sabato 31 agosto 2019

(Lc 14,1.7-11) Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.



VANGELO DI DOMENICA 1 SETTEMBRE 2019
(Lc 14,1.7-11)
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
+ Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Parola del Signore


UN MIO PENSIERO.

Come rendere il giusto onore al corpo di Cristo?
Non disprezzare le sue membra; nei poveri, privi di panni per coprirsi.
Non ornarlo in Chiesa con stoffe ed oggetti di valore, mentre fuori lo trascuri quando soffre per il freddo e la nudità.
Gesù ha detto: “Questo è il mio corpo”, ha detto anche: “Mi avete visto affamato e mi avete dato da mangiare” .
Il corpo di Cristo che sta sull’ altare non ha bisogno di mantelli, ma di anime pure; mentre quello che sta fuori ha bisogno di molta cura.
Alla fine saremo giudicati per l’ amore, come diceva San Giovanni della Croce, non conterà se siamo stati notati dagli altri, ma solo quanto siamo stati vicini a Dio, anche con i nostri vestiti logori, la nostra anima sempre turbata, i nostri acciacchi spirituali... ma sempre lì a confrontarci con le pagine del Vangelo per vedere se siamo degni di essere amati dal Signore, se siamo obbedienti ai suoi insegnamenti, se sappiamo essere caritatevoli con chi ha bisogno di essere accolto, con chi aspetta di trovare in noi una speranza di vita.
Oh mio Signore se sapessimo seminare speranza!....
In un mondo dove conta chi arriva per primo, dove è più forte chi "vale" di più, dove solo chi produce ha diritto di essere, il Signore ci ricorda che i suoi preferiti sono gli ultimi, gli esclusi, gli operai dell'ultima ora! Santa Madre Teresa di Calcutta diceva che non importa quanto fai, ma quanto amore metti in ciò che fai!Se non ci fermiamo al giudizio, possiamo essere veramente d’aiuto! Beati gli umili, beati i miti, beati coloro che hanno il cuore grande! Ci sentiamo migliori degli altri? Attenzione…è un bruttissimo segno.

venerdì 23 agosto 2019

(Mt 22,34-40) Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.



VANGELO DI VENERDì 23 AGOSTO 2018

(Mt 22,34-40)
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».


Parola del Signore.





UN MIO PENSIERO.
AMERAI!
Futuro semplice ...non ora, ma prima o poi dobbiamo riuscire... questo è quello che volevamo sapere chiedendo al Signore quale fosse il comandamento più grande.
Non gli è stato chiesto un comandamento,ma il più grande, ed ora non possiamo più fingere di no saperlo,nascondendoci dietro a leggi e leggine...l'amore è il comandamento che ci rende capaci di fare il volere di Dio!

domenica 18 agosto 2019

Lc 12,49-53) Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.



VANGELO DI DOMENICA 18 AGOSTO 2019
(Lc 12,49-53) Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Parola del Signore


UN MIO PENSIERO


Vieni Signore a mettere il fuoco dello Spirito Santo nel mio cuore, fammi ardere di passione e d’amore per Te….parole che spesso mi escono dal cuore, ma che subito prendono secchiate d’acqua quando le devo mettere in pratica.La divisione di cui parla Gesù, è molto più presente di quanto non pensiamo se veramente ci lasciamo ardere da fuoco della passione per Cristo.
I primi nemici di questa passione, siamo proprio noi, perché non ardiamo molto di questo fuoco.
Poi ci sono le persone che ci circondano  che spesso si sentono escluse se qualcuno li precede nei nostri pensieri e nel nostro tempo, a volte siamo costretti a veri e propri slalom e non a caso uso questo termine, perché nella vita sembra che tutti si mettano in gara per occupare i primi posti, ma vivere la fede è un qualcosa che stabilisce già delle priorità. Può sembrare assurdo, ma quando il rapporto con Dio si fa stretto, niente e nessuno riesce a strapparti quest’amore dal cuore, lo vediamo nella vita dei Santi, che abbandonano tutto per vivere con il Signore, qualche scalino sotto, troviamo tante persone che hanno scelto di vivere per Dio, rispondendo alla sua chiamata, sono i nostri sacerdoti, le nostre suore, i nostri consacrati, che chi più chi meno, con tutte le imperfezioni del mondo, cercano di resistere alle tentazioni del maligno e alle persecuzioni. Poi ci siamo noi, laici impegnati o no, che cerchiamo di far conciliare la famiglia, il lavoro e la fede. Chiediamo al Signore stesso di aiutarci a superare gli ostacoli senza darci in pasto al nemico.

mercoledì 7 agosto 2019

(Mt 15,21-28) Donna, grande è la tua fede!



