, avendo come punto di riferimento Gesù,
l' unico Maestro, ed allora potremo forse dire di aver imparato qualcosa, di sapere dove stiamo andando, e come dobbiamo camminare per essere graditi a Dio.
Lo stesso discorso possiamo farlo anche all'inverso, quando siamo un pò sperduti e non riusciamo a capire bene come comportarci, non seguiamo i consigli di chi si mette sul piedistallo e si sente superiore a noi, più giusto, ma solo di chi con umiltà sa farsi servo per gli altri, come Gesù. Siamo spesso colpevoli delle stesse cose di cui accusiamo gli altri, perché è molto più facile vedere gli errori degli altri dei nostri.... proprio oggi parlando con una donna le chiedevo se cambiando l'età dell'ucciso, cambiava per caso il reato di omicidio; tra quel guidatore ubriaco che uccideva, quello che uccideva in preda all'ira ,quello che lo faceva per sbaglio, o quella donna che uccideva un bimbo innocente e indifeso che voleva solo venire al mondo ... dov’ è la differenza? Chi dei tre va considerato un assassino e chi no? Qual' è il metro con cui l'uomo misura il reato? Il reato ed il peccato sono la stessa cosa? Se abbandonare il marito o la moglie ed i figli oggi è permesso per legge, è ancora peccato? Troppe volte si fa confusione, troppi giudici ingannano e rubano, prendono mazzette per far assolvere o condannare come gli fa più comodo, sono meno colpevoli di un sacerdote che pecca? Uno solo è il maestro, solo Gesù poteva vantarsi di essere giusto, e neanche l'ha mai fatto.... anzi si è sempre fatto più piccolo degli altri.
Nato povero, vissuto braccato e perseguitato, al referendum scelsero Barabba , un ladro e assassino per liberarlo al suo posto, e lui morì nel modo più ingiurioso possibile..... eppure dopo 2010 anni ancora cerchiamo di imitarlo e non ne siamo capaci.
------------------------------------------------------------
AVVISO

Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?

mercoledì 9 settembre 2015

(Lc 6,27-38) Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

VANGELO

(Lc 6,27-38)  Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

+ Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».


Parola del Signore


(Lc 6,27-38)  Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.


LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

Vieni o Spirito Santo,e riempi il mio cuore e la mia mente della Tua Santa sapienza,del Tuo intelletto,del Tuo Consiglio ,della Tua fortezza,della Tua scienza,della Tua pietà e del Tuo timor Di Dio,allora io non avrò più bisogno di altro,e potrò tranquillamente vivere di Te e del mio Dio.


Gesù che viene a controvertire tutte le idee compassate e misurate degli scribi e dei farisei, è un vero rivoluzionario, perchè con le sue semplici parole, cerca di togliere il potere a chi ne vuole fare un uso improprio.

La legge di Dio non è la legge dei vari dei che fino ad allora si erano contrapposti a lui, (ricordiamo che gli ebrei sono il primo popolo monoteista) ed è stata "redatta" da Dio per gli uomini, ma non per servirsene nel suo nome.

Con Gesù decadono gli olocausti pro-forma, che venivano offerti a Dio, per imbonirlo e tacitarlo, proprio come si faceva con gli dei; ma non solo quelli, decade anche la legge degli uomini che decretava il loro potere, gli uni sugli altri, l' occhio per occhio dente per dente, che tanto è ancora cara agli uomini che non vogliono accettare Gesù nella loro vita, o che comunque non permettono a Gesù di cambiarla.

E si miei cari amici, anche tra noi "cristiani" vige ancora questa legge, solo che la chiamiamo con il suo vero nome, non ci nascondiamo più dietro alla legge del Signore, ma siamo costretti a guardare le cose nel loro vero volto e gli diamo il nome di Vendetta.

Gesù non accetta questi ragionamenti dettati dal rancore, ma impone un nuovo modo di pensare e di agire, dettato dall'amore, che Lui stesso è venuto a Portare fino all'immane sacrificio di se stesso.

Ha detto seguitemi, come possiamo pensare di seguirlo se il rancore ci porta da un' altra parte; con Lui stiamo imparando ad amare anche chi ci fa del male, perchè impariamo a vederlo attraverso i suoi occhi, e se pensiamo a come ci ha amato da sempre, che è morto anche per la nostra salvezza, non ci dovrebbe essere poi così difficile.

Spesso ci rifiutiamo di pensare che noi ci comportiamo o ci siamo comportati, come quelli che hanno flagellato, deriso e crocefisso Gesù, solo perchè non eravamo lì materialmente, o non siamo ebrei, poi però quando ci sentiamo appellare come fratelli minori ed eredi del regno di Dio, questa familiarità ci aggrada.... insomma come al solito, ci aggiustiamo tutto a secondo dei nostri comodi.

Ed è per questo che Gesù è venuto, per farci comprendere (per primi agli ebrei e poi a tutti) che per essere figli di Dio, non ci sono delle regole formali, ma una sola, quella dell' amore, perchè per Amore siamo stati creati, per amore ci è stata donata la terra su cui viviamo, per amore Gesù ha dato la vita per noi e ci ha redenti dal peccato.

Amore sopra a tutto, anche sopra al male, perchè amare chi ci ama è scontato; Gesù ci insegna a fare di più. Perdonare chi ci chiede perdono, è più facile, ma Gesù ci obbliga a perdonare tutti come vuole Dio, rimettendo agli altri i debiti per poter essere perdonati a nostra volta, anche a chi continua imperterrito la sua lotta contro di noi.

Ci obbliga ad essere buoni e caritatevoli, a dare sempre senza preoccuparci del nostro domani, ma solo dell' oggi nostro e dei fratelli, ci porta in una dimensione completamente diversa da quella in cui vorremmo vivere, perchè ci proietta verso gli altri e non ci fa restare fermi su noi stessi, non più IO, ma Dio che vive in me, come diceva San Paolo e come tanti altri Santi hanno saputo percepire per noi. Questo è Gesù!!!!

--------------------------------------------------

AVVISO

Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso

http://bricioledivangelo.blogspot.it/

OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/

per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240

http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts