giovedì 29 maggio 2014

(Gv 16,20-23) Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.

VANGELO
 (Gv 16,20-23) Nessuno potrà togliervi la vostra gioia. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

Parola del Signore
(Gv 16,20-23) Nessuno potrà togliervi la vostra gioia
(Gv 16,20-23) Nessuno potrà togliervi la vostra gioia

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo, e aiutaci a comprendere e a vivere la Parola di Verità e Vita di Nostro Signore.
Gesù sta con questi brani consequenziali, informando i discepoli e noi con loro, che nelle persecuzioni non saremo soli: il Difensore sarà accanto a noi, lo Spirito di verità che ha dato testimonianza a Gesù la darà anche a noi se vivendo la vita stessa di Cristo saranno un’interrotta testimonianza delle sua opera. Lo Spirito, infatti, inviato dal Padre per mezzo del Figlio sarà  “ l’anima ” della Chiesa. L’evangelista vive in un’epoca in cui i cristiani sono esposti a difficoltà estreme. Sono cacciati fuori dalle sinagoghe, messi a morte, e queste condanne contro di loro sono pronunciate da gente convinta di rendere culto a Dio, ma oggi dopo 2000 anni, possiamo vedere che la Chiesa è ancora e sempre perseguitata.Appare ormai chiaro anche agli increduli che sulla terra c’è una lotta tra il bene ed il male, ognuno potrà chiamarla come vuole, ma nessuno potrà negarne l’ evidenza.Gesù  ha espresso l’essenziale della sua rivelazione, lo Spirito farà capire ciò che è avvenuto.L’ esperienza vivono i discepoli,  nel momento del distacco, è di sofferenza, ma non è uno stato definitivo, perché Gesù tornerà e allora tornerà la gioia.Come accennavamo ieri, per descrivere questo ribaltamento del dolore in felicità, Gesù ricorre all’ esempio della madre che partorisce, alle doglie violente subentra la gioia per la nuova nascita. Alla prova che ora attanaglia il cuore dei discepoli succederà una gioia indistruttibile, legata alla nuova presenza di Gesù dopo la sua glorificazione.Così per far nascere in noi l'uomo nuovo, dovremo vivere veramente come un parto, con un periodo di gestazione per maturare in noi una fede cosciente che sappia imparare a muoversi e a camminare tra le difficoltà che ci si presentano per testimoniarla.
Facciamo nostra questa esperienza sia per la nostra vita, che non si fermerà al nostro cammino sulla terra, sia per i nostri cari che ci hanno preceduto nel passaggio dalla vita alla morte del corpo…ancora un poco dice Gesù, e ci ritroveremo.
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mercoledì 28 maggio 2014

(Gv 16,16-20) Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.

VANGELO
 (Gv 16,16-20) Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Parola del Signore


(Gv 16,16-20) Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, e guidaci con amore verso il regno di Dio.

La prima cosa che mi colpisce di questa pagina è quel “ un poco ” che Gesù dice …  questo tempo mi fa pensare a quello sulla terra che è relativamente breve rispetto all’ eternità alla quale Lui è abituato.
Lo spazio e il tempo sono una cosa seconda me, tutta terrena, spesso penso a chi ha vissuto l’esperienza della pre-morte, che ci parla di un tempo diverso, di uno spazio diverso… anche i veggenti a Medjugorie quando sono portati dalla Madonna in Paradiso ci parlano di un tetto che si apre per passare e in un attimo sono giunti in paradiso. Noi non riusciamo a capire, possiamo però fidarci di Dio e della sua parola confermata da Gesù.
Pensate a quanto restavano sbalorditi gli apostoli, che non avevano precedenti cui appellarsi per credere. E Gesù dice ancora una cosa molto importante, parla di una gran tristezza che prende i suoi amici, a cui ha preannunciato la sua morte, ma poi dice che la  tristezza sarà trasformata in gioia… quindi anche qui ci parla di qualcosa che sulla terra è in un modo diverso dal suo mondo. Il suo regno non è di questo mondo, ed il suo regno sarà il nostro, se riusciremo a credere in lui e a seguire i suoi passi, poi non fa niente se capiamo tutto quello che Gesù ci vuole dire, quello che più conta e che ci affidiamo a Lui e che lasciamo che ci plasmi con il suo amore; è importante la nostra scelta di essere amici di Gesù e non del mondo.
Giacomo dice nella sua lettera: Chi vuole essere amico del mondo, si costituisce nemico di Dio (Gc 4, 4).
Ci stiamo preparando all'Ascensione? O pensiamo che sia un momento solo di Gesù che non ci riguarda? Che cosa abbiamo capito della nostra "comunione con Cristo?
Nei versetti successivi, Gesù paragona il loro dolore che verrà a quello del parto, un esempio che vale mille parole.
Ogni cristiano non è mai "arrivato" finché si trova su questa terra, perché il cammino spirituale non  finisce mai; va vissuto infatti, come un periodo di "gestazione" dal quale si deve partorire l'uomo nuovo,per arrivare al momento dell'incontro con Gesù pronti per ricevere la gloria che il Padre riserva agli eletti.

martedì 27 maggio 2014

(Gv 16,12-15) Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità.

VANGELO
 (Gv 16,12-15) Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE 
PREGHIERA
 Ti prego o Santo Spirito, di assistermi come promesso da Gesù, nonostante le mie imperfezioni, perché vorrei essere come tu mi vuoi, e ti dono tutta me stessa perché tu mi possa plasmare. 

Dio è sapienza Divina e noi non potremmo mai arrivare a conoscere quello che lui sa, ma grazie allo Spirito che ci ha inviato anche noi possiamo cominciare a poco a poco a capire qualcosa, a secondo di quello che Lui giudicherà giusto farci capire.
Il fatto che tutto è sapientemente dosato da Dio, è chiaro da tante cose, che se ci guardiamo un po' intorno sono molto chiare, e sicuramente un motivo c'è ed è per il nostro bene. Le varie apparizioni della Madonna ne sono comunque una prova, i veggenti ricevono messaggi goccia a goccia.. è chiaro che la verità tutta, non saremmo in grado di sopportarla, come dice in questa pagina Gesù, quindi poniamo alla parola di Dio la nostra attenzione, alla Chiesa e al Papa, successore di Pietro, prestiamo tutta la nostra fiducia e la nostra preghiera cercando di essere tutti in comunione con lo stesso Spirito, perché è Lui che guida la Chiesa tutta e noi cristiani che ne siamo membri.
Nella prima lettura vediamo che già dall’inizio della creazione lo Spirito di sapienza era presente, molti problemi nacquero in base alla lingua nella quale la Bibbia era scritta, se in greco o in ebraico. Ma lo Spirito Santo è l’ultimo anello di una catena che mancava al compimento di una sequela che, se ci pensiamo bene, non è poi così complicata da capire.
Alla vergine Maria, fu annunciato che la vita sarebbe nata in lei attraverso lo Spirito Santo, che rappresenta l’amore del Padre, e dalla madre al Figlio il dono della vita, legame d’amore tra Dio e gli uomini. Gesù disse: " ...Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato. Ed ecco: io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo... " (Mt 28, 19-20)
 Il compito degli uomini è quello di affidarsi a Dio, riconoscendo il padre attraverso il Figlio e lo Spirito Santo,il resto verrà da Lui.
Secondo me per vivere una vita da figli di Dio, bisogna saperlo diventare, saper mollare gli ormeggi e vivere lasciando che sia Dio stesso, attraverso lo Spirito Santo a guidare la nostra vita, a dirigere la nostra rotta, anche se non sappiamo dove ci condurrà, sappiamo che tutto sarà come Dio vorrà, e che il capitano sa dove ci sta conducendo, anche attraverso burrasche e maremoti, anche se a volte affonderemo, sopraffatti dalla nostra incredulità, saremo sempre risollevati alla mano portentosa di Dio e dalla sua divina misericordia.
Vedo la mia pochezza, ma vedo anche la sapiente guida di Dio che non vuole in me una persona perfetta, ma fa di me una figlia solo se decido veramente per quel progetto più alto ella mia vita. Vedo questa vita come un passaggio verso una vita più vera, verso quella che già da qui può essere e deve essere una scelta definitiva, senza rimpianti, a abbandonare il peccato, per vivere alla luce, per essere rigenerata a figlia d'uomo a figlia di Dio.

lunedì 26 maggio 2014

(Gv 16,5-11) Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito.

VANGELO 
(Gv 16,5-11) Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito e guidami, assistimi, consigliami, trasformami, plasmami, correggimi.

Quella che oggi leggiamo, non è una frase che deve passare inosservata: " dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato " questa è una delle tante profezie che ci vengono presentate nel testo sacro, ed indica indubbiamente la condanna del peccato e, in particolare, del culto idolatrico. La conseguenza di tale comportamento è l’ abbandonare il Signore, l’ allontanarsi da Lui. Pensiamo all’ efficacia di un testo come Ger. 2,13: «Due sono le colpe che ha commesso il mio popolo: ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono l'acqua». 

 La critica al comportamento di Israele ha uno scopo preciso: non si tratta di decretare la fine di un rapporto, un’insanabile rottura, ma di porre le premesse perché Israele possa tornare a Dio. Tali premesse sono date dal riconoscimento della gravità dei propri atti e dal conseguente pentimento rispetto a quanto compiuto.Sempre pronto al perdono, ma chiede la consapevolezza del peccato e il proponimento di cambiare rotta, chiede la conversione e lo fa sapendo bene, come dice il profeta in Ger. 6,10: «Perché dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna».
Quanto ci ami Gesù, nonostante le nostre mediocrità, anzi quello che ci meraviglia è che ci ami proprio quando ci mostriamo così mediocri, quando ci lasciamo arricchire dal Tuo Santo Spirito, quando ci mettiamo ai tuoi piedi e ti chiediamo di trasformarci .Vieni dunque Spirito d’ amore e trasforma la nostra vita. Certe volte penso che per i primi apostoli doveva essere proprio difficile testimoniare la fede in Cristo . Essere in contatto con Gesù e chiedere aiuto a Lui era una cosa, ma credere in lui quando non c’ era, quando lo avevano visto morire sulla croce. Ma come potevano, umanamente parlando, credere, quando tutto sembrava essere finito con Lui in quel modo orrendo. Nessuno avrebbe potuto da solo farlo, come non è possibile neanche oggi, solo la grazia di Dio attraverso lo Spirito Santo, può compiere questo miracolo. Perché è di un miracolo che stiamo parlando, un miracolo che richiede si la nostra adesione, ma che si compie per la grazia di Dio. Andando via dalla terra, Gesù ci comunica che ha compiuto il suo compito e che è giusto che Lui torni al Padre e che verrà sulla terra lo Spirito Santo, per tutti coloro che crederanno e aderiranno al progetto di Dio che passa per Gesù Cristo. Potrebbe quindi Dio abbandonarci a noi stessi nelle varie vicissitudini della vita? Potrebbe lasciarci nel dolore se gli chiediamo aiuto? Potrebbe abbandonarci in balia del principe della terra che ha l’unico scopo di distruggerci e farci abbandonare la fede in Dio? Pensando a questo dobbiamo ricordare la frase di Gesù: “E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono.” E' importante quindi non dimenticare mai che Dio ci ama, che non ci lascerà mai soli . Cerchiamolo quindi, chiamiamolo presso di noi, con la preghiera, e con la nostra scelta di vita, coerente e costante nel tempo.Il principe di questo mondo è già condannato, dice Gesù, e con lui è condannato il peccato; quindi basta con le indecisioni, abbiamo il coraggio di essere cristiani, di testimoniarlo con la nostra vita e fermamente, e se anche ci contesteranno,sappiamo che saremo nella via giusta e che Dio è con noi!

domenica 25 maggio 2014

(Gv 15,26-16,4) Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.

VANGELO
 (Gv 15,26-16,4) Lo Spirito della verità darà testimonianza di me. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

Parola del Signore
(Gv 15,26-16,4) Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.
(Gv 15,26-16,4) Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.

(Gv 15,26-16,4) Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.
LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito promesso dal Signore, Spirito di verità, Spirito d’ amore. Vieni e dacci la possibilità di comprendere appieno le parole del Vangelo, fa che ci mettiamo innanzi a Te con timorosa riverenza e ti permettiamo di parlare ai nostri cuori e alle nostre menti. 

Gesù sa che certe cose per noi sono incomprensibili, e per questo ci dice che ci manderà lo Spirito Santo.
Ci stiamo preparando all’ ascensione del Signore e alla Pentecoste che lui stesso  ci sta annunciando.
Attraverso lo Spirito tante cose che non si capiscono diventano più chiare e questa comunione con il Padre ed il Figlio, darà la forza di superare le prove che ci troveremo ad affrontare. Restare in Gesù con il Padre, contro chi lo nega, chi non l’ ha riconosciuto come Figlio di Dio, il Messia promesso nelle sacre scritture. 
Testimoniare Gesù è stato per i primi apostoli molto difficile e pericoloso; tanti hanno attentato alla loro vita e molti sono stati i martiri cristiani. Anche oggi c’ è chi per portare la parola di Dio viene ucciso, specialmente nei paesi in cui ci sono altre religioni, la Chiesa è perseguitata. Anche nel nostro paese la Chiesa è perseguitata, anche se il martirio al quale è sottoposta è meno visibile. Tutti questi attacchi al crocefisso, al Papa e poi anche gli scandali di  alcuni uomini di Chiesa che hanno profondamente ferito la Chiesa stessa con delle condotte non solo sbagliate, ma molto gravi creano un grande dissenso anche nei credenti. Questo è sicuramente opera del principe di questa terra, che ha reso schiavi molti di noi con la sua seduzione e la sua falsità. Ancora di più allora dobbiamo essere fedeli a Cristo,e stringerci intorno al Papa e alla Chiesa,  perché lo Spirito che ci anima è lo spirito di Dio, spirito di verità. Mai come oggi, in cui regna una grande confusione, è necessario essere coerenti e dare testimonianza della parola di Dio, perché l' ipocrisia e l' ambiguità, non prendano il sopravvento. Lo Spirito viene a compiere l'ultimo atto della comunione tra gli uomini ed il Padre. È spesso così difficile essere testimoni di fede, perchè noi, il più delle volte, non abbiamo una fede vera, costante, sincera; non stabiliamo un rapporto vero con Dio, non ci fidiamo completamente di Lui. Guardare ai Santi Martiri è gratificante, ma diciamoci la verità, noi non saremmo capaci neanche di gettarci da una finestra al primo piano se Dio ci chiedesse di farlo senza esserci costretti, figuriamoci per amore suo, che invece si è lasciato crocefiggere per noi.
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sabato 24 maggio 2014

Camminava con loro: Temere... perchè?

Camminava con loro: Temere... perchè?: Ci sono molti che hanno  PAURA di non essere all'altezza della situazione... forse tra questi "molti" ci siamo anche noi! ...

(Gv 14,15-21) Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.

VANGELO
(Gv 14,15-21) Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Parola del Signore.


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo, come promesso da Gesù, in questo giorno in cui tutti t’ invocano, io timidamente, ti chiedo di non andare via... Io non seguo gruppi particolari che t’ invocano in massa e che tu gradisci, mi accosto sempre con tutti i miei difetti al tuo cospetto, e tu mi onori con la tua presenza. Perdona la mia inadeguatezza e la mia miseria d' animo, e assistimi.
Amare Gesù, e attraverso di Lui amare il Padre...
Come possiamo ancora essere recalcitranti, come possiamo non sentire quanto amore c' era nei suoi gesti, nelle sue parole!
Sta per andare Gesù quando dice queste parole, sta per tornare al Padre, ma non vuole lasciarci soli. Sa che noi siamo fragilissimi, con tutte le nostre paure, persino in questa nostra società che è una società democratica, in cui tutti sono liberi di dire la loro, sembra che ci si vergogni della nostra fede. I cristiani di oggi.... non siamo solo tiepidi o freddi, siamo anche stupidi! Non capiamo che la nostra fede non è in un elfo o in un maghetto, ma in un DIO, che può tutto e che ci ama talmente tanto che ci darà tutto quello che ci serve per affrontare il nostro passaggio su questa terra.
A volte ci chiediamo come fare per essere buoni Cristiani, eppure ce lo dice nei Vangeli... vieni e seguimi, ascolta la mia parola, io farò di te un uomo nuovo, t’ inonderò di Spirito Santo, e tu non avrai più paura di niente. È così amici, è con lo Spirito di Dio che noi veniamo trasformati in santi Cristiani; è mettendoci a sua disposizione in tutto e per tutto che ci lasciamo trasformare e non abbiamo più paura di professare con orgoglio la nostra fede, di combattere contro le tentazioni, di affrontare una malattia, e addirittura la morte.
A volte penso che se parlassimo di Gesù come facciamo tutti i giorni dai media di politica, il mondo sarebbe un oceano di pace e di amore, ma sembra che per la maggior parte di noi sia più importante seguire i politici di turno che il Vangelo.
" Se mi amate" dice il Signore,osserverete i miei comandamenti, che non sarebbero più parole ,ma darebbero senso alla vostra vita sulla terra,come figli di Dio. Se" spegnessimo il televisore ed accendessimo il cuore," se" ci rivolgessimo al Signore per sapere cosa possiamo fare per un mondo migliore cominciando da noi, tutto sarebbe diverso, ci prederemmo cura della terra e la terra non ci si rivolterebbe contro.Vieni o Spirito Santo e trasforma la faccia della terra, noi ti preghiamo!

venerdì 23 maggio 2014

(Gv 15,18-21) Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo

VANGELO
(Gv 15,18-21) Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Santo Spirito, di essere con me nella lettura e riflessione di questo brano del vangelo, per testimoniare attraverso la tua sapienza, quello che tu vuoi che io comprenda e riporti qui.

Essere seguace di Cristo, comporta spesso delle scelte che sono messe in discussione da chi ci circonda, da chi si sente parte del mondo e tende a farci vivere come se un cristiano stesse fuori posto su questa terra.
D’ altra parte anche Gesù, non è che ha avuto la vita facile sulla terra, faceva del bene ed era odiato, tanto che lo hanno crocefisso; perché in un mondo dove c’è la gara al successo, alla ricchezza, uno che si definisce re e viene per servire, per gli emarginati, per gli ultimi, non è compreso.Gesù ci dice di prepararci all’ ostilità della gente, e ci dice anche un’ altra cosa molto importante, ci spiega il motivo per cui il mondo ci odia, perché Lui ci ha scelto dal mondo. Spesso avvertiamo anche noi piccoli discepoli senza alcuna preparazione teologica, la grande grazia che il Signore ci ha fatto,chiamandoci alla conversione, e ripensando a quando eravamo lontani da Dio ed alla sua parola, avvertiamo lo stesso senso di disprezzo che prima noi nutrivamo verso chi era più dentro di noi, nelle cose di Dio. Quel disprezzo era molto simile alla rabbia, quella rabbia che provavamo verso chi secondo noi, era stupido a perdersi tante cose belle della vita, e visto che ci guardava compassionevoli, li attaccavamo e ne dicevamo di tutti i colori contro di loro. La calunnia era la nostra forma preferita, poi c’erano tutta una serie di tentativi di sfuggire all’ amore puro e a cercare la trasgressione, e questo è bene ricordarlo, perché quando vediamo qualcuno che riteniamo un gran peccatore, o un blasfemo, dobbiamo ricordarci di quando anche noi eravamo lontani.

giovedì 22 maggio 2014

(Gv 15,12-17) Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

VANGELO
 (Gv 15,12-17) Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:« Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Parola del Signore
(Gv 15,12-17) Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
(Gv 15,12-17) Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo, mandato dal Signore su di noi, per farci suoi discepoli arrendevoli.Vieni se mi consideri degna di amarti, di adorarti e di servirti; vieni Tu che vedi come io mi pongo davanti a Te, con umiltà ed amore,desiderosa solo di servire il Signore .