VANGELO DI MERCOLEDì 7 AGOSTO 2019
(Mt 15,21-28)
Donna, grande è la tua fede!
+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.


Parola del Signore.


UN MIO PENSIERO.
A volte chiediamo aiuto al Signore e sembra che non ci ascolti... Che brutto quando sentiamo la nostra preghiera risuonare nel silenzio assordante del non ascolto; ma noi quanto ascoltiamo la voce di chi ha bisogno del nostro aiuto?





Il Vangelo di oggi comunque ci dice che non c' è distanza o differenza di trattamento da parte di Gesù... chissà che non impariamo qualcosa!

martedì 6 agosto 2019

(Lc 9,28-36) Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.



VANGELO (Lc 9,28-36)
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’ entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

Parola del Signore




UN MIO PENSIERO

Pietro, Giovanni e Giacomo erano quelli più vicini a Gesù, eppure neanche loro riescono ad afferrare il senso del discorso che Gesù fa con Mosè ed Elìa, il Vangelo dice: perché oppressi dal sonno; un elemento che di solito nella tradizione biblica accompagna la situazione in cui l’uomo entra in contatto con il divino.
Vedono la sua trasfigurazione e comprendono che Gesù non è solo il loro amico, il loro capo, la loro guida... comprendono che Gesù è molto più che terreno e vorrebbero restare soli con lui senza tornare giù dal monte, insieme agli altri.
Questo è quello che succede a chi si immerge nella spiritualità, a chi contempla il Signore nell'Eucarestia, a chi si trova bene solo quando è con Lui.
Ma poi si torna nel mondo e ci si fa travolgere dalle banalità quotidiane, dai cattivi compagni, dai pensieri di giudizio, dalla mancanza di carità.
Gesù non è come noi, è il prescelto, ma se ci porta sul monte con Lui è perché vuole che lo seguiamo e che conosciamo pienamente i doni dello Spirito; quindi non resta che lasciarsi travolgere dalla spiritualità Cristiana, trascurando le cose basse del mondo che invece spesso occupano i primi posti.

lunedì 5 agosto 2019

(Mt 14,13-21) Alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.


VANGELO di lunedì 5 agosto 2019
(Mt 14,13-21)
Alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.


Parola del Signore.


UN MIO PENSIERO.
La folla non gli permise di stare solo, e nonostante il dolore, provo compassione per loro e si dedicò a loro. Questa immagine di Gesù che non pensa mai a quanto è ferito, a quanto sta male, ma sempre all’ uomo suo fratello, è una delle immagini più confortanti del Vangelo, perché lui c’ è sempre, e questo mi porta a pensare che seguirlo significa amare anche sopra al nostro dolore, alla nostra sofferenza, alla nostra pochezza; perché l’ amore che Gesù ci dona e ci insegna, è un amore altruista, e non egoistico, è un amore che vuole comprendere e non essere compreso.

domenica 4 agosto 2019

(Lc 12,13-21) Quello che hai preparato, di chi sarà?



VANGELO DI DOMENICA 4 AGOSTO 2019

(Lc 12,13-21) Quello che hai preparato, di chi sarà?

 Dal Vangelo secondo Luca




In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».




Parola del Signore.


Un mio pensiero
Questo Vangelo è la risposta che il Signore mi manda per per correggere la mia aridità.
I doni ricevuti , la fede donata, la capacità di utilizzare le parole...possono essermi tolte in qualsiasi momento,se non le utilizzo per aiutare chi è lontano da Dio.
Conoscere delle persone, anche se simpatiche, non deve voler dire fargli occupare il primo posto, accettare che parlino a sproposito di Dio e della Chiesa.
Il rispetto per le idee degli altri, inizia ed ha motivo di essere,quando gli altri rispettano le mie idee; altrimenti non è rispetto,ma sopruso.

La parola di Dio non si fa tacere...non è lasciando fare che si dimostra l'amore.