La parola di oggi non è quella di uno che vuole che lo seguiamo per paura o peggio ancora per superstizione..( tante volte non si sa mai esistesse davvero l'inferno e il paradiso).
La parola di Gesù è quella di un fratello, di una persona che ci ama tantissimo e ama il Padre fino all'obbedienza assoluta.
La sua obbedienza non è dettata dalla paura o da una gerarchia, ma dall'amore, quello che si dona e che dona a noi nello stesso modo.
Certo noi non sappiamo neanche lontanamente di quale amore stiamo parlando, noi diciamo di amare i nostri anziani e poi li mettiamo negli ospizi, diciamo di amare i nostri fratelli e litighiamo per interesse... no noi non sappiamo amare, perché il nostro amore è una forma di egoismo e di prevaricazione dei diritti dell' altro, molto difficilmente si vedono veri e propri atti d' amore disinteressato.
Io non credo però, che bisogna per questo gettare la spugna, credo che sia un motivo di più per non sentirsi arrivati né perfetti, che ci si debba chiedere come fare per migliorare, per imparare ad amare di più.
Seguire Gesù è anche questo, è amare come lui ha amato, questo ci chiede, solo di arrenderci all'amore, di affidare a Lui le nostre incapacità, i nostri limiti e chiedergli di trasformali nel suo amore, perché se ci sentiamo cristiani, dobbiamo aderire a Cristo e non Lui a noi.Siamo uomini e donne che vivono in cerca di ogni tipo i potere, quello che è notizia di oggi, (http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/vaticano-buffet-18mila-euro-papi-santi-ira-francesco-1871374/) del rinfresco organizzato in Vaticano,che è stato contestato dal Papa, ci fa vedere come gli uomini cercano il potere e di piacere a chi ha il  potere. Il Papa continua a parlare contro gli sprechi,chiee di occuparci dei fratelli bisognosi e si continua a fare come se niente fosse....chi dovrebbe farsi servo,cerca sempre di essere servito.Preghiamo per il Papa, perchè chi detiene il potere, non lo vuole lasciare così facilmente, nè in politica, nè in Vaticano....ma sicuramente non è questa nè  la Chiesa , nè la politica che vuole Dio e che fa la sua volontà.  


mercoledì 21 maggio 2014

SANTA RITA


22 Maggio
La santa di tutti
La Santa dei casi impossibili,
avvocata dei casi disperati

« lo sono la via, la verità e la vita.
Nessuno va al Padre se non attraverso di me »(Gv 14,6).

« Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la propria croce ogni giorno e mi segua » (Lc 9,23).

Santa Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti detta affettuosamente Rita, era
la primogenita e unica figlia di Antonio Lotti e di Amata Ferri, una stimata
coppia di coniugi che si amavano e si rispettavano a vicenda ma che, avendo
raggiunto un'età più che matura, temevano di non poter più gustare la gioia di
una paternità e di una maternità voluta e attesa da molto tempo. Tuttavia,
assecondando l'impulso della loro fede cristiana viva e robusta, continuavano a
sperare in un « miracolo » della Provvidenza divina, alla quale tutto è possibile.
I coniugi Lotti conoscevano bene i primi due capitoli del Vangelo secondo Luca,
il cosiddetto « Vangelo dell'infanzia », che certamente aveva alimentato la loro
fede e vivificato la loro speranza di poter avere un figlio o una figlia
dall'onnipotenza di Dio. Infatti, quando l'arcangelo Gabriele annunciò alla
vergine Maria di Nazaret che Gesù, l'unico figlio di Dio, si sarebbe incarnato nel
suo seno verginale per opera dello Spirito santo e che anche la « ritenuta
sterile » Elisabetta, parente di Maria, aveva concepito un figlio nella sua
vecchiaia e già era al sesto mese di gravidanza, perché « nessuna cosa è
impossibile a Dio» (Lc 1,37), non aveva forse confermato che Dio,
l'Onnipotente, può fare tutto ciò che vuole?
Antonio e Amata ci avevano davvero creduto e Dio li aveva generosamente
esauditi donando loro una figlia. [...]

PREGHIERA per il giorno della festa il 22 Maggio 

Sotto il peso e tra le angoscie dei dolore, a Voi che tutti chiamano la Santa degli impossibili, io ricorro nella fiducia di presto aver ne soccorsi. Liberate Vi prego il mio povero cuore, dalle angustie che da ogni parte l’opprimono, e ridonare la calma a questo spirito che geme, sempre pieni di affanni. E giacché riesce inutile ogni mezzo a procurarmi sollievo, totalmente confido in Voi che foste da Dio prescelta per avvocata dei casi più disperati.

Se sono di ostacolo al compimento dei miei desideri, i peccati miei, ottenetemi da Dio ravvedimento e perdono. Non permettete, no, che più a lungo sparga lacrime di amarezza, premiate la mia ferma speranza, ed io darò a conoscere dovunque le grandi vostre misericordie verso gli animi afflitti. O ammirabile sposa del Crocefisso, intercedete ora e sempre per i miei bisogni.

3 Pater, Ave e Gloria.

SUPPLICA A SANTA RITA DA CASCIA NEL GIORNO DELLA FESTA (22 Maggio)
"O eccelsa Taumaturga del mondo cattolico, o Gloriosa S. Rita da Cascia, come sale bella a Voi, dal nostro cuore, la preghiera in questo giorno, dedicato dalla Chiesa, alla vostra festività!
In quest'ora solenne in cui, mille e mille cuori, a Voi si rivolgono fidenti e pieni di santa speranza nella vostra celeste protezione, anch'io unisco la mia umile prece perché dal Cuore Sacratissimo di Gesù, per i meriti della sua Madre Immacolata, mi otteniate le grazie di cui ho tanto bisogno...."

O santa Rita da Cascia, tu sei stata nostra sorella nella vita terrena voluta dal amore del Padre, per la quale siamo tutti uniti sotto la stessa Provvidenza da un reciproco dovere di giustizia, e nella vita della grazia del Signore Gesù crocifisso e risorto, per la quale ci chiamiamo e siamo figli di Dio; tu hai accolto con riconoscenza la opera santificatrice dello Spirito Santo, e la Chiesa ora ti afferma glorificata nella eterna visione di Dio. Supplica la Trinità Santissima affinché diventiamo saldi nella fede, perseveranti nella carità e sempre confortati dalla speranza nelle promesse divine.
Intercedi per la Chiesa, affinché tutti e ovunque siamo fedeli testimoni del Vangelo e troviamo nella fede e nella carità le risposte sicure per noi stessi e per tutti gli uomini.
Intercedi per il Papa e i Vescovi, ai quali il Signore ha affidato il compito di dirigere e governare la Chiesa, affinché lo Spirito Santo sempre li assista nel insegnamento della verità e siano testimoni di fede e di carità davanti ai popoli ed alle nazioni. Intercedi per tutti i sacerdoti, i religiosi, e le religiose, affinchè, in unione con il Papa e i Vescovi, rispondano con perseverante fedeltà alla loro particolare vocazione alla santità e ai loro impegni missionari nel mondo. Intercedi per le vocazioni sacerdotali e religiose, affinchè aumenti il numero e la santità di coloro che si donano al servizio di Dio nei fratelli. Intercedi per le nostre famiglie, turbate dagli insegnamenti di tanti maestri, affinchè riconoscano un unico Maestro, Cristo, e una unica guida a Cristo, la Chiesa, e possano formarsi e crescere in vicendevole amore cristiano, unite, anche nel sacrificio, come Cristo è unito alla chiesa.
Intercedi per i fanciulli e i giovani, affinchè imparino la vera libertà nella verità del Cristo e sappiano crescere anche nella vita sociale con piena responsabilità cristiana, sorretti da una formazione forte e sicura, consapevoli del dono e del impegno battesimale. Intercedi per la pace, tu che hai patito le conseguenze del odio e hai dimostrato che la mansuetudine ed il perdono conquistano la terra nella vera giustizia. Intercedi per tutti i cristiani, affinchè si chiamino e siano fratelli, e, per il dono della stessa fede e della stessa Eucaristia, formino un solo ovile sotto un solo pastore, adunati nella unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!
Padre nostro. . .Ave Maria. . . Gloria al Padre. . . 
OMAGGIO QUOTIDIANO A SANTA RITA

Eccomi ai tuoi piedi, o gloriosissima taumaturga S. Rita, che dal Santuario di Cascia, dove si venera il tuo Corpo, spargi nel mondo le più insigni beneficenze; eccomi ad offrirti un omaggio quotidiano del mio cuore, riconoscente e devoto. Ti venero o Santa degli impossibili, salvami sempre dai mali irreparabili. Ti invoco, o figlia rassegnata del Crocifisso: tieni lungi da me e dai miei cari la disperazione, che è la morte della anima. Ti lodo, o modello della età giovanile: difendi la gioventù, dalle insidie della incredulità e della corruzione. Ti benedico, o pietosa soccorritrice di tutte le miserie: porgimi aiuto in ogni bisogno e sventura. Ti esalto, o Eroina di ogni virtù: ottienimi la grazia di imitarti nella mansuetudine, nella pazienza, e nella carità. Così piacerò sicuramente a Dio, onorerò te che niente altro desideri se non di vederlo benedetto da tutti. Ti amo, mia potentissima Patrona: nella tua intercessione ho riposto tutte le più belle speranze. Domanda a Gesù Crocifisso, ai cui piedi sei rappresentata in tutte le tue immagini in atto di ricevere una spina della sua corona dolorosa, domanda e ottienimi il perdono dei miei peccati.
Ti saluto o stella di Cascia, gemma della Umbria, gloria purissima della Italia, astro fulgido del Paradiso! Sii guida fedele a me e ai miei cari nelle tempeste della vita, conducimi al porto sospirato del cielo, affinchè possa amarti e benedirti, con te amare e benedire in eterno il misericordioso Signore.


Amen.
" Ti onoriamo, o santa di Cascia, per la tua fedeltà alle promesse battesimali.
 Intercedi per noi presso il Signore perché viviamo con gioia e coerenza
 la nostra vocazione alla santità, vincendo il male con il bene..."

Invocazioni a S.Rita

 

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

1. Ti onoriamo, o santa di Cascia, per la tua fedeltà alle promesse battesimali. Intercedi per noi presso il Signore perché viviamo con gioia e coerenza la nostra vocazione alla santità, vincendo il male con il bene.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

2. Ti onoriamo, o gloriosa Santa Rita, per la tua testimonianza di amore alla preghiera in tutte le età della vita. Aiutaci a rimanere uniti a Gesù perché senza di Lui non possiamo far nulla e solo invocando il suo nome possiamo essere salvati.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

3. Ti onoriamo, o santa del perdono, per la fortezza e il coraggio che hai dimostrato nei momenti più tragici della tua vitaIntercedi per noi presso il Signore
perché superiamo ogni dubbio e paura, credendo nella vittoria dell' amore anche nelle situazioni più difficili.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

4. Ti onoriamo, o Santa Rita, esperta della vita farniliare, per l'esempio di virtù che ci hai lasciato: come figlia, come sposa e madre, come vedova e suora. Aiutaci perché ciascuno di noi valorizzi i doni ricevuti da Dio, seminando speranza e pace attraverso il compimento dei doveri quotidiani.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

5. Ti onoriamo, o santa della spina e della rosa, per il tuo amore umile e vero a Gesù crocifisso. Aiutaci a pentirci dei nostri peccati e ad amarlo anche noi con i fatti e nella verità.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.


 

Dalle testimonianze e contributi giunti nel sito dinamico : Il Deserto di Engaddi :

Riad Ribeiro_Testimonianza di fede su Santa Rita


SUPPLICA e PREGHIERA A SANTA RITA DA CASCIA

NEL GIORNO DELLA FESTA(22 Maggio)